Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 1 108
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Incunabolo 1 108


Caius Crispus Sallustius, De coniuratione Catilinae; De bello jugurtino, Venezia, Vindelino da Spira, rom., 1470, 293x200x30 mm
segnatura Inc. 1 108 (giā M 7 49)
Provenienza: Bergamo, Libreria Piatti; Antonia Suardi Ponti; Mons. G. Locatelli.
Acquisito dalla Biblioteca Civica nel 1958.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 1080, p. 301.

Inc. 1 108 piatto anteriore Inc. 1 108 piatto posteriore

Legatura della fine del secolo XV, eseguita nel Veneto(?)

Marocchino marrone caratterizzato da spellature, da perdite di sostanza e da gore brune, su assi, decorato a secco. Tre cornici concentriche a filetti, provviste di: 1) dischetti singoli; 2) barrette cordonate ondivaghe; 3) dischetti singoli. Nello specchio, un nodo centrale di tipo moresco, costituito da barrette diritte e curve, puntellato da dischetti. Coppia di fermagli fissati singolarmente con tre chiodini a stellina ed una bindella inferiore residua sul piatto anteriore, e di contrograffe lanceolate metalliche con aggancio a riccio pieno, sul piatto posteriore. Dorso a tre nervi in pelle allumata, poco rilevati, collocati entro fori rettangolari lungo il margine dei supporti. Capitelli e taglio grezzi. Compartimenti ornati con una coppia di filetti incrociati. Carte di guardia assenti. Rimbocchi del cuoio sui contropiatti, rifilati ed al naturale. Sul contropiatto anteriore, negli angoli, linguette vuote, mentre su quello posteriore sono giustapposte.

L'incunabolo ricevette con molta probabilitā, la decorazione a Venezia, dato che nella cittā lagunare esso fu stampato. L'iniziale di f. 25r presenta una decorazione a bianchi girali caratterizzata dalla consistenza volumetrica dei racemi e dal loro andamento regolare, aspetto indicato come tipico dell'interpretazione che del motivo, di origine toscana, č stata data nell'Italia settentrionale. La realizzazione dell'iniziale dovrebbe risalire agli anni immediatamente successivi all'edizione in un'epoca in cui nel Veneto, il motivo a bianchi girali costituisce una prima risposta all'esigenza di una tipologia decorativa per i testi classici1. Č probabile che tale volume sia stato acquistato dai fratelli Piatti della cui libreria fece parte, sul mercato antiquario e non acquisito in seguito alle soppressioni conventuali.
L'impianto ornamentale di stampo marcatamente "mudejar"2, privo di fregi caratterizzanti in quanto improntati a motivi astratti3 4 5, non fornisce utili indizi per una sua localizzazione. Caratteristici per il periodo, i chiodini a stellina6. Legatura ritenuta veneziana da T. De Marinis7.


1
CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 275, p. 478.
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2
Per la nozione, cfr. la segnatura AB 51.
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3
segnatura Inc. 1 108, dettaglio
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4
segnatura Inc. 1 108, dettaglio
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5
segnatura Inc. 1 108, dettaglio
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6
segnatura Inc. 1 108, dettaglio
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7
DE MARINIS 1960, II, n. 1509 bis.
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