Petrus Lombardus, Liber quartus sententiarum, comm. Petrus de Palude. [Precede:] Paulus Soncinas, Epistola Thomae Donato; Ad lectorem. [Segue:] Petrus de Palude, Epigrammata, Venezia, Boneto Locatello, ed. Ottaviano Scoto, 1493, 323x212x41 mm
segnatura Inc. 4 57 (già A 6 31)
Provenienza: frate Giordano Sabatini, Bergamo.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 957, p. 264.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita nell'Italia settentrionale, del genere "a losanga-rettangolo"

Marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Fasci di filetti concentrici. La cornice a piastrella, raffigura: a) nodi di tipo moresco; 2) losanghe dai lati concavi sormontate da una coppia di trifogli stilizzati. Al centro dello specchio, un rombo a crocette entro una losanga. Sovra e sottostanti rettangoli provvisti di crocette. Tracce di quattro fermagli; bindelle un tempo, e due contrograffe tetralobate dal margine zigrinato con finestrella di aggancio laterale. Dorso a tre nervi rilevati, rivestiti da un lembo di cuoio testa di moro. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche, rifatte. Rimbocchi rifilati con discreta cura: quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa.

L'iscrizione "Signatus in inuentario 1536"¹ sul recto dell'ultima pagina del testo, stabilisce il termine ad quem della coperta. Se i nodi² rappresentano un motivo corrente, le losanghe a trifogli stilizzati³ potrebbero orientare verso un'origine del manufatto nell'Italia settentrionale. Corrente per le legature italiane coeve, le contrograffe zigrinate⁴. Per la nozione di decoro "a losanga-rettangolo", cfr. la segnatura AB 25.