Fondo: | Ospedale |
Segnatura attuale: | perg 0356 |
Segnatura/e precedenti: | |
Particolarità: | |
Provenienza: | |
Data entrata biblioteca: | |
Documentazione: | |
Materia scrittoria: | pergamena |
Dimensioni: | 536x171 |
Stato di conservazione: | discreto |
Natura dell'atto: | Sentenza |
Giorno: | 09 |
Mese: | 12 |
Anno: | 1409 |
Secolo: | XV(in) |
Luogo: | Bergamo, sotto il palazzo comunale |
Contenuto: | Giacomo Ficieni, Benedetto Preposuli, Giovanni Tarussi, Martino de Clixione, commissari deputati nella Città di Bergamo ”ad reddendum ius in civilibus causis”, su richiesta di Giovanni fu Gino de Tresolzo, procuratore, sindico e ministro dell´Ospedale di S. Antonio, vic. di sant´Andrea in borgo Palazzo, il quale presenta un pubblico instrumento di dote e consolto per l. 12 del calzolaio Giovanni d. Rizolo fu Savoldeo de Bulterio, ed un altro per l. 150, costituito sempre dal detto Giovanni per Gisla fu Pietro de Rastallis, sua sposa, e visto il testamento di Gisla che costituiva erede universale l´Ospedale di S. Antonio, udito che Gisla è morta, concedono licenza ad ogni servitore del Comune di sequestrare i beni degli eredi di Giovanni Rizolo, e di porre il detto Giovanni, rettore dell´Ospedale, in corporale possesso di tali beni fino alla somma donata di l. 162. |
Sottoscrizione: | Partini Antoniolo, di Brembilla, notaio |
Valore diplomatico: | originale |
Note: |