Fondo: | Ospedale |
Segnatura attuale: | perg 0156 |
Segnatura/e precedenti: | |
Particolarità: | |
Provenienza: | |
Data entrata biblioteca: | |
Documentazione: | |
Materia scrittoria: | pergamena |
Dimensioni: | 1756x164 |
Stato di conservazione: | mediocre la prima parte, discreto il resto |
Natura dell'atto: | Vendita |
Giorno: | 18 |
Mese: | 09 |
Anno: | 1490 |
Secolo: | XV(2) |
Luogo: | Bergamo, palazzo comunale |
Contenuto: | Alla morte di Gisino Zanchi di Premolo venne fatta divisione ereditaria tra Antonio, Fadino e Pietro, fratelli, in virtù della quale Fadino era tenuto a dare a Pietro l. 350 più altre 25, date sotto forma della cessione della metà in indiviso di una pezza di terra di pert. [....], con l´onere di pagare alla Miseriordia di Premolo 2 sestari di frumento. Essendo poi morto Pietro, lasciando i suoi fratelli eredi di beni mobili e immobili, essi si divisero detti beni e ad Antonio giunse anche la detta pezza di terra che alla sua morte cadde in eredità al figlio Giovanni. Il reverendo vicario del vescovo di Bergamo sostiene che la chiesa di S.Bernardo di Ponte Nossa aveva intrapreso una lite contro gli eredi di Antonio sostenendo che la detta pezza spettava alla chiesa stessa, come riconosciuto da una sentenza dello stesso vicario. Giovanni, poi, nella lite tra il fratello Bernardino e lo zio Fadino, perchè erano obbligati ”de evictione et ad devendendum”, volendo rinunciare ad ogni ulteriore motivo di contesa, il 18 settembre 1490, rinuncia nelle mani del notaio agente per Martino Mozi di Gorno e Giovannino fu Petrobono Ferrari di Premolo, ad ogni diritto che poteva vantare sulla infrascritta pezza di terra ”pro medietate”, in virtù dei predetti strumenti di divisione: una pezza di terra arativa e prativa, con un fienile ed alberi sopra, sita in contrada de Canelongo, nel Comune di Premolo, confinante con il letto del fiume Serio, di pert. 22, ricevendo in cambio l. 800. |
Sottoscrizione: | (manca) |
Valore diplomatico: | |
Note: |