Lettere [ai conti Camozzi Vertova di Bergamo]
Segnatura: MMB 943

Le due lettere di Benzoni presenti nel faldone MMB 943 sono prive di destinatario. Dalla data e dal contesto delle lettere si possono, però, ricostruire i probabili corrispondenti che, in questi casi, sono quasi certamente i conti Camozzi Vertova di Bergamo, i quali richiesero allo scultore l'esecuzione della statua "Amore insidioso sotto la pelle di agnello" (posta al catalogo AB 90 all'anno 1847).


43
1845 agosto 15, Roma
Lettera.
Benzoni informa una contessa(1) che lo "Amorino" da lei commissionato è in via di esecuzione sempre più sollecita, grazie anche alla qualità del marmo.
Si dispiace che l'opera non sia stata ultimata, nonostante i suoi garzoni abbiano proseguito a scolpirla anche durante il suo soggiorno in Lombardia, per poter essere esposta a Brera.
Lo scultore assicura che l'esecuzione di quest'opera avrà la priorità rispetto ad altre, anche se ammette di non voler velocizzare troppo i tempi perché vuole ricercare una "perfetta riuscita" del manufatto.
Benzoni chiede alla contessa di poter avere "una anticipazione di pagamento", in considerazione delle grandi spese che continuamente egli deve affrontare, e le comunica il nome del sig. Agostino Caffi come intermediario per il versamento della somma.
Infine, lo scultore manifesta alla contessa e alla sua famiglia i suoi rispetti.
ms., originale, c. 1
Note:
1. Probabilmente, la contessa è Elisabetta Camozzi Vertova per la quale eseguì "Amore insidioso sotto la pelle di agnello", posto sotto la data 1847 nel catalogo AB 90.
Segnatura: MMB 943, c. 18

44
1861 dicembre 26, Roma
Lettera.
Benzoni comunica al conte Giovan Battista Camozzi Vertova, sindaco di Bergamo, che, al suo rientro a Roma dopo tre mesi di assenza, trovò una considerevole quantità di affari in sospeso che lo costrinse a rimandare il momento di contraccambiare, "per via di lettere,[...] le tante gentilezze e dimostrazioni di benevolenza" rivolte a lui e alla sua famiglia durante le amabili giornate passate in montagna, in compagnia di comuni amici.
In prossimità della fine dell'anno 1861, Benzoni augura al conte e alla sua famiglia di poter ottenere "tutto ciò che può contribuire alla perfetta soddisfazione e felicità" per prolungati anni.
Lo scultore prega, poi, il conte di presentare i suoi ossequi alla famiglia, e di ricordarlo agli amici conosciuti durante il suo soggiorno, in particolare il colonnello Tasca e i componenti del Comune di Bergamo.
Infine, gli manifesta la sua "perfetta stima e viva riconoscenza".
ms., originale, cc. 2
Segnatura: MMB 943, c. 19