Averroes,
Destructiones destructionum [in latino], comm. Augustinus Niphus. [Segue:] Augustinus Niphus,
De sensu agente, Venezia, Boneto Locatello, ed. Ottaviano Scoto, 1497; Aristoteles,
Opera nonnulla [in latino], comm. Averroes. [Con:] Averroes,
De substantia orbis, Venezia, [Giovanni e Gregorio de' Gregori], ed. Ottaviano Scoto, 1495-1496, 335x213x91 mm
segnatura
Inc. 3 124 (già A 5 4)
Provenienza: Bergamo, convento di S. Stefano.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 163, p. 57; n. 116, p. 44.
Riutilizzo di una legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"
Lembo di cuoio marrone applicato ad una pezza di cuoio testa di moro, su assi rifatte, decorato a secco. Sul piatto anteriore, quattro rettangoli disposti verticalmente con due filetti incrociati interni: negli spazi così creati, un cerchiello. Dorso a tre nervi rilevati. Capitelli e taglio grezzi. Nel secondo compartimento campeggia l'iscrizione "AVERROES/Destructiones/1495". Carte di guardia bianche, rifatte.
La passata proprietà del convento di S. Stefano
1 di Bergamo, non informa di per sé sul luogo di origine del manufatto. Nella penultima pagina del testo, compare la scritta "Signatus in inventario 1536"
2, data di realizzazione "ad quem" della legatura. Corrente il decoro a rettangoli disposti verticalmente
3. Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura
MA 144. Legatura originale come suggerisce l'inchiostro dell'iscrizione rimasto sul verso della carta di guardia
4.
1

Segnatura Inc. 3 124, dettaglio
2

Segnatura Inc. 3 124, dettaglio
Cfr. la segnatura
Inc. 2 85.
3

Segnatura Inc. 3 124, dettaglio
4

Segnatura Inc. 3 124, dettaglio