Fondo: | Astino |
Segnatura attuale: | perg 0458 |
Segnatura/e precedenti: | Astino* |
Particolarità: | A tergo, di mano del sec. XIII(1) ricorrente anche in altri documenti di Astino: ”Cartula finis et refutationis quam fecit Carina filia quondam Croccagu[...] de Levate ad Portam Novam, et inde habuit sol. IIII. mccxxx[vi]”. |
Provenienza: | |
Data entrata biblioteca: | |
Documentazione: | |
Materia scrittoria: | pergamena |
Dimensioni: | 299x195 |
Stato di conservazione: | cattivo (lacune) |
Natura dell'atto: | Restituzione |
Giorno: | 00 |
Mese: | 12 |
Anno: | 1236 |
Secolo: | XIII(1) |
Luogo: | Bergamo, chiesa di S. Maria Maggiore |
Contenuto: | Carina fu [Croccagu...] di Levate promette di non avanzare pretese contro Alessandro da Caversegno, sindico e converso del Monastero di Astino, in merito ad una pezza di terra vitata posta in Levate, ”ad Portam Novam”, presso il fossato del villaggio, della quale erano stati investiti i fratelli Verturino e Bonetto con atto del 30 luglio 1206; ed in merito ad altre terre a lei donate, in data marzo 1236, da Viviano figlio del fu Vertutino suddetto. A seguito della denuncia presentata dal Monastero ai consoli di Giustizia di Bergamo, garante per lei Adamo Ronia notaio e messo regio, Carina riconosce che i diritti su quelle terre erano passati al Monastero a seguito del mancato pagamento del canone per oltre 30 anni, e restituisce l´atto di investitura del 1206. |
Sottoscrizione: | Pagano Melii notaio |
Valore diplomatico: | originale |
Note: |