Giovanni da Gaverina, abate del Monastero di Astino, investe a titolo di locazione per 20 anni a partire dal prossimo S. Martino Viviano fu Giovanni Frosca e Giovanni fu Graziolo Proldi, entrambi di Porta Santo Stefano, di una pezza di terra aratoria di pert. 102,5 sita in territorio di Dalcio in loc. ”in Sorte de Medio”, della relativa decima e del diritto di adaquare la detta pezza di terra, nonchè della terza parte in indiviso di un ”sedimen” sito nell´abitato, al canone annuo di 7 some di frumento e 7 di segale a S. Lorenzo, e 7 some di miglio e 3 libbre e 4 once di cera a S. Martino; il Monastero si impegna inoltre a realizzare, entro un anno, un portico coperto di coppi nel ”sedimen”, e i locatari a scavare un fossato tutto intorno a questo e a mantenerlo pulito; il Monastero riceve una libbra di pepe per l´investitura.