Regesti

1
Obligationis

1407 novembre(1). Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Giacomello fu Zenino de Isolanis di Trezzo, ducato milanese, verso Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 25, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno bergamasco.
notaio: Zuchis (de) Giacomo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x215; latino
Conservazione: discreta; danni: strappo margine superiore
Note:
1. Strappo al margine superiore in corrispondenza del giorno del mese.

2
Instrumentum liberationis

1411 gennaio 1. Lemine, "in contrata de Puteo"
Quietanza rilasciata da Pierino fu Antonio d. "Biliotus" de Zeresolis di Lemine e di Bonetto fu Vitale de Arigonibus a Bertramo fu Salvino d. "Paytia" de la Corna, per il pagamento di £ 50 ricevute in prestito.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x202; latino
Conservazione: discreta

3
"Instrumentum obligationis"

1400 settembre 3. Villa d'Almè, nella via pubblica
Obbligazione fatta da Giovanni de Zuchis, ab. a Paladina, e Stefano suo padre, verso Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pagamento di £ 30 e sol. 6, prezzo dovuto per la vendita di 3 pezze di panno bianco.
notaio: Cavannys (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x158; latino
Conservazione: buona

4
"Carta solucionis"

1409 agosto 5. Bergamo
Quietanza rilasciata da Aronne fu nobile Onofrio de Suardis di Bergamo a Giacomo fu Giorgio de Ficienis di Bergamo, per il pagamento di £ 10 a completa soluzione di un debito di £ 160.
notaio: Partini Antoniolo, di Brembilla
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x240; latino
Conservazione: buona

5
Praeceptum

1517 maggio 7. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Espropriazione disposta dal giudice, in pregiudizio di Caterina e Giacomo de Benaliis e a favore di Giacomo fu Battistino Sandronelli de Sonzonio, della metà indivisa di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, e della metà di un'altra casa sita nella vicinia di Santa Grata Inter Vites, in pagamento di un debito di £ 350.
notaio: Boronis (de) Alessandro di Donatino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x170; latino
Conservazione: discreta

6
Codicillum

1483 luglio 11. Bergamo, nella saletta della casa grande del Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore
Codicillo testamentario di Girardo de Mezate che dispone l'obbligo per gli eredi designati di consegnare annualmente alla sua vedova Marta 3 some di frumento vitalizie per curare la stessa in caso d'infermità, legando ad essa il necessario per le cure e i medici e lega poi i redditi delle sue proprietà site in Osio Inferiore alle monache del Convento di S. Maria delle Rose di Bergamo.
notaio: Marchisis (de) Bertolino di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x240; latino
Conservazione: buona; danni: fori di cucitura margini superiore e inferiore

7
Testamentum

1481 giugno 11. Bergamo, nella vicinanza della chiesa di S. Maria della Grazie
Testamento di Girardo de Mezate, di Bergamo, il quale nomina eredi universali i figli maschi e dispone la dote nuziale e altre £ 10 per la figlia Caterina. In assenza di eredi maschi costituisce erede universale il Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore di Bergamo e dispone un lascito di £ 1000 a detto Consorzio per l'acquisto di una proprietà i cui proventi sono da devolvere al Monastero di S. Maria delle Rose di Bergamo dell'Ordine delle Clarisse. Lega un reddito di £ 4 al Convento di S. Francesco, per messe, e 2 pezze di panno del valore di £ 40, rispettivamente ai Monasteri di S. Maria delle Grazie, S. Maria del Rosario, S. Agostino e S. Francesco.
notaio: Marchisis (de) Bertolino di Cristoforo
Originale 3; membr.; latino
Conservazione: discreta

8
Instrumentum confessionis

1331 gennaio 14(1)
Quietanza rilasciata da Lanfranco de Lallio a Giacomo fu Morando de Zuchis, per il pagamento di £ 48, quota parte delle £ 280 dovute per il dazio della vendita del vino all'ingrosso e al minuto del Comune di Lemine.
notaio: Mastare (de) Rinaldo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 162x170; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Manca la data topica.

9
Instrumentum finis et refutationis

A tergo regesto coevo e un altro di mano del sec. XVI.
1495 novembre 16. Valmora in Val San Martino
Rinunzia di Tomasino fu Giovanni de Caluschis di Valmora a favore di Pietro de Locatellis, cittadino e ab. di Bergamo, ad ogni diritto, azione e ragione sopra 2 pezze di terra ronchive e vitate di pert. 3, site in territorio di Valmora, a lui locate in perpetuo.
notaio: Locatello (de) Francesco fu Zambono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 650x165; latino
Conservazione: buona

10
Instrumentum venditionis

1501 luglio 29. Carnate, pieve di Vimercate
Vendita fatta da Giovanni Angelo e Biagio fu Giacomino de Villa, ab. a Carnate, pieve di Vimercate, a maestro Dionisio fu Girardo de Soyarijs di un sedime con 2 case e un portico in [..... ].
notaio: Panzulijs (de) Francesco fu Girardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x270; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi margine destro

11
Instrumentum obligationis

1451 marzo 26. Ponte San Pietro
Obbligazione fatta da Lazzaro fu Orlando de Isibellis di Lecco, ab. a San Gervasio, distretto di Bergamo, verso Albertino fu Peterzolo de Prezate, per il pagamento di £ 100 ricevute in prestito.
notaio: Tayonibus (de) de la Porchera Venturino di Salvino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x170; latino
Conservazione: cattiva

12
Instrumentum venditionis

1499 luglio 17. Madone
Vendita fatta da Francesco d. "Fra" de Uglono a Dionisio fu Girardo de Soyrijs della metà indivisa di una pezza di terra di tav. 4, sita in territorio di Madone, contrada Arcene, al prezzo di £ 10.
notaio: Brioscho (de) Giovanni Battista fu Girardo, di Madone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 857x160; latino
Conservazione: cattiva

13
Instrumentum venditionis

1475 aprile 24. Scanzo
Vendita fatta da Tomaso fu Marchisio de Marchisis d. "de Medicis", ab. a Scanzo, a Giovanni di Mafiolo de Zanchis, di 2 pezze di terra di pert. 6, tav. 25, pd. 2, onze 3 in totale, site in territorio di Scanzo, "in Cluserolis", al prezzo di £ 37 e sol. 1.
notaio: Marchisis (de) Nicola di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 857x160; latino
Conservazione: discreta

14
Praeceptum

1479 novembre 9. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del sec. XVI: "Sententia post admonitionem contra dom. presb. Nicolinum de Lanciis syndicum et procuratorem dominarum monialium Sancti Petri de Tertio in et pro favore Antonij Zhogni de Lussana"
Sentenza pronunciata da Alberto de Albertis, vicario di Bertazio Sopranzo, podestà di Bergamo, nella lite vertente tra Nicolino de Lanzis, sindico e procuratore delle monache di San Pietro di Terzo, e Antonio di Tonio de Lussana, con la quale si assolve detto Antonio.
notaio: Sancto Piligrino (de) Giacomo di Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 670x225; latino
Conservazione: buona

15
Instumentum obligationis

1476 settembre 21. Bergamo
Obbligazione fatta da Giacomo de Pisonibus di Bariano verso Zanino fu Cristoforo de Pisonibus, per il pagamento di £ 231, sol. 14 e den. 4 ricevuti in prestito.
notaio: Capitaneis de Muzo (de) Bernardino fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 425x195; latino
Conservazione: discreta

16
Codicillum

1484 novembre 21. Bergamo, vicinia di Sant'Agata
Codicillo testamentario di Girardo de Mezate in che lega mezza pezza di panno del valore di £ 12 ai Conventi di S. Gottardo e di S. Maria del Carmelo di Bergamo.
notaio: Marchisis (de) Bertolino di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 315x170; latino
Conservazione: cattiva

17
Instrumentum confessionis

1432 settembre 7. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Quietanza rilasciata da Benedetto da Levate, canonico della Chiesa di Bergamo e rettore beneficiale della chiesa di S. Andrea di borgo Sant'Andrea, a Stefano fu Zanino de Teutaldis, per il pagamento di sol. 6, canone di un anno per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita a Seriate.
notaio: Vianova (de) Fachino di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x160; latino
Conservazione: buona

18
Instrumentum locationis

1383 novembre 12. Trescore
Locazione per la durata di 4 anni fatta da Vittore fu Bennato de Baniatis di Bergamo in Margherita, vedova di Martino de Puteo di Trescore, e in Gallicciola fu Martino de Lussana, di un sedime sito a Trescore, località "ad Puteum", di pert. 8, e di una casa sita lì vicino, al canone annuo di £ 15 e 2 capponi, a S. Martino.
notaio: Barzizijs (de) Giacomo di Peterbono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 718x225; latino
Conservazione: buona

19
Instrumentum confessionis

1486 maggio
Quattro quietanze sullo stesso supporto rilasciate dai Conventi e Monasteri di S. Maria delle Grazie, S. Gottardo, delle Rose, del Carmine, di S. Agostino e dalla chiesa di S. Agata per legati ricevuti da Girardo de Mezate di pezze di panno e denari.
Copia semplice 1; membr.; 475x200; latino
Conservazione: discreta

20
Instrumentum obligationis

1378 gennaio 5. Bergamo, borgo Santo Stefano
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Giacomo fu Peterbono de Cuchis verso di Giacomo de Cavallis, per il pagamento di £ 80 avute in prestito.
notaio: Adelaxiis (de) Bertolino di Franceschino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 337x205; latino
Conservazione: buona

21
Instrumentum venditionis

1534 marzo 24. Vertova
Vendita fatta da Oberto fu Andrea de Albertonibus di Vertova a Pezolo fu Comino de Albertonibus di Vertova di una pezza di terra aratoria di tav. 26 e piedi 8, sita a Vertova, contrada "Prada", al prezzo di pesi 15 di formaggio e quarte 9 di panno alto fine.
notaio: Cresinis (de) Betino di Bonadio, di Vertova
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 447x165; latino
Conservazione: buona

22
Testamentum

1472 giugno 19. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, nel convento di S. Stefano
Testamento di Francesco fu Cristoforo de Cenate, cittadino di Bergamo il quale dispone, qualora non vi fossero figli maschi, di lasciare la metà indivisa di tutti i suoi beni al Convento di S. Stefano, e l'altra metà al Monastero di S. Marta; lega poi 1 ducato d'oro alla chiesa di S. Andrea di Bergamo.
notaio: Cerro (de) Pietro di Antonio
Originale; atto singolo; ff.9, membr.; 5925x220; latino
Conservazione: buona

23
Instrumentum divisionis

1498 aprile 4. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Divisione arbitrale fatta tra i fratelli Gabriele, Corradino e Mafiolo fu Bartolomeo de Urio di una pezza di terra sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano e alcuni beni siti in Ciserano.
notaio: Bosonibus (de) Giacomo fu Domenico
Originale; atto singolo; ff.7, membr.; 3712x188; latino
Conservazione: buona

24
Instrumentum obligationis

1409 maggio 2. Lemine
Obbligazione fatta da Bertramo fu Fachino dela Corna, di Valdimania, verso Giovanni di Enrico de Zeresollis di Lemine, per il pagamento di £ 41 e sol. 4, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno.
notaio: Galzano (de) Pagano fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 295x180; latino
Conservazione: discreta

25
Instrumentum obligationis

1397 ottobre 7. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, avanti i Consoli del Paratico e della Società dei Mercanti
Obbligazione fatta da Bombello fu Giovanni d. "Campana" Dalmassonum di Clanezzo verso Francino fu Pietro de Ceresollis, mercante di Bergamo, per il pagamento di £ 27, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno bianco. Sullo stesso supporto, in data 7 luglio 1398, segue la licenza di sequestro dei beni di Bombello debitore insolvente, ordinata dai Consoli del Paratico dei Mercanti.
notaio: Totelmanis (de) Federico, notaio dei Consoli del Paratico dei Mercanti
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 460x185; latino
Conservazione: buona

26
Instrumentum obligationis

1492 febbraio 22. Bergamo, vicinia di Sant'Agata
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Giacomo di Guarino de Piligrinis, mercante di Burligo, comune di Palazzago, verso Giacomo fu Antonio de Trinalis, di Averara, per il pagamento di £ 38, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno bianco.
notaio: Panigonibus (de) Martino fu Comino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x175; latino
Conservazione: discreta

27
Instrumentum donationis

1459 maggio 28. Bergamo, vicinia di San Giacomo
Donazione fatta da Giovanna fu Domenico de Plazonibus di Caprino, moglie di Bettino de Rethazzis di Tresolzio, col consenso del giudice Leone de Brembate, a favore del Convento e capitolo di S. Stefano, di ogni diritto ad essa spettante verso gli eredi di Bettino suo marito sulle 54 £ del consolto di cui fu investita.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1075x220; latino
Conservazione: buona

28
Testamentum

1405 agosto 2. Bergamo, vicinia di San Giacomo
Testamento di Corradino d. "Coretus" fu Simone de Boyannis di Orio, cittadino di Bergamo, il quale costituisce eredi i propri nipoti e nomina dei commissari testamentari.
Copia semplice; atto singolo; f.1, membr.; 550x220; latino
Conservazione: discreta

29
Testamentum

1478 marzo 17
Testamento di Marco di Giorgio de Suardis di Bergamo il quale lega per 10 anni al Convento di S. Domenico 4 sestari di frumento e 2 brente di vino.
notaio: Poma (de) Simone di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x190; latino
Conservazione: buona
Segnatura vecchia: filza n°6

30
Instrumentum procurae

1503 aprile 27. Bergamo, nel pubblico e generale capitolo del Convento di S. Agostino
A tergo regesto di mano del sec. XVIII: "procura del convento in vari religiosi per esiggere il legato di Giacomo Bombarderio, 27 aprile 1503. Duplicato vedi nel rotolo della procura e d'altra scrittura del convento".
Procura fatta dal Convento di S. Agostino, nel capitolo dello stesso e alla presenza di Basilio de Ripa, priore, e di altri confratelli, in vari religiosi per la riscossione del legato testamentario di Giacomo Bombarderio di Valsolda del lago di Lugano.
notaio: Tassis (de) del Cornello Giovanni Antonio di Amadeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 582x195; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo LX

31
Instrumentum locationis

A tergo nota di mano del sec. XVIII: "vi sono annessi i pagamenti del suddetto fitto di soldi 6 fatti dagli eredi di Zano sino al 1446".
1426 aprile 29. Bergamo, nel palazzo vescovile
Locazione perpetua in enfiteusi fatta da Bastiano de Becharia, rettore beneficiale della chiesa di S. Andrea di Bergamo, in Zanino fu Bernabò de Teutaldis, di una pezza di terra aratoria, di pert. 4, sita a Seriate, al fitto annuo di sol. 6.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 612x217; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XIII,15

32
Instrumentum venditionis

1471 ottobre 19. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo bianco
A tergo regesto di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Giovanni fu Pietro de Zanetis di Olera a Guarisco di Bonomo de Zanetis, di Olera, di una pezza di terra prativa e vitata di tav. 8, pd. 1 e onze 1, sita in Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco.
notaio: Bagieris (de) Giovanni di Tonolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x205; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XL n°5

33
Instrumentum liberationis

1471 dicembre 12. Bergamo, vicinia di San Lorenzo de Foris
Quietanza rilasciata da Giovanni de Ulciporcis, procuratore di Alberto da Cremona, arciprete della pieve di Calepio, a diversi affittuali, per il pagamento dei canoni di 4 anni per l'affitto di più pezze di terra di detta pieve arciprebenda.
notaio: Noris (de) Felice di Bartolomeo, di Calcinate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1335x160; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo VI

34
Instrumentum venditionis

metà sec. XV(1)
Vendita fatta da Giovanni fu Martino de Brusaporco a [...] di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 6, sita a Brusaporto, in località "in Ronco", al prezzo di £ 25 e den. 6.
notaio: Bonuellis (de) Luchino fu Stefano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1015x167; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi
Note:
1. Frammento mancante della prima parte.

35
Instrumentum locationis

metà sec. XIV(1). [...]
Locazione di terra (non identificabili attori e luogo per strappi) al fitto annuo di sol. 5.
notaio: Aliprandia (de) Leonardo fu Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 290x155; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi estesi prima parte
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

36
Frammento di diverse sottoscrizioni notarili di cui manca riferimento ad uno specifico negozio giuridico.

metà sec. XVI(1). [...]
notaio autenticante: Zanchis (de) Paolo di Filippo
Copia autentica; atto singolo; membr.; 590x180; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

37
Due frammenti non riconducibili ad alcun negozio giuridico

sec. XVI. [...]
Atto singolo; membr.; 30x145; latino
Conservazione: discreta

38
Litterae ducales

1492 aprile 3. Venezia, nel palazzo ducale
Trasmissione di Agostino Barbarigo, doge di Venezia, a Benedetto Soranzo, podestà di Bergamo, di una supplica del Convento di S. Francesco.
notaio: sottoscrizioni della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 220x337; latino
Conservazione: buona

39
Litterae ducales

1480 agosto 1. Venezia
Trasmissione di Francesco Foscari, doge di Venezia, ad Andrea Leonus, vicepodestà, e a Giovanni Chadapexaro, capitano di Bergamo, di una supplica di Giacomo de Lancijs di Bergamo.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; membr.; 240x320; latino
Conservazione: buona

40
Testamentum

1462 luglio 17. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco
Testamento di fra Libertino (al secolo Venturino) fu Cristoforo de Bosellis di Sarnico, del Convento di S. Agostino dell'Ordine dei Padri Eremitani, nel quale dispone dei lasciti per i suoi congiunti.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XLV n°7

41
"Instrumentum continuationis"
(1)
1444 novembre 28. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Ratifica di accordo sul possesso di una casa in Bergamo, vicinia di San Michele, fra Albertino fu Peterzolo de Scarponibus di Prezate e Guardino fu Pisone de BenalliS.
notaio: Tirabuschis (de) Andrea di Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 505x195; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Così nella nota tergale coeva.

42
Instrumentum procurae

1429 febbraio 1. Trescore
Procura fatta dal nobile Giovanni fu Pietro de Lancijs di Bergamo in Alessandrino fu Bartolomeo de Alamanis, in ogni controversia e contenzioso.
notaio: Caspia (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 310x195; latino
Conservazione: buona

43
Instrumentum locationis

1434 marzo 8. Bergamo, convento di S. Stefano
Locazione fatta da fra Giovanni da Sorisole, sindico del Convento di S. Stefano, in Mafeo da Lodi, presbitero beneficiale della chiesa di S. Giorgio di Treviolo, di 4,5 cavezzi dei 12 di tutta la decima di Lallio, Treviolo, Curnasco, Guzzanica e Grumello, al canone annuo di £ 80.
notaio: Lallio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 3°
Note:
1 cavezzo= 1/2 pertica.

44
Testamentum

1452 giugno 11. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea
Testamento del conte Trusardo fu Nicolino de Comitibus de Calepio che istituisce erede universale il figlio Nicolino e dona alla chiesa dei SS. Filippo e Giacomo dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino di Bergamo, nella quale elegge la propria sepoltura, un calice d'argento, una pianeta e un messale.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x235; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XLV n°I

45
Instrumentum venditionis

Frammento con segni di cucitura al margine superiore.
[...](1).
Frammento di una vendita.
notaio: Augustijs (de) Andrea di Fadino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x165; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

46
Frammento molto mutilo di cui non si evince il contenuto

sec. XVI. [...]
Atto singolo; ff.2, membr.; latino

47
Instrumentum solutionis

1465 aprile 4. Bergamo, vicinia di San Salvatore "in hospitio magno consortij Misericordie"
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Pagamento di 150 ducati d'oro fatto dai Presidenti del Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore di Bergamo a don Silvestro da Leffe, priore del Convento dei SS. Giacomo e Filippo dell'Ordine di Sant'Agostino, come da lascito testamentario di fra Ambrogio de Comitibus de Calepio, d. "Calepinus".
notaio: Panizolis 8de) Guarisco, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1220x185; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XLV n°4

48
Instrumentum procurae

1449 ottobre 29. Bergamo
Procura fatta da fra Cristoforo da Vigevano, ministro dei Frati Minori della provincia di Milano, in Ludovico fu Albertino de Cespedonibus di Bergamo, in ogni azione pertinente il Convento di S. Francesco.
notaio: Ficienis (de) Betino di Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 947x185; latino
Conservazione: buona

49
Instrumentum liberationis

1376 febbraio 2. Bergamo, "in hospitio communis Pergami"
A tergo regesto di mano del sec. XVI: "gratia et liberatio facta per comunitatem Bergomi Leopardo de Scalve indigenti ac miserabili supplicanti et petenti a taleis oneribus et factionibus Bergomi liberari"
Esenzione da ogni taglia accordata dal Podestà di Bergamo a Leopardo de Capitaneis de Scalve, essendo stata provata la sua indigenza.
notaio: Vitalibus (de) Tonolo d. "de Buscho"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 480x215; latino
Conservazione: discreta

50
Instrumentum venditionis

1364 aprile 1. Bergamo, borgo santa Caterina
Vendita fatta da Gislina fu Giacomo de Zenonibus, di legge longobarda, e moglie di Maifredo Zampaila de Donathonibus, a Giacomo fu Obertino de Donathonibus di Olera, di una casa in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, al prezzo di £ 40.
notaio: Poscantu (de) Bonato di Pietro
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 605x270; latino
Conservazione: discreta

50.2
Instrumentum venditionis

1364 aprile 1. Bergamo, borgo santa Caterina
Vendita fatta da Gislina fu Giacomo de Zenonibus, di legge longobarda, e moglie di Maifredo Zampaila de Donathonibus, a Giacomo fu Obertino de Donathonibus di Olera, di una casa in Bergamo, vic. di Sant'Alessandro in Colonna, al prezzo di lire 40.
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 605x270; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Segue sullo stesso supporto di n°50.2.

51
Pubblicazione di scomunica da parte di Bertramo de Lazaris di Trescore, canonico della Chiesa di Bergamo, nei confronti di Giovanni e Maffiolo de Noxia, padre e figlio.

1350 dicembre 5. Bergamo, nella chiesa di S. Vincenzo
notaio: Sancto Gervaxio (de) Ambrogio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 110x155; latino
Conservazione: discreta

52
Dello stesso tenore del doc. n. 51

1350 dicembre 5. Bergamo, nella chiesa di S. Maria Maggiore
notaio: Brunonibus (de) Giovanni, di Zogno
Atto singolo; f.1, membr.; 121x184; latino
Conservazione: discreta

53
Altro originale dei docc. n. 51 e n. 52.

1350 dicembre 5. Bergamo, borgo Santa Caterina
notaio: Vavasoribus (de) Giuseppe di Guglielmo
Atto singolo; f.1, membr.; 100x210; latino
Conservazione: discreta

54
Litterae ducales

1694 aprile 24. Venezia, nel palazzo ducale
Ordine di Silvestro Valerio, doge di Venezia, al Podestà di Verona, perché siano corrisposte due pensioni annue di ducati d'oro 14 a Paolo Cabrini, beneficiale di vari benefici semplici nel veronese.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x440; volgare
Conservazione: buona

55.1
Carta liberationis

1284 marzo 3. Bergamo, nel capitolo della chiesa di S. Stefano
Sullo stesso supporto del doc. n. 55.2.
Quietanza rilasciata da diversi membri della famiglia de Colionibus ai Frati Predicatori di Santo Stefano per il pagamento di sol. 43 e mezzo, canone di 3 anni per l'affitto di 2 case site in Bergamo, vicino il Monte Santo Stefano.
notaio: Turcene Lanfranco, di Lallio
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 308x220; latino
Conservazione: buona

55.2
Instrumentum liberationis

1284 marzo 23. Bergamo, presso la chiesa di S. Alessandro Maggiore
Sullo stesso supporto del doc. n. 55.1.
Quietanza rilasciata da Zilio de Colleonibus al Convento di S. Stefano, per il pagamento di den. 49,5, canone dell'affitto di 3 anni di 2 case in Bergamo, vicino il Monte Santo Stefano.
notaio: Turecene Lanfranco
Originale

56
Instrumentum concessionis

1497 febbraio 3. Bergamo, nel consiglio degli anziani della Comunità
Concessione fatta dalla Comunità di Bergamo all'Ospedale di S. Maria Maddalena dell'uso delle acque della fonte sita sotto le Torrette, vicino il Prato e Ospedale di Bergamo, sino a volontà di detta Comunità.
notaio: Vitalba (dela) Antonio, vicecancelliere
Atto singolo; f.1, membr.; 345x184; latino
Conservazione: discreta; danni: sbiadito

57
Litterae episcopales

1266 novembre 9. Milano, nella canonica di S. Nazario in Bralio
Licenza concessa da Enrico, vescovo di Ostia e Velletri, a fra Guidone de Raude, dell'Ordine Cluniacense della diocesi di Milano, di abbandonare detto Ordine per abbracciare quello Benedettino.
notaio: Castellecto (de) Guido
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x385; latino
Conservazione: buona

58
1489 ottobre 22. Venezia, nel palazzo ducale
Litterae ducales

A tergo regesto di mano del sec. XVIII.
Ordine di Agostino Barbarigo, doge di Venezia, ai Rettori della città, perché provvedano alla tutela del cimitero della chiesa dei Frati di S. Stefano.
notaio: sigla del segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 247x315; latino
Conservazione: buona

59
Parabula

1409 gennaio 9. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa da Maffeo de Massis, vicario del Podestà di Bergamo, ad istanza di Giacomo fu Giorgio de Ficienis, di pignoramento dei beni di Guglielmo de Olla, ab. di Albano, debitore di £ 20.
notaio: Ulciporcis 8de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x200; latino
Conservazione: cattiva

60
Litterae ducales

1624 febbraio 20. Venezia, nel palazzo ducale
Ordine di Giovanni Cornelio, doge di Venezia, a Francesco Zeno, podestà di Bergamo, e a Bertuccio Valier, capitano, perché siano citati i figli del fu Giacomo Suardi, come da istanza dei figli di Alessandro fu Giovanni Battista Zanchi.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x420; volgare
Conservazione: discreta

61
Instrumentum exemptionis

1397 ottobre 1. Bergamo
Esenzione dal pagamento del dazio di 30 carri di vino concessa al Convento di S. Francesco da Andrea de Casa Albenia da Reggio, vicario del Podestà.
notaio: Solto (de) Bertolamino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x183; latino
Conservazione: buona

62
Consacrazione di sei altari (non è specificata la chiesa) e collocazione di varie reliquie da parte di Tomaso Sperandio, vescovo TraguriensiS.

1575 agosto 25
Carta semplice; atto singolo; f.1, membr.; 205x135; latino
Conservazione: buona

63
Litterae ducales

1469 agosto 23. Venezia, nel palazzo ducale
Remissione di decime concessa al Convento di S. Stefano da Cristoforo Mauro, doge di Venezia.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x335; latino
Conservazione: buona

64
Litterae ducales

1438 maggio 24. Venezia, nel palazzo ducale
Mandato di Francesco Foscari, doge di Venezia, al Podestà di Bergamo, di esecuzione della delibera del Senato che concede al Convento di S. Stefano il diritto di vendita di 25 pezze di terra del valore di ducati 500 e di bassa rendita, per impiegare il ricavato nella fabbrica della chiesa.
notaio: sigla del segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x345; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi lato destro

65
Litterae ducales

1497 agosto 28. Venezia, nel palazzo ducale
Mandato di Agostino Barbarigo, doge di Venezia, al Podestà e Vicecapitano di Bergamo, di esecuzione della delibera del Senato che dispone che le cause dei Frati dei Conventi di S. Francesco e di S. Domenico, e di altri religiosi della città, siano giudicate secondo lo statuto vecchio della città.
notaio: sigla del segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x345; latino
Conservazione: buona

66
Litterae ducales

1570 settembre 28. Venezia, nel palazzo ducale
Ingiunzione di Alvise Mocenigo, doge di Venezia, ai Rettori di Bergamo, di esecuzione della delibera del Consiglio dei Dieci, che dispone che vengano inviati a Venezia dei procuratori dei fratelli Licini per la causa vertente contro il convento di S. Francesco.
notaio: sigla del segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x302; volgare
Conservazione: buona

67
Litterae ducales

1625 giugno 6. Venezia
Mandato di Giovanni Cornelio, doge di Venezia, al Podestà e Capitano di Bergamo, di esecuzione della delibera del Consiglio dei XL, "ad criminalia deputatum", che dispone il bando per chi recherà danno ai beni immobili di Giovanni Battista fu Pietro Terzi e soprattutto alla terra sita in territorio di Bergamo, chiamata "il Chiodo".
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 390x485; latino
Conservazione: buona

68
Litterae ducales

1520 giugno 25. Venezia, nel palazzo ducale
Mandato di Leonardo Loredan, doge di Venezia, a favore di Antonio fu Pietro Balbi, di reimmissione in possesso dei beni espropriatigli dai nemici.
notaio: sottoscrizioni della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 265x310; latino
Conservazione: buona

69
Litterae ducales

1647 giugno 19. Venezia, nel palazzo ducale
Mandato di Francesco Molino, doge di Venezia, al Podestà e Capitano di Bergamo, di esecuzione della delibera del Consiglio dei XL "ad criminalia deputatum", che dispone il bando contro chi recherà danno ai beni di Giovanni Battista de Lancijs, dottore, siti nel territorio di Bergamo.
notaio: Marcello, segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x490; latino
Conservazione: buona

70
Parabula

1398 marzo 18. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa da Paolo de Sessa, di Milano, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, a favore di Guglielmo fu Bernardo de Ficienis, di recupero di un credito di £ 44 da Alessandro fu Bertramo de SerighelliS.
notaio: Moreschis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x214; latino
Conservazione: discreta

71
Litterae executoriae

1498 novembre 0
Lettera esecutoria di Andrea de Ponte, arciprete della Chiesa di Bergamo, della bolla di papa Alessandro VI a favore del chierico Baldassarre Peterzani, "pro beneficio obtinendo" alla chiesa di S. Giorgio di Treviolo.
notaio: Tomanus Giacomo, prete
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 435x335; latino
Conservazione: discreta

72
Instrumentum confirmationis

1661 ottobre 3. Venezia
Conferma di Giovanni Maria Zorzi, senatore, a Giovanni Paolo Cabrini, canonico di Bergamo, dei suoi diritti relativamente ala prepositura di Misma.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 165x225; volgare
Conservazione: discreta

73
Instrumentum obligationis

1285 luglio 21. Bergamo, piazza piccola di San Vincenzo
Obbligazione fatta da Ottobono fu Paolo de Maserolis verso Antonio fu Brogio Durentum di Bergamo, per il pagamento di £ 9 e sol. 12, prezzo dovuto per la vendita di 12 some di miglio.
notaio: Feragutus Leonardo
Originale; atto singolo; membr.; 130x176; latino
Conservazione: buona

74
Praeceptum

1288 febbraio 18. Bergamo
Intimazione di pagamento fatta da Lanfranco dela Pesina, notaio "ad Bovem pro precepto pro Porta Sancti Alexandri", in Giudone di Guglielmo d. "Marasca", su richiesta di Antonio fu Brozio Durentum, per un debito di £ 9 e sol. 12.
notaio: Solario (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 69x70; latino
Conservazione: discreta

75
Instrumentum liberationis

1289 gennaio 20. Gandellino
Quietanza rilasciata da Antonio Durentum per il pagamento di sol. 38 sui beni pignorati ad Ottobono fu Paolo MaseroliS.
notaio: Bonetis (de) Graziano
Originale; atto singolo; membr.; 110x200; latino
Conservazione: cattiva

76
Praeceptum

1289 novembre 3. Gandellino
Intimazione di pagamento fatta da Grazio de Bonetis, notaio e procuratore di Antonio di Brozio Durentum, e dal Console di Giustizia, in Ottobono d. "Cortelazius" fu Paolo Tomati, di Gandellino, per il pagamento di sol. 9,5.
notaio: Pasino, notaio "militum"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 850x170; latino
Conservazione: discreta

77
Litterae ducales

1493 novembre 21. Venezia, nel palazzo ducale
Ordine di Agostino Barbarigo, doge di Venezia, ai Rettori di Bergamo, che il Convento di S. Stefano conservi il diretto dominio di una pezza di terra con casa sita in Bergamo, contrada"de Osio", borgo San Leonardo, legata per testamento da Giovanni Pietro fu Lazzaro de Sextarijs di Ponte, e soggetta ad un livello annuo di cui il Convento è stato insolvente per un certo tempo.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 550x270; latino
Conservazione: buona

78
Litterae ducales

1493 gennaio 15. Venezia, nel palazzo ducale
Altro originale del doc. n. 77.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 245x365; latino
Conservazione: buona

79
Litterae ducales

1494 marzo 20
Dello stesso tenore del doc. N. 77.
notaio: sottosrizioni della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; membr.; 274x315; latino
Conservazione: buona

80
Bulla

1646 marzo 22(1). Roma, presso S. Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo X a Giovanni Paolo Cabrini, chierico di Bergamo, di diversi benefici ecclesiastici in territorio veronese: Lazise, chiesa di S. Martino, Villafranca, chiesa di. Pietro, Cisano Veronese, chiesa di S. Maria, Valpolicella, chiesa di S. Floriano, Montorio, chiesa di S. Maria, Verona, chiesa di S. Sebastiano, Legnago, chiesa di S. Martino, Valeggio, chiesa di S. Pietro.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 240x350; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Anno III del pontificato di Innocenzo X.

81
Bulla

1648 dicembre 24 anno V del pontificato. Roma
Conferimento di papa Innocenzo X a Giovanni Paolo Cabrini, canonico della Chiesa di Bergamo, del canonicato e prebenda della chiesa di S. Alessandro di Bergamo, i cui proventi sono di ducati d'oro 60.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 390x270; latino
Conservazione: discreta

82
Instrumentum obligationis

1552 agosto 30
Obbligazione rilasciata da Francesco Redondus a Leonardo e Ottaviano Palombus per il pagamento di ducati 104 a favore di Bono Sugani di Bergamo.
notaio: Vasques Giovanni Antonio, fogianus
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 800x320; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento dell'inchiostro e strappi

83
Bulla

1662 giugno 9. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Alessandro VII a Giovanni Paolo Cabrini, canonico della Chiesa di Bergamo, del beneficio di Bariano.
sottoscrizioni della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 195x320; latino
Conservazione: discreta

84
Bulla

1647 dicembre 18. Roma, "in aedibus nostris"
Conferimento di benefici semplici nella diocesi veronese concessi al presbitero Giovanni Paolo Cabrini da Prospero Caffarello, referendario di papa Innocenzo X.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 460x280; latino
Conservazione: buona

85
Litterae apostolicae

1649 dicembre 7. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo X a Gregorio Cassovo, chierico, del beneficio semplice della chiesa di S. Salvatore di Almenno.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x375; latino
Conservazione: buona

86
Litterae apostolicae

1647 aprile 11. Roma
Conferimento di papa Innocenzo X a Giovanni Paolo Cabrini, presbitero beneficiale della chiesa di S. Martino di Legnago Veronese, dei benefici della chiesa di S. Martino di Lazise, di S. Pietro di Villafranca, di S. Maria di Cisano veronese, di S. Floriano di Valpolicella, di S. Maria di Montorio, S. Sebastiano di Verona, di S. Pietro di Valeggio, di S. Martino, di Legnago.
notaio: sottosrizione della cancelleria
Originale; sig.cer.ader.; atto singolo; f.1, membr.; 365x290; latino
Conservazione: buona

87
Litterae apostolicae

1654 ottobre 31. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento del beneficio semplice dell'altare della chiesa di S. Salvatore di Lemine al chierico Giovanni Paolo Cabrini.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x345; latino
Conservazione: buona

88
Litterae ducales

1440 febbraio 13. Venezia
Ingiunzione di Francesco Foscari, doge di Venezia, ai rettori di Bergamo perché facciano pagare da Baldo e Giovanni Suardi £ 460 al Convento di S. Francesco, per i lavori della fabbrica della chiesa.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 235x320; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 14 n°4

89
Litterae apostolicae

1693 giugno 27. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo XII dei benefici ecclesiastici di Lazise, Montorio, Valeggio e Villafranca, diocesi veronese, a Giovanni Paolo Cabrini, canonico della chiesa di Bergamo.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 325x570; latino
Conservazione: buona

90
Bulla

1646 settembre 5. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo X del beneficio e cappella di S. Giovanni in Arena di Bergamo, al chierico Giovanni Paolo Cabrini.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 335x360; latino
Conservazione: buona

91
Litterae ducales

1647 gennaio 30. Venezia, nel palazzo ducale
Immissione di Francesco Molino, doge di Venezia, di Giovanni Paolo Cabrini nel possesso del beneficio della cappella di S. Giovanni in Arena di Bergamo.
notaio: Gratarol Giovanni Battista, segretario
Atto singolo; f.1, membr.; 255x370; volgare
Conservazione: buona

92
Breve

1617 dicembre 8. Roma, presso santa Maria Maggiore
Proibizione di papa Paolo V all'asportazione di libri, quinterni, fogli stampati o manoscritti dal convento di S. Francesco.
notaio: sottoscrizioni della cancelleria
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 250x425; latino
Conservazione: buona

93
Litterae ducales

1721 gennaio 1. Venezia
Certificazione del doge Giovanni Cornelio che Domenico Gonella, rogatario della procura di Andrea Grismondi in Bernardo Grismondi suo fratello, è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
notaio: Tronus Agostino, segretario
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 165x225; latino
Conservazione: buona

94
Litterae ducales

1717 settembre 22. Venezia
Certificazione del doge Giovanni Cornelio che Girolamo Marcello, rogatario della procura di Antonio Padini in Giovanni Battista Padini, è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
notaio: Tronus Agostino, segretario
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 150x230; latino
Conservazione: buona

95
Instrumentum confessionis

1593 febbraio 20. Serina
Obbligazione di pagamento di alcune rate sopra un debito residuo di 400 scudi in totale(1).
notaio:(2)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 480x205; latino
Conservazione: pessima; danni: mutilo della prima parte
Note:
1. Supporto mutilo della prima parte.
2. Strappo in corrispondenza della sottoscrizione.

96
Litterae ducales

1731 settembre 15. Venezia
Certificazione del doge Alvise Mocenigo che Vittore Todeschini, rogatario della procura di Geronimo Pezzi in Giovanni Pezzi suo fratello, è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
notaio: sootoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 170x230; latino
Conservazione: buona

97
Bulla

1654 ottobre 31. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo X a Giovanni Paolo Cabrini, chierico, del beneficio semplice della chiesa di S. Salvatore di Lemine, la cui rendita annua è di ducati d'oro 150.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; membr.; 335x438; latino
Conservazione: buona

98
Bulla

1649 dicembre 7. Roma, presso Santa Maria Maggiore
Conferimento di papa Innocenzo X a Gregorio Cassoni del beneficio ecclesiastico della chiesa parrocchiale di S. Salvatore di Lemine.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 328x370; latino
Conservazione: buona

99
Testamentum

1506 luglio 31. Carvico
Testamento di Giovanni fu Antonio de Cataneis, ab. a Carvico, con cui nomina erede universale il figlio Cristoforo e usufruttuaria la moglie Franceschina.
notaio: Cataneis (de) Comino fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 540x365; latino
Conservazione: discreta

100
Instrumentum locationis

sec. XVI. [...](1)
Frammento molto guasto di locazione di terra in contrada "de Rota".
Atto singolo; membr.; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi e buchi
Note:
1. Data topica illegibile per sbiadimento dell'inchiostro.

101
Instrumentum liberationis

1518 ottobre 21(1)
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Bertoleto Zanarino de Colionibus a Giovanni fu Guglielmo de Locatellis di pagamento di £ 40, a completa soluzione di £ 142, sol. 9 e den. 6, prezzo della vendita di una pezza di terra di pert. 47, sita in territorio de "Calosto".
notaio: Frassonibus (de) Antonio di Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 320x145; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi e macchie
Note:
1. Illeggibile la data topica per sbiadimento del supporto.

102
Litterae ducales

1654 ottobre 10. Venezia
Certificazione del doge Giovanni Molino che Gerolamo de Paganutiis, rogatario in una procura, è notaio di buona fama i cui atti hanno piena fede.
notaio: Vianolus Agostino, segretario
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 180x252; latino
Conservazione: buona

103
Instrumentum liberationis

II metà sec. XV(1). [...]
Frammento di una vendita fatta da certo Tonollo a certo Donato del canone d'affitto di una terra, al prezzo di £ 30, e sucessiva quietanza di pagamento dei canoni arretrati.
notaio: Pachamenis (de) Tonollo di Maffiolo, di Sorisole
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 530x175; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

104
Instrumentum investiturae beneficii

1587 marzo 21. Bergamo, vicinia de Antescolis
Investitura fatta da Filippo de Clivatis, canonico di Bergamo e vicario generale, in prete Andrea de Magnis, della cappellania di S. Pietro e Paolo nella chiesa di S. Alessandro in Colonna di borgo San Leonardo.
notaio: Vavasoribus (de) Girolamo, cancelliere
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 345x320; latino
Conservazione: discreta

105
Instrumentum procurae

1545 ottobre 10. "in villa Consilvarum", presso Padova
Procura fatta da Margherita de Gavazenis, sposata de Arnoldis, in Giovanni suo figlio, in ogni vertenza con Bonetto suo fratello.
notaio: Savita (de) Antonio di Giovanni, di Padova
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 440x170; latino
Conservazione: discreta

106
Instrumentum obligationis

1412 luglio 25. Villa d'Almè, contrada "Ventolosa"
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo verso Giacomo d. "Cuminzolus" fu Fulchino de Suardis, per il pagamento di £ 104, prezzo dovuto per la vendita di 8 pezze di panno bianco nostrano.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x185; latino
Conservazione: buona

107
Instrumentum venditionis

1500 giugno 5. Bergamo, sopra il palazzo della città
Vendita fatta dalla figlia del fu Giacomo de Trinalis di Averara, con la tutela di Pietro de Gratarolis, notaio, a Francesco de Gromo, di una pezza di terra vitata e ronchiva sita a Gronfaleggio, in contrada "de Gazio", in Val San Martino, di tav. 5, e di un'altra pezza campiva, vitata, olivata e ronchiva, in contrada "ad Culatam", di pert. 2, al prezzo di £ 20 la pertica.
notaio: Gallynariis (de) Bernardino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1240x192; latinoConservazione: cattiva; danni: manca la parte iniziale
segnatura vecchia: n°98
Note:
Seguono allegate, su supporto cartaceo, la disposizione del giudice di azione esecutoria contro Giacomo de Gislenis per £ 8, ad istanza di Giacomo de Trinalis, in data 1° febbraio 1500;.e l'obbligazione di Giacomo fu Giovanni de Gislenis di Gromfaleggio verso Giacomo de Trinalis, per £ 36 per fornitura di panni, in data 11 gennaio 1499,. not. Pietro de GrataroliS.

108
Instrumentum venditionis

1534 maggio 23. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Vendita fatta da Antonio e Giovanni Pietro fu Andrea de Zambonettis de Scarpessiis, di Gazzaniga, a Bertolino fu Francesco de Leydis, di Gazzaniga, di una pezza di terra aratoria sita a Fiorano di Val Gandino, di pert. 1 e tav. 4, al prezzo di £ 107 e sol. 8.
notaio: Tercio (de) Giovanni Giacomo fu Maffeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 860x190; latino
Conservazione: buona

109
Instrumentum locationis

1488 aprile 3. Bergamo, vicinia di San Matteo
Locazione fatta da fra Ludovico de Acerbis, dell'Ordine dei Minori, della chiesa di S. Francesco, col consenso di Pietro da Vigevano, ministro provinciale dell'Ordine, in Baldassare fu Becharino del Prato, della metà di una casa con terra aratoria e maroniva, sita in Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites, al fitto annuo di £ 4 e sol. 10.
notaio: Roncho (de) Bartolomeo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1190x178; latino
Conservazione: buona

110
Instrumentum liberationis

1417 giugno 16. Bergamo, sub regio novo communis
Quietanza rilasciata da Peterzolo de Scarponibus, di Prezzate, a Peterzolo suo padre, per il pagamento della parte dell'eredità di Pasina sua madre.
notaio: Vavasoribus (de) Antonio di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 535x155; latino
Conservazione: discreta

111
Instrumentum appelationis

1408 ottobre 19. Bergamo, nel palazzo vescovile
Appelazione fatta da Antonio de Clivate, prete, canonico della Chiesa di Bergamo, avanti Pietro da San Pelllegrino, vicario delegato del Vescovo di Bergamo, nel contenzioso con Abelone fu Giovanni de Suardis, in merito al beneficio semplice della chiesa di S. Salvatore di Monasterolo.
notaio: Adrara (de) Peterzolo fu Betin
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x283; latino
Conservazione: discreta

112
Instrumentum venditionis

1527 novembre 19. Clusone
Vendita fatta da Ambrogio fu Giacomo de Fornonibus, di Ardesio, a Nicolino fu Bartolomeo dela Vite, di Clusone, di una pezza di terra campiva e arativa, sita in territorio di Ardesio,in località "in agro de Fuppis", u. d. "ad Campum discipline",confinante con terra del Consorzio dei Disciplini di Ardesio, di pert. 3,5, al prezzo di £ 200 "pro capitali" e £ 24 e sol. 17 a soluzione di canoni d'affitto arretrati.
notaio: Botto (de) Giovanni di Giacomo, di Ardesio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1360x165; latino
Conservazione: buona

113
Parabula

1479 agosto 9. Bergamo
Licenza di pignoramento di beni di alcuni elencati debitori concessa dal Giudice dei Dazi di Bergamo, ad istanza di Leone de Suardis, conduttore del dazio del pane, vino e carni del Comune di Spirano.
notaio: Prezate (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x111; latino
Conservazione: discreta

114
Instrumentum venditionis

Scanzo
Supporto strappato per tutta la lunghezza del lato sinistro; si tratta di una vendita, ma è impossibile recuperarne i dati di contenuto.
Atto singolo; membr.; latino
Conservazione: pessima; danni: supporto strappato per tutta la lunghezza

115
Instrumentum soccidae

1392 novembre 5. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Quietanza rilasciata da Martino fu Giovanni de Seriate a Bonafemmina, moglie di Michele de Palathina, di restituzione di una vacca con due manzi, data in soccida.
notaio: Clauso (de) Alberto di Bellafino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x215; latino
Conservazione: discreta

116
Instrumentum venditionis

metà sec. XVI. [...]
Frammento molto guasto di atto di vendita di terra e decima.
Atto singolo; membr.; latino
Conservazione: pessima

117
Parabula

1420 aprile 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa dal vicario del Podestà al servitore del Comune, ad istanza di Zanno d. "Zanottus" fu Tonollo fu Giovanni de Dalmasonibus, di Clanezzo, cittadino di Bergamo, di pignoramento dei beni di Bombeno fu il suddetto Giovanni, per fitti insoluti.
notaio: Adrara (de) Bettino di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x215; latino
Conservazione: discreta

118
Instrumentum obligationis

1425 novembre 12. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Uldino fu Grumerio de Rivola, di Bergamo, verso Giovanni fu Nicolino dela Crota, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno basso.
notaio: Totelmannis (de) Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x185; latino
Conservazione: buona

119
Testamentum

1529 agosto 3
Testamento di Deleido fu maestro Sandrino Renzi di Vertova che lega alla Misericordia di Vertova some 3 di sale, sol. 20 alla fabbrica della chiesa di S. Maria di Vertova, sol. 20 alla Scuola del Santissimo Corpo di Cristo e altrettanti alla fabbrica della chiesa di S. Patrizio, alla cappella di S. Giuseppe e alla cappella di S. Bernardino.
notaio: Cresinis (de) Bettino fu Cresino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1120x140; latino
Conservazione: buona

120
Instrumentum venditionis

1378 febbraio 22. Lemine, contrada "de Puteo"
Vendita fatta da Venturino fu Franzino de Ceresollis, di Lemine, a Bombeno di Giovanni d. "Campana" Dalmasonum, di Bergamo, di un canone perpetuo di sol. 7 sopra una pezza di terra aratoria e vitata sita a Clanezzo.
notaio: [...] (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 588x220; latino
Conservazione: buona

121
Instrumentum locationis

1429 gennaio 3. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Locazione per la durata di anni 4 fatta da Bertolino fu Bettino Dugij di Osio Sopra, cittadino di Bergamo, in Alessandro fu Mafiolo de Boyanis, di Urio, ab. a Bergamo, di una pezza di terra arativa di pert. 60, sita a Ciserano, al canone annuo di £ 20.
notaio: Zampaila Bettino di Manfredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 610x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°47

122
"Instrumentum investiture"

1508 settembre 24(1). [...]
Frammento gravemente mutilo al margine destro; si evince comunque trattarsi di una locazione di terre site in Rosciate. notaio: [...] Bernardino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1550x; latino
Conservazione: pessima; danni: tagliato tutto il lato destro
segnatura vecchia: n°47
Note:
1. Il giorno e il mese sono ricavati dal regesto a tergo, essendo il supporto molto guasto.

123
Instrumentum liberationis

1441 settembre 21. Treviglio, "in cancelleria Communis dicti castri"
Quietanza reciproca fra Bertolino fu Cominzolo de Zuchis di Brembilla, ab. nel castro di Treviglio, e Venturino fu Ognibene de Dalmasonibus di Clanezzo.
notaio: Berlendis (de) Anselmo fu Pierino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x138; latino
Conservazione: buona

124
Instrumentum consolti

1464 luglio 28. Gandino
Investitura fatta da Bellebono fu Pietro Cante de Noris, di Gandino, in Lucia di Giovanni de Carambellis, moglie di Sandro suo figlio, di tutti i beni mobili e immobili in pegno delle dote di lei di £ 130.
notaio: Carambellis (de) Francesco fu Andrea Morando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta

125
Instrumentum locationis

1400 novembre 2. Bonate Sopra
Locazione per la durata di anni 2 fatta da Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo in Bertolino fu Tomasino de Bernardis, di una pezza di terra vitata di pert. 30, sita a Bonate, al canone annuo, a S. Martino, di fiorini 6.
notaio: Zuchis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 440x177; latino
Conservazione: discreta

126
Instrumentum venditionis

sec. XVI(1). [...]
Frammento di una vendita di una pezza di terra aratoria, vitata e prativa, in Bergamo, vicinia di Santa Grata inter Vites, in località "in Grumella", fatta a Giovanni fu Girardo de Plizolis, al prezzo di £ 305.
notaio: Scarpis (de) Agostino di Alessio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1529x203; latino
Conservazione: cattiva

127
Instrumentum obligationis

Obbligazione fatta da Pietro fu Antonio de Precomellis verso Giacomo fu Toginallo de Trinallis, di Averara, per il pagamento di £ 11.
notaio: Rota (de) Antonio di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°81

128
Instrumentum venditionis

Vendita fatta da Bertolino fu Turino Parzanelli de Capianica a Bartolomeo fu Guzone de Capianica, ivi abitante, di una pezza di terra arativa e vitata, sita a Capianica, in località "in Vignolis", al prezzo di £ 12 e sol. 9.
notaio: Fenarolis (de) Tonino di Paolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 400x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°17

129
Parabula

1479 ottobre 22. Bergamo, "in camera audientie domini Potestatis"
A tergo, "Constitutio ad scripturas et instrumenta domini Albertini de Prezate".
Licenza concessa da Bertazio Soranzo, podestà di Bergamo, a Giovanni Barbone fu Albertino de Prezate, notaio, di poter fruire di qualsiasi instrumentum del padre defunto.
notaio: Sancto Piligrino (de) Giacomo di Andriol
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 313x170; latino
Conservazione: buona

130
Instrumentum donationis

1507 dicembre 4. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Donazione fatta da fra Giovanni de Botegissis, di Averara, a favore di maestro Gregorio de Guarinonibus, di Averara, di metà della legna di una pezza di terra boschiva sita in Valle Casellio, in località "in Domibus", e della metà di una pezza di terra sita in località "in Domis et ad Raspalupum", con ogni azione e ragione ad essa pertinenti.
notaio: Sunzonio (de) Giacomo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1120x218; latino
Conservazione: buona

131
Instrumentum donationis

1407 ottobre 31. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Donazione fatta da Obertino fu Franceschino di Clusone, ab. a Bergamo, nella vicinia di San Pancrazio, a Belice fu Bono de Pellaconibus, moglie di Bartolomeo d. "Quatrinus" fu Giovanni d. "Cizzus", di tutte le azioni e ragioni reali e ipotecarie verso Giovanni fu Bonomo de Ortis, di Brembate.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x217; latino
Conservazione: buona

132
Instrumentum liberationis

inizio sec. XVI(1)
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Giorgio de Salvetis di Cenate, notaio di Bergamo, sindico e procuratore del capitolo e Convento dei Frati Predicatori, Minori e Carmelitani di Bergamo e da Bartolomeo de Bondo, sindico e procuratore del capitolo e Convento dei Frati Eremitani, ad Andriolo de Sorisole, per il pagamento di ogni canone arretrato sopra una casa, sita in Bergamo, vicinia di San Cassiano.
notaio: Zampayla Bettino di Manfredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.;...x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: mancante della prima parte del supporto

133
Instrumentum liberationis

1362 maggio 12. Bergamo, vicinia di San Maffeo
Quietanza rilasciata da Alberto fu Pasio dela Pesina, di Bergamo, conduttore dei dazi dei pizamantelli, a Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio Dalmasonum, di Clanezzo, una volta officiale di detto Alberto in Sedrina, per il pagamento del dazio dei pizamantelli.
notaio: Blottis (de) Marchetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x195; latino
Conservazione: discreta

134
Instrumentum obligationis

1498
A tergo regesto di mano del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Marchisio fu Petrino de Quarengio verso Giacomo de Trinallis, per il pagamento di ducati d'oro 15, prezzo dovuto per la vendita di certa merce.
notaio: Russis (de) Tonolo di Giovanni, di Rota
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 480x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al margine superiore
segnatura vecchia: n°82

135
Instrumentum cessionis iuris

1564 giugno 8. Venezia, "ad cancellum mei notarii super plathea Sancti Marci"
Cessione a favore dell'Ospedale di S. Maria Maddalena di Bergamo, del diritto sopra una casa in muratura sita in Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, fatta da Cesare fu Andrea de Caluschinis e a lui proveniente dalla dote della madre Ginevra.
notaio: Cavaneis (de) Marco Antonio fu Giovanni Maria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x193; latino
Conservazione: buona

136
Instrumentum donationis

1390 maggio 18. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Donazione fatta da Giovanni de Brembate a favore di Giovanni fu Bernardone de [...] della metà di una pezza di terra aratoria sita in Bergamo, contrada Boccaleone.
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 550x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XIIIn°1

137
Instrumentum possessionis

1409 marzo 29. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Proroga fatta da Giorgio fu Fachino de Salvetis di Cenate, sindico e procuratore dei Frati Predicatori, Minori e Carmelitani di Bergamo, a Bartolomeo de Bondo, sindico dei Frati Eremitani, del possesso di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Cassiano.
notaio: Zampayla Betino di Manfredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x175; latino
Conservazione: buona

138
Testamentum

1477 gennaio 31. [...]
Testamento di donna Novella, moglie del fu Andrea de Grumello, che dispone un lascito di denaro ai Monasteri di S. Maria di Rosate e al Convento di S. Domenico e Stefano.
notaio: Turre (dela) Giacomo Francesco fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 382x162; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza n°163

139
Instrumentum venditionis

1481 giugno 25. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
Vendita fatta da Pezino fu Azanino de Campaniola e ab. dello stesso luogo, a Francesco Nicola fu Nicola de Canestris, di Mapello, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 6 e onze 3, sita in territorio di Campagnola, in località "in petia de Salicibus", con diritto d'uso dell'acqua della Morgola e riservandosi il venditore il diritto di passaggio, al prezzo di £ 264.
notaio: Crotta (dela) Fedelino di Alessandro
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2165x170; latino
Conservazione: buona

140
Instrumentum locationis

1433 maggio 8. Bergamo, convento di S. Stefano
Locazione per la durata di anni 4 fatta dal Convento di S. Stefano in Leonardo fu Dorateo de Beronis, di Bergamo, di una casa sita in Bergamo, borgo Santo Stefano, vicino detto Convento, al canone annuo di £ 10 e sol. 15.
notaio: Lallio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 595x172; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 3° n°39

141
Instrumentum donationis

1421 febbraio 24. Bergamo, convento di S. Stefano
Donazione fatta da Giacomo de Urio, maestro di sacra teologia, frate del Convento di S. Stefano, col consenso del capitolo, a favore di Comina fu Corradino de Cuchis, vedova di Maffiolo de Urio, di 7 pezze di terra aratoria e prativa, site in territorio di Urgnano, di pert. 116 in totale.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 2148x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 6° n°13

142
Instrumentum cessionis

1301 novembre 15. Lorentino
Cessione fatta da Cara fu Pagano de Lorentino, moglie di Lantelmo de Lavello, alla sorella Rica, di ogni suo diritto sull'erdità del padre e specialmente sopra una pezza di terra prativa con casa e una ruota di mulino sita in territorio di Lorentino, in località "in flumine de Lorentino".
notaio: Carenno (de) Gianverio di Giovanni Enrico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x160; latino
Conservazione: buona

143
Praeceptum sententiae

1529 febbraio 16
Sentenza pronunciata da Vincenzo Leoniconus, vicario e giudice di Feltre, a favore di Nicola Mediani, nobile di Feltre, e contro alcuni di Bergamo per somme dovute.
notaio: Rocha (a) Giovanni Battista, di Feltre
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x150; latino
Conservazione: buona

144
Instrumentum venditionis

1399 aprile 26. Cremona, Palazzo del Comune
Vendita fatta da Venturino fu Betino Redolfo de Laqua di Vertova a Pietro fu Donato de Fidelibus, di Vertova, di una pezza di terra aratoria di pert. 2, sita in territorio di Vertova, in seguito a promessa di pagamento di £ 60, prezzo dovuto per la vendita di panno bergamasco.
notaio: Ottobonibus (de) Nicolò, di Cremona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x175; latino
Conservazione: buona

145
Instrumentum consolti

1270 febbraio 2. Mezzoldo
Investitura fatta da Pagano fu Alberto de Lorentino in sua moglie Maria, figlia di Marchiollo de Tresolzio, della quarta parte di tutti i propri beni, a titolo di pegno per la di lei dote.
notaio: Prezate (de) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 225x195; latino
Conservazione: discreta

146
Instrumentum societatis

1382 dicembre 7. Bergamo, borgo Santo Stefano
Patti di società per la conduzione di una tintoria in Bergamo, borgo San Leonardo, con particolare riferimento alla lavorazione del guado, fra Antonio e Lazzaro de Loare e Giovanni de Zambonardis da una parte, e Giovanni dela Tegete dall'altra.
notaio: Berardis (de) Pietro fu Tomasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 810x227; latino
Conservazione: discreta

147
Instrumentum venditionis

1443 maggio 23. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta
Vendita fatta da Maffeo e Giorgio fu conte palatino Davide de Brembate, del collegio dei Giudici di Bergamo, ad Antonio fu Giacomo de Cerro, di un livello di £ 3 e sol. 10 sopra una pezza di terra sita in Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nonché della proprietà e del diretto dominio.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1730x255; latino
Conservazione: buona

148
Instrumentum venditionis

1376 dicembre 8. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Vendita fatta da Ottonello fu Pantaleone de Mascaronibus, di Bergamo, pellicciaio, a Giovanni fu Bonomo dela Tegete, di ogni azione e ragione diretta e ipotecaria nei confronti di Facchetto fu Facchetto de Suzzis di Ambivere, fabbro, in ragione di £ 87 e sol. 3, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di frumento.
notaio: Pinis (de) Guglielmo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x185; latino
Conservazione: buona

149
Testamentum

1485 agosto 19. Sarnico
Testamento di Guglielmo de Sarnico che lega casa e terra alla Misericordia di Sarnico, denaro alle chiese di S. Martino e di S. Paolo di Sarnico, una casa sita in territorio di Sarnico, in contrada Pizono, e una a Grumello, in località "in Platea" ai Frati Osservanti della chiesa di S. Domenico di Bergamo, terra in Grumello alla Misericordia di Grumello, e frumento alla chiesa di S. Maria di Montegro di Valle Calepio.
notaio: Gualenis (de) Romelio, di Solto
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1460x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al margine superiore

150
"Carta dotis"

1270 febbraio 2. Tresolzio
Investitura fatta da Pagano fu Alberto de Lorentino, di legge longobarda, in Maria sua moglie, figlia di Marchiotto fu Guazzo di Tresolzio, di una casa con mulino, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 10.
notaio: Prezate (de) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x200; latino
Conservazione: discreta

151
Instrumentum venditionis

1301 febbraio 26. Bergamo, sulla piazza piccola di San Vincenzo
Vendita fatta da Giacomo di Detesalvo de Lisa, di Lemine, a Pietro fu Guidotto de Capitaneis de Scalve, cittadino di Bergamo, di una casa con terra di pert. 12 e tav. 4, sita a Mornico, in località "in Cagazio", al prezzo di £ 24; detto Pietro investe poi Giacomo delle stessa terra, al canone annuo di sest. 6 di frumento.notaio: Lallio (de) Rogerio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 500x260; latino
Conservazione: discreta

152
Instrumentum locationis

1428 novembre 25. Seriate
Locazione perpetua fatta da Alessandro fu Enrico de Berardis de Rivola in Cristoforo di Giovanni de Cenate, calzolaio, di un sedime con casa e corte sito in Bergamo, vicinia di Sant'Antonio, località "ad pontem Murgulle", di pert. 25, al canone annuo di £ 5.
notaio: Seminatis (de) Bettino, di Alban
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x240; latino
Conservazione: discreta

153
Testamentum

1479 settembre 25. Brescia
Testamento di Maffeo di Gislandis che costituisce eredi universali i suoi figli.
notaio: Nazaris (de) Martino, di Saiano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x220; latino
Conservazione: buona

154
Testamentum

1481 giugno 22. "Villa Gardulla", diocesi di Trento
Testamento di prete Antonio de Spira, vicario della plebe di S. Maria di Tenno, che lega del denaro a detta chiesa.
notaio: Gardulla (de) Filippo fu Benvenuto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 402x230; latino
Conservazione: buona

155
Instrumentum remissionis

1600 marzo 13. Bergamo, vicinia di San Giovanni Ospitaliere
Rinunzia fatta da Timoteo de Morandis, frate del Convento di S. Bartolomeo de Rasulo, di Bergamo, dell'Ordine dei Padri Predicatori, in Michele fu Mariano de Bonettis, di Bergamo, borgo San Leonardo, di una casa con orto sita in Bergamo, contrada San Bartolomeo "de Prato", acquistata con un prestito avuto da detto Michele.
notaio: Nazaris (de) Martino, di Saiano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 630x226; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 13 n°23

156
Instrumentum obligationis

1448 dicembre 0. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Tonolo fu Lanfranco de Caversenio verso il fratello Bernardo, di tenere presso di sè censi e scritture comuni.
notaio: Lallio (de) Lanfranco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 575x220; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LX

157
Instrumentum venditionis

1476 marzo 1. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea de Foris, borgo Sant'Andrea
Vendita fatta da Comino d. "Decus" fu Brancadino de Zanchis, ab. a Seriate, a Marco fu Battistino de Lulmo, di una casa e orto sita a Seriate, al prezzo di £ 170.
notaio: Moiolis (de) Cristoforo di Bonzanno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 820x252; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo VI

158
Instrumentum obligationis

1471 novembre 5. Venezia
Obbligazione fatta da Giovanni Enrico fu Francesco de Albricis, di Bergamo, verso Bartolomeo fu Enrico de Albricis, cittadino di Bergamo, ab. a Venezia, per il pagamento di 729 ducati d'oro veneti avuti in prestito.
notaio: Guastalignamine (de) Giovanni Domenico fu Ludovico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 325x245; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXVIII

159
Instrumentum obligationis

1470 settembre 20. Venezia
Obbligazione fatta da Antonio de Albricis di Scalve verso Bartolomeo, fisico, fu Enrico de Albricis, per il pagamento di 270 ducati d'oro.
notaio: Guastalignamine (de) Domenico fu Ludovico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x170; latino
Conservazione: buona

160
Instrumentum liberationis

1446 dicembre 29. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Pagamento fatto da Nicola fu Zanino de Teutaldis, speziale di Bergamo, di un livello di £ 24 a Crescimbene de Cuchis, canonico di Bergamo e beneficiale della chiesa di S. Andrea di Bergamo, canone arretrato di anni 4 sopra una pezza di terra aratoria e vitata sita a Seriate.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 222x170; latino
Conservazione: buona

161
Testamentum

1528 aprile 1. Bergamo, convento di S. Agostino, nella sagrestia vecchia
Testamento di Gerolamo fu Giovannino de Mapheis, di Bergamo, che lega ai Padri del Convento di S. Agostino dell'Ordine degli Eremitani £ 1000 e la dote di ducati 400 della moglie Chiarastella, per la celebrazione di messe presso l'altare di S. Lucia.
notaio: Pesentibus (de) Giovanni Antonio di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1223x145; latino
Conservazione: buona

162
Instrumentum donationis

1389 maggio 15. Bergamo, borgo Santo Stefano
A tergo, di mano del sec. XVIII: "Duplicato non autentico, vedi il Rotolo di Lanfranco o sia Fachino Caversegni"
Donazione fatta da Bertramo fu Ottobono de Spalengiis, mercante, a favore di Fachino fu Lanfranco de Caversenio, di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e di una casa, di pert. 200, site a Verdello Minore, con diritto d'uso dell'acqua della roggia Brembilla.
Copia semplice; atto singolo; membr.; 485x167; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LX

163
Instrumentum renonciationis

1400 marzo 8. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Rinuncia fatta da Lanfranco de Caversenio a favore di Guglielmo d. "Bolsone" de Ossa, cittadino di Bergamo, beneficiale della chiesa di S. Dalmazio di Caversegno, di ogni diritto goduto sopra alcune terre di detta chiesa di cui era locatario, site in Caversegno.
notaio: Pinis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x235; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XLVI 11

164
Instrumentum obligationis

1472 febbraio 26. Onore
Obbligazione fatta da Giovanni fu Antonio de Albricis di Scalve verso Bartolomeo fu Arigino fu Antonio de Albricis di Scalve, per il pagamento di £ 7 e sol. 19, prezzo dovuto per la vendita di legna, biada e fieno.
notaio: Cazamalis (de) Giuliano Cazzamalo fu Valente
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 420x165; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXVIII

165
Instrumentum procurae

1470 settembre 19. Venezia, piazza San Marco
Procura fatta da Bartolomeo de Albricis di Bergamo, dottore in medicina, in Antonio di Maffeo de Albricis, per esigere i suoi crediti.
notaio:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x165; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo n°4
Note:
1. Abraso il supporto in corrispondenza della sottoscrizione.

166
Instrumentum obligationis

1471 novembre 10. Venezia, piazza San Marco
Obbligazione fatta da Antonio di Maffeo de Albricis, studente in medicina, verso Bartolomeo, fisico, fu Enrico de Albricis di Bergamo, ab. a Venezia, per il pagamento di ducati 130, ricevuti dai debitori di Bartolomeo, fra cui gli uomini del Comune di Onore.
notaio: Guastalignamine (de) Giovanni Domenico fu Ludovico, di Venezia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x168; latino
Conservazione: discreta

167
Instrumentum obligationis

1396 agosto 9. Gorlago
Obbligazione fatta da Anderbono fu Lanfranco de Prazinis di Bergamo verso Guglielmo fu Bernardo de Ficienis, per il pagamento di £ 32, prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno bergamasco.
notaio: Greppis (de) Tonolo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 605x215; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°7

168
Testamentum

1529 giugno 4. Rova
Testamento di Santo fu Comino de Moronibus di Rova, che dispone di lasciare beni immobili ai familiari, e denari alla chiesa di S. Giorgio di Fiorano di Rova, alla fabbrica della cappella di S. Defendente di Rova e alla cappella di S. Rocco del Lago.
notaio: Primis (de) Marino
notaio autenticante: Polidoro fu Marino de Primis redige l'atto traendolo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1645x215; latino
Conservazione: discreta

169
"Instrumentum dati"

1541(1). Bergamo
Vendita fatta da Elisabetta fu Antonio de Solzia, moglie di Giacomo de Razolis, pellicciaio, ai Padri dell'Ordine dei Conventuali di San Francesco, di una pezza di terra broliva, vitata e casata in Costa di Sudorno, vicinia di Santa Grata Inter Vites, al prezzo di £ 1000.
notaio: Zanchis (de) Girolamo fu Belfante
Originale; atto singolo; ff.6, membr.; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo margine alto primo foglio
Note:
1. Strappo in corrispondenza di mese e giorno.

170
"Instrumentum dati et venditionis"

metà sec. XVI(1). [...]
Frammento di una vendita di una pezza di terra sita in contrada Monte Bove.
notaio: Grigis (de) Giovanni fu Antonio, di Rigosa
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2050x145; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

171
"Instrumentum investiture et locationis"

1457 maggio 11. Mapello
Locazione perpetua fatta dal Convento di S. Francesco di Bergamo, agente il sindico e procuratore Antonio fu Filippo de Columbis, in Bonetto fu Guglielmo de Moschenis, di Valdimania, di 3 pezze di terra aratorie, prative e boschive, site a Mapello, al canone annuo, a San Martino, di £ 3 e sol. 2.
notaio: Locatello (de) Defendino di Viviano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°54

172
Instrumentum possessionis

1375 agosto 9. Trescore
Dichiarazione di Margherita, vedova di Marino de Puteo e figlia del fu Francesco de Baniatis, di permanere nel possesso di una casa con portico e vigna, a Trescore, località "ad Puteum, di cui fu investita a titolo di consolto.
notaio: Baniatis (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x280; latino
Conservazione: discreta

173
Instrumentum venditionis

1401 aprile 5. Bonate
Vendita fatta da Bertramo d. "Baruffus" fu Albertino de Gualandris, di Ubiale, comune di Brembilla, a Bombeno fu Giovanni de Dalmassonibus di Clanezzo, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita a Bonate, in località "ad Senterios", di pert. 10 e di un'altra pezza ortiva con bregno, sita a Caversegno, con diritto di riscossione della decima, al prezzo di £ 48.
notaio: Pisis (de) Zambono fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 695x195; latino
Conservazione: buona

174
Instrumentum obligationis

1458 marzo 7. Bergamo, vicinia di San Matteo
Obbligazione fatta da Alessandrinello fu Fachino de Salvetis di Ponteranica verso Albertino fu Peterzolo de Prezate, cittadino e notaio di Bergamo, per il pagamento di £ 10, a completa soluzione di debiti reciproci.
notaio: Bugella (de) Baldassarre di Aristotele
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x160; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°34

175
Instrumentum venditionis

1503 ottobre 28. Gandino
Ratifica di una vendita fatta da Giorgio fu Giovanni Ursino de Tertio verso Bartolo fu Castello de Rizonibus, di Gandino, di 2 pezze di terra site a Monasterolo, vendute al prezzo di £ 120.
notaio: Tercio (de) Cristoforo fu Ursino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 842x190; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°39

176
Instrumentum consolti

1473 gennaio 18. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano
Investitura fatta da Vincenzo fu Bartolomeo de Goyzis in Elisabetta, sua moglie, di £ 242, una veste e un tessuto, a titolo di pegno della di lei dote.
notaio:(1)
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1380x160; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

177
Instrumentum liberationis

1492 febbraio 13. Bergamo, vicinia di San Matteo
Quietanza rilasciata da fra Alberico da Rosciate, dell'Ordine di S. Francesco, a Giacomo fu Rinaldo dela Rota, di Bergamo, per il pagamento di £ 100, canone arretrato di una anno per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita a Lemine, contrada de "Villa Lemine".
notaio: Rovaris (de) Giovanni di Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x165; latino
Conservazione: buona

178
Instrumentum obligationis

1406 aprile 15. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Obbligazione fatta da Giacomo fu nobile Salvino de Sancto Gallo verso Bombeno fu Giovanni de Dalmasonibus, per il pagamento di £ 160, prezzo dovuto per la vendita di 12 pezze di panno bretino bergamasco.
notaio: Bullis (de) Maffiolo di Bianco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 420x170; latino
Conservazione: buona

179
"Instrumentum sindicatus et procure et instrumentum ratificationis"

1455 luglio 6. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nella sagrestia di S. Francesco
Ratifica di sindicato e procura fatta da Ambrosio de Colle, dottore in teologia, commissario generale della provincia di Milano di tutto l'Ordine dei Frati di S. Francesco, già concessi dai Frati Minori del Convento di S. Francesco, a Ludovico fu Albertino de Cespedonibus di Bergamo.
notaio: Ficienis (de) Bettino di Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 547x180; latino
Conservazione: buona

180
Instrumentum possessionis

1442 aprile 11. Bruntino
Immissione di Pietro fu Pietro de Mafeis di Stabello in possesso di pert. 4 di una sua pezza di terra aratoria, prativa e alberata, sita a Bruntino, in località "ad Domos de Solciis", di pert. 7, locata in perpetuo a Pietro fu Guglielmo de Gayenis di Bruntino, al canone annuo di £ 2, per insolvenza di questi.
notaio: Damienis (de) Bartolomeo di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x208; latino
Conservazione: buona

181
Instrumentum liberationis

1393 gennaio 23. Milano, nel broletto nuovo
Quietanza rilasciata da Tomaso fu Corrado de Carchano di Milano, di Porta Cumana, a Pellegrino fu Giorgio de Ficienis, di Bergamo, ab. nel castello di Morengo, per il pagamento di £ 106, come da "instrumentum arbitrati".
notaio: Comes Bonrigino fu Redelsolo, di Milano, Porta Cumana
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x235; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°9

182
Praeceptum Sententiae

1463 gennaio 10. Bergamo, sotto la sala nuova del Comune
Sentenza di condanna di Cristoforo d. Contino de Comitibus de Calepio, pronunciata da Belforte de Spinellis di Padova, vicario del Podestà di Bergamo Girardo Dandolo, nella vertenza con Guglielmo e Giovanni fu Pietro dela Crota, in materia di proprietà.
Copia semplice; atto singolo; f.1, membr.; 597x190; latino
Conservazione: discreta

183
Instrumentum locationis

1428 dicembre 15. Clanezzo
Locazione per la durata di anni 3 fatta da Venturalo fu Bombeno de Dalmasonibus, di Clanezzo, in Toniolo fu Bettino de Carminatis, di Clanezzo, di un solaio sopra una casa sita in Clanezzo, al canone annuo di £ 8 e sol. 10.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 435x210; latino
Conservazione: buona

184
Instrumentum venditionis

1339 settembre 28. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Vendita fatta da Lanfranco fu Alberto de Somascha, cittadino di Bergamo, a Buonafede fu Zambello de Peterzanis, di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Lorenzo, vicino la porta, al prezzo di £ 6,5.
notaio: Soyarum Girardo di Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 405x210; latino
Conservazione: buona

185
Instrumentum liberationis

1423 agosto 29. Brembate Sopra
Quietanza rilasciata da Fiorina de Gariboldis di Villa d'Almè, vedova di Viviano fu Ruggero Bochaplatis, di Lemine Inferiore, a Giovanni de Bochaplatis, per il pagamento di £ 16 della sua dote, in pegno della quale il marito Viviano aveva investito la moglie dei suoi beni mobili e immobili.
notaio: Pallatio (de) Giovanni di Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x210; latino
Conservazione: buona

186
Testamentum

1440 maggio 28. Bergamo, vicinia di San Matteo
Testamento di Antonio d. Bergamino fu Masetto de Benalijs di Bergamo, che lega al Convento dei Frati Minori di S. Francesco £ 5, canone per l'affitto perpetuo di una pezza di terra, con impegno di una messa annuale, e se tale impegno non fosse mantenuto, tale censo passi al Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore.
notaio: Betinus Simone, di Adrara
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x190; latino
Conservazione: buona

187
Testamentum

1343 giugno 9. Bergamo, borgo Canale
Testamento di Altiflora che lega, in rimedio della sua anima, £ 4,5, divise tra il Convento e fabbrica di S. Francesco dei Frati Minori, la chiesa dei Frati Eremitani e la chiesa di S. Grata Inter ViteS.
notaio: Sancto Gervasio (de) Rogerio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 432x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo lungo tutto il lato destro

188
"Carta solucionis"

1408 giugno 27. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
Quietanza rilasciata da Antonio fu nobile milite Guglielmo de Suardis,di Bergamo, a Bonomo fu Alberto de Mariano, mercante, per il pagamento di £ 11, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno.
notaio: Urio (de) Ziliolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x224; latino
Conservazione: buona

189
"Carta solucionis"

1428 luglio 18. Mapello
Quietanza rilasciata da Zavarino de Colionibus a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni Dalmaxonum di Clanezzo, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 10 some di frumento.
notaio: Calionibus (de) Giacomo fu Oldino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x205; latino
Conservazione: cattiva

190
Instrumentum liberationis

metà sec. XV(1)
Quietanza rilasciata da Bonaventura fu Andriolo de Ficienis, minore, con l'autorizzazione della madre Giovannina de Muzzo, e la tutela del console di Giustizia Ottopaso de Preposulo, a Giacomo fu Antonio de Ficienis, per il pagamento di £ 60, in virtù di una sentenza arbitrale in una vertenza tra i fu Antonio e Andriolo de FicieniS.
notaio: Sabbatinis (de) Antonio di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 900x182; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Supporto del protocollo mancante.

