Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 6 1457/8
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Cinquecentina 6 1457/8


Hieronymus Eusebius Stridonensis, Tomus nonus operum, s. l., s. s., s. d., 395x255x50 mm
segnatura Cinq. 6 1457/8
LE CINQUECENTINE 1973, volume ingressato dopo il 1973.
Provenienza: Biblioteca del Seminario di Bergamo.

Cinq. 6 1457/8 piatto anteriore Cinq. 6 1457/8 piatto posteriore

Legatura della prima metà del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Basilea o Zurigo

Pelle di scrofa parzialmente spellata, su assi smussate nelle porzioni mediane, decorata a secco. Filetti concentrici. Le cornici ornate a rotella, raffigurano: 1) un cacciatore con arco entro motivi fioriti e fogliati; 2) doppie rosette a base circolare; 3) volute fogliate. Specchio caratterizzato da un seminato di motivi fogliati stilizzati entro losanghe. Tracce di due fermagli. Dorso a quattro nervi rilevati. Alette di rinforzo orizzontali cartacee. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia assenti. Rimbocchi rifilati con cura; angoli giustapposti.

J. Steinmann1 segnala un analogo cacciatore con arco2, fregio adottato dallo stampatore Froschauer3 di Zurigo, per rivestire i propri testi e derivato da un modulo ornamentale presente su legature rinascimentali eseguite a Basilea4. Questa Biblioteca possiede un'altra legatura rinascimentale di area tedesca caratterizzata da un analogo fregio5. Non caratterizzanti invece, la rosetta gotica6 e i motivi fogliati stilizzati entro losanghe7.


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STEINMANN 2000.
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segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
Segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
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Steinmann 2000, pp. 11-13, Jagdrolle –Gruppe (Froschauer) I., rotella 1
STEINMANN 2000, pp. 11-13, Jagdrolle –Gruppe (Froschauer) I., rotella 1. Il divieto per gli stampatori attivi a Zurigo nel Rinascimento (LEEMANN-VAN ELCK 1950), non valeva per la bottega Froschauer (LEEMANN-VAN ELCK 1940, pp. 96-97, 134-138). Il testamento di Cristoph Froschauer il vecchio del 1564 menziona persino attrezzi di legatoria (buochbinderzüg) (LEEMANN-VAN ELCK 1940, p. 202).
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teinmann 2000, p. 14, Jagdrolle-Gruppe (Froschauer) II., Baseler Jagdrolle
STEINMANN 2000, p. 14, Jagdrolle-Gruppe (Froschauer) II., Baseler Jagdrolle.
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segnatura Cinq. 2 1914-1915, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 1914-1915, dettaglio
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segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
Segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
Motivo di dimensioni variabili da pochi mm a 5 cm, molto frequente nel periodo gotico: è formato da una corona, semplice o multipla, di cinque o più petali, di solito ben delineati tra loro. Incisa in cavo e posta su una base geometrica rotonda, meno frequentemente romboidale o quadrata, era impressa a secco negli angoli, qua e là come elemento decorativo, ripetuta a distanza regolare nelle cornici oppure inserita nelle grandi losanghe formate da filetti. Piuttosto rara in Italia, compare con maggior frequenza nelle legature francesi, in quelle inglesi (tipica la rosa dei Tudor: doppia corona di 5 petali con accenno a bilobatura, tra loro ben distinti, talvolta separati da un sottile pistillo e circondata dall'iscrizione "hec rosa virtutis de celo missa sereno eternu florens regia sceptra ferens") e soprattutto nelle legature di area germanica. A conferma dell'uso tedesco della rosetta, Ilse Schunke presenta ben 703 varianti (SCHUNKE 1979, pp. 251-277), impresse a secco, su incunaboli tedeschi. La rosa era simbolo della primavera e ornamento del paradiso; le rose rosse erano il simbolo dei martiri. Sotto forma di "rosa caritatis", la rosa era il fiore più frequentemente associato a Maria. La pluralità di allegorie, anche con significato profano, spiega il frequente uso di questo fregio.
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segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
Segnatura Cinq. 6 1457/8, dettaglio
Cfr. SCHUNKE 1979, Blattwerk mit Knospe offen, pp. 51-57.
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