Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 7 334
Cinquecentina 7 334
Spiegel, Iacobus,
Lexicon iuris civilis; In XII tabularum leges; Iuriconsultorum tempora eorumque libri; Lor. Valla,
Iureconsultorum laus; nomenclatura iurisperitorum; Christ. Hegendorf,
De compendiaria discenda iura ratione, Lione Séb. Gryphe, 1545, 355x225x35 mm
segnatura
Cinq. 7 334
LE CINQUECENTINE 1973, p. 352.
Provenienza: Antonia Suardi Ponti.
Legatura della metà del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Venezia
Marocchino marrone dalle spellature marginali, decorato a secco. Angoli ricurvi e sbrecciati. Cornice decorata a piastrella, raffigura una foglia di acanto avvolta attorno ad un'asta. Al centro dello specchio, una coppia di fregi cuoriformi addossati. Motivo stilizzato accantonato. Tracce di quattro bindelle in tessuto bruno. Dorso a tre nervi rilevati e quattro nervi apparenti. Alette orizzontali cartacee di riutilizzo. Capitelli grezzi. Compartimenti ornati con una banda a viticci entro una coppia di filetti. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; angoli giustapposti.
La cornice a foglie di acanto
1, di reminiscenza tedesca
2, ed il fregio orientaleggiante
3 al centro dei piatti, pure presente su legature rinascimentali bolognesi
4, orientano verso un'origine veneziana
5 della legatura. Caratteristico per le legature rinascimentali italiane, il dorso a nervi pieni alternati a mezzi nervi apparenti
6. Inusuale il fregio accantonato di foggia orientaleggiante
7.
1

Segnatura Cinq. 7 334, dettaglio
2
ARNIM 1992, n. 14, Anicius Manlius Severinus Boethius,
Opera, Venezia, Giovanni e Gregorio de Gregoriis, 1492;
SCHUNKE 1979, pp. 158-170, Laubstab. La base politica ed economica è tra le più favorevoli a fare di questa città uno dei maggiori centri librari europei. La liberalità del governo dogale attira studiosi e artigiani da ogni parte: l'abbondanza di cartiere assicura importanti approvvigionamenti di materia prima; mercanti e patrizi costituiscono una classe di facoltosi committenti. E' così che dopo la diffusione della stampa, la produzione libraria, velocemente assorta a livello d'industria, diventa un importante affare gestito da e tipografi editori che guardano prevalentemente al mercato estero. Il governo dogale e una ricca clientela di nobili e mercanti fanno eseguire per le proprie biblioteche delle legature di lusso
realizzati con materiali pregiati e grande ricchezza ornamentale. In evidenza nelle legature del periodo, la presenza di una borchia centrale, di cantonali e di motivi di influsso tedesco, circostanza non casuale: il Veneto è infatti una delle poche regioni italiane che ha registrato la fioritura di modelli ornamentali germanici quali il decoro a cuoio cesellato.
3

Segnatura Cinq. 7 334, dettaglio
4
BREASLAUER 104, n. 19, Asconius Pedianus,
Expositio in IIII orationes M. Tullii Cic.(eronis) contra C. Verrem, Venezia, Aldo Manutio & Andrea d'Asola, 1522, legatore "Matrikel Meister" (cfr. la riproduzione "infra").
BRESLAUER 104, n. 19.
BRESLAUER 104, n. 19, dettaglio
Questa Biblioteca possiede due altre legature rinascimentali italiane provviste di questo fregio (segnature
Cinq. 7 336–337).
5
DE MARINIS 1966, pp. 126-127, Abbas Joachim magnus Propheta,
Expositio in Librum Beati Cirilli, Venezia, Bernardino Benali, 1516;
DE MARINIS 1960, II, n. 2612, tav. CCCLXXXII, L. Ariosto,
Orlando Furioso, Venezia, A. de Tortiis, 1536, Biblioteca Apostolica Vaticana, segnatura l.d.m.26.
6

Segnatura Cinq. 7 334, dettaglio
7

Segnatura Cinq. 7 334, dettaglio
