Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 1 251
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Cinquecentina 1 251


Lactantius, Lucius Coelius Firmianus, Opera, Lione, Jean de Tournes e Guill. Gazeau, 1556, frontespizio illustrato, 127x75x40 mm
segnatura Cinq. 1 251
Provenienza: frate Francesco Rossi.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 195.

Cinq. 1 251 piatto anteriore Cinq. 1 251 piatto posteriore

Legatura del terzo quarto del secolo XVI, eseguita in Francia

Vitello marrone dal fiore parzialmente scomparso, decorato a secco ed in oro. Volume indebolito lungo le cerniere. Due filetti concentrici decorati a secco ed in oro. Fregio aldino pieno al centro dello specchio, ripetuto negli angoli esterni della cornice interna. Dorso a quattro nervi e due mezzi nervi rilevati. Materiale di copertura parzialmente scomparso in testa ed al piede. Capitello scomparso in testa, azzurro e rosa al piede. Alette di rinforzo cartacee a trapezio. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con discreta cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Il vitello, il genere di fregio aldino1, il dorso a quattro nervi ed un mezzo nervo in testa ed al piede, le alette2 di rinforzo del dorso testimoniano l'origine transalpina del manufatto. La passata proprietà di frate Francesco Rossi3 non puntualizza sul luogo di esecuzione del manufatto.


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segnatura Cinq. 1 251, dettaglio
Segnatura Cinq. 1 251, dettaglio

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Banda di pergamena, di carta o di tessuto, incollata sul dorso del libro e fissata, sotto forma di alette, all'interno dei piatti quale rinforzo del dorso stesso e della giunzione tra la coperta e il corpo del libro. Può essere costituita da una striscia unitaria - come sui dorsi lisci - o da una striscia suddivisa in più bande incollate al dorso tra un nervo e l'altro. Le alette esistevano anche nelle legature romaniche e la loro tipologia è varia: talvolta coprono tutto il dorso, talvolta solo testa e piede. A lungo si impiegarono per le alette frammenti di pergamena, di carte manoscritte o stampate, su alcuni dei quali furono più o meno casualmente scoperti testi importanti.
In Francia, le alette, utilizzate dal XVI al XVIII secolo inoltrato (GOTTLIEB 1910, p. 18.) visibili all'interno dei piatti, hanno generalmente margini netti e forma trapezoidale (GOLDSCHMIDT 1928, I, Text, p. 106). Queste due caratteristiche proprie delle alette francesi costituiscono un importante elemento di differenziazione nei confronti di quelle italiane, che presentano abitualmente margini lievemente irregolari e forma rettangolare.

segnatura Cinq. 1 251, contropiatto anteriore
Segnatura Cinq. 1 251, contropiatto anteriore

segnatura Cinq. 1 251, dettaglio
Segnatura Cinq. 1 251, dettaglio
Questa Biblioteca possiede ad esempio, un'altra legatura rinascimentale francese pure provvista di alette di questo genere (cfr. la segnatura Cinq. 1 254).
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segnatura Cinq. 1 251, dettaglio
Segnatura Cinq. 1 251, dettaglio
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