Dopo che Federico della Crotta, Galiciolo Durenti e Alberto Caniasi, notai, incaricati dal Comune di Bergamo di fare la calcazione dei beni comunali dello stesso, hanno verificato e misurato la via di Curnatica, Giovanni de Legnago e Ventura de Ripa, giudici del Comune di Bergamo e assessori del podestà Guglielmo de Lendenara da Verona, pronunciano sentenza a favore del Monastero di Astino e contro il Comune di Bergamo circa la calcazione e la misurazione della via di Curnatica, in Valle Astino, e che passa per le terre brugate del Monastero per terminare nel Comune di Mozzo, e che è chiamata via della Forcella.