191
Instrumentum cessionis

1407 agosto 1. Montello
Cessione fatta da Mariola fu Giovanni de Aspertis, di Gorlago, a Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis, di Bergamo, dei diritti a lei spettanti verso e contro gli eredi del fu Giovanni fu Alberto de Aspertis, in ragione di £ 50, di cui £ 25 e una veste quale corrispettivo della dote, e altrettante £ 25 a lei spettanti per una donazione.
notaio: Laxaris (de) Alessandro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x203; latino
Conservazione: buona

192
Instrumentum obligationis

1496 novembre 17. Bergamo, "sub pallacio Communis"
A tergo regesto di mano del sec. XVIII.
Obbligazione rilasciata da Francesco fu Zanino de Rota verso di Giacomo fu Antonio de Trinallis, di Averara, per il pagamento di £ 10, prezzo dovuto per la vendita di un tessuto di seta.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balserino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: buona

193
Praeceptum

1435 gennaio 7. Albano, ("in terretorio de Albano seu de Chu")
Immissione di Antonio e Giorgio fu Giacomo de Ficienis in possesso di 3 delle 4 parti di una pezza di terra prativa di pert. 96, sita in territorio di "Foppa de Chu", contrada "Prato Magno", a loro venduta da Giorgio fu Gosmerio de Albano, fatta da Bertramino de Montesello, servitore del Comune di Bergamo.
notaio: Tercio (de) Cristoforo di Donato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 522x174; latino
Conservazione: buona

194
Instrumentum obligationis

1454 marzo 16. Gandino
Obbligazione rilasciata da Pecino fu Pasino de Crotellis, di Gorlago, verso Guidono fu Marcilio de Suardis, di Bergamo, per il pagamento di £ 40, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno basso.
notaio: Cirambellis (de) Cristoforo di Donato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 270x222; latino
Conservazione: buona

195
Parabula

1377 settembre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa da Peterzolo de Cervis di Cremona, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, su istanza di Ombono fu Campanio de Clanecio, per il pignoramento dei beni di Giovanni de Barbis di Treviolo, per un debito di £ 5.
notaio: Tercio (de) Giacomo fu Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x195; latino
Conservazione: discreta

196
Instrumentum venditionis

1498 agosto 20. Carono in Val San Martino
Vendita fatta da Tomaso fu Giovanni de Manzonibus, di Carono, a Giovanni fu Montonaro de Brinis, di Carono, di una pezza di terra prativa sita a Carono, in località"in Plano de Prata", al prezzo di £ 6 e sol. 13.
notaio: Moyolis (de) Pietro di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x200; latino
Conservazione: discreta

197
Instrumentum obligationis

1294 maggio 5. Bergamo, chiesa di S. Maria Maggiore
Obbligazione fatta da Leonardo de Camassis, console di Giustizia del Comune di Bergamo, verso Catello de Degoldis di Stezzano, per il pagamento di sol. 28,5.
notaio: Gaudalvis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 105x110; latino
Conservazione: pessima

198
Instrumentum donationis

1340 giugno 26. Bergamo, convento dei Frati Minori
Donazione "inter vivos" fatta da Giacomo di Pellegrino de Ficienis, di Bergamo, in favore di Buonafede de Peterzanis di Bergamo, di una pezza di terra arva, di pert. 2, sita in Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, presso la Rocca.
notaio: Girardo di Guglielmo [...](1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 391x; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Macchia sul cognome del notaio.

199
Instrumentum obligationis

1380 marzo 22. Lemine, contrada "de Puteo"
Obbligazione fatta da Giacomo d. "Gabia" fu Guglielmo de Barzinis verso Bombeno fu Giovanni Dalmasonum di Bergamo, per il pagamento di £ 30 e sol. 10 ricevuti in prestito.
notaio: Solaiorum (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x195; latino
Conservazione: discreta

200
Instrumentum locationis

1457 maggio 11. Mapello
Locazione perpetua in enfiteusi fatta da Antonio fu Filippo de Columbis in Bonetto fu Guglielmino de Moschenis di Valdimania, ab. della Botta, di una pezza di terra sita nel territorio di Mapello, in località "ad Ronchos de Bollis", di pert. 24, al canone annuo, a San Martino, di £ 12.
notaio: Locatelo (de) Deffendino di Viviano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x370; latino
Conservazione: buona

201
Quattro quietanze del dazio della stallatico relative ai mesi di aprile,maggio e giugno, con sottoscrizione di ricevuta.

1479 0
Atto singolo; f.1, membr.; 290x140; latino
Conservazione: discreta

202
Instrumentum electionis

metà sec. XVI(1). [...]
Frammento dell'elezione da parte dei vicini del Comune di Onore di alcuni procuratori per rappresentarli in ogni questione con Venezia.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 330x200; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

203
Carta liberationis

1431 dicembre 2. Bergamo, borgo Santo Stefano
Quietanza rilasciata da Giovanni da Sorisole dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, a Bartolomeo fu Petrino d. Piccoletto de Amanio, di Bergamo, per il pagamento di £ 2 e sol. 10, canone dovuto per l'affittof di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano.
notaio: Albano (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x150; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 9 n°36

204
Instrumentum locationis

1432 novembre 24. Vicenza
Locazione per la durata di anni 9 fatta da Giovanni fu Pietro de Lantijs, cittadino di Bergamo, ab. a Venezia, in Fermo fu Simone de Coglietis di Martinengo e Paolo fu Franceschino de Petergallis, di una pezza di terra con una grande casa sopra, una torre, corte ed aia, di pert. 2, sita nella contrada di Santo Stefano del comune di Gorlago, al canone annuo, a San Martino, di £ 60 in moneta bergamasca e 4 paia di capponi.
notaio: Caterolarius Pierpaolo fu Nicolò, di Vicenza
Originale; atto singolo; membr.; 625x190; latino
Conservazione: buona

205
Parabula

1425 febbraio 28. Bergamo, sotto il portico nuovo aderente al Palazzo del Comune
Licenza concessa da Antonio de Porris, referendario ed esattore del dazio del Comune, su istanza di Garello de Gratarolis, di pignoramento dei beni di parecchi debitori contumaci, di cui viene dato l'elenco.
notaio: Panicijs (de) Giovanni fu Giovanni
Atto singolo; f.1, membr.; 615x205; latino
Conservazione: cattiva

206
Frammento illeggibile di testamento di certa Maddalena

sec. XVI(1). [...]
membr.; 240x175; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

207
Testamentum

II metà sec. XV. Bergamo, Palazzo del Comune
Testamento di Valentino fu Antonio d. "Brozius" Durentum di Bergamo, che lascia i propri beni ai familiari ed elegge i tutori dei figli minori.
notaio: [...](1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 295x270; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi estesi ed abrasioni
Note:
1. Il nome del notaio è totalmente abraso.

208
"Instrumentum obligationis"

II metà sec. XV(1)
Obbligazione rilasciata da Giovanni de Marchisis nei confronti di Maffeo fu Rogerio de Roxiate, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 7, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di biada.
notaio: Pillis (de) Filippo fu Simone
Atto singolo; f.1, membr.; 543x215; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

209
Ricevute, in numero di 5, relative agli anni 1479 e 1480, rilasciate a più persone dall'esattore del dazio dello stallatico.

1479
Atto singolo; f.1, membr.; 348x144; latino
Conservazione: cattiva

210
Iscrizione nel "Liber bannorum" del Comune, detto Bos, di Sabatino fu Azulino Dalmasonum di Clanezzo, per debito di £ 3 e sest. 2 di frumento, fatta da Giacomo de Bottis, notaio "ad Bovem" presso la Porta e "Facta" di Sant'Alessandro.

1331 gennaio 12. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
notaio: Bottis (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 80x120; latino
Conservazione: discreta

211
Parabula

1447 settembre 6. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo, in data 16 febbraio 1449, segue la conferma di detta licenza da parte di Andrea Zulian, vicario del Podestà di Bergamo. notaio sottoscrittore: Bonzanno de MoioliS.
Licenza concessa dal Vicario del Podestà, su istanza di Giovanni fu Pietro de Lanzis, al servitore del Comune, di pignoramento di una proprietà di pert. 40 di Zinino de Prioris di Calcinate, massaro e colono di detto Giovanni, sita in Calcinate, fino alla somma di £ 100 dovute "causa massarcij".
notaio: Moiolis (de) Bonzanno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x185; latino
Conservazione: discreta

212
Instrumentum venditionis

1382 dicembre 19. Gorlago, contrada Tresolzio
Vendita fatta da Onorio fu Giovanni de Gorlago a Degoldo fu Venturino di Montello, distretto di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita a Gorlago, in località "in Cervario", al prezzo di £ 25.
notaio: Becho (de) Giovanni, di Gorlago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x200; latino
Conservazione: buona

213
Instrumentum confessionis

1429 maggio 27(1). Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Obbligazione fatta da Antonio fu Giacomo de Ficienis verso Antonio fu Giovanni de Bonellis, di Bergamo, giudice, per il pagamento di £ 100, canone dell'anno corrente per l'affitto di alcune terre site in territorio di San Paolo.
notaio: Ambivore (de) Giacomo
Atto singolo; f.1, membr.; 1020x187; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. L'anno è stato calcolato sulla base dell'indizione, non essendo leggibile l'ultima cifra.

214
Instrumentum procurae

1523 marzo 4. Verona
Procura fatta da Giovanni Battista e Alessandro fu Giacomo de Tertio in Giovanni Giacomo de Tertio, cittadino di Bergamo, in ogni azione amministrativa e giudiziaria.
notaio: Sancto Victore (de) Zenone di Nicolò, de Merchato Novo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 555x250; latino
Conservazione: buona

215
Instrumentum fraternitatis

1450 gennaio 18. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Messa in comune da parte di Masino fu Maseno de Ruschonibus di Ponte San Pietro e Bartolomeo fu Bonazollo de Gasparis di Ponte, fratelli per parte di madre, dei reciproci beni.
notaio: Ficienis (de) Bettino fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x215; latino
Conservazione: buona

216
Testamentum

1540 maggio 17. Bergamo, vicinia di San Leonardo "extra Serium"
A tergo: "Duplicato nullo per il convento", di mano del sec. XIX.
Testamento di Bartolomeo di Tomaso de Ayardis, che lega 10 scudi d'oro, in ragione di uno scudo all'anno, ai Frati della chiesa di S. Maria della Grazie di Bergamo, un sestario di grano e 4 di sale, per 10 anni, ai poveri di Verdello, e 2 scudi alla chiesa di S. Pietro di Verdello.
notaio: Marchesis (de) Girolamo di Giovanni Andrea
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 693x175; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo

217
Praeceptum

1294 aprile 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Ingiunzione di comparizione avanti il Podestà, notificata dal servitore del Comune ad Armanino fu Guglielmo Bulle di Terzo, ab. di Berzo, già iscritto nel libro dei bandi detto "Bos".
notaio: Caniassis (de) Leonardo
Originale ; atto singolo; f.1, membr.; 750x128; latino
Conservazione: discreta

218
"Carta solucionis et liberationis"

1454 novembre 13. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Guido de Cararia, dottore in medicina, di Bergamo, ad Albertino de Prezate, di Bergamo, notaio, e ad Albertino fu Bartolomeo de Zinetis, per il pagamento di £ 1200, come da "instrumentum obligationis".
notaio: Bottanis (de) Balsarino fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x185; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°23

219
Instrumentum venditionis

1529 febbraio 26. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Vendita fatta da Anselmo fu Bergamino de Casicis di Sorisole, ab. a Grassobbio, a Giovanni fu Martino de Baniatis, di una casa sita a Grassobbio, località "in dol stal dol Selem", al prezzo di £ 254 e sol. 5.
notaio: Rota (de) Giovanni Antonio fu Bernardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1330x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°51

220
Carta liberationis

1446 gennaio 25. Gorlago
Quietanza rilasciata da Andriolo fu Attino de Ficienis di Bergamo a Luigi fu Giacomo de Ficienis, di Bergamo, per il pagamento di £ 29, sol. 6 e den. 8, quota residua di £ 146, sol. 13 e den. 4, a lui dovuti come da"instrumentum pronunciamenti" di Gasparino fu Giacomo de Suardis e Giovannifu Mergotto de Mergottis, cittadino di Brescia.
notaio: Grono (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x195; latino
Conservazione: buona

221
Parabula

1292 novembre 14. Berzo
Licenza concessa dal giudice, su istanza di Giovanni de Canallis, al servitore del Comune, di pignoramento dei beni di Armanino fu Guglielmo Bulle, sino al valore di sol. 9,5.
notaio: Ulciporcis (de) Enrico
Originale; atto singolo; membr.; 80x120; latino
Conservazione: cattiva; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro

222
Instrumentum cessionis

1326 aprile 6. Lemine
Fori di cucitura al margine superiore.
Cessione di un credito di £ 3 e sest. 2 di frumento fatta da Lazzarino fu Ognibene Bondij di Lemine a Bergamino fu Azulino Dalmasonum di Clanezzo, a lui dovuti dal fratelo di detto Bergamino.
notaio: Pillis (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 135x218; latino
Conservazione: cattiva

223
Testamentum

1509 febbraio 28. Bergamo, vicinia di San Giovanni
Testamento di Guardina de Leonibus, ab. a Bergamo, che costituisce eredi universali i Frati e il Convento di S. Domenico e lega £ 6 ai Frati del Convento di S. Agostino e £ 6 all'altare di S. Caterina nella chiesa di S. Domenico.
notaio: Marchisis (de) Giovanni Andrea fu Antonio
Originale; atto singolo; membr.; 595x195; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi lungo il margine sinistro
segnatura vecchia: filza n°115

224
Testamentum

1506 luglio 16. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Ratifica del testamento di Bartolomeo d. "Papa" fu Bonomo de Pisonibus di Urgnano, ab. a Bergamo, borgo San Leonardo, già rogato da Giovanni Martino de Adelaxis, in cui lega alla chiesa e Convento di S. Stefano di Bergamo, eletto a luogo della sua sepoltura, una pezza di terra arativa e vitata sita ad Urgnano, in località "ad Albararum", e sol. 20 alla Società dei Disciplini della chiesa di S. Maria Maddalena di Bergamo.
notaio: Maffeis (de) Bernardino fu Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1240x185; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza n°112

225
Instrumentum obligationis

1434 novembre 29. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Venturino fu Venturallo fu Ognibene de Dalmasonibus di Clanezzo verso Federichino fu Teynaldo de Zoppo, di Bergamo, per il pagamento di £ £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno basso.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 503x195; latino
Conservazione: buona

226
Instrumentum retrodati

1497 ottobre 6. Bergamo, "super platea [...]"
Retrovendita fatta a Pietro fu Balasarino de Gratarolis, notaio e cittadino di Bergamo, a totale risarcimento di £ 300 avute in prestito, della quarta parte di una casa "cilterata", in Bergamo, borgo San Lorenzo, già da lui venduta a Belfante fu Costanzo [...].
notaio: Rota (de) Bernardino di Antonio
Originale; atto singolo; membr.; 470x203; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al bordo sinistro

227
Instrumentum solutionis dotis

1507 aprile 24. Modena
Pagamento fatto da Dioniso fu Girardo de Sorijs di Modena, della dote e consolto di Antonia, sua figlia, a Giovanni Maria fu Giacomino de Sancto Gallo.
notaio: Vegijs (de) Giovanni Maria di Melchiorre
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 290x215; latino
Conservazione: buona

228
Instrumentum liberationis

1292 novembre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Giovanni de Canallis a Guglielmo de Verzeris per il pagamento di sol. 28, corrispondenti ad un debito di sol. 9 che si sono triplicati, secondo le norma statutarie, dalla data del preceptum del giudice, del 14 novembre 1292.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 100x120; latino
Conservazione: discreta

229
Instrumentum obligationis

1409 maggio 12. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Anselmino de Ciriollis verso Giacomo fu Giorgio de Ficienis, di Bergamo, per il pagamento di £ 80, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno alto "aparegiatum".
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x368; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°15

230
"Instrumentum sindicatus"

metà sec. XVI(1). Bergamo
Sindicato dei vicini del Comune di Scanzo e Rosciate per l'elezione di sindici e procuratori che sovrintendano alle questioni amministrative e legali di detto Comune.
notaio: Tirabuschis (de) Stefanino fu Lorenzo Antonio
Originale; atto singolo; membr.; 575x205; latino
Conservazione: cattiva; danni: supporto mutilo della parte iniziale
Note:
1. Supporto mancante del protocollo Autentica di Girolamo Capello, podestà di Bergamo.

231
Instrumentum venditionis

1420 luglio 22. Bergamo, vicinia di Sant'Agata
Vendita e cessione fatta da Benvenuta fu Filippo de Zanchis, di Poscante, a Belisia fu Bono de Pelachonibus, vedova di Bertolamino d. "Quatrinus" de Asonicha, di tutta l'eredità del padre, al prezzo di £ 200.
notaio: Casarijs (de) Peterzolo di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 860x195; latino
Conservazione: discreta

232
Instrumentm obligationis

1429 agosto 1. Lemine Inferiore
Obbligazione fatta da Venturallo fu Bombeno de Dalmasonibus di Clanezzo verso Trussino fu Venturino de Carminatis, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 3 pezze di panno di lana.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x190; latino
Conservazione: buona

233
Parabula

1294 gennaio 24. Berzo
Licenza concessa dal giudice al servitore del Comune di Bergamo di pignoramento dei beni di Armanino fu Guglielmo Bulle, sino al valore di sol. 9.
notaio: Noxa (de) Manfredo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x110; latino
Conservazione: cattiva

234
Testamentum

1386 ottobre 5. Trescore
Testamento di Gislina fu Zuchino de Suardis di Bergamo, vedova di Lanzino de Lanzis, che lega al Convento dei Frati Minori di S. Francesco £ 100 da versarsi in 5 anni, per la salvezza della sua anima.
notaio: Zuchis (de) Giscardo di Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x190; latino
Conservazione: buona

235
Instrumentum locationis

1430 gennaio 17. Trescore
Locazione per la durata di un anno, ad meliorandum, fatta dal nobile Giovanni fu Pietro de Lanzis, di Bergamo, in Cominzolo fu Bonetto de Barzizis, di Bergamo, di un sedime con casa, forno, orto e prato, sito a Gorlago, in località "ad Torazam", al canone annuo di £ 45, 2 capponi e una gallina.
notaio: Caspis (de) Giovanni, di Buzzone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al bordo sinistro

236
Instrumentum liberationis

1447 maggio 22. Gorlago
Quietanza rilasciata da Andriolo fu Attone de Ficienis, di Bergamo, ad Aluisio fu Giacomo de Ficienis, per il pagamento di £ 29, sol. 6 e den. 4, a parziale soluzione di £ 146, sol. 13 e den. 8, a lui dovuti come da "instrumentum pronunciamenti" stipulato tra Gasperino de Suardis a Giovannino de MergottiS.
notaio: Grono (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 430x195; latino
Conservazione: discreta

237
Instrumentum obligationis

1323 febbraio 7. Lemine
Obbligazione fatta da Urzilino Dalmasonum verso Lazzaro fu Ognibene Bundij di Lemine, per il pagamento di £ 3, prezzo dovuto per la vendita di sest. 14 di miglio.
notaio: Nigris (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 115x160; latino
Conservazione: cattiva

238
Instrumentum venditionis

metà sec. XV(1). [...]
Frammento con fori di cucitura al margine superiore. a tergo: "del signor Canonicho Cabbrino".
Frammento di una vendita fatta da Martino di Girardo de Zanchis a Simone "Scarpa" de Pillis di una pezza di terra, al prezzo di £ 200.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Bettino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x195; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Manca il primo dei due fogli di cui l'atto era composto.

239
Instrumentum liberationis

1571 settembre 11. Bergamo, nel rfettorio del convento di S. Francesco
Quietanza rilasciata dal Convento di S. Francesco al conte Orsino Rota per il pagamento di £ 600, legate al Covento con l'onere di una messa al giorno, per la quale gli eredi obbligano a detto Convento una pezza di terra sita a Costa di Mezzate, che rende un canone annuo di £ 45.
notaio: Curetergia (de) Lazzaro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 537x235; latino
Conservazione: cattiva; danni: molto sbiadito

240
"Instrumentum transactionis"

I metà sec. XVI(1). [...]
Frammento di una transazione avvenuta tra Bernardo fu Simone de Guarneris di Bergamo, ab. in borgo San Leonardo, e Giovampietro e Deffendo fu Giovanni dela Moneta, per la compravendita di una pezza di terra e corpi di casa.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x230; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

241
Instrumentum locationis

1346 ottobre 29. Medolago
Locazione per un anno fatta da Poma fu Domenico de Runigettis, di legge longobarda, vedova di Bonaventura d. "Gisla" de Medolago, in Rizardo fu Persevalle de [...], di Bergamo, di 8 pezze di terra aratorie e vitate site a Medolago, in località "in Medio Pommerio", di pert. 17, confinante con terre del Monastero di Pontida, "in Classis", di pert. 7, "ad Vallem" di pert. 7, "in Grandono", di pert. 14, "in Lunera", di pert. 12, "ad Turrem", di pert. 14, "in Payasca", di pert. 8 e ancora "ad Turrem", di pert. 9, al canone annuo della metà dei frutti e dei redditi.
notaio:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 425x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al mergine sinistro
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

242
Instrumentum obligationis

1477 febbraio 13. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Bernardo fu Peterzolo de Sonzonio di Scanzo e da Benvenuta sua moglie, fu Montenaro de Sonzonio, verso Mafeo fu Rogerio de Roxiate, di Bergamo, per il pagamento di £ 12 e sol. 13, prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 615x200; latino
Conservazione: buona

243
Instrumentum venditionis

1342 febbraio 1. Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites
Cessione fatta da Bertolino fu Viviano de Lombardis a Martino fu Degoldo de Oxio, di 2 case, con orto e vigna, site in Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, a lui locate in perpetuo al canone annuo, a San Martino, dei 2/3 di sol. 31 e den. 2.
notaio:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x230; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Supporto mancante dell'escatocollo.

244
Instrumentum locationis

1505 dicembre 30. Gandino
Locazione per la durata di anni 8 fatta da Giovanni d. "Zenotus", figlio e "publicus negotiatorum gestor" di Monisio de Rezonis, di Gandino, in Antonio e Giacomo, figli e "publici negotiatores" di Oberto Cherubino de Bianzano, e ivi abitante, di 3 pezze di terra aratorie, di cui una anche vitata, site a Bianzano, in località"in Vinzolis", "ad Fontanam", "sub Via Molendini", di pert. 8 in totale, al canone annuo, a San Lorenzo, di una soma di frumento.
notaio: Cirambellis (de) Francesco fu Andrea Morando, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x365; latino
Conservazione: discreta

245
"Instrumenum confirmationis"

1455 luglio 12. Bergamo, "in hospitio infrascripti Albertini de Preciate"
Obbligazione Fatta da Albertino fu Bartolomeo de Zanetis verso Albertino fu Peterzolo de Prezate, per il pagamento di un debito di £ 200,come da "instrumentum conventionis" concordato fra i due, per mercato di 8 pezze di panno di lana basso.
notaio: Mafeis (de) Tomasino di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x150; latino
Conservazione: buona

246
Instrumentum venditionis

metà sec. XIV(1). [...]
Frammento di una compravendita di terra arativa e vitata in Brembate Sotto, in Capriate e in Pontirolo.
notaio:(1)
Atto singolo; membr.; 355x175; latino
Conservazione: pessima; danni: frammento assolutamente guasto
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

247
Instrumentum procurae

1477 dicembre 8. "Aziate"
Elezione da parte del dottore in medicina Battista di Alberto de Rotta, ab. "de loco de Aziate", ducato di Milano, di alcuni suoi procuratori, nelle persone di alcuni di Rota e alcuni di Bergamo.
notaio: Bossiis (de) Beltramino, di Aziate, pieve di Varese, ducato di Milano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x180; latino
Conservazione: discreta

248
Frammento di una controversia circa la dote e consolto di Ricafirma fu Pietro de Zanchis, vedova di Alberto de Ferariis, di Bottanuco, di cui la stessa fu investita dal fu Alberto, come da "instrumentum consolti" rogato da Simone de PicolliS.

I metà sec XIV(1). [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 343x260; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Supporto mutilo della parte iniziale e finale; fori di cucitura al margine inferiore.

249
Instrumentum obligationis

1506 novembre 28. Bergamo, nel chiostro del convento di S. Francesco
Obbligazione fatta da Giorgio fu Giovanni Ursino de Tertio, cittadino di Bergamo, verso fra Girolamo da Terzo, dell'Ordine dei Minori, per il pagamento di £ 50, avute in prestito, per le quali dà in pegno una pezza di terra prativa sita a Monasterolo.
notaio: Zanchis (de) Belfante fu Costante
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 697x190; latino
Conservazione: discreta

250
Instrumentum divisionis

1522 agosto 20. Tavernola in Val Calepio
Divisione consensuale di beni fatta tra Giovanni, Antonio, Matteo e Federichino fu Bernardo di Tavernola, cittadini di Bergamo e Brescia: terre arative site a Capriolo, boschive a Tavernola, una torre murata a Tavernola, una terra boschiva sita a Solto, una terra ronchiva e castegniva sita a Vigolo, e un sedime con orto e alberi sito in contrada Carobbio.
notaio: Recuperatis (de) Antonio di maesto Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1475x185; latino
Conservazione: buona

251
Instrumentum locationis

1458 novembre 2. Sorisole
Locazione semplice "ad benefacendum" fatta da Tadiolo fu Berardo de Zanchis in Alvidano fu Raimondo de Zanchis di tutte le terre e boschi siti nel territorio di Azzonica, al canone annuo della metà di biade, fieno e ogni altro genere di frutti.
notaio: Bagionis (de) Giovanni di Toniolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 630x170; latino
Conservazione: cattiva

252
Testamentum

metà sec. XV(1)
Testamento di [...] fu Andrea de Zenonibus di Zogno, cittadino di Bergamo, che lascia due parti di tutti i suoi beni alla chiesa di S. Maria di Bergamo, sol. 10 al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, sol. l0 all'Ospedale di S. Bernardo, sol. 5 all'Ospedale di S. Spirito, sol. 5 all'Ospedale di S. Leonardo, sol. 5 all'Ospedale di S. Grata Inter Vites e sol. 10 a frate Alberto Celsonum dell'Ordine dei Frati Minori.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 270x230; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi ai margini destro e inferiore
Note:
1. Frammento con strappo al margine superiore destro e mancante dell'escatocollo.

253
Instrumentum liberationis

1489 novembre 21. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro borgo Santo Stefano
Quietanza rilasciata da Pietro fu Giovanni Gennaro de Bonorenis di Brembilla e ivi abitante, a maestro Giacomo de Tertio e a Luigi fu maestro Maffiolo de Tertio, "varotarius" di Bergamo, per il pagamento di £ 15, canone dell'anno corrente per l'affitto perpetuo, con termine a San Martino, di una pezza di terra.
notaio: Tasca Tonolo di Tomaso, di Meda
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x145; latino
Conservazione: buona

254
Instrumentum consolti

1489 novembre 20. [...]
Investitura fatta da Pietro fu Musso de Locatello in Giovanna sua moglie, figlia di Cristoforo de Personenis, di tutti i suoi beni in pegno della dote di lei di £ 200.
notaio: Arigonibus (de) Alberto di magister Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 810x170
Conservazione: discreta; danni: testo molto sbiadito

255
Praeceptum

1380 agosto 21. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune "ad banchum iuris domini Stefani de Sero iudicis ad officium Rationis"
Intimazione fatta da Stefano de Sero, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, di pignoramento dei beni di Francesco de Premolo, locatario di una pezza di terra venduta dai Frati del Convento di Bianzano a Talbono di Giovanni de Cornolta, perché paghi il pattuito livello perpetuo di some 3 di frumento da consegnarsi a San Martino alla chiesa di S. Stefano, che detti frati di Bianzano erano tenuti a versare al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo.
notaio: Blottis (de) Bartolomeo, notaio del giudice alla Ragione di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x220; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 6 n.22

256
Testamentum

1517 marzo 13. Ardesio, monastero delle monache di S. Domenico
Testamento di suor Angelica fu Francesco Nicola de Canestris di Bergamo, al secolo Marta, monaca dell'Ordine di San Domenico, in Ardesio, alla presenza di suor Maddalena de Cazamalis, priora del convento, nel quale nomina la madre Caterina fu Antonino de Grasobiis usufruttuaria dei beni a lei lasciati dal padre Francesco e lascia 4 ducati d'oro ai frati del Convento di S. Domenico di Bergamo e un ducato per i poveri a fra Raimondo da Bergamo dell'Ordine dei Frati Predicatori.
notaio: Fornonibus (de) Giovanni Giacomo di Francesco
notaio autenticante: del notaio Fornoni Giovanni Giacomo di Francesco
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 555x300; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza n.24

257
[...]

Frammento in pessimo stato di conservazione riguardante la vicinanza di S. Pancrazio.

258
Praeceptum

metà sec. XV(1)
Delibera dei Razionatori sopra le entrate e le spese del Comune di Bergamo sulla compensazione delle spese, con esplicito riferimento all'incanto del sale del Comune di Mapello.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 210x240; latino
Conservazione: cattiva; danni: estesi strappi
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

259
Pergamena mancante nella collocazione topografica.


260
Documento disperso. Vedi testo nel Registro dell'Archivio Vecchio.

Coperta di libri.

261
Documento disperso. Vedi testo nel Registro dell'Archivio Vecchio.

Coperta di libri.

262
Instrumentum obligationis

1515 maggio 4. Bergamo, vicinia di San Salvatore
Obbligazione fatta da Gocino fu Gocino de Sicis verso Gerardo fu Ettore de Colionibus, ricevente a nome di Alessandro de Colionibus, per il pagamento di scudi 600, avuti in prestito, al valore di £ 4 e sol. 12 per ogni scudo.
notaio: Cazulonibus (de) Domenico di Matteo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 690x180; latino
Conservazione: buona

263
Instrumentum donationis

1498 gennaio 29. Bergamo, convento di S. Stefano
Donazione fatta da Tonolo fu Antonio de Carminatis, abitante nella vicinia di San Giacomo, costituito alla presenza del podestà Paolo Pisano, a fra Cristoforo da Alzano, priore del Convento di S. Domenico di Bergamo, di una casa "solerata, cilterata" con una bottega, sita in Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, e confinante con terre del conte Bartolomeo de Brembate, libera da decima, con clausola di non alienarla.
notaio: Adelaxis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 545x258; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi al margine sin.

264
Instrumentum locationis perpetuae

1455 dicembre 1. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Locazione perpetua fatta da Giovanni Barotius, vescovo di Bergamo, in Marchiondo fu Gasparino de Cerro, cittadino di Bergamo, ab. in borgo Santo Stefano, di una pezza di terra con i ruderi di una casa sopra, sita in Bergamo, vicinia di borgo Santo Stefano, al fitto annuo di sol. 7 e den. 8, a S. Martino.
notaio: Salvetis (de) de Conte Francesco fu Giorgio, cancelliere della Camera Episcopale
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x192; latino
Conservazione: discreta; danni: foro nella parte superiore
segnatura vecchia: n°47

265
Instrumentum procurae

1487 gennaio 8. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Procura fatta da Antonio fu Bartolomeo dela Breta in frate Alessandro da Alzano, del Convento di S. Stefano, per la cura del legato da lui fatto verso detto Convento, di un livello perpetuo di £ 12 annue, da pagarsi dagli eredi di Giovanni de Scandelis, dottore in legge.
notaio: Moiolis (de) Guido fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x175
Conservazione: discreta

266
Instrumentum commutationis

1419 settembre 13. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel chiostro del convento di S. Stefano
Permuta tra il Convento di S. Stefano, rappresentato da sei frati, e Gentilino fu nobile Giacomo de Suardis, che cedono l'uno una casa "breniata" sita in Bergamo, vicinia di San Matteo, e l'altro una casa con tre forni posta nella stessa vicinia.
notaio: Ulciporcis) (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1501x218; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al margine sin.
segnatura vecchia: filza 13 n° 7

267
Instrumentum venditionis

1373 settembre 16. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Vendita fatta da Giacomo fu Giovanni de Aliprandis di borgo Santo Stefano, di legge longobarda, al notaio Leonardo de Aliprandis, ministro del Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore, di una casa "solerata" con orto, sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, sulla quale grava l'onere di un censo annuo di sol. 27 da versarsi al Consorzio della Parrocchia di S. Alessandro in Colonna e S. Leonardo, al prezzo di £ 16.
notaio: Aliprandis (de) Leonardo di Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 735x255; latino
Conservazione: buona

268
Instrumentum liberationis

1400 dicembre 5. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Almerico fu Cremaschino de Bulchinis, "colderarus", di Bergamo, a Pellegrino fu Giorgio de Ficienis e Matteo fu Ardizzone de Ficienis, abitanti a Chiari nel vescovado di Brescia, per il pagamento di sol. 2 e den. 8, prezzo dovuto per la vendita di bronzo.
notaio: Redona (de) Giovanni di Patrizio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x220; latino
Conservazione: discreta

269
Litterae ducales

1621 agosto 6. Venezia, nel palazzo ducale
Attestazione del doge Antonio Priuli che Nicolò Tron, rogatario dell'atto in cui è attore Antonio fu Francesco de Portonariis, è notaio di pubblica fede.
notaio: sottoscrizioni della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x260; latino
Conservazione: buona

270
Instrumentum obligationis

1407 aprile 29. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Antonio d. "Amorosus" fu Pietro de Zuchis, cittadino di Bergamo, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 40, prezzo dovuto per la vendita di panno basso.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x210; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sin.

271
Instrumentum obligationis

1487 novembre 24. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Obbligazione fatta da Simone fu Murigio de Adelaxijs, ab. nella vicinia di San Leonardo, ai fratelli Battista, Giovanni e Giacomo de Rotha, per il pagamento di £ 36, entro la prossima festa di S. Giovanni, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno bianco basso.
notaio: Zanchis (de) Belfante di maestro Costante
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x145; latino
Conservazione: buona

272
Praeceptum

1409 agosto 6. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Mandato di Maffeo de Maffeis, vicario del Podestà, al servitore del Comune, per il pignoramento dei beni del fu Giovanni fu Salvino de Sancto Gallo, su richiesta di Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, sino a completa soluzione di un debito di £ 160 prezzo dovuto per la fornitura di 12 pezze di panno "bretinum bergamaschum aparegiatum".
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 425x215; latino
Conservazione: discreta

273
Praeceptum

1445 agosto 31. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris domini Baptiste de Schalpis de Padua vicarij potestatis"
Immissione di Giovanni de Lanzis, di Bergamo, in possesso dei beni di Zambonetto de Moronibus, debitore di £ 420, per canoni insoluti sopra una pezza di terra a lui locata, dietro mandato di Giovanni de Schalpis, vicario del Podestà.
notaio: Tirabuschis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x220; latino
Conservazione: cattiva

274
Parabula

1325 giugno 22. Bergamo, nel Palazzo del Comune
Licenza concessa da Lanfranco de Bottis, giudice e assessore del Podestà Castellino de Becaria, al servitore del Comune di Bergamo, di immettere Pasino d. Morando fu Giovanni de Zuchis nel possesso di una pezza di terra "breniata", sita nel borgo di Lemine, vista la citazione fatta da Pasino contro i fratelli Guidotto e Bono fu Pietro Tarmanonum di Lemine.
notaio: Montonaris (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 120x240; latino
Conservazione: buona

275
Instrumentum procurae

1408 marzo 10. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in hospitio habitationis Fratrum Predicatorum de Pergamo"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Procura concessa a Giorgio fu Fachino de Salvettis di Cenate, notaio di Bergamo, da Giacomo de Urio, priore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo e dal capitolo tutto, per rappresentarli in ogni questione legale ed amministrativa.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 760x205; latino
Conservazione: buona

276
Instrumentum obligationis

1503 dicembre 10. Bergamo, nel refettorio del convento di S. Francesco
Obbligazione fatta dai fratelli Bono e Giovanni Andrea fu Bartolomeo de Regazolis verso Andrea fu Giovannino de Plazis di Foppolo, prestinaio in Bergamo, che si era impegnato a favore di detti fratelli verso Pietro di Contino de Mazolis, in ragione di un debito di 40 ducati d'oro.
notaio: Viscardis (de) Giovanni Andrea
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1110x200; latino
Conservazione: discreta

277
Instrumentum venditionis

1393 gennaio 29. Bergamo, "sub stallis regi novi"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Leonardo fu Maffeo de Anzeleris di Scano a Giovanni fu Benricordato de Boyanis, di Orio, cittadino di Bergamo, dottore in legge, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna in borgo Santo Stefano, fuori le mura, in territorio di Paltriniano, in località "ad Sanctum Georgium de Spino", confinante a nord con il riolo del Prato Grasso, di pert. 10, con investitura perpetua di tutta la decima di detta terra, al fitto annuo di un mediano, al prezzo di £ 125, con il consenso degli agnati di Guglielmo de Scano e Fachino fu Giovanni de Scano, ab. a Seriate.
notaio: Urio (de) Ziliolo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1305x205
Conservazione: buona

278
Instrumentum consolti

1560 agosto 29
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Investitura fatta da maestro Bartolomeo di Bernardino de Cazanis di Trescore in Elisabetta sua moglie, di tutti i propri beni, a titolo di pegno della di lei dote di £ 400.
notaio: Zinetis (de) Giovanni Francesco di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 740x220; latino
Conservazione: discreta

279
Instrumentum obligationis

1483 febbraio 10. Ponte San Pietro
Obbligazione fatta da Martino fu Guglielmo d "Nigro" de Colionibus di Tresolzio verso Antonio suo nipote fu Giovanni d. "Nigro" de Colionibus per il pagamento di £ 10 e sol. 1 ricevuti in prestito.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 440x160; latino
Conservazione: buona

280
Instrumentum venditionis

1515 novembre 27. Gandino
Vendita fatta da Pietro fu Pecino Comotus, di Cene, al Consorzio della Misericordia di Cene, di un edificio "pestonij", con gli spettanti diritti delle acque, sito in territorio di Cene, contrada "ad Molendina", al prezzo di £ 207 e some 2 di miglio.
notaio: Scharpis (de) Giovanni Maria, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 775x168; latino
Conservazione: discreta

281
Praeceptum

1325 giugno 13. Lemine
Immissione in possesso di Pasino fu Giovanni de Zuchis di una pezza di terra in Lemine, vicino alla casa di Morandino de Zuchis, fatta dal servitore del Comune di Bergamo, Guglielmo d. "Piliparius", di Lemine, dietro mandato di Lanfranco de Bottis, giudice e assessore di Castellino de Becaria, podestà di Bergamo.
notaio: Solario (de) Marco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 140x175; latino
Conservazione: buona

282
"Instrumentum electionis"

1536 ottobre 16. San Gallo
Nomina fatta da Bartolomeo de Bonzio, console del Comune di San Gallo, di Benedetto Sangalus, frate dell'Ordine dei Minori di San Francesco, quale sacerdote della chiesa parrochiale, che riceverà dai vicini del Comune di San Gallo "pro sustentatione anime" £ 120 annue, comprensive dei redditi della chiesa stessa.
notaio: Rappis (de) Giovanni Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: buona

283
Instrumentum obligationis

1492 settembre 2. Bonate Sotto
A tergo di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta dai fratelli Giovanni, Paolo e Andriolo fu Bartolomeo fu Giovanni Paolo, de Prezate, al Convento di S. Francesco di Bergamo, per il pagamento di £ 86, sol. 14 e den. 9, in soluzione del prestito in denari e biade ricevuto "pro sustentatione manentie et massaricii" per poter lavorare la proprietà del Convento a Bonate.
notaio: Viscardis (de) Bartolomeo fu Arigetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 765x200; latino
Conservazione: discreta; danni: 2 buchi nel supporto

284
Instrumentum electionis

1401 agosto 20. Bergamo, vicinia di San Giovanni Ospitaliere
Elezione da parte di Bonazio fu Pietro de Zambellis di Endenna, ab. nella vicinia di Sant'Alessandro della Croce, e di Besantina vedova di Andriolo dela Ronchalia, di arbitri che possano comporre ogni controversia tra le parti, nelle persone di Antonio fu Giacomo de Cuchis, Giacomo fu Andrea de Calepio e Tonolo di Coretto de Urio, cittadini e mercanti di Bergamo.
notaio: Bondo (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1285x220; latino
Conservazione: discreta

285
Instrumentum locationis

1429 gennaio 11. Trescore
Locazione ad meliorandum, per la durata di un anno, fatta da Giovanni fu nobile Pietro de Lancis, c. p., in Pizono fu Andriolo de Guarneris di Gorlago di un sedime con casa "copata" e con una torre "solerata", a Gorlago, località "ad Toraziam", di pert. 6, e di un'altra pezza di terra, sita lì vicino, di pert. 10, confinante con una seriola, al canone annuo di £ 36 e capponi 4, da pagarsi in 2 rate.
notaio: Caspis (de) Giovanni, di Buzzone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 715x190; latino
Conservazione: buona

286
Instrumentum cessionis

1352 ottobre 31. Bergamo, borgo Santo Stefano
Cessione di Giovannetto fu Bertolino de Maronibus de Ponte, di legge longobarda, a Giselberto d. "Gisonus" fu Maffeo de Habiaticis, di borgo Santo Stefano, di un credito di 40 fiorini d'oro vantato verso Antoniolo de Mazachis di Martinengo e Salomone fu Rogerio de Madianis, di Mapello.
notaio: Berardis (de) Pietro fu Tomaso
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x205; latino
Conservazione: buona

287
Praeceptum

1409 maggio 6. Calcinate
Immissione in possesso di Bartolomeo fu Giovanni d. "Zoanellus" de Strozia, conduttore del dazio del sale e del vino, di 2 pezze di terra aratorie di cui una con casa "coppata" sopra, site in territorio di Calcinate, località San Martino, di Pietro fu Federico de Lanzis, fatta dal servitore del Comune Bertoletto di Villa di Serio, dietro mandato del giudice Guglielmo de Inzinieris di Pavia, vicario del Podestà e luogotenente di Tomaso de Tollis di Vigevano, giudice ed escussore del dazio di Bergamo.
notaio: Soyaris (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 760x280; latino
Conservazione: discreta

288
Arbitratum

1401 giugno 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Sentenza arbitrale di Comino fu Bernabò de Teutaldis nella lite vertente tra Albertino fu Peterzolo de Scarponibus, di Prezzate, e maestro Simone fu *** de Plazonibus di Caprino, notai, da una parte, e Andrea fu Manfredino de Melioratis, e Bartolomeo fu Giovanni dela Bugella, notai, dall'altra, in merito alla "societas officiorum banchorum Pallatii Communis"; con la quale condanna il detto Andrea a pagare £ 58, sol. 6 e den. 8 a soluzione del debito che detti soci hanno verso il Comune di Bergamo per tale "societas officiorum", e condanna il detto Albertino a pagare £ 74, sol. 6 e den. 8, il detto Simone a pagare £ 51, sol. 6 e den. 8, il detto Bartolomeo a pagare £ 46, sol. 6 e den. 8.
notaio: Partini Martino di Bartolomeo, di Brembilla
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 11135x200; latino
Conservazione: discreta

289
Instrumentum obligationis

1455 febbraio 12. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Obbligazione fatta da Albertino fu Peterzolo de Prezate e Bartolomeo fu [...] Bendiolo de Curtenovis verso Bertolino fu Bertolino de Barienis, di Bergamo, per il pagamento di £ 150 avute in prestito.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x185; latino
Conservazione: discreta

290
Instrumentum obligationis

1426 luglio 14. Calusco Superiore
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" di Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso Girlo fu Zavarino de Colionibus, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di some 10 di frumento.
notaio: Colionibus (de) Mora di Alessandrino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi al margine destro

291
Instrumentum venditionis

metà sec. XV(1). [...]
Frammento di una vendita fatta da Giovanni e Pietro de Lanzis, padre e figlio, a Pellegrino de la Porchera, di una pezza di terra al prezzo di £ 34 e sol. 10.
notaio: Lallio (de) Lanfranco di Antonio
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1045x210; latino
Conservazione: pessima; danni: macchie e buchi
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

292
Testamentum

1529 luglio 26. Villa di Serio
Testamento di Stefano de Grassenis di Villa di Serio che istituisce eredi universali Bernardino e Sandrino fu Giovanni d. "Ferre" e, in caso di mancanza di successione maschile dei predetti, dispone di lasciare la metà dei propri beni ai frati del Consorzio della Misericordia di Villa di Serio e l'altra metà alla Scuola di S. Maria e S. Rocco di Villa, lega poi un ducato annuo all'altare di S. Rocco della chiesa di S. Stefano, e dona all'altare di S. Lorenzo tutti i crediti "occaxione calcine", un ducato annuo alla fabbrica di S. Rocco di Venezia, una pezza di terra prativa e vitata sita in territorio di Villa, in località "in Pradellis", al Consorzio della Misericordia, e una pezza brugata e castegniva, in località "in Boreta a la fopa de Canto", alla Scuola di S. Maria.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 660x190; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

293
Instrumentum obligationis

1413 maggio 8. Sedrina
Obbligazione fatta da Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, verso Bertramo fu Persevallo de Pessentibus di Brembilla, ab. a Sedrina, per il pagamento di £ 50 per l'acquisto di 2 pezze di panno bretino basso.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x325; latino
Conservazione: buona

294.1
Instrumentum confirmationis

[...] dicembre 17 metà sec. XVI(1). Bergamo, "super lobijs domus pretorie"
Sullo stesso supporto del doc. n. 294.2.
Ratifica di Andrea di Pasino de [...] di un instrumento di cui non vengono dati gli estremi.
notaio: Colleonibus (de) de Galgari Marco "nuncupatus clericus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x210; latino
Conservazione: discreta

294.2
Instrumentum liberationis

1549 gennaio 17. Bergamo, vicinia di San Lorenzo
Sullo stesso supporto del doc. n. 294.1.
Quietanza rilasciata da Lazzaro fu Giacomo de Levitis a Giovanni Pietro fu Tonolo de Augustinis di Nembro, per il pagamento di £ 570, come da citato atto di vendita.
notaio: Colleonibus (de) de Galgari Marco
Originale

295
Parabula

1390 ottobre 25. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa dal giudice alla Ragione di Bergamo Cristoforo de Astulfis di Pavia al servitore del Comune, su istanza di Guglielmo fu Bernardo de Ficienis, di pignorare i beni di Bartolomeo e Giacomo fu Giorgio de Lancis sino al pagamento di £ 20, dovute quale canone di un anno per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Gorlago e di una casa "plodata e paleata", con corte ed alberi, sita in territorio di Santo Stefano, in località "in Broleto".
notaio: Zampayla Betino di Manfredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x200; latino
Conservazione: buona

296
Instrumentum obligationis

1496 giugno 7. Bergamo
Obbligazione fatta da Lorenzo fu Giacomo de Locatelis, conte di Mapello, ab. a Somasca, verso Giacomo fu maestro Antonio de Trinalis,di Averara, per il pagamento di £ 9, prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Precornelis (de) Giovanni di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x200; latino
Conservazione: discreta

297
Instrumentum liberationis

1464 novembre 12. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Quietanza rilasciata da Bianca di Giovanni de Suardis, vedova di Giovanni fu Simone de Brixianinis, tutrice dei figli, a Leonardo fu Pietro de Sextarijs di Ponte, d. "dela Crota", per il pagamento di £ 24 dovute quale canone per l'affitto per 3 anni di una casa "coppata", con corte ed orto ed una mola da guado, sita in Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 510x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza n°25

298
Instrumentum locationis

1523 gennaio 20. Iseo
Locazione perpetua fatta da Simone fu Alessandro d. "Bitinelle" de Iudicibus, di Palosco, in Graziolo fu Pecino de Paxis, ab. a Cologne, di una pezza di terra aratoria sita a Cologne, di piò 4 e pert. 1,5, al prezzo di £ 52 in monete bresciane "pro plodio", per un totale di £ 227,5, al fitto annuo di £ 5 bresciane "pro quolibet centenario", a S. Martino.
notaio: Grumerinis (de) Geronimo fu Tonino, di Iseo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 532x170; latino
Conservazione: buona

299
Instrumentum liberationis

1421 novembre 15. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Pietro de Lanzis, cittadino di Bergamo, a Tonolo e Pietro fu Martino de Cavernacho per il pagamento di £ 32 e 2 paia di capponi, dovuti quale canone per l'affitto di più pezze di terra site nel territorio di [...].
notaio: Ambivore (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x270; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse

300
"Instrumentum obligationis"

1440 novembre 21. Valdimania
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XIX.
Obbligazione fatta da Tonolo fu Francesco de Ronchallis di Valdimania, ab. a Carvico, verso Michele di Pasino del fu Francesco de Ronchallis per il pagamento di £ 99, prezzo dovuto per l'acquisto di drappi di panno di lana nostrano.
notaio: Arigonum Giovanni di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x145; latino
Conservazione: discreta

301
Instrumentum obligationis

1386 marzo 28. Lemine
Obbligazione fatta da Giovanni fu Giacomo Bronzoni di Monte Marenzo, di legge longobarda, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni Dalmasonum di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 60 avute in prestito.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x190; latino
Conservazione: buona

302
Parabula

1377 aprile 9. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa dal giudice alla Ragione del Comune di Bergamo Peterzollo de Ternis, di Cremona, a Bartolomeo fu Petrino de Tarussis, di entrata in possesso dei beni di Pasina, vedova di Gaspare de Tarussis fu Giovanni de Roxiate, visto l'"instrumentum consolti" e la donazione fatta da Pasina a detto Bartolomeo.
notaio: Lallio (de) Giovanni Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x200; latino
Conservazione: discreta

303
Instrumentum liberationis

1460 novembre 24. Entratico
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Bonomo de Boneris di Foresto, ab. ad Entratico, ad Alvise fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 35 date in prestito.
notaio: Grono (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 167x263; latino
Conservazione: buona

304
Instrumentum liberationis

1344 novembre 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Giacomo de Pilis, di Bergamo, a Pietro d. "Pacius" fu Lanfranco de Conterollis, di Bonate Sotto, per il pagamento di £ 23 per un contratto di soccida di 2 vacche e 1 manzo.
notaio: Blottis (de) Meliorino fu Battista
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x235; latino
Conservazione: buona

305
Praeceptum

1325 giugno 1. Lemine
Intimazione di comparizione fatta dal Podestà di Bergamo a Bono Tainonus, di Lemine, in caso di opposizione all'immissione di Pasio d. Morandino fu Giovanni de Zanchis in possesso di una casa in Lemine.
notaio: Solario (de) Marco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie al margine sin.

306
Parabula

1409 dicembre 16. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa da Maffeo de Maffeis, vicario del Podestà di Bergamo, al servitore del Comune di immettere Giudo de Cararia, sindaco e procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, nel possesso di una casa sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, locata a Giovanni fu Venturino, di Paladina, al fitto annuo di £ 4, ed insolvente per il decorso anno.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 115x300; latino
Conservazione: discreta

307
Instrumentum obligationis

1379 novembre 28. Genova
Obbligazione fatta da Antoniolo fu Penusino de Mazochis di Martinengo e da Salomone fu Rogerio d. "Genettus" de Medianis di Mapello verso Giannetto fu Bertolino de Maironibus de Ponte per la restituzione, entro un mese, di 40 fiorini d'oro avuti in prestito.
notaio: Parrizolus Stefano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 315x125; latino
Conservazione: buona

308.1
Praeceptum

1482 giugno 17. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Sentenza pronunciata dal Giudice dei dazi, ad istanza di di Bertolino de Moyollis, conduttore del dazio di gratarola di Bergamo, contro Giovanni del Collo, condannato a pagare sol. 6 e den. 6, "pro medietate dacij equi", oltre le spese di giudizio.
notaio: Bollis (de) Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta

308.2
Praeceptum

1482 giugno 19
Sentenza pronunciata dal Giudice dei dazi di Bergamo che condanna Giovanni del Collo a pagare £ 9 e sol. 1 di spese di giudizio.
notaio: Bollis (de) Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x140; latino
Conservazione: discreta

309
Testamentum

1426 settembre 3. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro, borgo Santo Stefano
Testamento di certo Bettono che dispone dei suoi beni verso dei privati.
notaio: Plaza (dela) Simone fu Agnello
notaio autenticante: redatto per esteso da Francesco fu Simone dela Plaza sulla base delle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x200; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi estesi e macchie
Note:
1. Frammento mancante della prima parte.

310
Instrumentum confessionis

1458 febbraio 18. Caprino, Valle San Martino
Dichiarazione di Vincenzo de Rota di avere avuto "in depositum" dal fratello Petrino, speziale, 2 giumente del valore stimato in 15 ducati veneti.
notaio: Zonca (dela Zonca) Giovanni di Ambrogio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x180; latino
Conservazione: discreta

311
Instrumentum venditionis

I metà sec. XV(1). [...]
Frammento di vendita gravemente danneggiato.
notaio: de Capriate [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x140; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi al lato sin.
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

312
Praeceptum

1454 settembre 13. Sant'Omobono, "ad banchum dom. Petri de Rotha locumtenentis dom. Antonij de Reddona vicarij Vallis Imanie"
Immissione di Giovanni, figlio e procuratore di Giacomo d. "Braghinus" de Roncalis, in possesso di una pezza di terra prativa sita nel territorio di Caprino, di propprietà dei fratelli Pietro e Giovanni fu Antonio de Mazolenis, a titolo di restituzione di un debito di £ 35.
notaio: Muzzo (de) Tomaso di Grazianino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1210x180; latino
Conservazione: discreta

313
Instrumentum venditionis

1425 novembre 19. Olginate (LC)
Vendita fatta da Bernardo fu [...] de Andriotis ad Antonio fu Gotardo de Crottis di una pezza di terra ronchiva, vitata e prativa sita in territorio di Uglono, al prezzo di £ 64 in moneta milanese.
notaio: Recchis (de) Giovannino fu Martino, di Olginate
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 660x275; latino
Conservazione: cattiva; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro

314.1
Parabula

1476 luglio 1. Bergamo
Sullo stesso supporto dei docc. n. 314.2 e 314.3.
Licenza concessa dai consoli di giustizia di Bergamo Domenico de [...] e Giovanni Carlo de Tirabuschis al servitore del comune di pignorare i beni di numerosi debitori che vengono elencati insieme all'ammontare del debito.
notaio:(1)
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

314.2
Parabula

1476 luglio 20. Scano
Licenza concessa da Sebastiano Aregona, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, al servitore del Comune, di pignoramento dei beni di diversi debitori elencati insieme all'ammontare del debito.
notaio:(1)
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

314.3
Parabula

1476 luglio 30. Bergamo
Licenza concessa da Sebastiano Aregona, giudice alla Ragione di Bergamo, al servitore del Comune, di pignoramento dei beni di diversi debitori elencati insieme all'ammontare del debito.
notaio:(1)
Atto singolo; ff.2, membr.; 1009x150; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

315
Instrumentum locationis

II metà sec. XV(1)
Investitura "ad rectum livellum" fatta dal priore del Monastero di S. Nicola di "Verziano".
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 280x235; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi lato sin.
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

316
Pergamena mancante nella collocazione topografica.

[...]
Frammento(1)
Note:
1. Così definito nell'inventario ottocentesco.

317
Instrumentum venditionis

1371 febbraio 11. Bergamo, vicinia di Sant'Antonio, borgo sant'Andrea, contrada "de Palazo"
Vendita fatta da Giovanni d. "Zanola" fu Giovanni de Muzzo, cittadino di Bergamo, di legge longobarda, a Venturino d. "Zoppus" e Fachino fu Giovanni de Ragonzonis di Sorisole, fornai, abitanti nella vicinia di San Michele all'Arco, di una pezza di terra arativa e vitata, sita in Bergamo, contrada Palazzo, località "in Catedra sive ad Molendinum Clementinum", di pert. 50 e di un muello del torrente Morla, di once 2,5, con ogni diritto sulle acque e la decima della terra, al prezzo di £ 962 e sol. 10.
notaio: Plaza (dela) Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 630x270; latino
Conservazione: buona

318
Instrumentum procurae

1456 novembre 18. Sabbioneta (MN)
Procura fatta da Bettino fu Gerolamo de Nova di Bergamo, ab. a Sabbioneta, in Giovanni fu Gerolamo de Nova, frate dell'Ordine di San Domenico.
notaio: Mascopis (de) Abramino fu Antonio, di Luzzara, cittadino di Mantova
notaio autenticante: certifificazione del vicario di Sabbioneta di pubblica fede di detto notaio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x200; latino
Conservazione: buona

319
Testamentum

1509 maggio 4. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce
Testamento di Ursina fu Damiano de Ceresollis, moglie di Bernardo fu Gotofredo de Locatellis, cittadino di Bergamo, che lega un ducato annuo alle chiese di S. Maria della Grazie, di S. Agostino, di S. Francesco, di S. Maria del Rosario, di S. Chiara, di S. Bernardino, di S. Alessandro della Croce, e alla Scuola di S. Orsola, e dona alla chiesa di S. Agostino anche "magietas argenteas situatas in eius drapis".
notaio: Borellis (de) Bernardino di Tonolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 680x190; latino
Conservazione: discreta

320
Instrumentum obligationis

1413 febbraio 26. Bonate Sopra, "in sedumine illorum de Berlendis de Alzano qui dicuntur de Vegis"
Obbligazione fatta da Leonardo fu Doroteo de Beronis di Bergamo verso Venturino fu Bombeno de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 130, prezzo dovuto per la fornitura di 3 pezze di panno bretino basso.
notaio: Casariis (de) Peterzolo di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°55

321
Instrumentum obligationis

1401 giugno 11. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Obbligazione fatta da Pellegrino fu Giorgio de Maffeis verso Giovanni fu Giorgio de Brembate per il pagamento di £ 320 avute in prestito.
notaio: Redona (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 430x205; latino
Conservazione: buona

322
Instrumentum liberationis

1440 maggio 18. Bergamo
Quietanza rilasciata dal conte palatino Maffeo fu Davide fu Giovanni de Brembate, giudice, ad Antonio di Defendino de Cerro, agente a nome di Giovanni fu Maffeo de Cerro, per il pagamento di £ 7 e uova 24, canone di 2 anni dell'affitto di una pezza di terra "breniata" e ortiva, sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, presso la fonte omonima.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Bettino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x185; latino
Conservazione: buona

323
Instrumentum procurae

1440 novembre 24. Palazzolo (BS)
Procura fatta da Andriolo fu Attone de Ficienis, cittadino di Bergamo, ab. a Capriolo, in Peterzolo suo fratello.
notaio: Farina (de) Giovanni fu Antonio, di Martinengo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 310x150; latino
Conservazione: buona

324
Instrumentum venditionis

1526 giugno 12. Bergamo, "in camera audientie domini potestatis Bergomi"
Vendita fatta per ordine di Paolo Valoresso, Podestà di Bergamo, ad Antonio Balbus, visti gli atti del contenzioso con Malatesta de Suardis in ragione di £ 222 e sol. 3, di pert. 6 e tav. 9 di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Zandobbio, contrada "della Selva", di detto Malatesta, constatato il valore all'incanto di £ 40 alla pertica. Il podestà riserva ad Antonio detti mandati e scritture da usarsi a difesa di dette pertiche di terra contro Malatesta, in caso di evizione.
notaio: Giradellis (de) Peziolo fu Alessandro
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1000x180; latino
Conservazione: buona

325
Codicillum

1462 dicembre 28. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Codicillo testamentario di Tarnione fu Maffeo de Ghislandis che nomina la moglie Caterina fu Costante dela Plaza usuffruttuaria della casa e lega £ 25 annue alla chiesa di S. Francesco, con onere di una messa, potendone gli eredi esserne esentati acquistando "pro ipsa fabrica" beni immobili che ammontino a £ 500, destinandone i proventi a spese di culto.
notaio: Albino (de) Stefano fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 690x245; latino
Conservazione: discreta

326
Instrumentum venditionis

1478 novembre 4. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce
Vendita di Gaitaldo fu Enrico de Albricis a Bartolomeo fu Enrico de Albricis di una pezza di terra aratoria, boschiva, corniva con una tezza, sita in territorio di Onore, località "in Bino", di pert. 21 e tav. 18, riservandosi il venditore l'onere di restaurare il tetto in paglia della tezza, al prezzo di £ 320, che sono parte del pagamento dei fitti della tezza, come da atto di investitura in Gaitaldo ed altri, rogato da Bartolomeo de AlbriciS.
notaio: Noris (de) Giovanni di Bonomo de Rigosa
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2230x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXXIIn4

327
Instrumentum venditionis

1453 maggio 25. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Vendita fatta da Giacomo fu Antonio de Ficienis a Maffeo fu Tonolo de Albricis di 50 pertiche di una pezza di terra prativa di pert. 200 in totale, sita nel territorio di Mezzate e Bagnatica, confinante ad ovest con la seriola Antulina, con il relativo diritto d'uso delle acque, al prezzo di £ 100.
notaio: Marchisis (de) Vailetto di Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1120x190; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XXXVI

328
"Instrumentum dotis et consolti"

1533 dicembre 24. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Investitura fatta da Marco fu Antonio Balbi, nobile veneto e cittadino di Bergamo, in Laura fu Agostino de Basellis, sua moglie, di tutti i propri beni, a titolo di pegno della di lei dote di 800 ducati d'oro, parte in denaro e parte in altri beni, a richiesta di Giovanni Andrea dela Valle, zio, e di Donato, fratello di detta Laura, che si impegnano al pagamento di un debito di Marco verso i Frati di San Francesco dell'Ordine dei Conventuali.
notaio: Rota (de) Giovanni Antonio fu Bernardino
notaio autenticante: redatto per esteso da Bernardino fu Giovanni Rota sulla base delle imbreviature del notaio rogante defunto
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1520x250; latino
Conservazione: discreta

329
Instrumentum obligationis

1454 febbraio 4. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Pezolo Rivola, convocato avanti i consoli di giustizia di Bergamo, verso Albertino de Prezate, notaio, per il pagamento della sua mercede di £ 7 e sol. 10
notaio: Zunonibus (de) Guglielmo di Gentilino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x1857; latino
Conservazione: buona

330
Instrumentum obligationis

1476 ottobre 26. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Comino d. "Os" fu Zambono "Casine" de Magris, ab. a Rosciate, verso Matteo fu Rogerio de Roxiate per il pagamento di £ 18 per fornitura di alcuni panni di lino e per restituzione di un prestito.
notaio: Roxiate (de) Vincenzo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x195; latino
Conservazione: buona

331
Instrumentum venditionis

1412 marzo 14. Clanezzo
Vendita fatta da Bertramo fu Salvino dela Corna di Valdimania a Venturino d. "Borzaga" fu Paganino de Cosullis, di Lemine, di una pezza di terra aratoria e vitata sita a Forzanica, di pert. 14, confinante con proprietà del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, al prezzo di £ 100.
notaio: Chinellis (de) Giovanni fu Aiolfino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 270x180; latino
Conservazione: discreta

332
Instrumentum liberationis

1442 novembre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Giovanni fu nobile Pietro de Lancijs di Bergamo a Bonifacio fu Giovanni de Ayardis di Bergamo per il pagamento di £ 60, canone per l'affitto di un anno di una pezza di terra sita a Comun Nuovo.
notaio: Ayardis (de) Marco fu Marco, notaio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 215x165; latino
Conservazione: buona

333
Instrumentum obligationis

1401 dicembre 28. Bergamo, vicinia di San Leonardo
Obbligazione fatta da Garbaneo fu Fachino de Urio verso Bonomo fu Alberto de Mariano, mercante di Bergamo, per il pagamento di £ 32 e sol. 8 in restituzione di un prestito.
notaio: Crema (de) Giacomo di Fachino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 655x190; latino
Conservazione: discreta

334
"Instrumentum divisionum"

metà sec. XV(1)
Divisione di terre tra i fratelli Angelo, Tomaso e Giovanni [...]: a Giovanni spetta una pezza di terra aratoria e ronchiva sita in territorio di Cenate, "ad Ronchos dela frontera", di pert 18, gravata di un livello di sol. 11 e un paio di capponi a Battista de SuardiS. Detti fratelli verseranno annualmente £ 6, pro capite, alla madre Caterina.
notaio: Tercio (de) Francesco.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 975x185; latino
Conservazione: pessima; danni: esteso strappo al centro
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

335
Praeceptum

1406 novembre 3. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Intimazione fatta da Giovanni de Baniatis, console del Paratico dei Mercanti di Bergamo, a Goffredo fu Albertino de Gussis e Zambono fu Domenico de Colombonibus di San Pietro d'Orzio, ab. a Cologno, per il pagamento di £ 100 ad Antonio d. "Carafogius" fu Bonadeo de Castello de Sancto Gallo, cittadino di Bergamo, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno alto e 3 pezze di panno bretino basso.
notaio: Totelmannis (de) Federico, notaio dei Consoli del Paratico dei Mercanti
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x200; latino
Conservazione: buona

336
Instrumentum procurae

1406 novembre 18. Foppa de Cu
Procura fatta da Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis di Bergamo in Bella de Barillis, vedova di Valentino dela Salle, di Bergamo, e ora sua moglie, per la riscossione della sua dote dai fratelli dela Salle.
notaio: Bageris (de) Alessandro fu Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 430x185; latino
Conservazione: discreta

337
Instrumentum venditionis

1531 gennaio 24. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Vendita fatta da Giovanni Antonio d. "Birle" fu Bonetto de Arigonibus di Lemine ad Antonio fu Giovanni de Sanionibus di pert. 12 e tav. 6 di una pezza di terra aratoria e vitata, di 18 pertiche in totale, sita nel territorio di Brembate, località "in Rascharino", libera da onere di decima, al prezzo di £ 492.
notaio: Bageris (de) Giovanni fu felice
Atto singolo; ff.4, membr.; 2195x180; latino
Conservazione: discreta

337.1
Parabula

1473 settembre 4. Lovere
A tergo viene data la segnatura 337. 1/2.
Licenza concessa da Nicolò de Rechanato, vicario del podestà di Bergamo Andrea Diedo, al servitore del Comune, su istanza di Battista de Guinizonibus di Crema, ab. a Lovere, di fare ogni esecuzione contro Matteo fu Marchisio de Boxijs, di Lovere, per un debito di ducati d'oro 85, fiorini 4, ungari 6 e carantani 40, prezzo dovuto per la vendita di panni di lana alti, e di immettere il creditore nel possesso di una casa in Lovere.
notaio: Berardonibus (de) Antonio di Matteo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1004x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo VI

338
Parabula

1473 settembre 22. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa dal vicario pretorio Nicolò de Rechanato a Bartolomeo de Albricis e a qualsiasi ufficiale del Comune di esecuzione della sentenza emessa contro Midanino de Zanchis che lo condannava a restituire a detto Bartolomeo una pezza di terra prativa e boschiva sita in territorio di Bagnatica "seu Mezate", "in Sorte magna"," in quanto alienata "extra casale paternum", e a pagare le spese di giudizio.
notaio: Zoncha Lorenzo, notaio del vicario pretorio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 855x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XXXVn10

339
Instrumentum locationis

1386 marzo 28. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Locazione perpetua fatta da Fulchino fu Bertolasio de Suardis, c. p., in Ziliolo fu Bonetto de Mussinonibus di Zogno, conciatore di pelli, di una pezza di terra arativa e vitata sita in territorio di Azzano, "in Breda", di pert. 6, e di tutta la relativa decima, al fitto annuo di sol. 16,5, a San Martino.
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x200; latino
Conservazione: discreta

340
Instrumentum venditionis

1352 dicembre 18. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano
Vendita di Ognibene fu Guglielmo de Mascaronibus fisico, di legge longobarda, a Giovanni fu Fadino de Molonio di borgo Santo Stefano, di una casa con corte sita in Bergamo, borgo Santo Stefano, "in Scrieta de Mascaronibus", confinante con beni dei Frati Umiliati di Osio e dell'Ospedale di S. Leonardo.
notaio: Vavasoribus (de) Guglielmo
notaio autenticante: redatto per esteso da Guglielmo Alessandro Bergonzi sulla base delle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x230; latino
Conservazione: buona

341
Testamentum

1374 luglio 25(1)
Legato di certo Leonardo al Convento dei Frati Predicatori con clausola di messe. (il bene non è identificabile per strappi estesi)
notaio: Aliprandi (de Aliprandis) Leonardo di Guglielmo
notaio autenticante: redatto per esteso da Bertramo de Spalencijs sulla base delle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x175; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi
Note:
1. La data è stata completata sulla base dell'indizione, essendo il supporto strappato in corrispondenza dell'unità.

342
Instrumentum cessionis

1474 gennaio 4. Lovere
Cessione di Battista fu Oliviero de Guinizonibus di Crema, ab. a Lovere, a Giovanni fu Bartolomeo de Bonaldis, ab. a Lovere, di ogni suo diritto verso Matteo fu Marchisio de Bosis di Bergamo in ragione di ducati d'oro 95 e carantani d'argento 40, dovuti da Matteo a Battista.
notaio: Celeri (de Celeris Giuseppe fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x165; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo VI

343
Instrumentum finis et refutationis

1428 settembre 21. Bergamo, convento dei Frati Predicatori
Rinuncia fatta da Nicolò fu Mafiolo de Urio, c. p., a favore del Convento di S. Stefano a tutti i suoi diritti sopra una pezza di terra aratoria e vitata sita in contrada Palazzo, in località "in Bodrio", e confinante con altre terre di detto Convento, spettando questa a pieno titolo al Convento.
notaio: Salvetis (de) Giorgio fu Fachino, di Cenate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x190; latino
Conservazione: buona

344
Instrumentum liberationis

1374 maggio 28. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nella casa del Consorzio della Misericordia Maggiore
Quietanza rilasciata da Paolo de Petergallis, cittadino di Bergamo, dottore in legge e ministro del Consorzio della Misericordia, e da Giovanni fu Benedetto de Preposullo, canevaro, a Stefano fu Giovanni de Codestarijs, canonico della Chiesa di Bergamo, per il pagamento di £ 6, sol. 15 e 2 capponi, quota parziale del fitto di £ 10, sol. 10 e capponi 5 da pagarsi ogni anno dagli eredi di Lanfranco de Anthia, spettante al Consorzio per volontà testamentaria, sopra una pezza di terra prativa e broliva sita in Bergamo, borgo Santo Stefano.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 615x200; latino
Conservazione: buona

344.1
Testamentum

1477 aprile 16
A tergo viene data la segnatura 344.1/2.
Legato di Giorgio de Lazaris di Albano di £ 7 per 25 anni al Convento di Sant'Agostino, per la celebrazione di messe.
notaio: Colonio (de) Andrea di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x160; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi ai margini
segnatura vecchia: rotolo XLIV

345
Instrumentum liberationis

1433 febbraio 8. Olera, sulla piazza
Quietanza rilasciata da Alessandrino fu Donato de Roxiano a Bartolomeo fu Zano de Zanettis per il pagamento di una libbra di cacio salato, quale canone per l'affitto di un anno dei 3/4 di una pezza di terra prativa sita in territorio di Ponteranica.
notaio: Curtenovis (de) Venturino della Costa
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 270x160; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
segnatura vecchia: rotolo XI

346
Instrumentum obligationis

1471 gennaio 24. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Sandrino de Turizenis verso Francesco de Canestris per il pagamento di £ 14 e sol. 10, prezzo dovuto "pro resto" di bancali 50 di tarlatana.
notaio: Vitalba (dela) Nicolò
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x135; latino
Conservazione: discreta

347
Instrumentum cessionis

1322 ottobre 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XIX.
Cessione fatta da Martino fu Giudotto de Advocatis di Bergamo, procuratore di Alberico fu Bergamino de Tercio, notaio di Bergamo, al prete della chiesa di S. Agata di Bergamo, di un credito verso Obertino fu Lanfranco Ballicantis di Valle d'Astino, in ragione di sol. 30, fitto dei prossimi 5 anni per una pezza di terra vitata con casa, sita in Bergamo, in Valle d'Astino.
notaio: Bonate (de) Zacherolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x260; latino
Conservazione: discreta

348
Instrumentum obligationis

1458 giugno 3. Bergamo, borgo San Lorenzo
Obbligazione fatta da Giovanni di Stefano de Devidonibus di Albino, cittadino di Bergamo, verso Tonolo fu Ambrogino de Gratarollis per la consegna di pietre per la costruzione di un muro per un valore di £ 19,, al computo di sol. 45 da pagarsi a detto Giovanni da Tonolo per ogni cavezzo di muro.
notaio: Rota (de) Raffaele di Agostino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 605x195; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi al margine superiore

349
Instrumentum obligationis

1379 giugno 29. Gorlago
Obbligazione fatta da Pecino fu Alberto de Albanis di Gorlago verso Menino fu Alberto de Albanis per il pagamento di £ 600 in restituzione di un prestito.
notaio: Albanis (de) Pasino, di Gorlago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x280; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°34

350
Instrumentum venditionis

1389 aprile 15. Bergamo, "sub regio novo communis Pergami"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Vendita di Venturino fu Bartolomeo de Carnariis di Bottanuco, cittadino di Bergamo, a Giovanni fu Pietro de Leucho, mercante di Bergamo, di una casa "solerata", con un torchio, e di una pezza di terra aratoria, vitata e boschiva con una pergola di vite e un portico coppato, site in Bergamo, nella vicinia di borgo Canale, in contrada Castagneta, "ad Foppam de Gabonibus", di pert. 33, e di una pezza di terra brugata e castegniva, lì vicino, "ad viam Fontanarum sive ad Foppam de Gabonibus", di pert. 40, al prezzo di £ 300.
notaio: Solto (de) Antoniolo di Vincenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 505x250; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°16

351
Instrumentum liberationis

1367 novembre 14. Bergamo, borgo Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in quodam loco ubi dic. ad rasuriam"
Quietanza rilasciata da fra Todeschino da Paladina, procuratore a ciò delegato dal Capitolo del Convento dei Frati Predicatori, a Rodolfo fu Bonomo de Molinaris di Stezzano, ab. a Bergamo in borgo Sant'Andrea, per il pagamento di sol. 15, canone di 3 anni scaduti a San Martino u. S. , per l'affitto in perpetuo di una casa con corte ed ort, sita nel borgo e nella vicinia di Santo Stefano.
notaio: Sigezzis (de) Giovanni, di Premolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 97x212; latino
Conservazione: buona

352.1
Instrumentum venditionis

1385 gennaio 29. Antegnate, nell'abitato
Vendita compiuta da Tedoldo detto Rida fu Martino de Rubeys di Endenna, nel distretto di Bergamo, ab. ad Antegnate, nel vescovado di Cremona, a Bombeno d. "Sigecius" fu Zanno de Dalmasonibus di Clanezzo, nel distretto di Bergamo, di una casa "copata, murata et in parte solerata" sita "in burgo seu in vila" di Antegnate, al prezzo di £ 80.
notaio: Moschardis (de) Giacomo, di Antegnate
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 495x222; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 18

352.2
Instrumentum locationis

1385 gennaio 29. Antegnate, nell'abitato
Sullo stesso supporto del doc. n. 352.1.
Locazione fatta da Bombeno detto "Sigecius" fu Zanno de Dalmasonibus di Clanezzo, nel distretto di Bergamo, in Tedoldo detto Rida fu Martino de Rubeys di Endenna, nel distretto di Bergamo, ab. ad Antegnate, di una casa "copata, murata et in parte solerata" sita "in burgo seu in vila" di Antegnate, per 3 anni, al canone annuo di £ 9 a S. Michele.
notaio: Moschardis (de) Giacomo, di Antegnate
Originale

353
Instrumentum obligationis

1397 febbraio 15. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo, "in stacionem quam tenet Antonius de Costis not. a mag. Bertulinus f.q. Zamboni de Redona suprascripti burgi"
Obbligazione di Giovanni d. "Burninus" fu Zanno de Beyzachis di San Gallo, nel distretto di Bergamo, ab. a Cologno, verso Petercino fu Ambrogio Berlendis di San Gallo, ab. a Bergamo in borgo Sant'Andrea, per il pagamento di £ 14, in due rate di £ 7 ciascuna, il 1 luglio e a S. Martino p. v., con gli eventuali interessi, dovute per la vendita di una pezza di panno bergamasco "aparegiatum".
notaio: Brembilla (de) Gennaro di Bertamo d. "Cavacinus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 492x215; latino
Conservazione: buona

354
Instrumentum liberationis

1436 ottobre 18. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo sapientis viri domini [...] de Gromulo et in studio eius"
Di seguito alla segnatura antica, di mano del sec. XVIII: "Maldura e Soardi, contessa".
Quietanza rilasciata da Maffeo fu Marchiondo de la Maldura, cittadino di Bergamo, creditore di Marsilio de Suardis di £ 90, a Zovaneto de Ronzelis di Treviolo per il pagamento di £ 35,5, in quanto debitore al detto Marsilio di £ 110, e contro il quale lo stesso Maffeo aveva agito per via legale.
notaio: Lalio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 301x214; latino
Conservazione: cattiva; danni: scrittura fortemente sbiadita, abrasioni
segnatura vecchia: rotolo III

355
Codicillum

metà sec. XV(1). [Bergamo]
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; di altra mano il numero: "40", forse un'antica segnatura.
Codicillo al testamento di Marchetto fu Bartolomeo de Hondratis di Ciserano, ab. a Bergamo (rogato in data 3 marzo 1424 dallo stesso notaio), che cassando tutte le precedenti disposizioni, costituisce eredi universali i figli Bartolomeo, Giovanni e [...], dispone un lascito annuale al Convento di S. Francesco in Bergamo di sol. 32 perché venga recitato un divino ufficio sulla propria tomba, ed uno di di £ 7 da distribuirsi ai poveri; e al Monastero di S. Fermo e Rustico in Bergamo, di sol. 20 a San Martino, da trarsi dal canone riscosso per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 20 sita in territorio di Bergamo, "in contrata Sancti Mauricii"; la quale rimanga in perpetuo soggetta a tale onere, ma divenga di proprietà della Misericordia di Bergamo qualora gli eredi si sottraessero a tali obblighi.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano(2)
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1050x212; latino
Conservazione: pessima; danni: lacero tutto il margine sin., macchie, muffa
Note:
1. Datazione desunta dai caratteri delle varie sottoscrizioni notarili che corredano l'atto (peraltro scarsamente leggibili) e dalla data del testamento precedente, citato nel testo.
2. A causa dei danni il nome non è leggibile nella sottoscrizione, ma solo nel passo in cui è citato il testamento precedente, che è detto rogato dallo stesso notaio.

356
Instrumentum commutationis

1480 febbraio 3(1). Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, borgo San [...], "in domibus abitationis infrascr. Iacobini de Madone"
A tergo tre regesti: uno in latino di mano del sec. XVI, particolarmente analitico, uno in volgare di mano del sec. XVII ed uno in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura antica); un altro attergato abraso.
Permuta tra lo "spectabilis et sapiens et famosus dom. mag. " Bartolomeo de Albricis, ab. a Bergamo, e Arrigino figlio emancipato di Gataldo, fratello del detto Bartolomeo, che cedono, l'uno una pezza di terra aratoria, boschiva, "corniva" e con una "teges paleata, murata, plancata et zovata (... ) et de novo restaurata", sita in territorio di Onore in località "in Bino", la cui parte aratoria misura pert. 21 e tav. 8 "sine ripis"; l'altro una pezza di prato di pert. 50 sita in territorio di Bagnatica, in località "in Seys", ed il connesso diritto d'acque dalla seriola di Brusaporto.
notaio: Marchesis (de) Vailetto di Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1751x193; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni all'angolo sup. sin. del 1° foglio
segnatura vecchia: rotolo XXVIII Num. 10
Note:
1. Non leggibili per danni alla pergamena, il centesimo e il millesimo sono ricavabili da due diverse note tergali seicentesche.

