Nella causa vertente tra i fratelli Marco, Sebastiano e Bernardo figli del fu Andrea Mosconi di Leffe e Pietro fu Giovanni Antonio Vitalba di Nembro, verso il quale i primi son debitori di scudi d´oro 75 per canoni arretrati di 5 anni, e di scudi 54 per interessi maturati dal 1539 al 1544 sulla somma di 300 scudi d´oro promessa dai detti fratelli in dote alla sorella Valentina, andata in sposa allo stesso Pietro, il podestà di Bergamo Costantino Priuli dispone la messa all´incanto delle proprietà dei fratelli Mosconi a favore del creditore, in particolare di 3 pezze di terra site in territorio di Leffe: una boschiva, in loc. ”alli Palaschi”, di pert. 10; una prativa in loc. ”in Pradellis”, di pert. 2,5; ed un’altra prativa in loc. ”ad Castellum”, di pert. 3.