| Fondo: | Astino |
| Segnatura attuale: | perg 0501 02 |
| Segnatura/e precedenti: | Astino* |
| Particolarità: | Sullo stesso supporto di seguito a perg 0501 01 (v. questo per descrizione materiale e per attergato). |
| Provenienza: | |
| Data entrata biblioteca: | |
| Documentazione: | |
| Materia scrittoria: | |
| Dimensioni: | |
| Stato di conservazione: | |
| Natura dell'atto: | Pegno |
| Giorno: | 00 |
| Mese: | 03 |
| Anno: | 1136 |
| Secolo: | XII(1) |
| Luogo: | Chignolo |
| Contenuto: | Pietro Panicus fu Giselberto di Chignolo, fabbro, con la moglie Berlenda, quale pegno per sol. 12, investe Giovanni Proellus di Bergamo di 5 pezze di terra in territorio di Chignolo, per complessive pert. 5, dei quali uno è un ”sedimen” nell´abitato (”villa”), 3 sono campi ed uno è ”brugario” con alberi, in loc. ”al Castenioli”, confinante ad est col torrente Grandone e a nord con i beni comuni. (1)
In modo che Pietro tenga la detta terra pagando a Giovanni 8 sestari, metà segale e metà panìco, misurati secondo il sestario di Bergamo, da consegnarsi in città, fino a quando egli od i suoi eredi non potranno restituire a Giovanni la detta somma; nel qual caso, questi si impegna a restituire le terre senza avanzare alcun altro diritto, sotto pena di soldi 60.
|
| Sottoscrizione: | Oddo notaio |
| Valore diplomatico: | originale |
| Note: | 1) Segue un´aggiunta di mano posteriore, (identificabile con tutta probabilità con quella del notaio Ruggero, estensore di perg 0557 del 1151): ”In presentia bonorum hominum (...)Allegrinus filius suprascr. Petri Panici fecit finem et refutationem in mani |