357
Instrumentum donationis

1462 settembre 18. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Donazione di Bertolamino di Marchisino d. "Marchisoy" de Rossate, cittadino di Bergamo, al notaio Bertolino di Giacomo de Girardis della Costa, agente a nome dei fratelli Giovanni, Valente e Albrigino, figli del notaio Giacomo fu Valente de Roxiate (presente e consenziente), di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 13 sita in territorio di Scanzo in località "ad Gorlascos".
notaio: Girardis (de) Bertulino di Giacomo, della Costa
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 902x150; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 19

358
"Testamentum (...) sine solempnitate verborum"

1355 luglio 22. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in domo habitationis (...) testatricis"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI; di mano di poco successiva il numero "34" (antica segnatura ?).
Testamento di Riccadonna fu Bernardo de Casanovis di Cividate, vedova di Guglielmo d. "Pizettus" de Alcheriis di Bergamo, che costituisce erede universale la Misericordia di Santa Maria Maggiore di Bergamo, salvo disporre che nella propria casa nella vicinia di San Pancrazio, "in via Solata", possa abitare sino alla morte Bertulina fu Bonello Durentus; alcuni lasciti per totali 12 fiorini d'oro per le cerimonie funebri; un lascito di un fiorino d'oro all'anno a fra Venturino de Solario; e la concessione al Convento dei Frati Minori di Bergamo di una coperta di sandalo che si trova nella camera della stessa testatrice.
notaio: Soyarius (?) Girardo fu maestro Guglielmo
notaio autenticante: Giovanni Fanconus redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 404x175; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 2

359
Instrumentum ipothecae

1429 febbraio 24. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitationis et studio sapientis legum doctoris dom. David de Brembate de Colegio Iudicum Pergami"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Costituzione di ipoteca di £ 9 annue su una casa con orto sita a Bergamo in vicinia di Sant'Andrea, da parte di Belixia fu Bono de Pelacoribus di Bonate, vedova di Bartolomeo d. "Quatinus" de Asonicha, a Ursina fu nobile Cristoforo de Rivolla, moglie di Pietro de Alzano cittadino di Bergamo, in correzione di accordi precedentemente stipulati tra le due parti.
notaio: Volta (dela) Antoniolo di Maffiolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 796x207; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 46

360
Instrumentum investiturae ad hereditatem perpetuam

1437 aprile 7. Sedrina, nell'abitato, "sub quadam lobia domus habitationis Tonoli f.q. Guarisci dicti Porchere de la Porchera"
A tergo nota di mano del sec. XVII: "Instrumenta de Brontino"; tracce di un regesto di mano coeva al testo, abraso.
Investitura a titolo ereditario perpetuo, a partire da S. Michele p. v., fatta da Pietro fu Pietro de Mafeis di Zogno in Pietro fu Guglielmo de Gayenis di Bruntino, di una pezza di terra aratoria di pert. 4, con sopra un albero di noci, sita in territorio di Bruntino in località "ad Domos de Folcenis", al censo annuo di £ 2 a S. Michele; con impegno a consegnare all'investito la quietanza (datata 13 agosto 1404) della trasmissione a Pietro d. "Petehanus", zio dell'investitore, dei diritti su quella pezza di terra da parte degli eredi di Debolo de Vincenciis di Sedrina, successivamente passati all'investitore stesso in forza della divisione dei beni fatta con lo zio, con atto del 27 aprile 1436.
notaio: Mafeis (de) Bertolamino di Bassano, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 835x187; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 11

361
Instrumentum obligationis

1406 marzo 7. Montello, nell'abitato, "in sedimine habitationis infrascr. dom. Iachobi"
A tergo regesto di mano del primo sec. XVI.
Obbligazione di Marchisino fu Bartolomeo d. "Crotonus" de Albano di Gorlago verso Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro un mese di £ 50, prezzo di 10 some di miglio da lui acquistate.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 598x198; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 60

362
Instrumentum locationis

1431 aprile 21. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Antonii de Cigollis de Leudro vicarii dom. potestatis Pergami"
A tergo due regesti, uno di mano coeva (cui segue altro breve testo, pressoché illeggibile, di mano del sec. XVI), ed uno più breve di mano del sec. XVII.
Locazione per la durata di 4 anni fatta da Giacomo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, in Teutaldo fu Zoanello de Tercio, cittadino di Bergamo, ed in Giovanni suo figlio, di 2 pezze di prato di pert. 15 circa ciascuna, una delle quali con sopra molti pioppi, site in territorio di Albano, in località"in Albareto", e del diritto d'irrigarle con l'acqua della Zerra, per mezzo dei canali consueti, al canone annuo di £ 10 da pagarsi il 1 maggio.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1168x189; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 47

363
Instrumentum liberationis

1426 gennaio 19. Sedrina, "sub lobia domus Petri dicti Cavalli f.q. Iohanoti de Vitalibus"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata dai fratelli Teutaldo e Zovano, figli del fu Pietro d. "Chuchus" fu Zano d. "Framozius" de Pesentibus di Brembilla, agenti a nome proprio e dei propri fratelli Albertino, Tonolo e Bertram, a Bombeno detto "Sigecius" fu Giovanni detto "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 50 dovute al padre Pietro "Chuchus" quale prezzo di 2 pezze di panno "bretinum aparegiatum".
notaio: Danuenis (de) Bertolamino di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 173x196; latino
Conservazione: discreta; danni: un taglio lungo la piegatura orizzontale

364
Instrumentum consolti

1416 maggio 24. Piazza Brembana, "sub lobia domus Misericordie de la Plazza"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Investitura di tutti i propri beni fatta da Lanfranco, figlio emancipato di Petretto d. "Malaguzzus" fu Vincenzo de Donatis di Piazza Brembana, in presenza e con il consenso del padre, in Caterina sua sposa legittima, figlia del fu Antoniolo d. "Bruzallus" de Gratarollis di Oneta, ab. a Piazza, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 46. Segue, sotto forma di atto distinto rogato nello stesso giorno dallo stesso notaio, la rinuncia fatta da Caterina verso i fratelli del marito, Ambrogio e ***, ad avanzare diritti sull'eredità dei genitori di questi.
notaio: Bordonia (de) Antonio fu Martino detto Borella
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, cart.; 510x193; latino
Conservazione: buona

365
Capitulum testamenti

1457 aprile 23. (omessa la data topica)
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; sul recto, al magine sup. sin., una nota di mano del sec. XVI-XVII che riporta la data dell'atto.
Estratto del testamento di Pietro fu Giovannino d. "Fauzolus" de Benallis, cittadino di Bergamo, relativo ad un lascito di some 10 di frumento al Convento di S. Francesco di Bergamo, da pagarsi, in ragione di una soma all'anno, da parte dei figli Giovannino, di anni 3 e mesi 6, costituito erede universale, e Martino, costituito amministratore di questo.
notaio: Ayardis (de) Bonifacio fu Giovanni
notaio autenticante: Bonifacio fu Giovanni de Ayardis
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 534x177; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 20

366
Instrumentum procurae

1443 marzo 30. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Procura fatta dal nobile Giovanni fu nobile Pietro de Lanciis, cittadino di Bergamo, in Stefano di Savarixio de Savarixiis di Palazzolo, per recuperare il credito di 9 ducati d'oro vantato verso Cristoforo e Biancavino Bolsonus di Rumenengo, e verso i loro soci abitanti a Rumenengo, che furono confinati nella città di Treviso.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Atto singolo; f.1, membr.; 547x170; latino
Conservazione: buona

367
Instrumentum liberationis

1440 novembre 12. Gorlago, nell'abitato, "in campello et prope quamdam domum existentem in ipso campello in qua tenetur hospicium per Iohannem de Serguarneriis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e nota di mano del sec. XVII: "Monticello" (preceduta dalla data del documento).
Quietanza rilasciata da Antonio fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, ai propri fratelli Giorgio e Alvise per il pagamento di £ 532, sol. 13 e den. 8, e della quota di £ 1500 a lui spettante nella suddivisione ereditaria fatta tra i tre fratelli, in soluzione delle quali egli ha ricevuto 4 pezze di terra, delle quali una prativa di pert. 100 sita in territorio di Albano, in località "in Prato de Lumbardis", le altre site in territorio di Montello, consistenti in un rustico con orto ed aia, in località"ad Pergolam", e due pezze aratorie e vitate, per complessive pert. 95, in località"in Breda" e "in Fopella"; e di altre £ 150 dovute quale canone di 2 anni per l'affitto delle dette pezze di terra, il cui termine era a S. Martino u. S. , onere al quale i due fratelli, in forza di precedenti accordi, erano tenuti verso Antonio sino alla stipula della detta divisione.
notaio: Tercio (de) Cristoforo di Donato
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 918x166; latino
Conservazione: buona

368
Instrumentum liberationis

1429 novembre 29. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super solarium scitum super canepam magnam Consorcii Misericordie domine Sancte Marie Maioris"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Giovanni de Baniatis, ministro, da Giacomo de Biffis, canevaro generale, e da Betino Zampayla, credendario e consigliere, tutti sindici del Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore, al notaio rogante, che agisce a nome di Giovanni fu Peterzolo de Prezate, calzolaio di Bergamo, per il pagamento di £ 44 dovute quale canone per 2 anni (il cui ultimo termine scadeva a San Martino u. S. ) per l'affitto in perpetuo di una casa con corte ed orto sita in Bergamo, nella vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 173x217; latino
Conservazione: buona

369
Instrumentum locationis perpetuae

1452 novembre 14. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nella sagrestia del convento di S. Francesco
A tergo due regesti, uno di mano del sec.XVI ed uno di mano del sec. XVIII; di poco anteriore a questo la nota: "Pezze di terra dette la Grattarola".
Investitura a titolo di locazione perpetua fatta da fra Ludovico da Crema, frate guardiano del Convento di S. Francesco, con il consenso di Giacomo fu Teutaldo de Suardis, cittadino di Bergamo, procuratore dello stesso, in Lanzeloto fu [...] de Gratarolis di Oneta, ab. a Bergamo nella vicinia di San Lorenzo "in strata", di 2 pezze di terra site fuori le mura di Bergamo, nella vicinia di Borgo [Canale], in località Castagneta: una [aratoria e] vitata, con prato, bosco e castagneto e "bregniata", l'altra a bosco e castagneto; a titolo di rinnovo di una precedente investitura in perpetuo fatta dallo stesso Convento nello stesso Lanzeloto, al canone annuo di £ 5 ed un sestario di marroni verdi a S. Martino, come consta dall'atto di tale prima investitura, rogato dal notaio Bonfadino fu Antonio de Panizolis di Zogno in data 21 novembre 1435.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.6, membr.; 465x191; latino
Conservazione: cattiva; danni: 1° f. lacero nella parte sup., scritt. sbiadita
segnatura vecchia: N° 39

370
Instrumentum locationis

fine sec. XV - inizio sec. XVI. [...]
Atto mutilo: manca il primo di 3 fogli già cuciti, contenente la data, i nomi completi degli attori e la descrizione dei beni.
Locazione; clausole di completamento da cui si ricavano solo: i nomi di battesimo delle parti (Giovanni Agostino, investiotre; fratelli Giovanni Marco, Giovanni Pietro e Simone, investiti), l'oggetto (due pezze di terra di 85 e 60 pertiche con diritti d'acque connessi) e il canone, di £ 49 annue a S. Martino, ma non l'ubicazione dei beni né altre condizioni del contratto.
notaio: Valle (dela) Gaspare
notaio autenticante: Guglielmo fu Pietro Grigius redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1464x201; latino
Conservazione: buona (riferito ai due fogli superstiti)

371
Instrumentum obligationis

1490 agosto 21. Bergamo, vicinia di San Matteo, "aput hospicio infrascr. Andree de Averaria creditoris"
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVII-XVIII, sopra una nota precedente, ormai illeggibile.
Obbligazione di Fadino fu [...]sino de Rinis di Premolo, ab. a Ponte Nossa, verso Andrea fu Tonolo de Trivalis di Averara, oste in Bergamo, per il pagamento di £ 27, sol. 10 e den. 6 entro il giorno di S. Michele p. v.
notaio: Pilligrinis (de) Betino di Tunino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 364x122; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n° 96

372
Codicillum

1528 luglio 4. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo San Leonardo "alias Sancti Stefani", "in camera cubiculari domus iuris et habitacionis (...) mag. Bernardi"
A tergo breve regesto in latino di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura antica), con aggiunta posteriore in italiano; precedente segnatura: "N° 8" depennata.
Codicillo testamentario di maestro Bernardo fu Tomasino de Zenonibus di Campagnola, fabbro ab. in borgo San Leonardo, che, in aggiunta al proprio testamento, rogato dallo stesso notaio in data 23 maggio u. S. , in cui erano istituiti erede universale Bonomo fu Martino dela Bereta d. "de Schrignolis" ed usufruttuaria la moglie Margherita, ed ai codicilli rogati dallo stesso notaio in data 2 luglio u. S. , disponendo che il Consorzio di S. Alessandro in Colonna subentri a Bonomo se questo vestità l'abito religioso o morirà senza eredi, modifica ora tali codicilli concedendo allo stesso Bonomo la facoltà di disporre pienamente dei beni ereditati secondo le proprie necessità, e chiedendo ai futuri ministri del Consorzio di fungere da custodi di tali disposizioni e da fidecommissari della moglie Margherita, con facoltà anche per essi di alienare tali beni secondo le necessità di lei.
notaio: Benaliis (de) Castello fu Guidone
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 788x174; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n° 8

373
"Instrumentum dotis"

1427 maggio 26. Cologno, nell'abitato, "in domo habitationis infrascr. Maffei de Guissis"
Fori di cucitura al margine super. del primo foglio, forse precedenti alla scrittura.
Investitura di tutti i propri beni fatta da Maffeo fu Giacomo de Guissis di Cologno nella moglie Zoana fu Zinino Talento de Talentis di Bariano, che riceve con il consenso del fratello Bartolomeo, a titolo di pegno per la di lei dote del valore di £ 60.
notaio: Ducibus (de) Bartolomeo fu Zoanno, d. "de Guizardis", di Romano
notaio autenticante: Cristoforo di Antonio de Ducibus d. "de Guizardis" di Romano redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 832x184; latino
Conservazione: buona

374
Instrumentum obligationis

1451 aprile 8. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Bartolamei de Hosmeris de Casuprana vicarii (...) dom. Baptiste de Montello"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Francesco d. "Giochinus" fu Giovanni de Solerio, cittadino di Bergamo, verso Venturino di Bombeno d. "Sigecius" de Dalmasonibus di Clanezzo, agente in qualità di procuratore del padre, e del notaio rogante, agente a nome dello stesso Bombeno, per £ 20 dovute in soluzione di un'investitura in lui fatta dallo stesso Bombeno con atto rogato dal notaio Giovanni fu Minello de ZuchiS.
notaio: Bondo (de) Peterzolo di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 483x196; latino
Conservazione: buona

375
Instrumentum confessionis

1501 settembre 23. Bergamo, nel Palazzo del Comune, al banco del notaio rogante
A tergo regesto di mano pressoché coeva.
Dichiarazione resa da Bono fu Viscardo Bonifegia di Buzzone, console del Comune di Buzzone e Matalone (come da atto rogato da Vaileto de Marchisis, cancelliere della Città), su richiesta di Martino fu Bartolomeo de Ficienis, notaio e causidico, cittadino di Bergamo, agente a nome del Comune di Montello, di aver da questi ricevuto £ 91 e sol. 2 in oro, somma dovuta in virtù della condanna registrata nelle Lettere del Consiglio Novissimo presentate alla Cancelleria del Podestà di Bergamo il 10 dello stesso mese.
notaio: Valle (dela) Bono di Pietro
notaio autenticante: Giacomo di Bertolotto de Vincentiis di Albano, traendo dalle imbreviature del notaio rogante "aliis occupatus".
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 518x210; latino
Conservazione: buona

376
Instrumentum obligationis

1438 settembre 7. Endenna, nell'abitato, "in domo habitationis Martini de Zanchis"
A tergo la data del documento scritta da mano del sec. XVI.
Obbligazione di Petercino fu Marchisio fu Pietro d. "Pediucius" de Gariboldis di Zogno verso Antoniolo d. "Bocinus" fu Bono [...] per il pagamento di £ 80 entro S. Martino p. v., prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno di lana basso "aparegiatum".
notaio: Mafeis (de) Tomasino di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 207x157; latino
Conservazione: cattiva; danni: grosso foro e lacerazioni ai margini, inch.sbiad

377
Instrumentum liberationis

1426 novembre 25. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super solarium scitum super canepam magnam Consorcii Misericordie domine Sancte Marie Maioris"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Bertulino de Baniatis, ministro, Ponzino de Ponzalibus, canevaro generale, Lorenzo de Redona, Giacomo de Biffis e Girardo de Zonio, tutti credendarii del Consorzio, e da Simone d. "Tencha", canevaro del Consorzio per Porta San Lorenzo, al notaio rogante, che agisce a nome di Giovanni fu Peterzolo de Prezate, calzolaio di Bergamo, per il pagamento di £ 22, canone per l'anno corrente per l'affitto in perpetuo di una casa con corte ed orto sita in città, nella vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 174x216; latino
Conservazione: buona

378
Instrumentum liberationis generalis

1421 dicembre 22. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Liberazione da ogni possibile richiesta e rivendicazione fatta da Gapino e Bernardo figli del fu Pietro d. Mutto de Ceresollis di Lemine, agenti a nome proprio, come eredi per 2/3 della sostanza del padre, e a nome di Tonolo e Pietro, figli del fu Tonolo d. "Castionus" fu Pietro Mutto, eredi per 1/3, a favore di Giovanni fu Rogerio de Bocaplatis di Lemine.
notaio: Lalio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 246x238; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 16

379
Instrumentum procurae

1421 giugno 20. Trescore, "in contrata u.dic. ad Turim de Lanziis, in quodam sedumine habitationis infrascr. Bonomelli, (...) iuris dom. Iohannis olim dom. Petri de Lanziis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Procura legale in Giovanni de Lanavegiis di Lodi, ab. a Bergamo, fatta da Bonomello fu Graziolo d. Bologna de Passagorga di Trescore, Bartolamino fu Zinino d. "Trovencinus" de Greppis di Trescore, Fachino suo fratello, Zano fu Otelbo de Boneriis di Foresto, agente a nome proprio e del fratello Brando, Venturino fu Zinino Perono de Vischardellis di Trescore, ed Albrigino fu de Sancto Stephano, tutti abitanti a Trescore.
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 683x196; latino
Conservazione: buona

380
[...]

fine sec. XIV(1). [...]
Frammento: un solo foglio con la parte terminale del testo, refilato sul margine sin.
Tipologia indeterminata; riguarda Giacomo d. "Sozzus" de Benallis e certo Antoniolo.
notaio: Lallio (de) Giovanni di Lanfranco
notaio autenticante: Antonio di Lanfranco de Lallio redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto(2).
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 305x167; latino
Conservazione: pessima; danni: (v. sopra)
Note:
1. Datazione confermata dalla data della delega podestarile citata sotto, nota 2.
2. A ciò delegato dal Podestà di Bergamo, "nobillis et potens vir dom. Melchionus de Spinollis", con atto rogato da Pietro fu [...]xio de Berardis, notaio del Podestà, in data 23 ottobre 14[00] (ind. VIII).

381
"Capitula testamenti"

1515 febbraio 14. Bergamo, "in domo ipsius testatoris, trans Portellum in vicinia di Sancti Stefani"
Bifolio già accolto in camicia cartacea (rilegata a parte) recante la segnatura attuale e, della stessa mano (sec. XIX), regesto in italiano; a c.2v del pezzo, breve regesto di mano dello scriba.
Estratto del testamento di Stefano fu Bartolomeo de Terno, con il quale costituì erede universale il figlio Girolamo, fatti salvi: la cessione in usufrutto vitalizio alla figlia Anna di una camera con un cavezzo d'orto nella casa di abitazione del testatore; un legato di £ 400 per la dote di questa, da versarsi da parte del fratello; un legato di £ 40 al Convento di S. Stefano in Bergamo per il miglioramento della chiesa, ove il testatore chiede di essere sepolto; disponendo altresì che, in caso di morte di Girolamo, l'eredità vada per metà alla Misericordia di Bergamo e per metà alla detta Anna; e che qualora anch'ella morisse, l'intera eredità vada alla Misericordia suddetta. Segue nota, di mano dello stesso scriba, su lascito da parte di Anna al Convento di tutti i beni e diritti a lei riservati in usufrutto, con atto rogato dal not. Giovanni Andrea de Marchisis in data 17 settembre 1525.
notaio: Bonellis (de) Giuseppe
notaio autenticante:(1)
Copia autentica; atto singolo; ff.2, cart.; 225x200; latino
Conservazione: discreta; danni: grande macchia di umidità al centro
Note:
1. La scrittura fa pensare ad un atto notarile in piena regola; probabilmente, formula di autenticazione e sottoscrizione erano contenute in un altro bifolio inserito all'interno di questo, andato perduto.

382
Capitulum testamenti

1516 giugno 16. Bergamo
Bifolio già accolto in camicia cartacea (rilegata a parte) recante la segnatura attuale e, della stessa mano (sec. XIX), un breve regesto in italiano; a c. 2v del pezzo breve regesto di mano coeva a questo; a c.1r la nota, di mano di poco successiva: "fuit plene satisfactum".
Estratto del testamento di Federico fu Giovanni de Rivola, nel quale, fatta salva la costituzione ad erede universale del figlio Giovanni Francesco, si dispone un lascito di £ 50 a favore del Convento dei Frati di San Domenico di Bergamo.
notaio: Marchisis (de) Antonio
notaio autenticante: Bernardino di Antonio de Marchisis
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, cart.; 310x215; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie di umidità

383
"Instrumentum accordi conpositionis et conventionis"

1498 giugno 22. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in studio domus habitationis et iuris spectabilis et clarissimi legum doctoris dom. Benedicti de Gislandis"
Bifolio già accolto in camicia cartacea (rilegata a parte) recante la segnatura attuale e breve regesto in italiano di mano del sec. XIX (la stessa dei docc. n. 381 e 382).
Transazione tra i fratelli Bernardo e Giacomo d. "Taninonus", figli del fu Maffeo de Gislandis, affinché nessuno dei due possa alienare i beni dell'altro, con rinuncia da parte di Giacomo ad ogni richiesta fatta al fratello per i denari riscossi, ora e in futuro, sui beni di entrambi; e riconoscendosi vicendevolmente la facoltà di impegnare l'uno i beni dell'altro, sino ad un valore di £ 150, qualora la sorella Caterina dovesse sposarsi.
notaio: Cerasolis (de) Bernardino fu Lazaro
Originale; atto singolo; ff.2, cart.; 288x190; latino
Conservazione: buona

384
Capitulum testamenti

1509 febbraio 28. (omessa la data topica)
Bifolio già accolto in camicia cartacea (rilegata a parte) recante la segnatura attuale ed un regesto in italiano di mano del sec. XIX (la stessa dei docc. n. 381, 382 e 383); a c.2v del pezzo, una nota di mano del notaio scrittore: "Testamentum dom. sororis Guardine Coleonae. 1509".
Estratto del testamento di suor Guardina terziaria domenicana, figlia del fu Spirano de Coleonibus di Bergamo, con il quale, costituiti eredi universali i Frati del Convento di S. Domenico di Bergamo, dispone altresì un legato di 2 ducati d'oro a favore del Monastero di S. Marta a carico dello stesso Convento. Segue postilla datata 22 aprile 1517, di mano di fra Tomaso Nigolinus, "sindicus"(1), su soluzione di £ 10 e sol. 10 a Girolamo de Polastris, agente a nome del Monastero di S. Marta, "ut in Libro c D, fol. 16 et 24".
notaio: Marchesis (de) Andrea
notaio autenticante: Andrea de Marchesis
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, cart.; 265x182; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, lieve consunzione delle piegature
Note:
1. Evidentemente, sindico del Convento di S. Stefano.

385
[Instrumentum venditionis (?)]

1538 luglio 8. (omessa la data topica)
Documento perduto. Riproduciamo il regesto contenuto nel Registro dell'Archivio Vecchio.
Pateat di vendita fatta da Salomone Sizzi ed Orsina di lui madre da
notaio: Grigis Giovanni, di Rigosa
Originale (?); atto singolo

386
Parabula

1399 maggio 16. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum ad quod iura reduntur per sapientem virum dom. Andream de Domo Albenia vicarium dom. Potestatis"
Licenza concessa a tutti i servitori del Comune di Bergamo da Paolo de Sessa da Milano, giudice alla Ragione del Comune e luogotenente del Vicario, ai servitori del Comune, su istanza di Stelina de Tereno e Ambrogio de Canobio suo marito, di far evacuare una casa in rovina sita nella vicinia di San Leonardo, in borgo Santo Stefano, "in via de Oxio", a spese di Betino de Filacho, che già una volta si è rifiutato di rimettere il possesso della casa a Stelina, legittima proprietaria.
notaio: Maldura (de la) Galasso
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 267x163; latino
Conservazione: buona

387
Instrumentum locationis

1430 febbraio 11. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "sub ulmis cimiterii ipsius ecclesie"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, seguito da una breve aggiunta di altra mano di poco posteriore; di mano di fine sec. XV la nota: "non est amplius Con(ven)ti".
Locazione sino a S. Martino p. v. e per due anni successivi fatta da fra Tommaso de Pisiis di Stabello, del Convento di S. Stefano, in Stefanino fu Giorgio de Ulciporcis, cittadino di Bergamo, di una pezza di orto di tav. 2 sita nella vicinia di Santo Stefano, "iuxta portam de Vitedoga" (confinante ad E con le mura della Città e a S con la strada del Comune di Bergamo), al canone annuo di sol. 5 a S. Martino.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 471x195; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 3a n°33

388
"Testamentum Guielmi Zinetti [de] Sancto Stefano"

1503 gennaio 5. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in contrata de Sancta Lucia (...) ad torcular et domos eiusdem torcularis iuris dom. Antonii q. dom. Ciprii de Suardis"
Fascicolo già accolto in camicia cartacea (rilegata a parte) recante la segnatura attuale ed un regesto in italiano di mano del sec. XIX (la stessa dei docc. n. 381-384); a c.1r del pezzo, di mano del notaio scrittore, il titolo; c.1v bianca.
Testamento di Guglielmo di Giovanni Zinettus di San Gallo, già residente a Santo Stefano in Val Trescore ed ora ab. a Bergamo sulla possessione di Antonio fu Ciprio de Suardis sita "in contrata de Sancta Lucia", in cui costituisce le figlie Marie e Maddalena eredi "in solido" di tutti i propri beni, concedendone l'usufrutto vitalizio alla moglie, Giovannina fu Martino de Piano, e disponendo che, in caso di morte prematura di entrambe, una metà di essi vada al proprio fratello Cristoforo, e l'altra metà al Convento dei Domenicani di Bergamo; e dispone altresì che le eredi paghino al detto Cristoforo la somma di sol. 20, e al Convento le spese per la celebrazione delle "misse Sancti Gregorii" dopo la sua morte.
notaio: Grismondis (de) Tonolo di Giovanni, d."de Albrigatis", di Santo Stefano
Originale; atto singolo; ff.6, cart.; 320x212; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie e lacerazioni al margine super. dei ff.
Note:
1. Segue postilla: "non habuit executionem usque in presentem diem 23 marci 1519".

389
Arbitratum

1401 gennaio 14. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento di S. Stefano, "in claustro interiori scito in dicto monasterio prope capitullum ipsius monasterii"
A tergo, di mano del notaio scrittore: "Pronunciamentum illorum de Urio", ed altra nota ormai pressoché illeggibile; di mano del sec. XVII la segnatura: "N°196" seguita da ampio regesto in latino.
Sentenza di Antonio fu Giovanni de Vavasoribus di Redona, cittadino di Bergamo, arbitro eletto dalle tre parti in lite per l'eredità di Fresco fu Bonomino fu Simone de Urio e di fra Giacomo fu Simone de Urio: maestro fra Giacomo de Urio, priore del Convento di S. Stefano, Armelina fu Andrea de Leucho, vedova di Maffeo fu Simone de Urio, agente a nome proprio e dei figli Paolo, Bonomo, Simone e Nicola, e Corradino d. "Coretus" fu Simone de Urio; stabilisce che maestro fra Giacomo abbia in usufrutto vitalizio una casa con corte ed orto sita in borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, gravata di un censo perpetuo di sol. 10 a favore dell'Ospedale di S. Leonardo, e che dopo la sua morte la casa e l'onere del censo passino al Convento di S. Stefano; dispone che siano divisi a metà tra ciascuna delle altre due parti tutti gli altri beni e debiti lasciati dai defunti, e insieme l'obbligo di pagare allo stesso fra Giacomo, ogni anno per tutta la sua vita, £ 5 a titolo di risarcimento; e altri eredi restituiscano al Monastero di S. Grata "in Columpnellis" una pezza di orto con viti ed alberi, sita nella vicinia di Santo Stefano, in località "ad Fontem de Rasullo" di pert. 5, affidata dal Monastero a fra Giacomo.
notaio: Redona (de) Giovanni di Patrizio
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1296x212; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 13 n° 1

390
"Preconamentum"

1423 febbraio 20. Bergamo, vicinia di Antescolis, porta Santo Stefano, "iuxta habitationem heredum q. Vernazzi de Solario"
Fori per cucitura al margine sup.; a tergo regesto di mano del notaio scrittore e, di altra mano coeva, la nota: "Iohannis de Bondo".
Bando letto da Paolo de Nimbro, tubatore e servitore del Comune di Bergamo, che proclama l'avvenuta emancipazione(1) del figlio Giovanni, diciottenne, da parte di Peterzolo fu Bartolomeo de Bondo, cittadino di Bergamo, dinnanzi ad Antonio de Ficienis, console del Collegio dei Procuratori e dei Notai della Città di Bergamo. Il bando viene ripetuto, lo stesso giorno ed il seguente, anche in altre vicinie.
notaio: Zampayla Betino di Maifredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 459x196; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Atto registrato nel doc. n. 394, al quale questo era probabilmente allegato.

391
Instrumentum obligationis

1498 novembre 21. Bergamo, "in hospitio Andree de Averaria"
A tergo regesto di mano del sec. XVIII (la stessa della segnatura vecchia).
Obbligazione di Giacomo, figlio e procuratore di Giurino fu Giacomo d. "Roba" de Piligr(inis) di Olmo(1), ab. a Palazzago, verso i fratelli Andrea e Giacomo figli del fu Tonolo de Trinallis di Averara, oste nella città di Bergamo, di pagargli entro S. Michele p. v. £ 12 e sol. 16, prezzo dovuto per una certa quantità di sapone che il padre ha acquistato da Giacomo de PiliS.
notaio: Pilis (de) Pietro di Giacomo d."Panizolus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 367x201; latino
Conservazione: cattiva; danni: fori e lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: N°130
Note:
1. Lettura incerta, forse errore di scrittura.

392
Instrumentum locationis

1431 novembre 28. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, nella sagrestia dei Frati Minori
A tergo tre regesti, uno di mano del notaio scrittore, uno di altra mano di poco posteriore, ed uno di mano del sec. XVIII, che aveva apposto anche una segnatura, abrasa.
Locazione per la durata di 9 anni fatta da fra Giovanni da Sorisole, del Convento di S. Stefano, in Pietro fu Zambone de Clauso di Alzano, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 26 sita "in contrata de Sancto Petro de Palazio, contratarum Pergami, u. dic. in Bodrio", al canone annuo di £ 14 a S. Martino.
notaio: Bernardis (de) Pietro fu Tommaso
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 693x187; latino
Conservazione: buona

393
Praeceptum

1375 settembre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris sapientis viri dom. Stephani de Feronis de Perusia"
A tergo brevi note archivistiche di diverse mani coeve.
Mandato del giudice alla Ragione Stefano de Feronis ai servitori del Comune di Bergamo di convocare Betino fu Fachino de Roxiate e Maffeo suo figlio dinnanzi al not. Marchetto de Vezanica, perché paghino entro 3 giorni a Vincenzo, figlio emancipato del not. Giacomo fu Comperano de Leffe, la somma di £ 128 che avrebbero dovuto versare entro un termine già scaduto in pagamento di 80 fiorini d'oro. Seguono, a distanza di pochi giorni: la dichiarazione del servitore incaricato di aver riferito l'ordine del giudice a Betino a Villa di Serio; l'istanza del creditore di procedere contro i beni di Betino, che non si è presentato; la licenza in tal senso del giudice; infine, in data 23 ottobre, la dichiarazione di un altro servitore di aver consegnato copia di tale licenza ai domestici e coabitanti di Betino, a Rosciate.
notaio: Vezanica (de) Marchetto, notaio "ad Offitium Rationis Communis Pergami"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 762x194; latino
Conservazione: discreta; danni: taglio al margine sup., cucito in antico

394
Instrumentum emancipationis

1423 febbraio 20. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo habitationis dom. Iohannis de Grumello"
Fori per cucitura al margine inf.(1); a tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Emancipazione del proprio figlio legittimo Giovanni, maggiore di 18 anni, compiuta da Peterzolo fu Bartolomeo de Bondo, cittadino di Bergamo, ab. nella vicinia di Sant'Andrea, dinnanzi ad Antonio fu Stefano de Ficienis, console del Collegio dei Procuratori e dei Notai della Città di Bergamo, che sottoscrive per conferma.
notaio: Zampayla Betino di Maifredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 346x163; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Cfr. doc. n. 390.

395
"Introytus"

1377 luglio 30. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in infrascr. pecia terre"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.; a tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Immissione di fra Todeschino da Paladina, sindico del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, nel possesso di una casa con orto e brolo sita in borgo Santo Stefano(1), compiuta da Teutaldo fu Alberto de Ubiallo, servitore del Comune di Bergamo, dietro mandato di Peterzolo de Cervis di Cremona, giudice alla Ragione del Comune, a ciò delegato dal nobile Giovanni dela Rocha di Pisa, podestà di Bergamo.
notaio: Crema (de) Federico, notaio e giudice
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 747x215; latino
Conservazione: discreta; danni: modeste lacerazioni ai margini
Note:
1. Nell'attergato la casa è definita "domus heredum dom. Martini de Advegiis dicti de Racha civitatis Pergami".

396
"Sententia diffinitiva"

1479 dicembre 9. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum magnifici dom. potestatis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, con tracce di sigillo impresso.
Sentenza pronunciata da Zaccaria de Suardis, giudice delegato dal Podestà di Bergamo a giudicare sull'appello presentato da Marchisina fu Tomasino de Nova, da Caterina fu Testino de Suardis, moglie di Bertulino Mantuanus, e da Giacomo d. "Socius" de Benaliis, in qualità di erede della defunta sorella Marina moglie di Emanuele de Berardis, contro la sentenza emessa da Giovanni Ascioffa, allora giudice al Maleficio, favorevole al detto Giacomo e contraria a Marchisina (contenuta in atto rogato dal not. Nicola dela Vitalba); la quale sentenza viene cassata e riformata, con la condanna di Giacomo de Benaliis a rimettere nelle mani di Bartolomeo dela Maldura, procuratore di Marchisina, la pezza di terra descritta nell'atto della prima sentenza, poiché si riconosce a Marchisina il dominio diretto sulla stessa.
notaio: Salle (dela) Giorgio di Pietro
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 445x215; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini

397
"Instrumentum transactionis"

1487 dicembre 4. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in curia et super loco differentie de quo supra et infra"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, in scrittura di grande modulo.
Transazione tra Martino fu Sebastiano de Baniatis, cittadino di Bergamo, e maestro Giovanni fu Viviano dela Beretta, sarto, in lite per la reciproca delimitazione delle parti loro spettanti di una corte sita in città, nella vicinia di San Pancrazio, tra le rispettive case di abitazione; lite commessa, per mutuo accordo delle parti, nel nobile Trussardo de Comitibus de Calepio, giudice del Collegio dei Giudici di Bergamo, quando era ancora pendente l'appello presentato da Giovanni contro la sentenza, favorevole a Martino, pronunciata da Ludovico Aragona, allora giudice alla Ragione del Comune di Bergamo (come da atti rogati dal not. Giovanni Antonio de Ficienis).
notaio: Colonio (de) Andrea di Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1425x181; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi erosioni ai margini

398
Instrumentum consolti

[...] agosto 18 (II metà sec. XI). [Bonate] Sotto, "in sedumine habitationis infrascripti [...]"
Frammento della parte iniziale dell'atto. A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI, dal quale si ricava il nome della donna.
Investitura di [...] a titolo di pegno per la dote di £ 24, fatta da Pietro fu Giovanni de Vitalis di Ciserano in Bonafemina figlia di Alberto d. Chierico fu Pietro de Asonica, sua sposa.
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 105x185; latino
Conservazione: pessima

399
"Instrumentum ratificationis"

1456 dicembre 25. Bonate Sotto, "in domo habitationis et familie et sedumine suprascriptorum omnium de Prezate, in quadam coquina ipsius domus scite in terra"
A tergo regesto di mano coeva.
Ratifica compiuta dai fratelli Andriolo e Comino fu Bartolomeo e da Bartolomeo d. "Ruinus" fu Giorgio de Prezate, eredi "in solido" del nonno Giovannino fu Paolo d. "Pascera" de Prezate, un tempo abitante a Bonate Sotto, degli atti compiuti dallo zio Paolo, figlio del detto Giovannino e coerede "in solido" con i nipoti, in disposizione della comune eredità, riconoscendo di aver sempre abitato insieme nella stessa casa di Bonate Sotto, formando così un'unica famiglia, della quale era riconosciuto capo lo stesso Paolo.
notaio: Prezate (de) Albertino fu Peterzolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 794x246; latino
Conservazione: discreta

400
Instrumentum donationis

1452 aprile 5. Stezzano, "in domo habitationis infrascr. dom. Iacobi de Suardis, super quadam caminata"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Donazione "inter vivos" fatta da Donato fu Pietro fu Bertulino de Blendis di Alzano, d. "de Veggis", cittadino di Bergamo, con il consenso di Cusina fu Federico fu Michele de Lanciis, cittadino di Bergamo, e presente il di lei marito Giacomo fu Michele de Suardis, a Giovanni fu Pietro de Lanciis, cittadino di Bergamo, di tutti i diritti vantati contro gli eredi del detto Michele fu Guiscardo de Lanciis ed i possessori dei loro beni, in ragione di £ 320, somma che lo stesso Michele aveva disposto nel proprio testamento (rogato dal not. Gasparo di Giovanni de Muzzo in data 13 aprile 1404) fosse versata a Cusina all'atto del matrimonio; e contro gli eredi di Federico, padre di Cusina, in ragione di £ 400, somma che questi aveva disposto nel proprio testamento (rogato dal not. Betino fu Simone de Adraria in data 8 novembre 1405) fosse versata alla figlia all'atto del matrimonio o della monacazione, e di 1/3 di altre £ 400 legate da Federico a Beatrice, sorella della stessa Cusina.
notaio: Lallio (de) Lanfranco di Antonio
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1226x214; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 13

401
Instrumentum donationis

1506 giugno 9. Bergamo, convento di S. Francesco, "in refetorio novo"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di altra mano pressoché coeva; di mano del sec. XVII una breve nota e la segnatura "n°180", depennata.
Donazione "inter vivos" fatta da fra Giovanni fu maestro Gabriele da Averara e quivi residente, dell'Ordine dei Minori di S. Francesco, a fra Girolamo da Terzo, maestro di teologia e frate guardiano del Convento di S. Francesco di Bergamo, in presenza di tutto il capitolo del Convento (del quale sono enumerati tutti i membri), di una casa con un mulino "aptum ad macinandum" e con metà di un orto, e di una pezza di terra prativa di pert. 10, poste in territorio di Averara, l'una "in contrata Platea Molinarum" e l'altra in località "ad Calcheram"; con l'impegno a celebrare, dopo la morte del donatore, l'anniversario dello stesso fra Giovani e dei suoi genitori, e di Antonio figlio di maestro Sesto, nella chiesa di S. Francesco.
notaio: Sumzonio (de) Giacomo di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1512x227; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
segnatura vecchia: N° 33

402
Instrumentum acceptationis tutelae

1464 aprile 28. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Girardi Dandulo honorabilis Pergami potestatis (...)"
A tergo lungo regesto di mano pressochè coeva.
Accettazione della tutela sui fratelli Bernardo, Alberto e Simone, figli minori del defunto Pedrino fu Barolo de Rota, fatta dinnanzi a Belforte de Spinelis di Padova, vicario del Podestà di Bergamo, da Bernardo e Giacomo figli del fu Cristoforo d. "Tuzanus", da Giovanni fu Taddeo fu Maria, mercante di panni, e da Pedrino fu Vincenzo, aromataro, tutti de Rota, cittadini di Bergamo, a tale compito designati nel proprio testamento (rogato dal not. Suardino di Gisalberto de Muzo in data ***) dal detto Pedrino defunto; i quali tutori costituiscono immediatamente gli amministratori dei beni degli eredi, nelle persone di Balsario de Botanis, Giuseppe de Gromo, Alberto fu Vincenzo de Rota, tutti e tre notai, e di Cristoforo fu Bernardo de Rota e Pietro di Giovanni de Sonzonio.
notaio: Prezate (de) Alberto fu Peterzolo, notaio del Vicario del Podestà
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1550x193; latino
Conservazione: buona

403
Instrumentum obligationis

1373 novembre 18. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo, di mano del notaio scrittore: "Breve contra Iohannem Dalmasonum", cui segue breve aggiunta di altra mano pressochè coeva.
Obbligazione di Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio Dalmasonum di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso Simone d. "Zaburinus" fu Pietro d. "Rayta" de Zeresolis di Lemine, per la restituzione di un prestito di £ 90 entro un mese.
notaio: Pilis (de) Todeschino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 196x206; latino
Conservazione: cattiva; danni: fori lungo le piegature, macchie
segnatura vecchia: N° 24

404
Capitula testamenti

1384 dicembre 6. Mezate, "in quodam sedumine habitationis infrascr. Iohannis testatoris, in quadam domo cubiculari scita in ipso sedumine"
A tergo tre regesti, uno di mano del notaio scrittore, con aggiunte di mano del sec. XVI, uno di mano del sec. XVII, in volgare, ed uno di mano del sec. XVIII.
Estratto del testamento di Giovanni fu Gataldino de Albericis di Scalve, relativo alla costituzione della moglie Befundina fu Paxio de Capitaneis de Scalve ad usufruttuaria, per tutta la vita, di tutti i beni, di cui saranno eredi i figli Giovanni, Bartolomeo, Tonolo e Bernardo, ed al versamento alla stessa di £ 300, "consoltum" dovuto per la dote consegnata all'atto del matrimonio.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
notaio autenticante: Betino de Seminatis di Albano
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 366x186; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, un foro

405
Instrumentum locationis
(1)
1472 febbraio 17. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione sino a S. Martino p. v. e per 5 anni seguenti fatta da maestro Bernardo fu Tonolo Bernardo de Zanchis in maestro Bartolomeo fu Tommasino de Rosenis, "bretarius", di una "caminata", una cucina, 2 camere, una cantina ed una bottega "in qua est nunc barberie" site in una casa nella vicinia di Sant'Andrea, al canone annuo di £ 18 a S. Martino, con patto che il locatore possa riprendersi quando voglia la bottega per concederla in uso al fratello Nicola, senza alcuna opposizione da parte del locatario, riducendo in tal caso il canone di £ 6. Manca la sottoscrizione del notaio.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, membr.; 902x175; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 51
Note:
1. Può essere definito "instrumentum" perchè chiaramente redatto da un notaio, secondo le forme consuete, e rimasto privo della sottoscrizione per omissione.

406
Instrumentum liberationis

1443 gennaio 12. Bergamo, "in domo habitationis infracr. Fedrigini del Zoppo"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Fedrigino fu Raynaldo del Zoppo a Venturallo fu Bombeno d. "Sigecius" de Dalmasonibus di Clanezzo per il pagamento di £ 50 e di quanto altro possa esigere, computati anche 3 carri di vino, della somma di £ 100 dovuta per l'acquisto di 4 pezze di panno basso di diversi colori; dichiarando altresì di rinunciare per sempre alle restanti £ 50.
notaio: Damienis (de) Bonomo di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 228x174; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: N° 7

407
Instrumentum liberationis

1443 giugno 13. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super fonte scito super Mercato Veteri, super quo redditur ius per dom. consulles Paratici Mercatorum Pergami"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Antonio fu Giovanni de Mazuchonibus a Giovanni fu Pietro de Lanciis, cittadino di Bergamo, per il pagamento in oro di 50 ducati veneziani, in restituzione di un prestito.
notaio: Baniatis (de) Benato fu Marchesino d."Pallus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 374x208; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni al margine sin.

408
Instrumentum liberationis

1573 giugno 10. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, "in domibus habitationum infrascriptorum fratrum de Albanis"
Quietanza rilasciata dai nobili Gian Battista e Aloisio figli del fu Aloisio de Albanis, agenti a nome proprio e del fratello Girolamo, a Gabriele fu Bernardino Ciranellus, agente a nome proprio e degli zii Antonio e Polidoro figli del fu Cristoforo e di Battista fu Daniele "de ipsis Ciranellis", per il pagamento 220 scudi, a saldo dei 330 scudi dovuti per l'acquisto di pert. 22 di una pezza di terra prativa sita in territorio di Azzano, in località "ad Pratum Sancti Sixti", con diritto ad un'ora di acqua della seriola di Azzano ogni martedì.
notaio: Albanus Bernardino fu Giusto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 546x187; latino
Conservazione: discreta; danni: un grosso foro nella parte super.

409
Instrumentum liberationis

1409 ottobre 23. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in via publica aput stacionem spiciarie Stephani de Advocatis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Giacomo fu Albrigino de Capitaneis de Muzzo a Bombeno d. "Sigezzius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 49, quota parte della somma di £ 60 dovuta per l'acquisto di 12 some di miglio; dichiarando altresì di rinunciare per sempre alle restanti £ 11.
notaio: Ambivore (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 146x258; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori lungo le piegature

410
Instrumentum obligationis

1368 luglio 29. Trescore, "ad banchum iuris dom. Bernardi de Florencia vicarii Trescurii situm in quadam domo heredum dom. Georgii de Ficienis iuxta mercatum de Triscurio"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Obbligazione di Giacomo fu Francesco de Ciriolis di Trescore verso Betino d. "Crotellus" fu Paxio de Albanis di Gorlago per la restituzione di un prestito di £ 70 entro S. Martino p. v.
notaio: Beccho (de) Lanfranco, di Gorlago(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 115x187; latino
Conservazione: discreta; danni: scrittura sbiadita
Note:
1. Nella formula di sottoscrizione dichiara di aver steso in pubblica forma l'atto in virtù di licenza concessagli con atto rogato dal not. Giovanni di Lanfranco de Lallio in data 15 febbraio 1375, senza indicarne la ragione.

411
Instrumentum cessionis

1400 febbraio 5. Brembilla, nell'abitato, "sub portichu scita prope domus que est a montibus partibus pontis qui dic. Pons de Zonio"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione fatta da Guglielmo d. "Tridellus" fu Pietro d. "Zaylla" de Pesentibus di Brembilla a Mombeno (!) d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio d. Brembilla de Dalmasonibus di Clanezzo di Brembilla, cittadino di Bergamo, di tutti i diritti vantati contro Alessandrino d. Rosso, fratello dello stesso Mombeno, presente e riconoscente il proprio debito, in ragione di £ 112, somma dovuta per l'acquisto di 10 pezze di panno bianco bergamasco (come da atto di obbligazione rogato dal not. Zambono di Giovanni de Pisis di Stabello in data 25 marzo 1389) e che viene ora anticipata da Mombeno.
notaio: Pisis (de) Pasino di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 241x280; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori

412
"Instrumentum locationis"

1483 maggio 28. Breno in Valle Camonica, nell'abitato, "in apotecha caligarie mag. Lanfranci Leonis in contrata Mezulli"
A tergo nota di mano pressochè coeva: "Mi Bernardo de Albrizi messo del dito miser mastro Bartolamio pagay per questo instrumento al nodaro marcheti deseoto, videlicet 18 marcheti". Inoltre, tre regesti, uno di mano del sec. XVI, e due in volgare di mani dei secc. XVII e XVIII.
Locazione per la durata di 5 anni fatta da Arigino di Gautaldo de Albricis di Scalve, nel distretto di Bergamo, agente a nome di maestro Bartolomeo de Albricis di Scalve, in Franco fu Stefanino fu Giroldo de Alberzonibus di Breno, agente a nome proprio e del fratello Bartolomeo, di una "volta seu ciltrum cum modica parte orti" sita nell'abitato di Breno, al canone annuo di £ 8 a fine anno.
notaio: Bazolis (de) Lorenzo fu Antonio fu Lorenzo, di Breno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 418x183; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni ai margini

413
Instrumentum obligationis

1407 marzo 20. Mozzo Inferiore, "in quadam petia terre Antonii Iacobi de Chiniollis, sub quadam tegete palliata"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Petercino fu Betino de Finardis di Treviolo verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 90, prezzo dovuto per l'acquisto di 5 pezze di panno "bretinellus bassus aparegiatus", entro il 1 Maggio p. v.
notaio: Bracha (de) Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 475x187; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori

414
"Instrumentum obligationis"

1452 marzo 10. Albino, nell'abitato, "in domo habitationis Busini f.q. Iacobi de Georgiis de Albino"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Bartolomeo fu maestro Stefanino de Aspertis di Gorlago, cittadino di Bergamo, verso Pietro fu Girardo d. "Gionus" de Bravis di Valdimania per il pagamento di 35 ducati d'oro, dovuti per l'acquisto di 5 pezze di panno di lana bianca di Valsugana "aparegiati": 7 entro tre giorni, il resto entro il 1 Agosto p. v.
notaio: Mafeis (de) Giovanni fu Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 477x149; latino
Conservazione: buona

415
Instrumentum obligationis

A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno, più ampio, di mano del principio del sec. XVI; inoltre nota di mano del sec.XVII: "Bonat" e la data dell'atto.
1437 maggio 29. Bergamo, "sub volta dominorum iudicum Pergami"
Obbligazione di Giovanni fu Paolo de Prezate, ab. a Bonate Sotto, verso Peterzolo fu Betino de Adraria, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro un mese di £ 60, prezzo dovuto per l'acquisto di 10 some di miglio.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 611x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 54

416
Instrumentum locationis

1395 marzo 24. Bergamo, vicinia e borgo di Santo Stefano, "in domo habitationis Bertolamei f.q. Paxini de Baffenis caligariis"
Fori per cucitura al margine inf.; a tergo regesto di mano di mano del notaio scrittore e due lunghe note, datate 1509, che sembrano alludere ad un uso del documento quale prova in un processo(1); inoltre il disegno di un antico "signum notarii".
Locazione fino a S. Martino p. v. e per 9 anni seguenti fatta da fra Guidino da Romano, sindico del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, in Bernabò fu "nobilis miles egregius" Suardino de Forestis, cittadino di Bergamo, di una casa con orto, con una gamba di vite "moschateli", sita nella vicinia di Santo Stefano, "in capite montis", al canone annuo di £ 3 a S. Martino.
notaio: Pisis (de) Bassiano fu Pasino, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 413x198; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
Note:
1. "Caveant fratres ne dividant hec instrumenta aut separent que probant plateam ubi sunt arbores iuxta ecclesiam novam esse non solum fratrum, set etiam cimiterium nostri conventus a malis vicinis maximam passus est iacturam in 1478 et in 1489 die 10 octobris, asserentibus vicinis locum illum pertinere ad civitatem, sed contrarium probatur per hec instrumenta ideo custodienda diligenter".
"In isto instrumento fit mentio, ymo probatur, quod locus ante hostium ecclesie quod tendit ad civitatem est cimiterium, 1395 die 24° mensis marcii, et nota quod domus de qua hic fit mentio est in qua morat nunc, scilicet in 1509, Franciscus de Cenate".

417
Instrumentum venditionis

1485 febbraio 9. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo habitationis infrascr. Francisci (...) scita in contrata de Prato"
A tergo regesto di mano di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da maestro Cristoforo fu maestro Girardo de Arnulfis, cittadino di Bergamo, a Francesco di Nicola de Canestris di Mapello, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita "in contratis Pergami, in vicinia Sancti Alexandri in Columna seu in territorio seu contrata de Poltregnano, u. dic. ad Sanctum Georgium de Aspino", di pert. 10, tav. 12, pd. 8, onze 6 e punti 7, libera da ogni fitto, decima e servitù, al prezzo di £ 700, con patto di mantenere in vigore il contratto di locazione vigente.
notaio: Rota (de la) Fedelino di Alessandro
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2064x199; latino
Conservazione: buona

418
Instrumentum confessionis

1322 gennaio 20. Bergamo, Palazzo del Comune, "sub quadam volta scalarum"
A tergo nota di mano del sec. XVII con l'anno del documento e un disegno con due cerchi.
Quietanza rilasciata da Martino fu Bombello de Palathina, mugnaio, canevaro del Comune dei Nobili e del Popolo di Paladina, agente a nome dei consoli, credendari e vicini dello stesso Comune, a Michele fu Maifredo Palazonum di Paladina, vicino del Comune, per il pagamento di sol. 50, a piena soluzione della quarta "paga" dell'estimo "presentis conduccionis", dichiarando altresì che lo stesso Michele non è debitore di nulla per le precedenti tre "page".
notaio: Zannis (de) Bonincontro, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 196x163; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie e piccoli fori

419
Instrumentum liberationis

1431 gennaio 2. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; sul recto, nell'angolo sup. sin., la data dell'atto scritta da mano del sec. XVII.
Quietanza rilasciata da Suardino fu Maffeo fu Giovanni de Suardis, cittadino di Bergamo, ad Antonio fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e dei fratelli Giorgio, Aloisio e Ludovico, per il pagamento di £ 116 dovute a saldo della dote della sorella Licia, vedova di Rizardo, fratello di Suardino.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 459x189; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 15

420
Instrumentum obligationis

1471 luglio 16. Bergamo, "super Plateam Novam Communis Pergami, redenter apothecam infrascr. Raphaellis et fratrum"
A tergo due regesti, uno di mano del sec. XVI avanzato ed uno di mano del sec. XVII.
Obbligazione di Giovanni fu Crotto de Mascheronibus di Olmo verso Raffaele fu Crotto fu Antonio de Lulmo e verso il proprio figlio emancipato Aluisio, entrambi ab. a Bergamo, di consegnare loro entro S. Pietro p. v., a Piazza (Brembana), "ad rivathicum ipsius loci dela Plaza", 300 tronchi di abete lunghi 5 braccia ciascuno, buoni per fabbricare assi di 4,5 braccia, e 100 "iuga" lunghi tra le 10 e le 11 braccia ciascuno; che essi si impegnano a pagare alla consegna, metà ciascuno, £ 47 per ogni centinaio, pari a £ 188.
notaio: Tirabuschis (de) Antonio di maestro Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 455x189; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

421
"Instrumentum obligationis"

1457 marzo 7. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione "in solido" di Giuliano fu Guidino de Meliis ed Antonio figlio emancipato di Tonolo de Zinetis verso Albertino fu Peterzolo de Scarponibus di Prezzate, notaio e cittadino di Bergamo, per il pagamento entro il 1 maggio p. v. di £ 6 e sol. 10, in restituzione di un prestito.
notaio: Lallio (de) Stefano di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 604x149; latino
Conservazione: buona

422
Instrumentum liberationis

1544 dicembre 2. Bergamo, vicinia di San Salvatore, "in saletta superiori domus iuris et habitationis infrascr. illustrissimi comitis et equitis"
A tergo breve regesto in volgare di mano coeva.
Quietanza rilasciata dal conte Giovanni Girolano Albanus, dottore in ambo le leggi, a Cristoforo e Bernardino figli del fu Pietro Cyranellus di Gandino, agenti a nome proprio e del fratello Daniele, per il pagamento di 1113 scudi d'oro, a saldo del prezzo dovuto per la "possessio Porticus de Azano" (acquistata con atto rogato dallo stesso notaio in data 1 dicembre 1542), che a seguito della misurazione effettuata è risultata consistente in pert. 659, esclusa la superfice del sedime; e di altri 300 scudi d'oro, in soluzione dei fitti passati sino ad oggi; e di altri 70 scudi d'oro, prezzo di una mula con finimenti adeguati alla persona del conte, che i detti fratelli si erano impegnati a consegnarli al di fuori di tale atto di vendita.
notaio: Rota (de) Giovanni Maria di Andrea
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 740x192; latino
Conservazione: buona

423
Instrumentum locationis

1488 aprile 3. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in apotecham bliotere (!) et in qua dictum exercitium fit per Silvestrum de Maffeis, prope Plateam Novam Communis Pergami (...)"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI, seguito da un'aggiunta di mano del sec. XVII.
Locazione di propri beni familiari fatta da don Ludovico fu Noè de Acerbis, dell'Ordine dei Frati Minori di Bergamo, per facoltà concessagli dal rev. Pietro da Vigevano, provinciale dell'Ordine per la Provincia di Milano: investe maestro Donato de Bassellis di San Pellegrino, d. "de Medicis", di una pezza di terra aratoria e vitata con una casa, con brolo e alberi di marroni, sita nella vicinia di Santa Grata "inter vites", in località "in Culo Apertum", di pert. 5, al canone annuo di £ 4,5, per la durata di tre anni a partire dalla scadenza del contratto di locazione dello stesso bene in Francesco de Candia, stipulato in questo stesso giorno, con atto rogato dallo stesso notaio.
notaio: Aroncho (ex) Bartolomeo fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1185x189; latino
Conservazione: buona

424
Instrumentum cessionis

1396 marzo 3. Bergamo, "in hospicio novo Communis Pergami in quo moratur dom. Potestas Pergami, in quadam domo in qua exercetur officium racionarie Communis Pergami"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Cessione di tutti i crediti vantati in qualità di appaltatore di numerosi dazi e gabelle nel distretto di Bergamo per gli anni 1393-94, contro Teutaldo d. Malerba fu Segramoso de Tercio e Cristoforo fu Maifredo d. "Terminus" de Tercio "in solido" in ragione di £ 64 e sol. 3 dovuti in pagamento di tali dazi nei comuni(1) di Terzo, Borgo di Terzo, Vigano, Grone, Entratico, Maico, Luzzana, Ranzanico, Monasterolo, Endine, Spinone, Bianzano, Trate, Piano, Mologno, Casale, Gaverina e Colognola di Val Cavallina, fatta da Antoniolo figlio e procuratore di Giovanni fu Zeno de Maffeis di Zogno, cittadino di Bergamo, a Giacomo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, che anticipa la detta somma.
notaio: Solto (de) Bertolamino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 528x188; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 47
Note:
1. "communium locorum territoriorum et contratarum"; tutte le località elencate sono indicate come comuni nello Statuto del Comune di Bergamo del 1391.

425
Parabula

1435 luglio 8. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum (...) consullum iusticie Pergami"
A tergo regesto dell'inizio del sec. XVI.
Licenza concessa da Giacomo de Advocatis e Pietro de Alzano, consoli di Giustizia del Comune di Bergamo, per il pignoramento dei beni di Giovanni fu Tommaso de Priacinis di Pradalunga in ragione di £ 42, dovute quale canone per l'ultimo anno dell'affitto, ora scaduto, di una pezza di terra, ad Antonio fu Giacomo de Ficienis, agente a nome proprio e dei fratelli Giorgio e Ludovico.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 163x162; latino
Conservazione: discreta

426
Instrumentum renonciationis

1375 aprile 6. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in statione quam tenent conductores dacii gratarolle civitatis Pergami"
Rinuncia di Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio d. Brembilla de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso Bartolomeo fu Martino de Lavezolis, notaio e cittadino di Bergamo, ad ogni pretesa avanzata su una casa con brolo sita nella vicinia e borgo di San Lorenzo, in cambio dell'assoluzione da ogni debito pendente per affitti passati della stessa casa.
notaio: Sancto Piligrino (de) Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 323x210; latino
Conservazione: buona

427
Instrumentum venditionis

1490 febbraio 4. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in caminata domus habitationis infrascr. dom. Pauli de Facheris (notarii)"
Annotazioni di mano del notaio scrittore a tergo del 1° e del 5° foglio; a tergo del 1° foglio anche un regesto di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Tonino fu Meliorato d. Capretto de Armanonibus di Rusio in comune di Castione a Bartolomeo fu Arigino de Albricis di Scalve di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Castione "et super eius agro u. dic. in Prata Longa", di pert. 12 e tav. 16, che Tonino aveva acquistato da Baldassarre, fratello di Bartolome, al prezzo di £ 302 e sol. 10 (come da atto rogato dal not. Giuliano fu Valente de Cazamalis in data 17 febbraio 1498), ma che viene ora rivendicata in quanto alienata "extra casale paternum".
notaio: Castione (de) Tommaso di Filippo
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2427x202; latino
Conservazione: buona

428
Parabula

1443 maggio 16 (indizione VI)(1). Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuridichallem dom. Guilielmi de Alano vicarii magnif. dom. Potestatis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Mandato del vicario del Podestà, Guglielmo de Alano, ad un servitore del Comune di Bergamo di procedere al pignoramento dei beni di Cominzolo fu Boneto de Barzizis fino al valore di £ 42 e due capponi o una gallina (o di incarcerarlo se non si troveranno beni) e di immetterne in possesso Giovanni fu Pietro de Lanziis, in soluzione del canone dovuto da Cominzolo per l'affitto di alcune pezze di terra (quali descritte nell'atto di locazione rogato dal not. Giovanni de Cassis in data 17 gennaio 1430).
notaio: Tirabuschis (de) Simone, notaio del Vicario del Podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 216x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: scrittura sbiadita, superficie abrasa
Note:
1. L'indizione è determinante per identificare l'anno, parzialmente cancellato.

429
Instrumentum renonciationis et locationis

1348 dicembre 1. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in sedumine habitationis dom. Leonis de Suardis"
A tergo regesto di mano del sec. XVIII, e di mano di poco posteriore la nota: "Credazio".
Rinuncia di Pecino fu Lanfranco d. Bianco de Conterollis di Bonate Sotto, ab. in Valle San Donato, a beneficio di Caterina fu Guidicino de Bongis, moglie di Andriolo fu Leone fu Ciprio de Suardis, cittadino di Bergamo, all'investitura ricevuta da Beatrice, madre della stessa Caterina ed agente a nome proprio e dei propri figli, eredi di Guidicino, di una pezza di terra aratoria e vitata sita nella vicinia di San Stefano, in località "ad Credacium seu ad Brosetam". Segue l'investitura della stessa terra per la durata di 5 anni, fatta dalla stessa Caterina nello stesso Pecino, al canone annuo di £ 22 e 2 capponi a S. Martino.
notaio: Habiaticis (de) Abiatico d. Bello
notaio autenticante:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 884x205; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Manca la sottoscrizione del secondo notaio e notaio scrittore, Pietro di maestro Salvo de Albenio, pure menzionato nella formula conclusiva dell'atto.

430.1
Instrumentum venditionis

1347 gennaio 6. Montello, nell'abitato, "in quodam sedumine habitationis Iohannis f. q. dom. Bertoldi de Ficienis civis Pergami"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI, completato da un'aggiunta di poco posteriore.
Vendita fatta da Stefanino d. "Feninus" fu Accursio de Ficienis, cittadino di Bergamo, a Guidotto fu Gisalberto de Ficienis, cittadino di Bergamo, di 3 pezze di terra site in territorio di Montello, in loc. "ad Canallos", la prima aratoria con alberi di vario genere di pert. 4, la seconda aratoria di pert. 4, la terza prativa con alberi di vario genere di pert. 2; con annesso diritto di decima ed alla quarta parte dell'acqua che si trae dal torrente Seniga, a N delle dette pezze di terra; al prezzo di £ 30, comprensivo del fitto per la decima per i prossimi 500 anni.
notaio: Otta Lanfranco di maestro Rolando
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 626x238; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: N° 26

430.2
Instrumentum venditionis

1347 febbraio 23. Montello, nell'abitato, "in quodam sedumine habitationis infrascr. dom. Bernardi de Ficienis"
(sullo stesso supporto di 430.1).
Vendita fatta da Bernardo fu Gisalberto de Ficienis, cittadino di Bergamo, a Stefanino d. "Feninus" fu Accursio de Ficienis, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in loc. "ad Sanctum Antolinum", di pert. 6, con investitura in perpetuo del diritto di decima, al prezzo di £ 30.
notaio: Otta Lanfranco di maestro Rolando
Originale

431
Instrumentum obligationis

1412 ottobre 9. Brembilla, contrada Clanezzo, "in via publica sub quadam lobia domus habitationis heredum Venturini olim f. Iacobi de Carminatis civis Pergami"
Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare l'atto; a tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" Dalmassonum di Clanezzo verso Giacomo fu Albertino fu Bertramo d. "Pelatus" de Carminatis di Valdimania Bassa per il pagamento entro un anno di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno basso "aparagiato".
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 378x277; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 20

432
Instrumentum procurae

1500 ottobre 13. Verona, "in domo habitacionis infrascr. domine constituentis"
A tergo, di mano dell'inizio del sec. XVI, la nota: "procura".
Procura fatta da Lucia fu Giovanni del Brusa di Gandino, vedova di Sandrino Moro di Bellebono de Cantis di Gandino, ab. in Verona in contrada di Sant'Eufemia, in Pietro Paolo del Brusa suo fratello, perché possa rappresentarla in ogni controversia, sia in territorio di Gandino che altrove.
notaio: Pantheis (de) Giacomo fu ser Gregorio, di Verona Ognissanti(1).
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 528x252; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini
Note:
Segue autentica di Girolamo Georgius podestà e di Girolamo de Ca da Pesaro capitano di Verona, sottoscritta da Giacomo Pomp(...) cancelliere.

433
Instrumentum liberationis

1445 novembre 15. Solto, "in domo heredum Galinazi de Forestis"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Giovannello fu Gallinazzo de Forestis, agente a nome proprio, del fratello Betino e del nipote Comino fu Comino suo fratello, minore, a Pecino fu Pasino de Crotellis di Gorlago, ab. Montello, per il pagamento di £ 30, canone di 6 anni per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in località "in Ripa", di pert. 15.
notaio: Forstis (de) Bernardo fu Mazzolo fu Gasperino, di Solto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x190; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni e macchie

434
Instrumentum cessionis

1469 luglio 12. Alzano Inferiore, "in apotecha mey notarii quam teneo ad fictum ab heredibus dom. Belfantis de Zanchis"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Cessione fatta da maestro Antonio fu maestro Guarisco de Corduxiis de la Plaza, ab. ad Alzano Inferiore, a Balsarino fu Ambrogio de Gratarolis di Bergamo, ab. in borgo San Lorenzo, di tutti i diritti vantati contro Giovanni fu Pietro de Licinis di Poscante per la somma di £ 30, quota residua di una somma di £ 100, i cui diritti erano stati ceduti ad Antonio da Giovanni di Alberto de Licinis di Poscante, ab. a Nese, con atto rogato dallo stesso notaio de GrigiS.
notaio: Grigis (de) Pietro d. "Crottus" fu Pietro d. "Bonacius"
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; ff.2, membr.; 756x179; latino
Conservazione: discreta
Note:
Segue autenticazione del podestà di Bergamo Stefano Maripietro datata 9 agosto 1470.

435
Instrumentum liberationis

1457 novembre 14. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "extra Portam de Fossato, in domo (...) iuris ecclesie seu hospitallis dom. Sancti Lazari Infirmorum"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da fra Giorgio de Ayardis, ministro dell'Ospedale di San Lazzaro degli Infermi di Bergamo, a Giovanni de Comitibus, ab. in borgo Santo Stefano, per il pagamento di £ 1 e sol. 8, canone di 4 anni per l'affitto perpetuo di una casa con corte sita "extra Portam Fossati, in Borgetis", confinante ad E con la strada di Osio.
notaio: Bariano (de) Giovanni fu prete Zinerio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 389x179; latino
Conservazione: buona

436
Instrumentum liberationis

1456 novembre 10. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in stacione draparie infrascriptorum de Carate"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata dai fratelli Andriolo e Benedetto figli del fu Petrolo de Carate e da Tonolo fu Tonolo loro nipote, cittadini di Bergamo, ad Albertino fu Peterzolo de Prezate, notaio di Bergamo, per il pagamento di £ 10, sol. 13 e den. 4, canone di 2 anni per l'affitto di una casa sita in Bergamo, nella vicinia di San Michele all'Arco (quale descritta nell'atto di investitura in perpetuo rogato dal not. Antonio di Defendino de Cerro in data 13 gennaio 1447); e per il pagamento di una eguale somma quale canone per 2 anni per l'affitto di un'altra casa simile, attigua alla prima (quale descritta nell'atto di cessione del dominio utile compiuta da Marino de Roncho allo stesso Albertino de Prezate, con il consenso dei fratelli de Carate, rogato dal not. Stefanino de Albino in data 12 aprile 1454).
notaio: Prezate (de) Giacomino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 434X190; latino
Conservazione: discreta

437
Instrumentum procurae

1460 ottobre 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del principio del sec. XVI e nota archivistica del sec. XV.
Procura di Franceschino de Vigleveno, ab. a Bergamo, in Michele de Tertio, dottore in ambo le leggi, per ottenere la restituzione di 35 ducati d'oro e £ 27 dal conte Alberto de Scotis di Piacenza (di cui è notizia in un "publicum scriptum" sottoscritto e autenticato con sigillo dallo stesso conte Alberto), e per rilasciare la relativa quietanza.
notaio: Colionibus (de) Antonio di Marco
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 414x205; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue autentica a firma di Nicola de la Ture, cancelliere del podestà di Bergamo Giovanni Maripietro, datata 3 ottobre 1460.

438
Capitula testamenti

1445 marzo 14. (omessa la data topica)
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Estratto del testamento della nobile Ferma fu Fermo de Sicis da Caravaggio, vedova del nobile Gualtiero de Suardis, nel quale, ferma restando la costituzione in eredi universali delle figlie Bartolomea, moglie di Cristoforo de Georgiis di Pavia cittadino di Bergamo, Florida, moglie di Ventura de Benzonibus di Crema, e Armelina, moglie di Giovanni Pietro de Georgiis di Pavia, si dispone il legato annuale di una pezza di panno "bretino" basso al Convento di S. Francesco di Bergamo, della quale possa liberamente disporre fra Nicola da Bergamo, con obbligo in perpetuo per i frati del Convento di celebrare l'anniversario della testatrice(1).
notaio: Albino (de) Stefanino
notaio autenticante: Girolamo di Giorgio de Ziliolis, delegato dal Podestà, in data 2 marzo 1501, a ultimare gli atti del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 577x405; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni al margine destro (restaurate)
segnatura vecchia: N°16
Note:
1. Le 6 righe contenenti il testo del legato sono molto distanziate (3 cm circa) e nell'interlinea è una nota, datata Bergamo 10 marzo 1504, del not. Bernardino fu Tonolo Rota, che in veste di notaio del Podestà ha rogato una "instantia dationis in solutum" di una pezza di terra di proprietà del Suardi posta in Trescore, in loc."ad Clausum", avanzata da dom. Marino Georgio "pretor" della Città di Bergamo.

439
Instrumentum venditionis

1392 novembre 19. Ponte San Pietro, nell'abitato, "in domo habitacionis infrascr. Madii"
A tergo breve regesto di mano del sec. XV.
Vendita fatta da Maggio fu Raimondo de Mozzis di Clanezzo, "vicinancia" del comune di Brembilla, a Bombeno fu Giovanni d. "Campana" Dalmaxonum di Clanezzo, cittadino di Bergamo, di 2 pezze di terra site in territorio di Brembilla "in contrada de Clenecio", una aratoria e vitata, confinante a S con il fiume Brembo, di pert. 10, e l'altra a castagneto e bosco ed "arva", di pert. 10, al prezzo di £ 60, in presenza e con il consenso della moglie Margherita fu Venturino de Caseriis di Clanezzo.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Paxio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 715x242; latino
Conservazione: discreta

440
Instrumentum procurae

1430 agosto 25. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Procura di Giovanni fu Pietro de Lanzis di Bergamo in Pietro de Vulpis di Brescia, avvocato, e Alessandro fu Bartolomeo de Alamanis, nella lite vertente dinanzi a Giacomino de Musatis di Padova, vicario del Podestà di Brescia, contro Riccardino de Tercio "seu de Cantono"(1), procuratore di Venturina de Priacinis sua moglie.
notaio: Tirabuschis (de) Simone, di Serina
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 472x198; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n° 69
Note:
1. Si allude probabilmente alla contrada Canton del comune di Trescore, sede di proprietà (e in seguito anche di una villa) della famiglia Terzi.

441
Instrumentum venditionis (?)

I metà sec. XV(1). [...]
Frammento.
Frammento relativo ad una vendita fatta dai procuratori di Merolfo, Rogerio e Alessandro figli del fu Girardo de la Salle (costituiti con atto del notaio [...] fu Bertoluccio d. "Tochus" de Muzzo in data 5 giugno 1408) a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni "Campana" de Dalmasonibus, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Bonate Sotto.
notaio: [...]
Atto singolo; f.1, membr.; 98x198; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Il termine post quem è dato dall'atto di procura citato nel testo.

442
Instrumentum locationis

1420 maggio 5. Trescore, "in via publica, sub castro Menale"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore e uno di altra mano di poco successiva.
Locazione da qui a S. Martino e per 8 anni futuri fatta da Giovanni erede del nobile Pietro de Lanzis, cittadino di Bergamo, nei fratelli Pietro e Tonino figli del fu Martino de Cavernacho, abitanti in Calcinate, della "possessio de Asnenga", comprendente il sedime di Asnenga, con case in rovina, di pert. 2, e 15 appezzamenti per complessive pert. 1704 di terra aratoria, vitata, prativa, a bosco e a pascolo, ed i relativi diritti d'acqua sulle seriole Catanea e Corticchio, al canone annuo di £ 32 e 4 capponi a S. Martino, con obbligo di ricostruire gli edifici e di riportare a coltura le terre e le viti che lo erano state negli ultimi vent'anni.
notaio: Gromo (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1304x189; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

443
Instrumentum obligationis

1390 aprile 1. Lemine, "in burgo de -, in contrata de Puteo, ad domum infrascr. Iacobi Gatinonum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Giovanni d. "Zenecha" fu Simone d. "Pandelagius" de Carimatis di Valdimania Bassa, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro il 1 gennaio prossimo di £ 32, prezzo di 4 pezze di panno di lana bergamasco "sgrezus de soldatis".
notaio: Solario (de) Giovanni fu *** fu Paxio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 273x187; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori

444
Instrumentum soccidae

1421 ottobre 20. Bergamo, "sub portichu militum"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Soccida tra Ambrogio fu Antonio de Graterollis di Oneta, ab. "u. dic. in Plaza", e maestro Lanzelotto fu Za[...] di [...], ab. in Bergamo, "gramatice professor", il quale consegna ad Ambrogio 4 cavalli concordemente valutati in £ 100, perché li allevi e li custodisca, con l'impegno a restituirli quando richiesto.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x208; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, lacerazioni

445
[Instrumentum venditionis]

sec. XV. [...]
Frammento di due fogli incollati.
Frammento contenente clausole di completamento relative ad una vendita di più pezze di terra.
notaio: [...]
2; membr.; 237x166; latino
Conservazione: pessima

446
Instrumentum procurae

1435 agosto 13. Ponte di Legno(1), nell'abitato, "super platea ipsius terre"
A tergo la nota "procura" di mano del principio del sec. XVI.
Procura di Ambrogino d. "Garellus" fu Antoniolo de Gratarollis "dela Plaza"(2) in Lanfranco d. "Baruchus" fu Pietro de Donatis "dela Plaza" per agire nelle liti presenti e future, per i prossimi due anni, e per vendere i suoi beni posti nel territorio del vescovado di Trento.
notaio: Bezziis (de) Faustino fu Bertramo, di Ponte di Legno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 287x166; latino
Conservazione: discreta; danni: fori e lacerazioni ai margini
Note:
1. "in Dalegno Vallis Camonice (...) in terra de Ponte Dalegni".
2. Contrada del comune di Oneta.

447
Parabula

1442 novembre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris sapientis legum doctoris domini Guidonis de Alano vicarii magnifici dom. poestatis Pergami"
A tergo annotazioni di mano del notaio scrittore.
Mandato conferito ai servitori del Comune da Guido de Alano, vicario del Podestà di Bergamo, in qualità di giudice, su richiesta di Giovanni fu il nobile Pietro de Lanzis, che produce l'atto (rogato dal notaio Cristoforo de Grono in data 17 gennaio 1442) della locazione fatta dal fu Pietro suo figlio, in qualità di suo procuratore, in Rogerio fu Betino de Bombellis di Calcinate e in Pezolo fu Bonomo de Sabatonibus di Nembro, ab. a Gorlago, di un mulino con 2 ruote, per un anno, al canone di some 25 e sest. 4 di granaglie (metà frumento e metà miglio e segale), affinché sequestrino i beni degli stessi affittuari fino a completa soluzione della quota del canone che han mancato di consegnare all'ultimo termine già scaduto, pari a some 6 e sest. 3 di frumento e altrettante di miglio e segale.
notaio: Terno (de) Simone, notaio del Vicario
Originale; atto singolo; membr.; 148x195; latino
Conservazione: buona

448
Instrumentum liberationis

15[..] novembre (inizio sec. XVI)(1). Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in apotecha domus habitationis [...]"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (parzialmente cancellato).
Quietanza rilasciata da Pietro fu Giovanni Gennaro de Bonorenis di Bergamo ai fratelli Lanzelotto e Alvise figli del fu maestro Maffiolo de Terzio ed ai fratelli Andrea e Maffeo figli del fu maestro Giacomo de Tertio (!) per il pagamento di £ 15, canone per l'anno corrente per l'affitto perpetuo di una casa, quale descritta nell'atto di investitura rogato dal notaio Tonolo Tascha de Meda.
notaio: Noris (de) Giovanni di maestro Bonomo, di Rigosa
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 408x187; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazione (restaurata) all'angolo sup. sin.
Note:
1. La data è incompleta a causa della lacuna del supporto; l'attribuzione è basata sui caratteri paleografici del documento.

