Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 3 1163
Cinquecentina 3 1163
Simenoni, Gabriele,
Le satire alla Bernesca con una apologia sopra alla morte del re Francesco Primo, Torino, Martino Cravotto, 1549, 200x142x15 mm
segnatura
Cinq. 3 1163
Provenienza: Carlo Tommaso; Alessandro Strozzi.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 348.
Legatura verosimilmente della fine del XVIII/inizi del secolo XIX, eseguita a Londra, da Charles Hering
Marocchino rosso decorato in oro. Cornice ad un filetto. Dorso a cinque nervi rilevati. I compartimenti sono rispettivamente provvisti di: 1) A) un motivo fogliato alternato a un fregio stilizzato; B) una rosetta quadrilobata entro una coppia di fregi cuoriformi affrontati, stelline a cinque punte, cerchielli su sfondo di un seminato di puntini e circostante margine arcuato; 2) una iscrizione "SATIRE/ALLA/BERNIESCA" entro foglie lanceolate alternate a corolle stilizzate; 3) "1549"; 4), 5), 6): una rosetta quadrilobata entro una coppia di fregi cuoriformi affrontati, stelline a cinque punte, cerchielli su sfondo di un seminato di puntini e circostante margine arcuato. Al piede, l'iscrizione "TURINO". Labbro e margine esterno dei contropiatti decorati con un filetto continuo. Taglio dorato brillante. Carte di guardia policrome di tipo marmorizzato e bianche.
Non è chiaro quando Charles Hering, nativo di Göttingen (Germania) giunse a Londra: dal 1794 tuttavia, ebbe una propria attività al 34 St. Martin's Street. Due anni dopo, si spostò al n. 10 della stessa strada. Diventò presto il principale tra i legatori del "West End" con tre doratori, sei esecutori e due apprendisti. Lavorò per molte librerie di quegli anni. Morì nel febbraio del 1815, all'età di 52 anni, lasciando una vedova e dieci figli. Il fratello, figlio ed altri membri della famiglia ne continuarono l'attività fino al 1845
1. Sono note due etichette
2 utilizzate da questo legatore, rispettivamente "Bound by/C. HERING" e "BOUND BY/C.Hering"
3, come avviene per l'esemplare proposto. L'anno di morte di Hering (1815), non esclude un'esecuzione posteriore del manufatto, visto il proseguimento dell'attività dell'"atelier" fino al 1845. Il ricco dorso ornato "à mille points"
4
contrasta con l'essenziale decoro dei piatti provvisti di una cornice a semplice filetto. Volume pagato £ 2.20 nel mese di febbraio 1813
5. Correnti per il periodo, il margine arcuato della cornicetta dei compartimenti e le carte di guardia marmorizzate
6 policrome. I cataloghi Maggs Bros.
7 evidenziano sei legature di questo artigiano. La British Library di Londra possiede 11 legature
8 di questo artigiano. Passata proprietà di Carlo Tommaso e di Alessandro Strozzi
9.
1
MARKS 1980.
2
RAMSDEN 1956, p. 81.
3

Segnatura Cinq. 3 1163, dettaglio
Cfr.
DE RICCI 1935, n. 31, 34.
Cfr. la segnatura
AB 110.
4

Segnatura Cinq. 3 1163, dettaglio

Schema di decorazione "à mille points" per compartimenti del dorso (
MACCHI F. - MACCHI L. 2002, p. 310).
Letteralmente, a mille punti: decorazione alla moda in Francia ed Inghilterra nei primi anni del XIX secolo. Molto amata dai legatori della corte parigina Bozerian, si caratterizza per una fitta puntinatura in oro, utilizzata specialmente negli scompartimenti del dorso come sfondo per fogliame impresso a secco e in oro, disposto attorno ad un centro. Questo particolare "pointillé" richiedeva un considerevole lavoro da parte del doratore: lavoro che si complicò ulteriormente allorché si affermò l'uso del "pointillé vide" o puntinato vuoto, un punto in oro, vuoto al centro, alternato a punti pieni. In Italia, questo tipo di decorazione fu utilizzato dal legatore milanese Lodigiani.
Cfr.
DEVAUCHELLE 1995, p. 175;
DEVAUX 1977, pp. 211-213.
5

Segnatura Cinq. 3 1163, dettaglio
6

Segnatura Cinq. 3 1163, dettaglio
7
MAGGS 1987, n. 244, p. 112, Sophocles,
Quae extant Omnia cum Veterum Grammaticorum Scholiis. Superstites Tragoedias VII. Ad optimorum exemplarium fidem recensuit. Versione et notis illustravit, deperditarum fragmenta collegit Rich. Franc. Brunck, Argentorati, Joannem Georgium Trutel, 1786; n. 245, sir John Hayward,
The Life and Raign of King Edward the Sixt, London, for John Partridge, 1650; n. 246, Rev. Thomas S. Whalley, Edwy and Edilda, A Tale. In Five Parts, London, for T. Chapman, W. Richardson, and R. Faulder, 1794; n. 247, Robert Henry,
The History of Great Britain, from the first invasion of it by the Roman under Julius Caesar, London, for the Author, 1771-1793;
MAGGS 1996, n. 187,
Iliad and Odyssey, Oxford the University Press, 1801; n. 188, Anacreon, [Odes],
Praefixo Commentario quo Poetae Genus Traditur et Bibliothecae
Anacreonteia Adumbratur, Parmae, in Aedibus Palatinis [Bodoni], 1791.
8
Sito
www.bl.uk; segnature 675 h 5, C 63d11, c109g1, C150b10, C151d12, C 154 k 9, C,150.b7, C150b11, C154k10, C154k12, Davis 219.
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Segnatura Cinq. 3 1163, dettaglio
