Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 3 467
Cinquecentina 3 467
Cornazano, Antonio,
De re militaria, Venezia, Melchiorre Sessa, 1526, 165x95x25 mm
segnatura
Cinq. 3 467
LE CINQUECENTINE 1973, p. 107.
Legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita a Venezia, del genere "aldino"
Marocchino nero decorato a secco ed in oro. Angoli ricurvi. Piatto anteriore staccato dal blocco dei fascicoli per la rottura della estremità dei nervi. Fasci di filetti concentrici a secco collegati agli angoli e ripassati in oro. Un arco nelle parti mediane della cornice interna. Giglio mammalucco al centro dello specchio sovrastato dall'iscrizione "CORNAZAN". Fregio aldino pieno accantonato. Dorso a tre nervi rilevati alternati a quattro mezzi nervi. Compartimenti ornati con una coppia di filetti incrociati. Capitelli di colore azzurro e grezzo. Il taglio dorato e cesellato, raffigura una coppia di cornici filigranate lungo il margine. Carta anteriore staccata dal blocco dei fascicoli. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.
La cornice interna provvista di un arco
1 nelle parti mediane, il fregio mammalucco
2 al centro dei piatti, il tipo di fregio aldino pieno accantonato
3 e i compartimenti del dorso a filetti obliqui
4 suggeriscono un'origine veneziana. Per la nozione di legatura di genere "aldino", cfr. la segnatura
Cinq. 1 67. L'iscrizione
5 riferita all'autore del testo appare coeva: la base irregolare testimonia l'utilizzo di singole lettere, a differenza di quanto praticato dalla fine del secolo XVIII con l'ausilio del compositoio
6.
1
Segnatura Cinq. 3 467, dettaglio
DE MARINIS 1960, II, n. 1704, tav. CCCXXII,
Quesita metaphisica edita a Chrisostomo Javello, Venezia, 1534, Besançon, Bibliothèque de la Ville, segnatura 228184.
2
Segnatura Cinq. 3 467, dettaglio
DE MARINIS 1960, II, n. 1797 bis, tav. CCCXLIII,
Commissione del Doge L. Loredan, 1514, London, British Library, segnatura 406.A.16.
3
Segnatura Cinq. 3 467, dettaglio
Cfr.
CHRISTIE'S LONDON 2004, n. 85, p. 133-134, Andrea Navagero,
Orationes duae, carminaque nonnulla, Venezia, Giovanni Tacuino, 1530;
DE MARINIS 1960, II, n. 2255, tav. CCCLXXXV, J. Sannazaro,
Arcadia, Venezia, 1532, Biblioteca Apostolica Vaticana, segnatura l.d.m.151.
4
MACCHI 2007, figura 8.
5
Segnatura Cinq. 3 467, dettaglio
6
Attrezzo in bronzo nel quale vengono inseriti, da destra a sinistra, i caratteri dell'alfabeto per imprimere, a secco o in oro, titoli o altre scritte sulle legature. Consente di eseguire una linea intera per volta ottenendo con precisione allineamento e spazi tra le lettere, risultati impossibili da ottenere con le singole lettere a punzone in uso precedentemente. L'impiego di questo strumento permette di distinguere in modo incontrovertibile le legature false eseguite nel XIX secolo da quelle originali antiche.
Schema di compositoio e, a sinistra, carattere da doratura (
MACCHI F. - MACCHI L. 2002, p. 87).