449
Instrumentum venditionis

1512 novembre 18. Ossanesga, "in domo iuris et habitationis mei notarii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Bertulino fu Ricero fu Fadino de Bulis ai fratelli Giovannino e Lorenzo figli del fu Ardengo de Zuchis, agenti a nome proprio e del fratello Tonolo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Scano, "in contrada Salechii de Briolo, u. dic. ad Campum Salechii", di pert. 2 e tav. 12, libera da ogni servitù o decima, al prezzo di £ 62 e sol. 10.
notaio: Robertis (de) Domenico fu Agulfino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 991x181; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 1

450
Instrumentum consolti

1495 ottobre 19. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo S. Stefano, "super platea dicti burgi, in caminata domus habitationis infrascr. mag.Iohannis de Guozis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Investitura fatta da Belbono fu Bartolomeo de Muzo, cittadino di Bergamo, ab. "in castro Trivilii", in maestro Vincenzo fu Betino de Guozis, sarto, suo suocero, agente a nome della figlia Margherita, sposa legittima di Belbono, di tutti i propri beni a titolo di pegno per la di lei dote di £ 240.
notaio: Fugacia Merino fu maestro Zinino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1111x182; latino
Conservazione: buona

451
Instrumentum liberationis

1489 novembre 21. Bergamo
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XIX.
Quietanza reciproca tra Andrea de Trinallis di Averara e Giacomo suo fratello, da una parte, e Lorenzo fu Antonio de Rota, ab. a Palazzago, dall'altra, di ducati 5 da pagarsi in 5 anni.
notaio: Rota (de) Antonio di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 470x170
Conservazione: cattiva; danni: strappi al lato destro

452
Instrumentum venditionis

1426 marzo 4. Bergamo
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Vendita fatta dai sindici del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo del naturale possesso, dell'utile dominio e di ogni miglioria di una casa con brolo vitato e olivato, di pert. 5, sita in Bergamo, vicinia de Antescolis, "extra muros", a Giovanni dela Crota, al prezzo di £ 130, sulla quale il Consorzio pagava a detto Giovanni un canone annuo di £ 6 e un quartario "granellorum olive".
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1070x195
Conservazione: buona

453
Instrumentum venditionis

metà sec. XV(1). [...]
Frammento contenente condizioni e garanzie circa una vendita fatta dai fratelli dela Salle a Bombeno d. "Sigezius" de DalmasonibuS.
notaio: Vavasoribus (de) Guglielmo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 315x195; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

454
Capitula testamenti

1457 aprile 23. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in domo testatoris"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Estratto del testamento di Mafiolo fu Stefanino de Advocatis di Bergamo, che, fatta salva la costituzione ad eredi universali dei figli, dispone un lascito a favore del Convento di S. Francesco di sol. 30 per 100 anni e di 14 pesi di sale da darsi in 14 anni.
notaio autenticante: Sabbatinis (de) Antonio fu Giacomo
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 510x151; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°70

455
Instrumentum venditionis

1407 agosto 1. Montello
tergo regesto di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Mariola fu Giovanni de Aspertis di Gorlago, moglie di Francesco fu Martino d. "Burella" dela Canonia, della Valle Seriana Inferiore, a Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis, di un sedime con casa "coppata plodata", corte, orto e alberi, di pert. 1, sita in territorio di Gorlago, "apud Carobium novum", al prezzo di £ 32.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 940x215; latino
Conservazione: discreta

456
Instrumentum liberationis

1483 maggio 14. Bergamo
Quietanza rilasciata da Giacomo de Zanchis, di borgo Pignolo, a Marco fu Pietro de Zanchis di Olera, per il pagamento di £ 18 e sol. 2.
notaio: Tirabuschis (de) Giovanni Andrea di maestro Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x115; latino
Conservazione: discreta

457
Instrumentum liberationis

1447 settembre 27. San Giovanni Bianco
Quietanza rilasciata da Bettino, medico, fu Antonio de Basselis di Ruspino, del comune di San Pellegrino, ad Antonio fu Ognibene e Tonolo fu Manfredo fu Bene de Bussis, di Fuipiano, per il pagamento di £ 170, prezzo dovuto per la vendita di 15 pezze di panno basso di lana bretina.
notaio: Oneta (de) Bertolino di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 265x165; latino
Conservazione: discreta

458
Arbitratum

1477 dicembre 13. Bergamo, "in canzelleria eiusdem comunitatis"
Sentenza arbitrale pronunciata da Agostino fu Agostino de Damienis e Teutaldo fu Zano de Bucis di Brembilla, ab. in borgo San Leonardo, nella causa vertente tra Martino fu Bonomo de Damienis e Guglielmo fu Bernardo de Damienis, in cui si condanna detto Martino al pagamento di £ 28 e sol. 10 in moneta bergamasca.
notaio: Gratarolis (de) Pietro Andrea
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x250; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

459
Capitula testamenti

Estratto del testamento di Cristoforo fu Donato de Tercio, cittadino di Bergamo, il quale, fatta salva la costituzione dei figli ad eredi universali di tutti i suoi beni siti in territorio di Predore, di Monasterolo e di Spinone e il lascito di £ 500 al figlio che dovesse farsi prete, dispone di costruire una piccola chiesa in Monasterolo e mantenervi due sacerdoti e un chierico e dona alla chiesa di S. Pietro di Terzo tutti i beni immobili siti in territorio di Borgo e di Terzo.
notaio: Grono (de) Giovanni di Cristoforo
Sottoscrive anche il testatore che è pubblico notaio
Originale; atto singolo; ff.7, membr.; 3345x190; latino
Conservazione: discreta

460
Litterae ducales

1691 gennaio 2. Venezia, nel palazzo ducale
Ducale del doge di Venezia Francesco Mauroceno che concede il beneficio perpetuo della chiesa di S. Gervasio e Protasio di Bariano a Giovanni Paolo Cabrino, canonico della Cattedrale di Bergamo.
notaio: Gratarol Pier Antonio, segretario
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x440; volgare
Conservazione: buona

461
Carta obligationis

1379 marzo 7. Lemine, contrada Piazza
Obbligazione fatta da Pietro di Taddeo de Pissonibus di Stabello, di legge longobarda, verso Bombeno di Giovanni d. "Campana" Dalmasonum di Bergamo per il pagamento di £ 13.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 280x270; latino
Conservazione: buona

462
Instrumentum liberationis

1448 novembre 15
Sullo stesso supporto dei docc. n. 462.1, 462.2, 462.3.
Quietanza rilasciata da Michele Tronus, camerario di Bergamo, ad Albertino de Prezate, conduttore del dazio dell'imbottatatura di biade e vino dei comuni di Locate, Terno, Mapello, Calusco e Carvico, per il pagamento di £ 287. notaio: Cenate (de) Gasparino, notaio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x170; latino
Conservazione: discreta

462.1
Instrumentum liberationis

1448 novembre 20
Sullo stesso supporto dei docc. n. 462, 462.2, 462.3.
Quietanza rilasciata da Michele Trono, camerario di Bergamo, ad Alessandro dela Maldura conduttore del dazio dell'imbottatura di biade e vino del Comune di Locate, per il pagamento di lire 590.

462.2
Instrumentum liberationis

1448 dicembre 17
Sullo stesso supporto dei docc. n. 462, 462.1 462.3.
Quietanza rilasciata da Angelo Caravello, camerario di Bergamo, ad Alessandro dela Maldura, conduttore del dazio dell'imbottatura di biade e vino del Comune di Locate,per il pagamento di lire 594.

462.3
Instrumentum liberationis

1448 febbraio 28
Sullo stesso supporto dei docc. n. 462, 462.1, 462.2.
Quietanza rilasciata da Angelo Caravello, camerario di Bergamo, ad Albertino de Prezate, conduttore del dazio dell'imbottatura di biade e vino, per il pagamento di lire 112 e soldi 5.

463
Instrumentum liberationis

1494 giugno 5. Bergamo, nel chiostro della chiesa di S. Gottardo
A tergo regesto di mano del sec. XIX "sborso di lire tre imperiali fatte a padri Serviti di S. Gottardo di Bergamo dagli eredi fratelli e nipote di Bartolo Albrici, loro tangente per il legato di lire dieci lasciato dal zio Raffaele e riconfermato nel testamento di Bartolomeo Albrici"
Quietanza rilasciata da fra Grazioso da Bergamo, priore del Convento di S. Gottardo di Bergamo, dell'Ordine dei Serviti, a Gadaldo e Baldassarre fu Enrico de Albricis ed ad Arigino, loro nipote, di Francesco fu Enrico de Albricis, per il pagamento di £ 3 e sol. 15, tangente di un legato di £ 10 di Raffaele de AlbriciS.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balserino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x175; latino
Conservazione: buona

464
Instrumentum liberationis

1543 dicembre 7. Bergamo, vicinia di San Salvatore "in sala magna domus iuris et habitationis infrascripti comitis et equitis Albani"
Quietanza rilasciata dal cavaliere Giovanni Girolamo Albanus, dottore in entrambe le leggi, a Daniele e Cristoforo fu Pietro de Ciranellis di Gandino, per il pagamento di scudi d'oro italici 1000, prezzo dovuto per la vendita di un portico in Azzano, e di altri scudi 63 e sol. 45, pagamento del canone dell'anno in corso di detto portico.
notaio autenticante: Rota (de) Giovanni Maria di Andrea
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 590x175; volgare
Conservazione: discreta; danni: buco nella parte alta

465
Instrumentum liberationis

1410 dicembre 23. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea "in via publica iuxta quamdam stacionem domini Guidini de Suardis"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Luca fu Leonino de Brembate di Bergamo a Giacomo fu Giorgio de Ficienis di Bergamo, per il pagamento di 100 ducati d'oro.
notaio: Zampayla Betino di Manfredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x240; latino
Conservazione: buona

466
Instrumentum obligationis

1491 marzo 17. Bergamo, vicinia di San Matteo
Obbligazione fatta da Bertramo fu Zambono de Previtalibus de Solera verso Andrea e Giacomo fu Antonio de Trynalis, di Averara, per il pagamento di £ 15 e den. 10, alla prossima festa di S. Giovanni, "occaxione unius rationis cum ipso Bertramo de Previtalibus facta computatis in ipsa ratione omnibus datis et receptis per utramque partem"
notaio: Pilligrinis (de) Cristoforo fu Simone di Valdimagna
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 575x160; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n.42

467
Instrumentum procurae

1400 maggio 6. [...](1)
Procura fatta da Giovanni de Lanzis di Bergamo in Pietro de Vulpis di Brescia, Giacomo Nazarij di Brescia e Alessandro de Alamanis di Cologno.
Atto singolo; f.1, membr.; 120x195; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

468
Instrumentum liberationis

1442 marzo 1. Bergamo, vicinia di sant'Eufemia "in domo consortij Misricordie domine Sancte Marie Maioris"
Quietanza rilasciata da Alessandro dela Turre, canonico della Chiesa di Bergamo e patrono del Consorzio della Misericordia, da Giovanni dela Crotta, ministro, e dai sindici e procuratori, ad Albertino e Pietro fu Peterzollo de Prezate, per il pagamento in 2 rate di £ 44, canone di 2 anni per la locazione perpetua di una casa con orto sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n.2

469
Instrumentum procurae

1470 marzo 10. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce
A tergo regesto di mano del sec. XIX.
Procura fatta da Giacomo fu Lazzaro de Lazaronibus e da Antonio fu Cristoforo de Ecclesia, entrambi abitanti di Bergamo, in Zinino fu Betino de Gandino e Giovanni fu Filippino de ZanchiS.
notaio: Maffeis (de) Giacomo di maestro Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x160; latino
Conservazione: discreta; danni: scolorito al margine superiore

470
Instrumentum cessionis

1394 maggio 31. Lemine Inferiore, contrada Corna
Cessione fatta da Antonio fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonum di Clanezzo al fratello Bombeno di un credito di £ 100 vantato verso Giovanni fu [...] de Zuchis, cittadino di Bergamo, e ab. a Palanca.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 395x200; latino
Conservazione: buona

471.1
Instrumentum obligationis

1459 maggio 23. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "ad banchum iuris consulum civitatis Pergami"
Sullo stesso supporto del doc. n. 471.2.
Obbligazione fatta da Donato e Maffiolo fu Giovanni de Vinturalis, ab. a Rosciate, verso Bertramo fu Tonolo de Galianis, per il pagamento di ducati 10 d'oro veneti, alla prossima festa di S. Michele, prezzo dovuto per la vendita di un bue di pelo chiaro.
notaio: Bongis (de) Lorenzo fu Giovanni
Originale

471.2
Instrumentum liberationis

1460 febbraio 19. Bergamo
Sullo stesso supporto del doc. n. 471.1.
Quietanza rilasciata da Bertramo fu Tonolo de Galianis a Donato e Mafiolo fu Giovanni de Vinturalis per il pagamento di ducati 10 d'oro veneti, prezzo dovuto per la vendita di un bue.
notaio: Bonghi (de Bongis) Lorenzo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta

472
Instrumentum procurae

1343 febbraio 11. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia
Procura fatta da Oberto, Giacomo e Guidotto fu Guglielmo de Guidottis, di Bergamo, in Mazzino fu Bonazzio de Cavericho, di Bergamo.
notaio: Amizis (de) Taddeo di Alessandro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x228; latino
Conservazione: buona

473
Instrumentum obligationis

1400 settembre 3. Villa d'Almè
Obbligazione fatta da Bietrigo fu Tonolo d. "Subruchetus" de Bustigallis di Bonate Inferiore verso Bertolino fu Zano d. "Campana" de Dalmasonibus, cittadino di Bergamo, ab. a Brembilla, per il pagamento di £ 24, prezzo dovuto per la vendita di di 2 pezze di panno bergamasco "aparegiatum".
notaio: Cavanijs (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 224x224; latino
Conservazione: discreta

474
Instrumentum consolti

1509 dicembre 27. Villa d'Almè, "in domo habitationis infrascripti Peterzoli de Nazaris"
Investitura fatta da Bartolomeo di Peterzolo olim Bartolomeo de Nazaris di Ponteranica in Domenghina di Guglielmino de Cavaleris, sua moglie, di tutti i suoi beni mobili e immobili a titolo di pegno della di lei dote di £ 120.
Copia semplice; atto singolo; f.1, membr.; 1410x200; latino
segnatura vecchia: n°50

475
Instrumentum liberationis

1365 aprile 2. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Giorgio fu Giacomo de Ficienis di Bergamo a Bertramino de [...], priore del Monastero di San Paolo d'Argon, dell'Ordine Cluniacense, della diocesi di Bergamo, per il pagamento di £ 2000.
notaio: Bonazis (de) [...], di Gorlago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x220; latino
Conservazione: cattiva

476
Instrumentum obligationis

1541 gennaio 1
Sullo stesso supporto del doc. n. 476.2.
Obbligazione rilasciata da Venturino fu Bono de Piscatoribus di Ponte Nossa a Girolamo fu Stefano de Petergallis per il pagamento di £ 100, somma dovuta per una partizione di terra, promessa da Venturino a nome di Pietro Bassano de Colonio.
notaio: Finardis (de) Giovanni Angelo di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 730x220

477
Instrumentum confessionis

1541 ottobre 6. Bergamo, nel Palazzo del Comune
Sullo stesso supporto del doc. n. 476.1, ma erronemente segnata come doc. n. 477.
Quietanza rilasciata da Girolamo de Petergallis a Venturino de Piscatoribus per il pagamento di £ 100, come da "instrumentum obligationis" rogato il 10 gennaio 1541.
notaio: Finardis (de) Giovanni Angelo di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: buona

478
Praeceptum

1416 dicembre 14. Bergamo, "ad banchum iuris domini vicarij potestatis Pergami"
ngiunzione di pagamento fatta dal vicario del Podestà di Bergamo Daniele de Sala a favore di Giovanni de Lanzis e contro Arigino de Muzio, di £ 103, prezzo dovuto per la vendita di pesi 16 di caseo e pesi 1 di burro.
notaio: [...] (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 105x155; latino
Conservazione: cattiva

479
Frammento di cui si ricavano solo le parti: Giorgio de Imbertis e Tomeo fu Giacomo de Mormonibus di Desenzano, curatore dell'eredità di Donato e Simone del fu Benedetto de Mormonibus e Faustino de Mormonibus, sacerdote, occupante "pro suo interesse" una pezza di terra, che viene convocato avanti Orlando de Cazano, vicario della Valle Seriana.

1537 aprile 27. Albino, "in pallatio Albini ad banchum iuris domini Orlandi de Cazano Vallis Seriane inferioris vicarij"
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 320x195; latino
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

480
Instrumentum locationis

. [...]
Frammento di una locazione da cui si evince il pagamento di un canone di £ 15.
notaio: Ulciporci (de Ulciporcis) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 400x190; latino
Note:
1. Rimane solo il foglio finale con segni di cucitura al margine superiore.

481
Instrumentum consolti

1483 luglio 10. Carvico
Investitura fatta da Cresino fu Pietro d. "Mayverus" de Pedergrasis, di Casnigo, in Riccadonna, moglie di Manfredo suo figlio, di tutti i beni mobili e immobili a titolo di pegno della di lei dote di £ 72.
notaio: Cataneis (de) Cumino fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x210; latino
Conservazione: buona

482
Instrumentum obligationis

1456 febbraio 12. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "ad banchum iudicale dominorum consulum mercatorum"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da [...] fu maestro Venturino de Tertio, cittadino di Bergamo, conciatore di pelli, verso Detesalvo de Lupis, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 620 e sol. 10, alle calende di agosto p. v., prezzo dovuto per la vendita di biada e legname.
notaio: Bongis (de) Lorenzo fu Giovanni, notaio "Consulum Mercatorum et Societatis merchatarie Pergami"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 650x190; latino
Conservazione: discreta; danni: sbiadita la prima parte

483
Instrumentum obligationis

1502 maggio 14. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia
Obbligazione fatta da Vincenzo fu maestro Antonio de Dulcevitis de Crema, cittadino di bergamo, verso Francesco fu Giovanni de Rota, per il pagamento di £ 30 e sol. 2, entro le calende di luglio p. v., prezzo dovuto per canoni arretrati di cui precedentemente fu fatta vendita a detto Francesco, agente e procuratore del padre e poi retrovendita da Francesco a Vincenzo.
notaio: Finardis (de) Pietro di Ambrogio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x168; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°32

484
Instrumentum obligationis

1498 luglio 21
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XIX.
Obbligazione fatta da Bertramo di Andriollo de Pilligrinis di Valdimania, ab. in contrada "Ca' Pilligrinis", verso Giacomo fu maestro Antonio de Trinallis, ab. a Bergamo, per il pagamento di £ 18 e sol. 5, entro le calende di novembre p. v., prezzo dovuto per la vendita di un panno di lino.
notaio: Curtenovis (de) Antonio di Detesalvo della Costa
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x170; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°129

485
Instrumentum liberationis

1424 novembre 8. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo la segnatura è: 485 biS.
Quietanza rilasciata da Giovanni d. "Capitaneus" fu Antonio d. "Feloza" de Federicis di San Gervasio verso Bombeno d. "Sigetius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 60 dovute per la vendita di pesi 15 e libbre 8 di lana.
notaio: Panizolis (de) Bonfadino di Antonio di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x172; latino
Conservazione: buona

486
Instrumentum permutationis

metà sec. XV(1). [...]
Frammento di una permuta di una casa con una terra e relativo adeguamento fra le parti di £ 80.
notaio: Mussinonibus (de) Baldassarre di Antoniolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 432x190; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante della prima parte.

487
Instrumentum obligationis

1482 settembre 7. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Cristoforo fu Gromerio dela Crota, cittadino di Bergamo, verso Mafeo fu Regizio de Roxiate, cittadino di Bergamo, per il pgamento di ducati 10 d'oro avuti in prestito.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x200; latino
Conservazione: buona

488
Instrumentum liberationis

1428 luglio 18. Mapello
Quietanza rilasciata da Gasparino d. "Birellus" fu Zanario de Colionibus della Corna a Bombeno d. "Sigetius" Dalmasonum di Clanezzo, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno bianco nostrano, al valore di sol. 4 la singola pezza.
notaio: Colionibus (de) Giacomo fu Uldino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 195x235; latino
Conservazione: buona

489
Instrumentum liberationis

1346 dicembre 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Arderigo fu Zucho de Zuchis di Bergamo a Pietro fu Martino olim Pietro de Opullo, di Valdimania, per il pagamento di £ 3, sol. 8 e den. 8, canone per l'anno corrente dell'affitto di una pezza di terra sita in Valdimania, contrada "de Opullo".
notaio: Alze (de) Mafeo, missus regis
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x150; latino
Conservazione: buona

490
Instrumentum obligationis

metà sec. XV(1)
Obbligazione fatta da Alessandro fu Filippino de Lazeris di Albano, ab. nella vicinia di San Michele all'Arco, verso Giovanni fu Pietro dela Crota, per il pagamento di £ 900 avute in prestito.
notaio: Botanis (de) Balsarino fu Ambrogio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x185; latino
Conservazione: cattiva; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro
Note:
1. Molto sbiadito l'inizio, non si legge la data, ma solo l'indizione: XIII.

491
Instrumentum venditionis

1420 gennaio 21. Olginate (LC)
Vendita fatta da Guglielmo de Tercio ad Antonio fu Gotardo de Crottis di 2 pezze di terra sita in territorio di Oginate, in località "in Bassano", al prezzo di £ 90.
notaio: Olginate (de) Giovannino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 790x172; latino
Conservazione: pessima; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro
segnatura vecchia: n°51

492
Testamentum

1507 agosto 13. Bergamo, "in terra seu contrata de Sancto Petro de Pallatio"
Testamento del nobile Tomasino fu Ottobono de Urio che costituisce eredi i figli e usufruttuaria la moglie Leonora fu Paolo de Clauso di Alzano cui costituisce consolto sulla dote di ducati d'oro 100, dote che doveva ammontare a ducati 200, ma della quale il testatore ne riceve soltanto 100 e altri 30 di interessi della parte di dote non pagata. Lascia poi al nipote Nicolò fu maestro Recordino de Urio una pezza di terra aratoria sita in territorio di Brusaporto, località "ad Ronchetum".
notaio: Petrobellis (de) Giacomo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1792x183; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°51

493
Instrumentum liberationis

1444 novembre 14. Bergamo, vicinia de Antescolis "in curia heredis magistri Johannis de Cremona"
Liberazione rilasciata dai fratelli Antonio, Giacomo, e Francesco di maestro Giovannii de Dulcevitis di Cremona, d. "de Cremona", al nobile Giovanni fu Pietro de Lanzis da ogni richiesta o diritto da vantarsi su un loro credito di £ 50.
notaio: Redona (de) Antonio Lorenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x183; latino
Conservazione: buona

494
Instrumentum obligationis

1456 agosto 15. Oneta
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Pietro de Bosellis verso Tonollo fu Ambrogio d. "Garellus" de Gratarollis, per il pagamento di £ 45, con scadenza alla festa di San Michele p. v., prezzo dovuto per la vendita di una certa quantità di "curame".
notaio: Gratarolis (de) Pietro Andrea fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x147; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

495
Instrumentum consolti

[...] giugno 6 I metà sec. XV(1)
Investitura fatta da Giovanni fu Betino de Betossis, cittadino e abitante di Bergamo, e da Simone suo figlio, in Caterina, moglie di Simone, dei loro beni mobili e immobili, a titolo di pegno della di lei dote di £ 156.
notaio: Tercio (de) Giovanni fu Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 425x175; latino
Conservazione: pessima
segnatura vecchia: n°62
Note:
1. Strappo esteso al protocollo.

496
A tergo: "Antonio Bolpetti da Sovere figliuolo di Francesco sono tre fratello Antonio Bolpetti [....] e Assentina maritata con uno che a nomine Francesso [.......].".

metà sec. XV(1). [...]
Frammento illeggibile per totale sbiadimento dell'inchiostro
Atto singolo; f.1, membr.; 375x198; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento illeggibile perché del tutto sbiadito.

497
Instrumentum obligationis

1452 novembre 28. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Giovanni d. "Rathinus" de Regis di Albino verso Venturollo fu Ognibene d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo per il pagamento di £ 110, prezzo dovuto per la vendita di una certa quantità di vino rosso.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 455x232; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°20

498
Instrumentum obligationis

1494 maggio 7. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Obbligazione fatta da Defendino fu Antonio de Vavasoribus verso Giacomo de Trinallis per il pagamento di £ 7 e sol. 10.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x155; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento dell'inchiostro

499
Instrumentum obligationis

A tergo, regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
1497 settembre 4. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco "in apotecha domus habitationis infrascripti Jacobi de Trinallis"
Obbligazione fatta da Antonio d. "Copellus" fu Giacomo Bergamo de Cataneis de Marenzio, ab. a Solza, verso Giacomo fu Antonio de Trinallis di Averara, ab. a Bergamo, per il pagamento di £ 40, prezzo dovuto per la vendita di una cappa, una pelliccia, un mantello e un panno di lana morello.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balserone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x195; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°118

500
Instrumentum liberationis

1398 gennaio 27. Ubiale
Quietanza rilasciata da Teutaldo d. "Garellus" fu Giovanni olim Lazzaro de Gualandris di Ubiale a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" Dalmasonum di Clanezzo, per il pagamento di £ 38 dovute per l'acquisto di 2 pezze di panno "bretinum aparegiatum".
notaio: Pisis (de) Zamnono fu Giovanni di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x182; latino
Conservazione: buona

501
Instrumentum obligationis

1458 febbraio 28. Montello
Obbligazione fatta da Giovanni e Comino fu Betinardo de Redona e Antonio fu Marco de Monte Ebrientie, abitanti di Montello, e massari di Ludovico fu Giacomo de Ficienis di Montello, ab. a Bergamo, per il pagamento di £ 63, entro San Pietro p. v., prezzo di mercato della casa e dei beni loro consegnati "pro subsidio manentie".
notaio: Perinis (de) Venturino fu Bartolomeo di Gazzaniga
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x215; latino
Conservazione: buona

502
Instrumentum obligationis

1497 aprile 15. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto in italiano.
Obbligazione fatta da Giovanni Tadeo fu Tonino de Rotha, ab. "loci de Sala", in valle San Martino, agente a nome del fratello Bartolomeo, verso Giacomo fu Antonio de Trinalis di Averara, per il pagamento di £ 25 e sol. 10, entro Natale p. v., prezzo dovuto per la vendita di biade ed altre mercanzie della bottega del suddetto Giacomo.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balsarino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x140; latino
Conservazione: buona

503
Instrumentum consolti

1539 dicembre 15. Ponteranica, "super lobia mei notarij"
Investitura a titolo di consolto di Giovanni Antonio de Zinardis di Valtesse, vicinia di San Lorenzo, in Maddalena di Giovanni de Machetis, sua moglie, in pegno della di lei dote di £ 330 e di una veste in panno bergamasco.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 600x175; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

504
Instrumentum obligationis

1435 aprile 5. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Defendo fu Zanino de Dalmasonibus di Clanezzo verso Antonio fu Brignolo de Advocatis, per il pagamento di £ 32, alle calende di agosto p. v., prezzo dovuto per la vendita di 7 some di frumento, alla misura e sestario del comune di Bergamo.
notaio: Tirabuschis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 580x184; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°56

505
Parabula

1430 aprile 7. Bergamo, "sub palacio communis ad banchum iuris sapientis legum doctoris Monfadi de Trivisio vicarij potestais Pergami"
A tergo regesto di mano del sec. XVI: "parabula ad instantiam Antonij Georgij et Aloysij fratrum de Ficienis"
Licenza di pignoramento concessa dal vicario del Podestà di Bergamo, Monfado di Treviso, ad istanza di Antonio, Giorgio ed Alvise fu Giacomo de Ficienis, dei beni di Attone fu Peterzolo de Ficienis, vista l'obbligazione di £ 400 fatta da Attino verso Lazzarino fu Zano de Barillis, per il pagamento di centenari 200 di guado, e vista la successiva cessione del credito fatta da Lazzarino ai suddetti fratelli, "visa forma statutorum et visa forma statutorum paratici mercatorum".
notaio: [...] (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x180; latino

506
Instrumentum liberationis

1394 luglio 21. Milano
Quietanza rilasciata da Tomasino fu Corrado de Carchano a Pellegrino fu Giorgio de Ficienis, ab. nel castello di Morengo, ed agente a nome dei fratelli Peterzolo e Mafiolo, per il pagamento di £ 160, quota parte di quei denari al cui pagamento Pellegrino e Peterzolo furono condannati da certi arbitrati fatti tra detti fratelli, da una parte, e Tomasino e certi soci, dall'altra, arbitro il nobile Uberceto de VicecomitibuS.
notaio: Comes Onrigino, di Milano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x190; latino
Conservazione: discreta

507
Instrumentum liberationis

1347 maggio 18. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro, "in domo habitationis Johannis de Bonacleris"
A tergo regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da maestro Alberto fu Pasino de Capitaneis de Soare, di Bergamo, ad Alessandro de Carminatis di Valdimania e Pietro fu Zambono de Casche, cittadini di Bergamo, da tutto quanto egli possa esigere di quelle £ 120 che i suddetti convennero di pagare senza divisione, "ex pretio mercato" di 74 fiorini d'oro, e di altre £ 122, dovuti per la vendita di 118 some di miglio.
notaio: Bricatis (de) Andrea
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 176x190; latino
Conservazione: discreta

508
Instrumentum liberationis

1412 novembre 20. Mapello, sul monte del castello
Quietanza rilasciata da Giacomo fu Fulchino de Suardis di Bergamo a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 104, prezzo dovuto per la vendita di 8 pezze di panno alto.
notaio: Bullis (de) Mafiolo di Bianco, di Mapello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x200; latino
Conservazione: buona

509
Instrumentum liberationis

1509 luglio 10. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea "in in domo habitationis iuris mei notarij"
Quietanza rilasciata da Giovanni Antonio fu Leonardo olim Bartolomeo de Biffis a Giovanni Felice di Ventura de Cararia, per il pagamento di £ 500, già precedentemente date dal fu Leonardo al suddetto Giovanni Felice.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 485x185; latino
Conservazione:buona
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

510
Instrumentum obligationis

1461 maggio 5. Zogno
Obbligazione fatta da Antonio fu Lorenzo d. Galeazzo de Panizolis, di Zogno, verso Antoniolo fu Ambrogino de Gratarolis di Oneta, ab. Bergamo, in borgo San Lorenzo, per il pagamento di £ 15, a saldo del costo di una mula "chamozie", a lui consegnata al prezzo di £ 55.
notaio: Sonzonio (de) Lanfranco di Teutaldo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x290; latino
Conservazione: discreta

511
Parabula

1445 giugno 5. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune "ad banchum ad quam iura redduntur per spectabilem legumdoctorem Baptistam de Scalpis de Padua vicarij potestatis"
Licenza concessa al servitore del Comune di Bergamo da Battista de Scalpis, vicario del Podestà di Bergamo Andrea Gritti, ad istanza di Giovanni fu Pietro de Lanzis, per il pignoramento dei beni di Zambonetto fu Zenino de Moronibus, locatario di alcune pezze di terra, al canone annuo di £ 280, sino alla somma di £ 420, corrispondenti al canone arretrato di un anno e mezzo.
notaio: Marchisis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 385x185; latino
Conservazione: buona

512
Frammento illeggibile della prima metà del sec. XVI.

513
Instrumentum procurae

1528 giugno 27. Monza, convento di S. Francesco
Procura legale fatta dal Convento di S. Francesco di Monza in fra Benedetto da San Gallo, in ogni questione legale ed amministrativa.
notaio: Crevena (de) Pietro Antonio fu Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x200; latino
Conservazione: discreta

514
instrumentum obligationis

1499 maggio 4. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Antonio fu Zanolo de Previtalibus verso Giacomo fu Tuzinollo de Trinallis di Averara, per il pagamento di £ 9 e sol. 10, da pagarsi entro la festa di San Bartolomeo p. v., prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Piligrinis (de) Pietro di Giacomino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie

515
Instrumentum liberationis

1401 luglio 1. Clanezzo
Quietanza rilasciata da Moresco fu Alberto de Marendis a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" Dalmasonum di Clanezzo, per il pagamento di £ 120, come da "instrumentum obligationis" rogato da Zambono di Giovanni de PisiS.
notaio: Pisis (de) Pasino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x185; latino
Conservazione: buona

516
Instrumentum liberationis

1423 dicembre 2. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia "super solarium scitum supra canepam magnam Consorcii Misericordie domine Sancte Marie Majoris"
A tergo breve regesto della stessa mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata dai sindici della Misericordia di Santa Maria Maggiore, da Giovanni de Baniatis, ministro, e da Giacomo de Biffis, cancelliere generale, a Peterzolo fu Giovanni de Prezate, calzolaio di Bergamo, per il pagamento di £ 22, canone dell'anno corrente, con termine a San Martino, per l'affitto di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x182; latino
Conservazione: discreta

517
Instrumentum procurae

1422 agosto 14. Bergamo, sopra la piazza di San Vincenzo
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Procura legale fatta da Belisia fu Bono de Pelaconibus, vedova di Bartolomeo d. "Quatrinus", di Azzonica, in Bartolomeo, suo fratello, Stefano fu Antonio de Moyolis e Simone di Antonio de Maffeis, in ogni contenzioso circa una pezza di terra aratoria sita in territorio di Grumello de Zanchis, contrada "de Blanchis".
notaio: Vavasoribus (de) Giovanni Antonio de Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

518
Instrumentum obligationis

1382 dicembre 2. Clanezzo, contrada Brembilla
Obbligazione fatta da Enrico fu Manfredo de Fustinonibus di Stabello, ab. a Sedrina, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 38 e sol. 16, avuti in prestito.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Muello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 580x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al supporto e macchie di umidità

519
Instrumentum liberationis

1391 novembre 3. Gorlago
Quietanza rilasciata da Imola, vedova di Giovanni d. "Zanola" de Aspertis di Gorlago e figlia del fu Betino de Riboldis di Gorlago, ai suoi figli Giovanni e Bonetto, per il pagamento di £ 18, quota parte delle £ 50 di cui fu investita da Giovanni, suo marito, a titolo di consolto.
notaio: Greppis (de) Tonolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x183; latino
Conservazione: discreta

520
Instrumentum locationis perpetuae

1451 maggio 15. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, borgo sant'Andrea
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XIX.
Locazione perpetua fatta da Bonzanino fu Giovanni de Moiolis, cittadino e ab. di Bergamo, in Bartolomeo di Zambello de Mangilis dela Breta, ab. di Carvico, di 3 pezze di terra ronchive e vitate, site in territorio di Carvico, località "ad Ronchum", più la terza parte di una pezza di terra di pert. 12, con ogni diritto ad essa spettante.
notaio: Zanchis (de) Giovanni di Pellegrino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1025x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
segnatura vecchia: n°16

521
Instrumentum venditionis

1380 febbraio 2. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Vendita fatta da Alessandro fu Loterio de Crema di Bergamo a Venturino d. "Zisergie" fu Bartolomeo de Vitalibus di Ciserano, della metà indivisa di una pezza di terra aratoria e "salsiva" sita in territorio di Ciserano, "ad Predalem", di pert. 5, tav. 8 e di una pezza prativa, nello stesso territorio, località "ad Blescham", di pert. 3, al prezzo di £ 12 e sol. 10.
notaio: Pilis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x205; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie

522
Altro originale del doc. n°521.

1; membr.; 640x195; latino
Conservazione: discreta

523
Instrumentum liberationis

1465 ottobre 24. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo regesto di mano coeva.
Giovanni fu maestro Peterzollo de Brembate, cittadino di Bergamo, riceve da Albertino, suo fratello, £ 10 che il fu loro fratello Pietro, detto "Pedrachus", legò in testamento a maestro Giovanni.
notaio: Ulciporcis (de) Stefanino fu Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x157; latino
Conservazione: buona

524
Instrumentum locationis perpetuae

1410 settembre 14. Bergamo, borgo S. Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna "in quadam caminata scita in hospitio domine Sancte Marie Magdalene"
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XIX.
Locazione perpetua fatta da Antonio d. "Bresaminus" fu Giovanni "Patucij" di Bolgare, sottoministro dell'Ospedale di Santa Maria Maddalena di Bergamo e della congregazione e Società dei Disciplini di Bergamo, e da Bertolino d. "Soyarus" fu Giovanni de Parienis di Lemine, canevaro, e dai sindaci dell'Ospedale suddetto, in Giovanni fu Bertolotto de Vincencijs di Albano, cittadino e ab. di Bergamo, di una casa "breniata"e con corte, con un accesso rasente la via pubblica, sita in Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo, borgo Sant'Andrea, al canone annuo, a San Martino, di £ 30 e sol. 10.
notaio: Urio (de) Ziliolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1045x195; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°60

525
Instrumentum procurae

1408 novembre 14. Bergamo, vicinia di San Giovanni Ospitaliere
Procura fatta da Lucrezia fu Cristoforo fu Giacomo "Braginus" de Ronchalis, di Bergamo, con l'autorizzazione del marito Alvise del nob. Giovanni Pietro de Suardis e di Gabriele de Bongis, del Collegio dei Giudici di Bergamo, in Marco fu Guglielmo de Ronchalis, di Bergamo.
Copia semplice; atto singolo; ff.2, membr.; 910x163; latino
Conservazione: discreta

526
Instrumentum liberationis

1424 settembre 21. Lemine Inferiore, contrada Piazza
A tergo regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da Bertramo d. "Zambroyus" e Giovanni di Zambono olim Botarolo de Aprezatis di Lemine a Giovanni fu Rogerio de Bocaplatis di Lemine, per la soluzione di ogni pendenza debitoria.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x245; latino

527
Instrumentum retrodati

1582 gennaio 13. Bergamo, borgo San Leonardo
Retrovendita fatta da Francesco e Gabriele fu maestro Antonio de Spinellis a Nicolò dela Biretta, di una casa, con una bottega, sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo San Leonardo, che precedentemente Giovanni Pietro fu Bernardo de Cataneis aveva venduto a Giovanni Antonio fu Andrea de Spinellis, barbitonsore; ne ricevono detti fratelli 410 scudi d'oro, di cui 200 sono pagati a saldo della quota di debito del fu Antonio, loro padre, sull'acquisto di detta casa da Gerolamo fu Antonio de Brembilla, ricevente "in executione cessionis et renontie" a lui fatta dai predetti de Cataneis, venditori dell'immobile ai de SpinelliS.
notaio: Cataneis (de) Mozzo di Battista di Mozzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 625x240; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°10

528
Instrumentum obligationis

1498 gennaio 31. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Obbligazione rilasciata da Martino fu Vanino de Gambirasis a Giacomo fu Antonio de Trinallis di Averara, per il pagamento di £ 57 e den. 8, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di biada.
notaio: Gratarolis (de) Piero fu Balsarino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x168; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°90

529
Instrumentum locationis

1418 ottobre 20. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Locazione per anni 7 fatta da Cristoforo fu Giacomo de Ficienis di Bergamo in Alessandro e Vincenzo fu Pietro de Polarescho, di una casa con corte, orto, e vigna, sita in Bergamo, vicinia di Santa Grata inter Vites, località "ad Longullum contratarum Pergami", di pert. 126, al canone annuo, a San Martino, di £ 18 e un paio di capponi.
notaio: Ficienis (de) Betino di Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 715x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°36

530
Instrumentum obligationis

1438 febbraio 17. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Obbligazione fatta da Tonolo fu Zinino Cornagia de Cassicis di Sorisole, c. p., verso Cristiana fu maestro Zanno dela Corna, vedova di Recuperato de Ceresolis di Lemine, per il pagamento di £ 80 avute in prestito, denaro proveniente dalla dote di detta Cristiana, e da un lascito di £ 30 di detto Recuperato.
notaio: Albano (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 725x195; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°55

531
Instrumentum liberationis

1428 maggio 21. Trescore, "in castro de Menala"
Quietanza rilasciata dal nobile Pietro de Lanzijs di Bergamo a Pietro fu Martino de Cavernacho, agente a nome di Tonino suo fratello, per il pagamento di £ 32 e 2 paia di capponi, canone di un anno per l'affitto di più pezze di terra site in territorio di Asnenga.
notaio: Grono (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x255; latino
Conservazione: discreta

532
Capitula testamenti

1427 giugno 18. Trescore, contrada de Novalle
A tergo regesto di mano coeva "capitullum testamenti domini Georgij de Forestis" e regesto di mano del sec. XVI.
Estratto del testamento di Giorgio de Forestis che, fatta salva la costituzione ad erede universale del figlio Baldassarre, lega al Convento di S. Francesco una pezza di terra aratoria e vitata, a Sarnico, contrada San Marco, località "ad Clausum Trebuschini", di pert. 4 e una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Castrezzato distretto di Brescia, contrada "ad Pratum Barverium", di pert. 10, per la celebrazione di 2 messe settimanali.
notaio autenticante: Tercio (de) Cristoforo di Donato estrae il capitolo dal testamento originale
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 565x190; latino
Conservazione: discreta

533
Instrumentum venditionis

1512 aprile 26. Palosco, contrada San Lorenzo
Vendita fatta da Giovanni fu [...] de Vigolis di Palosco a Giovanni fu Madasco de Madaschis di Vigano, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Palosco, di pert. 7 e tav. 9, al prezzo di £ 199, sol. 2 e den. 6.
notaio: Albegnis (de) Battista fu Lagarino di Ponteranica
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1855x170; latino
Conservazione: cattiva

534
Capitula testamenti

1477 marzo 20. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea "in domo habitationis infrascripti domini David testatoris"
Estratto del testamento di Davide fu Zebideo de Moronibus de Ponte, cittadino di Bergamo, arciprete e canonico della Chiesa Maggiore di Bergamo, in cui dispone un lascito di £ 50 alla chiesa di S. Agostino di Bergamo.
notaio: Bariano (de) Giovanni fu Pezino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 418x195; latino
Conservazione: buona

535
Instrumentum donationis

1480 gennaio 21. Bagnatica-Mezate
A tergo regesto in italiano.
Donazione fatta da Recuperato fu Branca de Rivola, c. p. e ab. a Brusaporto, a favore di Bartolomeo fu Enrico de Albricis, dottore in medicina e c. p. di ogni diritto sopra la quarta parte indivisa a lui spettante di una torre diroccata "in bregnis et muzachis contiguis", sita in territorio di Brusaporto, località "in Casgnadello".
notaio: Postcantu (de) Andrea di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 823x160; latino
Conservazione: buona

536
Instrumentum venditionis

1621 giugno 4. Trescore
Vendita fatta da Giuseppe e Giovanni fu Francesco de Brignolis di Entratico a Ludovico de Bertulettis, presbitero e rettore della chiesa di S. Martino di Entratico, di una pezza di terra con casa in muratura "solerata e copata", con portico e "cum tribus fundis usque ad celum", con divieto di edificare e piantare alberi, al prezzo di £ 970.
notaio: Besis (de) Alessandro fu Gaspare
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x190; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°61

537
Instrumentum locationis

1408 novembre 30. Bergamo, "in domo fratrum Minorum"
Locazione per anni 8 fatta da frate Ludovico de Scalve e frate Cuminzolo di Villa d'Adda, dell'Ordine e Convento dei Frati Minori di Bergamo, in qualità di presbiteri rettori beneficiali della chiesa di S. Eufemia, in Guidotto fu Fachino de Gardatis, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria, sita in Bergamo, vicinia di San Lorenzo, località "ad duas portas" di pert. 9, al canone annuo, a San Martino di £ 3 e sol. 10.
notaio: Cesarijs (de) Peterzolo di Simone
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1071x182; latino
Conservazione: buona

538
Frammento di una divisione di beni fatta fra 4 fratelli, in cui si menziona un casotto e una casa sulla quale si paga un canone di sol. 15 alla chiesa di S. Alessandro in Colonna.

metà sec. XVI(1). [...]
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 485x268
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.
2. In volgare la prima parte e in latino la seconda.

539
Instrumentum obligationis

1511 gennaio 28. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in caminata domus habitationis infrascriptorum fratrum de Rota".
Obbligazione fatta da Grazio, Marco e Giacomo fu Pietro Targa de Rota verso Corradino de Urio e Sofia loro sorella, moglie di Corradino, per il pagamento di £ 1700 a lei legate dal padre a titolo di dote.
notaio: Zanchis (de) Giovanni di Pietro
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1425x165; latino
Conservazione: buona

540
Instrumentum cessionis

1522 settembre 1. Bergamo, vicinia di Sant'Agata
Cessione fatta da Orsino fu Giorgio de Tercio, cittadino di Bergamo, erede per la quarta parte della dote di £ 280 della fu Ursina, ava paterna, a maestro Gerolamo de Tercio, dell'Ordine dei Frati Minori, suo zio, di ogni diritto sulle £ 70 a lui spettanti.
notaio: Zanchis (de) Belfante di Costante
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 610x175; latino
Conservazione: buona

541
Instrumentum cessionis

1412 dicembre 12. Mapello, "super monte castri"
Cessione fatta da Giovanni fu Paolo de Prezate, ab. a Bonate, a Bombeno detto "Sigezius" fu Giovanni detto "Campana " de Dalmasonibus, di ogni suo diritto verso e contro Pietro fu Giovanni de Roseriis, ab. a Bergamo, sino al risarcimento di £ 75, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno "scarlatinus" fino milanese.
notaio: Bullis (de) Mafiolo di Bianco di Mapello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x230; latino
Conservazione: discreta

542
Instrumentum locationis

1320 maggio 8. Lemine
Locazione per un anno fatta da Ambrogio e Girado di Zambono d. "Moronus", taverniere di Lemine, in Simone fu Bonfado de Bergonzis di Lemine, di una pezza di terra vitata a Lemine, località "in Vinera", e di una pezza campiva nello stesso territorio, località "in monte de Duno", al canone annuo, al tempo delle messi, della metà della produzione di vino e biade.
notaio: Pillis (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 305x240; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo lato destro

543
Instrumentum liberationis

1323 aprile 24. Lemine, "in sedumine heredum Colelli de Bergonzis"
Quietanza rilasciata da Girardo di Zambobo d. "Bossus" Mazoni, taverniere di Lemine, a Simone fu Bonfado de Bergonzis di Lemine, per il pagamento della metà del vino e biade prodotti in due pezze di terra site in territorio di Lemine e a lui locate.
notaio: Pillis (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 115x135; latino
Conservazione: discreta

544
Instrumentum venditionis

1416 novembre 2. Scalve
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Ramelino fu Betino de Zanonibus, ab. " loci de Planizia", a Petrino de Cossis, della metà indivisa di una pezza di terra sita in territorio di Scalve, località "a li Castignoli" e dell'altra metà a Venturino fu Stefano Bonamici.
notaio: Capitaneis (de) Tonolo
notaio autenticante: Giacomo de [...]
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 425x315; latino
Conservazione: discreta

545
Instrumentum obligationis

1401 febbraio 10. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano
Obbligazione fatta da Bertramino fu Gasparino de Oxio d. "de Lolio", mercante pubblico, ab. nella vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, avanti Simone de Mariano, console del Paratico dei Mercanti di Bergamo, verso Antoniolo fu Giovanni de Patuzijs, per il pagamento di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di 5 pezze di panno bianco basso bretino "aparegiatum".
notaio: Ventraria (de) Franceschino di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x200; latino
Conservazione: buona

546
Instrumentum liberationis

1481 febbraio 5. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in apotheca spiciarie quam ibi exercet Johannes de Zoncha"
Quietanza rilasciata da Pietro fu il nobile Giovanni de Rivola, agente a nome dei fratelli Francesco, Gabriele, Aristotele e Federico, a Giovanni Barbone fu Alberto de Prezate, notaio, procuratore dei suoi fratelli Gabriele e Bernardino, per il pagamento di £ 55, quota residua di canoni arretrati del'affitto di una possessione loro locata in perpetuo, come da "instrumentum investiture ad hereditatem", rogato da Paolo de Seminatis di Albano.
notaio: Grismondis (de) Tonolo di Giovanni, d. de Albrigotis di Santo Stefano
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1025x170; latino
Conservazione: discreta

547
Instrumentum venditionis

1462 aprile 1. Scalve, "in loco de male conscilio"
Vendita fatta da Petrino fu Giovanni Morzenti di Scalve a Raffaele fu Tonolo de Albricis di Scalve di una paghera sita in località "in Castignolis", e di un'altra nella stessa località, confinante " cum aqua Nembi", e di un altro bosco e paghera nella stessa località, al prezzo complessivo di £ 6.
notaio: Albricis (de) Melchiorre, di Scalve
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 480x230; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse

548
Instrumentum procurae

1443 dicembre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Procura legale fatta dal nobile Giovanni fu Pietro de Lanzis, c. p., in Giacomino suo figlio, in ogni pendenza debitoria verso i fratelli Guglielmo e Martino de Chassis di Casnigo, per l'affitto di certi mulini "de la Torazia".
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 450x210; latino
Conservazione: discreta

549
Instrumentum obligationis

1391 giugno 2
Obbligazione fatta da Zano de Invernizis, ab. a Brumano di Lecco, verso Antonio d. "Musatus" fu Girardo de [...] di Lecco, per il pagamento di £ 49 in buona moneta milanese, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di biada e vino.
notaio: Ayroldis (de) Egidio di Dolcino, ab. a Lecco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x198; latino
Conservazione: discreta

550
Instrumentum obligationis

1468 maggio 31. Vilminore di Scalve
A tergo regesto di mano coeva.
Obbligazione fatta da Maffeo di Tonolo de Albricis di Scalve verso Raffaele de Albricis, per il pagamento di £ 400, prezzo dovuto per la vendita di certe possessioni e beni mobili di Raffaele, siti in Val di Scalve, a Daniele de Albricis, fratello e procuratore di Raffaele.
notaio: Castenellis (de) Antonio di Scalve(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x185; latino
Conservazione: discreta; danni: sbiadimento
segnatura vecchia: rotolo XXV
Note:
1 Segue in data 14 ottobre 1469 dichiarazione di pubblica fede del podestà di Scalve Leonardo de Curteregia.

551
Instrumentum venditionis

1524 settembre 18. Sedrina
Vendita fatta da Bartolomeo fu Giovanni de Pisis di Sedrina a Bertramo e Benedetto fu Rinaldo de Pisis di Sedrina di una pezza di terra prativa e castegniva, a Sedrina, località "ad Canalem", di pert. 1, al prezzo di £ 25.
notaio: Pesentibus (de) Bono fu Bernardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1105x155; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento

552
Instrumentum procurae

1449. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nel convento di S. Francesco dell'Ordine dei Frati Minori, in sagrestia.
A tergo regesto di mano del sec. XVI. a tergo, di mano del sec. XVIII, la notazione: "Conventuales"
Procura e sindicato fatti dai Frati del Convento di S. Francesco, riuniti nel generale capitolo, in Giovanni de Buscho, guardiano, Domenico de Crema, lettore, e Vincenzo de Corbis, di Alzano, vicario, per la vendita di alcune pezze di terra site a Riva di Solto, località "ad Fragiam", lasciate al Convento dal milite Suardino de Forestis, di Bergamo, e di altre site in territorio di Castrezzato, distretto di Brescia.
notaio: Lallio (de) Stefano di Lanfranco
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1495x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°23

553
Testamentum

1411 ottobre 27. Albino
Testamento di Catalina vedova di Tonolo de Callendis di Bergamoe poi di Michele "spinazarius" de [...] e figlia del fu Bertolino de Aremondis, in cui dispone lasciti in denaro per i figli.
notaio: Aremondis (de) Giorgio di Pietro, di Albino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x200; latino
Conservazione: discreta

554
Instrumentum obligationis

1406 marzo 27. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Obbligazione fatta da Giovanni fu nobile Salvino de Sancto Gallo di Bergamo verso Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pagamento di £ 320, prezzo dovuto per la vendita di 20 pezze di panno bergamasco "bretinum aparegiatum".
notaio: Bullis (de) Mafiolo di Bianco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 420x175; latino
Conservazione: discreta

555
Instrumentum liberationis

1506 dicembre 3. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano
Quietanza rilasciata dai tutori dei figli del fu Antonio d. "Carminatus" de Carminatis a maestro Bernardo fu Tomasino de Zanonis di Campagnola per il pagamento di £ 21, canone dell'anno corrente per l'affitto di una casa sita in città, nella vicinia di Sant'Alessandro in Colonna.
notaio: Zinettis (de) Giacomo fu Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 705x175; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°15

556
Instrumentum locationis

1433 luglio 28. Brembate Sopra
A tergo breve regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Locazione perpetua fatta da Manfredino fu Bertramo d. "Tanus" de Viscardis, ab. a Bonate, in Giovanni d. "Passera" fu Paolo de Prezate, ab. a Bonate Inferiore, di una pezza di terra vitata e boschiva a di Bonate Inferiore, località "ad Speciossam", confinante con una proprietà della chiesa di S. Vigilio di Bonate, di pert. 5, al canone annuo della metà dei frutti e "obucrisionum", terra precedentemente venduta da Giovanni "Passera" a detto Manfredino insieme ad un'altra pezza aratoria e campiva sita nello stesso territorio, località "ad Fornacem", di pert. 8, al prezzo di £ 31 e sol. 10.
notaio: Calionibus (de) Giacomo fu Uldone de Brembate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1160x198; latino

557
Instrumentum liberationis

1424 novembre 17. Valle di Trescore
Quietanza rilascata da Giovanni di Pietro de Lanzis, di legge longobarda, ad Antonio d. "Rampinus" fu Gidino de Fornasiarum di Runiano, per il pagamento di £ 4.
notaio: Soyario (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x270; latino
Conservazione: cattiva

558
Instrumentum obligationis

1491 maggio 11. Bergamo, vicinia di San Matteo
Obbligazione fatta da Antonio fu Francesco Albertino de Plazonibus, ab. a Caprino, in Valle San Martino, verso Andrea e Giacomo fu Antonio de Averaria, per il pagamento di £ 8, sol. 12 e den. 9, per compensazione di spese reciproche.
notaio: Vavasoribus (de) Giorgio di Protasio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x178; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità e sbiadimento dell'inchiostro
segnatura vecchia: n°95

559
Instrumentum liberationis

1382 novembre 28. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in stacione que tenetur pro daciis vini et gratarole"
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Bonomo dela Tegete (da Valtesse), nella vicinia di Santo Stefano, a Bonomo fu Betino de Mariano, per il pagamento di £ 21, canone di 2 anni per l'affitto di una casa con corte e brolo, di pert. 3, sita in Bergamo, vicinia di San Leonardo.
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 120x232; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°28

560
Instrumentum obligationis

1414 maggio 13. Villa d'Almè
Obbligazione fatta da Leonardo fu Doroteo de Beronis, di Bergamo, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di 6 pezze di panno bretino basso.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x210; latino
Conservazione: buona

561
Due frammenti molto guasti e mutili, incollati, senza alcun nesso apparente fra loro, di cui non si evincono il negozio e gli attori

sec. XVI(1). [...]
notaio:(2)
Atto singolo; f.1, membr.; 360x200
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.
2. Frammento mancante dell'escatocollo.

562
Instrumentum locationis

1471 agosto 7. Scanzo, "prope fornacem Johannis de Roxiate"
Locazione della durata di 2 anni fatta da Mafeo fu Rogerio de Roxiate, cittadino di Bergamo, in Menino e Giovanni fu Bartolomeo fu Michele de Gazzis, di Villa di Serio, ab. a Scanzo, di una pezza di terra aratoria a Scanzo, località "super Gallum", di pert. 3,5, con ogni diritto ad essa pertinente, con l'obbligo della semina del guado e della consegna della metà di quello raccolto, con l'onere per il locatore di fornire 2 carri di letame per ogni pertica ai locatari, cui spetta il pagamento della metà del costo; seguono altri accordi di mezzadria inerenti la semina del frumento.
notaio: Girardis (de) Bertolino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1070x180; latino
Conservazione: buona

563
Instrumentum procurae

1430 aprile 5. Trescore, "ubi dicitur ad Menalam extra et apud portam castri dela Menala"
Procura legale fatta da Giovanni fu Pietro de Lancis in Pecino suo figlio in qualsiasi citazione avanti il Podestà di Bergamo, ad istanza di Marco de SuardiS.
notaio: Cassis (de) Giovanni di Vizono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 380x205; latino
Conservazione: buona

564
Instrumentum obligationis

1434 aprile 15. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Defendo fu Zinino d. "Sifazius" de Dalmasonibus di Clanezzo verso Antonio fu Graziolo de Advocatis, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 25, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno basso.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

565
Instrumentum obligationis

1408 aprile 15. Lemine Inferiore
Obbligazione fatta da Marchiondo fu Giacomo de Zuchis, cittadino di Bergamo, verso Bombeno d. "Sigetius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 32, prezzo dovuto per la vendita di 3 pezze di panno bianco.
notaio: Galzano (de) Pagano fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

566
Instrumentum locationis

1479 ottobre 1. Bergamo, sopra il palazzo del Comume
Locazione per la durata di 7 anni fatta da Bartolomeo fu Enrico de Albricis, cittadino di Bergamo, in Antonio fu Betino de Rivolla, di una pezza di terra aratoria e vitata, a Brusaporto, località "ad Vallem", di pert. 8 e tav. 7, confinante con un fossato di diritto di detta pezza, al canone annuo, alla festa di San Martino, di un carro di vino buono e una soma di frumento.
notaio: Castione (de) Tomaso di Filippo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1220x180; latino

567
Capitula testamenti

1415 settembre 24. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo di mano del sec. XVI "legatum factum per Stephanum de Advocatis inquo ille legavit" (sic!)
Estratto del testamento di Stefano fu Pietro de Advocatis in cui lega tutti i beni mobili e immobili ai figli maschi, denari e vesti alle figlie.
notaio: Plaza (dela) Giovanni fu Azuello
notaio autenticante: Antonio de Vavasoribus
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 635x195; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

568
Parabula

1409 agosto 30. Bergamo, "sub pallacio communis ad banchum iuris Maffey dela Matrice, vicarij Potestatis"
Licenza concessa da Maffeo dela Matrice, vicario del Podestà di Bergamo, ad istanza di Giovanni fu Pietro de Lanzis, di pignoramento dei beni di Michele fu Marchiondo de Lanzis, sino al valore di £ 400 a lui dovute.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x195
Conservazione: discreta

569
Instrumnentum cessionis

1408 ottobre 12. Trescore, località Aminella
Cessione fatta da Nicolino fu Marchiondo de Lanzis a Giovanni fu Pietro de Lanzis, di un credito di £ 400 vantato verso Michele fu Viscardo de Lanzis, per un prestito.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x220; latino
Conservazione: buona

570
Instrumentum liberationis

1395 luglio 16. Milano, nel broletto nuovo
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata da Tomaso de Carchano fu Corrado di Milano, Porta Cumana, parrocchia di San Tomaso, e da Otorino fu Ippolito de Montebreto di Porta Ticinese a Peterzolo e Pellegrino fu Giorgio de Ficienis, ab. nel castello di Morengo, per il pagamento di £ 200, saldo di un debito verso detto Tomaso, agente a nome di altri soci, come da arbitrato pronunciato da Ubertino de Vicecomitibus, arbitro compositore.
notaio: Amigino fu Redolfo da Milano, di porta Cumana, della parrocchia di San Cipriano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x180; latino
Conservazione: discreta

571
Instrumentum obligationis

1397 novembre 19. Gorlago, in contrada Tresolzio
Obbligazione fatta da Antonio fu Alberto d. "Pigetus" de Marchisis di Zandobbio verso Pietro fu Federico olim nobile milite Viscardo de Lanzis, per il pagamento di 100 fiorini d'oro, in ragione di 32 soldi per fiorino, prezzo dovuto per la vendita di 10 pezze di panno bretino bergamasco.
notaio: Becho (de) Giovanni di Gorlago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 830x195; latino
Conservazione: buona

572
Instrumentum locationis

1403 marzo 4. Piazza, località "in Ronchellis"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Locazione per la durata di anni nove fatta da Guglielmo d. "Buffonus" fu Belfranco de Donatis dela Plaza, di legge longobarda, in Antonio fu Ombono de Gratarollis, di una pezza di terra prativa e campiva sita in territorio di Piazza, località "in Ronchellis", di pert. 11 e di un castagneto "cum hostio", in località "ad domum Setembrini de Galuzzijs", al canone annuo di £ 6 e sol. 5.
notaio: Donatis (de) Giovanni di Giacomo d. "Malpelus" della Piazza
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x270; latino
Conservazione: cattiva

573
Instrumentum consolti

1343 marzo 14. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Investitura fatta da Mancino fu [...] de Puteis in Margherita fu Francesco de Baniatis, sua moglie, di £ 210 a titolo di pegno per la di lei dote.
notaio: Poscantu (de) Bonariccio Andriolo detto Bonariccio finisce l'instrumentum del rogatario defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 625x220; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
segnatura vecchia: n°57

574
Instrumentm obligationis

1473 marzo 27. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Cristoforo fu Gromerio dela Crotta, cittadino di Bergamo, verso Matteo fu Rogerio de Roxiate, cittadino di Bergamo, per il pagamento di 40 ducati d'oro dovuti in restituzione di un prestito.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x210; latino
Conservazione: buona

575
Instrumentum venditionis

1409 luglio 15. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Giacomo fu Bartolomeo d. "Bonomo" de Giudottis, cittadino di Bergamo, e Lorenzina de Petergallis, sua moglie, a Robertino fu Francesco d. "Tachinus" de Giudottis, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra prativa e boschiva sita in Bergamo, contrada Longuelo, località "in Pratis de Broseta", al prezzo di £ 700.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1245x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°26

576
Instrumentum liberationis

1494 giugno 17. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo breve regesto in italiano del sec. XVIII.
Quietanza reciproca rilasciata da Agostino fu Bono de Agostonibus di Zogno e Bernardo fu Mafeo olim Bono de Agostonibus a Giacomo fu Tonolo de Trinalis di Averara, ab. a Bergamo, per pagamento di canoni d'affitto.
notaio: Vitalibus (de) Taddeo di Endenna
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 585x175; latino
Conservazione: cattiva

577
"Instrumentum mutue liberationis"

1542 ottobre 5. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in quadam camera domus iuris et habitationis infrascripti magnifici domini Marciantonij Gromuli"
Quietanza reciproca di Marcantonio Gromulus, nobile di Bergamo, fu Giacomo e Giuliano fu Zanetto de Castro, fattore e "negotiorum gestor" di Marcantonio, dichiarando di nulla doversi reciprocamente per una compera precedentemente fatta da Giuliano, a nome di Marcantonio, di una pezza di terra ortiva sita in Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, di proprietà di Giovanni Maria de Rota, dottore in legge.
notaio: Sancto Piligrino (de) Gerolamo fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 655x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°92

578
Instrumentum liberationis

1426 dicembre 29. Alzano inferiore
A tergo breve regesto di mano del sec. XVIII.
Quietanza rilasciata da Ordano fu Pecino de Pezallis di Villa di Serio agli eredi di Giovanni fu Domenichino de Petrallis di Alzano, per il pagamento di £ 20, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno veronese bianco basso "aparegiatum" e di £ 50 per la vendita di 2 pezze di panno veronese bianco basso.
notaio: Donatis (de) Giovanni fu Fachino di Piazza
Atto singolo; f.1, membr.; 540x180; latino
Conservazione: buona

579
"Instrumentum cessionis"

1493 novembre 8. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam apotheca spiciarie iuris artium et medicine doctoris magistri Johannis Augustini dela Ture phisici"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVIII.
Cessione di credito fatta a Bombello de Cararia da Giacomo fu Tonolo de Trinallis di Averara, ab. di Bergamo, agente a nome di Bartolomeo suo nipote fu Andrea de Trinalis, suo fratello, verso Martino Barone de Bellebonibus de Pare e Peterbono fu Bertolino de Ferariis, di Premolo, di £ 327, sol. 19 e den. 3, quota parte dei 163 ducati d'oro dovuti da Giacomo a Bombello in restituzione di un prestito, come da atto in cui i detti Mondino e Peterbono si obbligavano verso Giacomo e Andrea al pagamento di diverse somme di denaro "ex causa unius rationis concluse occasione cibi et potus".
notaio: Vitalibus (de) Taddeo Vitale di Endenna
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 165x164; latino
Conservazione: discreta

580
Instrumentum venditionis

1544 novembre 25. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in apotheca calegarie inrascripti Vincentij de Nimbro conducta a domini Jacobo Barillo"
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Giovanni fu Tonolo de Cararia e Giovanni Antonio fu Zinario de Bonorenis, di Bergamo, curatori testamentari di Giovanni Giacomo, minore del fu Cristoforo de Cephis, a Bonomo fu Martino de Beretto, "clavarius", ab. in città, in borgo San Leonardo, della metà di un pozzo contiguo alla casa di detto Bonomo, sita in detto borgo, al prezzo di £ 34.
notaio: Benalijs (de) Martino fu Giovanni Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 575x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N°9

581
Capitula testamenti

1349 luglio 29. Foppa de Cu, "in loco de Foppa sive de Chu"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVIII.
Estratto del testamento di Giovanni fu Nantelmo de Zoppo, nel quale, fatta salva la costituzione ad erede universale del figlio Giacomo, dispone un lascito di £ 25 a favore del Convento dei Frati Minori di Bergamo.
notaio autenticante: Lanfranco dela Foppa, di Bizono
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 380x138; latino
Conservazione: discreta

582
Instrumentum obligationis

1489 settembre 5. Bergamo, vicinia di San Matteo
Obbligazione fatta da Bernardo fu Matteo de Avostonibus di Zogno verso Andrea fu Tonolo de Trinalis di Averara, per il pagamento di £ 67 e sol. 10, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno.
notaio: Rota (de) Antonio Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x145; latino
Conservazione: buona

583
Instrumentum obligationis

1457 giugno 12. Curno, sulla piazza
Obbligazione fatta da Luchino fu Giovanni de Cavaneis di Villa d'Almè e da Peterzolo fu Cristoforo de Federicis di San Gervasio verso Bertramo fu Tonolo de Galianis di Curno, cittadino di Bergamo, per il pagamento di 10 ducati d'oro veneti.
notaio: Maffeis (de) Antonio di Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x170; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

584
Frammento di una annotazione: "liberatio facta de suprascriptis libris 400 ab Antonio Patello extat apud D. filum[...] notarij de Benis anno 1635 Trescurij".

sec. XVII. [...]
Atto singolo; f.1, membr.; 75x175

585
Parabula

1398 febbraio 13. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in quadam domo heredum Zanni de Locatello in quo redditur ius per consules paratici et societatis mercatorum Pergami"
Licenza concessa da Andrea dela Roncalia, console del Paratico e della Società dei Mercanti di Bergamo, a Pietro fu Federico de Lanzis, per il pignoramento dei beni di Antonio fu Alberto de Marchisis di Zandobbio, in virtù di un'obbligazione rilasciata per il pagamento di 100 fiorini d'oro, prezzo dovuto per la vendita di 10 pezze di panno bretino bergamasco.
notaio: [...] (de) Franceschino Antonio, notaio dei Consoli del Paratico e Società dei Mercanti di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x210; latino
Conservazione: discreta

586
Instrumentum cessionis

1432 aprile 13. Rigosa
Cessione fatta da Zanino fu Filippo de Grigis di Rigosa a Domenichino fu Giovanni de Petrallis di Alzano di sol. 24 e den. 6, canone annuo per l'affitto in perpetuo, alla festa di San Martino, di un sedime con casa, corte ed orto, di pert. 1, sito ad Alzano Inferiore, in località "ad Novessum", e di una pezza di terra vitata e aratoria, di pert. 13, sita nello stesso territorio, in località "in Senazoncho".
notaio: Grigis (de) Guglielmo di Lanfranco, di Rigosa
notaio autenticante: Filippo de Grigis finisce l'atto del notaio rogante defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x170; latino
Conservazione: buona

587
Instrumentum obligationis

1402 gennaio 12. Villa d'Almè
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo verso Aiolfino fu Gasparino de Chinellis, cittadino di Bergamo, ab. a Lemine, per il pagamento di £ 220, prezzo dovuto per la vendita di 20 pezze di panno "mazengum aparegiatum".
notaio: Cavanijs (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 183x220; latino
Conservazione: discreta

588
Instrumentum liberationis

1402 maggio 7. Lemine Inferiore
Quietanza rilasciata da Aiolfino fu Gasparino de Chinellis a Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pagamento di £ 220, prezzo dovuto per la vendita di panni.
notaio: Solariis (de) Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x200; latino
Conservazione: buona

589
Instrumentum procurae

1466 maggio. Bergamo, sopra la piazza nuova
Procura legale fatta da Pasino e Bartolomeo de Crotellis di Albino in Giovanni Antonio, loro zio, con il consenso di Pasqualino di Mastellarijs di Padova, vicario del Podestà di Bergamo Benedetto Vencij.
notaio: Cerro (de) Pietro di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 530x205; latino
Conservazione: cattiva; danni: sdiadimento dell'inchiostro

590
Instrumentum procurae

1477 giugno 20. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Procura legale fatta da Giacomo fu Antonio de Pisonibus in suo figlio Giovanni Marco e in Tonolo de Caversenio.
notaio: Curteregia (de) Lazzaro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x220; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità

591
"Pactum"

1408 dicembre 6. Bergamo
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Patto fra Giovanni fu Francesco de Suardis e Giacomo fu Bonomo de Guidottis di non chiedere ed esigere reciprocamente nulla circa l'"instrumentum dati et venditionis" di una pezza di terra aratoria e vitata con casa, corte ed un torchio, sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, località "ad Sanctam Luciam".
notaio: Partini Antonio, di Brembilla
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: cancellature al margine superiore

592
Instrumentum obligationis

1393 aprile 13. Lemine Inferiore, nella via pubblica
Obbligazione rilasciata da Vaschino fu Alberto de Agazis di Brembate Superiore verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Bergamo, per il pagamento di £ 44, prezzo dovuto per la vendita di panni.
notaio: Galzano (de) Giovanni fu Venturino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x225; latino
Conservazione: discreta

593
Instrumentum obligationis

1497 gennaio 26. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto in italiano del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Domenico fu Conte de Rotha, ab. a Palazzago, verso Giacomo fu Antonio de Trinallis, per il pagamento di £ 20 e sol. 14,5, prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balserino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 380x175; latino
Conservazione: discreta

594
Instrumentum procurae

1429 febbraio 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Procura legale reciproca fra Antonio e Giorgio fu Giacomino de FicieniS.
notaio: Berardis (de) Pietro fu Tomaso
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x180; latino
Conservazione: discreta

595
Instrumentum obligationis

1410 novembre 17. Treviolo, "in platea iuxta quodam sedimen domini Davite de Brembate iuris periti et civis Pergami"
Obbligazione fatta da Giacomo fu Giovanni d. "Pelgrata" de Ruzellis di Treviolo verso Giovanni d. "Zanolle" fu Alberto de Dalmasonibus per la vendita di 25 braccia di panno.
Atto singolo; f.1, membr.; 200x300; latino
Conservazione: buona

596
"Instrumentum solucionis et liberationis"

1556 giugno 8. Gorlago in Valle di Trescore, "in contrata u. dic. in Campello"
Quietanza rilasciata da Rogerio fu Betino de Lombellis di Calcinate, ab. ad Albano, a Ludovico fu Giacomo de Ficienis di Montello, per il pagamento di £ 200 a lui dovute da Giovanni de Rotellis di Gorlago e da Pasino e Bartolomeo fu Pacino del fu soprascritto Giovanni, in occasione di certi instrumenti di dote e consolto e vendite e per altri diritti e azioni vantati da Rogerio verso il fu suddetto Giovanni.
notaio: Gazaniga (de) Venturino fu Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 275x205; latino
Conservazione: discreta

597
Instrumentum obligationis

1453 marzo 9. Bonate, "in domo mei notarij"
Obbligazione rilasciata da Tomasino d. "Masotus" fu Pietro de Tajochis, ab. a Bonate Inferiore, verso Bonadeo fu Tonolo d. "Nizoletus" de Cavazzis, di Bonate Inferiore, per il pagamento di £ 20 e sol. 10, alle calende di agosto, prezzo dovuto per la vendita di un bue dal pelo rosso.
notaio: Viscardis (de) Bartolomeo fu Arigetto di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x165; latino
Conservazione: discreta; danni: ombre diffuse
segnatura vecchia:

598
Instrumentum liberationis

1415 febbraio 2. Sedrina
Quietanza rilasciata da Mafiolo d. "Minallus" fu Persevallo de Pesentibus a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno bretino.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x275; latino
Conservazione: discreta

599
Instrumentum obligationis

1415 gennaio 26. Clanezzo
Obbligazione fatta da Giovannetto fu Giacomo olim Alessandro de Carminatis, cittadino di Bergamo, verso Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 135, prezzo dovuto per la vendita di 6 pezze di panno bretino "aparegiatum" basso.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x255; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°18

600
Instrumentum obligationis

1497 febbraio 21. Bergamo, "in apotecha infrascripti Jacobi de Trinallis de Averaria"
A tergo breve regesto in italiano.
Obbligazione fatta da Defendo fu Venturino de Donatonibus, ab. nel comune di Gronfalegio, in Valle San Martino, verso Giacomo fu Tonolo de Trinallis di Averara, per il pagamento di £ 13, sol. 18 e den. 3, entro San Martino p. v., come da accordo fra loro intercorso circa della merce da bottega fornita a Defendo da Giacomo.
notaio: Russis (de) Tonolo di Giovanni di Rota
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x170; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse
segnatura vecchia: n°87

601
Capitula testamenti

1467 novembre 2. Bergamo, vicinia di San Lorenzo, nel convento di S. Francesco, "in claustro secundo in quo fit locutorium"
Estratto del testamento di Gabriele fu Giovanni de Mascheronibus di Olmo, cittadino di Bergamo, ab. nella vicinia di San Pancrazio, nel quale, fatta salva la costituzione ad eredi universali dei suoi fratelli Lorenzo e Bertolasio, lascia all'altare grande detto di San Francesco, sito nella chiesa del Convento di S. Francesco, i suoi possedimenti siti in territorio di Mozzo, per una messa quotidiana perpetua e con l'onere di consegnare ogni anno al Consorzio della Misericordia Maggiore un carro di mosto e una soma di frumento, eccetto in tempi di guerra.
notaio autenticante: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Copia autentica; atto singolo; ff.4, membr.; 2390x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°19

602
Instrumentum venditionis

1554 marzo 20. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco
A tergo regesto in italiano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Giovanni Antonio fu Francesco de Lupis al rev. frate Giulio de Bordonia, dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino, sindico e procuratore del Convento, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Scanzo, località "in Terzago", di pert. 17, tav. 14, pd. 3 e onze 7, al prezzo di £ 65 la pertica, da pagarsi in 4 anni.
notaio: Colonio (de) Gerolamo di Franceso
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 695x185; latino
Conservazione: buona

603
Instrumentum venditionis

1529 dicembre 11. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, nel convento di S. Agostino, dell'Ordine degli Eremitani
A tergo breve regesto del sec. XVIII.
Vendita fatta da Bono fu Donato de Grigis, ab. di Bagnatica, a frate Onorio da Brescia, agente a nome del Convento di S. Agostino, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Brusaporto, di pert. 3 e tav. 18, al prezzo di £ 106, sol. 17 e den. 6, di cui 100 denari sono i proventi di un legato costituito al Convento da Giovanna de Suardis, vedova di Simone de CarminatiS.
notaio: Colonio (de) Giovanni Francesco fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 595x180; latino
Conservazione: buona

604
Instrumentum obligationis

1461 giugno 6. Vilminore di Scalve
Obbligazione fatta da Giovanni fu Tonolo de Albricis di Scalve verso maestro Bartolomeo fu Arigino de Albricis di Scalve, per il pagamento entro 2 anni, di £ 25 e sol. 19, canone degli anni passati per l'affitto di possessi e decime "vilanorum de Zono", che Giovanni teneva in conduzione da detto Bartolomeo.
notaio: Inglisendis (de) Petrino di Glisente
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 390x145; latino

605
Instrumentum procurae

[...] novembre 17 metà sec. XV(1). San Paolo d'Argon, nel monastero
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Procura fatta dal canonico di Bergamo Battista fu nobile Giselberto de Colionibus, protonotario apostolico della chiesa di San Paolo d'Argon e della chiesa di Tutti i Santi del Galgario, in Lorenzo fu Guglielmo de Gisalba e Angelo fu Pietro de Fugazijs, notaio.
notaio: Rongelis (de) Giorgio di Tonolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 455x210; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi al margine destro
segnatura vecchia: n°61
Note:
1. Strappo nel protocollo in coincidenza della data dell'anno.

