Griffo preposito della chiesa di S. Matteo di Bergamo, con il consenso di Pavisio e di Teutaldo de Solto e Ruggero de Monte, rispettivamente prete e canonici della stessa chiesa, rinuncia ad avanzare qualsiasi pretesa nei confronti di Asperino fu Mascaro de Plazolo, d. Agnello, ab. in Bergamo in Porta San Lorenzo, agente anche a nome dei fratelli Giovanni ed Orlando, in merito ad un censo annuo di den. 12 gravante su una pezza di terra sita sotto le mura cittadine, in Porta San Lorenzo, dal pilastro fino alla ”plaza Lantri”, che era stato donato alla stessa chiesa da Ruggero fu Asperino Plizabusi con atto rogato dal not. Cazanico nel 1163; ed in merito ad un altro censo annuo di den. 12 donato da Imeia vedova di Ottobono de Amberzaco, con atto rogato dal not. Andrea nel 1203, e gravante sui beni a lei donati dallo stesso Ottobono come ”quarta” (morgincap); per questo il preposito riceve sol. 40.