Teutaldo di Sabbio, ab. in Bergamo, investe Petrobono di Azzonica, ab. in Sabbio, di tutto ciò che l´erede di Landolfo di Sabbio aveva in conduzione dal Vescovado, da Lanfranco Lazzaroni e da Prevostino Suardi in territorio di Sabbio, pagando in perpetuo a S. Lorenzo un canone annuo di 5 sestari ed una mina di frumento al Vescovado, ed un sestario di frumento al Lazzaroni e al Suardi. Teutaldo si impegna, in caso di controversia, ad opporsi a chiunque tranne che ai ”seniores”; si costituisce fideiussore Giovanni Rosso di Azzano. Petrobono riconosce a Teutaldo, per la cessione dell´investitura, sol. 40, che si impegna a versargli sotto forma di 41 some tra legumi e grani, e cioè 1 soma tra fave, ceci e piselli, 1 di frumento, 1 di segale, 12 sestari di miglio e 12 di panico, da consegnarsi dopo S. Martino, metà a Bergamo e metà a Sabbio, per 6 anni, allo scadere dei quali Teutaldo dovrà ritenersi completamente pagato.