606
Instrumentum liberationis

1464 ottobre 13. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Quietanza rilasciata da Marziale fu Onofrio de Prezate ad Alvise fu Giacomo de Ficienis, per il pagamento di £ 45, canone di 3 anni, da pagarsi alla festa di San Michele, per l'affitto di una casa in Bergamo, vicinia di San Pancrazio, locata in perpetuo a Stefano de Tercio.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x205; latino
Conservazione: discreta

607
Instrumentum venditionis

1382 novembre 2. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
Vendita fatta da Benedetto e Giovanni fu Francesco olim Giovanni de Azerbis ad Antoniolo fu Battezzato de Caversenio, di una pezza di terra con casa "coppata", con un portico ed alberi vari, in Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites, "extra muros communis in Broseta".
notaio: Finettus Andriolo, di Gazzaniga
Atto singolo; f.1, membr.; 432x360; latino
segnatura vecchia: n°9

608
Instrumentum locationis

1383 maggio 1. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in stacione que tenetur pro dacijs vini et gratarole"
A tergo regeso in volgare del sec. XVII-XVIII.
Locazione per la durata di anni 5 fatta da Fachino fu Giovanni de Bonsenioribus, fornaio, in Fachino fu Giovanni de Regencenis di Sorisole, cittadino di Bergamo, di una casa "solerata" con corte ed aia, sita in Bergamo, vicinia di Sant'Antonio, contrada Palazzo, località "ad Pontem de Preda", e di un canone di £ 5 e 2 capponi, dovuto "per parentum de Palazzo pro fitto suprascripte pecie terre", da pagarsi entro le calende di maggio dell'anno 1384; riceve per questa locazione £ 20 e sol. 15.
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°72

609
Instrumentum obligationis

1454. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Lorenzo fu Bonetto de Aspertis di Gorlago verso Alvise fu Giacomo de Ficienis, per il pagamento di £ 27 annue da pagarsi in 5 anni, con scadenza alla festa di San Martino, dovuti in restituzione di un prestito.
notaio: Salvetis (de) Giovanni Francesco fu Giorgio di Cenate
Originale; atto singolo; membr.; 355x196; latino
Conservazione: discreta

610
Instrumentum consolti

1342 novembre 26. Ubiale
Investitura dei propri beni fatta da Oprandino di Pietro d. "Cantonus", di legge longobarda, in Rosa di Guido fu Bombeno Dalmasonum di Clanezzo, sua moglie, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 24.
notaio: Dalmasonum Giovanni, notaio e "missus regis"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x240; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse
segnatura vecchia: n°25

611
Instrumentum liberationis

1517 novembre 23. Lemine Superiore, contrada de Galzano
Quietanza rilasciata da Tonolo fu Teutaldo de Rota, ab. di Lemine Superiore, ad Antonio d. "Rubeus" fu Zambono d. "Bazolus" de Nervis di Lemine, per il pagamento di £ 100, come da atto di obbligazione.
notaio: Luvellis (de) Antonio di Giacomo
notaio autenticante: Bertramo de Luvellis finisce l'instrumentum traendolo dalle imbreviature del rogatario defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 140x260; latino
Conservazione: discreta

612
Praeceptum

1382 agosto 8. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuridicale domini Jacobi de Picollis de Baniacavallo locumtenentis iudicis Rationis Communis Pergami"
Dichiarazione di Giacomo de Picollis di Bagnacavallo, luogotenete del Giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, della legale maggiore età di Benedetto fu Francesco de AcerbiS.
notaio: Crapis (de) Amasio, notaio del luogotenente del Giudice alla Ragione del Comune di Bergamo.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 177x165; latino
Conservazione: buona

613
Instrumentum liberationis

1381 agosto 10. Bergamo
Quietanza rilasciata da Benedetto fu Francesco olim Giovanni d. "Rectus" de Acerbis ad Antonio fu Bonsignore de Bonsenioribus, per il pagamento di £ 15, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di terra con casa "coppata", con un tornio, sita in Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites, località "Broseta".
notaio: Acerbis (de) Benedetto
Atto singolo; f.1, membr.; 90x110; latino
Conservazione: discreta

614
Instrumentum obligationis

1409 marzo 1. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo habitationi infrscripti domini Georgij de Suardis"
Obbligazione fatta da Beatrice fu Pietro olim Federico de Lanzis, moglie di Giorgio fu milite Alberto de Suardis, verso Bartolomeo de Bondo, a nome di Chino fu Andriolo de Guarneris, per il pagamento di ducati 450, in ragione di sol. 47 per ogni ducato, dovuti in restituzione di un prestito.
notaio: Bondo (de) Peterzollo di Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x280; latino
Conservazione: cattiva; danni: buchi nel supporto

615
Instrumentum liberationis

1342 luglio 6. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune di Bergamo
Quietanza rilasciata da Betino fu Bertramo de Piligrinis di Brembate Superiore a Bertrama e Giovanni fu Zambono de Bergonzijs di Lemine e moglie di Pietro de Piligrinis di Brembate, per il pagamento di £ 16, come dal breve rogato da Lanfranco de Sancto Gervaxio, prezzo dovuto per la vendita di 10 some di miglio.
notaio: Ferabobus (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 175x200; latino
Conservazione: discreta

616
Instrumentum liberationis

1409 giugno 22. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in domo habitationis infrasciptorum Leonis et Bertoletti fornaciarum"
Quietanza rilasciata da Tonollo fu Giovanni d. "Quayrottus" de Capitaneis, a Bertramo fu Baniolllo dela Corna, di Bergamo, per il pagamento di £ 67, prezzo dovuto per la vendita di 3 pezze di panno bretino bergamasco basso.
notaio: Adraria (de) Betino di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

617
Instrumentum obligationis

1417 marzo 9. Lemine Inferiore, in contrada Piazza, nella via pubblica
Obbligazione fatta da Antonio d. ""Rubeus" fu Zambono d. "Bazole" de Nervo di Lemine verso Tonolo fu Teutaldo d. "Galina" de Rotha, ab. a Lemine Superiore, per il pagamento di £ 100, entro San Martino p. v., dovuti in restituzione di un prestito.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x190; latino
Conservazione: buona

618
Instrumentum obligationis

1456 giugno 15. Bergamo, vicinia di Sant'Agata
Obbligazione fatta da Alberto, Paolo, Anriolo fu Pietro de Prezate verso Bombeno d. "Sigezuis" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, per il pagamento di £ 83, dovute in restituzione di un prestito.
notaio: Partinus Giovanni Maria di Bartolomeo, di Brembilla
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x165; latino
Conservazione: pessima; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro

619
Instrumentum venditionis

1450 dicembre 2. Vigevano
A tergo breve regesto coevo.
Vendita fatta da maestro Guglielmo de Cillavegna fu Bartolomeo, ab. di Vigevano, ad Antonio fu Guglielmo de Previde, di una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 3, sita in località "super finita Vigebani", al prezzo di fiorini 18.
notaio: Guastamillis (de) Simone di Enrico, di Vigevano.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x372; latino
Conservazione: cattiva; danni: cancellature al marginr destro
segnatura vecchia: n°20

620
Instrumentum locationis

1464 aprile 23. Clusone
A tergo breve regesto in italiano del sec. XVIII.
Locazione per la dutata di anni 2 fatta da Baldassarre fu Magrino de Albricis in Venturino fu Aredigo de Fine, ab. ad Onore, di una pezza di terra aratoria, sita in territorio di Onore, località "in bredio Ombregni" e di una'altra pezza aratoria, sita nello stesso luogo, confinante con una proprietà della chiesa di S. Maria di Onore, di pert. 8 in totale, al canone annuo, alla festa di San Martino, di una soma di frumento e altrettanto di miglio.
notaio: Caramallis (de) Peterzolo fu Valente, di Ardesio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: molto sbiadito l'inchiostro

621
"Carta solucionis"

1431 settembre 2. Clanezzo
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Trussino fu Venturino de Carminatis, di Bergamo, a Venturino fu Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 25, quota residua di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di pezze di panno di lana.
notaio: Damienis (de) Bartolomeo di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x170; latino
Conservazione: buona

622
Instrumentum obligationis

1518 novembre 29. Bergamo, borgo San Lorenzo
Obbligazione fatta da Giovanni fu Grando de Plicolis di Nembro verso don Benedetto, precettore di teologia, dell'ordine dei Frati Minori di San Francesco, per il pagamento di £ 131 e sol. 5, alla festa di Pasqua p. v., avuti in prestito.
notaio: Rogerijs (de) Marco di Pezino
notaio autenticante: Giovanni Battista fu Marco de Rogerijs finisce l'atto imbreviato dal notaio rogante defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x120; latino
Conservazione: buona

623
Instrumentum obligationis

II metà sec. XV(1). [...]
Frammento quasi totalmente illeggibile a causa del grave sbiadimento dell'inchiostro; tratta di un'obbligazione rilasciata da certo Giacomo verso Alberto per il pagamento di £ 56.
notaio:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 520x165; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. La data è illeggibile.

624
"Carta solucionis"

1448 dicembre 7. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitationis infrascripti Zenonis de Melioratis"
Pagamento effettuato, alla presenza di Benedetto de Tarussis, console di Giustizia, da Valentina fu Giacomo de Melioratis di Bergamo, vedova di Antonio fu Giacomo de Ficienis di Bergamo, tutrice testamentaria del figlio Giacomo, di £ 100 ad Alvise de Ficienis, pure tutore del minore Giacomo, pagate parte in ducati e parte in fiorini d'oro, come da "instrumentum conventionis et obligationis" rogato da Antonio de Cerro in data 5 febbraio 1446.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 530x278; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°12

625
Instrumentum locationis

1380 luglio 5. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in hospitio habitationis infrascripti Salvini de Laqua"
Locazione perpetua fatta da Salvino fu Pietro de Laqua di San Gallo, di legge longobarda, in Giovanni di Guarisco d. "Mazza" de Testaronibus, di Dossena, di una pezza di terra prativa, campiva, castegniva, con una tezza di paglia, sita in territorio di San Gallo, di pert. 90, con diritto di riscossione della decima, di pascolo e di disboscamento, al canone annuo di £ 22, e con divieto di alienazione.
notaio: Magonijs (de) Antonio di Francesco, di San Gallo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1360x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al margine destro del 1° foglio

626
Instrumentum obligationis

1421 agosto 8. San Gervasio
Obbligazione fatta da Antonio fu Bonomo de Bolteris verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 90, prezzo dovuto per la vendita di panno bretino "aparegiatum" basso.
notaio: Bullis (de) Maffiolo di Bianco, di Mapello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x230; latino
Conservazione: discreta

627
Instrumentum locationis

1501 novembre 4. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in caminata domus iuris et habitationis infrascripti Martini de Baniatis"
Locazione perpetua fatta da Marco fu Sebastiano de Baniatis, di Bergamo, in Giovanni fu Giovanni de Confortatis de Colonio, di una casa sita in Bergamo, contrada de Colonio "burgetorum Sancti Leonardi", vicinia di San Leonardo, al canone annuo di £ 9, da pagarsi alla festa di San Martino, con diritto di riscatto di detto canone e della proprietà al prezzo di £ 200, entro i prossimi 5 anni.
notaio: Baniatis (de) Marchisio di Bennato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1705x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N°6

628
Testamentum

1440 agosto 29. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in habitatione testatoris"
Testamento di Gasparino fu Martino de Senioribus di Comenduno, nel quale, fatti salvi la costituzione ad eredi universali dei nipoti, e un lascito di £ 30 alla figlia Bartolomea, oltre le £ 270 di dote già date, dispone un lascito di 23 pertiche di terra, parte di una pezza di terra di pert. 160, sita in territorio di Bagnatica, località "in Merizana," al convento di S. Francesco di Bergamo.
notaio: Redona (de) Antonio di Lorenzo
notaio autenticante: Fanzagis (de) Graziolo finisce l'atto traendolo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x212; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità
segnatura vecchia: n°5

629
Instrumentum obligationis

1394 novembre 16. Villa d'Almè, "super pontem de Lemine"
Obbligazione fatta da Giovanni fu Giustiniano de Zuchis, cittadino di Bergamo, molinaro dei mulini di Paladina, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Bergamo, per il pagamento di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di 10 pezze di panno di lana grezzo bergamasco.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 235x250; latino
Conservazione: discreta

630
Instrumentum liberationis

1446 aprile 16. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Fazino de Albanis di Gorlago d. "de Morellis", prima abitante di Mapello, ad Alvise fu Giacomo de Ficienis, per il pagamento di £ 273 e sol. 15, prezzo dovuto per la vendita di panni, meliga e formaggio.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 660x130; latino
Conservazione: discreta

631
Instrumentum obligationis

1505 gennaio 29. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in caminata domus iuris et habitationis legumdoctoris et comitis domini Guielmi de Suardis"
A tergo breve regesto coevo.
Obbligazione fatta da Giorgio fu Giovanni Ursino de Tertio, di Bergamo, verso il rev. padre Gerolamo de Tertio suo fratello, maestro di sacra teologia, dell'Ordine dei Frati Minori, per il pagamento di £ 120, entro due mesi, dovute in restituzione di un prestito.
notaio: Zanchis (de) Belfante fu Costante
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 885x165; latino
Conservazione: discreta

632
Instrumentum liberationis

1444 novembre 26. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo legumdoctoris Stephani de Vianova"
Quietanza rilasciata dal dottore in legge Stefano de Vianova a Giovanni fu Pietro de Lanzis, per il pagamento di ducati veneti 40, dovuti "pro mercede e pro patrocinio "
notaio: Tirabuschis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 495x170; latino
Conservazione: buona

633
Instrumentum obligationis

1425 novembre 16. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Antonio fu Zinino Bertolo de Bochalione verso Margherita fu Brancadino de Biffis, vedova di Bartolomeo de Camisano, per il pagamento di £ 26 e sol. 10, entro San Martino p. v., per affitto arretrato e in restituzione di un prestito.
notaio: Ayardis (de) Gottus Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 325x180; latino
Conservazione: buona

634
Instrumentum obligationis

A tergo regesto di mano del sec. XVI.
. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Moratto fu Giacomo de Calvis verso Ambrogio fu Tonolo de Gratarolis, di Bergamo, per il pagamento di £ 16 e sol. 7, prezzo dovuto per la vendita di vino e biada.
notaio: Priancha (dela) Giovanni Antonio, di Rota(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 710x180; latino Conservazione: pessima
segnatura vecchia: n°7
Note:
Autentica di Benedetto Venerius, podestà di Bergamo, in data 19 agosto 1466, sottoscritta da Nicolaus de [...].

635
Instrumentum liberationis

1388 giugno 13. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in hospicio habitationis domini Salvini de Laqua"
Quietanza rilasciata da Salvino fu Pietro de Laqua di San Gallo, giurisperito, cittadino di Bergamo, a Giovanni di Guarisco d. "Mazza" de Testaronibus, di Dossena, per il pagamento di £ 18 e sol. 5, canone di 2 anni per l'affitto di una pezza di terra, e segue il rilascio di un'altra quietanza di £ 44, canone di 2 anni per l'affitto di una pezza di terra prativa, campiva, castegniva e "breniata", con più tezze di paglia sopra, sita in territorio di San Gallo, località "ad Domum Paxinibus".
notaio: Blottis (de) Marchetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x200; latino
Conservazione: buona

636
Instrumentum obligationis

1511 settembre 9. Albino, "in apotecha medicine doctoris Gotardi de Assolarijs"
Obbligazione fatta da da Antonio fu Paolo de Calcinate, ab. a Telgate, verso Domenico fu Domenico de Caversenio, per il pagamento di ducati d'oro 24,5, entro la festa di San Giovanni Battista p. v., prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno bianco fine.
notaio: Georgijs (de) Giovanni Gerolamo fu Paolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 700x135; latino
Conservazione: buona

637
Instrumentum obligationis

1511 giugno 13
Obbligazione fatta da Paolo de Calcinate verso Domenico fu Domenico de Caversenio, cittadino e ab. di Bergamo, agente a nome di Bernardo suo fratello, per il pagamento di ducati d'oro 48 e 3/4, prezzo dovuto per la vendita di 2 panni di lana bianca; elegge propri fideiussori Gottardo fu Giovanni de Assolarijs, dottore in medicina e Antonio di Pietro de VitalibuS.
notaio: Giscardis (de) Giovanni Antonio, di Albino
Originale; atto singolo; ff.2, cart.; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Fuori testo, come glossa "obligatio conventus Sancti Augustini tamquam heredis domini Domengini et Bernardi fratrum de Caversenio".

638
Instrumentum venditionis

1574 novembre 25. Bergamo, nel refettorio del convento di S. Francesco
Vendita fatta da Scipone fu Gerolamo de Clanetio, cittadino e abitante di Bergamo, al Convento di S. Francesco, nella persona di frate Bonifacio da Palosco, guardiano e procuratore, di una pezza di terra aratoria e vitata in terrirorio di Urgnano, località "ad Mascharotiam", di pert. 35, con il diritto d'uso delle acque irrigue, al prezzo di £ 262 argentee, da cui detrarsi £ 100 di debito di detto Scipione verso il convento.
notaio: Solario (de) Giovanni Andrea fu Leone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x282
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°20

639
Instrumentum locationis

1407 novembre 13. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo
Locazione per la durata di anni 6 fatta da Tomaso fu Zambono de Bariano, conciatore di pelle, del borgo e vicinia di Santo Stefano, in Giovanni fu Zenolo de Mediolano, ab. nella vicinia de Antescolis, di una casa con orto, di pert. 3, sita in Bergamo, vicinia di San Leonardo, località "in Broseta", al canone annuo, alla festa di San Martino, di £ 4.
notaio: Urio (de) Ziliolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°6

640
"Carta solucionis"

1447 agosto 11. Stabello
Regesto della stessa mano del notaio scrittore: "Carta solucionis".
Quietanza rilasciata da Bertolamina di Mafiolo de Mafeis di Stabello, moglie di Bergonzo de Bergoncijs di Lemine Superiore, a Venturallo fu Ognibene d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 80 che Zano quondam suo marito e figlio di Venturallo aveva a lei destinato a titolo di consolto.
notaio: Mafeis (de) Bassano di Bertramo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x187; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°36

641
Instrumentum obligationis

1481 luglio 31. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Teutaldo fu Antonio d. "Cigalotus" de Pizinonibus di Treviglio, ab. a Bergamo, in borgo San Leonardo, verso Bartolomeo de Zanchis, procuratore di Giacomo e Pezzolo de Gozis, per il pagamento di £ 210 e sol. 7, a favore di Stefano di Betino Giudo de Natalibus condannato dai Consoli di Giustizia di Bergamo.
notaio: Benalis (de) Paolo fu Tonino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x190; latino
Conservazione: discreta

642
Testamentum

1486 febbraio 23(1). Bergamo, vicinia di Sant'Agata, nella via pubblica
A tergo regesto di mano del sec. XVI- XVII.
Testamento di Nicolò de Chorbis di Azzano, che, fatta salva la costituzione ad erede universale del fratello Bernardino di Enrico de Passis, lega alla chiesa di S. Agata di Bergamo alcuni denari di cui è creditore da Francesco da Venezia, pittore, e da dispensarsi secondo le disposizioni di don Gabriele de Quarisinis, rettore e ufficiale della chiesa, e dei vicini della parrocchia.
notaio: Panigonibus (de) Martino di maestro Comino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 940x190; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Instrumetum mancante del protocollo, la data è riportata con mano posteriore sul recto del foglio al margine superiore sinistro.

643
Instrumentum obligationis

1409 febbraio 27. Nembro, contrada Mercato, sotto il portico grande del comune
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Brembilla. ab. a Clanezzo, verso Guglielmo fu Giovanni de Cornalibus di Nembro, per il pagamento di £ 100, prezzo dovuto per fornitura di merce.
notaio: Vitalba (dela) Giovanni di Fachino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x185; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie

644
Instrumentum locationis

1423 maggio 28. Alzano
Locazione perpetua fatta da Zano fu Filippo de Grigis di Rigosa in Giovanni fu Domenico de Petrogallis della quarta parte di 2 pezze di terra site in territorio di Alzano, la prima in località "in Novesto", sedumata ed ortiva, con 2 case sopra, di pert. una, la seconda in località "in Sanarocho", vitata e aratoria, di pert. 13.
notaio: Grigis (de) Gulielmo di Lanfranco, di Rigosa
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 585x179; latino
Conservazione: cattiva

645
Instrumentum venditionis

1462 ottobre 7
Vendita fatta da Piero fu Antonio d. "Collus" de Sonzonio, di San Pellegrino, e da Bonomo suo nipote, di Antonio d. "Falazia", a maestro Lanfranco de Sonzonio, agente a nome dei fratelli Amigino, Pietro e Augusto fu Bonomo olim Zano de Sonzonio, di pert. 7 e tav. 20. delle 12 pert. di una pezza di terra prativa e campiva, con alberi vari sopra, sita in territorio di San Pellegrino, contrada "de Collo", località "ad Mediletum", a soluzione di un debito di £ 125 contratto verso il defunto Bonomo, come da "instrumentum pronunciamenti" rogato da Giovanni de BaselliS.
notaio: Sonzonio (de) Alessandro di Teutaldo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 765x260; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e strappi
segnatura vecchia: N°37

646
Instrumentum obligationis

1488 settembre 20. Bergamo, vicinia di San Matteo
Obbligazione rilasciata da Martino fu Defendo de Personenis, ab. a Cerro, verso Andrea de Trinallis di Averara, per il pagamento di £ 40 e den. uno, avuti in prestito.
notaio: Piligrinis (de) Betino di Cumino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 400x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi
segnatura vecchia: n°89

647
Instrumentum obligationis

1476 agosto 14. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco,"in cancelaria nova communis Pergami"
Obbligazione fatta da Zano di Pecino de Pesolis di Villa di Serio verso Matteo fu Rogerio de Roxiate, per il pagamento di £ 22, prezzo dovuto per la fornitura di "curamen".
notaio: Roxiate (de) Vincenzo detto Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x196; latino
Conservazione: discreta

648
Instrumentum cessionis

1413 aprile 7. Villa d'Almè, nella pubblica via
Cessione fatta da Giovanni de Dalmasonibus a Bombeno fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, di un credito goduto verso Gasparino fu Giacomo de Zuchis e Caracosa fu Tomasino de Clixione sua moglie, detta "Zenola", per l'ammontare di £ 80, prezzo dovuto per la vendita di 8 pezze di panno basso bergamasco bianco "aparegiatum".
notaio: Panizolis (de) Antonio di Pietro, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 405x190; latino
Conservazione: buona

649
Instrumentum obligationis

1477 febbraio 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Giacomo fu Petrino de Marchisis di Villa di Serio verso Maffeo fu Rogerio de Roxiate, di Bergamo, per il pagamento di £ 12 e sol. 2, entro San Martino p. v., prezzo dovuto parte per la vendita di fave e parte "pro denariis".
notaio: Bugella (de) Baldassarre
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 525x150; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità e strappi

650
Instrumentum liberationis

1420 novembre 14. Clanezzo
Quietanza rilasciata da Giovanni de Bonorenis di Brembilla a Ognibene d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 60, prezzo dovuto per la vendita di 40 some di miglio.
notaio: Galzano (de) Pagano fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x215; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al supporto

651
Instrumentum venditionis

1477 febbraio 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Vendita fatta da Stefanino fu Pietro de Marchisis d. "de Gatis", di Villa di Serio, a Maffeo fu Rogerio de Roxiate, di una pezza di terra maronata e brughiva, sita a Scanzo, in località "in Luera", di pert. 6, al prezzo di £ 12 e sol. 7.
notaio: Bugella (de) Baldassarre
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 630x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità

652
Codicillum

1493 giugno 12. Bergamo, vicinia di San Lorenzo "extra muros Pergami in chamera cubicularia artis et medicine doctoris Bartholomei de Albricis Venetiarum et Bergomi civis"
Codicillo testamentario di Bartolomeo fu Enrico de Albricis nel quale dispone che siano annualmente consegnati alla moglie Orsola dai frati del Convento di S. Agostino, erede istituito pro quarta parte, 2 carri di legna e 2 pesi di buon formaggio e siano versati annualmente al Monastero di S. Maria delle Grazie quanto già fissato nel testamento e lega ad Ursino di Gaytaldo "eius fratus" la sua casa in Vilminore, con l'impegno di comperare un'altra casa, al prezzo di £ 120, destinata all'abitazione del presbitero beneficiale della cappella di S. Caterina nella chiesa di S. Maria, a Vilminore.
notaio autenticante: Cazamalis (de) Giuliano fu Valente
Copia autentica; atto singolo; ff.2, membr.; 935x205; latino
Conservazione: discreta

653
Instrumentum cessionis

1371 settembre 8. Lemine, "contrada de Galzano ubi dicitur ad Brugum"
Cessione di un credito goduto verso Antonio fu Pasino de Mozzijs di Clanezzo, sino alla somma di £ 23, fatta da Marchisio fu Giovanni Dalmasonum, di Clanezzo, a Maggio fu Raimondo de Mozzijs di Clanezzo, a titolo della dote e consolto della moglie Bertrama, ora moglie di Marchisio.
notaio: Pilis (de) Antonio di Giovanni Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x235; latino
Conservazione: discreta

654
Instrumentum venditionis

1431 novembre 6. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia "in domo consortij Misericordie domine Sancte Marie Mayoris"
Vendita fatta dal Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore, nelle persone dei credendari Corradino de Soltia, Castollo de Benallis, Alessandro de Orio, Lorenzo de Adelaxijs, Lazzarino de Albano, Lorenzo de Redona, Giovanni de Sancto Vigilio, Gherardo fu Mafiolo de Arnulfis di Clusone, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in città, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano, al prezzo di £ 309.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1025x190; latino
Conservazione: discreta

655
Praeceptum

1418 febbraio 15. Bergamo, "in hospicio novo communis in quo moratur dominus potestas Pergami Bertolamus de Manfredis"
Intimazione fatta da Bartolomeo de Manfredis, podestà di Bergamo, ai figli di Francesco de Melioratis, perché si riconosca la proprietà del Convento di S. Domenico sopra una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio "de Calve", di pert. 18, confinante con il torrente Morla.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 315x190; latino
Conservazione: discreta

656
Instrumentum venditionis

1512 gennaio 3. Bergamo, vicinia di San Michele,"in domo iuris et habitationis infrascripti Baptistini de Corrate respondente super plateha nova"
A tergo regesto coevo e regesto in italiano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Antonio fu Giovanni de Filerijs de Colonio al Convento dei Frati Predicatori, nella persona del procuratore Gerolamo de Soltio, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 10, sita a Cologno, contrada in Morengallo", località "in Pasquali", confinante con terra della chiesa di S. Maria di Cologno.
notaio: Marchisis (de) Giovanni Andrea fu Antonio
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2100x185; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro
segnatura vecchia: filza 12 n°11

657
Capitula testamenti

1511 settembre 19. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Estratto del testamento di Tonola fu Bertolotto de Savoldeis de Colonio, vedova di [...] de Fileris, che, fatta salva la costituzione dei figli ad eredi universali, dispone per il figlio Antonio l'usufrutto della metà indivisa di una pezza di terra sita in territorio di Cologno, località "ad Pasquale", della sua dote, e dispone lasciti di altri beni mobili a favore di diversi congiunti.
notaio autenticante: Mora (de) Telamome di Andriolo
Copia autentica; atto singolo; ff.2, membr.; 620x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappo al margine superore destro

658
Praeceptum

1400 aprile 8. Cologno, "in infrascripta pecie terre"
Immissione di Bongina, vedova di Bartolomeo d. Suardello de Suardis nel possesso di una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 130, sita in territorio di Cologno, località "in Casalli", fatta da Bertoletto fu Giovanni "molinarius" di Sforzatica, servitore del Comune di Bergamo, in forza di un testamento del fu Giovanni de Suardis, dietro mandato di Giovanni de Tortis di Pavia, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo. Segue sullo stesso supporto e nella stessa data l'immissione in possesso di detta Bongina di un pezza di terra aratoria, nello stesso territorio, località "ad Menabovem", di pert. 12, di un'altra pezza aratoria, di pert. 16, in località "ad Gavazum" e di una casa sita nella vicinia "de Bornovo".
notaio: Vavasoribus (de) Guglielmo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 910x230; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 12 n°3

659
Praeceptum

1402 novembre 13. Cologno, "in infrascripta pecia terre"
A tergo breve regesto coevo e breve regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Immissione in possesso di fra Cristoforo fu Giacomo de Adelaxijs, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, dietro mandato di Rainero de Clericis, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, delle terre site in territorio di Cologno, a lui pervenute in eredità dalla madre Bongina, e da lui portate al Convento di S. Stefano.
notaio: Capitaneis (de) Antoniolo di Gasparino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 715x195; latino
Conservazione: buona

660
Instrumentum locationis

1447 settembre 18. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo habitationis Johannis de Agazzijs iudicis et de colegio dominorum iudicum Pergami"
Locazione perpetua fatta da Bonadeo fu Giuseppe de Radrizatis, di Bergamo, in Nicola fu Tonolo de Redrizatis, di Bergamo, di una casa e corte in territorio di Cologno, contrada Porta de Niano, di 2 portici, 2 aie, e un orto, lì vicini, di una pezzza di terra prativa "ad Campagniam", di pert. 30, di una pezza prativa e boschiva "ad Ripam", confinante "a mane illorum de Martinengo", di pert. 12, di una pezza "ad Pratum", di pert. 10, di una pezza aratoria e prativa "ad Castrum Machorum", di pert. 5, di una pezza boschiva "in Pasqualino", di pert. 5, di una pezza boschiva in località [...], di pert. 2, al canone annuo, a San Martino, di £ 5. Tali beni possono essere venduti al prezzo di £ 250.
notaio: Suardis (de) Teutaldo di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1680x220; latino
Conservazione: cattiva; danni: esteso strappo al 2° foglio e macchie

661
Instrumentum cessionis

A tergo regesto in italiano del sec. XVIII.
1402 ottobre 31. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in hospicio habitationis Fratrum Predicatorum de Pergamo"
Rinuncia fatta da Bongina fu Forestino de Forestis, vedova di Bartolomeo d. "Suardellus" de Suardis, di ogni suo diritto sugli infrascritti beni a lei pervenuti in eredità dal figlio Giovanni, nelle mani di frate Vincenzo fu Pietro de Crema, del Convento di S. Stefano, dell'Ordine dei Frati Predicatori, e di Giudone de Cararia, dello stesso Ordine, e quando detto Vincenzo morirà, e alla morte di tutti e due, nelle mani di Gasparino de Muzzo, notaio rogante, agenti tutti a nome di detto Convento e capitolo. I beni in questione sono la metà delle proprietà site in territorio di Chiuduno e gli interi diritti sulla proprietà di Cologno.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1295x215; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 12 n°4

662
Instrumentum venditionis

1590 ottobre 16. Bergamo, nel refettorio del convento di S. Bartolomeo
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Antonio fu nobile Ludovico de Senioribus di Comenduno al rev. padre Bartolomeo da Cento, priore del Convento di S. Stefano, Bartolomeo e Domenico, a fra Domenico da Lodi, inquisitore, e agli altri frati, di una pezza di terra aratoria di pert. 7 e tav. 5 sita in territorio di Colongno, contrada "de Mornagello", località "ad Farmigliam", al prezzo di scudi d'oro 147, al valore di £ 7 per ogni scudo.
notaio: Capitaneis de Mutio (de) Mozzo di Battista
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x170; latino
Conservazione: discreta

663
Instrumentum fideiussionis

1454 febbraio 26. Bergamo, vicinia di San Salvatore
Fideiussione offerta da don Giovanni de Bucelenis, vicario generale di Giovanni Barozio, vescovo di Bergamo, su ducati d'oro 140, "taxiarum" 3 e onze 24 e su una pezza di panno di lana basso, a nome di Giacomo fu Giovanni de Roncho di Brescia, "captivus" di Pellegrino de Lucha, armigero, a favore di detto Pellegrino, "causa talee et redemptionis dicte captivationis dicti Jacobi".
notaio: Prezate (de) Albertino fu Peterzolo(1)
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1815x180; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Segue fede di notariato di Albertino de Prezate sottoscritta da Daniele (......), notaio e vicecancelliere del Comune di Bergamo.

664
Instrumentum commutationis

1337 febbraio 5. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam stacione quam nunc tenebant conductores dacii fienorum"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Permuta tra Pasino fu Giovanni de Zuchis, di Bergamo, e Rogerio fu Alberto de Maironibus de Ponte, che cedono l'uno una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 4, tav. 3 e pd. 9, sita in territorio di Prezate, località "in Caloro", e l'altro una pezza aratoria e vitata, di pert. 6, tav. 4 e pd. 10,5, nello stesso territorio, località "ad Ortos".
notaio: Sabatinis (de) Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 415x235; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità
segnatura vecchia: n°50

665
Instrumentum locationis

A tergo regesto di mano del sec. XVII.
1461 giugno 6. Vilminore di Scalve, "ad banchum iuris de Scalve ubi iura redduntur per egregium virumIachobum de Colionibus potestatem Vallis de Scalve".
Locazione perpetua fatta da Giovanni fu Tonolo olim Giovanni de Albricis di Vilminore di Scalve in maestro Bartolomeo, dottore in medicina, fu Arigino de Albricis, di Scalve, di una parte della quota della decima del territorio di Zogno, al prezzo di £ 136.
notaio: Scalve (de) Bondiono notaio e giudice ordinario
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x190; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XXVIII

666
Instrumentum cessionis

1554 febbraio 19. Calolzio, "in coquina domus iuris comitis Vincenti de Benalijs"
A tergo breve regesto coevo.
Rinuncia fatta da Giovanni fu Bernardino Spontini del Cornello, e ivi abitante, in fra Bernardino da Pontirolo, sindico del Convento di S. Francesco, di una casa sita nel territorio di Calolzio, località "in Silva de la Valle", già obbligata e ipotecata a detto Convento.
notaio: Ruinis (de) Guglielmo fu Donato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°53

667
A tergo: "polize investituri".

metà sec. XV(1). [...]
Frammento quasi illeggibile di un elenco di creditori e dell'ammontare dei debiti del fu Stefanino de Somascha.
Atto singolo; f.1, membr.; 410x180; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

668
Instrumentum venditionis

1343 aprile 2. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "iuxta stacionem Bonafidei de Peterzanis"
Vendita fatta da Bonaventura fu Rizardo, di Bergamo, ad Adamino fu Lanfranco de Abbatibus, di ogni diritto azione e ragione a sè pertinenti verso gli eredi di maestro Arnoldo, fu il suddetto Lanfranco, in ragione delle £ 54 della dote e consolto di Angelina, moglie di Arnoldo e figlia del fu Zambello de Columbis di Mapello.
notaio: Crene (de) Adamino Blottis (de) Meliorino finisce l'instrumentum del rogatario defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x280; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

669
Instrumentum liberationis

1399 gennaio 12. Trescore, "iuxta ecclesiam domini Sancti Petri".
Quietanza rilasciata dal generale consiglio e arengo del Comune di Trescore, alla presenza di Maffiolo de Redona e Giovanni di Bonino de Redona, di Trescore e dei vicini del Comune e dei credendari, a Pietro fu Federico de Lanzis, per il pagamento di 10 fiorini d'oro.
notaio: Greppis (de) Tonolo di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x275; latino
Conservazione: discreta

670
Instrumentum venditionis

A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
. Bergamo, "super pallatio Communis ad banchum iuris specialis legumdoctoris [...] de Soltio iudicis Rationis Communis Pergami"
Vendita fatta dai figli minori del fu Giacomo de Trinallis a Francesco de Gromo di una parte di una pezza di terra di pert. 8, sita in territorio di Medolago, vicino la chiesa di S. Defendente, al prezzo £ 23 e sol. 11.
notaio: Russis (de) Bernardo di Antonio
Originale; atto singolo; membr.; 580x205; latino
Conservazione: discreta

671
Instrumentum locationis

1376 agosto 19. Casnigo
Locazione perpetua fatta da Guglielmo de Suardis, miles, di Bergamo, in Alberto Stella di Casnigo, di una casa con orto, sita in territorio di Casnigo, località "in Sommo Fossato", al canone annuo, a San Martino, di sol. 30 e un cappone.
notaio: Capitaneis (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 280x270; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

672
Instrumentum commutationis

metà sec. XV(1)
Permuta tra Tonolo d. "Sbardelatus" fu Giovanni de Paverise e Betino d. "Zurla" de Cararia, che permutano una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Nembro, in contrada Alzano, località "in Fontanella", una pezza aratoria e vitata, nelle stesso territorio, località "in Bublero", una pezza aratoria e vitata, località "in Roncho", una pezza aratoria e vitata, località "in Clugio"; Betino riceve da Tonolo £ 3, sol. 5 e den. 1, per adeguamento del valore della permuta.
notaio: Tirabuschis (de) Corradino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1650x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità e strappi
Note:
1. Manca il protocollo

673
Instrumentum obligationis

1381 maggio 13. Palazzolo (BS)
A tergo breve regesto coevo.
Confessione di debito fatta da Fachino fu Pasino de Cerolis di Palazzolo, avanti il Vicario di Palazzolo, ad istanza di Pietro de Lanzis, di Bergamo, in ragione di £ 21, prezzo dovuto per la vendita di una brenta di vino.
notaio: Grumello (de) Cristoforo notaio del vicario(1)
Originale; sig.cer.ader.; atto singolo; f.1, membr.; 145x200; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Nella sottoscrizione: "ex libro ubi citationes precepta et alia iura ponuntur ad banchum communis retraxi".

674
Perizia

1508 dicembre 7
Perizia di casamenti e brolo con descrizione tecnica del valore, ma non è data l'ubicazione dei beni.
Copia semplice; atto singolo; f.1, cart.; 280x180; latino
Conservazione: discreta

675
Parabula

1420 maggio 2. Bergamo
Licenza concessa dal Vicario del Podestà al servitore del comune, ad istanza di Ambrogio fu Antoniolo de Gratarolis, di Oneta, ab. di Piazza, per il sequestro dei beni di Monello dela Plaza e Batistino fu Marchisio de Donatis di Piazza, sino al valore di £ 85 e sol. 5 di debito.
notaio: Adrara (de) Betino notaio del Vicario e della comunità di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 400x170; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento grave e strappi al margine sinistro

676
"Instrumentum pronunciamenti et conventionum"

1514 30(1). [...]
A tergo breve regesto coevo "pronunciamentum divisionum heredi Antonini Betini de Zini de Rova".
Divisione amichevole, alla presenza di arbitri, dei sottoelencati beni fra gli eredi di Betino de Rova: una pezza di terra aratoria, vitata e casteniata, con fienile e cisterna dell'acqua, sita "in terretorio communis consilij de Honio"(2), località "in Comelis", una pezza prativa, casteniata e corniva, nello stesso territorio, località "in Zuchono", una pezza aratoria, sita nel comune di Rova, località "ad Belinam", una pezza casata "copata solerata", in territorio di Rova, località "ad Villam", una pezza prativa e arativa "breniata", casteniata, con cisterna per l'acqua e fienile, in territorio di Cene, località "ad Pratum Betini", gravata dall'onere di 4 sestari di frumento annui da consegnarsi in perpetuo alla Misericordia di Gazzaniga, Fiorano e Rova.
notaio: Perinis (de) Marino fu Venturino di Gazzaniga
Originale; atto singolo; ff.6, membr.; 3540x175; latino
Note:
1. La data si evince dal regesto a causa di esteso strappo in corripondenza del protocollo.
2. Onnio: denominazione sotto la quale erano compresi di comuni di Vertova, Gazzaniga, Fiorano e Oneta. v. "Descrizione di Bergamo e suo territorio, 1596", di Giovanni da Lezze.

677
Capitula testamenti

1342 maggio 15(1)
A tergo breve regesto in italiano del sec. XVIII.
Estratto del testamento di Caracosa fu Fedrico de Forestis, vedova di Giovanni de Alexandris di Adrara, in cui lega in perpetuo 4 fiorini d'oro ai Frati Predicatori e altri 4 ai Frati Eremitani di Bergamo, proventi di una pezza di terra sedumata, campiva e prativa, sita in territorio di Abdrara, località "in Foppis; lega poi 2 sestari di sale e 2 some di frumento al comune di Adrara.
notaio: Adrara (de) Giovanni fu Brixianus
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x212; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento dell'inchiostro e macchie
segnatura vecchia: filza 1°
Note:
1. La data si evince dal regesto, essendo il protocollo totalmente sbiadito.

678
Praeceptum

1443 maggio 20. Cologno, "in infrascriptis pecijs terre"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore e regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Immissione di Maddalena fu Ambrogino de Balbis in possesso dei beni di Tomaso fu Giuseppe de Redrizatis, suo marito: una pezza di terra aratoria sita a Cologno, località "in Porta de Aniate" ubi dicitur "in Casali", di pert. 18, e una pezza aratoria e prativa, sita nello stesso territorio, "in Porta de Morengello", di pert. 18, a titolo di consolto della di lei dote di £ 180, di una veste e di un tessuto "fultus argento", fatta dal servitore del Comune, dietro mandato di Giudone de Alano, vicario del podestà di Bergamo Antonio Venier.
notaio: Mezate (de) Giovanni fu Girardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x175; latino
Conservazione: buona

679
Instrumentum venditionis

1541 marzo 29. Cologno, "ad banchum iuris domini Bartolomei Brembille vicarius potestatis"
Vendita per effetto d'incanto d'asta del convento di S. Stefano di Bergamo, dell'ordine dei Frati Predicatori, a Gasparino dela Plaza, di una pezza di terra casata "solerata", sita in territoriode Colonio, contrada "al Plazolo", al prezzo di L: 40, S. 12. D. 3.
notaio: Mora (de) Telamone di Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 12

680
Instrumentum cessionis

1553 settembre 5. Corte in Val San Martino, Val San Martino
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Rinuncia fatta da Gennaro fu Giovanni Antonio de Mazolenis in frate Bernardino da Pontoglio, sindico del Convento di S. Francesco, in seguito a contenzioso con il Convento, che ne rivendicava il possesso, di una pezza di terra con 4 corpi di case, sita "in loco del Tuffo", località "ad domum Zanni de Ghislandis", e di una pezza prativa e arboriva, sita nel medesimo luogo, di tav. 8, pezze di terra già obbligate e ipotecate al al Convento per fitti arretrati non pagati.
notaio: Ruinis (de) Guglielmo di Donato di Nembro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x240; latino
Conservazione: buona

681
Instrumentum donationis

metà sec. XV(1)
Secodo foglio con segni di cucitura al margine superiore di un atto di donazione.
notaio: Adraria (de) Peterzolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 645x195; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

682
Instrumentum venditionis

1321 luglio 12. Lemine
A tergo breve regesto in italiano del sec. XIX.
Vendita fatta da Marchiondo dela Crotta, di legge longobarda, procuratore di Giovanni fu Lanfranco de Habiaticis di Bergamo, a Giacomo e Giovanni fu Stefano Gardelli, calzolaio di Bergamo, di 15 pertiche di terra già vendute da detti fratelli a Giovanni de Habiaticis al prezzo di £ 40 e ora rivendute allo stesso prezzo.
notaio: Gatti Algisio di Viviano Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x255; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

683
Codicillum

1441 gennaio 8. Gandino, "in contrata de Pellia"
Codicillum testamentario di Graziolo fu Pietro d. "Bussa" de Conzallis di Gandino in cui dispone di restituire i frutti e i redditi di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Trescore e a lui data in pegno per 9 anni da Nicolino de Lanzis, e che rende annualmente 23 carri di vino e 20 some di frumento, detraendo da questi £ 50 che già ebbe Giacomo figlio di detto Nicolino e £ 60 che ebbe già Mazono.
notaio: Rudellis (de) Bertolino fu Francesco, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 467x180; latino
Conservazione: buona

684
Instrumentum procurae

1543 giugno 28. Bergamo, convento di S. Francesco, "in cella seu camera cubiculari infrascripti fratris Andree"
Licenza concessa dai frati del Convento di S. Francesco riuniti in pubblico e generale capitolo, alla presenza di padre Gabriele de Alciate da Milano, maestro provinciale di sacra teologia e maestro provinciale di Milano dei Frati conventuali di San Francesco, a frate Andrea de Colombario, di entrare in possesso dell'eredità di Cosimo fu Azino de Colombario, mentre frutti e proventi di detti beni rimaranno di diritto del Convento soltanto per la durata della vita di detto frate Andrea.
notaio: Passis (de) Giovanni fu Santo, di Gromo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x180; latino
Conservazione: buona

685
Instrumentum liberationis

1525 giugno 12. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo, breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza reciproca dei fratelli Giovanni Antonio e Giovanni Francesco fu Martino de Baniatis, avendo precedentemente detto Antonio ottenuto dall'allora Vicario di Bergamo il versamento di ducati 60, al pagamento dei quali Giovanni Francesco era stato condannato nella sentenza arbitrale pronunciata dall'arbitro Giovanni de Baniatis e per il pagamento di £ 25 fatto da Giovanni Antonio a Giovanni Francesco.
notaio: Brignolis (de) Giovanni Battista fu Zinino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1130x185; latino
Conservazione: buona

686
Instrumentum consolti

1491 giugno 12. Urgnano
Investitura fatta da Francesco de [...], di Gazzaniga, in Filippa sua moglie, dei propri beni, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 70.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 590x195; latino
Conservazione: pessima; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

687
Instrumentum venditionis

1512 ottobre 12. Milano, porta Vercellina, parrocchia di S. Maria Segreta
Vendita fatta da Ambrogio e Bernardino de Mamania a Dionigi fu Girardo de Soyris, ab. a Monza, di un sedime sito a Concorezzo, pieve di Vimercate, distretto di Milano, al prezzo di £ 305.
notaio: Casorate (de) Giovanni Ambrogio fu Antonio, di Milano, notaio di Porta Vercellina.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1128x275; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

688
Instrumentum consolti

1497 aprile 30. Zandobbio
Investitura fatta da Giovanni fu Betino de Bertio, ab. a Zandobbio, in Maddalena di Banetto de Marchisis di Zandobbio, sua moglie, dei propri beni a titolo di pegno della di lei dote di £ 55.
notaio: Grono (de) Giacomo prete fu Giovanni(1)
notaio autenticante: Bartolomeo fu Petrino Noli di Zandobbio finisce l'atto traendolo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x190; latino
Conservazione: buona

689
Instrumentum confessionis

1484 maggio 6. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in domo iuris et habitationis mei notarij"
Dichiarazione di frate Antonio fu Antonio de Murizis,, dell'Ordine di San Francesco, di essere erede della terza parte delle £ 160 dell'eredità paterna, e di aver soddisfatto con il rimanente gli altri eredi designati.
notaio: Guarneris (de) Gaspare
Originale; atto singolo; ff.2, cart.; 710x175; latino
Conservazione: discreta

690
Instrumentum procurae

1476 luglio 8. Bergamo, vicinia e borgo di Santo Stefano, nel convento di S. Stefano
Procura fatta dai frati del Convento di S. Stefano, riuniti in pubblico e generale capitolo, alla presenza del priore frate Marco da Verona, in fra Giovanni Martino da Verona, frate Giovanni da Chiari e frate Bartolomeo da Bonate per la vendita dei beni lasciati da Abramo de Bordonia, frate di detto Convento.
notaio: Theutaldis (de) Corino di magister Bernabò.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x225; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7°n°30

691
Preaceptum sententiae

1534 marzo 5. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris iuducis rationis Bergomi"
Sentenza di Camillo Zampertus, giudice alla Ragione di Bergamo, contro Gaspare e Leone de Boroldis di Clusone, visto il consolto precedentemente costituito da Bernardino fu Leone del Botto verso Santina sua nuora, moglie di suo figlio Gaspare e sorella di detti Gaspare e Leone, condannati a vendere 2 pezze di terra site in territorio di Ardesio, di pert. 5 e tav. 19, in totale, in causa di £ 350 dotali dovute a Ippolito de Chodectis de Columbario, procuratore di Santina.
notaio: Zanchis (de) Giovanni Alvise di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 655x182; latino
Conservazione: buona

692
Parabula

1303 ottobre. Trescore, nella piazza
Licenza concessa a Salvetto Bulze di Trescore, servitore del Comune di Bergamo, per pignorare i beni di Guglielmo fu Guidotto [...].
notaio:(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 80x145; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi buchi
Note:
1. Non leggibile per strappo.

693
Instrumentum procurae

1484 agosto 7. San Giovanni Bianco
Procura fatta da Alberto fu Martino de Prazoline di San Giovanni Bianco in Bernardino de Prazoline per ogni questione legale e amministrativa.
notaio: Raspis (de) Giovanni di Montenario
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 375x195; latino
Conservazione: discreta

694
Parabula

1426 dicembre 3. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris legumdoctoris Uberti de Basilicapetri vicarij Potestatis"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI.
Licenza concessa da Uberto de Basilicapetri, vicario del Podestà, al servitore del comune di Bergamo per il sequestro dei beni dei fratelli Antonio e Giorgio de Ficienis a favore di Cristoforo fu [...] de Ficienis, in virtù di un atto di obbligazione per £ 1500.
notaio: Berardis (de) Berardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x265; latino
Conservazione: discreta; danni: sbiadimento dell'inchiostro

695
Praeceptum sententiae

1478 luglio 20. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, alla presenza di Sebastiano Baduario pretore.
A tergo, "Declaratio" di mano del notaio scrittore.
Sentenza di appello pronunciata da Giovanni a Scropha, giudice al Maleficio, luogotenente del Vicario del Pretore, nella causa vertente tra Giovanni dela Breta, sarto, e Sebastiano de Baniatis, nella quale si intima a detto Giovanni lo sgombero di pietre e terriccio nonché il divieto di interventi al tetto di una casa dei de BaniatiS.
notaio: Vitalba (dela) Nicolò fu Nicolò
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 280x202; latino
Conservazione: buona

696
Instrumentum procurae

1389 aprile 1. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
A tergo breve regesto coevo.
Procura fatta nel generale capitolo del Convento di S. Stefano, alla presenza del priore Plevano de Ulciporcis, in Oprando de Cene, per la raccolta di denari e biade legati al Convento.
notaio: Costis (de) Antoniolo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 585x150; latino
Conservazione: buona

697
Instrumentum consolti

[...] maggio 22 metà sec. XIV(1)
Conferma a Stella de Lalio del possesso di una casa sita in territorio di Bergamo, contrada de Osio, a titolo della dote e consolto di £ 32.
notaio: Crapis (de) Amacristo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 458x150; latino
Conservazione: pessima; danni: buchi e macchie
Note:
1. Macchie e strappo in corrispondenza dell'escatocollo.

698
Parabula

metà sec. XV(1). [...]
Frammento di una licenza di pignoramento di beni di [...], ad istanza di certo Isnardo.
notaio: Moiolis (de) Bonzanino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x210; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

699
Instrumentum fideiussionis

1471 maggio 2. Bergamo
A tergo breve regesto coevo a tergo: "duplicato vedilo meglio scritto nel Rotolo XXV al n°7", di mano del sec. XIX.
Fideiussione fra Giovanni de Roncho e Benedetto de Albricis(1).
notaio: Vicalia (dela) Nicolò fu Nicolò
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x180; latino
Conservazione: pessima; danni: estese macchie e grave sbiadimento
segnatura vecchia: rotolo LX
Note:
1. Supporto gravemente sbiadito e macchiato, non è possibile una lettura più analitica.

700
Accordi economici di società fra Dionisio fu Girardo de Soyris di Monza e Giacomo fu Giovanni de Viganore con Ambrogio suo figlio, per la lavorazione e produzione di aghi.

1498 gennaio 18. Monza
notaio: Vegis (de) Gaspare
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x260; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi margine destro e macchie

701
Instrumentum liberationis

1410 novembre 22. (omessa la data topica)
Quietanza rilasciata da Luca de Brembate, tesoriere del Comune di Bergamo, a Giacomo de Ficienis, fideiussore di Lorenzo dela Crotta, e a Gaspare d. "Pizinus" de Zuchis, ambedue conduttori del dazio della custodia delle carceri del Comune di Bergamo, di pagamento di £ 32, sol. 8 e den. 6, pagati per aver permesso la fuga di due carcerati.
notaio: Valeriano de Adelaxijs, "rationator Pergami" Altizascho (de) Giovanni, "rationator Pergami"
Atto singolo; f.1, membr.; 275x185; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Manca la data topica.

702
Instrumentum retrodati

1569 maggio 7. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Retrovendita fatta da Giovanni fu Francesco de Rota e da Simone suo fratello a Matteo fu Simone [...] de Caravagio, di Albino, di una pezza di terra ronchiva, con castagni, di pert. 1,5, sita in territorio di Albino, contrada "Sancti Rochi de Belaguardia", località "ad Ronchum magistri Simonis de Baruffis", con l'onere di pagare sol. 4 annui al Comune di Albino, fatta a completa soluzione di un debito di £ 50 "pro capitali" e di £ 10 "pro fictis". Legalizza la vendita Alessandro Capella, vicario pretorio di Bergamo.
notaio: Averara (de) Giovanni Giusto fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 580x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi estesi ai margini
segnatura vecchia: n°99

703
Instrumentum compositionis

1536 marzo 2. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
A tergo breve regesto coevo ed altro in volgare di mano del sec. XVIII.
Transazione tra Giovanni Antonio de Bonorenis, tutore di Giovanni Giacomo fu Cristoforo de Cephis e Bonomo fu Martino de Serignolis, fabbro, ab. a Bergamo, vicinia di San Leonardo, circa interventi murari di modifica, quali la costruzione di un muro di sostegno e di un vaso per l'acqua.
notaio: Benalijs (de) Martino fu Antonio
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1030x160; latino
Conservazione: buona

704
Pezzo disperso. Nel Registro dell'Archivio Vecchio è descritto come: "pergamena in bianco".


705
Parabula

1454 febbraio 9. Gorlago
Licenza concessa da Aymino de Morliano, ducale [...] della Valle di Trescore, al servitore della Valle di Trescore, per l'immissione di fra Antonio Albo in possesso di una pezza di terra aratoria e vitata, sita a Gorlago, come da atto di obbligazione.
notaio: Cornalibus (de) Bartolomeo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 415x205; latino
Conservazione: pessima; danni: totale sbiadimento dell'inchiostro

706
Instrumentum obligationis

1470 ottobre 9. Bergamo
Obbligazione fatta da Antonio di Tomasino de Rota verso Vincenzo de Rotha, per il pagamento di £ 21 e sol. 14 avuti in prestito.
notaio: Biffis (de) Betino fu Giacomo
Atto singolo; f.1, membr.; 250x285; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento grave dell'inchiostro

707
Instrumentum compromissi

1333 febbraio 22. Lemine
Compromesso tra Giovanna de Bosis, vedova di Girardo de Tabernarijs, e Giovanna fu Francesco de Bergonzijs, moglie di Oprando de Gambararis di San Pellegrino, per l'elezione di Vegino de Madone quale arbitro e amichevole compositore in ogni possibile contenzioso per divisione di beni.
notaio: Choazis (de) Nantolino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x215; latino
Conservazione: discreta

708
Instrumentum obligationis

1484 marzo 27. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano
Obbligazione fatta da Giacomo fu Pecino de Cararia e Lorenzo fu Bartolomeo de Cararia verso Giovanni fu Comino de Polis, per il pagamento di £ 46 e sol. 15, prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Fuga[...] Marino fu maestro Zinino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x175; latino
Conservazione: discreta

709
Praeceptum

1338 giugno 15. Lemine
Immissione di Bonifacio de Guiscardis di Cremona in possesso di una pezza di terra campiva sita a Lemine, località "in Zimanero", fatta da Guglielmo d. "Pilizarius", servitore del Comune di Bergamo, dietro mandato di Bonifacio de Guiscardis, giudice alla Ragione.
notaio: Pillis (de) Simone di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 135x145; latino
Conservazione: discreta

710
Litterae ducales

1692 maggio 17
Fede di notariato per Marco de Ne[...] rilasciata dal doge Francesco Mauroceno.
notaio:(1)
Atto singolo; membr.; 1; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Un esteso strappo in fondo al supporto non lascia capire se ci fosse la sottoscrizione del segretario ducale.


711
Litterae apostolicae

1519 aprile 1(1). Roma, presso San Pietro
Dispensa matrimoniale concessa da papa Leone X a Geronimo de Ganzono e a [...], sua moglie.
notaio: David Bal., segretario
sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 250x355; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Anno VI del pontificato di Leone X.

712
"Scriptura notarij"

1481 marzo 26. Bergamo, "in canzelaria Rectorum Bergomi"
Inventario notarile dei beni mobili dell'eredità di Mafeo de Roxiate ricevuti da Anesia fu Antonio de Roxiate, moglie di Zinino de Petengis, dai fratelli Antonio e Giovanni de CostiS.
notaio: Zoncha (dela) Gelmino di Pupacino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

713
Instrumentum confessionis

1419 novembre 18. Sarnico
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Confessione di Giovanni de Tercio, procuratore dei suoi fratelli Francesco e Giacomo, di immissione in possesso di una pezza di terra con casa sita in territorio di Sarnico, in contrada "Porto" e confinante con il porto stesso.
notaio: Aceto (de) Bonetto, ab. a Taliuno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x155; latino

714
Instrumentum obligationis

1494 maggio 26. Mantova
Obbligazione fatta da Martino e Angelo de Augustis verso fra Nicolino de Augustis dell'Ordine dei Padri predicatori, per il pagamento di ducati 40, prezzo dovuto per la costruzione di una casa.
notaio: [...] Giovanni fu Sigerio, di Mantova
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x140; latino
Conservazione: pessima; danni: grave sbiadimento dell'inchiostro

715
Compromissum

1449 febbraio 14. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Convenzione tra Alberto de Prezate e Bartolomeo de Longis, ministro del Consorzio della Misericordia di Santa Maria Maggiore di Bergamo, circa la comune proprietà di un muro e di una casa "coppata solerata", sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, e locata dal Consorzio a Filippo de Soltia.
notaio: Muzzo (de) Rizardo di Giselberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 420x185; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro nella I parte

716
Praeceptum

1509 giugno 14. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris Antonius Maria Brunellus iudicis Rationis Communis Pergami"
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Immissione di Girolamo de Moronibus in possesso di pert. 13 e tav. 15 di una pezza di terra sita in territorio di Rosciate, località "ad "Calvazolam", fatta dal giudice alla Ragione del Comuune di Bergamo, aggiudicata all'incanto a titolo di soluzione di un credito di £ 27 e sol. 13,5.
notaio: Donasellis (de) Giovanni Battista fu Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 545x160; latino
Conservazione: pessima; danni: sbiadimento dell'inchiostro

717
Instrumentum confessionis

1422 gennaio 22. Bonate Sopra
Dichiarazione di Leonardo fu Donatino de Berois, cittadino di Bergamo, di immissione in possesso di una casa, sita in Bonate Superiore, in forza di una vendita a lui fatta da Bombeno de Dalmasonibus con atto rogato da Antonio de Panizolis di Zogno.
notaio: Panizolis (de) Bonfadino Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 270x215; latino
Conservazione: buona

718
Instrumentum procurae

fine sec. XV(1). [...]
Frammento gravemente mutilo di una procura in atti di Mafeo fu Mosè de Colonio
notaio: Colonio (de) Mafeo fu Mosè
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x190; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

719
Instrumentum cessionis

1512 gennaio(1). Maderno
Cessione fatta da certo Stefano Gobo di Salò ad alcuni creditori di una casa sita fuori del territorio di Salò, in direzione di Brescia.
notaio: Pelio (de) Giovanni di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x170; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi
Note:
1. Strappo in corrispondenza della data del giorno.

720
Instrumentum obligationis

1487 ottobre 12
Risposte ad una denuncia.
notaio: Deganus Giovanni Cristoforo fu Giovanni
Originale; atto singolo; membr.; 425x315
Conservazione: pessima; danni: illeggibile per sbiadimento dell'inchiostro

721
Instrumentum venditionis

1508 marzo 24. Monza
Vendita fatta da Cristoforo de Fidellibus a Dionisio fu Girardo de Sayris, di Monza, di alcuni beni siti in Monza, al prezzo di £ 10 in moneta milanese, cui segue la dichiarazione di Dionisio a detto Cristoforo della vendita a lui fatta in data 13 febbraio 1500 dai fratelli Giacomo ed Andrea de Bugatis di un sedime con portico ed orto, sito in territorio di Monza, con onere verso Agaldo de Regibus di un livello di £ 13, 55.
notaio: Deganus Giovanni Battista fu Giovanni Cristoforo, di Monza
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 775x335; latino
Conservazione: discreta

722
Parabula

1338 giugno 12. Bergamo
Licenza concessa da Bonfante de Giuscardis di Cremona, assessore del Podestà di Bergamo, al servitore del comune, per l'immissione di Passio d. Morando de Zuchis in possesso di una pezza di terra campiva sita in territorio di Lemine.
notaio: Caversenio (de) Nantelmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x160; latino
Conservazione: discreta

723
Instrumentum procurae

1518 aprile 19. Bergamo, nella sacrestia del convento di S. Domenico
Procura generale fatta dal Convento di S. Stefano, nel pubblico e generale capitolo, in fra Tommaso da Bergamo.
notaio: Martinonibus (de) Gerolamo, di Brescia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x125; latino
Conservazione: discreta

724
Instrumentum dati in solutum

15.. agosto 23 I metà sec. XVI(1). Salò
Vendita fatta da Pier Giacomo ad Antonio de Gabbis e Paolo fu Redolfo de Zachis de Bedizolis di una casa sita in territorio di Salò, a titolo di soluzione di un debito di £ 230.
notaio: Lazaronus Gian Domenico, di Salò
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x180; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi ai margini
Note:
1. Un buco in corrispondenza dell'anno.

725
Praeceptum sententiae

1468 ottobre 8. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris domini Petri de Soltio vicarij potestatis"
Sentenza pronunciata da Pietro de Soltia, vicario del Podestà di Bergamo, nella causa vertente tra Fortina de Canova e Albertino de Prezate, in cui si condanna detto Fortina a pagare 2 brente di vino e le spese di giudizio.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 117x335; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Sottoscrizione non leggibilie, comunque non preceduta dal signum tabellionis, probabilmente è la sottoscrizione di qualche ufficiale del Comune.


726
Praeceptum sententiae

1470 luglio 21. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris legumdoctoris Pasqualini de Mostellariis de Padua, vicarij Potestatis"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Sentenza pronunciata da Pasqualino de Mostellariis di Padova, vicario del Podestà di Bergamo, nella causa vertente tra Balsarino fu Ambrogino de Gratarolis, cittadino di Bergamo, e Cavazino de Moio, di Oltre la Goggia, in cui concede a Balsarino licenza di rendere esecutiva la sentenza di espropriazione dei beni di Cavazino sino alla ragione di ducati d'oro 68,5 e £ 250.
notaio: Ponte (de) Corinus
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x165; latino
Conservazione: discreta

727
Instrumentum cessionis

1386 marzo 23. Villa d'Almè, contrada "de Gromo"
Cessione fatta da Paganino fu [...] de Dalmasonibus di Clanezzo, vicinia del comune di Brembilla, di legge longobarda, a Bombeno fu Giovanni Dalmasonum, di sest. 4 di segale e altrettanti di miglio, canone annuo per l'affitto di 3 pezze di terra, campive, prative e sedumate site in territorio di Brembilla, che i fratelli Giovanni e Alberto fu Agostino de Sertarinis de Bondo pagavano a Mayno de DalmasonibuS.
notaio: Solario (de) Giovanni di Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 450x270; latino
Conservazione: discreta

728
Instrumentum retrodati

1569 ottobre 14. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Retrovendita fatta da Pietro, erede di Filippo de Betellis, in ragione della metà, a fra Luca de Cattaneis, di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Pancrazio, già venduta da Giovanni Andrea de Marchisis in una precedente transazione seguita tra Giovanni Andrea e detto fra Luca, alla condizione che fra Luca pagasse a Filippo e ai suoi eredi £ 740, sol. 13 e den. 3, già pagati da Filippo a Giovanni Andrea.
notaio: Curteregia (de) Lazzaro fu Salverio
Originale; atto singolo; ff.4, cart.; latino
Conservazione: buona

729
Instrumentum venditionis

[...] novembre 10. Bergamo, borgo Canale, vicinia di Santa Grata Inter Vites, "sub porta dicti monasterij ante feratam audientie"
Deposito di £ 225 fatto dalla badessa e dalle monache del Convento di S. Chiara di borgo Canale nelle mani di Simone de Frigenis, sarto, per riscattare una pezza di terra aratoria e vitata, sita in Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites, località "ad Turrim de Merletis", di proprietà di Benedetto fu Antonio de Peterbellis, terra precedentemente locata dal Convento, per anni 5, ad Antonio fu Benedetto de Peterbellis, di borgo Canale, assolvendo così detto Benedetto dall'affitto annuo di £ 5.
notaio: Cararia (de) Guido di Martino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2100x185; latino
Conservazione: discreta; danni: alcune macchie

730
Instrumentum conventionis

1572 settembre 29. Bergamo, vicinia di San Pancrazio "in camera quadam seu cella fratris Bonifatij procuratoris dicti conventus seu monasterij Sancti Francisci"
A tergo breve regesto coevo.
Convenzione tra il Convento di S. Francesco e i figli eredi di Giuseppe fu Antonio de Cataneis circa un affitto livellario di £ 15, di diritto di fra Luca de Cataneis del Convento di S. Francesco, al secolo Giovanni Battista fu Antonio de Cataneis di Sotto la Corna, comune di Valleve, sopra una casa "copata cilterata solerata" sita in Bergamo, vicinia di San Pancrazio, già ipotecata alla moglie di detto Giuseppe a titolo della sua dote, con cui viene fatta rinuncia e cessione a fra Luca di detto affitto che verrà pagato annualmente, a San Martino, al Convento.
notaio: Tertio (de) Daniele fu Mafiolo
Originale; atto singolo; ff.3, cart.; 480x165; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi al margine destro

731
"Instrumentum venditionis et inretrotornationis"

1414 gennaio 13. Clanezzo, "sub quadam lobia scita iuxta introytus domus habitacionis Zinini dicti Tabari de Dalmasonibus"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Retrocessione fatta da Giovanni d. Zinino fu Pietro d. "Purnia" de Muclonibus di Valdimania, ab. a Clanezzo, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmassonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, di un canone annuo di £ 26 e 2 capponi a S. Martino, dovuto dal 1413 da Tonolo fu Giovanni Giusto de Zuchis, cittadino di Bergamo, per l'affitto di 4 pezze di terra: una vitata, lavorativa e prativa, con un sedime in cui sono due ruote da mulino ed una mola, sita in territorio di Paladina "Vallis Breni", lungo il torrente Quisa, di pert. 52, una aratoria di pert. 4 ed una prativa di pert. 50 site "in territorio de Droxio", ed una "brughiva" e boscata sita "in monte de Brene", di pert. 50, al prezzo complessivo di £ 220.
notaio: Panizolis (de) Garisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1139x218; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 11

732
Instrumentum venditionis

1453 novembre 22. "Carsina Vallis S. ti Martini"n, nell'abitato, "in quodam sedumine Iohannis dicti Baricollis de Bracha de Rossino"
Vendita fatta Giacomino detto [...] fu Giovannino fu Martino Zanino de Gislandis (?) di Calolzio, "hab. loci de Tuffo communis de Rossino", al fratello Pietrino, di una pezza di terra prativa con metà di un mulino da grano e i relativi canali e diritti d'acqua, sita in territorio di Calolzio in località "ad Tuffum", confinante a S con il fiume Adda e ad W con la "Vallis Galaunxie", al prezzo di £ 80.
notaio: Moyollis (de) maestro Stefano
notaio autenticante: Moyollis (de) Giovanni fu maestro Stefano(1)
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 467x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, abrasioni, lacerazioni al margine sin.
Note:
1. Copia tratta dalle imbreviature del notaio rogante defunto, dietro mandato di Noè de Acerbis, commissario della Val San Martino, come da atto rogato dal notaio Tonollo de Mangillis in data 26 luglio 1455.

733
Instrumentum soccidae

1331 novembre 17. Brembilla, vicinia [...], "in quadam harea dom. Simonis f.q. dom. Detesalvi de Zuchis civis Pergami"
A tergo annotazione di mano del notaio scrittore, inizio di imbreviatura relativa ad atto diverso, datata "die quarto".
Soccida tra Alberto fu Giovanni Degoldi [fu] Giovanni "Surina" Gavasolus di Ubiale e Guidotto fu Guidotto de Zuchis, cittadino di Bergamo, il quale consegna ad Alberto, per un anno e poi a discrezione delle parti, una vacca "zumata" concordemente valutata £ 4, dietro l'impegno a mantenere essa ed i suoi nascituri, dividendo a metà i frutti e le spese.
notaio: Danina (?) Maifredo di Alessandro, di Sedrina
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 148x214; latino
Conservazione: cattiva; danni: grossa lacerazione

734
Instrumentum confessionis

1283 dicembre 9. Bergamo, "sub porticu que est (...) apud portam episcopatus"
A tergo, di mano coeva, in scrittura elementare: "carta fito (!) de moro de roxano".
Quietanza rilasciata da fra Ottobono da Clusone, converso del Monastero di S. Maria della Carità di Bergamo (costituito procuratore dello stesso con atto rogato dal notaio Pasino de Mascarris in data 13 aprile 1283), a Mauro fu ser Giovanni Michelis di Rosciano per la consegna di 2 some di frumento (il cui termine era a S. Martino scorso) e di un carro di mosto (il cui termine era a S. Michele scorso), canone che suo padre Giovanni doveva pagare ogni anno in perpetuo ad Aloisio Lazaronum per l'affitto di varie pezze di terra in territorio di Rosciano, e che ora egli deve pagare alle monache del Monastero in forza della donazione ad esso fatta dal padre, con atto rogato dallo stesso notaio Pasino.
notaio: Mascarus Filippo di Bonomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 110x152; latino
Conservazione: discreta

735
Carta denonciationis

1281 aprile 16. Bergamo, chiesa di S. Vincenzo
Dichiarazione fatta da fra Ottobono da Clusone, converso del Monastero di S. Maria della Carità di Bergamo (costituito procuratore dello stesso con atto rogato dal notaio Lanfranco de Casteneta), a Mauro di ser Giovanni Michelis di Rosciano, agente a nome proprio e del padre, che essi ed i loro discendenti dovranno pagare al Monastero il fitto annuo di 2 some di frumento e di un carro di mosto, sinora pagato a Guizemanno Lazaronum e ad Aloisio suo figlio, e da questi designato alla figlia Beleate (con atto rogato dal notaio Vincenzo de Prada), ed ora donato al Monastero con atto rogato dallo stesso notaio Pasino).
notaio: Mascaris (de) Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e lacerazioni

736
Praeceptum

1443 febbraio 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad bancum iuris prefati dom. Vincentii"
Intimazione fatta da Guido de Alano, vicario del Podestà di Bergamo, in qualità di giudice, a Cominzolo de Barzizis di consegnare a Giovanni de Lanzis 4 carri di vino ed un letto "fultum" già affidatigli in quanto beni di Betino de la Teraza, vista la garanzia (satisdatio) presentata dallo stesso Giovanni.
notaio: Terno (de) Simone, notaio del vicario
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 71x162; latino
Conservazione: buona

737
Instrumentum venditionis

1518 settembre 24. Iseo, nell'abitato, "in quadam harea dom. Thadey de Sincialis (...) in contrata Porte Castri"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Giacomo fu Quilino de Tabernula a Giovanni de Forutis, ab. a Gallinarga in comune di Tavernola, di una pezza di terra aratoria, con alberi di olive e in parte a bosco e con "murache" sita in territorio di Tavernola in località "in la Moia, sive in Valle Isey", bagnata ad E dal lago, al prezzo di £ 60.
notaio: Buldisolis (de) maestro Giovanni, di Sale Marasino
notaio autenticante: Giovanni Francesco fu maestro Giovanni de Buldisolis di Sale Marasino redige l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del padre defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 487x158; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

738
Parabula

1443 dicembre 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad bancum iuris magnifici dom. Andree Pi..... vicarii pergamensis potestatis"
A tergo lunga nota di mano coeva.
Licenza concessa ad ogni servitore del Comune di Bergamo dal Vicario del Podestà, su richiesta di Giovanni de Lanzis, di procedere al sequestro dei beni di Guglielmo e Martino figli del fu Taddeo de Charozis di Gazzaniga, fino a completa soluzione dei debiti maturati, visti l'atto di locazione di Giovanni nei due fratelli e l'atto di obbligazione di Martino verso lo stesso Giovanni.
notaio: Terno (de) Simone, notaio del Podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 193x153; latino
Conservazione: discreta

739
Instrumentum confessionis

fine sec.XIV(1). [...]
Documento mutilo: è stata recisa la parte superiore, contenente un altro atto che costituiva la premessa di questo (probabilmente la vendita ivi citata); la datazione dell'atto conservato è espressa come "Eisdem anno millesimo indictione die mense loco et presentibus testibus".
Dichiarazione di Bombeno d. "Sigezius" fu Zanino d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, su richiesta di Zanno d. "Pendolus" fu Degoldo de Ganasalibus, ab. a Fontanella (vescovado di Cremona), di considerare l'obbligazione per £ 77 e sol. 10 "pro deposito" da questi fatta verso di lui (con atto rogato dallo stesso notaio de Moschardis in data 9 aprile 1386) prima di vendergli una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 7 sita in territorio di Fontanella in località "ad Fosatum Sichum", al prezzo di £ 70, come valida per la tutela della terra ceduta prevista dall'atto di vendita.
notaio: Moschardis (de) Giacomo, di Antegnate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 277x245; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Il termine post quem è rappresentato dalla data dell'atto di obbligazione citato nel testo.

740
Praeceptum sententiae

1481 agosto 18. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad bancum iuris spect. et sapientis legumdoctoris dom. Veroni de Branchis iuducis rationis Pergami"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Sentenza di Verono Branchus de Branchis, giudice alla Ragione del Podestà di Bergamo, Marco Antonio Mauroceno, nella causa vertente tra Pietro "Targa" de Rotha e Giacomo de Sonzonio, procuratore di Bertulino de Muzo, riguardo alle clausole di un contratto di locazione di due pezze di terra site in territorio di Ponte San Pietro, una aratoria, vitata e boschiva, di pert. 40, in località "ad Moschatellos", ed una aratoria e vitata di pert. 20, in località "in Campetio" (in parte in territorio di Presezzo); Pietro dovrà investire Bertulino delle due pezze di terra per i prossimi 7 anni, al canone di sol. 15 la pertica (pari a £ 45 annue) e di un paio di capponi a S. Martino, e Bertulino dovrà consegnare a Pietro £ 135 e 3 paia di capponi a titolo di soluzione del canone per i tre anni passati.
notaio: Marchisis (de) Nicola di Giacomo, notaio del giudice alla Ragione
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 626x198; latino
Conservazione: buona

741
"Instrumentum consignationis"

1479 giugno 19. [...], "in petia terre infracripta sita ut supra"(1)
A tergo lungo testo, in gran parte abraso, di mano della fine del sec. XV, probabilmente annotazioni relative al contenuto dell'atto; inoltre, regesto di mano del sec. XVI, e di mano del sec. XVIII la nota: "Suplicato vedi il Rotolo di Raffaele Albrici".
Immissione di Paolo de Facheris, procuratore di maestro Bartolomeo de Albricis "spectabilis artium et medicine doctor", nel possesso della casa e dei beni mobili (eccetto il paiolo e le lenzuola) descritti nell'inventario menzionato nell'oblazione fatta dal fu Raffaele de Albricis dinanzi al Podestà di Bergamo il 12 giugno (con atto rogato dal notaio Giacomo de Sancto Piligrino), compiuta da Cristoforo fu Zambone de Calchaneys di Gromo, fideiussore di Giovanni fu Cristoforo de Roncho, attore della sorella Benedetta, vedova del detto Raffaele e tutrice del figlio Tonolo, viste la detta oblazione e le lettere direttive su questa materia inviate dal detto Podestà a Giacomo de Duchis Capitano di Val Camonica.
notaio: Longena (de) Giacomo, vicecancelliere
Copia semplice di mano pressoché coeva; atto singolo; f.1, membr.; 275x182; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Espressione giustificata probabilmente dal fatto che, nell'originale, questo atto era sullo stesso supporto di un altro, relativo alla stessa materia.

742
Instrumentum procurae

1519 agosto 23. Venezia, in Rialto, "ad cancellariam mei notarii publici"
Procura conferita da maestro Giacomo fu Giovanni de Guarneris, orafo e cittadino di Bergamo, al fratello Andrea, prete e professore di teologia dell'Ordine di S. Francesco, per la vendita di una casa a due piani sita in Bergamo, in contrada di San Giacomo Apostolo.
notaio: Zanchis (de) Giovanni Antonio fu Francesco, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 163x117; latino
Conservazione: buona

743
Litterae ducales

1670 [...] 27. [Venezia]
A tergo note di mano dello scriba. Al recto, sotto il testo, la nota: "Adì 16 settembre 1670 [...] d. Camillo Colleoni [...] registrata in Registro [...]".
Disposizione del doge Domenico Contareno al podestà di Bergamo Giustino Donato circa la condizione fiscale dei beni lasciati agli Agostiniani di Bergamo da Alessandro Rigola (!) nel 1601.
notaio: [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 297x432; volgare
Conservazione: pessima; danni: estese lacerazioni (restaurate)

744
Instrumentum confessionis

1446 settembre 26. Santo Stefano, "in quodam sedumine quo habitat infrascr. Zenetus de Sancto Gallo"
A tergo nota di mano coeva, relativa ad altro atto: "Nota quod die primo Iulii recepit Antonius q. Bernardi de Benallis a dom. Iohanne de Lanciis £ xxxv.imper. (...) ocasione obligacionis rogate per Benatum de Balaiatis".
Dichiarazione resa da Zeneto fu Adamo de Sancto Gallo a Giacomo fu Nicolino de Lanzis di aver raccolto, sulla possessione che ha in conduzione in territorio di Santo Stefano dagli eredi di Graziolo Bassa di Gandino, la quota del raccolto dell'anno 1446 spettante ai detti eredi, comprendente cereali, legumi e vino.
notaio: Grono (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, cart.; 283x197; latino
Conservazione: buona

745
Instrumentum donationis

1473 novembre 1. Bergamo, convento di S. Francesco, "in quadam caneva appelata camera dupola"
A tergo regesto di mano del sec. XVI, completato da mano del sec. XVII, che aggiunge anche la nota: "questo fitto è statto francato, et hanno ceduto li heredi una casa a Bonato, vedi l'instrum. in carta pecora", e la segnatura "n°165" (?) depennata all'attribuzione della nuova segnatura (sec. XVIII).
Donazione di Bernardo fu Giovanni de Guarinonibus di Averara a fra Giovanni Antonio de Capitaneis de Muzo, frate guardiano del Convento di S. Francesco in Bergamo, di un fitto perpetuo di £ 25 su una casa sita in Bergamo in vicinia di San Cassiano, a carico dei propri eredi, e con obbligo per il Convento di celebrare 4 messe ogni settimana per l'anima del donatore e di sua moglie Maffiola, nella chiesa del Convento, davanti all'altare intitolato all'Immacolata Concezione.
notaio: Capitaneis de Muzo (de) Bernardino fu Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 789x310; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 6

746
Instrumentum venditionis

I metà sec. XV. [...]
Documento mutilo: manca il primo di una serie di 4 fogli già cuciti.
Clausole di completamento della vendita di una pezza di terra fatta da Bartolomeo de Michellis a Tonolo e Venturino de Roxiano, relative a £ 200 di fitti insoluti e alla possibilità di un "error diminutionis" nella moneta corrente in Bergamo e nel suo distretto.
notaio: Redona (de) Antonio di Lorenzo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1719x192; latino
Conservazione: discreta

747
Praeceptum sententiae reformationis

1464 gennaio 30. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuridicalem (...) legum doctoris dom. Belforti de Spinellis vicarii magnifici dom. potestatis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e segnatura di mano del sec. XVIII (nettamente diversa da quelle ricorrenti nei fondi dei Conventi): "a=B".
Sentenza pronunciata da Giovanni de Agazzis, giudice delegato da Belforte de Spinellis vicario del Podestà, che accoglie il ricorso presentato dal conte Zilbardo, procuratore del conte Cristofo d. Contino de Comitibus de Calepio, e da Guglielmo fu Pietro de la Crota, procuratore del proprio fratello Giovanni e curatore testamentario degli altri fratelli minori, contro la sentenza sulla lite tra essi vertente pronunciata dallo stesso vicario (contenuta in atto rogato dal notaio Corino de Teutaldis), e dispone che tale sentenza di primo grado abbia solo valore assolutorio per entrambe le parti in lite.
notaio: Lallio (de) Stefano di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x127; latino
Conservazione: discreta

748.1
Instrumentum venditionis

1519 marzo 11. Vertova, "in domo iuris infrascr. mag.Iohannis scita in contrata de Bernacio"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore (che definisce i due atti "datum cum liberacione"), e segnatura di mano del sec. XVIII: "C.D", analoga a quella del doc. n. 747.
Vendita fatta da Barieno fu Oberto d. "Zerutus" de Moronibus di Vertova a maestro Giovanni fu maestro Pellegrino d. "Scaramilia" de Gerbis di Gazzaniga, ab. a Vertova, di una pezza di terra aratoria di tav. 11 sita in territorio di Vertova in loc."ad Crosetam seu in Oterla", al prezzo di £ 25.
notaio: Calcaneis de Cazamalo (de) Defendo di maestro Bartolomeo
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; ff.4, membr.; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni ai margini del 2° f.

