Plinius Secundus, Gaius, Historia mundi, comm. sig. Gelenius; Io. Camers, Index, cur. Des. Erasmus, Basilea, Io. Herwagen e Nik. Episcopius, 1535, 384x258x70 mm
segnatura Cinq. 7 756
LE CINQUECENTINE 1973, p. 278.
Provenienza: Antonia Suardi Ponti.



Riutilizzo dei piatti di una legatura del secondo (?) quarto del secolo XVI, eseguita in area nordica (Francia?, Inghilterra?)

Legatura su cui sono stati applicati i piatti di una coperta rinascimentale di area nordica in vitello marrone dal fiore e dai lembi scomparsi, oltre a delle gore brune, decorata a secco. La cornice a rotella raffigura delle candelabre entro fogliami stilizzati. Nello specchio, quattro rettangoli, due dei quali caratterizzati da due bande interne verticali raffiguranti delle candelabre, provvisti di cornici decorate a rotella, evidenziano dei delfini, delle teste di cherubino alate, e dei fregi cuoriformi. Motivi aldini pieni accantonati esterni. Coppia di fermagli rifatti, con aggancio sul piatto anteriore. Dorso a cinque nervi rilevati. Capitelli gialli. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, rifatte.

L'impianto ornamentale, non privo di una certa originalità, costituito da cherubini, delfini, candelabre, motivi vegetali stilizzati¹, potrebbe orientare verso un'origine francese² oppure inglese³ della legatura. Il tipo di contrograffa⁴, tuttavia, rifatto, è tipicamente di foggia italiana, con l'aggancio posto sul piatto anteriore, mentre in area nordica si manifesta di solito su quello posteriore, circostanza verosimilmente realizzata in occasione del restauro.