Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 6 341
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Cinquecentina 6 341


Averroes, Ag. Nifo, Destructio destructionum philosophiae; Algazelis; De connexione intellectus abstracti cum nomine; Algazel, Disputationes; Calo Calonymos, De mundi creatione physicis rationibus probata, Venezia, ed. G. B. Pederzano, tip. Bernardino Vitali, 1527, 337x225x72 mm
segnatura Cinq. 6 341
LE CINQUECENTINE 1973, p. 34.


Cinq. 6 341 piatto anteriore Cinq. 6 341 piatto posteriore

Legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita in Italia, del genere "monastico"

Banda di marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Piatti indeboliti lungo le cerniere. La cornice ornata a piastrella raffigura coppie di delfini affrontati. Quattro rettangoli interni disposti verticalmente e caratterizzati da una rosetta centrale. Tracce di quattro fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e tre contrograffe a foggia di trapezio, con bottone centrale e riccio di aggancio vuoto, caratterizzate da motivi fogliati. Dorso arrotondato a tre nervi rilevati. Alette membranacee verticali di riutilizzo. L'etichetta in testa recita "AVEROES/ET/MANUSCRIP/LA(?) INIPSVM/ET MISCELLANEA". Capitelli e taglio grezzi. Compartimenti decorati a seminato di losanghe. Carte di guardia provviste di una filigrana a forma di ancora entro un cerchio, sormontata da una stella sei punte.

Volume ritenuto di origine bergamasca da T. De Marinis1: nel corso del censimento realizzato in questa Biblioteca, non č stato tuttavia riscontrato alcun manufatto cosė ornato che ne giustifichi una tale origine. Per la nozione di legatura di tipo monastico, cfr. la segnatura MA 144. La coppia di delfini affrontati2 della cornice, si manifesta in forma analoga su legature napoletane3 della fine del secolo XV, per essere poi ripresi su manufatti rinascimentali parigini4. Caratteristica per le legature del periodo, la foggia delle contrograffe5; in caso della loro scomparsa, l'impronta6 consente se non altro, di risalire alla forma ed in qualche misura, al luogo di esecuzione della legatura sotto osservazione. I rimbocchi hanno mantenuto il colore originario7. Non infrequente il riutilizzo di manoscritti8 per il confezionamento delle alette a rinforzo del dorso. Il piede del dorso, dal cuoio parzialmente scomparso, consente la visione delle catenelle9. Volume appartenuto al convento del S. Spirito10 in Bergamo.


1
DE MARINIS 1960, III, n. 2097, tav. DII.
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2
segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
Segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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3
De Marinis 1960, I, n. 140, tav. XIV, A Gellius, Valencia, Biblioteca Universitaria, segnatura codice 860
DE MARINIS 1960, I, n. 140, tav. XIV, A Gellius, Valencia, Biblioteca Universitaria, segnatura codice 860.
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4
PIQUARD 1977, planche 16, Paulus Constantinus, Chronicon regum regnorumque omnium catalogus, Basilea, J. Hervagius, 1534.
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5
segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
Segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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10
segnatura Cinq. 6 341, dettaglio
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