748.2
"Instrumentum absolutionis et liberationis"

1519 marzo 11. Vertova, "in domo iuris infrascr. mag. Iohannis scita in contrata de Bernacio"
Di seguito e sullo stesso supporto di 748.1 (a partire dal secondo foglio).
Liberazione reciproca dagli obblighi assunti l'uno verso l'altro compiuta da Barieno fu Oberto d. "Zerutus" de Moronibus di Vertova e maestro Giovanni fu maestro Pellegrino d. "Scaramilia" de Gerbis di Gazzaniga, ab. a Vertova.
notaio: Calcaneis de Cazamalo (de) Defendo di maestro Bartolomeo
Originale
Note:
Segue sottoscrizione di conferma del notaio Domenico fu maestro Antonio "Zucha" de Albertonibus di Vertova, relativa solo a questo secondo atto, in un piccolo foglio di pergamena (il 4°) appositamente aggiunto.

749
Introytus possessionis

1533 giugno 23. Zandobbio, "in infrascripta pecia terre"
A tergo segnatura di mano del sec. XVIII: "C.3", analoga a quelle dei docc. n. 747 e 748.
Presa di possesso di 2 pezze di terra site in territorio di Zandobbio, una aratoria seminata a frumento sita "sub domibus illorum de Roveris extra portam de Charazolis", di tav. 10, l'altra aratoria seminata a fagioli, ronchiva e vitata, sita "in contrata del Sey supra ronchos Iacobi Tonoli de Marchisis" (confinante da due lati con i beni comunali), di tav. 2, compiuta da Maddalena fu Boneto de Marchisis di Zandobbio vedova di Giovanni detto Betino de Bertio, già ab. di Zandobbio, in esecuzione dell'atto costitutivo della propria dote per £ 55, rogato dal notaio prete Giacomo Fenarolus in data 13 aprile 1497.
notaio: Minoli Bartolomeo fu Pietro, di Zandobbio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 455x193; latino
Conservazione: buona

750
Instrumentum confessionis

1304 febbraio 3. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "prope portam domus et conventus ecclesie dom. Sancti Stefani (...) et que porta est porta magna"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da fra Alberto da Tagliuno, procuratore del Convento di S. Stefano (costituito con atto rogato dal notaio Francesco de Muzzo in data 11 giugno 1285), al notaio rogante, che agisce a nome dei fratelli Benedetto e Detesalvo figli del fu Lanfranco Gufr(... ) de Bonate, della detta vicinia, per il pagamento di den. 40 dovuti quale canone di 2 anni per l'affitto di una casa sita nella detta vicinia, "sub monte Sancti Stefani".
notaio: Rode (de) Maffeo di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x173; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: filza 9 n° 4

751
Instrumentum pacti et transationis

1476 maggio 28. Treviolo, "super platea ipsius loci"
A tergo tre brevi regesti: uno di mano del notaio scrittore, uno di mano del sec. XVI ed uno di mano del sec. XVIII; alla segnatura vecchia è aggiunto un "3" da mano simile a quella delle segnature dei docc. n. 747-749.
Patto stipulato tra Bonomo fu Bertulino de Batayis di Alzano, ab. a Treviolo, e i fratelli Antonio e Arnaldo figli del fu Bertramo de Gayenis di Bruntino, ab. ad Albegno, per cui Antonio promette di restare per 3 anni a lavorare come garzone nella fucina di Bonomo, il quale si impegna ad istruirlo nell'arte, versandogli £ 28 in tutto (1/3 all'anno) e consegnandogli 4 paia di scarpe e gli indumenti necessari.
notaio: Ronzeliis (de) Giorgio di Tonolo, di Treviolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 488x207; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
segnatura vecchia: rotolo VI

752
Parabula

1396 aprile 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad bancum iuris sapientis viri dom. Iacobi de Gisulfis de Cremona"
Licenza concessa ad ogni servitore del Comune di Bergamo da Giacomo de Gisulfis di Cremona, giudice alla Ragione del Comune, su richiesta di Giovanni fu Andrea de Gromullo, di procedere al sequestro dei beni di Pellegrino fu Giorgio de Ficienis, fino a completa soluzione del debito di £ 8, visto l'atto di obbligazione rilasciato da Pellegrino a Giovanni per tale cifra in pagamento di some 4 di frumento, rogato dal notaio Andrea de CoregiS. Segue ulteriore conferma della licenza, rilasciata in data 20 giugno 1397 dal giudice alla Ragione Paolo de Sessa, rogata da Giorgio de Ulciporcis, notaio dello stesso "offitium rationis".
notaio: Ambivere (de) Giacomo, notaio del giudice "ad offitium rationis"
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 142x302; latino
Conservazione: buona

753
Instrumentum ratificationis

1476 febbraio 25. Onore, nell'abitato, "in sedimine Antonii q. dom. Arigini de Albericis"
A tergo due regesti di mano del notaio scrittore e di altra mano coeva; altro regesto di mano del sec. XVI e regesto in italiano di mano del sec. XVIII; di altra mano del sec. XVIII la segnatura "L.M", analoga a quelle dei docc. n. 747-749.
Ratifica con atto pubblico dei patti per la suddivisione dell'eredità di Raffaele fu Antonio de Albricis di Scalve, già stipulati con scrittura privata tra i discendenti dello stesso Antonio: Giovanni, agente a nome proprio e del nipote Giovanni fu Francesco, Davide di ser Gasparino, i fratelli Baldassarre, Gaytaldo, Francesco, Bartolomeo e Antonio figli del fu Arigino.
notaio: Cazamalis (de) Peterzolo fu Valente, di Ardesio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x540; volgare
Conservazione: cattiva; danni: macchie, lacerazione del margine sup. sin.

754
Instrumentum dati in solutum

1476 luglio 10. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, nel monastero di S. Maria Matris Domini, "in capitulo scito prope claustrum dicti monasterii"
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Cessione a titolo di bonifico di un debito di £ 210 fatta da Simone d. "Disciplinus" fu Zano de Pizenis "de Gazzio dela Costa de Serina", procuratore del Monastero di S. Maria Matris Domini, che costituisce un solo corpo con il Monastero di S. Maria Novella di Torre Boldone, per mandato di suor Maria de Cararia da Serina, priora di Matris Domini, nel Capitolo riunito alla presenza di don Antonio de la Piancha, canonico della Cattedrale, e di monS. Giovanni Barocius, vescovo di Bergamo, a favore di fra Bartolomeo de Bonate, sindico del Convento di S. Stefano, di una pezza di terra di pert. 30, con una casa ed alberi, sita nella vicinia di San Lorenzo "extra muros", in contrada Torre Boldone, chiamata "in Olivis dom. Antonie", già concessa in locazione perpetua dalla priora del Monastero di S. Maria Novella allo stesso Simone (con atto rogato dal not. Bartolomeo di Giovanni de Vianova in data 5 settembre 1425), rimanendo per il Convento l'onere del fitto di £ 2 annue a San Martino a beneficio dei
notaio: Salvetis (de) Giovanni Francesco fu Giorgio, di Cenate, cancelliere della Curia Vescovile
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 3297x225; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 21

755
Instrumentum donationis

1509 giugno 11. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, convento di S. Stefano, "in capitulo"
A tergo regesto di mano del sec. XVI-XVII.
Legato del prete Albertino fu Martino d. "Chionus" de Bravis di Villa d'Adda, ab. a Bergamo, a fra Giovanni da Villa e fra Girolamo da Solza del Convento di S. Stefano, di tutti i beni immobili che possiede nei territori di Villa d'Adda, di Russino in Val San Martino e di Lemine, con patto che il Convento gli garantisca vitto e indumenti per il resto della sua vita.
notaio: Marchesiis (de) Giovanni Andrea fu Antonio, di Ponte San Pietro
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1301x222; latino
Conservazione: buona

756
"Testamentum"

1513 settembre 7. Bergamo, "in camera quadam conventus et monasterii sancti Dominici (...) titulata sub nomine sancte Marie Virginis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, completato da un'aggiunta di mano del sec. XVII; altro regesto di mano del sec.XVIII (la stessa che appone la segnatura vecchia).
Testamento del prete Alberto fu Martino d. "Chionus" de Bravis di Villa d'Adda, ab. a Bergamo, che costituisce erede universale il Convento di S. Domenico di Bergamo, chiedendo di esser sepolto nella chiesa o nel cimitero del convento, e disponendo la vendita di 3 pezze di terra ed una casa site in territorio di Villa d'Adda in località "ad Caslacima".
notaio: Moiolis (de) Bernardino fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 678x263; latino
Conservazione: discreta; danni: cadute d'inchiostro, abrasioni
segnatura vecchia: filza 1 n°19

757
Instrumentum dati in solutum

1543 settembre 5. Bergamo, "in sindicaria RR. DD. fratrum sancti Dominici"
Fascicolo di 8 cc. con numerazione originale da 3 a 10; cc.8v,9-10 bianche; a c.3 (sorta di camicia) regesto di mano coeva.
Cessione di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 10 sita in territorio di Cologno in località "in Mozona", "et hoc versus castrum de Colonio, excepta eiusdem moia que est libera et franca", fatta da Bartolomeo fu Giovanni de Marchesis, agente a nome proprio e dei parenti, a fra Giacomo de Solario da Piacenza, sindico dei Frati di S. Domenico di Bergamo, a titolo di soluzione di £ 236 e sol. 18, quota residua di un legato di £ 1000 disposto a favore dei Frati dal defunto Giovanni suo padre, nel suo ultimo testamento rogato dal notaio Giovanni Antonio de Agazis in data 16 marzo 1516.
notaio: Valle (dela) Giovan Battista di Valdrisio
Originale; atto singolo; ff.8, cart.; 310x208; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 12 n°28
Note:
Mancano le sottoscrizioni del notaio scrittore e dei due secondi notai menzionati nella sottoscrizione del notaio rogante.

758
Instrumentum venditionis

1536 gennaio 20. Bergamo, vicinia Antescolis, "in domo iuris infrascr. (...) dom.Iohannis Marie Rothe"
Bifolio cartaceo, racchiuso in camicia priva di scritture; a c.2r (fogli non numerati) a margine del testo, breve regesto in volgare di mano del sec. XVII.
Vendita fatta da maestro Andrea fu maestro Martino Tabona di Trezzo, ab. a Cologno, a fra Giovanni da Cologno, sindico dei Frati di S. Stefano di Bergamo (come da procura rogata dal notaio Girolamo Marchesius in data odierna), di una casa con corte e "cum duobus corporibus domorum in terra, cum una apotecha et solario supra et uno cusinetto", quale descritta e coerenziata nell'atto della vendita fatta a detto Andrea da maestro Bartolomeo fu maestro Maffeo de Medolacho (rogato dal notaio Marco Antonio di Giovan Francesco de Mora in data 14 settembre 1530), sita nell'abitato di Cologno, "ala Morigiella", al prezzo di £ 165, di cui £ 84 saranno versate al venditore dai presidenti della Misericordia di Cologno, debitrice verso i Frati per tale cifra.
notaio: Muzio (de) Marco Antonio di Giovan Battista
Originale; atto singolo; ff.2, cart.; 295x210; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni al margine superiore

759
"Particula testamenti"

metà sec. XVI(1). [...]
Documento mutilo, si conserva solo il bifolio più esterno di un piccolo fascicolo; c. 2r bianca; a c.2v breve regesto di mano del notaio scrittore e lungo regesto di mano del sec. XVII.
Estratto del testamento di Guardino fu Giuseppe de Redrizati di Bergamo (rogato dal notaio Giovan Francesco Meliorati in data 16 aprile 1501) che riconosceva alla madre Legrenzina fu *** de Benaliis, vedova di Giuseppe, la titolarità sui beni immobili da questi acquistati con £ 2500 che la stessa Legrenzina gli aveva dato, ricavandole della vendita di altri beni a lei appartenenti come dote o ad altro titolo; e del testamento della stessa Legrenzina (rogato dal notaio Girolamo de Sancto Piligrino in data 13 febbraio 1527) che dichiarava di aver già versato a fra Girolamo da Solza £ 150 per l'acquisto di una pezza di terra sita in territorio di Cologno in località "ad Pasqualie", perché divenisse di proprietà del Convento [di S. Stefano] ma fosse costituita in usufrutto vitalizio per lei medesima [...].
notaio: [...]
notaio autenticante: [...]
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, cart.; 276x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N°173 3
Note:
1. Termine post quem è il testamento del 1527 citato nel documento.

760
Instrumentum venditionis

1596 giugno 25. Bergamo, "sub lobiis rev. monasterii Sancti Bartolomei de Rasulo Ordinis Predicatorum Sancti Dominici"
Fascicolo disfatto, con fogli rilegati in ordine errato (1, 4, 2, 3), con numerazione moderna a matita; a c.1r, nel margine super., regesto in italiano di mano del sec. XVIII. Unito ad altri 5 pezzi, preceduti da foglio di guardia recante la segnatura moderna.
Vendita fatta da Angelo fu "strenuus capitaneus" Ippolito de Rota, agente a nome proprio e in quanto donatario della madre Dorotea de Colleonibus (come consta da atto rogato dal not. Muzio de Mutio in data 26 gennaio 1579), a fra Michele de Massariis da Brescia, priore e ministro del Convento di S. Bartolomeo di Bergamo, di 6 pezze di terra di varia qualità site in territorio di Cologno, per complessive pert. 146, al prezzo di scudi 20 e £ 2 la pertica.
notaio: Moiolis (de) Francesco fu Giovanni Giacomo
notaio autenticante: Alberico fu Giovanni [...] de Coleonibus redige l'atto in pubblica forma
Originale; sig.cer.ader.; atto singolo; ff.4, cart.; 304x194; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori
Note:
Segue conferma delle sottoscrizioni notarili da parte di Girolamo Priolus "pretor Bergomi", datata 26 giugno, di mano di Bartolomeo Rota, cancelliere (con sigillo cereo sotto carta).

760.1
Avviso

1727 aprile 8. Bergamo
Bolletta a stampa; altri esemplari non compilati raccolti in un foglio di guardia.
Avviso ai proprietari confinanti della prossima esecuzione di una verifica dei confini delle proprietà del Convento di S. Bartolomeo in territorio di Cologno.
Carta semplice; atto singolo; cart.; 150x207; volgare

760.2
"Proclamationes"

1596 novembre 12. Bergamo, "ad officium (...) excellentis dom. vicarii pretorii"
Fascicolo disfatto, con fogli rilegati in ordine errato (1, 4, 3, 2), con numerazione moderna a matita; a c.1r, nel margine super., regesto in volgare di mano del sec. XVII ("Cride").
Disposizione del Vicario Pretorio ad un banditore del Comune di Bergamo di procedere alle "gride" richieste da fra Battista Fondra, procuratore del Convento di S. Bartolomeo, per garantire il possesso delle 6 pezze di terra poste in territorio di Cologno che il Convento ha acquistato in data 25 giugno u.S. da Angelo de Rota, onde prevenire contestazioni da parte dei parenti di questo, per aver egli alienato tali beni "extra casale paternum". Segue, in data 2 dicembre, la dichiarazione di Fermo Besatius, banditore del Comune, delle avvenute proclamazioni nei vari luoghi della città, nei giorni 14, 16 e 29 novembre.
Carta semplice; atto singolo; ff.4, cart.; 300x197; latino
Conservazione: discreta
Note:
Documento privo di sottoscrizione notarile, benchè chiaramente un atto pubblico ed apparentemente integro; sembra scritto della stessa mano del doc. n.760 (not. Alberico fu Giovanni de Colleonibus).

760.3
Instrumentum venditionis

1596 giugno 25. Bergamo
Fascicolo cartaceo, ff. con numerazione moderna; a c.1r regesto in latino di mano del sec. XVII-XVIII; a c.6v regesto in volgare di altra mano coeva.
Copia del doc. n.760, redatta in data 4 gennaio 1679.
notaio autenticante: Defendo fu Alessandro Mazzolenus
Copia autentica; atto singolo; ff.6, cart.; 305x200; latino
Conservazione: buona

760.4
"Mesura"

1596 ottobre 17
Bifolio cartaceo; a c.2v breve regesto di mano coeva ed altro regesto di mano del sec. XVIII, entrambi in volgare; inoltre calcoli di mano coeva.
Misura delle 6 pezze di terra, site in territorio di Cologno, oggetto della vendita del doc. n.760, fatta da Giovan Battista Bagierio e Giovan Battista Leoni "nodari et agrimensori publici" su richiesta di Angelo Rotha venditore e di fra Giovan Battista Fondra, sindico dei Frati di S. Domenico di Bergamo, acquirente.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, cart.; 305x200; volgare
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini, restaurate

760.5
"Mesura"

1596 ottobre 17
Bifolio cartaceo; a c.2v annotazioni di diverse mani del sec. XVII-XVIII.
Copia coeva del doc. n.760.4.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, cart.; 3008x200; volgare
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini, restaurate

761
Praeceptum venditionis et dati in solutum

1495 novembre 3. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuris spectabilis et sapientis legum doctoris dom. Ieronimi de Monsilicis de Salodio"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI, e di altre due diverse mani coeve le note "la calchera" e "presbiteri Albertini", quest'ultima ricorrente anche sui documenti successivi fino al n. 772.
Vendita disposta da Girolamo de Monsilicis di Salò, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 3, sita in territorio di Villa d'Adda in località"ad Calcheram", di proprietà di Martinello fu Albertino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, a titolo di soluzione del debito di £ 112 e sol. 12 che questi ha nei confronti del prete Alberto de Bravis di Villa d'Adda, ab. a Solza (come consta dall'atto di obbligazione rogato dal notaio Gervasio de Arzuffis).
notaio: Marchisis (de) Giovanni Andrea fu Antonio, scriba del Giudice della Ragione
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 709x190; latino
Conservazione: buona

762
Instrumentum venditionis

1494 novembre 20. Villa d'Adda, "in loco dela Plaza (...) super quadam lobia iuris infrascr. Martinelli Giovi de Bravis"
A tergo regesto in scrittura "libraria", di mano del notaio scrittore o coeva, con integrazioni di mani del sec. XVII; e la nota "presbiteri Albertini", come nel doc. n. 761.
Vendita fatta da Guarisco fu Bartolomeo de Boisatis, ab. in comune di Caprino, in presenza e con il consenso di Zanino fratello del compratore, al prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Villa d'Adda in località"in Oseya", di pert. 1 e tav. 16, al prezzo di £ 50.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 742x178; latino
Conservazione: discreta

763
Instrumentum venditionis

1494 novembre 20. Villa d'Adda, "in loco dela Plaza (...) super quadam lobia iuris infrascr. Martinelli Giovi de Bravis"
Note tergali simili a quelle del doc. n. 762.
Vendita fatta da Zanino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda al fratello Albertino, prete, di una pezza di terra sita in territorio di Villa d'Adda in località "in Oseya", di tav. 32, al prezzo di £ 50.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 720x178; latino
Conservazione: discreta

764
Instrumentum venditionis

1499 luglio 26. Villa d'Adda, "in loco dela Porcha (...) super strata publica"
A tergo note simili a quelle dei docc. nn. 762 e 763, ed un regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Vendita fatta da Zanino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda al fratello Albertino, prete, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Villa d'Adda in località "in Oseya", di pert. 2, obbligata al pagamento della decima di tutti i prodotti alla chiesa di S. Andrea di Villa d'Adda, al prezzo di £ 70.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 572x148; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 40

765
Praeceptum dati in solutum

1501 marzo 9. Lemine Superiore, "in audientia communis Leminis, ad banchum iuris spect. legumdoctoris dom. Filixii de Advocatis honorabilis vicarii Leminis et pertinentiarum"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 764.
Ratifica compiuta dal vicario di Lemine e pertinenze, Felice de Advocatis, dell'immissione del prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda in possesso di una pezza di terra campiva, vitata e ortiva sita in territorio di Lemine, "in contrata de Sancto Bartolomeo, u. dic. in Foppa", di pert. 1 e tav. 14,5, di proprietà di Giacomo d. "Tronus" fu Tommaso de Molonis, ab. in comune di Lemine, già disposta dallo stesso vicario a titolo di soluzione del debito di £ 36 maturato da Giacomo verso il prete Alberto con il mancato pagamento, per 4 anni, del canone dovuto per un contratto di locazione e, per 2 anni, del canone dovuto per un altro contratto.
notaio: Zanchis (de) Maffeo fu Almidano, "in hac parte notarius prefati dom. vicarii"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x160; latino
Conservazione: discreta

766
Instrumentum venditionis

1501 maggio 13. Villa d'Adda, "in loco de Caslacio (...) in sedumine seu stallo iuris heredum q. Martini Giovi de Bravis seu infrascr. emptoris"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 765.
Vendita fatta da Saviolo fu Betino de Collionibus della Rossera, nel comune di Villa d'Adda, al prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, di una pezza di terra aratoria, vitata e con alberi sita in territorio di Villa d'Adda in località "ad Supergieram", di pert. 3, al prezzo di £ 85 e sol. 10.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x160; latino
Conservazione: buona

767
Instrumentum locationis

1513 gennaio 25. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in apotheca bambasarie quam facitur et tenetur ad fictum per Stephanum de Calvis a dom. Felixio de Advocatis"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 766.
Locazione per la durata di 5 anni fatta da prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, ora ab. a Bergamo, in presenza e con il consenso di fra Giovanni de Colionibus dei Domenicani di Bergamo, che in precedenza ha ricevuto da Albertino donazione di tutti i suoi beni "ob metu Galicorum" (con atto rogato dal notaio Andrea de Marchisiis) con riserva di usufrutto delle sottoscritte pezze di terra, in Pietro fu Bugino del Ponte, ab. a San Bartolomeo in comune di Lemine Superiore, di 3 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Lemine Superiore: una con castagni e "brugo" in località"in Carodone" di pert. 5, la seconda ivi, con bosco, di pert. 3, la terza con orto, sita in contrada di San Bartolomeo, in località"in Foppa", di pert. 1 e tav. 14,5, al canone annuo di £ 12, e con l'impegno da parte dell'affittuario ad acquistare tali pezze di terra al prezzo di £ 330.
notaio: Piligrinis (de) Cristoforo fu Simone d. "Cobelinus"
notaio autenticante: Giovanni Pietro fu Cristoforo de Piligrinis redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto anzitempo(1)
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2162x171; latino
Conservazione: buona
Note:
1. A tale compito delegato da don Alvaro Gusmanum governatore imperiale di Bergamo e dagli abati del Collegio dei Notai di Bergamo.

768
Instrumentum locationis

1504 aprile 25. Rossino, ("in loco de Castro de Rossino Vallis Sancti Martini"), "in domo infrascr. Ambroxii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore e la nota "presbiteri Albertini" di mano del sec. XVI, ricorrente nei docc. dal n. 762 al n.767.
Locazione fatta dal prete Albertino fu Martino de Locatellis (!) di Villa d'Adda in Ambrogio fu Giovanni detto "Giovus" fu ser Lorenzo.......... di Erola, di una pezza di terra aratoria, vitata e con bosco sita in territorio di Erola in località"in Latragiolo" di pert. 3, al canone annuo di L. 5 a S. Martino.
notaio: Moyolis (de) Pietro di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 644x172; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori

769
Praeceptum dati in solutum

1505 agosto 2. Caprino, "ad banchum iuris infrascr. dom. comissarii ubi iura redduntur"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 766.
Sentenza di Bartolomeo de Marchixiis, commissario della Val San Martino e pertinenze, che, su istanza di Silvestro de Mangillis, notaio e procuratore del prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, dispone il sequestro di una pezza di terra aratoria, vitata e ronchiva, sita in territorio di Caprino, in località "ad Cornam", di pert. 1,5 e valutata in £ 30 la pertica, di proprietà di Giovanni d. "Fra" fu Giovanni d. "Tabognus" de Ronchalis, e la sua cessione allo stesso prete Albertino a titolo di soluzione di un credito di £ 25 e sol. 18 e delle spese giudiziarie sostenute nella causa contro il detto Giovanni.
notaio: Poma (de) Simone di Cristoforo, "in hac parte notarius prefati dom. comissarii"
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 946x212; latino
Conservazione: buona

770
Praeceptum dati in solutum

1511 dicembre 15. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuris spect. et clarissimi doctoris dom. Francisci de Suardis iudicis datiorum Bergomi"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 766.
Sentenza di Scipione de Suardis, giurisperito e luogotenente del giudice ai Dazi, che, su istanza di Alessandro de Acerbis, procuratore di Bono di Zanino Mulaterius di Locatello e di Giacomo de Ronchallis, visti gli atti di due precedenti sentenze contro Martinello d. "Giovus de Bravis di Villa d'Adda, dispone la cessione ai richiedenti di due pezze di terra site "in loco dela Plaza", in comune di Villa d'Adda, una ronchiva di pert. 3, chiamata "la Chuna", ed una prativa di pert. 1, tav. 17 e d. 6, in località "in la Seya", di proprietà di Martinello, a titolo di soluzione delle spese giudiziarie sostenute nelle dette cause, calcolate in £ 20 e sol. 5.
notaio: Betossis (de) Andrea di Cristoforo, notaio e "conductor offitii banci datiorum Bergomi"
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 791x178; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni diffuse

771
"Instrumentum obligationis"

1512 gennaio 5. Villa d'Adda, "in loco de Casargo (...) super area infrascr. Bertulini Pandini de Fachetis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e la nota "presbiteri Albertini" di mano del sec. XVI, ricorrente anche nei docc. dal n. 762 al n. 770.
Obbligazione di prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda verso Pasino, figlio e procuratore di Bono di Zanino Mulaterius di Locatello(1), di pagare entro un anno £ 100 in restituzione del prestito ricevuto, investendolo del possesso, a titolo di pegno, della parte proporzionale delle pezze di terra da poco vendute da Pasino ad Albertino e descritte nell'atto rogato dallo stesso notaio.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 629x161; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Il luogo di provenienza (che può essere inteso anche come nome di una parentela estesa) non compare nel documento, ma si ricava dall'atto di vendita citato, che corrisponde al doc. n.772.

772
Instrumentum venditionis

1512 gennaio 5. Villa d'Adda, "in loco de Casargo (...) super area infrascr. Bertulini Pandini de Fachetis"
Note tergali simili a quelle dei docc. dal n. 762 al n. 766.
Vendita fatta da Pasino figlio e procuratore (costituito con atto rogato dal notaio maestro Giovanni Fantonus di Locatello) di Bono di Zanino Mulaterius di Locatello, ab. a Branciliono contrada del comune di Corna in Vall'Imagna, a prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, di 2 pezze di terra site in territorio di Villa d'Adda, una a ronco e viti "in contrata dela Chuna (... ) u. dic. sub la Chuna seu supra Plazam", di pert. 3, e l'altra aratoria, prativa e vitata in località "in la Seya dela Plaza", di pert. 1, tav. 17 e piedi 6, al prezzo di £ 152 e sol. 15; si fanno garantidella vendita il notaio Giovanni Andrea fu Antonio d. "Scaramucia" de Pizonibus di Valle Imagna e Antonio fu Alberto Ruspandus di Mazzoleni, ab. a Carvico.
notaio: Maffeis (de) Girolamo fu maestro Bertramo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 785x157; latino
Conservazione: buona (fogli ancora cuciti)
Note:
Cfr. sopra, doc. n.771.

773
Instrumentum venditionis

1513 maggio 21. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in quadam apoteca iuris magnifici dom. Lucedi Brembati et heredum Iohannis de Palazolo"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, completato da annotazioni di altra mano pressoché coeva; altre annotazioni di mano del sec. XVII.
Vendita fatta da Giovan Pietro fu Ambrogio de Personenis di Valle Imagna, cittadino ed ab. di Bergamo, al prete Albertino fu Martino d. "Giovus" de Bravis di Villa d'Adda, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Villa d'Adda in località "ad Seiam de sub Prato Pandini", di pert. 2, al prezzo di £ 62.
notaio: Cataneis (de) Cumino fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 613x163; latino
Conservazione: buona

774
Instrumentum dati in solutum

1420 aprile 20. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in habitatione dom. Iohannis de Gromullo procuratoris"
Fori per cucitura anche al margine super. del 1° foglio; a tergo regesto di mano coeva.
Cessione fatta da Lorenzo fu Pietro de Cararia di Serina, ab. a Bergamo, al maestro fra Guidone de Cararia da Serina, del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, di 3 pezze di terra aratoria site "in territorio seu contrata de Calve contratarum Pergami", in località "ad Pratum Grassum et ad Castellazzium" (vendute a Lorenzo da Bonfadino de Capitaneis e ai suoi fratelli con atto rogato dallo stesso notaio Betino), delle quali una con anche prato e salici, di pert. 25, con onere di "fictum" perpetuo alla chiesa di Calve di 1,5 quartari e 1/9 di sedicino di frumento l'anno, una di pert. 11, tav. 21, pd. 11 e once 6, la terza (confinante con le due suddette) di pert. 2, tav. 6, pd. 4 e once 1, a titolo di soluzione del debito di £ 226, sol. 12 e den. 6 per il quale Lorenzo si era obbligato con due diversi atti rogati dallo stesso notaio Betino in data 16 settembre 1417; le terre così acquistate vengono costituite dal Convento in usufrutto vitalizio per lo stesso fra Guidone.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 2003x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 11 n°21

775
Instrumentum dati in solutum

1420 aprile 20. Bergamo
A tergo del 1° foglio regesto di mano coeva, in gran parte abraso (intenzionalmente ?); a tergo del 3° foglio nota di mano della fine del sec. XV(1) e regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che appone la segnatura vecchia); tagli nella pergamena per annullare l'atto.
Altro originale del doc. n. 774.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1815x194; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 33
Note:
1. "magister Guido de Cararia dederat cartas istas consanguineis suis contra conventum de libra una in perpetuum supra quadam possessione ab ipso empta (...)".

776
instrumentum dati in solutum

1420 aprile 20. Bergamo
Fascicolo cartaceo, bianche le cc.9-12; a c.12v regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che appone la segnatura vecchia).
Copia del sec. XVII-XVIII del doc. n. 774.
Copia semplice; atto singolo; ff.12, cart.; 295x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 17

777
Instrumentum locationis

1420 marzo 4. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in via publica iuxta hospicium domine sancte Marie Maldalene" (!)
Fori per cucitura al margine sup.; a tergo breve regesto di mano coeva.
Locazione per 5 anni fatta da fra Guidone de Cararia "sacre teologie doctor"(1) procuratore del Convento di S. Stefano (come da atto rogato dal notaio Guglielmo de Ulciporcis) in Nadino fu Bonazolo de Porsa di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località "Prato Grasso", di pert. 29, al canone annuo di sol. 16 e den. 6 per pertica a S. Martino.
notaio: Vavasoribus (de) Antonio di Giovanni, di Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 544x210; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Il titolo è aggiunto nell'interlinea da mano diversa.

778
Instrumentum venditionis

1417 settembre 16. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in cimiterio ecclesie (...) Sancti Stefani, iuxta et prope hostium per quod intratur in ecclesia nova"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, seguito da annotazioni posteriori, perlopiù illeggibili, e regesto in italiano di mano del sec. XVIII (di seguito alla segnatura vecchia); fori per cucitura anche al margine inf. dell'ultimo foglio.
Vendita fatta da Donato fu Zinino de Corlis di Alzano Superiore, cittadino di Bergamo, a Lorenzo fu Pietro de Cararia di Serina, in presenza e con il consenso di Bonfadino e Bartolomeo d. "Giaro", figli del fu Tonolo d. "Tonolacius" de Capitaneis de Villa Ripe Abdue di Bergamo ed agenti anche a nome del fratello Martino, di una pezza di terra aratoria e prativa con 2 salici sita in territorio di Calve "contratarum Pergami", in località "in Prato Grasso et ad Castelazium", di pert. 25, con onere di pagare ogni annuo in perpetuo 1,5 quartari e 1/9 di un sedicino di frumento al beneficiale della chiesa di Calve a titolo di fitto della decima relativa, e del diritto d'acqua su un canale proveniente dal Pratum Sancti Alexandri(1), al prezzo di £ 200 versate a Donato più £ 287 e sol. 10 versate a Bartolomeo e Bonfadino.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2449x210; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie (sul 1° foglio)
segnatura vecchia: N°194
Note:
1. Il documento contiene una descrizione assai dettagliata del percorso del canale.

779
Vendita

1417 settembre 16(1). [Bergamo]
Fascicolo cartaceo, bianche le cc.3r-4r; a c.4v regesto di mano del sec. XVIII, di seguito alla segnatura vecchia.
Regesto e parziale traduzione del doc. n. 778.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Copia semplice del sec. XVII; atto singolo; ff.4, cart.; 292x202; volgare
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: N° 15
Note:
1. Scritto "26", corretto in "16" in matita.

780
Instrumentum venditionis

1419 dicembre 31. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in via publica, ante et prope hostium domus in qua tenet stationem Franziscus de Cene spiciarius"
Fori per cucitura ai margini super. e infer.; a tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta dai fratelli Bonfadino, Bartolomeo d. "Giaro" e Martino figli del fu Tonolo d. "Tonolatius" de Capitaneis de Villa Ripe Abdue, cittadini di Bergamo, a Lorenzo fu Pietro de Cararia di Serina, ab. in vicinia di Santo Stefano, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località "in Prato Groso" di pert. 1, tav. 21, pd. 11 e once 6, e dei relativi diritti di decima e di acque, con onere di versare ogni anno quale fitto perpetuo 1/2 sedicino di frumento "quibus de iure pertinebat", al prezzo di £ 37, sol. 6 e den. 10.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1273x193; latino
Conservazione: buona

781
Vendita

1419 dicembre 31. Bergamo, (come n.780)
Bifolio, testo mutilo, c.2r bianca; a c.2v regesto di mano del sec. XVIII, di seguito alla segnatura vecchia.
Copia del sec. XVII del doc. n. 780.
Copia semplice (?, manca la parte terminale dell'atto); atto singolo; ff.2, cart.; 292x201; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 16

782
"Introytus"
(1)
1418 febbraio 16. Calve, "in infrascr. pecia terre"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e altre annotazioni di mano del sec. XVIII (inchiostro nero).
Presa di possesso di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" e confinante ad W con la roggia Morlana, di pert. 18, fatta da fra Guidone de Cararia, procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo (costituito con atto rogato dal notaio Guglielmo de Ulciporcis), in forza della licenza emessa da Bartolomeo de Manfredis "de Vallonuce", podestà di Bergamo nominato da Pandolfo Malatesta, e sottoscritta dal notaio Bartolomeo de Vianova cancelliere del Comune di Bergamo.
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 494x240; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: filza 11 n°20
Note:
1. Definizione adottata nel regesto del notaio scrittore.

783
Instrumentum venditionis

1414 febbraio 11. Cenate, "in castro filiorum et heredum spectabili viri dom. Henrici de Suardis, in quadam camera"
Cfr. doc. n. 785.
Vendita fatta dalla nob. Franceschina fu Ameo de Suardis vedova di Marco de Lanzis di Bergamo alla nob. Luchina fu Isnardo de Marchionibus de Malaspina de Varzio vedova di Enrico de Suardis di Bergamo, agente a nome proprio e degli eredi di Enrico, di una pezza di terra sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località "Via Binde" e confinante ad W con la roggia Morlana, di pert. 18, e della relativa decima, con onere di versare ogni anno a S. Martino alla stessa Franceschina "obullum unum" a titolo di fitto della decima, al prezzo di £ 300.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni, "scriba" della Curia Vescovile
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1058x218; latino
Conservazione: discreta

784
Instrumentum dati in solutum

1414 febbraio 11. Cenate, "in castro filiorum et heredum spectabili viri dom.Henrici de Suardis, in quadam camera"
Cfr. n. 785.
Cessione fatta da Luchina fu Isnardo de Marchionibus de Malaspina di Varzio vedova del nobile Enrico fu Guglielmo de Suardis di Bergamo, tutrice testamentaria di Guglielmo, Castruccio, Marco e Lorandino, figli ed eredi di Enrico, a frate Guidone de Cararia del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, di una pezza di terra sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località"Via Binde" e confinante ad Ovest con la roggia Morlana, di pert. 18, e della relativa decima, a titolo di soluzione del legato di £ 8 annue a favore del Convento di S. Stefano di Bergamo disposto da Enrico nel proprio testamento (rogato dal notaio Fachino Molinarius in data 18 agosto 1403); e ricevendo la somma di £ 150.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni, "scriba" della Curia Vescovile
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1452x210; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: filza 11 n°15

785
Instrumentum venditionis

1411 gennaio 11. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "in quadam stacione infrascriptorum Guillielmi et Iacobi fratrum de Guadis"
A tergo, di seguito alla segnatura vecchia, 4 regesti di mano del sec. XVII relativi a 4 atti già cuciti in un unico rotolo, identificabili con i docc. n. 785, 786, 783, 784. Altro regesto relativo all'intero rotolo, di mano di fine sec. XV(1), ed uno relativo al solo documento, coevo ad esso (sbiadito)
Vendita fatta dai fratelli Guglielmo e Giacomo figli del fu Zeneto de Guadis di Bergamo a Benedetto di Maifredo dela Gesia di Endenna, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 18 sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località "in Via Binde"(2), confinante ad W con la roggia Morlana, e della relativa decima, al prezzo di £ 200.
notaio: Ambivore (de) Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 938x162; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazione ai margini
segnatura vecchia: N°135
Note:
1. In questo regesto l'ubicazione dell'appezzamento è detta "in contrata de Calve de la Peschera Prati Grassi de Artola".
2. In un'altra nota tergale di mano di fine XVI-inizio XVII secolo l'appezzamento è descritto come "Chioso de fora della Porta de Colognola de pertiche 18, nunc el Polaresco".

786
Instrumentum venditionis

1414 gennaio 25. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in quadam stacione spiciarie Franceschini de Zuchonibus de Cene spiciarii"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; inoltre cfr. doc. n. 785. Alcune parole della parte terminale del testo sono state ripassate con inchiostro nero.
Vendita fatta da Benedetto di Maifredo dela Gesia di Endenna, cittadino di Bergamo, al notaio rogante, agente a nome di Franceschina fu Guglielmo de Suardis, vedova di Marco de Lanzis, in presenza e con il consenso di Giacomo fu Zeneto de Guadis di Bergamo, rappresentante anche il fratello Guglielmo, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 18 sita in territorio di Calve "contratarum Pergami" in località "in Via Binde", confinante ad W con la roggia Morlana, e della relativa decima, al prezzo di £ 350.
notaio: Vianova (de) Bertolamino di Giovanni, scriba della Curia Vescovile
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1238x212; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni ai margini

787
Carte relative a diritti d'acque

1515-1697
Fascicolo cartaceo (numerazione a matita recente) composto di 13 atti, alcuni dei quali recanti una segnatura di mano del sec. XVII, con "N°" seguito da una sola unità; la segnatura vecchia indicata sopra si riferisce all'intero fascicolo.
Atti di varia cronologia e tipologia, relativi a diritti d'acque del Convento di S. Bartolomeo sulla roggia Morlana, il "riolo Solza", e lo "Oriolo Grasso"; tra esse, un prospetto di ripartizione delle ore d'acqua di due rogge spettanti a vari proprietari terrieri (1660, cc. 1-2), una lettera di Giovanni Antonio Cortinovis al Convento (S. d., post 1697, c. 3), un elenco delle quote dovute dal Convento di S. Stefano alla Compagnia della Roggia Morlana (1515, c. 20), quietanze per il pagamento di fitti d'acque.
ff.25, cart.; 292x203; volgare
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 11 n°21

788
Instrumentum liberationis

1422 gennaio 9. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super solarium scitum supra canepam magnam consorcii Misericordie domine sancte Marie Maioris Pergami"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Antonio de Bonelis, ministro della Misericordia Maggiore di Bergamo, e da Agostino Cazeta, canevaro di Porta San Lorenzo della stessa, a Peterzolo fu Giovanni de Prezate, calzolaio di Bergamo, agente a nome proprio e del fratello Giovanni, per il pagamento di £ 22, canone per l'anno passato per l'affitto di una casa con corte ed orto sita nella vicinia di San Michele all'Arco (come da atto di investitura rogato dallo stesso notaio in data 12 settembre 1415).
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 153x223; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

789
Instrumentum venditionis

1508 dicembre 15. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "super apotecha domus et iuris suprascr. ser Teutaldi"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, cui si si sovrappone regesto in italiano di mano del sec. XVIII (segnatura "n° 12"); precedente segnatura "n° 4", del sec. XVII, depennata; altro breve regesto in volgare di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Teutaldo fu Antonio de Vavasoribus di Medolago d. "de Pancis", ab. in borgo Santo Stefano "nunc apelatum Sancti Leonardi", a maestro Bernardo fu Tomasino de Campagnola, fabbro ab. nello stesso borgo, di una casa "solerata copata curtiva lobiata et cum una apotecha versus stratam publicam et etiam uno hostio similiter versus stratam publicam" sita nel detto borgo, ormai esente dal fitto un tempo pagato ai de Poncinalibus e ai dela Bereta, al prezzo di £ 800, di cui £ 250 già versate all'atto della stipula dell'accordo di vendita (con atto rogato dal notaio Giacomo de Bosonibus in data 19 ottobre 1505).
notaio: Benaliis (de) Castello fu Guidotto
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2826x169; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: N° 12

790
Instrumentum venditionis

1481 gennaio 15. Bergamo, convento di S. Francesco, "in refectorio ipsius monasterii, a sero parte existente"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; inoltre annotazioni diverse di mani dei secc. XVII-XVIII e segnatura seicentesca "n°170".
Vendita fatta da Bertramo fu Raimondo de Muzo "contratatrum Pergami", ab. a Lodi, ai frati Giovanni Antonio de Muzo, guardiano, Betino da Bruntino, provisore, e Giacomino fu Teutaldo de Suardis, procuratore del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra aratoria vitata boschiva e "guastiva" di pert. 10 sita in territorio di Mozzo di Sopra in località "ad Dossum", confinante ad W con il torrente Quisa, al prezzo di £ 33, comprensivo anche delle 9 £ citate in altro atto di vendita rogato dal notaio Fioravanto de Suardis in data 24 dicembre 1472.
notaio: Suardis (de) Teutaldo di Giacomino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1038x208; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n° 3

791
Instrumentum procurae

1453 settembre 12. Montello, "ante portam castri dicti loci"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Procura fattasi reciprocamente dai fratelli Giorgio e Aloisio figli del fu Giacomo de Ficienis, da Felice fu Peterzolo de Ficienis e da Venturino fu Andriolo de Ficienis di Montello, tutti cittadini di Bergamo, perché ciascuno possa agire a nome degli altri in ogni lite pendente dinnanzi ad ogni tribunale secolare o ecclesiastico.
notaio: Ficienis (de) Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x210; latino
Conservazione: buona
Note:
Segni di cucitura al margine inferiore.

792
Instrumentum venditionis

1506 luglio 19. Trescore, nell'abitato, "in quadam domo iuris Iacomi de Tencredis scita in contrata Merchati de Triscurio"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da [...]ardo fu Bono de Bonomellis a Girolamo fu Giorgio de Lancis di Bergamo e a Pietro fu Fede de Fachinetis di Trescore di una pezza di terra aratoria vitata e ronchiva sita in territorio di Trescore "in contrata de Cornia", di pert. 4, al prezzo di £ 34.
notaio: Bertolottis (de) Giovanni Antonio fu maestro Giacomo, di Cene, ab. a Trescore
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 700x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: grossa lacerazione nella parte sup. (restaurata)

793
Instrumentum obligationis

1496 dicembre 13. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, borgo Sant'Andrea, "in domo habitationis mei notarii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Pacino fu Martino de Fachetis di Mariano verso Pellegrino fu Aloisio de Ficienis, cittadino di Bergamo, di versare entro S. Michele p. v. £ 25 e sol. 10 a pagamento della quantità di cereali che ha da lui acquistato.
notaio: Rubis (de) Guglielmo di Bertolasio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 588x144; latino
Conservazione: buona

794
Instrumentum venditionis

1551 giugno 20. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in sala domus et habitationis filiorum q. et heredum dom. Thelisey de Benaliis"
Atto mutilo: il 4° f. è privo della parte terminale, che doveva contenere la sottoscrizione del notaio. A tergo breve regesto di mano coeva.
Vendita fatta da Nicola fu Giovanni Antonio de Tertio d. "de Grono" e da Onofrio fu Stefanino de Collionibus di Bergamo, ab. "in loco de Sancto Paullo", a Dorotea fu Giacomo Filippo de Mutio, vedova di Orlando de Cazano, e ad altri, tutti tutori e curatori testamentari dei fratelli Giovan Battista e Fabio eredi del detto Orlando, della parte di occidentale, di pert. 21 e tav. 7,5, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Buzzone in località "in Navaschis", obbligata a sostenere le fazioni con la Città, al prezzo di [...].
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; ff.4, membr.; 2136x190; latino
Conservazione: cattiva

795
Instrumentum venditionis

1549 febbraio 6. Albino, "in contrata Platee Strite, in domo et sub portichu infrascr. dom. fratrum venditorum"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta dai fratelli Antonio, Guarisco e Rocco figli del fu Giovan Pietro de Spino di Albino, agenti anche a nome del fratello Pietro, a Paolo fu Betino d. "Chabrinus" de Epis di Oneta, ab. ad Albino, agente a nome proprio e di Pietro e Stefano figli del fu Giovanni fu Polino e di Gabriele, Betino, Sandro, Giovanni e Bono figli del fu Giovanni, tutti de Epis di Oneta, di una pezza di terra a prato con salici sita in territorio di Albino in località "ala Moia de Varischi" di pert. 4, al prezzo di £ 74 la pertica.
notaio: Devidonibus (de) Giovanni fu Ser Antonio "Fazinus", di Albino
notaio autenticante: Giovanni Alessio fu maestro Pietro de Seradobatis redige l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 353x242; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazione all'angolo super. destro
segnatura vecchia: n° 23

796
Instrumentum confessionis

1414 agosto 22. Sedrina, nell'abitato, "in via publica ante domum et habitacionem Bertrami f. Fadini Rauzonum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Bertramo fu Pasquale d. "Testinus" de Pessentibus di Brembilla, ab. a Sedrina, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmassonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 50 a lui dovute, come da atto di obbligazione rogato dallo stesso notaio in data 8 giugno 1413.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 163x353; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

797
Instrumentum venditionis

1353 luglio 19. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in studio domus habitationis et familie mei notarii"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta dal nobile Giovannino fu Pietro de Borellis di Bergamo all'armigero Giovanni Antonio fu nobile Giacomo Filippo de Alexandris di Adrara, cittadino ed ab. di Bergamo, di pert. 14 e tav. 18 di una pezza di terra aratoria e vitata sita "in territorio Vallis Calepii in contrata de Trabeccho", sulla piana dell'Oglio in località "ad Rastellum", confinante a S con il fiume Oglio e ad W con il torrente Ludria, al prezzo di £ 531, computate le £ 131 che Giacomo ha già ricevuto come anticipo.
notaio: Tertio (de) Giovanni Giacomo fu Maffeo
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2743x165; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
Note:
Manca la sottoscrizione del notaio scrittore, Giovanni Andrea de Aregazolis, nominato nella sottoscrizione del notaio rogante.

798
Instrumentum locationis

1533 giugno 28. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in sala magna audientie magnifici dom. pretoris Bergomi"
A tergo due regsti, uno di mano del notaio scrittore, uno di mano del principio del sec. XVI.
Locazione per la durata di 9 anni fatta da Giovanni fu Tonolo Ardengus di Briolo in Giovanni Cristoforo fu Bartolomeo de Milesis, di 2 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Briolo "seu de Scano", la prima con anche una casa con corte e parte a prato e a bosco, in località "al Chioso da Briol", di pert. 46, e la seconda in località "al Salechio", di pert. 5 o 6 (!), al canone annuo di £ 38 e sol. 5 a S. Martino, con riserva della facoltà di vendere la seconda pezza di terra o di acquistarne una contigua, e di adeguare proporzionalmente il canone, e con l'obbligo per il locatario di costruire un muro ed altre opere e di piantare nuove viti.
notaio: Bagreris (de) Giovanni fu maestro Felice, di Sorisole
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1622x187; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 30

799
Instrumentum donationis

1518 dicembre 23. Ranzanico, nell'abitato, "in quodam sedumine iuris et habitationis ser Bertoli de Gardonibus"
A tergo breve regesto del notaio scrittore.
Donazione "inter vivos" fatta da Bartolomeo fu Venturino de Ribolis di Luzzana, ab. a Trescore, al genero Bartolomeo di Zano fu Fachino Magro de Brignolis di Entratico, ab. "de Grumlongo communis de Triscurio", marito di sua figlia Benedetta, di tutti i propri beni mobili e immobili, e in particolare di 3 pezze di terra aratorie e vitate site in territorio di Zandobbio: la prima "in contrata del Seyo", di pert. 2, la seconda in località "ad Nucem", di pert. 3, la terza "in contrata de Mozano", di pert. 6., date in affitto a maestro Giorgio de Marchies e a Filippo de Fachagnis, entrambi di Zandobbio.
notaio: Bertolottis (ex) (!) Giovanni Antonio fu maestro Giacomo, ab. a Trescore
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1598x162; latino
Conservazione: discreta

800
Instrumentum venditionis

1527 gennaio 19. Clusone, "in apotecha habitationis iurisque infrascr. ser Nicolini de la Vite"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Gaspare fu Bernardino Leone del Botto di Ardesio, agente a nome proprio e del fratello Giovanni Andrea, a Nicolino fu Bartolomeo dela Vite di Clusone, di 2 pezze di terra site in territorio di Ardesio, una campiva "in agro de Foppis u. dic. ad Campum Discipline", di pert. 1,5, l'altra aratoria e ortiva e in parte "murata" in località "sub la Mura", di pert. 1 e tavv. 6, al prezzo di £ 214 e sol. 3, computate £ 180 già ricevute come anticipo.
notaio: Botto (del) Giovanni Antonio fu Giacomo, di Ardesio
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1093x183; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini

801
Instrumentum liberationis

1445 novembre 18. Bergamo, vicinia di San Michele dell'Arco, "super hostio stacionis draperie infrascr. Andriolli et fratrum de Carate"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, ormai quasi illeggibile.
Quietanza rilasciata da Andriolo fu Petriollo de Benzonibus di Carate, cittadino di Bergamo, ad Albertino fu Peterxollo de Scarponibus di Prezzate, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 60, prezzo dovuto per la vendita di certe quantità di biada, come da obbligazione rogata dal notaio Simone de Tirabuschis in data 28 ottobre 1444.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 276x176; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia sulle righe iniziali

802
Instrumentum cessionis

1399 febbraio 8. Bergamo, vicinia di Arena, "in domo habitacionis infrascr. Gidini calegarii"
A tergo brevissimo regesto di mano coeva.
Cessione fatta da Giacomo d. "Sozzus" fu Massetto de Benallis di Bergamo a Bombeno d. "Sigezzius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Brembilla, cittadino di Bergamo, di tutti i diritti vantati verso Antoniolo fu Antoniolo fu Nappo de Capitaneis de Mozzo per crediti: uno di £ 100, prezzo dovuto da Antoniolo per 2 pezze di panno "beretinus altus", come da obbligazione rogata dal sottoscritto notaio Giovanni de Lallio in data 30 gennaio 1395; l'altro di £ 28, prezzo di 28 "castroni", come da obbligazione fatta alla presenza di Giovanni de Albano, console del Paratico dei Mercanti di Bergamo, e rogata da Franceschino di Antonio de Ventraria, notaio dei detti Consoli, in data 26 febbraio 1396.
notaio: Lallio (de) Giovanni di Lanfranco(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 553x196; latino
Conservazione: discreta; danni: taglio nella parte infer.
Note:
1. Mancando la sottoscrizione notarile, l'identificazione del notaio deriva dalla lettura del testo.

803
Instrumentum venditionis

1502 gennaio 27. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano coeva.
Vendita compiuta da maestro Pezolo fu Antonio d. "Lodettus" de Valeriis, sarto di Bergamo, ad Antonio d. "Blanchus" fu Giovanni d. "Bassettus" de Gerardis della Costa, ab. di Seriate, di una pezza di terra aratoria e vitata "cum uno zovario", sita a Paderno, in località "ad Zumellos", di pert. 11., tav. 12. e onza 1, al prezzo di £ 391, sol. 2 e den. 1.
notaio: Cologno (de) Maffeo fu Mosè
notaio autenticante: Giacomo di Bertoloto de Vincentiis, di Albano
Copia autentica; atto singolo; ff.4, membr.; 1793x181; latino
Conservazione: buona

804
Instrumentum venditionis

1400 maggio 27. Bonate Sopra, "in domo infrascr. Iohannis de Petergallis"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Vendita compiuta da Giovanni d. "Pichottus" fu Maifredo d. Fredo de Petergallis di Bergamo a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus de Clanezzo, cittadino di Bergamo, ab. a Capersegno, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Bonate Sopra, in località "ad Maryolam", di pert. 22., al prezzo di £ 125 e sol. 8.
notaio: Bullis (de) Maffiolo di Blanco, di Mapello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 539x222; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 10

805
Instrumentum obligationis

1521 agosto 4. Bergamo, convento di S. Francesco, "in camera cubiculari infrascr. dom. Cosini"
Obbligazione fatta da maestro Daniele fu maestro Bartolomeo fu maestro Felicio de Fine, cittadino di Bergamo, tintore, ab. in borgo Santa Caterina, agente anche a nome dei fratelli Lorenzo e Giovanni Angelo, verso Cosino fu Azino de Marciis di Columbario per il pagamento di £ 1000 a saldo di un debito contratto dal fu maestro Bartolomeo.
notaio: Zoncha Matteo di Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1383x151; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse e sbiadimento dell'inchiostro

806
Instrumentum venditionis

1531 agosto 18. Mapello, "in sedimine habitacionis infrascr. Martini"
A tergo la nota: "Pro Martino de Gazis de Mapello", di mano coeva.
Vendita compiuta da Giovanni Antonio fu Tommaso d. "Morus Cosse" de Cavaneis di Mapello a Martino fu Michele de Gaziis, ab. di Mapello, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Mapello, in località "in Viascha", di pert. 4., al prezzo di £ 160.
notaio: Vavassoribus de Belinde (?) (de) Cristoforo di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 893x168; latino
Conservazione: buona

807
Instrumentum venditionis

1545 maggio 16. Bergamo, "sub lobia nova comunis Pergami"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Vendita fatta da Francesco fu Giacomo de Sancto Piligrino d. "de Madone", cittadino di Bergamo, a Bernardino fu Pietro Ciranellus di Gandino, agente anche a nome dei fratelli Daniele e Cristoforo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Azzano, in località "ad Campum Discopertum de Madone", di pert. 25, al prezzo di 125 scudi d'oro, che Bernardino pagherà entro il 1 agosto p. v.
notaio: Mercantis (de) Marco Antonio fu Giovanni Francesco
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1298x226; latino
Conservazione: buona

808
Instrumentum liberationis

1545 luglio 18. Bergamo, "super Platea Magna"
Quietanza rilasciata da Francesco fu Giacomo de Sancto Pilligrino d. "de Madone", cittadino di Bergamo, a Bernardino fu Pietro Ciranellus di Gandino, agente a nome propri e dei fratelli Daniele e Cristoforo, per il pagamento di 125 scudi d'oro e £ 5, prezzo dovuta per la vendita di una pezza di terra aratoria di pert. 25 in territorio di Azzano (di cui al documento precedente).
notaio: Mercantis (de) Marco Antonio fu Giovanni Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 437x223; latino
Conservazione: discreta

809
Instrumentum obligationis

1426 luglio 14. Calusco Superiore, "in sedumine habitacionis Bertoloti f.q. Aleardi de Colionibus"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Obbligazione di Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso Gasparino d. "Birlus" fu Zavarino de Colionibus per il pagamento, entro S. Giacomo p. v., di £ 50, prezzo dovuto per 4 pezze di panno "albus, bassus, nostranus et [de] soldatis quattuor pro qualibet pecia".
notaio: Colionibus (de) Marco di Alessandro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 258x265; latino
Conservazione: buona

810
instrumentum obligationis

1428 agosto 24. Brembilla, "in loco de Ubiallo (...) in quadam pecia terre heredum Iohannis de Zuchis que iacet post domum ecclesie dom. Sancti Bartolomei de Ubiallo"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Obbligazione di Venturino fu Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso i fratelli Tonolo e Pietro figli del fu Bertramo d. "Salamanius" de Moronibus de Brembilla per il pagamento, entro un mese, di £ 52, prezzo di 2 pezze di panno "beretinus bassus".
notaio: Damienis (de) Bertolamino di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 331x218; latino
Conservazione: buona

811
Instrumentum venditionis

1352 maggio 6. Mornico, "in quodam sedumine habitacionis infrascr. Mayfredi qui dicitur Rizana"
A tergo breve regesto di mano coeva, seguito da regesto più ampio di fine sec. XV.
Vendita compiuta da Mayfredo d. "Rizana" fu Accursio de Ficienis, cittadino di Bergamo, a Guidotto fu Gisalberto de Ficienis, cittadino di Bergamo, di due pezze di terra site in territorio di Montello, una aratoria e vitata in località "ad Sanctum Antulinum sive in Ripa", di pert. 4 e tav. 8, ed una boschiva in località "ad Canalettam", di pert. 3, per il prezzo complessivo di £ 12.
notaio: Otta Bertolamino di maestro Rolando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x235; latino
Conservazione: buona

812
Instrumentum locationis

1399 maggio 16. Presezzo, "in quodam sedumine Iacobi de Zuchis"
Locazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo in Franceschino d. "Giochinus" di Giovanni de Solario, fino al seguente S. Martino e poi per 7 anni completi, di una pezza di terra aratoria e vitata con casa, portici, orto e brolo, sita nell'abitato di Presezzo, di pert. 5, al canone annuo di £ 7 a S. Martino.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Minello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 305x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 68

813
Instrumentum procurae

1395 settembre 24. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in domo infrascr. not."
A tergo breve regesto di mano della fine del sec. XV.
Procura fatta da Giacomo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, agente anche a nome del fratello Pietro, in Attino figlio del detto Pietro e in Benedetto fu Giovanni de Durentis, ambedue cittadini di Bergamo, per la riscossione dei fitti sulle possessioni del Monastero di S. Paolo d'Argon.
notaio: Barzizis (de) Antoniolo di Peterbono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 475x204; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 69

814
Instrumentum confessionis

1410 dicembre 14. Lemine Inferiore, "in contrata de Platea ante domum habitacionis Simonis de Becaplatis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Marchetto d. "Quaynus" fu Lazzaro d. "Cimerus" de Zeresolis di Lemine a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo per il pagamento di £ ***, somma dovuta per la vendita di 6 pezze di panno di lana nostrana, come da obbligazione rogata dallo stesso notaio de Maffeis in data 17 gennaio u. S.
notaio: Maffeis (de) Antonio di Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 223x182; latino
Conservazione: buona

815
Instrumentum obligationis

1390 novembre 25. Mapello, "in sedumine habitacionis infrascr. Maffioli de Ficienis u.d. ad Turrim"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, seguito da un altro regesto più ampio di mano di fine sec. XV.
Obbligazione di Bertramo fu Bertulino d. "Gabetus" de Bosonis di Mapello verso Maffiolo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, per il pagamento, entro un mese, di £ 34, prezzo di 2 pezze di panno alto "blavetus" di 48 libbre l'una.
notaio: Bullis (de) Maffiolo di Blanco, di Mapello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 148x250; latino
Conservazione: buona

816
Instrumentum confessionis

1346 novembre 30. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "u.dic. ad Credacium, in domo habitacionis infrascr. dom. Leonardi"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da Beatrice vedova di Guidotto fu Enrico "miles" de Bongis di Bergamo e dal figlio di lei Leonardo a Pietro fu Lanfranco d. "Blancus" de Conterolis di Bonate Sotto, cittadino di Bergamo, agente anche a nome del figlio Stefanino, per il pagamento di £ 27 e 3 capponi, canone annuo scaduto a S. Martino u. S. per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita nella detta vicinia di Santo Stefano.
notaio: Conterolis (de) Lanfranco, di Bonate Sotto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 109x212; latino
Conservazione: buona

817
Introytus possessionis

1349 giugno [...]. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
Fori per cuciture ai margini sup. e inf.; a tergo, quasi illeggibile, brevissimo regesto di mano coeva.
Immissione di fra Pietro [...] di Bergamo, procuratore del Capitolo [del Convento dei Frati Predicatori (?)], in possesso di una [casa] sita nel borgo e vicinia di Santo Stefano, fatta da Giovanni d. "Berera" [servitore del Comune] in esecuzione del mandato conferito il 29 maggio u. S. da Giovanni de Albertuzis di Parma, giudice e assessore del podestà di Bergamo, "nobilis miles" Andrea de Rubeis di Parma.
notaio: Muyzonum Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x250; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità, manca l'angolo sup. sin.

818
Instrumentum venditionis

1324 aprile 18. Bergamo, "super montem Sancti Stephani, in capitullo ecclesie Sancti Stephani"
A tergo breve regesto di mano coeva, seguito da altri due regesti della stessa mano riguardanti un'altra vendita e una procura, probabilmente già conservate insieme.
Vendita compiuta da fra Iunio fu Lazaro de Plegonibus di Gandino a Pietro fu Lanfranco de Betardonibus di Endine, cittadino di Bergamo, di una pezza di orto sita sul monte di Santo Stefano, di pert. 4, al prezzo di £ 6.
notaio: Foro (de) Ottebono di Montebello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 209x250; latino
Conservazione: discreta; danni: rosicatura dell'angolo sup. destro

819
Instrumentum confessionis

1370 gennaio 11. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da fra Antonio de Boyanis, procuratore dei Frati Predicatori di Bergamo, a Donatino fu Venturino de Rosenis di Bergamo, erede per metà di Giovanni fu Lanzellotto fu Pietro de Rosenis, giudice, per la consegna della metà dei 36 sestari di frumento e segale dovuti quale fitto per 9 anni (il cui ultimo termine è scaduto a S. Martino u. S. ) al Convento dei detti Frati, in esecuzione del legato istituito dal detto Giovanni nel proprio testamento, rogato dal notaio Pietro di Utino de Fara in data 28 luglio 1356.
notaio: Zanica (de) Marchetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°44

820
Praeceptum

1357 settembre 24. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano coeva.
Intimazione di Leonetto de Mascaronibus e Alberto de Meda a Giovanni de Prezate, tutti e tre arbitri eletti da Detesalvo fu Andrea de Capriate di Bergamo da una parte e da Maffeo de Scano di borgo Santo Stefano dall'altra, a presenziare al pronunciamento che essi vogliono fare sulla lite fra le suddette parti, poiché, essendo chiaro e provato che Detesalvo deve dare a Maffeo £ 15 e den. 12, non è da loro riconosciuto valido il pronunciamento fatto poco prima dallo stesso Giovanni, con atto rogato dal notaio Giovanni di Taddeo de CiriolliS.
notaio: Agazzis (de) Albertino di Michele
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 271x213; latino
Conservazione: buona

821
Instrumentum locationis

1315 gennaio 5. Bergamo, vicinia di Santa Grata inter Vites, "in domo habitacionis dom. Iacobi de Vazio"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Locazione per la durata di un anno, fatta da Anexina moglie di Giacomo de Vazio, tutrice degli eredi di Peterbono fu Adamo de Bondo di Bergamo, in Giovanni fu Leonardo de la Valle di Ponteranica, ab. nella vicinia di San Leonardo, di un solaio, e del diritto di accesso allo stesso solaio, che si trova all'ultimo piano di una casa sita nella vicinia di Sant'Eufemia, in località "ad Ripam", al canone di sol. 9 a S. Pietro p. v. e di altri sol. 9 il 1 gennaio p. v.
notaio: Levate (de) Giovanni di Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 413x196; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia e lacerazioni sul margine super. sin.

822
Instrumentum commutationis

1355 aprile 20. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in claustro"
A tergo brevi regesti di mano pressochè coeva.
Permuta tra Guglielmo da Novara, priore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, e tredici frati dello stesso Convento, che cedono una casa con loggia ed orto sita nella vicinia di Santo Stefano, e Belefante fu Bertramo de Bergonzis di Bergamo, vedova del giudice Stefano fu Pietro de Grassis, la quale cede una pezza di terra arativa, vitata e prativa sita nella stessa vicinia, in località "in pratis de Rasullo"; la quale casa, dopo la morte di Belefante, rimarrà in usufrutto alla di lei sorella Giacoma, moglie di Pietro fu Antonio de Baniatis, e dopo la morte di entrambe tornerà al Convento di S. Stefano, con obbligo in perpetuo di celebrare un anniversario per le anime dei coniugi Belefante e Stefano.
notaio: Bonacleris (de) Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1172x204; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2 n° 49

823
Instrumentum dati in solutum

1456 luglio 19. Bergamo, vicinia di San Salvatore, "in hospicio magno Misericordie dom. Sancte Marie MaioriS. .. et in quadam camera scita prope sallam magnam dicti consorcii"
A tergo del 1° f. tre regesti in latino, il primo dei quali di mano del notaio scrittore, seguiti da un regesto più ampio in italiano di mano del sec. XVIII.
Vendita compiuta dal patrono, dai credendari e canevari del Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore di Bergamo, erede per 1/3 dei beni di fra Giacomo fu Marcato de Alexandris di Adrara, al priore e al sindaco del Convento di S. Stefano di Bergamo, di una pezza di terra che un tempo era prativa e adesso è arativa e in parte prativa, sita in territorio di Bolgare, in località "ad Sanctum Clericum", di pert. 232, a titolo di soluzione di £ 1800, residuo del legato di £ 4000 disposto dallo stesso fra Giacomo in favore del detto Convento.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 3313x214; latino
Conservazione: discreta; danni: piccola lacerazione nel 1° f.
segnatura vecchia: filza 4 n° 17

824
Instrumentum obligationis

1341 luglio 25. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.; a tergo breve regesto di mano coeva.
Obbligazione di Simone fu Pietro d. "Bariochus" de Pelaconibus di Bonate Sotto verso Montanino de Sabatinis, notaio di Bergamo, per il pagamento, entro S. Martino p. v., di £ 10, prezzo di some 10 di miglio.
notaio: Tardis (de) Benedetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 118x201; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°27

825
Introytus possessionis

1350 settembre 6. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in infrascripta pecia terre"
Fori per cucitura al margine sup.
Immissione di fra Petercino Muyzonum, converso del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, procuratore dello stesso Convento, in possesso di una casa con loggia ed orto sita nel borgo e vicinia di Santo Stefano, "prope fontem ipsius vicinie", fatta da Mayfredo d. "Tagius" di Colognola, servitore del Comune di Bergamo, in esecuzione del mandato conferito dal giudice alla Ragione Giacomo de Blanchis(1).
notaio: [...]
Originale (?); 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 333x188; latino
Conservazione: cattiva; danni: laceraz. lungo il bordo, manca la parte finale
Note:
Seguono, sullo stesso supporto e con la stessa data, 2 atti di cui uno solo, il primo, risulta leggibile: con quest'ultimo, fra Pietro (sic) notifica a Tommaso de Scano la sott. immissione.
1. Cfr. doc. n. 826.

826
Parabula

1350 luglio 23. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuridicale sapientis viri dom. Iacobi de Blanchis"
Fori per cucitura al margine inf.
Licenza concessa dal giudice alla Ragione Giacomo de Blanchis ad ogni servitore del Comune di Bergamo, su istanza di fra Petercino Moyzonum, converso del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, per l'immissione in possesso di una casa con loggia ed orto sita nel borgo e vicinia di Santo Stefano, in seguito al mancato pagamento dell'affitto da parte di Tommaso de Scano, calzolaio della detta vicinia di Santo Stefano, e di Pizone della Valle di Astino, ab. della stessa vicinia, ambedue affittuari dei detti Frati.
notaio: Bonate (de) Benvenuto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie estese e lacerazioni al margine sin.
segnatura vecchia: filza 2a n°48
Note:
La licenza è preceduta dalla ricostruzione della notifica degli ordini di comparizione ai due affittuari insolventi. In definitiva, questo atto sembra aver preparato e preceduto il n. 825.

827
Instrumentum obligationis

1471 settembre 9. Caprino
A tergo breve regesto di mano coeva.
Obbligazione di Giacomino fu [...], ab. di Caprino, e di Pietro fu Tommaso de Pizonibus, tutori dei fratelli Pietro, Tommaso e Bertramo (?) fu Fachino de Pilligrinis, verso Gennaro fu Stefanino de Pilligrinis di Caprino per il pagamento entro S. Martino p. v. di £ 50, quota residua del prezzo di £ 200 dovuto per la vendita di una pezza di terra.
notaio: Piligrinis (de) Pietro di Giacomino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 213x208; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità e uno strappo
Note:
L'individuazione del secolo è stata ricavata dall'indizione e dal tipo di scrittura.

828
Capitulum testamenti

1392 luglio 18. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitacinis et camera cubiculari suprascr. dom. Leonini"
A tergo due brevi regesti di mano probabilmente coeva, seguiti da un regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Estratto del testamento di Leonino fu Ayulfo de Brembate di Bergamo rogato dallo stesso notaio in data luglio 1392, in cui costituiva eredi universali il figlio Luca per una metà e i nipoti Maffiolo e Ayulfino, figli del fu Valentino figlio dello stesso Leonino per l'altra metà, relativo al legato disposto per il Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, della "decima de Levate" a lui spettante, con l'obbligo di celebrare in perpetuo sei messe alla settimana per le anime di Leonino e dei suoi parenti.
notaio: Plaza (de la) Agnello
notaio autenticante: Agnello de la Plaza
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 430x199; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°24

829
Codicillum

1401 maggio 8. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in hospicio habitacionis dom. mag. Bonomi testatoris codicillantis"
A tergo due brevi regesti di mano pressochè coeva.
Codicillo testamentario di maestro Bonomo, "medicine doctor", fu maestro Ottolino de Bernardis di Clusone, "medicine doctor", cittadino di Bergamo, che, in aggiunta al testamento rogato dallo stesso notaio in data 6 dicembre 1398, in cui era istituito erede universale il figlio Ottolino Bernardo, lega in perpetuo al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo la somma di £ 25 all'anno da spendere nella riparazione della chiesa nuova di S. Stefano in Bergamo, e con l'obbligo di celebrare una messa gregoriana al giorno e l'ufficio dei morti ad ogni anniversario della morte del testatore.
notaio: Clusone (de) Obertino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 288x244; latino
Conservazione: discreta; danni: alcune macchie e piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: filza 2 n° 59

830
Capitulum testamenti

1386 ottobre 5. Trescore, "in contrata u. dic. in Bazago sive ad Turim, in quadam camera cubiculari sita in hospicio habitacionis testatricis"
A tergo due brevi regesti di mano pressochè coeva, seguiti da un regesto più ampio in italiano di mano del sec. XVIII.
Estratto del testamento di Gislina fu "miles" Zicchino de Suardis di Bergamo, vedova di Lanzia fu Aydino de Lanzis di Bergamo, rogato dallo stesso notaio nello stesso giorno, e in cui è stato istituito erede Pezolo figlio del detto Aydino, ed è stato disposto un lascito di £ 100 al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, da pagarsi in 5 rate annue di £ 20.
notaio: Zucchis (de) Viscardo di Giovanni, di Trescore
notaio autenticante: Viscardo di Giovanni de Zucchis di Trescore
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 321x209; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2 n° 52

831
Testamentum

1316 marzo 12. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo habitacionis (...) testatricis"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Testamento di Mesocyta (?) fu [...], vedova di Mayfredo della Scala, che istituisce suo erede universale Federico fu Gisalberto de Curte di Bergamo e dispone due lasciti, uno di £ 5 per i Frati Predicatori, l'altro di sol. 40 per [...].
notaio: Barienis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x256; latino
Conservazione: cattiva; danni: ampia erosione del margine destro
segnatura vecchia: filza 1 n° 32

832
Capitulum testamenti

1329 luglio 24. Bergamo, vicinia di Santa Grata inter Vites
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Estratto del testamento di Vincenzo di Lanfranco de Capitaneis de Muzzo, in cui si istituiva erede universale Moltone fu Giacomo de Capitaneis de Muzzo, relativo al lascito di una pezza di terra di pert. 60 a persona o ente indecifrabile.
notaio: [...]
notaio autenticante: [...]
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 350x190; latino
Conservazione: pessima; danni: pergamena abrasa, macchie e lacerazioni diffuse
segnatura vecchia: filza 2 n° 36

833
Testamentum

1306 gennaio 5. Bergamo, vicinia di Santa Grata inter Vites, "u. dic. ad Fontem de Parie (?), in domo habitacionis (...) testatoris"
A tergo, i nomi di due destinatari dei lasciti, di mano pressoché coeva, e regesto in italiano di mano del sec. XIX.
Testamento di Marco fu Simone fu Adamo de Bernardis de Capitaneis de Villa Ripe Abdue che, istituiti eredi universali Ayulfino e Bertolamino, figli suoi e della moglie Riccafirma fu Suardo detto "Mazza" de Suardis di Bergamo, dispone che i Frati Predicatori di Bergamo siano in perpetuo accolti e ospitati "honorifice" nei sedimi e nelle case che Marco possiede nel borgo di Villa d'Adda, al tempo della mietitura, della vendemmia e in ogni altra occasione in cui i frati si troveranno a passare da quelle parti, stabilendo inoltre altri piccoli legati a favore sia di tutto il Capitolo del Convento (un carro di mosto o vino all'anno in perpetuo, una somma di £ 10) sia di singoli frati (£ 3 per ciascuno ai frati Leonardo de Penchis e Francesco de Fara, altre £ 25 allo stesso fra Leonardo).
notaio: Caversenio (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 282x274; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2 n° 30

834
Testamentum

1326 aprile 17. (omessa la data topica)
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Testamento del prete Alberto de Ondratis di Ciserano, beneficiale della chiesa dei SS. Marco e Matteo di Ciserano, che, istituiti eredi i nipoti Uliveno e Bono figli del fu Venturino fu Mayfredo de Ondratis, dispone che essi, insieme con Betino fu Bergamino de Ondratis e Zambello fu Rogerio d. "Scafia" de Ondratis, ed in perpetuo i loro discendenti, con il prete che si troverà nella suddetta chiesa e con uno dei consoli del Comune di Ciserano, dovranno raccogliere la parte a lui spettante della "decima de Prato Zerito" per distribuirne ai poveri di Ciserano, nel giorno dell'anniversario della morte del testatore, presso la suddetta chiesa, un sestario di frumento in pane cotto e un sestario di fagioli, mentre ai Frati Predicatori di Bergamo sia dato un sestario di frumento all'anno in perpetuo.
notaio: Zenonum Guglielmo, di Ciserano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 193x270; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2 n° 33

835
Testamentum

1338 agosto 27. Bergamo, "in hospicio Communis Pergami in quo morantur rectores Communis Pergami, in quadam camera que appelatur Camera de Stima"
A tergo breve regesto di mano coeva con menzione del legato a beneficio dei Frati Predicatori.
Testamento di Pietro fu Merino de Terzo, cittadino di Bergamo, che, istituiti eredi Merino, Pezolo e Pietro, figli di suo fratello Alberto per una terza parte, Bertolino di suo fratello Aldongino per un'altra terza parte e i figli maschi legittimi che nasceranno da suo fratello Gerardo detto "Veraxius" per l'ultima terza parte, lega ai Conventi dei Frati Predicatori, Eremitani e Minori di Bergamo sest. 4 di frumento all'anno per ciascuno per la celebrazione di messe in suo suffragio.
notaio: Scalve (de) Bonazolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 220x281; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazione in corrispondenza della piegatura
segnatura vecchia: filza 2 n° 38

836
Capitulum testamenti

1303 gennaio 18. Caprino, "in sedimine infrascr. Iohannis notarii"
A tergo breve nota di mano del sec. XVII.
Estratto del testamento di Alberto fu Ambrogio de Laqua di Milano, ab. in borgo Sant'Alessandro in Colonna, relativo al lascito di sol. 20 ai Frati del Convento di S. Stefano di Bergamo.
notaio: Perutula (de) Giovanni di Rodolfo
notaio autenticante: Bonetto di Beloto de Unifrenis di Villa redige l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 232x147; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2 n° 27

837
Instrumentum venditionis

1386 dicembre 22. Bergamo, borgo e vicinia di Sant'Andrea, "in infrascripta pecia terre"
A tergo due brevissimi regesti di mano pressochè coeva.
Vendita fatta da Filippino fu Monaco de Adelaxis, cittadino di Bergamo, al notaio Bertolamino fu Pietro de Bondo di Bergamo, ab. in borgo e vicinia di Sant'Andrea, di una casa con corte sita nel suddetto borgo e vicinia al prezzo di £ 32.
notaio: Zampayla Maifredino di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 433x179; latino
Conservazione: buona

838
Instrumentum venditionis

1385 giugno 3. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "post fontem ipsius vicinie iuxta domum habitacionis quam tenet Bertolaminus d. Quatrinus de Azonica renenzator"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Vendita fatta da Bertramino d. "Canazinus" fu Pietro de Bonorenis di Ubiale, ab. in vicinia di Borgo Canale, a Degoldo fu Giovanni de Bonorenis di Ubiale, di 6 pezze di terra site in territorio di Ubiale, di cui una con una casa e "cusina ab igno prope" e un'altra con un capanno, "ad domum de Bonorenis, due con prati e castagni, di pert. 1 ciascuna, poste "in Pratis de la Valle", e due prative e campive, di complessive pert. 6, una in località "ad Foppam" e l'altra in località "in Medillis", al prezzo di £ 132 in tutto.
notaio: Panizolis (de) Antonio di Pietro, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 765x217; latino
Conservazione: buona

839
Instrumentum consolti

1369 giugno 9. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo habitacionis heredum dom. Aydini de Lanzis"
A tergo due brevi regesti di mano pressochè coeva.
Investitura di tutti i propri beni fatta da Lanzia fu Aydino fu Lanzia de Lanzis di Bergamo in Gislina fu Gisalberto d. "Zuchinus" de Suardis di Bergamo, sua sposa, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 275.
notaio: Mozzo (de) Giovanni fu Bertulino d. "Cochus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x217; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia:

840
Instrumentum donationis

1387 marzo 14. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, "in domo habitacionis Bonomini de la Vithalba"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Donazione "inter vivos" fatta da Graziadeo fu Andrea fu Guglielmo de la Vitalba di Nembro, cittadino di Bergamo, ab. in vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, a Guglielmina fu Giovanni d. "Scoanus" de Tresolzo di Bergamo, ab. della detta vicinia, di 14 pezze di terra site in territorio di Ghisalba (di cui 2 "breniate" con corte "in contrata porte Serij", 2 aratorie e vitate, "ad viam de Sancto Martino" e "ad Limedum", di complessive pert. 23, una aratoria "ad Viam Veteram", di pert. 7, altre 3 "scurizine", "ad Caprianam" e "in Plazolo", per oltre pert. 23, le ultime 6 prative "in Plazolo", "ad Portam de la Preda", "ad viam de Surnicho", "ad Scuterum" e "ad comune Galanci" per oltre pert. 10), ricevendo in contraccambio due paia di cuscini di lino.
notaio: Solto (de) Antoniolo di Vincenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 653x232; latino
Conservazione: buona

841.1
Arbitratum

1398 luglio 27. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in claustro ipsius monasterii iuxta cisternam"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Sentenza arbitrale pronunciata da Giacomo de Baniatis, giusperito della città di Bergamo, nella causa vertente tra i coniugi Francesco fu Maffeo de Boianis di Orio, cittadino di Bergamo, e Guglielma fu Alberico de Rivolatis Suardorum, da una parte, e Betino fu Pietro de Zambonardis dall'altra: la quale stabilisce che Betino debba pagare a Guglielma £ 8 entro il giorno seguente ed altre £ 8 entro S. Martino p. v., ferma restando la locazione perpetua che Guglielma ha fatto a Betino su una casa con corte, orto "et nunc cum tribus hostiis redenter viam publicam", sita in borgo e vic. di Santo Stefano, in loc. "ad Voltam Boyanorum", come da carta rogata dal notaio Antonio di Giovanni de Costis in data 2 dicembre 1395.
notaio: Scano (de) Giovanni di Guglielmo
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 492x212; latino
Conservazione: buona
Note:
Sullo stesso supporto atto con segnatura topografica 841.

