Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 3 1688
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Cinquecentina 3 1688


Bembo, Pietro, cardinale, Della historia vinitiana Volgarmente scritta libri XII, Venezia, Gualtiero Scotto, 1552, 218x155x36 mm
segnatura Cinq. 3 1688
LE CINQUECENTINE 1973, volume ingressato dopo il 1973.

Cinq. 3 1688 piatto anteriore Cinq. 3 1688 piatto posteriore

Legatura dell'ultimo quarto del secolo XVI, eseguita in Francia, del genere "à branchages"

Vitello bruno decorato in oro. Il piatto posteriore è distaccato dal blocco dei fascicoli; quello anteriore è destinato ad una medesima sorte. La cornice "all'antica" delimita un motivo centrale "à branchages". Dorso a cinque nervi rilevati ricoperto da un lembo di pergamena. Capitelli assenti. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche. Alette di rinforzo orizzontali membranacee manoscritte e in carta bianca a foggia di trapezio. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Legatura transalpina, come testimoniano le alette a forma di trapezio1 e la cornice all'antica2, caratterizzata da un decoro "à branchages"33 Questa Biblioteca possiede altre tre legature transalpine della fine del secolo XVI, la prima in pergamena4 e quelle rimanenti in vitello5 così ornate. I piatti staccati dal blocco dei fascicoli consentono l'osservazione dei nervi ricamati dall'anima in cuoio e le alette membranacee orizzontali riutilizzate6.


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segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Banda di pergamena, di carta o di tessuto, incollata sul dorso del libro e fissata, sotto forma di alette, all'interno dei piatti quale rinforzo del dorso stesso e della giunzione tra la coperta e il corpo del libro. Può essere costituita da una striscia unitaria - come sui dorsi lisci - o da una striscia suddivisa in più bande incollate al dorso tra un nervo e l'altro. Le alette esistevano anche nelle legature romaniche e la loro tipologia è varia: talvolta coprono tutto il dorso, talvolta solo testa e piede. A lungo si impiegarono per le alette frammenti di pergamena, di carte manoscritte o stampate, su alcuni dei quali furono più o meno casualmente scoperti testi importanti. In Francia, le alette, utilizzate dal XVI al XVIII secolo inoltrato visibili all'interno dei piatti, hanno generalmente margini netti e forma trapezoidale (GOTTLIEB 1910, p. 18). Queste due caratteristiche proprie delle alette francesi costituiscono un importante elemento di differenziazione nei confronti di quelle italiane, che presentano abitualmente margini lievemente irregolari e forma rettangolare.
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segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Genere caratterizzato da due filetti ravvicinati e uno scostato, in uso su legature transalpine sin dalla metà del XVI secolo, tipici delle decorazioni a compartimenti e "à la fanfare".
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segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Il nome francese indica motivi decorativi a forma di tralci ricurvi di olivo o di alloro, in uso in Francia, a Parigi, dal 1580 circa nella bottega di Nicolas Ève o in un altro atelier in relazione con la corte del re, ai primi anni Trenta del XVII secolo, anche in provincia. Fu inizialmente realizzato con piccoli ferri per essere poi eseguiti con una placca che annuncia uno dei generi caratteristici di legatura del XVII secolo, caratterizzato da una placca ornamentale al centro dei piatti (COPPENS 1998). Come semplici rami ricurvi compaiono negli scompartimenti delle legature "à la fanfare", delle quali sono elemento caratteristico, mentre ornano le legature correnti di quel periodo, sia al centro dei piatti, intrecciati a corona, sia come angolari, sia sul dorso. Il termine "branchages" si applica tuttavia anche a decorazioni impiegate occasionalmente per legature del XVIII e XIX secolo, con motivi costituiti da rami curvi e a volute, con foglie dal vero, piene o azzurrate, accostati tra loro a formare le più varie composizioni. Questa Biblioteca possiede altre legature francesi di questo genere.
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segnatura Cinq. 3 1708, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1708, dettaglio
Anche la BIBLIOTECA ANGELICA ROMA 1991, n. 20, p. 44-45, Chiesa cattolica, Leitourgikon, Parisiis, apud Ambrosium Drouard, 1583, segnatura H.9.38 custodisce un analogo esemplare.
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segnatura Cinq. 4 456, dettaglio
Segnatura Cinq. 4 456, dettaglio

segnatura Cinq. 7 225, dettaglio
Segnatura Cinq. 7 225, dettaglio
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segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 1688, dettaglio
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