Gratianus, Decretum, seu Concordantia discordantium canonum, cum apparatu Bartholomaei Brixiensis, Venezia, [Andrea Torresani], 1498, 190x132x70 mm
segnatura Inc. 2 2 (già A 7 2)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 562, p. 157.



Legatura della fine del secolo XV /inizio XVI, eseguita a Bergamo, del genere "a placchetta"

Marocchino marrone, dal fiore scomparso, decorato a secco. La cornice a filetti, raffigura un motivo a torciglione realizzato a piastrella. Al centro, dello specchio, un sole raggiante entro una cartella circolare di due fasci di filetti, caratterizzata da cerchielli interni disposti in serie, ripetuta, sotto forma di quarto di cerchio accantonato, con una placchetta circolare interna (15 mm di diametro), evidenziante un capo virile rivolto verso sinistra. Quattro fermagli: bindelle in tessuto nero, oggi quasi interamente scomparse, e contrograffe tetralobate, zigrinate e con finestrella laterale di aggancio. Dorso a tre nervi tagliati a metà, in pelle allumata, collocati entro incavi rettangolari posti lungo il margine dei supporti in cartone. Coppia di listelle di rinforzo residue, in pelle allumata, fissate ai piatti con una coppia di chiodini. Capitelli verdi e grezzi. Compartimenti caratterizzati da due fasci di filetti incrociati, con un cerchiello negli spazi così creati. Carte di guardia membranacee e bianche. Rimbocchi sui contropiatti, rifilati con discreta cura; negli angoli, una linguetta in cuoio.

Legatura bergamasca, come suggeriscono la cornice a torciglione¹, le placchette² e l'inusuale coppia di bindelle in pelle allumata a rinforzo del dorso³, inserite nei piatti, costituiti da un supporto di fogli di cartone pressati⁴. Volume ritenuto bergamasco da T. De Marinis⁵.