Avendo Simone fu Ardezone della Crotta di Bergamo investito a titolo di locazione perpetua i fratelli Onorato e Algisio figli del fu magister Martino de Hospitale e Lanfranco fu Oberto Balicanti, tutti di Valle Astino, di una pezza di terra aratoria prativa e ”arva” di pert. 56 sita in territorio di Astino, in loc. ”ad Tegetem Burlini”, e della relativa decima, al canone di l. 3,5 a S. Martino con atto rogato in data 30 ottobre 1277 dal notaio Pasio Mascarari; ed avendo poi Simone venduto la titolarità di quel fitto a Tebaldo fu Greco Greci di Bergamo, con imbreviatura autentica rogata del 24 agosto u.s. dal notaio Lanfranco Abiatici, nella quale la pezza di terra in questione risultava di pert. 60; ora il detto Tebaldo cede a Giovanni da Gaverina, abate del Monastero di Astino, la proprietà della detta pezza e della decima, e l´investitura fatta ai tre locatari, e riceve in cambio 6 pezze di terra aratoria site in territorio di Levate, per complessive pert. 60 e tavole 3.