Apuleius, Lucius,
Apulegio volgare [Asino d'oro], tr. Matteo M. Boiardo, Venezia, Nic. Zoppino Vincenzo di Paolo, 1519, 149x104x20 mm
segnatura
Cinq. 1 464
LE CINQUECENTINE 1973, p. 19.
Legatura del primo (?) quarto del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Bergamo
Cuoio nocciola decorato a secco. Tre filetti concentrici. Cornice esterna provvista di cerchielli; quella interna, decorata a piastrella, raffigura un giglio entro una coppia di uccelli affrontati. Nello specchio, quattro nodi di tipo moresco disposti verticalmente. Rosetta accantonata. Tracce di due bindelle in tessuto verde. Dorso liscio ornato con filetti orizzontali, un nodo di tipo moresco e cerchielli. Capitelli assenti. Taglio grezzo. Taglio di gola caratterizzato da una scritta inchiostrata "APVLEGIO". Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; quelli di testa sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.
L'utilizzo di una copia di uccelli affrontati
1 nella cornice, potrebbe suggerire un'origine veneta
2 del manufatto; un'altra legatura bergamasca
3 tuttavia, custodita in questa Biblioteca, caratterizzata da un medesimo decoro ad uccelli affrontati e da una cornice a motivi cuoriformi
4, questi ultimi presenti anche nelle legature rinascimentali fiorentine
5, orienta verso un'esecuzione nel capoluogo orobico. Il lato sinistro brunito della cornice sul piatto anteriore sembra testimoniare che l'artigiano ha iniziato il decoro della cornice da questo lato con un ferro apparentemente troppo caldo, la cui impronta ha bruciato il cuoio. Legatura originale, come suggerisce l'impronta dei contropiatti
6 sulle carte di guardie coeve
7. La scritta inchiostrata con il nome dell'autore lungo
il taglio di gola
8, testimonia la possibile collocazione in posizione orizzontale o più verosimilmente, in posizione verticale rivolta verso l'esterno della teca. Il colore verde squillante delle bindelle
9 contrasta con il colore monocromo del cuoio.
1
Segnatura Cinq. 1 464, dettaglio
La Biblioteca Queriniana di Brescia possiede due legature rinascimentali italiane su testo rispettivamente,
P. Ovidii metamorphosis, Venetiis, per Georgiu(m) Rucole(m) de Mediolano, MDXXI, 320x212x45 mm., Cinquecentine C 91 e
Sphera volgare novamente tradotta, Venezia, Bartolomeo Zanetti, MDXXXVII, 220x150x15 mm, segnatura Cinquecentine EE 2, pure ornate con un motivo di questo genere (cfr. le riproduzioni "infra").
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine Cinq. 91, dettaglio
Segnatura Cinq. 91, dettaglio
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine EE 2.
2
Tre sono le botteghe veneziane all'origine di coperte rinascimentali caratterizzate da una coppia di uccelli: prima bottega Aristotele,
Ethica ad Nichomacum, Roma, 1492 (
CHRISTIE'S 1976, lotto 283); Isocrates,
De laudibus Helenae etc..., Venezia, ca. 1498-1500, Henry E. Huntigton Library, San Marino, California, segnatura 45040. Seconda bottega: Johannes Crastonus,
Lexicon graco-latinum, Venezia, Aldo Manuzio, 1497, Trustees of the Chatsworth settlement; Suetonius,
Vitae Caesarum, Venezia, 1500 (Libreria Universitaria di Yale, segnatura Zi+5347); Ammonius Hermae,
Commentaria... etc., Venezia, Aldo Manuzio, 1503 (Oxford, The Queen's College, segnatura Sel.e.178. Questo atelier rilegò pure dei manoscritti a Venezia (Venezia, Biblioteca Marciana, segnature gr. IV,12, VII,4,7, e 10;VIII 6; IX 8), Cambridge (Trinità College, segnatura R 14.17), Monaco di Baviera (segnatura gr. 502), Parigi
(segnatura gr. 2569) e Londra (Britih Library, segnatura IB.24155). Terza bottega:
Commissione del Doge Leonardo Loredano a Aloisio Contarini in qualità di Podestà di Rimini, 1505 (Venezia, Museo Correr, segnatura III.81). Quarta (?) bottega: Euclide,
Elementa, Venezia, 1482 (
BRESLAUER 108, n. 3). Variante non veneziana (?): C. Lascaris,
De octo partibus orationis, Venezia, 1512 (Chatsworth House).
3
Segnatura
MIA 911, dettaglio
Questa Istituzione possiede anche una terza legatura rinascimentale italiana segnatura
Cinq. 5 752, così caratterizzata (cfr. la riproduzione "infra").
Segnatura
Cinq. 5 752, dettaglio
4
Segnatura
MIA 911, dettaglio
5
ZAMPONI 2003. Il relatore ha segnalato la presenza di 26 manoscritti in maggioranza del secolo XII, alcuni degli inizi del secolo XIII, custoditi nell'Archivio Capitolare di Pistoia, le cui legature, oramai rovinate, furono sostituite con nuove legature nel 1475 ad opera di un cartolaio fiorentino, Francesco di Amedeo. (vedi "infra"). La vicenda può essere ricostruita con sicurezza grazie ad una ricca serie di documenti (atti del Capitolo de Duomo, registri di entrata e di uscita, inventari medievali della biblioteca capitolare).
"Francesco di Amideo cartolaio da Firenze ha auto oggi, questo di 9 [gennaio 1475], 4 libbri per rilegare di quelli della sa[g]restia, cioè la 2a parte de' Moral[ia; u]na expositione sopra al saltero; un libro di decreti anticho e uno libbro nel quale sono molte opere di sancto Agostino. Portolli Antonio da Controna chiericho di duomo". Uno di questi volumi, contrassegnato ms. C.101, di seguito riprodotto sotto forma di impronta, evidenzia una cornice analoga a quella proposta.
Pistoia, Archivio Capitolare, segnatura Ms. 101.
Pistoia, Archivio Capitolare, segnatura Ms. 101, dettaglio
Cfr. anche
DE MARINIS 1960, I, n. 1132, tav. CLXXVIII, Hieronimo da Cortona, ms. dedicato ad Argentina Malespini, moglie di Pietro Sederini, Venezia, raccolta Vittorio Cini; I, n. 1159, tav. CLXXXIX, cartellina per documenti con data 1507) e
HOBSON A. 1989, p. 216, n. 3, Firenze, c. 1505, Lucano,
Pharsalia, Venezia, Aldus, 1502, legato con Sallustio,
Opera, Giunta, 1503/1504, segnalano altre legature rinascimentali fiorentine provviste di questo genere di cornice.
6
Segnatura Cinq. 1 464, dettaglio
7
Segnatura Cinq. 1 464, dettaglio
8
Segnatura Cinq. 1 464, dettaglio
9
Segnatura Cinq. 1 464, dettaglio