Budé, Guillaume, In quattuor et vigenti Pandectarum libros, [Parigi], Josse Bade, 1521, 373x222x35 mm
segnatura Cinq. 6 490
LE CINQUECENTINE 1973, p. 70.
Provenienza: Albrecht Kraus; Daniel Maurh(?).



Riutilizzo dei piatti di una legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita in area nordica (Boemia/Polonia?), del genere "alle armi"

Cuoio marrone dal cuoio parzialmente scomparso, decorato a secco e in lega d'oro. Supporto indebolito. Sul piatto anteriore, tre cornici concentriche a rotella raffigurano, sul piatto anteriore: 1) stendardi; 2) motivi stilizzati; 3) candelabre. Al centro dello specchio, un ampio stemma (70 mm di diametro) inquartato in lega d'oro caratterizzato da: 1) un grifone; 2) un'aquila ad ali patenti; 3) un mostro fantastico: 4) un agnello crucifero entro una coppia di rettangoli ornati con losanghe dai lati concavi. Su quello posteriore, in evidenza una coppia di cornici concentriche a rotella che raffigurano delle candelabre e degli scudi. Specchio caratterizzato da un seminato di filetti incrociati. Dorso a quattro doppi nervi rilevati, ricoperto da una banda di cuoio marrone scuro; nel secondo compartimento, la scritta "PANDETTE/BUDEO/1521". Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia rifatte.

Il genere di serto di allori stilizzati¹ circostante lo scudo, sembra suggerire un'origine polacca² della legatura. Diverse le caratteristiche di area tedesca: l'utilizzo della rotella, le cornici concentriche provviste di stendardi³ e di scudi⁴, l'utilizzo di una lega d'oro, la cui componente argentea risulta oggi di colore grigiastro. Non manca tuttavia un accenno di reminiscenza stilistica quattrocentesca aragonese, costituita dalle losanghe a lati concavi⁵. Per la nozione di legatura "alle armi", cfr. la segnatura AB 52. Volume appartenuto a Albrecht Kraus e Daniel Maurh⁶(?).