Raffaele fu Battista Scipioni ratifica e approva l’atto di quietanza per il pagamento di L. 100 fatto da Andrea suo fratello a Marchisio Francesco Ferri, rogato dal notaio Giovanni Battista Bordogna, in quanto il suddetto Marchisio fu Ambrogio aveva stabilito di lasciare a Battista fu Antonio Scipioni di Averara L. 100, come da instrumento dotale rogato dal notaio Vincenzo Rota. Dopo la morte di Battista il suddetto Marchisio aveva pagato le 100 lire ad Andrea credendolo erede unico di Battista e comunque con l’impegno per Andrea di restituire la somma nel caso non fosse erede unico, ma essendo poi risultato erede con Andrea il di lui fratello Raffaele, Marchisio aveva proceduto al recupero della somma.