Martialis, Marcus Valerius, Epigrammata, comm. Domizio Calderini e Giorgio Merula, Venezia, Giorgio Rusconi, 1514, 333x218x37 mm
segnatura Cinq. 6 530
LE CINQUECENTINE 1973, p. 221.



Riutilizzo di una legatura del primo(?) quarto del secolo XVI, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"

Cuoio testa di moro dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Otto rettangoli caratterizzati da un fascio di filetti obliqui. Tracce di due fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e contrograffe a foggia di trapezio. Dorso a quattro nervi rilevati. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia rifatte.

Il decoro non caratterizzante, costituito da soli filetti¹, non suggerisce il luogo di produzione del manufatto. Usuali per il periodo, le bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio² e le contrograffe a trapezio³. Anche se scomparse, l'impronta⁴ di queste ultime è di utilità in quanto consente, se non altro, di verificarne la foggia e, latamente, l'area di esecuzione.
Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144.