Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 1 90
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Incunabolo 1 90


Paulus Venetus, Expositio super Analitica posteriora Aristotelis, emend. Franciscus de Benzonibus et Mariotus de Pistorio, Venezia, Teodoro da Rijnsburg e Rinaldo da Nimega, 1477, 300x203x50 mm
segnatura Inc. 1 90 (già M 7 31)
Provenienza: Bergamo, Libreria Piatti; probabilmente Antonia Suardi Ponti; Mons. G. Locatelli.
Acquisto della Biblioteca Civica nel 1958.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 892, p. 244.

Inc. 1 90 piatto anteriore Inc. 1 90 piatto posteriore

Riutilizzo di una legatura della fine del secolo XV, eseguita nell'Italia centrale (?)

Legatura su assi su cui sono stati applicati i piatti di una legatura in marocchino nocciola, decorato a secco ed in lega d'oro. Fasci di filetti concentrici, parzialmente incrociati. Coppia di cornici decorate con barrette diritte e curve: in quella esterna, un arco nelle parti mediane, in quella interna coppie di filetti ad angolo retto. Specchio caratterizzato da una coppia di nodi di tipo moresco. Due fermagli costituiti da bindelle in cuoio e da contrograffe a riccio pieno, sul piatto anteriore, provviste di una rosetta a cinque lobi. Cinque impronte circolari di borchie, quattro ai lati, una al centro dei piatti. Dorso a quattro nervi rilevati. Capitelli e taglio grezzi. Carte bianche, rifatte.

La decorazione del testo di buona qualità è da ritenersi di ambito ferrarese per la squillante gamma cromatica, la fantasiosa struttura dell'iniziale di f. 2r, la fitta filigrana a penna che si estende tra i fiori l'inserto con un animale al centro del margine inferiore. La miniatura sembra riferibile al 14801 ca. L'incunabolo appartenne alla libreria Piatti che si formò per una notevole parte di materiale proveniente dai conventi bergamaschi soppressi. Questo esemplare non presenta tuttavia indicazioni che lo riconducano a tali ambiti e fu probabilmente acquistato dai fratelli Piatti sul mercato antiquario2.
Le scarne conoscenze delle legature ferraresi coeve3 ed il decoro, di tipo "mudejar"4 della legatura, costituito da barrette diritte e ricurve privo di motivi caratterizzanti, non consentono di stabilire con sicurezza il luogo di esecuzione della coperta. Al più, è forse possibile rilevare una certa analogia dell'impianto ornamentale con quello proposto da una legatura quattrocentesca ritenuta di origine urbinate5. Le contrograffe6, di foggia7 compatibile con quelle presenti sulle legature italiane del tempo, sono state applicate sul piatto anteriore, mentre la loro naturale sede sulle legature italiane, è il piatto posteriore8.


1
TESORI MINIATI 1995, n. 122, p. 265.
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2
CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 260, pp. 472-473.
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3
DE MARINIS 1960, II, Capitolo VII, Ferrara, pp. 35-50.
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4
segnatura Inc. 1 90, dettaglio
Segnatura Inc. 1 90, dettaglio
Cfr. la segnatura AB 51.
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5
DE MARINIS 1960, I, n. 965, tav. CLXVI, Cristoforo Landino, Disputationes, ante 1482, Biblioteca Apostolica Vaticana, segnatura Urbinate latino 508.
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6
segnatura Inc. 1 90, dettaglio
Segnatura Inc. 1 90, dettaglio
La contrograffa è la parte fissa in metallo del fermaglio, bloccata con chiodi sul piatto, destinata a trattenere il puntale della corrispondente graffa. Può avere forme diverse: triangolare, rettangolare, a trapezio, quadrata, quadrangolare, pentagonale, esagonale, eptagonale, polilobata, a lati diritti o concavi, lanceolata, a conchiglia, cuoriforme. Diverso può essere pure il bordo di aggancio: a riccio, vuoto o pieno, traforato, con asticella indipendente o ad angolo retto. Le contrograffe possono essere cesellate e recare incisi monogrammi, simboli o nomi, perlopiù con riferimenti religiosi: "J.H.S.", AVE, "Maria", una croce, un agnello crucifero, un sole raggiante, e, in Germania, il nome dell'esecutore o del legatore. In una tipologia di fermagli cronologicamente più antica, la contrograffa si presenta sotto forma di piccolo chiodo cilindrico o di tronco di cono, che viene allora denominato tenone, inserito nel labbro: infilandosi in un foro (asola) posto all'estremità, generalmente metallica, del puntale della graffa, esso determina la chiusura del sistema di aggancio.
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7
CARVIN 1988, p. 115, type 5, Carpentras 14, Aix 110; DE MARINIS 1960, II, n. 1567 bis, tav. C 14, Persius, ms. membranaceo del secolo XV, Treviso, Biblioteca Civica, segnatura ms. 246.
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8
Circostanze analoghe si sono manifestate durante il recente censimento (2003-2004) delle legature di pregio della Biblioteca Queriniana di Brescia.
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