Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 1 15
Chiudi la finestra


Incunabolo 1 15


Bonifacius P.P.VIII, Liber sextus decretalium, comm. Johannes Andreae. [Precede:] Johannes Andreae, Super arboribus consanguinitatis et affinitatis, Venezia, Nicolas Jenson, 1479, 441x287x52 mm
segnatura Inc. 1 15 (già O 7 15)
Provenienza: Evaristo Carrara, Bergamo; Daniele Boselli, Bergamo.
In Biblioteca Civica dalla metà del secolo XIX.

Inc. 1 15 piatto anteriore Inc. 1 15 piatto posteriore

Legatura eseguita tra il 1479 ed il 1489, a Bergamo(?)

Pelle allumata, su assi. Cantonali ed umboni circolari dai margini a bottoncino, provvisti di un sole raggiato. Quattro fermagli: tracce di bindelle e quattro contrograffe a foggia di trapezio, dai margini ondivaghi e con aggancio a riccio pieno. Dorso a cinque nervi rilevati, ricoperto da un lembo di cuoio nero. In testa, la scritta "DECRETALI/LIB. VI/1479". Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche, con una filigrana a forma di cerchio da cui si diparte uno stelo a due filetti convergenti, a terminare in una croce. Rimbocchi rifilati con discreta cura; linguetta in cuoio negli angoli.

Come indica la sottoscrizione di f. 121r, l'incunabolo fu venduto nel 1489 dal sacerdote Evaristo Carrara, sul quale non sono sinora emerse notizie, a Daniele Borselli, personaggio al contrario, di un certo rilievo nella vita bergamasca. del secondo Quattrocento: dottore di diritto canonico, fu creato conte palatino nel 14691. Si hanno sue notizie in documenti tra il 1482 ed il 1490; risulta ancora in vita il 5 maggio 1496. Daniele era fratello dell'altrettanto noto Carlo Borselli e come il fratello tra il 1483 d il 1486, acquistò da Giacomo Filippo Foresti una copia del Supplementum chronicarum, opera storica del frate agostiniano, pagandola 4 lire e 10 soldi. Anche se l'Indice degli Incunaboli2 ritiene che l'emblema gentilizio a f5r sia da riferire alla famiglia Barilli, non è da escludere possa trattarsi di quello della famiglia Carrrara, dall'insegna assai simile. La commissione della decorazione spetta pertanto al primo possessore, Evaristo Carrara: questa circostanza pone l'esecuzione delle miniature fra il 1479 ed il 1489, anno di stampa dell'incunabolo ed il 1489, anno di vendita a Daniele Boselli3.
La legatura potrebbe ritenersi di fattura bergamasca poiché di fogli di guardia ad essi coevi, mostrano una filigrana diffusa in area germanica e nell'Italia settentrionale, bergamasca in particolare, circostanza avvalorata dalla particolare foggia delle contrograffe4, pure notate in un volume coevo orobico5 della Biblioteca "A. Mai". I quattro fermagli ricordano l'origine italiana della legatura.


1
TIRABOSCHI A.– CROLLALANZA G. B. 1878, tavola genealogica II.
Toptop

2
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 280, p. 85.
Toptop

3
CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 230, p. 460.
Toptop

4
segnatura Inc. 1 15, dettaglio
Segnatura Inc. 1 15, dettaglio
Toptop

5
segnatura MA 634, dettaglio
Segnatura MA 634, dettaglio
Toptop


Chiudi la finestra