Statuti, Statuta civitatis Cremonae, Cremonae, 1578, Cristoforo Draconi e Pietro Bozola, 299x212x43 mm
segnatura Cinq. 5 553-554
LE CINQUECENTINE 1973, p. 109.



Legatura dell'ultimo quarto del secolo XVI, eseguita nel Veneto, del genere "a losanga-rettangolo"

Marocchino rossiccio dalle diffuse spellature e con gore brune in testa ai piatti, decorato a secco. Angoli ricurvi. Tre filetti concentrici. Cornice fiorita con volute, fregio ripetuto nella losanga dello specchio, caratterizzata da uno scudo vuoto, da motivi orientaleggianti negli angoli interni e dall'iscrizione "NICILS" e "NNNS". Tracce di quattro bindelle in tessuto rosso. Dorso a tre nervi rilevati. Capitelli rosa e grezzi. Cuoio in fase di distacco in testa. Nel primo compartimento, campeggia un tassello in cuoio nocciola con l'iscrizione "CREMONAE/STATUTA". Compartimenti ornati con due filetti obliqui centrati da un filetto orizzontale. Taglio grezzo. Al piede, la scritta calligrafata "Statuta Cremonae". Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Malgrado la natura locale del testo¹, le rosette entro volute² ed il cartiglio³ suggeriscono un'origine veneta del manufatto. Apparentemente inusuale il fregio all'interno della losanga⁴. Per la nozione di decorazione "a losanga-rettangolo", cfr. la segnatura AB 25. Il titolo dell'opera Statuta Cremonae, calligrafato sul taglio di piede⁵, suggerisce la collocazione a piatto del volume nella teca.