Simon Januensis, Synonyma medicinae, seu Clavis sanationis [con:] Campanus Canonicus Parisiensis, Epistola ad Simonem Genuensem, Venezia, Guglielmo Anima Mia, 1486, 326x211x52 mm
segnatura Inc. 4 60 (già A 6 34)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 1118, p. 310.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"

Lembo di marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Piatto anteriore in fase di distacco. La cornice a piastrella, raffigura palmette entro due corni d'abbondanza. Quattro rettangoli disposti verticalmente, caratterizzati da un nodo centrale di tipo moresco, con otto dischetti circostanti, entro una losanga costituita da un filetto. Tracce di quattro fermagli, costituiti da bindelle in pelle allumata ricoperti in cuoio e contrograffe a trapezio. Dorso a tre nervi (spezzati quelli collegati con il piatto anteriore) in pelle allumata, tagliata a metà e ricamata, collocati all'interno di incavi rettangolari lungo il margine dei supporti lignei. Compartimenti caratterizzati da una coppia di filetti verticale ed orizzontale, centrati da un filetto obliquo. Capitelli e taglio grezzi. Rimbocchi del cuoio sui contropiatti, approssimativamente rifilati. Carte di guardia bianche.

La palmetta entro una coppia di cornucopie¹, costituisce un fregio corrente² che non consente fondate certezze in merito all'origine della legatura. Caratteristici per il periodo, le bindelle in cuoio allumato ricoperte in cuoio³ e le contrograffe a trapezio⁴. In evidenza, il paziente lavoro di decoro, sia per la ripetuta apposizione della piastrella nelle cornici che per le losanghe entro otto dischetti nello specchio⁵. Il precario stato del volume consente di osservare in bella mostra, in nervi in pelle allumata e ricamata⁶, le catenelle⁷ e porzioni residue di cuoio del dorso⁸, reso solidale con l'utilizzo di colla di origine vegetale. Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144.