841.2
Instrumentum confessionis

1398 luglio 27 sabato. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in claustro ipsius monasterii iuxta cisternam"
Quietanza rilasciata da Guglielma fu Alberico de Rivolatis Suardorum, moglie di Francesco fu Maffeo de Boianis di Orio, cittadino di Bergamo, a Betino fu Pietro de Zambonardis per il pagamento di £ 8, prima rata della somma di £ 16 dovutale in virtù della sentenza arbitrale pronunciata in quello stesso giorno dal giurisperito Giacomo de Baniatis di Bergamo.
notaio: Scano (de) Giovanni di Guglielmo
Originale
Note:
Sullo stesso supporto si trova l'atto con segnatura topografica 841.1.

842
Instrumentum donationis

1377 ottobre 5. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di Sant'Antonio, "in quadam domo seu hospitalle dom. Sancti Antonii"
Donazione "inter vivos" di Urtiana fu Bonetto de Gandino, ab. in borgo Sant'Andrea, a fra Graziolo de Gatussiis di Parre, patrono della chiesa e ospedale di S. Antonio in borgo Sant'Andrea, di tutti i diritti spettanti ad Urtiana contro gli eredi di Corradino fu Ferro de Leucho di Bergamo su £ 18, somma che Corradino legò a Urtiana a titolo di mercede per tutto il tempo in cui era rimasta al servizio suo e dei suoi fratelli, nel testamento rogato dal not. Giovanni di Bergamino de Prezate in data 26 giugno 1372.
notaio: Laude (de) Bertramo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 442x197; latino
Conservazione: buona

843
Instrumentum cessionis

1379 febbraio 10. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia e convento di S. Antonio, "in quadam caminata ipsius monasterii"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Cessione effettuata da fra Graziolo de Gatussis di Parre, patrono della chiesa e ospedale di Sant'Antonio in borgo Sant'Andrea, a Maffiolo di Simone d. "Monus" de Boianis di Orio di tutti i diritti vantati verso gli eredi di Corradino fu Ferro de Leucho di Bergamo per £ 18 legati da Corradino ad Urtiana fu Bonetto de Gandino, ab. in borgo Sant'Andrea, nel proprio testamento rogato dal not. Giovanni di Bergamino de Prezate in data 26 giugno 1372, diritti acquisiti da Graziolo per donazione, come da atto rogato dal not. Bertramo di Giovanni de Laude il 5 ottobre 137[7](1).
notaio: Bondo (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 452x208; latino
Conservazione: buona
Note:
Per l'atto di donazione, erroneamente indicato con l'anno 1378, cfr. pergamena n. 842.

844
Instrumentum cessionis

1383 agosto 30. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo infrascr. dom. Iohannis"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Cessione effettuata da Giovanni fu Bonincontro de Zannis di Trescore, cambiavalute in borgo Santo Stefano, a Benedetto fu Guglielmo de Ambroxonibus, cittadino di Bergamo, di tutti i diritti vantati verso Betino fu Ondracio de Ondracis di Ciserano e il di lui defunto fratello Virano (?) su £ 40 che essi avevano promesso di pagare entro un mese ad Anselmino d. "Falabrinus" fu Fasino (?) de Mastallis di Sforzatica per un mutuo, in un'obbligazione rogata dal not. Zilioto de Orio in data 15 settembre 1370, diritti acquisiti da Giovanni per cessione, con atto rogato dal not. Antonio de Costis in data 25 novembre 1379.
notaio: Gazanicha (de) Andriolo di Finetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 419x175; latino
Conservazione: discreta

845
Instrumentum protestationis

1310 maggio 31 domenica. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in capitulo domus sive conventus Fratrum Predicatorum de Pergamo"
A tergo tre regesti, il primo di mano coeva, il secondo di mano del sec. XVI, il terzo, più ampio, del sec. XVII, preceduto dalla segnatura "N° 45".
Dichiarazione di riconoscimento di Pagano fu Bergamino fu Martino fu Ottobono Ariprandi di Colognola, ab. in borgo Sant'Alessandro in Colonna, agente anche a nome del fratello Giovanni, su istanza di Giacomo fu Benedetto fu Giovanni Gandini di Colognola, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e della chiesa di S. Stefano, della titolarità della detta chiesa sul fitto perpetuo di sest. 4 di miglio annui riscosso su 2 pezze di terra arative e un tempo "sedumate", di complessive tav. 40, site a Colognola, "ad portam de Pergamo", di cui l'avo Martino era stato investito dal notaio Azuello de Azuellis, sindico della detta chiesa, in data 16 gennaio 1273, e di cui il padre Bergamino fece poi locazione perpetua nelle mani di Benedetto Gandini, come da carta rogata dal notaio Giovanni di Oprando Bachus di Sforzatica il 14 marzo 1295.
notaio: Terzenis (de) Ottebono di Lanfranco
notaio autenticante: Leonardo fu Ottobono de Terzenis ha steso l'atto in pubblica forma dopo la morte del notaio rogante.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 695x217; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7a n°20

846
Codicillum

1300 giugno 15. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in domo infrascr. dom. Alberti de la Ripa"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Codicilli di Alberto fu Maifredo de la Ripa de Viaranica di borgo Santo Stefano al proprio testamento rogato dallo stesso notaio de Carobbio in data 20 febbraio 1300, in cui si istituivano eredi i nipoti Senepace e Martino, figli del fu Pietro: ora dispone legati a favore dei Frati Predicatori di Bergamo, in particolare sol. 36 a fra Leonardo de Agazzis, che dovrà spenderli per far seppellire Alberto sul monte di Santo Stefano; £ 3 a fra Paxino de Veterano, lettore dei detti Frati; sol. 20 a fra Paxino da Verdello, e sol. 5 a fra Pecino da Matalone, entrambi conversi dello stesso Ordine.
notaio: Carobbio (de) Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x204; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2 n° 24
Note:
Manca nell'atto l'indicazione dell'anno, che è stato ricavato dalle note tergali.

847
Capitulum testamenti

1300 aprile 16. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitacionis infrascr. dom. mag. Martini"
A tergo breve regesto di mano pressoché coeva.
Estratto del testamento di maestro Martino fu Giovanni Merlus di Vertova, medico ab. di Bergamo, che, istituiti eredi universali i propri fratelli [...]llo, medico, e Zambello, lega al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo sol. 40, che Teutaldo fu Lanfranco Bonsenioris di Curno e Fachino fu Bonomo fu [........ ] devono dare ogni anno a maestro Martino, come da carta rogata dal notaio Alberto Adami di Astino.
notaio: Turcenis (de) Ottebono di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 167x222; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni nella parte sup. destra
segnatura vecchia: filza 2 n° 23

848
Testamentum

1309 febbraio 16. Bergamo, borgo di Sant'Andrea, "in domo ubi habitabat (...) dom. Bertholus"
Testamento di Bertolo fu Igizeno Lecanesti (?) di Brescia, che istituisce erede universale il figlio Giacomino, dispone l'usufrutto vitalizio di tutti i propri beni per la moglie Fantina, una dote di £ 150 per ciascuna delle figlie Filippina ed Elenina, e sol. 20 per la serva Tommasina, stabilendo poi legati di den. 6 all'Ospedale di Brescia, di sol. 10 alla chiesa di S. Giovanni de Foris di Brescia, di £ 3 ai poveri di Brescia; e al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, £ 5 per messe cantate, una cappa invernale di buon panno per fra Jostachino da Brescia del detto Convento, e sol. 10 per fra Ambrogio da Boltiere dello stesso ordine, esprimendo la volontà di essere sepolto nel cimitero dei detti Frati, e che il figlio naturale Giacomino d. "Ravazolus" resti sempre con l'erede legittimo Giacomino.
notaio: Penchenis (de) fra Leonardo dell'ordine dei Predicatori
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 497x247; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia sulla parte iniziale
segnatura vecchia: filza 2a n°31

849
Parabula

1454 gennaio 11. Gorlago, "ad banchum ad quod iura redduntur per (...) dom. Ayminum de Marliano, ducalem potestatem vallis Triscurii et pertinenciarum"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Licenza concessa dal podestà della Valle di Trescore, Aimino de Marliano, a fra Antonio da Milano dei Frati Predicatori di far pignorare i beni di Asandrino fu Betino de Serzillis di Montello, ab. a Gorlago, fino al valore di 11 ducati, somma che fra Antonio aveva concesso in prestito e che Asandrino si era impegnato a pagare entro S. Martino 1444, come da obbligazione rogata dal notaio Cristoforo de Grone il 14 settembre 1443.
notaio: Cornalibus (de) Bartolomeo, di Nembro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 193x230; latino
Conservazione: discreta; danni: un taglio ricucito prima della scrittura
segnatura vecchia: filza 6 n° 25

850
Instrumentum venditionis

1380 gennaio 12. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo
A tergo brevissimo regesto di mano coeva.
Vendita compiuta da Alberto d. "Agazinus" fu Donato fu Teutaldo de Agaziis di Bergamo a Zilioto fu Bonetto de Zogno, del borgo e vicinia di Santo Stefano, della metà indivisa di un fitto perpetuo di sol. 25 annui a S. Martino, che Alegranza fu Giacomo di Pellegrino de Zenochis di Bonate Sopra, vedova di Venturino fu Giovanni de Gairoldis di Piacenza, doveva pagare al detto Donato e che ora deve pagare ai suoi eredi Alberto e Cristoforo, per una casa con corte sita nel borgo e vicinia di Santo Stefano, in località "in Brusapadella", al prezzo di £ 10.
notaio: Adelaxis (de) Bertolamino di Franceschino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 378x305; latino
Conservazione: discreta; danni: alcuni fori
segnatura vecchia: filza 6a n°10

851
Instrumentum donationis

1355 ottobre 31. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, convento dei Frati Predicatori, "sub portichu locutori"
A tergo, di mano pressochè coeva, due annotazioni riguardanti l'appezzamento in Sudorno che costituisce uno degli oggetti del negozio.
Donazione "inter vivos" di Giovanni fu Lanfranco de Antia, cittadino di Bergamo, a Zeneto fu Fachino Flaschonum di borgo Santo Stefano, di due pezze di terra site in territorio di Stezzano, una aratoria e vitata in località "in Albareza", ed una aratoria in località "in Vasso", e di un fitto perpetuo di sol. 29,5 l'anno a S. Martino, pagato da Pecino fu Savoldeo di Giovanni Giroldi di Valle Astino (vicinia di Borgo Canale), per una pezza di terra vitata con metà di una casa, sita nella vicinia di Borgo Canale, in Sudorno, di pert. 3,5, fitto acquistato da Cara, vedova di Guglielmo fu Alberto de Gambaris di Bergamo, con atto rogato dal notaio Pietro di maestro Salvo de Albenio in data 12 giugno 1344.
notaio: Bruna (de) Floriano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 641x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7 n° 11

852
Instrumentum confessionis

1367 dicembre 8. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum Sancti Stephani, in quadam zella cubiculari (...) mag. Gulielmi de Barbuto"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da fra Todeschino da Paladina, procuratore dei Frati Predicatori di Bergamo, a Manzolo fu Tommaso de Scan, della vicinia di Santo Stefano, agente anche a nome del fratello Giacomo, per il pagamento di sol. 40, canone di due anni per l'affitto di una casa con una piccola corte sita nel borgo e vicinia di Santo Stefano.
notaio: Parvis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 175x180; latino
Conservazione: discreta

853
Instrumentum locationis perpetuae

1364 luglio 17. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo infrascriptorum fratrum, in capitullo conversorum"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Locazione perpetua fatta da fra Guidotto de Capitaneis de Scalve, priore dei Frati Predicatori di Santo Stefano di Bergamo, e da fra Guglielmo de Collionibus, procuratore degli stessi frati, in Giacomo e Manzolo figli del fu Tommaso de Capitaneis de Scano, del borgo e vicinia di Santo Stefano, di una casa sita nella vicinia di Santo Stefano, al fitto annuo di sol. 20 a S. Martino, a partire dall'anno 1365.
notaio: Parvis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 697x202; latino
Conservazione: discreta

854
Testamentum

1300 agosto 3. Bergamo, borgo Sant'Andrea, "in domo infrascr. Venture de Alexandris"
A tergo breve regesto di mano del sec. XV.
Testamento di Ventura fu Giovanni de Alexandris di Adrara che, istituite eredi le figlie Zoanina, Maffiola, Giacomina e Bertolamina, dispone per la moglie Anexina fu Grazio de Baniatis l'usufrutto di tutti i beni, e lascia a Zoanino fu Cipriano di Guglielmo de Alexandris di Adrara e ad Alessandro e Salvetto, figli del detto Guglielmo (che subentreranno come eredi in caso di morte delle figlie), 5 pezze di terra con case site nell'abitato di Adrara; a Obertino d. "Manzerius" fu maestro Guizardo de Alexandris di Adrara, 1/6 di tutte le terre possedute in Adrara, "u. dic. in Anizanica et in Fontanella"; legati in denaro alle chiese di S. Martino di Adrara, di S. Alessandro di Canzanica, di S. Faustino di Adrara, di S. Martino di Sarnico, di S. Giovanni dell'Ospedale, di S. Alessandro della Croce e di S. Maria de la Mansione in Bergamo, ed ai Conventi dei Frati Eremitani, Minori e Predicatori di Bergamo, e L. 50 per i poveri della città e del distretto di Bergamo.
notaio: Valotti Giovanni di Girardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 913x164; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie sulla parte iniziale
segnatura vecchia: filza 1 n° 25

855
Parabula

1444 luglio 18. Bergamo, vicinia di San Michele dell'Arco, "super Platea Nova Communis Pergami"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Licenza concessa dal podestà di Bergamo Andrea de Gatto ad ogni servitore del Comune di Bergamo, su istanza da fra Giovanni da Sorisole, procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, da don Pezolo de Zanchis, arcidiacono della Chiesa di Bergamo, da don Gaspare de Clivate, beneficiale della chiesa di S. Bartolomeo di Lallio, e da Cazaguera, figlio e procuratore di Donadino de Licinis di Poscante, di pignorare i beni di Filippo de Benallis per un valore pari alla decima che Filippo deve pagare alla suddetta chiesa, nel corrente anno, per le pezze di terra possedute nel territorio di Lallio.
notaio: Tirabuschis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 449x198; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2 n° 21

856
"Liber originalis in quo scribuntur testamenta et omnia alia bona continentur"

fine sec. XIV. (Bergamo)
Fascicolo, cartulazione originale in cifre romane fino al 22° f., paginazione del sec. XVI-XVII in cifre arabe fino al 26° f.; titolo originale in scrittura gotica libraria sulla 4a copertina.
Cartulario contenente regesti di testamenti a favore del Convento di S. Stefano, relativi a beni in territorio di Colognola, Orio, Stezzano, Azzano, Grassobbio, "Calve, contratarum Pergami, seu in Prato Grosso". La prima redazione comprende documenti dal 1302 al 1389; postille marginali di diverse mani; un radicale aggiornamento a metà sec. XV (testamenti fino al 1452) con abrasione intenzionale di molte pagine; postille con microtoponimi e anno dei documenti di mano settecentesca.
Copia semplice; ff.27, membr.; 301x218; latino
Conservazione: cattiva; danni: la prima metà del fascicolo fogli mutili

857
Testamentum

1452 novembre 29. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "super quadam lobia nova (...) et prope dormitorium novum"
A tergo breve regesto di mano coeva, ed altro regesto in volgare di mano del sec. XVII.
Testamento di frate Andrea, novizio dell'ordine dei Frati Predicatori regolari, al secolo Merino fu Bertolino fu Febo de Garganis di Bergamo, già ab. nella vicinia di San Giacomo della Porta ed ora dimorante nel convento di S. Stefano, che, intendendo far professione nello stesso convento entro pochi giorni, stabilisce di suddividere tutta la sua eredità in 16 parti, assegandone 8 allo stesso Convento, una al Monastero di S. Marta di Bergamo, una alla sorella Lucia, suora novizia, 2 al Monastero di S. Maria "Matris Domini", presso cui si trovano due altre sue sorelle, monache professe, e le ultime 4 parti rispettivamente ai suoi fratelli Febo, Marciano, Gaspare e Agostino; disponendo inoltre altri legati a favore del Convento di S. Stefano e del Monastero di S. Marta, della madre Ursina de Tarussis e di altre tre persone; infine clausole sull'eredità paterna.
notaio: Cerro (de) Antonio di Deffendino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2399x198; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 67

858
Instrumentum consolti

1361 dicembre 2. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo infrascr. Zilioli"
A tergo breve regesto di mano coeva..
Investitura fatta da Ziliolo fu Bonetto fu Teutaldo de Musinonibus di Zogno, pellicciaio del borgo e vicinia di Santo Stefano, nella moglie Guglielmina fu Giovanni d. "Rides" fu Tommaso de Redona, pellicciaio del borgo e vicinia di Santo Stefano, di tutti i propri beni a titolo di pegno per la di lei dote di £ 25.
notaio: Turcenis (de) Bertolamino di Giovanni
notaio autenticante: Antoniolo de Bontatibus redige l'atto in pubblica forma dall'imbreviatura del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 651x213; latino
Conservazione: buona

859
Instrumentum obligationis

1426 marzo 16. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo due annotazioni scarsamente leggibili, relative al pagamento della parcella del notaio e di altre spese di cancelleria.
Obbligazione di Venturallo di Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, "publicus negotiator et merchator", verso Francesco fu Lodovico de Barilis di Bergamo per il pagamento entro il 1 settembre p. v. di £ 30, prezzo di due pezze di panno basso nostrano.
notaio: Lallio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 543x217; latino
Conservazione: discreta

860
Instrumentum confessionis

1389 settembre 13. Lemine, "in contrata de Puteo"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da Antonio d. "Cazafogus" fu Bonaldo de Castello di San Gallo, ab. a Bergamo, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 48, dovute per un mutuo, come da obbligazione rogata dal notaio Giacomo de Ambivere in data 10 dicembre 1388.
notaio: Galzano (de) Giovanni fu Venturino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x174; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia lungo il margine destro

861
Instrumentum tutelae

1365 giugno 26. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, "in domo infrascr. Peterboni de Barziziis notarii"
A tergo breve nota di mano della seconda metà del sec. XVI.
Tutela generale affidata da Giacomo fu Bertramo de la Valle, notaio e giudice ordinario, a Corradino fu Ferro de Leucho, cittadino di Bergamo, sul nipote Andriolo, figlio ed erede del suo defunto fratello Andriolo, minore di 5 anni, finché non raggiugerà l'età di 14 anni.
notaio: Barzizijs (de) Peterbono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 264x196; latino
Conservazione: discreta

862
Inventarium

1365 giugno 26. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, "in domo infrascr. Peterboni notarii"
Inventario dei beni di Andriolo, figlio ed erede in solido del fu Andriolo fu Ferro de Leucho, cittadino di Bergamo, minore di anni 5, fatto dal di lui tutore, Corradino fu Ferro de Leucho, il quale rinviene: una metà "pro indiviso" di una casa posta nella vicinia di Sant'Alessandro della Croce e di una pezza di terra aratoria, vitata e prativa, con molti alberi ed una casa e rustico, di pert. 70, sita nella vicinia di San Lorenzo, in contrada Valtesse; altre 3 pezze di terra, aratorie, prative, vitate e con alberi, site nella stessa contrada e "in teritorio de Pezolo u. dic. ad Pezolum", per complessive pert. 28; e 3 titoli di credito, del valore totale di £ 129, sol. 19 e den. 8, rispettivamente per vendita di fiorini d'oro, per mutuo e per legato testamentario.
notaio: Barzizijs (de) Peterbono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x202; latino
Conservazione: discreta

863
Testamentum

1402 agosto 19. Bergamo, borgo e vicinia di Sant'Andrea, "in domo infrascr. dom. Iohannis de Preposullo"
Atto mutilo, mancante di tutto il lato destro, per una buona larghezza, così che è perduto il nome del notaio; a tergo due regesti brevi, uno di mano del notaio scrittore, ed uno di mano del sec. XVIII, che evidenzia i lasciti a favore dei conventi disposti nel documento.
Testamento di Giovanni fu Benedetto de Preposullo, che nomina come primo erede Benedetto, figlio suo e della moglie Antonia fu "nobilis vir" Alberto [....... ], e, quando questi premorisse senza eredi maschi, il Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore(1); dispone che la moglie Antonia, se non si risposerà, possa abitare in un'altra casa che egli possiede in città e riscuotere 3 fitti annui, per 2 carri di vino 2 some di frumento, e 4 "plaustra pro gubernando vinum"; lascia £ 500 per la dote delle figlie nubili, e vitto e vestiario vitalizi per quelle già maritate, se rimarranno vedove; £ 10 e un certo quantitativo di mosto, che aumenterà di una brenta in occasione di questua, al Convento dei Frati Predicatori(2); inoltre dispone il mantenimento del proprio servitore in casa degli eredi e piccoli lasciti a favore di altre persone.
notaio: [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 924x231; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini dex. e sin., macchie
Note:
Mese, anno e patronimico del testatore sono stati ricavati dalle note tergali.
1. Secondo clausole meglio specificate nella parte finale del documento, scarsamente leggibili.
2. Altri lasciti ad altri conventi, non ben leggibili.

864
Instrumentum locationis

1386 maggio 12. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo infrascr. Iohannis"
A tergo due brevi regesti di mano coeva all'atto, ed uno di mano del sec. XVII.
Locazione fatta da Giovanni fu Giorgio de Brembate, cittadino di Bergamo, nei fratelli Peterzolo, Pellegrino, Giacomo e Maffiolo, figli del fu Giorgio de Ficienis di Bergamo, di 5 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Mapello, per complessive pert. 95, e di un sedime nell'abitato, "in contrata de Porta Vegia", sino a S. Martino p. v. e poi per altri 4 anni, al canone annuo di £ 35 e di un peso di olio d'oliva a S. Martino a partire dal corrente anno.
notaio: Piligrinis (de) Antoniolo, di Brembate
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1012x226; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 29

865
Parabula

1422 dicembre 4. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris sapientis viri dom.Laurencii de Castoldis de Monte Alto locum tenentis dom. Vicarii dom. Potestatis"
Licenza concessa da Lorenzo de Castoldis de Monte Alto, luogotenente del Vicario del Podestà di Bergamo, su richiesta di Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus, di procedere al pignoramento dei beni di Francesco d. "Zuchinus" de Solario fino all'ammontare di £ 20, somma al cui pagamento era stato condannato da Bertolameo de Hosinciis de Casuprana, allora vicario del Podestà, per l'investitura ricevuta dallo stesso Bombeno con atto rogato dal notaio Giovanni fu Azuello de ZuchiS.
notaio: Adrara (de) Betino di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x154; latino
Conservazione: discreta; danni: ingiallimento del supporto

866
Instrumentum renonciationis

1472 novembre 30. Onore, "in sedumine infrascr. Antonii f.q. dom Henrici de Albericis"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI, e regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Rinuncia fatta dai fratelli Baldassarre, Gayta, Francesco e Antonio, figli del fu Enrico de Albericis di Scalve, ab. ad Onore, in maestro Bartolomeo, "medicine doctor", figlio del fu Enrico, predetto, fu Antonio de Albericis, ad ogni diritto su terre e possessioni site in territorio di Brusaporto, di Bagnatica e di Mezate, già vendute dal loro zio Maffeo fu Antonio de Albericis a chiunque di estraneo "de casali paterno".
notaio: Cazamalis (de) Peterzolo fu Valente, di Ardesio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 386x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XXVIII num. 7

867
Testamentum

1522 luglio 2. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nel convento di S. Francesco, "in camera cubiculari testatoris"
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia), preceduto dalla scritta "Colombaro".
Testamento di Cosimo fu Azzino de Columbario che, dopo aver espresso la volontà di essere sepolto nella chiesa di S. Francesco di Bergamo, dispone che i propri beni vadano prima a suo figlio legittimo, costituito erede universale, fra Giovan Giacomo, maestro di teologia dell'Ordine dei Frati conventuali di San Francesco, poi, dopo la morte di questi, al nipote Giovanni Francesco, ora infante (per legittimazione concessa dal conte Alessandro Donato), e infine, se questi morisse senza eredi maschi, ai frati del Convento di S. Francesco, con onere di celebrare ogni giorno una messa in suffragio del testatore, in perpetuo, disponendo che nessuno degli eredi istituiti possa alienare in tutto o in parte i beni ereditati; lascia inoltre £ 3 al fratello Bernardino, e £ 5 annue agli stessi Frati; infine lega alla chiesa di S. Maria di Colombaro(1) due marcelli d'argento all'anno, per Pasqua, da spendere in ceri, ed una porzione di bosco in territorio in Colombaro.
notaio: Zanchis (de) Marsilio di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1604x163; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N°183
Note:
1. Oggi frazione del comune di Corte Franca (BS).

868
Parabula

1392 febbraio 9. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris dom. Sozzi de Bernardis de Crema iuris utriusque periti vicarii potestatis"
Licenza concessa dal vicario del podestà di Bergamo, Sozzo de Bernardis di Crema, ai servitori del Comune di recarsi con uno o più servitori del seguito del podestà a casa di Michele de Lanzis e di far aprire le porte di tale abitazione, ricorrendo, se necessario, anche all'aiuto di un console e di un vicino della vicinia in cui essa si trova, visto che il servitore del Comune Martino de Ambivere, presentatosi in data 8 febbraio u.S. presso la stessa casa con licenza di pignoramento, concessa dal suddetto vicario su richiesta di Franceschina, vedova di Marchiondo de Lanzis, creditrice di Michele di £ 42, vi ha trovato la porta chiusa.
notaio: Calionibus (de) Peterzolo di Giovanni, di Brembate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 197x219; latino
Conservazione: discreta

869
Instrumentum ratificationis

1399 giugno 8. Trescore, "in via publica in carobio de Pede de Ripa"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Ratifica compiuta da Guglielmo d. "Lima" fu Giovanni d. "Rotta" de Muro di Trescore, vicino del Comune di Trescore, della convenzione, rogata dal not. Tonolo de Greppis di Trescore in data 12 gennaio u. S. , con la quale il Comune di Trescore ha promesso a Pietro fu Fedrigino fu "miles" Viscardo de Lanzis di non mettere nell'estimo le due famiglie "seu focii seu mazinate" che abitano "super montem de Menalla" in territorio di Trescore, finché i vicini dello stesso Comune non avranno fatto l'estimo.
notaio: Greppis (de) Tonolo, di Trescore
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 713x205; latino
Conservazione: discreta; danni: taglio di una riga alla fine del 1° f.

870
Instrumentum confessionis

1568 settembre 3. Venezia
Dichiarazione resa al notaio rogante dal cavaliere Gabriele fu Giovanni Albanus, cittadino di Bergamo, che il proprio figlio e procuratore Giovanni, canonico bergamasco, ha liberamente venduto a Gabriele de Ciranellis di Gandino un prato di pert. 15 sito in territorio di Orio, in località "al Prato di Tapineri", al prezzo di £ 80 la pertica, con atto rogato dal notaio Ettore de Majtis in data 27 agosto u. S. ; ratifica questa espressamente richiesta da clausola inserita nello stesso atto di vendita.
notaio: Benzoni Giovanni Battista
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 211x120; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Cfr. doc. n. 1406.

871
Instrumentum confessionis

1430 giugno 23. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo habitacionis nobilis viri dom. Georgii de Suardis"
Dichiarazione resa da Cossina fu "spectabilis miles" Minollo de Suardis, vedova del nobile Giacomo de Cavalcabobus dei Marchesi di Viadana, in qualità di erede della madre Franceschina fu cavalier Musso de Beccaria, costituitasi alla presenza del console di Giustizia Pietro de Agazzis, procuratore "et de matricola procuratorum" di Bergamo, di voler disporre che tutto il denaro a lei dovuto dagli eredi di Michele de Lanzis, per la dote che Michele stabilì a favore dell'allora di lui moglie Franceschina, come da atto rogato dal notaio Giordano de Calderarijs in data 18 giugno 1375, vada, alla propria figlia Franceschina, moglie di Marco fu Giorgio de Suardis, a titolo di dote.
notaio: Gregijs (de) Guglielmino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 757x197; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 26

872
Capitulum testamenti

1448 luglio 28. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, "in domo habitacionis (...) testatoris, in camera cubiculari ipsius testatoris"
tergo breve regesto di mano coeva, seguito da altro regesto del principio del sec. XVI.
Estratto del testamento di maestro Pietro Lorenzo fu Francesco de Capitaneis de Scalve, di Bergamo, in cui, istituiti eredi universali, in parti uguali, i figli Isacco d. Cristoforo e maestro Assalonne, "medicine doctor", legava al Convento di S. Francesco di Bergamo sol. 20 all'anno in perpetuo, perché sia celebrato regolarmente il suo "annuale".
notaio: Ficienis (de) Betino di Paxino, di Albano
notaio autenticante: Stefanino di Giacomo de Albino redige l'atto in pubblica forma dalle imbreviature del notaio rogante, defunto
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, membr.; 793x192; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 19

873
Instrumentum venditionis

1438 gennaio 20. Bergamo, vicinia di San Matteo, "sub quadam portichu existente iuxta plateam novam, prope stacionem sertorie quam tenet mag. Iohannes sertor f.q. Moysei de Cuchis"
A tergo brevissimo regesto di mano coeva ed altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura "N°117".
Vendita fatta da Giorgio fu Mafiolo de Cerro di Bergamo a Giovanni fu Maffeo fu Giacomo de Cerro di Bergamo, di una pezza di terra "quondam ortiva et modo guastiva", con molti alberi sopra, sita in Cerro, di pert. 1 e tav. 6, al prezzo di £ 10.
notaio: Vavassoribus (de) Giovanni di Antonio, di Medolago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 614x245; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 10 n°32

874
Parabula

1364 aprile 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuridicale dom. Coppini de Burgo de Cremona iudicis ad officium rationis Communis Pergami"
Licenza concessa da Coppino de Burgo di Cremona, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, su richiesta di Giovanni fu Betone de Vavasoribus di Albegno, di pignorare i beni di Giovanni fu Pietro de Gallo di Bergamo fino a un valore di £ 50, quota parte della somma di £ 75 che Giovanni de Gallo promise a Giovanni de Vavasoribus per la vendita di 35 some di frumento, come da imbreviatura del not. Maffeo de Raude in data 30 ottobre 1363, e per le quali Giovanni de Gallo ha già ricevuto l'ingiunzione di pagamento entro 3 giorni, emessa dallo stesso giudice in data 9 aprile u. S.
notaio: Plaza (de la) Costanzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 323x191; latino
Conservazione: discreta

875
Instrumentum venditionis

1391 marzo 25. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo, "in quadam domo dom. Georgii de Solza ubi tenent tincturam"
Vendita compiuta da Sesto fu Pietro de Ulivenis di borgo Santo Stefano a Giovanni fu Bono de Lallio, calzolaio dello stesso borgo, della metà "pro indiviso" di una casa con corte e "cum duobus hostiis redenter viam publicam", sita in borgo Santo Stefano, nella vicinia di San Leonardo, "extra portam fossati Communis Pergami", al prezzo di £ 30.
notaio: Gazzaniga (de) Andriolo di Finetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 448x233; latino
Conservazione: discreta

876
Instrumentum consolti

1368 gennaio 26. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo habitacionis infrascr. Antonii de Caversenio"
A tergo brevissimo regesto di mano coeva.
Investitura fatta da Maffiolo fu Giovanni d. "Crottus" fu Alberto de Acerbis di Bergamo in Stelina fu Pellegrino de Caversenio di Bergamo, sua sposa, di tutti i propri beni a titolo di pegno per la di lei dote di £ 131.
notaio: Aliprandis (de) Leonardo di Guglielmo
notaio autenticante: Bertramo fu Ottobono de Spalenzis redige l'atto in pubblica forma dalle imbreviature del notaio rogante, defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 697x238; latino
Conservazione: buona

877
Instrumentum donationis

1384 marzo 7. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in domo Consorcii Sancte Marie Maioris Pergamensis"
Donazione "inter vivos" di Antonio fu Girardo de Plazalonga, fornaio di borgo Santo Stefano, ad Ambrogio fu Giovanni d. "Pelatus" de Robertis di Zogno, mercante in Bergamo, di una casa a più piani sita nella vicinia di San Cassiano, "aput Fontem dicte vicinie".
notaio: Fanconus Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 977x226; latino
Conservazione: discreta; danni: strappo sul 1° f.
Note:
Manca la p.iniz. dell'a., che doveva essere doppio; sul 1° f. superst., prima della donaz., sono rim. 9 righe non complete (prive del m.dx), appart. a un altro a., con sott. dello stesso Gio., in cui si p. di povertà.

878
Instrumentum concessionis in pheudum

1433 luglio 22. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in domo residentie dom. Fantini honorabilis Pergami potestatis et capitanei"
Documento mutilo della parte inferiore, contenente la sottoscrizione del notaio e forse parte del formulario; a tergo la nota "pro heredibus Benachini" di mano del sec. XVI.
Concessione in feudo "nobile et gentile" fatta da Fantino de Cha de Pesaro, podestà e capitano di Bergamo, ad Antonio d. "Benachinus" fu Giovannino d. "Benacha" de Locatello(1), già caporale del connestabile Sozzino da Milano, ed ai suoi figli, nipoti e discendenti maschi, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Bonate Sopra, in località "ad Ruptam"(2), del valore di £ 480, appartenuta a Tommasino de Beatis, ribelle al Serenissimo Dominio, in esecuzione della ducale(3) inviata da Francesco Foscari allo stesso Fantino e ad Andrea Giuliano, provisore di Bergamo, in data 2 aprile u. S. , in cui si disponeva di concedere a Benachino "tot possessiones rebellium in teratorio Pergamensi" fino al valore di 300 fiorini, con il solo onere di offrire ogni anno un cero del peso di una libbra alla chiesa di S. Marco di Bergamo "pro recognitione ipsius pheudi". Segue giuramento di fedeltà di Benachino nelle mani dei Rettori (!) e investitura con anello.
notaio: Ponte (de) Zebedeo, cancelliere del Comune di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 451x217; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni in corrispondenza delle piegature
Note:
1. Nel documento (e nella ducale) l'investito è sempre indicato solo come Benachino; il nome completo e il patronimico compaiono nella parte finale, ove sono elencati i testimoni.
2. Segue spazio bianco per circa 3 righe, destinato alla descrizione delle coerenze, non riportata.
3. La ducale è trascritta per esteso come "narratio" del documento.

879
Instrumentum renonciationis

1475 maggio 24. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento di S. Stefano, "in claustro"
A tergo breve regesto di mano coeva seguito da una sorta di segnatura cinquecentesca: "R P. G 1475".
Rinuncia di Pietro fu Alberto de Gualandris, mugnaio di Brembate Sopra, verso il capitolo riunito (21 frati presenti) del Convento di S. Stefano ad ogni diritto vaantato su una casa "modo cum tribus rothis molendinorum et pariter tribus molarum aptis ad macinandum", con annessi diritti d'acqua di una seriola, e su 4 pezze di terra aratorie, vitate e prative, di pert. 19 complessive, site a Bonate Sopra, in località "ad Molendina de Medio", beni ricevuti in locazione perpetua da Caterina, vedova del giurisperito Maffeo de Brembate, al canone annuo di £ 28 e 2 paia di capponi a S. Martino, con atto rogato dal not. Antonio de Tirabuschis in data 25 ottobre 1471, e del cui fitto perpetuo Caterina ha fatto lascito al Convento nel proprio testamento, rogato dallo stesso notaio de TirabuschiS.
notaio: Teutaldis (de) Corino di maestro Bernabò
Atto singolo; ff.4, membr.; 2300x234; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 13 n°15

880
Instrumentum obligationis

1388 giugno 23. Lemine, "in contrata de Puteo"
Pergamena tagliata per annullare l'atto; a tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmaxonibus, cittadino di Bergamo, ab. a Clanezzo, contrada del Comune di Brembilla, verso Bono fu Martinello de Cavaneis "sive de Pezziis" di Bergamo, per il pagamento entro un mese di £ 160, prezzo per la vendita di 100 fiorini d'oro.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Paxio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x135; latino
Conservazione: buona

881
Instrumentum confessionis

1392 aprile 22. Lemine Inferiore, "in contrata de Plazza"
Quietanza rilasciata da Bono fu Martino de Pezzijs "seu de Cavaneis" di Bergamo a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmaxonibus, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 160 dovuti per la vendita di 100 fiorini d'oro.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Paxio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 106x195; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi macchie

882
Instrumentum confessionis

1358 marzo 4. Urgnano
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da Antoniola di Monaco fu Admiragio de Adelaxiis di Bergamo, vedova di Pietro fu Lanfranco Dalfinus di Bergamo, a Bertolamino fu Tutebono de Pomo di Bergamo, per la consegna di tutta la biada appartenente a Pietro, data in custodia a Bertolamino "per aliquam personam aliqua de causa".
notaio: Conradis (de) Pietro di Giovanni, di Urgnano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 137x189; latino
Conservazione: discreta

883
Instrumentum consolti

1454 aprile 22. Luzzana, "in via comunis"
A tergo brevissimo regesto del primo Cinquecento.
Investitura fatta da Donato fu Paxino d. "Crotellus" de Crotellis di Gorlago, ab. di Montello, in Mariola fu Pecino fu Giacomo de Ribollis di Luzzana, sua sposa, di tutti i propri beni a titolo di pegno per la di lei dote di £ 35.
notaio: Grone (de) Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 435x250; latino
Conservazione: discreta; danni: sbiadimento dell'inchiostro
segnatura vecchia: N° 22

884
Parabula

1390 novembre 7. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris sapientis viri dom. Iohannis de Sancto Michaele de Parma vicarii (...) honorabilis Pergami potestatis"
A tergo brevissimo regesto del principio del sec. XVI.
Licenza concessa da Giovanni de Sancto Michaele da Parma, vicario del podestà di Bergamo Nicolino de Torniellis da Novara, su richiesta di Mafiolo fu Giorgio de Ficienis, di pignorare beni di 20 persone, di cui 14 residenti in Mapello e le altre 6 in Longuelo, debitrici a Mafiolo di somme variabili da sol. 10 a £ 16 per l'acquisto di vino. Segue, in forma di un altro atto sottoscritto dallo stesso notaio de Calionibus, la conferma della licenza da parte del nuovo vicario podestarile, Sozzo de Bernardis da Crema, in data 14 dicembre 1391.
notaio: Calionibus (de) Peterzolo di Giovanni, di Brembate
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 362x181; latino
Conservazione: buona
Note:
Sullo stesso supporto atto con segnatura topografica 884.1.

885
Instrumentum confessionis

1344 novembre 13. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in domo habitacionis dom. Henrici de Rivola"
Quietanza rilasciata da Carina fu Detesalvo de Caversenio, vedova ed erede di Bertolamino fu Giovanni de Scarottis di Mozzo, ed ora moglie di Riccardino di Enrico de Rivola, a Pietro d. "Pecius" fu Lanfranco d. "Blanchus" de Conterollis di Bonate Sotto, agente a nome proprio e del figlio Stefanino, per il pagamento di due somme di denaro: la prima di £ 32, che padre e figlio dovevano a Bertolamino per la vendita di 20 fiorini d'oro, come da imbreviatura del not. Donato di Recuperato de Garussis del 1 settembre 1342; la seconda di £ 28, dovuta a Bertolamino come prezzo di 14 some di frumento, come da imbreviatura del not. Giacomo de Ferabobus del 29 novembre 1343.
notaio: Tardis (de) Benedetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 99x282; latino
Conservazione: discreta

886
Instrumentum venditionis

1374 maggio 7. San Pellegrino, "u. dic. in contrata de Urno, in domo infrascriptorum fratrum"
A tergo la scritta "Datum" di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Bonadeo fu [...] d. "Mallosellus" fu Bonadeo de la Valle di San Pellegrino ai fratelli Pellegrino, Zanino, Alberto e Guarisco, figli del fu Zambono fu Giovanni d. "Falazia" de la Valle di San Pellegrino, di due prati situati in territorio di San Pellegrino, il primo in località "in Closo" e l'altro "in Ronchettis", al prezzo di £ 50.
notaio: Valle (de la) Antonio di Giovanni di Bonadeo, di San Pellegrino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x178; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia scura nella parte superiore
segnatura vecchia: N° 17

887
Instrumentum locationis

1403 settembre 6. Montello, "super quadam carobio sita in dicto loco, iusta et ante quadam porta cuiusdam sediminis infrascriptorum dom. Iachobi et Attini"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Locazione fatta da Viscardino fu Giovanni de Gabiano, del distretto di Crema, procuratore del nobile Rogerio fu Maifredo de Comitibus de Camisano, a sua volta procuratore del figlio Maifredo, priore del Monastero di S. Paolo d'Argon, in Galiziano fu nobile Giovanni d. "Morus" de Rivolatis Suardorum, in Giacomo fu Giorgio de Ficienis e in Attino fu Pietro fu Giorgio de Ficienis, tutti cittadini di Bergamo e membri del Capitolo dello stesso Monastero, da S. Martino u. S. 1402 fino al prossimo S. Martino 1403, di tutti i beni che il detto Monastero possiede nei territori di San Paolo, Buzzone, Matalone, Cenate, Trescore e Gorlago, per il fitto di £ 140, metà delle quali da pagare entro Natale e l'altra metà entro le Ceneri.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 685x206; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 17

888
Instrumentum obligationis

1421 maggio 13. Ponte San Pietro de Za, "in domo habitacionis infrascr. Tonoli"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione di Tonolo fu Bergamino de Brigatis di Ponte San Pietro e di Paxino fu Giacomo di Lorenzo de Legallis di Filago, ab. a Ponte San Pietro, verso il notaio rogante, che agisce a nome di fra Cominzolo fu Fachino de Villa, dell'ordine di S. Francesco di Bergamo, per il pagamento, entro un mese, di £ 40, prezzo di 2 pezze di panno "beretinus bassus aparegiate".
notaio: Galzano (de) Pagano fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 367x188; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità nella parte super.

889
Instrumentum locationis

1461 giugno 19. Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, "sub porta domus habitacionis infrascr. dom. Bartolomei de Bongis"
A tergo breve regesto di mano della metà del sec. XVI e, di mano del sec. XVIII, regesto in italiano, seguito dalla nota: "Duplicato vedi nel Rotolo della Tezza per il Monastero".
Locazione fatta dal "nobilis vir" Bartolomeo fu Superleone de Bongis di Bergamo, procuratore di maestro Bartolomeo fu Arighino de Albericis di Bergamo, "medicine doctor", in Maffeo fu Antonio de Albericis, fino a S. Martino p. v. e poi per altri 5 anni, di una pezza di terra aratoria e prativa, di pert. 53, sita in territorio di Bagnatica "seu de Mezate", in località "in Fenalli", al canone (da pagarsi a S. Martino) di £ 6 e sol. 10 per l'anno corrente, e di £ 13 per gli anni successivi a partire dal 1462.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 934x193; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LX

890
Instrumentum renonciationis

1554 febbraio 5 lunedì. Calolzio, "in coquina domus iuris magnifici dom. comitis Jacinti de Benaliis site ante plateam dicti loci"
A tergo breve regesto di mano coeva e la nota "Toffo", di mano del sec. XVIII.
Rinuncia fatta da Carlo, figlio ed erede "pro quota" del fu Giulio de Orta, calzolaio di Calolzio, agente anche a nome dei fratelli Pecino e Marco, minori, in fra Bernardino da Pontoglio, procuratore del Convento di S. Francesco di Bergamo, a pert. 3 di terra boschiva site in territorio di Calolzio, in località "in Macorna", terra che il defunto padre Giulio aveva acquistato da Giovanni d. "Joanettus" di Antulino de Gislandis del Cornello e per la quale fra Bernardino aveva mosso lite, contro gli eredi di Giulio, per ipoteca su fitti non pagati al Convento.
notaio: Ruinis (de) Guglielmo fu Donato, di Nembro, ab. Corte in Val San Martino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 575x239; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 49

891
Instrumentum confessionis

1340 giugno 9. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in via publica ante stacionem Bonomi de Buscho calegarii"
Quietanza rilasciata da Tommaso fu Giovanni de Scarottis di Mozzo, procuratore del fratello Bartolomeo, a Pietro d. "Pezus" fu Lanfranco d. "Blanchus" de Conterollis di Bonate Sotto per il pagamento di £ 6, prezzo dovuto per mezza pezza di panno bergamasco, come da imbreviatura del notaio Antulino di Giovanni de la Brenta dell'8 maggio u. S.
notaio: Capitaneis de Muzzo (de) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 149x200; latino
Conservazione: buona

892
Praeceptum

1338 maggio 15. Lemine, "in burgo de -, ad domum Alberti qui dic. Rattus f.q. Bertrami de Zeresollis de Lemine"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Intimazione letta da Paxino d. "Morandus" fu Giovanni de Zuchiis di Bergamo a Cresino d. "Guagia" fu Martino de Carnevallis Pigazze di Lemine, perché entro 10 giorni compaia davanti al Podestà di Bergamo, se vuole opporsi alla concessione fatta allo stesso Paxino, e alla conseguente immissione in possesso, di un campo sito in territorio di Lemine, in località "in Zimavero".
notaio: Zeresollis (de) Venturino di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 124x233; latino
Conservazione: buona

893
Instrumentum obligationis

1415 dicembre 5. Villa d'Almè, "in contrata de Ventulosa"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Obbligazione di Benedusio di Balando de Petergallis di Bergamo verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, ab. a Clanezzo, per il pagamento entro un mese di £ 160, prezzo di 6 pezze di panno "beretinus aparegiate".
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x235; latino
Conservazione: buona

894
Instrumentum obligationis

1380 luglio 27. Gorlago, nell'abitato, "in platea publica campelli ipsius locii prope olivum scitum in dicta platea"
Documento mutilo, mancante di tutta la parte contenente le sottoscrizioni notarili; a tergo brevissimo regesto di mano coeva.
Obbligazione di Giorgio fu Guarnerio de Serguarneris di Gorlago, cittadino di Bergamo, verso il notaio rogante Tonolo, che agisce a nome di Giacomo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro 15 giorni di £ 25, in restituzione di un prestito.
notaio: [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x230; latino
Conservazione: cattiva; danni: (v. sopra)

895
Instrumentum procurae

1408 febbraio 29. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in Rocha muri dicte civitatis"
A tergo nota di mano del notaio scrittore.
Procura di Solario fu Girardo fu Pietro de la Salle, cittadino di Bergamo, in maestro Bonadeo fu Salvino de Vavasoribus di Redona, "cirologus" e cittadino di Bergamo, per la vendita della quarta parte in indiviso di 5 pezze di terra site in territorio di Bonate Sopra, già di proprietà di Giovanni fu Lanfranco de Beatis, la prima delle quali è un sedime con casa, portico, aia e corte, brolo e orto dell'ampiezza di pert. 2, posto nell'abitato, "sub celtero turris que apelatur Turis Magne", e le altre tutte aratorie e vitate, per complessive pert. 78.
notaio: Blottis (de) Beneduxio di Meliorino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 734x254; latino
Conservazione: discreta; danni: qualche macchia

896
Instrumentum venditionis

1413 gennaio 23. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super hostio habitacionis infrascr. Michelis"
A tergo breve regesto di mano coeva, ed altro regesto di mano del principio del sec. XVI.
Vendita fatta da Michele fu Antonio fu Gisalberto de Roxiate a Domengino fu Paolo de Hondeis, mercante di Bergamo, di una pezza di brolo a prato di tav. 8, sita nella vicinia di Sant'Eufemia, al prezzo di £ 40.
notaio: Blottis (de) Benedetto di Meliurino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 593x226; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia lungo il margine sinistro
segnatura vecchia: N° 35

897
"Cride"

1535 dicembre 15. Bergamo, nelle piazze e in altri luoghi della città
Documento mutilo: il 3° f. è reciso, mancano le sottoscrizioni e probabilmente anche parte del testo; a tergo del 1° f. due brevi regesti, uno di mano coeva ed uno in volgare di mano del sec. XVII.
Bando pubblico del legittimo possesso, da parte di Giovanni fu Giovannino de Mariano, ab. ad Osio Sotto, di una casa con corte ed orto sita in territorio di Osio Sotto, in località "ad Domum illorum de Morettis", acquistata con una permuta con Maffeo d. "Maphezonus" fu Francesco de Cavaleriis (con atto rogato dal not. Giovanni Francesco de Calcino in data 4 ottobre 1535). Precedono la denuncia del de Mariano a Francesco de Mercronellis, giudice alla Ragione del podestà di Bergamo Girolamo Zanus, in data 11 ottobre, e gli interrogatori dello stesso de Mariano e di altri abitanti di Osio Sotto.
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; ff.3, membr.; 1468x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse, lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: rotolo VIII

898
Instrumentum venditionis

1447 gennaio 3. Venezia, "in contrata de Sancto Luca, in domo dom. Luca (!) de Chaparutha, a meridie parte curtivi dom. Petri de Chadandolis"
A tergo, appena leggibile, breve regesto di mano coeva.
Vendita fatta da Mafiolo fu Bono de Bussis di San Pellegrino, ab. a Fuipiano, a Morando fu Martino de Bussis di San Pellegrino, di due prati siti in territorio di San Pellegrino, il primo, di tav. 14, "in contrata de Fuipiano", l'altro, di tav. 5, in località "in Fontem", al prezzo di £ 16 e sol. 16.
notaio: Mafeis (de) Bertramo di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 478x181; latino
Conservazione: discreta

899.1
Carta dedicationis

1385 dicembre 19. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nella chiesa di S. Maria Maddalena, "prope hospitale ipsius ecclesie"
A tergo, di mano coeva, la nota: "Hospitalis Maldalene" e tracce di altre scritture abrase.
Dedicazione di se stesso a Dio e all'Ospedale di S. Maria Maddalena pronunciata da Fachino fu Zinino de Regazinis di Sorisole, alla presenza e con il consenso della moglie Comina e di quattro membri della Società dei Disciplinati che governano il detto Ospedale".
notaio: Muzzo (de) Giovanni fu Bertulino d. "Tochus"
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 635x204; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 7

899.2
Reformatio conscilii

1390 giugno 9. Bergamo, "in hospicio in quo morantur rectores Communis Pergami, in caminata que est prope scalas lapideas per quas intratur dictum hospicium"
Delibera presa dal Generale Consiglio degli Anziani del Comune di Bergamo, dal Podestà, dal Referendario e dal Vicario, su istanza dei ministri dell'Ospedale di S. Maria Maddalena, perchè Fachino fu Zinino de Regazinis di Sorisole, che ha dedicato se stesso e i propri beni all'Ospedale, stimato e tassato nell'estimo del Comune di Bergamo nella Vicinia di San Michele all'Arco, in 2 pesi, 5 libre e 12 once di sale, non possa più essere gravato con tasse di nessun genere, dal giorno della sua dedicazione in poi, nè da parte del Comune, nè da parte della Vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Mozzo (de) Giovanni fu Bertulino d. "Tochus"
Originale
Note:
Sullo stesso supporto atto con segnatura topografica 899.1.

900
Instrumentum confessionis

1411 gennaio 24. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in via pu[blica......] et redenter stacionem Vincentii de Avinantris revenditoris"
A tergo breve regesto di mano coeva ormai molto sbiadito.
Quietanza rilasciata da Giacomo fu Alberico de Capitaneis de Muzzo, cittadino di Bergamo, "conductor daciorum comunium de foris panis, vini ingrossum et traversi et baratarie et graterolle comunium et locorum districtus Pergami squa[dre...... ] scitorum inter Serium et Brembum" per l'anno 1410, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, agente a nome proprio e di Zenolla de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento, effettuato in più rate, di £ 100 "de bruto" dovute per la riscossione dei suddetti dazi nei comuni di Treviolo e di Albegno, riscossione di cui Bombeno e Zenolla erano stati investiti con atto rogato dal notaio Viscardo de Lecascho.
notaio: Ulciporciis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x178; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchia e strappo al margine sup. destro

901
Capitula testamenti

1428 maggio 18. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo habitacionis Iohannis de Matalono dicti de Albano et in stacione eiusdem"
A tergo breve regesto di mano coeva ormai quasi illeggibile, ed altro regesto di mano del principio del sec. XVI, seguito da ulteriori postille, e segnatura del sec. XVII: "n°181", depennata.
Estratto del testamento di Carina fu Betino de Fachanzolis de Capitaneis de Lallio, vedova di Betino Otolerus, cartolaio, in cui, istituiti eredi universali i "pauperes Christi", ha disposto un legato di £ 110, pari alla dote maritale costituitale dal defunto Betino (con atto rogato dal not. Tommaso di Barone de Panizolis di Zogno in data 14 gennaio 1400), al Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore, con l'onere di dare ogni anno in perpetuo sol. 40 ai frati della chiesa di S. Francesco di Bergamo per le messe di suffragio (pena la perdita del legato e il subentrare in esso del Consorzio dei Carcerati); e a Tonolo fu Belebono de Cavazis di Bonate, già "oliarus" di borgo Santo Stefano, ha legato una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 8, sita in contrada Campagnola, località "ad Gerolam", con obbligo di consegnare ogni anno, per 12 anni succesivi alla morte della testatrice, una brenta di vino ai Frati di S. Francesco, ed un'altra brenta ai Frati del Carmine.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
notaio autenticante: Betino de Seminatis di Albano
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, membr.; 616x190; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasione e taglio all'inizio del 1° foglio
segnatura vecchia: N° 15

902
Instrumentum protestationis

1415 gennaio 29. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo [iuris et] habitacionis (...) dom. Iohannis de Gromullo procuratoris civitatis Pergami"
A tergo brevissimo regesto di mano coeva.
Dichiarazione resa da Giacomo fu Giorgio de Ficienis di Bergamo su richiesta di Giacomo fu Bartolomeo d. "Bonomus" de Guidottis di Bergamo, di conservare presso di sè l'atto (rogato dal not. Guglielmo de Ulciporcis in data 5 ottobre 1408) contenente la sentenza arbitrale pronunciata da Angelo de Monte Barizzio, che condannava lo stesso de Guidottis a pagare a Robertino fu Francesco de Guidottis una somma di £ 430, a titolo di garanzia della vendita di 2 pezze di terra prativa, boschiva, aratoria e vitata di pert. 78 complessive, site a "in contrata de Longullo u. dic. in Pratis de Broseta", fatta nello stesso giorno e con atto rogato dallo stesso notaio da Robertino allo stesso de Ficienis; somma i cui diritti sono stati ceduti da Robertino allo stesso Giacomo de Ficienis con atto di donazione, rogato nello stesso giorno e dallo stesso notaio.
notaio: Zampayla Betino di Maifredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 691x207; latino
Conservazione: buona

903
Instrumentum confessionis

1403 novembre 23. Bonate Sopra, "in sedumine infrascr. dom. Iohannis"
A tergo anntotazione illeggibile.
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Giacomo fu Mazza de Suardis di Bergamo a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo per il pagamento di £ 28 e di un cappone, canone per 7 anni, il cui ultimo termine scadrà a S. Martino 1407, dovuto per l'affitto di una casa sita a Caversegno, come da locazione rogata dallo stesso notaio Giovanni de ZuchiS.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Michele
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 196x198; latino
Conservazione: cattiva; danni: pergamena scurita e strappata

904
Instrumentum venditionis

1572 novembre 4. Bergamo, convento di S. Francesco, "in refettorio"
Fori per cucitura al margine inf.; a tergo, di due diverse mani del sec. XVII-XVIII, un breve regesto e la nota "Monticello", seguita dalla segnatura vecchia, riferentesi ache ai docc. n. 905 e 906, già allegati.
Vendita fatta da Aluisio fu Giovannino de Cremaschis di Montello ai frati del Convento di S. Francesco di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 1, tav. 16, pd. 7 e once 6, sita in territorio di Montello, in località "Prato Duro", al prezzo di £ 190. sol. 3 e den. 3.
notaio: Curteregia (de) Lazaro fu Salvario
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 468x185; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 25-26-27

905
Instrumentum confessionis

1581 novembre 6. Bergamo, vicinia di San Lorenzo, "in apotheca leguminum quam exercet dom. Bartolomeus de Nobilibus, iuris heredum dom.Andree de Plattis de Vago prope Portam Veterem
Fori per cucitura ai margini sup. e inf. (cfr. doc. n. 904); tergo breve regesto di mano coeva e la nota "Monticello", di mano del sec. XVIII.
Quietanza rilasciata da Bartolomeo fu Giacomo Grena, ab. di Montello, colono del Convento di S. Francesco, a fra Benedetto de Ferarijs di Grumello, professo dello stesso Convento, per la consegna di £ 225, somma che Bartolomeo ha pagato, per ordine di fra Benedetto, a Domenico fu Bartolomeo de Mazardis di Montello, ab. in Asnenga "sub teratorio de Bulgare", per la vendita di una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 3, sita in territorio di Montello, in località "ad Ripam", soggetta al pagamento della decima alla chiesa di S. Giorgio de la Costa, "et solvit factiones in comuni de Montasello", con atto rogato dal not. Francesco di Roseto de Vertova in data 3 maggio 1581.
notaio: Novellis (de) Geronimo fu Antenore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 426x231; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 26
Note:
Il testo della vendita cui si fa riferimento è riportato, senza sottoscrizione notarile, prima della quietanza.

906
Praeceptum sententiae

1586 dicembre 20. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad officium spectabilis legumdoctoris dom. Petri Carugii veneti honorandi iudicis Rationis Bergomi"
Fori per cucitura anche al margine inf. del 4° f. (cfr. docc. n. 904 e 905); a tergo breve regesto di mano del sec. XVII, aperto dalla nota "Monticello".
Sentenza del giudice alla Ragione Pietro Carugius, dispone la vendita di 2 pertiche di una pezza di terra prativa con alberi di pioppo sita "in comuni de Sancto Paulo de Argonne, u. dic. alli Moij", di proprietà di Pietro fu Bartolomeo de Uiolis di Montello, contumace benché convocato da un servitore del Comune, ad Antonio de Gromo, procuratore del Convento di S. Francesco di Bergamo, a titolo di soluzione di un debito di Pietro verso il Convento (conseguenza della locazione ricevuta con atto stipulato dal notaio Bartolomeo Carminatum in data 13 aprile 1583) e delle spese giudiziarie, valutate alla fine della procedura in £ 34 e sol. 7.
notaio: ***(1)
Originale (?); atto singolo; ff.4, membr.; 784x332; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 27

907
Capitulum testamenti

1513 ottobre 3. (omessa la data topica)
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, ed altro regesto più ampio di mano coeva. In calce all'atto si legge la postilla: "Noto sia come el suprascripto ficto sie stato alienato a dì 8 desembre 1536".
Estratto del testamento del nobile Martino fu Sebastiano de Baniatis, cittadino di Bergamo ab. nella vicinia di San Pancrazio, in cui, istituiti eredi universali i figli Ludovico e Giovanni Antonio, dispone un legato a favore dei Frati Minori di San Francesco di Bergamo, di un fitto perpetuo di £ 5 dovuto da Giovanni fu Rogerio "Mozius" de Guarinonibus di Gorno, come da atto rogato dal not. Vayleto de Marchisis, con onere di celebrare nella chiesa del Convento l'anniversario della morte del testatore.
notaio: Marchisis (de) Antonio di Manfredo
notaio autenticante: Manfredo di Antonio de Marchisis
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 596x228; latino
Conservazione: buona; danni: taglio cucito prima della scrittura
segnatura vecchia: N° 65

908
Capitulum codicilli

1522 dicembre 29 lunedì. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in camera cubiculari ipsius codicillantis"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Estratto del codicillo testamentario di prete Giacomo Locatellus, che, istituito erede universale un "Consortium" non specificato, dà disposizioni per la celebrazione delle messe in suo suffragio e per la cura del suo sepolcro, stabilendo infine che tutti i paramenti ecclesiastici che saranno trovati in casa sua il giorno della sua morte e che non siano già stati oggetto di legato nel suo testamento, vadano ai Frati di S. Francesco di Bergamo.
notaio: Cavazis (de) Vincenzo di Pietro
notaio autenticante: Vincenzo di Pietro de Cavazi
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 580x176; latino
Conservazione: discreta

909
Instrumentum confessionis

1391 aprile 1. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in domo habitacionis infrascriptorum Bartolomei et dom. Anexine"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata da Bartolomeo fu Filippo [Ju]randonum, notaio di Bergamo, agente a nome proprio e dei fratelli Aloisio e Cristoforo, in quanto eredi del padre, e da Anexina fu Bombello de Poma di Bracca, vedova del detto Filippo, a Giovanni fu Bono de Lallio, calzolaio della vicinia di San Leonardo in borgo Santo Stefano, per il pagamento di £ 8 e sol. 10, somma che costituisce quanto i detti fratelli possono esigere per l'affitto di una casa "cum curte de retro et duobus hostiis redenter viam publicam" sita in vicinia di San Leonardo.
notaio: Fanconus Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 164x208; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori nella parte iniziale

910
Instrumentum protestationis

1391 maggio 5. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in domo habitacionis infrascr. mag. Iohannis"
Dichiarazione resa da maestro Giovanni fu Pietro de Gazzio, "repatirius" di Bergamo, ad Albertolo fu Guglielmo de Aliprandis di Milano, agente anche a nome della moglie Alberta fu Lorenzo de Antia di Bergamo e di Antonio fu Bertulino de Boyanis di Orio, che della somma di £ 64 dovuta a maestro Giovanni da Antonio e Alberta per un mutuo, e per la quale prestò fideiussione Albertolo, come da obbligazione rogata dal notaio Antonio de Lallio in data 20 gennaio 1391, restano da pagare solo £ 12 e sol. 16.
notaio: Lallio (de) Antonio di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 203x219; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazione dell'angolo sup. dex. (restaurata)

911
Instrumentum locationis

1345 gennaio 30. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo infrascriptorum Fratrum Predicatorum, in claustro isporum Fratrum"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno in italiano di mano del sec. XVIII.
Locazione novennale fatta da fra Pietro de Moyzonibus, converso dei Frati Predicatori di Bergamo, procuratore del Convento (costituito con atto rogato dal notaio Gisalberto "fratris Mafei de Raude" in data 11 novembre 1344) in Sileto fu Vincenzo de Castione di borgo Santo Stefano, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Colognola in località "ad Cavam" di tav. 28, al canone annuo di sol. 5 a S. Martino, e dietro consegna di un cappone all'atto dell'investitura.
notaio: Vavassoribus (de) Guglielmo, di Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 274x293; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, lacerazioni al margine dx.
segnatura vecchia: filza 3a n°15

912
Instrumentum locationis

1329 marzo 1. Bergamo, "in claustro Fratrum Predicatorum"
A tergo due regesti, uno di mano coeva (completamente sbiadito) e uno di mano del sec. XVI; fori di cucitura al margine inferiore.
Locazione novennale fatta da fra Pellegrino de Rosa, dell'ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, procuratore di questi (costituito con atto rogato dal notaio Guglielmo di Bonomo Bergonzzi in data 13 dicembre 1324) in Giovanni detto "Racha" fu [...] de Nanegiis della vicinia di Santo Stefano, di una metà indivisa di una casa "lobiata" sita nella detta vicinia, al canone annuo di [...], impegnandosi il locatario a far murare una porta e a farne riaprire un'altra già murata.
notaio: Agazze Giovanni di Ducento
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x296; latino
Conservazione: pessima; danni: estese lacerazioni e cadute d'inchiostro
segnatura vecchia: filza 3a n°14

913
Instrumentum locationis

1374 dicembre 9. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di altra mano coeva.
Locazione novennale fatta da fra Tedeschino da Paladina, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, procuratore della "domus" (costituito con atto rogato dal notaio Ambrogio de Sancto Gervaxio in data 12 dicembre 1371) in Bartolomeo fu Alessandrino de Salvinis (?) di Villa d'Adda, cittadino di Bergamo, di una pezza di orto "cum uno hostio supra" sita nella vicinia di San Giacomo della Porta (confinante ad E con le mura della città) di tav. 28, al canone annuo di sol. 2 a S. Martino.
notaio: Vezanicha (de) Marchetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 294x292; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 3a n°17

914
instrumentum cessionis

1395 novembre 15. Bergamo, borgo [...] "sub portichu palacii dicti burgi"
Cessione fatta da Pampino fu Pagano de Adelaxiis, cittadino di Bergamo, e da suo figlio Tonolo, al notaio rogante, agente a nome di Pono fu Giacomo d. "Coradela" de Adelaxiis, cittadino di Bergamo, del canone di £ 5 e sol. 16 dovuto da Pezino d. "Garlino" fu Betino de Plizolis di Urgnano per l'affitto per l'anno venturo di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Urgnano in località "ad portam de Castello", di pert. 18 e tav. 8.
notaio: Senyorinis (de) Anderbono di Pietro, di Vertova
Originale; atto singolo; f.1, membr.;...x...; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e abrasioni

915
Instrumentum obligationis

1395 febbraio 12. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam statione quam infrascr. Bartolomeus de Lavezolis notarius tenet a dom. Marcho iudice de Advocatis"
A tergo brevi note di due diverse mani coeve; pergamene tagliata per annullare l'atto.
Obbligazione di Bartolomeo fu Lancino fu Arturino dela Maldura di Bergamo verso Maffiolo fu Girardo de Clixione, cittadino di Bergamo, di pagargli £ 50 entro il 1 agosto prossimo, e £ 16, sol. 13 e den. 4 entro il 1 aprile 1399, ed altrettante entro il 1 aprile 1400, somme dovute per la vendita di molte "centurie" di argento dorato e di altre quantità di oro e argento lavorati. Alle sottoscrizioni dei notai rogante e scrittore segue la nota di mano diversa da entrambe: "carta solucionis rogata per Iacobum de Ambivere not. et imbreviata die primo mensis aprilis m. ccc. lxxxx. viii. ".
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 463x187; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori

916
Instrumentum obligationis

1372 ottobre 30. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Obbligazione di Pellegrino fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, verso Giovanni fu Giorgio de Brembate, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro un mese di 100 fiorini d'oro ricevuti in prestito, in ragione di sol. 32 per fiorino.
notaio: Parvis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 191x184; latino
Conservazione: buona

917
Instrumentum procurae

1301 maggio 26. Pola (Istria), "in pleno et generalis conscilio communis"
A tergo annotato l'anno "1331", di mano del sec. XVIII, errato perchè l'atto è del 1301.
Procura fatta da Roberto Teu(m)plo (?) podestà di Pola e dagli Anziani del Consiglio della Città di Pola in dom. Ottobono fu dom. Angelo di Pola, perché rappresenti il Comune in tutte le liti, dall'11 luglio prossimo per un anno, anche sotto il nuovo podestà designato dalla Chiesa di Aquileia.
notaio: Inolit(us) Leone Avoc(atus), notaio del Patriarcato di Aquileia e ufficiale del Comune di Pola
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 176x135; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

918
Parabula

1375 gennaio 26. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris sapientis et discreti viri iuris periti dom.Rafaymi de Zacharis de Cremona"
A tergo nota di mano del sec. XVII: "Diversi atti di giustizia seguiti in diversi tempi per la riscotione delle tre some di frumento date dalle pezze di terra di Redona."; fori di cucitura ai margini sup. e inf.
Licenza rilasciata da Rafaymo de Zacharis di Cremona, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, deputato dal podestà Pietro de Vicecomitibus di Milano, su richiesta di fra Tedeschino da Paladina, procuratore della chiesa dei Frati Predicatori di Bergamo (costituito con atto rogato dal not. Ambrogio de Sancto Gervaxio in data 12 dicembre 1371), di sequestrare i beni degli eredi di Zinino fu Maifredo de Pischatoribus di Premolo, visto l'atto di vendita fatto dal Capitolo della"Domus de Bienzano" a Talbono fu Giovanni fu Crescimbene d. "Talbonus" di Cornalta, ab. in borgo Sant'Andrea, di una pezza di terra e della relativa decima con obbligo di pagamento del fitto perpetuo di 3 some di frumento a S. Lorenzo (rogato dal not. Alberto di Bellafino de Clausso), e vista la quietanza rilasciata da fra Todeschino ad Agnese vedova di Zinino per il pagamento delle dette 3 some per l'anno 1372.
notaio: Crema (de) Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 361x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 6a n° 9

919
Instrumentum liberationis

1455 febbraio 7. Bergamo, "sub regio novo communis Pergami"
Documento mutilo: recisa la parte inferiore, contenente le sottoscrizioni; a tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Caterina fu Andriolo de Biffis moglie di Paganino de Tarussis di Bergamo, in presenza e con il consenso del marito e di Cristoforo de Beronis, membro del Collegio dei Giudici della città e console di giustizia, ai fratelli Giovannino e Giorgio figli del fu Giacomo de Moseta di Bergamo, eredi universali dello zio Giovanni fu Giovanni de Moseta (costituiti con testamento rogato dal notaio Pezolo fu Bernando dela Vidalba), per il pagamento, parte in denaro e parte in grani, di £ 50 che il testatore aveva disposto le fossero pagate entro 3 anni dalla propria morte.
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 378x196; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

920
Instrumentum obligationis

1400 marzo 4. Ubiale, vicinia del Comune di Brembilla, "iuxta redenter et ante domum habitationis infrascr. Venturini de Zuchis"
A tergo, in grande modulo, la nota di mano del notaio scrittore: "obligatio".
Quietanza rilasciata da Venturino fu Zoanino d. "Barzochus" fu Simone de Zuchis di Ubiale, cittadino di Bergamo, a Bombeno detto "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" Dalmasonum di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 32, prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno bianco bergamasco grezzo (come da atto di obbligazione rogato dallo stesso notaio in data 24 gennaio 1398).
notaio: Pisis (de) Giovanni di Bassiano, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 214x217; latino
Conservazione: discreta; danni: macchia, piccolo foro

921
Capitula testamenti

1459 gennaio 26. (omessa la data topica)
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; inoltre, di mano del sec.XVII, la nota "Bonato", e la segnatura "n° 166", depennata.
Estratto del testamento di Rainaldo fu Giovanni de Augustis di Bergamo, relativo al legato a favore del Convento di S. Francesco di Bergamo di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Bonate Sotto in località "in Rigoldo et in Valigo", di pert. 40, con obbligo di celebrare l'anniversario del testatore e ogni giorno una messa dinanzi all'altare di S. Bernardo nella chiesa del convento; e che in caso di mancato rispetto, la terra divenga di proprietà del Convento di S. Agostino di Bergamo, con lo stesso onere.
notaio: Bongis (de) Lorenzo fu Giovanni
notaio autenticante: Lorenzo fu Giovanni de Bongis
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 206x195; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni, foro nella parte non scritta
segnatura vecchia: N° 2

922
Instrumentum commutationis

1344 giugno 24. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Permuta tra Galliciolo fu Teutaldo de Urio e Giovanni fu Lanfranco de Antia, entrambi cittadini di Bergamo, in cui l'uno cede due pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Spirano, per complessive pert. 7, e la metà indivisa della decima relativa, con onere del pagamento in perpetuo a sè e ai propri eredi del fitto annuo di un"medianum" di vino a S. Martino, e l'altro cede altre due pezze di terra aratoria site nello stesso territorio, per complessive pert. 7,5, e la decima di una di queste, con onere del pagamento in perpetuo a sè e ai propri eredi di un eguale fitto annuo.
notaio: Parvis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 734x314; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

923
Instrumentum venditionis

1272 aprile 29. Brignano, "sub rezeto communis illius burgi"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Alberto fu Giovanni Lamenus del borgo di Brignano a dom. Alberto de Vialevata di Milano, di una pezza di prato sita nel territorio del detto borgo in località"ad Castaneas de Supremis", di pert. 6, al prezzo di sol. 36.
notaio: Vinetus Lanfranco fu Martino, di Brignano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 252x275; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

924
"Statutum"

1230 agosto 15. Milano, "in consulatu"
A tergo, di mano della fine del sec. XIV: "poss(essio) tediallis".
Statuto del console del Comune di Milano dom. Finibertus de Binio, che dispone che Guidone Pelucus, agente a nome proprio e dei propri fratelli, sia messo in possesso dei beni di Raniero de Merate di Porta Nuova, in ragione di £ 200, valore del credito vantato. Sottoscrizione autografa di Ambrogio de Binio console e giudice
notaio: Corda Camerario fu Mafredo, di Massenago (?)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 102x258; latino
Conservazione: buona

925
Instrumentum procurae

1285 ottobre 17. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in publico et generali capitulo conventus Fratrum Predicatorum"
Procura conferita dal priore Bertramo de Ardexie e da tutto il capitolo dei Frati Predicatori a fra Bartolomeo de Conazzis dell'ordine dei Predicatori, per ricevere e quindi alienare l'eredità di Lanfranco fu dom. Gisalberto de Azuellis di Bergamo.
notaio: Agazza Pietro di Detesalvo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 238x228; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7 n° 4

926
Instrumentum procurae

1298 marzo 28. "Austria (in civitate -), ante ecclesia beati Iohannis Baptiste"
Procura conferita dal nobile Mosca dela Turre, marchese dell'Istria, a Carera da Milano, suo servitore, per l'esazione di tutti i denari e le imposte ("collecta") dovuti da tutti i villaggi dell'Istria e rilasciare i relativi atti di quietanza.
notaio: Civitaten(sis) Nicola
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x174; latino
Conservazione: discreta

927
Instrumentum donationis

1583 dicembre 10. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in sala terranea domus iuris et habitationis (...) illustris dom. comitis Francisci et nepotis"
(Num.8) A tergo, oltre al regesto di mano del notaio scrittore, la segnatura vecchia è annotata due volte, e ad una segue la nota: "Questa è copia autentica e l'originale sta presso i Martineneghi".
Legato del conte Gerardo Martinenghus de Colleonibus, agente a nome del nipote conte Astore e del nobile Girolamo fu Antonio Rivola, procuratore del conte Francesco Martinengus de Colleonibus, a padre Marco Antonio Gromolus del Convento di S. Agostino di Bergamo, del diritto di trarre acqua dalla seriola Borgognona, dalla chiusa posta presso la "possessio deli Tegeti" di proprietà del Convento, lungo la "strata Bulgara", con onere di celebrare ogni giorno una messa nella chiesa del Convento, e di concorrere alla manutenzione della seriola con 4 giornate di lavoro dei coloni del Convento; quale compenso che il Capitano Bartolomeo Colleoni avrebbe dovuto riconoscere al Convento quando costruì la seriola Borgognona dal Serio a Malpaga, sulle terre e lungo i vecchi canali chiamati Antulina del fisico Bartolomeo Albrici, di cui il Convento è erede, come consta dai "libri memoriales" del Convento stesso.
notaio: Lazaronus Gabriele
notaio autenticante: Pietro Paolo fu Gabriele de Lazaronibus redige l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 792x470; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: rotolo XXXVII num. 8

928
Instrumentum liberationis

1397 novembre 11. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, borgo Sant'Andrea, "in domo habitationis infrascriptorum (...) fratrum dela Salle"
A tergo tre regesti: uno di mano del notaio scrittore, uno di mano del principio del sec. XVI, uno di mano del sec. XVII.
Quietanza rilasciata dai fratelli Merulfo, Ruggero e Alessandrino figli del fu Girardo dela Salle di Bergamo a Giacomo fu Giorgio de Ficienis di Bergamo per il pagamento di £ 136, sol. 133, den. 4, seconda rata del prezzo di vendita, e £ 13 quale canone, di varie pezze di terra con decima e diritti d'acque, site in territorio di Montello, di Foppa de Chu e di Buzzone, che Giacomo ha ricevuto in affitto per 3 anni nel 1396 con patto di acquistarle, al prezzo di L. 410 da pagarsi in 3 rate.
notaio: Barzizis (de) Antoniolo di Pietrobono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 796x210; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
segnatura vecchia: n° 21

929
Instrumentum obligationis

1407 maggio 23. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo, "in platea et ante hostium habitationis Venturini de Ambivore fer(arii)"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di altra mano coeva.
Obbligazione di Stefanino fu Pietro de Muthis di Bergamo verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, per il pagamento entro il 1 agosto prossimo di £ 8 e sol. 10, prezzo convenuto per la vendita di un cavallo.
notaio: Crema (de) Giacomo di Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 356x205; latino
Conservazione: buona

930
Cassatio testamenti

1339 luglio 19. Bergamo, borgo Sant'Andrea, "in domo habitationis Guillielmi cui dic. Mosetus f.q. Henrici Patengi de Vertoa"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore e disegno con una croce racchiusa in un cerchio.
Cassazione di ogni proprio testamento, codicillo e donazione "causa mortis" fatta da Pietro fu Bianco de Concerollis di Bonate, ab. nella vicinia di Santa Grata inter viteS.
notaio: Clauso (de) Alberto di Bellafino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 191x139; latino
Conservazione: buona

931
Instrumentum locationis

1309 febbraio 14. Bergamo, "super monte sancti Stephani aput voltam heredum dom.Alberti de la Ripa"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Locazione fino a S. Martino p. v. e poi per 9 anni fatta da fra Alberto da Tagliuno del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo (procuratore costituito con atto rogato dal notaio Bonaventura de Amberzacho in data 12 maggio 1307), in Pietro fu Pietro "Maza" de Verda di Grassobbio, di 6 pezze di terra poste in territorio di Grassobbio, per complessive pert. 10 circa, al canone annuo di sol. 30 a S. Martino e 4 "goldata"(?) di uova, e dietro consegna di mezza libbra di pepe per l'investitura.
notaio: Grassis (de) Recuperato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 441x239; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 3a n°12

932
Instrumentum confessionis

1327 [...](1). Bergamo, vicinia di Santa Grata inter vites, "in quad[am domo] heredum dom. Degoldi de Vazzio"
A tergo nota di mano del principio del sec. XVI: "Solutio".
Quietanza rilasciata da Riccadonna fu Giovanni de Pezziis di Averara d. "de Cavannia", cittadino di Bergamo, vedova di Giovanni fu Guidotto de Zuchis, cittadino di Bergamo, al notaio rogente, che agisce a nome di Paxio d. "Morandus" figlio di lei e del fu Giovanni, per il pagamento in più rate di £ 55, quota a lui incombente dei suoi alimenti, per 5 anni e 6 mesi (il cui ultimo termine era l'8 dicembre 1326).
notaio: Sorlascho (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 272x206; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacero al margine superiore
Note:
1. Documento mutilo della prima riga, contenente la data; l'anno si ricava dalla menzione fatta nel testo dell'ultimo termine di pagamento scaduto.

