Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - SALONE LOGGIA C 5 28
Salone Loggia C 5 28
PAVLO, MAESTRO PADRE DA VINETIA DELL'ORDINE DE' SERUI,
Apologia per le oppositioni fatte Dall'Illustrissimo, & Reuerendiss.mo Signor Cardinale Bellarminio alli Trattati, et Risolutioni di Gio. Gersone sopra la validità delle Scommuniche, Venezia, Roberto Meietti, 1606; MARSILIO, GIOVANNI,
Difesa a favore della Risposta dell'otto Propositioni contro la quale hà scritto l'illvstriss.mo et rever.mo Sig. Cardinale Bellarmino, Venezia, Roberto Meietti, 1606
228x162x33 mm
segnatura
Salone Loggia C 5 28
Legatura del primo quarto del secolo XVII, eseguita nel Veneto
Pergamena floscia, decorata in oro. Coppia di cornici, quella interna a doppio filetto, collegate agli angoli da un filetto obliquo. Al centro dei piatti, un ampio ovale (90x65 mm) con anfora entro una decorazione simmetrica di volute fogliate azzurrate, una coppia di vasi fioriti, di uccelli e di garofani stilizzati. Negli angoli un fiorone con un garofano all'estremità, e volute azzurrate. Tracce di due bindelle. Dorso liscio suddiviso in sette compartimenti, delimitati da tre filetti orizzontali, caratterizzati da una rosetta tetralobata centrale. Capitelli a doppia anima, bianchi e nocciola. Taglio dorato. Rimbocchi laterali della pergamena sui contropiatti, collocati sopra di quelli di testa e di piede, rifilati con cura. Carte di guardia bianche.
I vasi
1 e la coppia di uccelli, pure presenti su una legatura veneziana tardo rinascimentale di questa Biblioteca, suggeriscono un medesimo luogo di realizzazione del manufatto. Un analogo impianto ornamentale si ravvisa invece, in una coperta coeva
2, sempre custodita nella Biblioteca civica "A. Mai". Una collezione privata di Milano possiede un manufatto del tempo, analogamente ornato
3. L'impressione del testo dell'ultima pagina sul recto della prima carta di guardia anteriore coeva, testimonia l'originarietà della legatura. I capitelli a doppia anima in seta, testimoniano la cura riposta nell'esecuzione. La doratura relativamente brillante, dimostra il graduale passaggio verso l'utilizzo di una foglia a maggiore caratura d'oro, a differenza di quella poco brillante abitualmente utilizzata durante il Rinascimento, caratterizzata da una lega costituita al 70-80 % di oro e per il resto di argento (c.d. oro verde).
1
Legatura n. 90, nota2; Brescia, Biblioteca Queriniana,
Biblia sacra, Antverpiae, 1603, segnatura Salone M IV 15. Una legatura veneziana del 1630 ca. provvista di un analogo vaso, è raffigurata in
ENAPI, 1971, p. 16, PLATONE,
De rebuspub., Venezia, 1626; anche il catalogo T. de Marinis (
DE MARINIS TAMMARO & C., LIBRAIRIE ANCIENNE, FLORENCE, 1913, n. 11, tav. V,
Constitutiones venetae, ms. sec. XVI. Questo genere di fregio appare utilizzato fino al secolo successivo, come evidenzia una legatura verosimilmente bresciana conservata nella Biblioteca Queriniana di Brescia, eseguita verso la metà del XVIII secolo, su testo FORTUNATUS, P.F.,
Philosophia mentis methodice tractata, Brixiae, Joannes-Mariae Rizzardi, 1745, segnatura Salone 1° D V 4 (
MACCHI, F., 2004, fig. 8, p. 11).
2
Segnatura
AB 123.
3
Milano, collezione privata,
Discorsi del signor Filippo Cavriana Gentilhuomo Mantouano, e Caualiere di Santo Stefano, sopra i primi cinque libri Di Cornelio Tacito, Fiorenza, Filippo Giunti, 1600.