933
Instrumentum venditionis

1423 dicembre 19. Vilminore di Scalve(1), "sub porticu cuiusdam domusnove infrascr. Tonolli"
A tergo breve regesto in italiano di mano del sec. XVIII; di altra mano coeva la scritta "Tezza di Bagnatica".
Vendita fatta da Bernardo fu Giovanni de Albericis di Val di Scalve al fratello Tonolo, di una quota parte, pari a 3/8, della proprietà di una possessione comprendente 21 pezze di terra di varia qualità site nei territori di Bagnatica, Mezate e della Costa, per complessive pert. 2248, ed un "sedumen magnum" in località"ad Teziam", al prezzo di £ 500.
notaio: Albericis (de) Martino, di Scalve
Originale; atto singolo; f.1, membr.;...x...; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo xxiv 5
Note:
"in contrata de Vicominori Vallis de Scalve".

934
Instrumentum liberationis

1507 [...]. Bergamo, nel Palazzo del Comune
Documento mutilo: recisa la parte inferiore, contenente la sottoscrizione del notaio; a tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Quietanza rilasciata da Girolamo fu Francesco de Zoppo cittadino di Bergamo, ab. in vicinia di Sant'Alessandro della Croce, a Tonino fu Bartolomeo d. "Gidonus" de Gidonibus della Costa (di Mezzate), agente a nome proprio e di Betino ed altri suoi fratelli, per il pagamento in più rate di £ 54 e sol. 16, a cui essi fratelli erano stati condannati da [...].
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 473x162; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e abrasioni
segnatura vecchia: n° 41

935
Instrumentum consolti

1494 gennaio 25. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in domo et studio infrascr. spectabilis legumdoctoris dom. Iacobi dela Zoncha"
A tergo regesto di mano coeva; fori per cucitura al margine inferiore: seguivano allegati i docc. n. 936 e 937.
Investitura fatta da Pietro d. "Pedinus" fu Alberto de Capellis di Foppolo, fornaio ab. a Bergamo, nella moglie Maria d. Elisabetta, cresciuta per anni in casa di Balserino de Gratarolis e poi di Pietro suo figlio, di tutti i propri beni a titolo di pegno della di lei dote di £ 120, costituita con il lascito di £ 100 disposto nel testamento del detto Balserino (rogato dal notaio Zinino de Gandino) e con £ 20 versate quale salario per tutto il periodo del suo servizio nella casa del detto Pietro.
notaio: Sumzonio (de) Alessandro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 503x244; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n° 66

936
Instrumentum liberationis

1494 luglio 1. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; fori per cucitura ai margini super. e infer. (cfr. sopra, doc. n. 935).
Quietanza rilasciata da Pietro d. "Pedinus" fu Alberto de Capellis di Foppolo, fornaio ab. a Bergamo, al notaio Pietro fu Balserino de Gratarolis di Bergamo per il pagamento di £ 65, a completa soluzione della dote di sua moglie Elisabetta, come stabilita nell'atto di obbligazione rogato dal notaio Alessandro de Sumzonio.
notaio: Macheris (de) Tonolo di maestro Baldassarre, di Bordogna
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 358x167; latino
Conservazione: buona

937
Instrumentum liberationis

1494 gennaio 25. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in domo et studio infrascr. spectabilis legumdoctoris dom. Iacobi dela Zoncha"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (con scrittura più calligrafica); fori per cucitura al margine super.: cfr. sopra doc. n. 935.
Quietanza rilasciata da Maria d. Elisabetta moglie di Pietro d. "Pedinus" fu Alberto de Capellis di Foppolo, fornaio ab. a Bergamo, com il consenso di questi, a Pietro fu Balserino de Gratarolis per il pagamento di £ 120, comprendenti la dote di £ 100 costituita con lascito testamentario del detto Balserino, e £ 20 dovute quale salario per tutto il periodo del proprio servizio nella casa del detto Pietro.
notaio: Sumzonio (de) Alessandro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 306x298; latino
Conservazione: buona

938
Instrumentum obligationis

1523 agosto 8. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam apotheca iuris mense altaris maioris ecclesie sancti Vincentii maioris Pergami et quam tenet Jo. Antonius q. dom. Francisci Calamite de Scancio".
Pergamena tagliata per annullare l'atto.
Obbligazione di Giovanni fu Francesco de Siboldis di Cambrembo, mugnaio ab. a Grassobbio, verso Marco Antonio figlio e procuratore del giurisperito Felice de Advocatis di Bergamo, di pagare £ 60, prezzo convenuto per un paio di buoi, metà entro la fine del mese corrente e metà entro il 1 agosto 1524.
notaio: Zanchis (de) Belfantino fu maestro Costanzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 692x178; latino
Conservazione: buona

939
"Instrumentum obligationis"

1460 maggio 15. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam stacione quam tenet Francischus dela Maldura"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e nota di mano del principio del sec. XVI: "Obligatio".
Obbligazione "in solido" di Riccardino fu Giovanni de Lanzis, cittadino di Bergamo, e di Francesco fu Lanzino dela Maldura, mercante, verso Giacomo fu Antonio de Pisonibus di Stabello, sarto e cittadino di Bergamo, a sollevarlo da tutti gli obblighi assunti "in solido" insieme allo stesso Riccardino verso lo "spectabilis miles" Giovanni Cristoforo fu Benedetto de Preposullo, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 90 entro il 1 settembre p. v. per una quantità di fave (con atto rogato dallo stesso notaio nello stesso giorno, in cui Cristoforo era rappresentato dal figlio Matteo), visto che essi stessi, Riccardino ed Antonio, si sono egualmente impegnati, a nome di Cristoforo (con altro atto rogato dallo stesso notaio nello stesso giorno), a pagare entro il 1 agosto p. v. 15 some di frumento, al prezzo che questo avrà "super mercatum Pergami" il 30 giugno p. v., quale definito dal mercante Crotto de Lulmo.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x244; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini

940
Instrumentum obligationis

1389 marzo 25. Brembilla, "sub quadam portichu sive lobia domus habitacionis Alberti dicti Monie f.q. Iohannis dicti Zayle de Carminatis de Brembilla"
A tergo, di mano del notaio scrittore, regesto e il numero: "CXII".
Obbligazione di Alessandro d. Rosso fu Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio d. "Brembilla" de Dalmasonibus di Clanezzo di Brembilla, cittadino di Bergamo, verso Guglielmo d. "Trudellus" fu Pietro d. "Zayla" de Pesentibus di Brembilla, per il pagamento entro il 1 giugno 1390 di £ 112, prezzo dovuto per 10 pezze di panno bianco grezzo bergamasco.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x288; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni e macchie

941
Instrumentum venditionis

1507 giugno 22. Bergamo, vicinia di San Leonardo, "in domo iuris et habitacionis mei not."
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Alberto fu Pietro de Solcia a Bernardino fu Pietro de Cerinellis, agente a nome proprio e dei suoi fratelli Cristoforo e Daniele, una pezza di terra prativa sita in territorio di Azzano, in località "in Scuritiis", di pert. 11, tav. 8, pd. 11 e on. 5 (misurata dal "geometra" maestro Marco fu Giovanni de Forestis d. "de Verdello"), con diritti d'acqua sulla seriola vecchia di Azzano e diritto sulla "campanea dicti territorii de Azano", al prezzo di £ 29 la pertica, pari a £ 341 complessive.
notaio: Cauncis (de) Giovan Pietro di Vincenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 538x272; latino
Conservazione: buona

942
Instrumentum locationis perpetuae

1495 maggio 30. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in apotheca in qua Iacobus q. Iohannis Antonii de Zuchonibus de Cene suam exercet artem aurificis"
A tergo del 2° foglio breve annotazione di mano coeva.
Locazione perpetua fatta da Martino fu Sebastiano de Baniatis di Bergamo in Cassano fu Bertramo d. "Cassanellus" de Carminatis ab. di Urgnano di due pezze di terra prativa site in territorio di Urgnano, una in località "ad Pratum de Sancta Maria" (con cui confina a N la "via dela Basella"), di pert. 12, ed una in località "in Brudalegio", di pert. 12,5, al canone annuo di sol. 9 per pertica, a Natale, e concedendo facoltà di acquistare le due pezze di terra entro i prossimi 9 anni, al prezzo di £ 9 la pertica.
notaio: Baniatis (de) Marchisio di Benato
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1191x192; latino
Conservazione: discreta

943
"Carta quarte"

1308 settembre 10. Villa d'Almé, "ad domum Baroni f.q. Zoney de Panizollis"
A tergo nota di mano del principio del sec. XVI: "Dos cum donatione"; fori per cucitura al margine inf.
Investitura di un quarto dei propri beni fatta da Fachino d. Lanfranco fu Galicio de Artiffonibus in Viviana di Barone de Panizollis di Villa d'Almé sua sposa, "in nomine morgincap secundum usum legis Langobardorum", con patto che se ella sopravviverà a lui, suo marito e mondoaldo, abbia piena proprietà di tali beni, a titolo di pegno (consoltum) per la sua dote, del valore di £ 21.
notaio: Payerollis (de) Bertramo di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 274x202; latino
Conservazione: discreta; danni: un foro

944
"Instrumentum liberationis"

1522 aprile 1. Calolzio, nell'abitato, "in domo habitationis infrascr. ser Aluvixii de Benalis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Aluisio fu Albertino d. [...] de Benalis, ab. di Calolzio, a Petrino figlio emancipato di Lorenzo fu Remazino "de Gislandis del Tufo, hab. in dicto loco del Tufo", per il pagamento di tutto il canone in grani e pollame dovuto sinora in forza dell'atto di investitura rogato dallo stesso notaio in data 14 ottobre 1516.
notaio: Quarengis (de) Francesco di Bonfadino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 292x132; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia:

945
Instrumentum locationis

1551 marzo 2. Bergamo, convento di S. Agostino, "in claustro novo"
A tergo due regesti, uno in latino di mano coeva ed uno in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia); al recto, sul margine sin., numerazione ordinale delle pezze di terra descritte, di mano del sec. XVII.
Locazione per la durata di 3 anni fatta da fra Aurelio Agostino da Bergamo, vicario del Convento di S. Agostino, e da tutto il Capitolo (di cui sono enumerati tutti i membri presenti), in Pietro fu Giovanni de Petrinis "de Busco", ab. di Arcene, di una possessione comprendente 21 pezze di terra aratoria e in parte anche vitate site in territorio di Verdello, per complessive pert. 557 circa, 2 sedimi con casa ed orto e con una mola da guado posti nell'abitato di Verdellino, ed una casa, una cantina ed un lotto libero entro il castello di Verdello, al canone annuo di sol. 58 per pertica, 2 pesi di lino lavorati e 2 brente di vino (con numerose clausole particolari sulla conduzione).
notaio: Colonio (de) Girolamo di Giovanni Francesco
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 893x261; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni
segnatura vecchia: rotolo LIII Num. 7

946
Instrumentum compromissi

1554 luglio 27. Bergamo, vicinia di San Salvatore, "in camera consiliorum Consortii Misericordie"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Compromesso tra Bartolomeo fu Bernardino de Facheris notaio di Bergamo e Giuliano fu Giovanni de Advocattis d. "de Zinettis" di Castro, ab. a Bergamo, con definizione delle clausole per il completamento della cessione del dominio utile di una casa sita in città, in vicinia di Sant'Andrea, e di metà di un orto posto fuori le mura, in località "sub Crottis", e delle migliorie ad esse apportate da maestro Filippo fu Bartolomeo Melzus, sarto, enfiteuta da lungo tempo degli stessi beni, che Giuliano aveva acquistato dallo stesso maestro Filippo per £ 397 (con atto rogato dal not. Marco Antonio de Marcantis in data 12 giugno 1539), dopo averne acquistato per £ 225 il dominio diretto e la titolarità del fitto da Maddalena Albana, vedova del conte Giovanni Francesco Brembatus (con atto rogato dallo stesso notaio pochi giorni prima); a conclusione di un'istanza avanzata dal detto Bartolomeo al Vicario Pretorio di Bergamo e dopo aver fatto compiere a due agrimensori una nuova estimazione delle
notaio: Sancto Piligrino (de) Girolamo fu Giacomo
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2388x198; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: N° 23

947
Instrumentum locationis

1408 maggio 27. Montello, "super montem dicti terratorii"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Locazione sino a S. Martino p. v. fatta da Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, in Bertoletto fu Girardo de Pecorzis, Giacomo fu Acursino de Maffeyis, Bertolotto d. "Doccus" fu Giovanni de Fugazziis e Giovanni fu Pietro de Duranellis, tutti ab. di Albano, "in solido", di una pezza di terra prativa sita "in territorio de Albano seu de Foppa de Chu, u. dic. ad Pratum de Lombardis", di pert. 80 (confinante a N con il fossato della strada del Comune di Bergamo), al canone di £ 18 a S. Martino.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 467x199; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

948
Instrumentum locationis perpetuae

1432 novembre 5. Bergamo, "in monasterio et sacrestia ecclesie dom. sancti Francisci"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI, completato da postille di mano del sec. XVII; infine, di mano del sec. XVIII, la nota: "Nomen petie: ad Ploditiam", e la correzione in "0" della seconda cifra della segnatura vecchia.
Locazione perpetua fatta da fra Leonardo dela Maldura, frate guardiano del Convento di S. Francesco, nei fratelli Alessandrino e Betino figli del fu Zambone de Bergamonibus di Ponteranica di due pezze di terra site fuori le mura di Bergamo, nella vicinia di San Lorenzo, in località "ad Pludiciam", una delle quali aratoria, vitata, prativa e con un rustico, di pert. 50, ed una prativa di pert. 4, al canone annuo di £ 9 a S. Martino.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1034x196; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 29

949
Instrumentum venditionis

1359 dicembre 14. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Vendita fatta da Giovanni fu Giovanni de Lazeris ed Aldrigino fu Alessandro de Lazeris, entrambi di Trescore, a Giorgio fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Gorlago, in località "in Zerverio", di pert. 15, e della relativa decima, al prezzo di £ 100.
notaio: Pilis (de) Todeschino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 663x216; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 55

950
Instrumentumlocationis

1360 luglio 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione sino a S. Martino p. v. e per la durata di 3 anni seguenti fatta da Giorgio fu Giacomo Ficienis, cittadino di Bergamo, in Giovanni fu Giovanni de Lazeris di Trescore della pezza di terra ceduta con l'atto del 14 dicembre 1359(1) e della decima gravante su 13,5 delle 15 pertiche di superficie dell'appezzamento, al canone annuo di £ 10 e 2 capponi a S. Martino.
notaio: Pilis (de) Todeschino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x229; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Doc. n. 949.

951
Instrumentum locationis perpetuae

1425 dicembre 3. Lemine Inferiore, nell'abitato, "sub porticu cuiusdam domus Zuchini de Ceresolis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione perpetua fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo in Giacomo fu Venturino fu Rubino della stessa parentela, di una pezza di terra a castagneto e "brugata" sita in territorio di Clanezzo, in località "in Raverolo", di pert. 10, al canone annuo di sol. 20 a S. Martino, con patto che Giacomo e i suoi eredi possano acquistarla quando vorranno, pagandola £ 22.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 624x237; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 33

952
Instrumentum venditionis

1442 settembre 8. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nella sagrestia del convento di S. Francesco
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; nota di mano del sec. XVI con la data dell'atto; di mano del sec. XVII la nota: "Bonato" e una segnatura "262", depennata da mano del sec. successivo, che ha apposto una nuova segnatura.
Vendita fatta da Attino d. "Ugazza" fu Benedetto de Agazzis, ab. a Bonate Sotto, a fra Nicola da Bergamo e fra Giovanni da Palosco, rispettivamente frate guardiano e vicario del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra aratoria e in parte vitata sita in territorio di Bonate Sotto, in località "ad Mureram seu ad Bastardam", di pert. 4, al prezzo di £ 22 e sol. 10.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 993x196; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 25

953
Instrumentum obligationis

1446 febbraio 5. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; pergamena tagliata per annullare l'atto.
Obbligazione di Aluisio fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, ab. a Montello, verso il notaio rogante, che agisce a nome di Valentina vedova di Antonio fu Giacomo de Ficienis, tutrice testamentaria del figlio Giacomo (in tale veste costituita dal marito nel suo testamento, rogato dal not. Paolo di Betino de Seminatis di Albano in data 18 giugno 1445), di versare entro un anno £ 100, in restituzione del prestito che Valentina gli ha fatto con i beni dell'eredità, ivi comprese le £ 20 che lo stesso Aluisio ha già ricevuto, in qualità di tutore del nipote minore, da alcuni debitori del defunto Antonio.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x205; latino
Conservazione: discreta; danni: largo taglio cucito prima della scrittura
segnatura vecchia: N° 17

954
Instrumentum obligationis et confessionis

1373 agosto 27. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in hospitio Fratrum Predicatorum de Pergamo prope claustrum (...) u. dic. in capitullo"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Obbligazione del Capitolo del Convento di S. Stefano (i cui componenti sono nominati ad uno ad uno) verso il notaio rogante, che agisce a nome di Marcoaldo "de Norem de Alamania", morto da poco, e dei suoi eredi, di celebrare ogni giorno dinanzi all'altare della beata Vergine Maria nella chiesa del convento una messa per l'anima di Marcoaldo, e di tenere sempre accesa, giorno e notte, a proprie spese, una lampada dinanzi allo stesso altare, in remissione dei di lui peccati; dichiarando di ricevere per questo 140 fiorini d'oro da Thileman fu Giovanni "de Alsem de Alamania" e da Thileman fu Flochardo "de Mospach de Alamania", agenti a nome degli eredi di Marcoaldo.
notaio: Sancto Gervaxio (de) Ambrogio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 547x219; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: filza I n° 46

955
Testamentum

1521 agosto 20. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in domo habitationis prefati magnif. dom. Antonii Balbo et prefate dom. testatricis, in quadam camera"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e, di mano del sec. XVII, la nota: "Lusana".
Testamento di Dorotea fu nobile Gualtiero de Georgis, sposa del "magnificus et generosus" Antonio Balbo, che costituisce eredi universali il marito ed il figlio Marco Giulio, in ragione di 2/3, e la figlia Bianca, in ragione di 1/3, a condizione che sposi un membro della famiglia Suardi; ad eccezione di un legato di 150 ducati al Convento di S. Francesco per acquistare una proprietà che resti in perpetuo al Convento e celebrare ogni giorno in perpetuo una messa dinanzi all'altare di S. Antonio da Padova, nella chiesa del Convento; e di un legato di 10 ducati alla Fabbrica di S. Vincenzo; con la clausola che anche tutti gli altri beni vadano allo stesso Convento, qualora i figli dovessero morire senza eredi legittimi.
notaio: Curteregia (de) Lazzaro
notaio autenticante: Giuseppe di Amedeo de Cattaneis stende in pubblica forma sulla base delle imbreviature del notaio rogante defunto, dietro mandato del Pretore di Bergamo, Pietro Sanuto, come da atto della Cancelleria del Comune.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 744x362; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 26

956
Capitula testamenti

1501 ottobre 23. (omessa la data topica)
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, abraso intenzionalmente, e nuovo regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia); sul recto, al margine sin., varie postille di mano pressoché coeva relative ai singoli legati.
Estratto del testamento di Bartolomeo fu Pellegrino "Rex" de Busis, cittadino di Bergamo, nel quale, fatta salva la costituzione ad eredi universali dei suoi pronipoti, Girolamo fu Antonio e Francesco e Repaulo figli del fu Pietro (figli dei figli dei fratelli del testatore), dispone il lascito di un fitto di £ 16 a favore del Convento di S. Agostino, e l'esecuzione del lascito già disposto da suo fratello Marino nel proprio testamento, di un fitto dello stesso valore, e la conversione di un altro, di £ 4 e sol. 10, in olio per tenere sempre accesa una lampada davanti all'altare di S. Maria dei Miracoli nella chiesa del Convento.
notaio: Ziliolis (de) Girolamo di Giorgio
notaio autenticante: Girolamo di Giorgio de Ziliolis
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 278x307; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni
segnatura vecchia: rotolo XLIII Num. 1

957
Instrumentum obligationis

(metà sec. XV). [...]
Documento mutilo della parte iniziale; a tergo, di mano del sec. XVII: "Cartelle delli Banchi di Milano e di Venezia".
Obbligazione di Taddeo de Baniatis verso Fedrigino de Rivula, conduttore del Dazio della Gratarola, e maestro Pietrobono de Medicis, Cristoforo de Cesariis, Guglielmo dela Crotta ed Agamennone de Brembate, suoi compartecipi, di versare loro o ad un depositario da scegliersi £ 630 (in tre rate da £ 210 il 1 aprile p. v., il 1 settembre p. v. e a metà dicembre successiva), in soluzione della cessione dello stesso dazio per l'anno in corso.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x206; latino
Conservazione: discreta

958
Instrumentum denonciationis

1476 agosto 7. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Sebastiani Ragona iudicis rationis magnif. dom. Potestatis Pergami"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Denuncia di Stefano de Lalio, qui presente, al Giudice alla Ragione del Podestà di Bergamo, compiuta da Giacomo fu Antonio de Barrano, sarto di Bergamo, che aveva delegato lo stesso Stefano a svolgere il mandato conferitogli dallo stesso Giudice, di compiere la misurazione di 24,5 pertiche di terra dei fratelli Ardizone e Aluisio de Lalio, sita in territorio di Spirano, in località "ad Plazolam", oggetto di una causa davanti allo stesso Giudice.
notaio: Calepio (de) Giacomo d. "Pedina", not. del Giudice alla Ragione
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 931x197; latino
Conservazione: discreta

959
"Carta securitatis finis et quietationis"

1474 ottobre 17. Venezia, in Rialto, "ad cancellum mei not. infrascr., sub Camera Imprestitorum"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII.
Quietanza rilasciata da Venturino fu Bartolomeo d. "Nigrus" de Benedictis di Clusone, ab. a Lovere, in qualità di erede del padre, a fra Bartolomeo di Giovanni fu Lazzarino de Benedictis, agente a nome proprio e del padre, per il pagamento della quota a lui competente del debito di £ 55 e sol. 10 che il detto Giovanni, insieme allo stesso Venturino, aveva contratto con il defunto Bartolomeo, con atto di obbligazione rogato dal not. Bertulino fu Giovanni Picardo de Bonoldis in data 21 agosto 1447.
notaio: Gratarolis (de) Giovanni di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 302x216; latino
Conservazione: discreta; danni: piccolo foro e lacerazioni al margine dx.
segnatura vecchia: rotolo VI

960
Instrumentum venditionis

1544 ottobre 20. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, "in studio domus iuris et habitationis mei notarii"
A tergo tracce di un regesto di mano del notaio scrittore, abraso intenzionalmente, e nuovo regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Vendita fatta da Gerardo fu Giovanni "Fogarius" de Curtenovis, cittadino di Bergamo ab. ad Albino, a fra Giulio da Bordogna, vicario del Convento di S. Agostino, di una pezza di terra aratoria e con vigna a terrazze sita in territorio di Scanzo, "in contrata de Terzago u. dic. ad Castanea", di pert. 3 e tav. 12,5, libera da ogni onere o decima, al prezzo di £ 150, delle quali 100 da versarsi da parte di Girolamo "Peveradinus" de Sonzonio, ab. a Brusaporto, quale acconto per una pezza di terra aratoria e vitata in territorio di Brusaporto che il Convento ha già promesso di vendergli, e con patto che sia versato al Convento anche il fitto per l'anno 1544, di sol. 25 a S. Martino, dovuto da Battistino Barzinus di Scanzo.
notaio: Colonio (de) Giovanni Francesco fu Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1229x262; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LVII Num. 3
Note:
Manca la sottoscrizione del notaio scrittore.

961
Instrumentum venditionis

1528 marzo 22. Bergamo, nel chiostro della chiesa di S. Francesco
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla nota: "Mozzo" e dalla segnatura "n° 169", depennata per l'apposizione della nuova "vecchia segnatura" (sec. XVIII).
Vendita fatta dai fratelli Maffeo e Giacomo, figli di Faustino fu Giacomo de Bruntino, ab. a Mozzo, agenti anche a nome del fratello Albertino, a fra Luca de Borrominis di Ardesio, del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Mozzo Superiore, in località "in Clauseto", di pert. 5, tav. 1 e pd. 4, al prezzo di £ 72 la pertica, con impegno a far ratificare l'atto dal padre, usufruttuario della dote della moglie defunta, e dalla sorella Defendina, a cui il padre aveva ceduto una pertica dell'appezzamento, a termine, quale parte della dote.
notaio: Carara (de) Ettore fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2698x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 28

962
"Introytus possessionis"

1399 luglio 11. Zandobbio, "in infrascr. pecia terre"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (pressoché illeggibile) e altro regesto di mano del primo sec. XVI.
Presa di possesso da parte di Guglielmo fu Bernardino de Ficienis, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Zandobbio in località "ad Fornacem" (confinante a W con il torrente Sei), vendutagli da Antoniolo fu Marchiondo di "miles" Guiscardo de Lanzis con atto rogato dal not. Tonolo de Greppis di Trescore in data 25 [...] 1397.
notaio: Grono (de) Lorenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 186x236; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, fori ed estese abrasioni

963
Instrumentum compromissi

1487 settembre 17. Bergamo, "super Platea Nova Communis Pergami"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Compromesso tra fra Bartolomeo de Acerbis, professo dell'Ordine di S. Francesco di Bergamo, e i fratelli Pezolo e Simone figli del fu Martino fu Girardo de Zanchis, cittadini di Bergamo, per l'elezione di tre arbitri che giudichino sulle liti tra essi vertenti, nelle persone di Vincenzo de Advinatris, Marco de Benallis e Giovanni Barbono de Prezate, tutti notai e cittadini di Bergamo.
notaio: Zanchis (de) Merino fu Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 609x187; latino
Conservazione: buona

964
Instrumentum obligationis

1473 marzo 6. Urgnano, nell'abitato, "in platea dicti loci iusta Palassetam et a mane parte dicta Palasseta"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, abraso.
Obbligazione di Salvino d. "Salvinellus" fu Benedetto de Malenchis del Prato di Urgnano verso maestro Cristoforo fu Betino de Corteniano dela Costa, cittadino di Bergamo ab. ad Azzano, di versare entro il 1 settembre p. v. £ 10, sol. 5 e den. 10, prezzo dovuto per la vendita di certe quantità di granaglie, di vino e di panni-lana.
notaio: Fondra (de) Bartolomeo fu maestro Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 487x198; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole macchie

965
Instrumentum confessionis

14[..] aprile 9 (inizio sec. XV). Bergamo, "in sedumine habitationis heredum Simonis dicti [...]"
Frammento corrispondente a circa 1/3 del documento; a tergo regesto di mano del notaio scrittore, pressoché illeggibile.
Quietanza rilasciata da Giacomo fu [...] a Bombeno d. ["Sigezius" de Dalmasonibus] di Brembilla, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di panno basso "aparegiatus".
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 201x138; latino
Conservazione: pessima; danni: (v. sopra)
Note:
1. Del notaio rimane solo il nome di battesimo, ma è identificabile in base al confronto delle scritture con il doc. n. 992.

966
Parabula

1443 maggio 28. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris spectabillium et egregiorum virorum (...) consullum iustitie Pergami"
A tergo annotazioni di mano del notaio scrittore.
Licenza concessa da Giacomo de Advocatis e Maffeo de Suardis, del Collegio dei Giudici di Bergamo e consoli di Giustizia, ai servitori del Comune di Bergamo di procedere al pignoramento dei beni di Pietro Luca de Brembate, in ragione di £ 50, su richiesta di fra Giovanni priore del Convento di S. Stefano, a titolo di soluzione di due legati testamentari disposti a favore del Convento da Leone e Valente de Brembate.
notaio: Tirabuschis (de) Andrea Francesco, notaio dei Consoli di Giustizia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 203x142; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni, cucitura precedente alla scrittura
segnatura vecchia: filza 6 n° 23

967
Instrumentum confessionis

1429 novembre 21. Rossino, "in loco de Carezio (...), in quodam sedumine heredum q. dom. Benallii suprascr."
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; di mano del sec. XVII la nota: "Vallis S. ti Martini".
Quietanza rilasciata da Girardino fu Pasino fu Benaglio de Benallis, ab. a Bergamo, ai fratelli Antonio e Giovanni figli del fu Martino fu Zanino de Gislandis, ab. "ad Cornellum de Calolzo communis de Rossino Vallis Sancti Martini Ducatus Mediolani", ed a Martino di Gislando, nipote e coerede di questi, agenti anche a nome del nipote Martino, figlio del loro defunto fratello Zanoto, per il pagamento di £ 12, sol. 15, 2 capponi e 6 uova, a completa soluzione del canone dovuto sino a S. Martino u. S. per l'affitto di varie pezze di terra poste in territorio di Rossino (come da atto rogato dal not. Filipino de Moyollis in data 4 luglio 1412) ai suoi zii Giovannolo, Castello, Petrolo, Guglielmino, Guidotto e Antonio, figli del defunto Benaglio.
notaio: Moyolis (de) Stefano fu Antonio, di Lorentino in Val San Martino (Ducato di Milano)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 487x190; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori, macchie

968
Instrumentum obligationis

1496 marzo 8. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, borgo Sant'Andrea, "in apoteca quam conducit Giovanni di Bertoloto de Dominicis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Davide fu Giacomo de Vertua, cittadino di Bergamo, verso Pellegrino fu Antonio de Ficienis, cittadino di Bergamo, per il pagamento, entro il 1 agosto p. v., di £ 15 per la vendita di una certa quantità di miglio.
notaio: Rubis (de) Guglielmo di Bertolaxio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 314x145; latino
Conservazione: buona

969
Instrumentum donationis

1412 luglio 29. Costa di Mezzate(1), "in domo habitationis heredum dom. Raynaldi de Zoppo, sub quodam portichu ibi scita"
A tergo breve regesto di mano della fine del sec. XVI, completato da aggiunta in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Donazione "inter vivos" fatta da Bartolomeo fu Maffiolo fu Giovanni de Beroys, cittadino di Bergamo, a Tonolo fu Lanfranco fu maestro Lanfranco de Caversenio, cittadino di Bergamo, di tutti i propri beni mobili ed immobili in territorio di Bonate Sotto, pur mantenendone l'usufrutto vitalizio.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1254x209; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie e lacerazioni per umidità nel 1° foglio
segnatura vecchia: rotolo XLVII Num. 3
Note:
1. "in loco de la Costa districtus Pergami": identificazione basata sulla presenza della residenza dei de Zoppo.

970
Instrumentum obligationis

1450 febbraio 9. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "in domo habitationis infrascr. Donadini"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (quasi illeggibile) ed altro regesto di mano della fine del sec. XVI (la stessa dell'attergato del doc. n. 969).
Obbligazione di maestro Bertoloto fu Filipino de Adelaxiis, cittadino di Bergamo, verso Donadino fu Giovanni "Salandus" de Rabucinis di Nembro, cittadino di Bergamo, per il pagamento, entro San Michele p. v., di £ 22, sol. 3 e den. 4, somma dovuta a nome di Giovanni d. "Scaranzius" fu Antonio de Confanoneris di Mantova, "pro una ratione calculata et conclusa" sino alla data odierna.
notaio: Butanucho (de) Giovanni fu Benedetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 379x162; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: rotolo IV

971
Instrumentum liberationis

1513 agosto 6. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, "in apoteca iuris mey not."
A tergo breve nota di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Antonio fu Gasparino de Grasenis, cittadino di Bergamo, a maestro Maffeo fu maestro Giacomo de Tertio, cuoiaio, per il pagamento di 33 ducati, promessi con atto di obbligazione rogato dal not. Vanino de MoioliS.
notaio: Quarengis (de) Battista di Maffiolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 543x119; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

972
Instrumenta venditionis

1534 febbraio 10. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in studio domus habitationis iuris mei not."
Due atti di vendita rogati nella stessa data e luogo e alla presenza degli stessi testi, completi in tutto il formulario, ma sanciti da un'unica sottoscrizione del notaio. A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta dai fratelli nobili Ambrogio e Defendo, figli del fu Bernardino de Sancto Gallo, all'armigero Giovanni Antonio fu nobile Giacomo Filippo de Alexandris di Adrara, della terza parte in indiviso di 4 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Mornico, di complessive pert. 112,5, e di un'altra terza parte in indiviso di una delle 4 pezze di terra, di pert. 30, al prezzo di £ 1087 e sol. 10. Vendita fatta da Agostino fu Petrolo de Carathe, cittadino di Bergamo, allo stesso Giovanni Antonio de Alexandris, di 2/3 in indiviso di 6 pertiche di una delle pezze di terra vendute dai nobili de Sancto Gallo, al prezzo di £ 104.
notaio: Tertio (de) Giovanni Giacomo fu Maffeo
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; ff.3, membr.; 1810x178; latino
Conservazione: cattiva; danni: grosso foro nel 1° f., lacerazioni nel 3°

973
"Instrumentum investiturae" nomine locationis perpetuae

1478 febbraio 27. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in statione draparie Ioanis (!) et fratris q. dom. Martini de Costis"
A tergo la nota: "Mafeus de Roxiate", di mano del notaio scrittore, e la nota: "Locatio", di mano del principio del sec. XVI.
Locazione perpetua fatta da Maffeo fu Rogerio de Roxiate, cittadino di Bergamo, in Rainaldo fu Giacomo dela Crota, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Lemine, in località "in Clauso de la Carale", di pert. 30, al canone annuo di £ 40 e 8 paia di capponi a S. Martino.
notaio: Zanchis (de) Bartolomeo fu Merino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1257x215; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 41

974
Instrumentum venditionis

1445 novembre 15. Solto, "in domo habitationis infrascriptorum fratrum et heredum q. Galiazi de Forestis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e altro regesto di mano del principio del sec. XVI; nota di mano del sec. XVII con la data dell'atto.
Vendita fatta da Giovannello fu Galeazzo de Forestis di Solto, cittadino di Bergamo, a nome proprio, del fratello Betino e di Comino, minore, figlio del fu Comino suo fratello, del quale è curatore testamentario, a Pecino e Donato figli del fu Pasino de Crotellis di Gorlago, ab. a Montello, agenti a nome proprio e del terzo fratello Giovanni, di 15 pertiche di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in località "in Ripa", al prezzo di £ 50.
notaio: Forestis (de) Bernardo fu Mazolo, di Solto
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 621x187; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni diffuse ma lievi
segnatura vecchia: N° 29

975
Instrumentum locationis perpetuae

1490 giugno 2. Cassina in Valsassina, nell'abitato, "in via publica apud domum infrascr. ser Iohannis (...) investitoris"
Documento mutilo, privo della parte inferiore (e forse di un altro foglio cucito, contenente ulteriori clausole).
Locazione perpetua fatta da Giovanni d. "Bonaytelus" fu Oberto d. "Bonaitus" de Rondonibus, ab. di Cassina, in Antonio d. "Soiagnus" fu Maffeo d. "Rayssa", "de la Culmine Vallis Saxine", di una pezza di terra prativa con un rustico sopra sita in territorio "de la Culmine", in località "in la Forzela seu in Ronchaiola", al canone annuo di £ 4 e sol. 15 a S. Martino [...].
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 568x170; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, fori, lacerazioni
segnatura vecchia: N° 5

976
[Instrumentum obligationis]

1471 gennaio 11. (omessa la data topica)
Documento perduto. Riproduciamo il regesto contenuto nel Registro dell'Archivio Vecchio.
Obbligazione per ducati 22. 1/6 d'oro emessa da Antonio Albrici a
notaio: Guastalingo Giovanni Domenico, di Venezia
Originale (?); atto singolo

977
Parabula

1451 ottobre 27. Bergamo, "super fonte mercati veteris, ad banchum iuris dominorum consullum Mercature ad quod iura redduntur"
A tergo annotazioni di mano del notaio scrittore, coperte da regesto di mano del sec. XVIII.
Licenza concessa da Tonolo de Albano, Mosè de Colonio e Zenone de Verzeris, consoli del Paratico dei Mercanti di Bergamo, ai servitori del Comune, di procedere, su richiesta di Petercino fu Zanino Francesco de Ceresolis, di procedere al pignoramento dei debitori in ragione delle somme indicate nei rispettivi atti di obbligazione da questi presentati; segue l'elenco nominativo dei debitori con l'ammontare del debito e la causale: 9 voci, delle quali 5 depennate.
notaio: Bongis (de) Lorenzo, notaio dei Consoli della Mercatura
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 398x134; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni al margine sup.
segnatura vecchia: rotolo IV

978
Instrumentum venditionis

1347 maggio 17. Trescore, nell'abitato, "in quodam sedumine heredum magistri Tencredi de Tencredis de Triscurio"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Vendita fatta da Stefano d. "Feninus" fu Acursio de Montesello, cittadino di Bergamo, a Guidotto fu Gisalberto de Ficienis, cittadino di Bergamo, di un sedime con casa, corte ed aia e di una pezza di terra "paliata" site nell'abitato di Montello, al prezzo di £ 40, con il consenso della moglie, Maria fu Fazolo de Aliprandis di Gorlago, che rinuncia ad ogni diritto vantato a titolo di pegno su quei beni.
notaio: Otta Lanfranco di maestro Rolando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 272x272; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni
segnatura vecchia: N° 17

979
Instrumentum obligationis

1392 settembre 29. Lemine Inferiore, "in burgo de -, in contrata de Puteo, in quodam brenio iuris Bertrami de Chinellis"
Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare l'atto. Seguiva allegato il doc. n. 980.
Obbligazione di Mombeno (!) d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus e Bono fu Martino de Cavanis di Villa d'Almé, entrambi cittadini di Bergamo, verso Antonio fu Faziolo de Brunenis di Villa d'Almé, di restituirgli entro un mese un prestito di £ 80.
notaio: Galzano (de) Giovanni fu Venturino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 379x183; latino
Conservazione: discreta

980
Instrumentum confessionis

1397 ottobre 21. Lemine Inferiore, "in burgo de -, in contrata de Puteo, in domo habitationis Simonis cui dic. Zaburius (?) de Zeris"
Già allegata al doc. n. 979 (citato nel testo). A tergo la nota: "in Christi", di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Tonolo fu Faziolo de Brunenis di Villa d'Almé a Mombeno (!) d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, agente anche a nome di Bono fu Martino de Cavanis di Villa d'Almé, entrambi cittadini di Bergamo, per il pagamento di £ 80 dovute in restituzione di un prestito, come da atto di obbligazione rogato dal not. Giovanni de Galzano in data 29 settembre 1392.
notaio: Galzano (de) Pagano di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 174x129; latino
Conservazione: buona

981
Instrumentum obligationis

1375 marzo 26. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, borgo Sant'Andrea, "in domo habitationis mei notarii"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVIII.
Obbligazione di Arnoldo d. "Presbiter" fu Giovanni d. "Solinaria", beccaio di borgo Sant'Andrea, verso il notaio rogante, che agisce a nome di Giovanni d. "Scurionus" fu Maffeo Bonaldus di Clanezzo, ab. nel detto borgo, di pagargli entro un mese £ 19 e sol. 4 per la vendita di some 1,5 di frumento.
notaio: Lauda (de) Bertramo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 112x218; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo II

982
Instrumentum obligationis

1466 aprile 19. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVIII.
Obbligazione di Tonolo fu Cristoforo de Bustigallis di Bonate verso Bertramo fu Augusto de Ranzonibus di Sedrina, ab. a Bonate Sotto, di pagargli entro la festa di S. Giorgio del 1469 £ 74, sol. 14 e den. 10, parte per la vendita di una certa quantità di granaglie, parte in restituzione di un prestito. Segue nota sottoscritta dal not. Antonio di Tommaso de Cavacis, che ha rogato, in data 21 aprile 1473, un atto di vendita di due pezze di terra, da Bertulina vedova del detto Tonolo a Bertramo, a titolo di soluzione del detto debito.
notaio: Federicis (de) Cristoforo di Bertolaxio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 674x177; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo V

983
Instrumentum venditionis

1404 novembre 12. Montello, nell'abitato, "in domo habitationis infrascr. dom. Iacobi, sub quadam portichu sita in dicta domo"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore e altra annotazione di mano della secondà metà del sec. XVI.
Vendita fatta da Cristoforo fu Bertramo de Ficienis di Montello, cittadino di Bergamo, ab. nel borgo di Caravaggio, a Giacomo fu nobile Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, di una possessione comprendente un sedime con casa, corte, aia ed orto, sito nell'abitato di Montello(1) e 12 pezze di terra, parte aratoria, parte anche vitata, parte prativa, e parte boschiva, una "arva" ed una anche con olivi, per complessive pert. 147, distribuite sul territorio di Montello, di Buzzone, di Gorlago e di Foppa de Chu, e diritti d'acqua sul torrente Seniga (confine W della 7a pezza, posta in territorio di Buzzone, in località "ad Roncham"), al prezzo di £ 260.
notaio: Lazeris (de) Alessandro fu Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1319x127; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 2
Note:
1. In questo punto potrebbe mancare un tratto del testo, poichè i fori di cucitura del margine super. del 2° f. sono sopra le linee di scrittura.

984
Introytus possessionis

1425 luglio 19. Bergamo, contrada Longuelo, "in infrascriptis petiis terre, in qualibet earum"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI e brevi annotazioni di mani del sec. XVII.
Immissione dei fratelli Antonio e Giorgio figli del fu Giacomo de Ficienis, eredi di questi in ragione di 2/3, agenti anche in nome del fratello Aluisio, erede in ragione di 1/3, in possesso di 2 pezze di terra site "in contrata de Longullo u. dic. in Pratis de Broseta" (delle quali una boschiva di pert. 28 ed una aratoria e vitata di pert. 50), compiuta da Zinino de Vischardis di Stabello, servitore del Comune di Bergamo, in forza della vendita fatta da Roberto di Francesco de Guidotis, cittadino di Bergamo, al defunto Giacomo de Ficienis, con atto rogato dal not. Betino di Maifredino Zampayla in data 29 gennaio 1415.
notaio: Ficienis (de) Betino di Pasino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 581x207; latino
Conservazione: discreta; danni: grossa macchia
segnatura vecchia: N° 16

985
Instrumentum locationis

1346 novembre 5. Montello, nell'abitato, "in sedumine habitationis infrascr. dom. Iacobi"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.; a tergo regesto di mano del sec. XVII.
Locazione per la durata di 2 anni fatta da Giacomo fu Pellegrino de Ficienis, cittadino di Bergamo, in Pagano fu Ardezone de Ficienis, di una pezza di terra aratoria e prativa sita in territorio di Albano, in località "in Ripa de Honeta" (confinante a N con il torrente Zerra), di pert. 20, al canone annuo di £ 3 a S. Martino, e dietro consegna di un cappone per l'investitura.
notaio: Foppa (dela) Lanfranco, di Buzzone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 264x214; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: N° 61

986
Instrumentum obligationis

1391 novembre 8. Lemine Inferiore, "in burgo de -, in contrata de Puteo, subtu quodam portichu heredum Tomaxii cui dic. Zinera de Reffo"
Obbligazione di Raimondo fu Ognibene d. "Busnardus" di Piazzalunga, ab. a Villa d'Almé, verso Giovanni d. "Zenolla" fu Alberto Dalmasonum di Clanezzo di Brembilla di pagargli entro il 1 febbraio p. v. £ 80 dovute per la vendita di 4 pezze di panno bergamasco grezzo.
notaio: Galzano (de) Giovanni fu Venturino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 273x230; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e abrasioni

987
Capitulum testamenti

1428 agosto 21. Bergamo, nella chiesa di S. Francesco
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; sul recto, nell'angolo sup. sin., la data trascritta da mano del sec. XVII.
Estratto del testamento di Maffea, figlia del fu nobile Giovanni de Preposullo e vedova di Stefano fu Pietro de Advocatis, cittadino di Bergamo, nel quale, fatta salva la costituzione ad eredi universali dei propri figli Maffiolo e Detesalvo, lega alla chiesa di S. Francesco di Bergamo £ 3 per 100 anni e 2 pesi di sale per 14 anni, con onere di celebrazione dell'anniversario.
notaio: Ulciporcis (de) Stefanino fu Giorgio
notaio autenticante: Giorgio fu Fachino de Salvetis di Cenate, defunto anzitempo, la copia è stata redatta per esteso dal figlio Giovanni Francesco
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 697x200; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
segnatura vecchia: N° 18

988
Instrumentum cessionis

1381 ottobre 29. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione fatta da Gasparolo d. "Bayus" fu Andriolo Montanarius di Milano Porta Romana, parrocchia di San Galdino, e da Clemente fu Albertolo de Vaprio di Milano Porta Orientale, parrocchia di San Giorgio al Pozzo Bianco, a Fachino fu Lanfranco de Caversenio, agente a nome di Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, entrambi cittadini di Bergamo, tutti i diritti vantati contro gli eredi di Giovanni fu Simone de Caversenio, cittadino di Bergamo, in ragione di 50 fiorini d'oro, quota residua di 150 fiorini che il detto Giovanni ebbe in prestito da Maffiolo d. Rossino fu Giovanni de Hermenulfis di Milano (con atto rogato dal not. Giacomo fu Gaspare Micherius di Milano, in data 24 marzo 1380), quota successivamente ceduta agli stessi Gasparolo e Clemente (con atto rogato dallo stesso not. Micherius in data 24 gennaio 1381).
notaio: Pinis (de) Guglielmo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 530x244; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole macchie

989
Instrumentum dati in solutum

1497 settembre 16. Bergamo, nella Cittadella(1), "in residentia infrascr. dom. Capitanei"
A tergo regesto di mano del sec. XVII.
Cessione fatta da Giovanni fu Sandrino "Bonfantus" de Tirabuschis di Serina, ab. "in contrata del Buscho de Serina", all'illustrissimo Marco fu *** Georgio, patrizio veneto, alla presenza del Capitano di Bergamo, di una metà indivisa della casa e dell'edificio del mulino con 2 ruote sito "in contrata del Buscho de Serina, u. dic. ad Molendinum Bonfanti", e dei relativi diritti d'acque, a titolo di soluzione del debito di 18 ducati, quota competente a Giovanni della somma di 80 ducati che egli e i suoi fratelli devono al Georgio per l'acquisto di una certa quantità di lana, compiuto a Venezia per mezzo dei Consoli dei Mercanti.
notaio: Asolaris (de) Giovanni Antonio fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 696x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 5
Note:
1. "in civitate et in civitatella Bergomi".

990
"Instrumentum liberationis"

1451 ottobre 26. Ponte San Pietro, nell'abitato, "in domo et habitatione Detesalvini dicti Batalini de Tayonibus de la Porthcia"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Liberazione di Lazzaro fu Orlando de Isabellis di Lecco, ab. a San Gervasio, ad Albertino fu Peterzolo de Prezate, cittadino di Bergamo, da ogni obbligo che sinora aveva a causa di una certa quantità di granaglie da lui depositata presso lo stesso Albertino.
notaio: Tayonibus dela Porthcia (de) Venturino di Detesalvino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 375x137; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

991
Instrumentum obligationis

1498 marzo 10. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in apotheca que exercitur per infrascr. Iacobum de Ternallis"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchie).
Obbligazione di Lorenzo fu Tomeo de Rota, ab. a Palazzago, verso Giacomo fu Tobia de Ternallis di Zanica (?) di pagargli entro il 1 agosto p. v. £ 14 e sol. 8 per la vendita di una certa quantità di granaglie.
notaio: Rota (de) Antonio di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x178; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 78

992
Instrumentum obligationis

1412 agosto 1. Sedrina, nell'abitato, "sub quadam lobia domus et habitationis Fadini f.q. Zamboni de Ranzonibus de Sedrina"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Mombeno (!) d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo di Brembilla, cittadino di Bergamo, verso Maffiolo d. "Minallus" fu Persevallo d. "Testinus" de Pesentibus di Brembilla, ab. a Sedrina, di pagargli entro S. Martino p. v. £ 50 dovute per la vendita di due pezze di panno basso "abretinus aparegiatus".
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 294x300; latino
Conservazione: buona

993
Instrumentum venditionis

1495 marzo 12. Lecco, nel borgo, "in contrata de Vianova, in quadam domo Antonii de Longis quond. fratris Melchionis"
Vendita fatta da Francesco fu Simone dela Betola, ab. "in loco dela Castanea vicinancie Consilii de Leuco", al fratello Battista, ab. nello stesso luogo, di una pezza di terra aratoria, prativa e vitata, con sopra una cascina, di pert. 3, sita "in territorio dela Castanea, u. dic. in Agro dela Castanea", al prezzo di £ 100.
notaio: Castelo (de) Pietro fu Giacomo, di Lecco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 418x183; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: N° 21

994
Instrumentum compromissi

1452 dicembre 11. Rossino, contrada Cornello(1), "in via publica, iuxta quamdam domum heredum q. Antonii de Gixlandis de Calolzio"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Compromesso tra Martino fu Zano e Pietro d. "Romazinus" fu Giovanni, entrambi della famiglia de Gixlandis di Calolzio, ab. "in Molendinis de Tovo" del comune di Rossino in Val San Martino, affinché Pietro possa terminare la costruzione di un nuovo mulino lungo il torrente Galaverna, in territorio di Rossino, senza recar danno alla seriola che muove il mulino di Martino.
notaio: Curte (de) Giovannino fu Antonio, di Caprino in Val San Martino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 613x193; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori
Note:
1. "in loco de Cornello territorii et vicinancie communis de Rossino".

995
Parabula

1432 marzo 15. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dominorum consullum"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore, ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Licenza concessa da Giacomo de Advocatis, giudice del Collegio di Bergamo, e da Pietro de Agazzis, procuratore, consoli di Giustizia del Comune di Bergamo, ai servitori del Comune, di rimettere Antonio de Ficienis, agente a nome proprio e dei fratelli Giorgio e Ludovico, in pieno possesso delle terre affittate ai fratelli Stefano e Giovanni de Polastris e al defunto Giovanni de Priacinis, al canone annuo di £ 42 e due capponi a S. Martino, essendo tali locatari decaduti dal contratto in seguito alla mancata consegna del canone entro i termini fissati, e di intimare agli stessi locatari di non intromettersi in tale atto, fermi restando i dirirtti dei de Ficienis sui canoni non ancora consegnati e i diritti dei locatari in ragione delle spese per le sementi dell'anno precedente e per le migliorie apportate.
notaio: Lallio (de) Lanfranco di Antonio, notaio dei Consoli di Giustizia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x193; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini, macchie

996
Testamentum

1521 febbraio 25. Umago (Istria), ("in Burgo Humagii"), "in domo habitationis infrascr. testatoris"
A tergo regesto di mano del sec. XVII, e tracce di un regesto precedente abraso.
Testamento di Aluisio Marzagnolus di Venezia, ab. ad Umago, che, alla presenza di Michele Sisanus giudice del "regimen" di Umago, dispone che al suo funerale sia celebrato un grande ufficio, secondo il costume di Umago, e di celebrare una volta sola la messa di S. Maria e la messa di S. Giorgio; lascia una "urna" di vino a Girolamo da Padova, ab. ad Umago, ed una ai Frati Serviti di S. Giacomo di Umago, perché preghino per la sua anima; e costituisce Caterina del Seno, nella cui casa vive, erede universale di tutti i propri beni mobili e immobili, ed in particolare, a titolo di legato, della propria parte della casa posseduta in indiviso con i fratelli a Venezia, in contrada San Gervasio.
notaio: Rother don Pellegrino fu Bernardo, pievano di Umago, notaio e giudice
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 243x168; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue autentica sottoscritta da Nicola Bapho, podestà di Umago per la Repubblica Veneta, in data 15 marzo 1521, con tracce di sigillo cereo perduto.

997
Instrumentum obligationis

1466 gennaio 15. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo habitationis Girardi de Mezate"
A tergo breve nota di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Cristoforo fu Gromerio dela Crota, cittadino di Bergamo, verso Maffeo fu Rogerio de Roxiate, cittadino di Bergamo, di pagargli entro un anno £ 60 per la vendita di una certa quantità di vino moscatello.
notaio: Marchisis (de) Vaileto di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 534x194; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: N° 19
Note:
Nella segnatura vecchia "9" corretto su "8".

998
Instrumentum locationis

1433 dicembre 6. Sorisole, "in quodam sedumine Betini dicti Pasche f. q. Alexandrini de Bariis (...) in quo exercet tabernam Petrus f.q. Comini dicti Capelli de Braganiolis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione per la durata di 5 anni fatta da Tediolo fu Berardo de Zanchis di Poscante, ab. ad Azzonica, in Giacomo fu Betino de Zeffis di Sedrina, di una pezza di terra "montiva" a bosco e a castagneto sita in territorio di Azzonica, in località "in Valle Nucis", di pert. 40, al canone annuo di £ 3 a S. Martino.
notaio: Casinis (de) Bartolomeo fu Giovanni, di Sorisole
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 466x197; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie estese, muffe

999
Instrumentum locationis

1488 aprile 3. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in apotecha librarie quam tenet ad fictum magister Silvester librarius de Maffeis scita prope Forum Bladi et scallas Pallatii"
A tergo breve nota di mano coeva e regesto di mano del principio del sec. XVI.
Locazione per la durata di 4 anni fatta da fra Ludovico dell'Ordine dei Minori di S. Francesco di Bergamo, figlio del fu giurisperito Noè de Acerbis, con licenza di fra Pietro da Vigevano, maestro di teologia e ministro provinciale dell'Ordine, in Francesco fu Aluisio de Candia, già connestabile di Porta San Lorenzo di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata, con piante di castagno, con una casa e con brolo, sita nella vicinia di Santa Grata inter Vites, in contrada Castagneta, in località Colle Aperto, di pert. 5, dietro consegna di £ 9 quale canone per i primi due anni.
notaio: Aroncho (ex) Bartolomeo fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1204x186; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.000
"Testamentum"

1478 novembre 24. Bergamo, vicinia di Sant'Antonio de foris, borgo Sant'Andrea, "in burgo Pallacii, in domo habitationis et camera cubiculari (...) dom. Nexine testatricis"
A tergo breve regesto di mano del secondo sec. XVI, completato da mano del sec. XVIII, e regesto in italiano di altra mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Testamento di Nexina fu Comino d. "Buzante" de Nigronibus della Costa(1), che cassando ogni precedente disposizione istituisce erede universale di tutti i propri beni mobili e immobili il Convento di S. Agostino di Bergamo, ed in particolare dell'ipoteca su £ 40 dovute dal defunto padre quale pegno per la sua dote, e costituita nel testamento di questi.
notaio: Rubis (de) Guglielmo di Bertolaxio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x189; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XLV Num. 12
Note:
1. Probabilmente Costa Imagna.

1.001
Instrumentum donationis

1364 aprile 7. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo hospitallis dom. Sancte Marie Magdalene"
A tergo breve nota di mano del notaio scrittore e regesto di mano della seconda metà del sec. XVI.
Donazione di Bertulina fu Alessandro d. Rana di Borgo Canale di Bergamo a Pietro fu Giovanni de Baniaticha di Borgo Santo Stefano, ministro della Società e Congregazione dei Disciplini e delle chiese ed ospedali di SS. Lorenzo e Bernabò e di S. Maria Maddalena di Bergamo, "qui unum corpus existunt", di una casa con corte, orto e brolo sita nella vicinia di Borgo Canale, in contrada Sudorno, in località "in Culteyo", di pert. 3, con onere di fitto di una brenta e un quartario di vino a S. Martino alla Canonica di S. Alessandro Maggiore, ogni anno in perpetuo dopo la morte della donatrice, e di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 6 sita nello stesso luogo, con onere di fitto di £ 3 e sol. 2, alle stesse condizioni, al Monastero di S. Chiara della Carità di Bergamo.
notaio: Turcenis (de) Bartolomeo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 541x243; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie estese, reciso l'angolo inf. sin.
segnatura vecchia: n° 30

1.002
Introytus possessionis

1470 febbraio 7. Capriate, "in infrascriptis petiis terre et qualibet earum"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e nota di mano del sec. XVIII: "1470.Beni di Capriate" (inchiostro nero).
Presa di possesso di due pezze di terra aratoria e vitata in territorio di Capriate, una in località "ad Campum Bergamini", di pert. 20 e tev. 6, ed una in località "in Farascha", di pert. 17, compiuta da Giacomino fu nobile Teutaldo de Suardis, cittadino di Bergamo, procuratore del Convento di S. Francesco (costituito con atto rogato dal not. Antonio di Defendino de Cerro in data 15 gennaio 1452), in forza della donazione di Tomaso fu Venturino d. Zano de Mariano al Convento stesso (con atto rogato dal not. Cristoforo di Graziolo de Greppis in data 1 maggio 1467).
notaio: Greppis (de) Cristoforo di Graziolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x284; latino
Conservazione: cattiva; danni: estese lacerazioni (restaurate)
segnatura vecchia: N° 32

1.003
Praeceptum sententiae

1469 settembre 16. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) iuducis rationis magnifici et generosi dom. Ioannis de Galetro (...) Pergami potestatis"
A tergo del 1° f. regesto in volgare di mano coeva.
Sentenza del giudice alla Ragione del Podestà di Bergamo, Giovanni Vittore de Feltro, nella causa sulla validità delle grida pronunciate ad istanza di Giovan Marco fu Agostino de Vavasoribus di Redona per la definizione delle coerenze e dei diritti di pertinenza della sua casa, posta nella città di Bergamo nella vicinia di Sant'Eufemia, e della sua cantina, posta lì presso, sotto la casa degli eredi di maestro Giovanni de Girardellis; diritti per i quali il detto Giovan Marco era in lite con maestro Giovanni de Rota e con Alessandro di Guglielmo de Tricio, agente quale procuratore del padre, proprietari di immobili confinanti.
notaio: Redona (de) Antonio di Lorenzo
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1602x107; latino
Conservazione: discreta
Note:
Redatto per esteso dal not. Graziolo fu Fanzagino de Fanzagis sulla base delle imbreviature del notaio rogante defunto, dietro incarico del Podestà Stefano Maripietro, conferito con atto rogato dal not. Nicola dela Vidalba in data 30 marzo 1471.

1.004
"Confessio"

1524 aprile 21. Colombaro (BS), "sub quadam porticu habitationis (...) mei not. sita apud ecclesiam dom. Sancte Marie parochialis terre de Columbario (...) contrada de Anzenigis"
Documento mutilo della parte inf., contenente le sottoscrizioni. A tergo breve annotazione di mano del notaio scrittore.
Dichiarazione resa da Bernardino fu Mino de Marciis e da suo figlio Natale su istanza di fra Giovan Giacomo di Zosimo de Marciis, dell'Ordine di S. Francesco, conventuale in Bergamo, agente in qualità di procuratore del padre, di non avere nulla da dire sul contenuto dei documenti, veri o falsi, riguardanti i beni del detto Zosimo, e di cassare quelli che possiedono, con il solo patto che detto Zosimo lascerà loro qualcosa nel proprio testamento [...].
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 266x218; latino
Conservazione: cattiva; danni: ampie lacerazioni al margine sinistro

1.005
Instrumentum cessionis

1407 maggio 20. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in hospitio habitationis nobilis et egregii viri dom. Guiscardini f.q. spectabilis nobilis et egregii viri dom. Petri de Lanciis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, abraso.
Cessione fatta da Cusina fu nobile Federico, nipote di Michele fu "miles" Guiscardo, cittadino di Bergamo, moglie di Giacomo fu nobile Michele, nipote di Testa fu "potentis miles" Alberto de Suardis, alla presenza del marito e del console Giovanni de Ayardis, a Giorgio fu il detto Alberto de Suardis, di tutti i diritti vantati nei confronti degli eredi del detto Michele suo avo e del detto Federico suo padre (come da lasciti testamentari degli stessi) e 1/3 dei diritti già vantati verso gli eredi del padre da sua sorella Beatrice, defunta, al prezzo di £ 400.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1148x195; latino
Conservazione: buona

1.006
Instrumentum locationis

1450 gennaio 6. Solto, contrada Sconico, "in domo habitationis heredum ser Galiazi de Forestis, in quo sedumine stare solebat Passerinus de Solto"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI. Pergamena tagliata per annullare l'atto.
Locazione per la durata di 5 anni fatta da Giovannina fu Giovanni de Lanzis vedova di Galeazzo de Forestis, curatrice testamentaria dei figli Comino, Giovannello e Betino, in Pecino fu Pasino de Crotellis di Gorlago, ab. a Montello, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in località "in Ripa", di pert. 15, al canone annuo di £ 5 a S. Martino.
notaio: Forestis (de) Bernardo fu Mazzolo fu Gaspare, di Solto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 316x204; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni
segnatura vecchia: N° 11

1.007
Instrumentum venditionis

1519 novembre 11. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo iuris et habitationis infrascriptorum dom. Cypriani et Iacobi Antonii fratrum de Colonio"
Documento mutilo: manca un 3° f. cucito, contenente le sottoscrizioni. A tergo breve nota di mano del notaio scrittore e regesto in italiano di mano del sec. XVIII (inchiostro nero).
Vendita fatta da Pietro fu nob. Marco de Suardis, cittadino di Bergamo, a Cipriano fu Lazarino de Colonio, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e del fratello Giacomo Antonio, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Guzzanica, in località "ad Campum Cerese seu ad viam de Iussanica", al prezzo di 165 ducati [...].
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; ff.2, membr.; 1005x178; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, muffe
segnatura vecchia: n° 79

1.008
Praeceptum

1342 luglio 20. Bergamo, "super regio nova Communis Pergami"
Fori per cucitura al margine inf.
Bando pubblico letto da Rogerio de Picollis, servitore del Comune di Bergamo, perché chiunque voglia testimoniare a favore degli eredi di Fachino fu Galicio de Artiffonibus di Lemine nella controversia riguardante i beni di questi, si presenti entro 10 giorni davanti ai Consoli di Giustizia del Comune di Bergamo prima che il possesso di tali beni sia conferito alla vedova di Fachino, Wernanna fu Barone fu Zoveno de Panizollis di Villa d'Almé.
notaio: Payerollis (de) Bertramo di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 136x129; latino
Conservazione: buona

1.009
Instrumentum liberationis

1527 maggio 10. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in rationaria Communis Pergami"
A tergo tracce del regesto di mano del notaio scrittore, abraso e due regesti conservati: uno di mano del sec. XVII (la stessa, pare, che ha apposto la segnatura vecchia), ed uno più ampio di mano del sec. XVIII.
Liberazione resa da fra Stefano da Cividate, frate guardiano del Convento di S. Francesco, a Bernardino de Barillis, depositario dei lasciti testamentari del rev. Simone de Brixianis, protonotario, e di Cristoforo de Brixianis, di £ 183 complessive, a favore dei Frati di S. Francesco, da ogni onere verso il Convento stesso, avendo ora riacquistato con quei denari una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in località "in Clauso Novello", che il Convento aveva ceduto a Venturino d. "Rocha", già servo del defunto Pellegrino de Ficienis, a titolo di soluzione di un legato di £ 25 che lo stesso Pellegrino aveva disposto in carico al Convento, costituito erede nel proprio testamento rogato dal not. Battista de Muzo in data 14 dicembre 1514.
notaio: Curteregia (de) Salvario fu Lazzaro
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1567x195; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori
segnatura vecchia: N° 4

1.010
Breve

1511 novembre 21 anno IX del pontificato. "Mallia, Portuensis diocesis"
A tergo nota di mano dello scriba con l'indicazione dell'ente destinatario e del contenuto; breve regesto in italiano di mano del sec.XVIII (la stessa della segnatura vecchia), seguito dalla nota: "dentro vi è l'originale" (riferentesi probabilmente all'atto di divisione oggetto del giudizio).
Breve di papa Giulio II al Convento di S. Agostino di Bergamo, di conferma della divisione dell'eredità del defunto Bartolomeo de Albricis, cittadino di Bergamo e "phisichus", che nel proprio testamento aveva assegnato al Convento 1/4 di tutti i propri beni, ed i restanti 3/4 ai figli Baldassarre, Cataldo e Antonio ed al nipote Raimondo, con divieto di alienazione a terzi e di locazioni a lunga scadenza prima di tale divisione.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 212x526; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni ai margini e lungo le piegatur
segnatura vecchia: rotolo XXXV num. 2

1.011
Litterae ducales

1566 marzo 1. Venezia, Palazzo Ducale
A tergo sigla di segretario di Cancelleria.
Ducale di Pietro Lauredanus di conferma di un atto, rogato da Baldassarre de Vitr[...], con cui fra Raffaele de Dugenis, dell'Ordine dei Frati Minori, e Nicola fu Antonio Arigonus costituiscono loro procuratore fra Maffeo de Dugenis da Bergamo, dell'Ordine di S. Francesco.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 135x392; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi, fori lungo le piegature

1.012
Instrumentum venditionis

1383 maggio 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Guglielmo d. Luca fu Alberto de Scaburiis di Piano al notaio rogante, agente a nome di Pietro fu Federico fu "nobilis miles" Guiscardo de Lanzzis di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Calcinate, in località "in Cassallis", di pert. 4,5, al prezzo di £ 21.
notaio: Blottis (de) Marchetto, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x225; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 17


1.013
Instrumentum venditionis

1467 febbraio 13. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in quadam stationem in qua exercent banchum infrascr. fratres de Lulmo"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Vendita fatta da Bartolomeo d. "Duchonus" fu Faustino d. Moro de Quartis di Villa d'Almé ai fratelli Raffaele e Andrea figli del fu Crotto fu Antonio de Lulmo, cittadini e abitanti di Bergamo, agenti anche a nome di Marco e Francesco loro fratelli, di una pezza di terra aratoria, vidata, prativa, a ronco, a castagneto e "brughiva" sita in territorio di Villa d'Almé, in località "in Vallebona", lambita ad W dal "rivus de Prata", di pert. 11, tavv. 15 e pd. 2, al prezzo di £ 135, sol. 13 e den. 6.
notaio: Damienis (de) Bonomo di Lanfranco, di Bergamo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1386x162; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni sul marg. dex. del 1° foglio
segnatura vecchia: N° 55

1.014
Instrumentum procurae

1545 ottobre 10. Padova, "sub porticu hospitii ser Iacobi Florini hospitis ad Insigna Angeli"
A tergo regesto di mano del sec. XVII.
Procura generale fatta da Orsino d. "Pra de die" (?) fu Giorgio de Castro, bergamasco ab. a Padova, in fra Girolamo dell'Ordine di S. Francesco, per la riscossione di un legato di 25 ducati disposto dalla madre Ursina a favore del Convento di S. Francesco di Bergamo.
notaio: Januensibus (de) Valerio fu Francesco, di Padova
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 580x151; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue autentica del podestà di Padova Pietro Marcellus, sottoscritta da Antonio de Leone cancelliere del Comune di Padova (resti di sigillo cereo, illeggibile).

1.015
Instrumentum venditionis

1484 ottobre 4. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Corce, borgo Sant'Andrea, "in Pigniolo, in domo habitationis infrasc. dom. mag. Bartolamei de Albricis"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno, in italiano, di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Antonio fu Enrico de Albricis di Scalve, ab. ad Onore, al fratello Bortolo, dottore in medicina, cittadino di Bergamo e di Venezia, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Castione, in località "in Moy sive in Pratalonga", di pert. 16, al prezzo di £ 280, in cui son computate £ 263 dovute da Antonio a Bortolo per fitti arretrati.
notaio: Rubis (de) Guglielmo di Bertolacio, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1110x192; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXXII num. 15

1.016
Instrumentum locationis

1393 marzo 30. Antegnate(1), nell'abitato
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione per la durata di 3 anni a partire da S. Martino u. S. fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Zano de Dalmasonibus di Clanezzo in Zanino d. Pendolo fu Degoldo de Ganasalibus, ab. a Fontanella(2), di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Fontanella, di pert. 7, al canone annuo di £ 4 e sol. 16 a S. Martino.
notaio: Moschardis (de) Giacomo, di Antegnate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 212x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 28
1. "episcopatus Cremone".
2. "districtus Cremone".

1.017
Instrumentum venditionis

1503 aprile 10. Mapello, nell'abitato, "in quodam sedumine heredum dom. Cristofori Vaneti de Bullis de Mapello"
A tergo due regesti, uno di mano pressoché coeva all'atto, l'altro, in volgare, di mano del sec. XVII (la stessa della segnatura vecchia).
Vendita fatta da Bartolomeo d. "Burlinus" fu Giovanni d. "Borella" de Manzonibus, ab. a Mapello, a Leonardo fu Giovanni d. "Vanetus" de Bullis, cittadino di Bergamo ab. a Mapello, di una pezza di terra aratoria e vitata con alberi sita in territorio di Mapello, in località "ad Dandum", confinante a S con la "aqua Dandi", di pert. 1 e tav. 14, al prezzo di 11 ducati d'oro veneziani.
notaio: Piligrinis (de) Gaspare di Luchino d."Cabellinus", di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 680x182; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N°207

1.018
Instrumentum venditionis

1440 maggio 17. Alzano, nella casa del notaio scrittore
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVII (la stessa della segnatura vecchia).
Vendita fatta da Maffiolo fu Bartolo de Grigis di Rigosa, ab. ad Alzano, a Comino di Bartolomeo Michele de Gazzis di Villa di Serio, di 3 pezze di terra site in territorio di Villa di Serio, una "sortiva montiva et vidata" in località "in Sortibus", di pert. 4; una "vidata ad moschatellum" nello stesso luogo, di pert. 2, ed una boschiva in località "in Valona", di pert. 3, al prezzo di £ 28.
notaio: Tirabuschis (de) Betino, di Serina
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 572x165; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°123

1.019
Instrumentum renonciationis

1503 aprile 10. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "super merchato veteri apud apotecham mag. Bertoletti sertoris f. Fachini de Zanchis"
A tergo due regesti, uno di mano pressochè coeva all'atto, l'altro in italiano, di mano del sec. XVIII.
Rinuncia di Giovanni Enrico fu "spect. legum doctor" Francesco fu Antonio de Albricis a tutti i propri diritti su terre, case e prati posti in territorio di Brusaporto, di Bagnatica e di Mezate, venduti "extra casale paternum" da Maffeo fu Antonio e da altri de Albricis, a beneficio del cugino "spect. et clarisS. artium et medicine doctor" Bartolomeo fu Enrico fu Antonio de AlbriciS.
notaio: Noris (de) Giovanni di maestro Bonomo, di Rigosa
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 705x172; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXVIII num. 8

1.020
"Instrumentum generalis solutionis"

1490 gennaio 30. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano coeva, ed altro regesto in volgare di mano del sec. XVII (la stessa della segnatura vecchia).
Quietanza rilasciata da fra Giovanni sindico del Convento di S. Francesco di Bergamo a Cristoforo di Giovanni de Personenis "ab Cero" per la remissione reciproca dei diritti vantati l'un verso l'altro e dei relativi beni, e in particolare per i fitti passati, "tam in carta quam extra cartam et tam in libro quam extra librum", ivi comprese certe quantità di "vassi a vulo" dati da ciascuno e l'impianto di certe viti fatto nella possessione "prefati ministri"(1) posta in territorio di Cerro.
notaio: Rota (de) Antonio di Giovanni, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 462x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°126
Note:
1. Così nel testo; forse un errore nell'uso del formulario, in luogo di "prefati conventus".

1.021
Instrumentum venditionis

1492 gennaio 26. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVII (la stessa della segnatura vecchia).
Vendita fatta da Giovanni de Portinaciis, vicario pretorio di Piacenza, a Pietro fu Bonomo de Tayaferris di Ponteranica, di una pezza di terra a campo e prato sita in territorio di Serina, in località "el Ponel", di pert. 10, al prezzo di £ 45, a titolo di soluzione del credito vantato verso Guarino fu Giacomo Civera di Serina.
notaio: Aspertis (de) Maffiolo fu Paolo, di Bergamo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1255x172; latino
Conservazione: cattiva; danni: diffuse macchie ed abrasioni
segnatura vecchia: n°141

1.022
Instrumentum obligationis

1461 novembre 23. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano coeva.
Obbligazione di Albertino fu Bartolomeo de Zinetis di Bergamo verso Albertino di Peterzolo de Prezate, notaio e cittadino di Bergamo, di assumersi tutto il debito di £ 138 che essi, lo stesso giorno, han contratto "in solido" verso i fratelli Antonio e Leone figli del fu Ciprio de Suardis di Bergamo, per la vendita di una certa quantità di guado, e di restituire la somma ai Suardi entro la Quaresima del 1463.
notaio: Sabbatinis (de) Antonio di Giacomo, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 540x193; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie diffuse

1.023
Instrumentum obligationis

1414 febbraio 10. Villa d'Almé, nell'abitato, "in quadam curte sita extra domum habitacionis heredum Tonoli dicti Mascarane de Plazolis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e di altra mano coeva la nota: "clx pd", che pare riferirsi all'ammontare della somma trattata.
Obbligazione di Leonardo fu Doratino de Beroys di Bergamo verso Bombeno d. "Sigezzus" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, di pagargli entro un mese £ 160, prezzo dovuto per 3 pezze di panno "blancte alte aparegiate" (!).
notaio: Panizolis (de) Antonio di Pietro, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 503x185; latino
Conservazione: buona

1.024
Instrumentum locationis perpetuae

1547 gennaio 7. Bergamo, convento di S. Francesco, "in claustro dicti conventus"
A tergo, di mano del sec. XVII, la segnatura "n° 179" seguita da un regesto sovrapposto ad annotazioni più antiche, non più leggibili; di mano del sec. XVIII la nota: "Le Cavette" e, di seguito al detto regesto: "con un altro instrumento inchiuso della stessa data e tenore".
Locazione perpetua fatta dai Frati del Convento di S. Francesco (22 frati singolarmente nominati) in Corradino fu Lazzaro de Solzia, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita "in loco de la Cavetta", nella vicinia di Santo Stefano, in località "al Chioso di Frati seu in Credatio", di pert. 8, al canone annuo di £ 28 a S. Martino, e con l'impegno da parte dei frati a celebrare ogni anno, dopo la morte di Corradino, un anniversario con 20 messe in un sol giorno.
notaio: Colleonibus (de) Marco d. Clerico, di Bergamo "de Galgari"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 705x203; latino
Conservazione: discreta; danni: foro nella parte sup., al margine sin.
segnatura vecchia: N° 43

1.025
Instrumentum locationis

1523 novembre 6. Bergamo, convento di S. Agostino, "in loco consueto capituli"
A tergo due regesti, uno di mano coeva ed uno in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa della segnatura vecchia).
Locazione per la durata di 3 anni fatta dai Frati dell'Ordine degli Eremiti Osservanti di S. Agostino di Bergamo in Agostino d. "de la Bastera" fu Giovannino de Gavassis di Lemine, di una pezza di terra prativa e vitata, con una casa ed aia, sita nella vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, "in contrata de Toffis" (confinante a S con la "via de Toffis", ad con il brolo del Convento e a N con le mura della Città), al canone annuo di £ 53, con patto che egli non possa subaffittarla e che il Convento possa liberamente tagliarvi alberi da opera senza per questo ridurre il canone, ed altre clausole particolari in caso di migliorie apportate con nuove piante o con la costruzione di nuovi edifici.
notaio: Colonio (de) Francesco fu Giacomo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1195x192; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XL num.28

1.025.1
Locazione

1523 novembre 6. Bergamo
Regesto in volgare del doc. n. 1025, di mano del sec.XVII.
Carta semplice; atto singolo; f.1, cart.; 298x202; volgare
Conservazione: buona

1.026
Instrumentum locationis

1508 febbraio 24. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano degli inizi del sec. XVI.
Locazione per la durata di 3 anni fatta da Pietro de Gratarolis di Bergamo, procuratore di Giacomo fu maestro Antonio de Trinallis, ab. a Bergamo, in Antonio fu Baldassarre de Mussinonibus di Zogno, notaio, di una casa con corte, con un forno "et cum uno corpore domus respondente versus mane super platea dicti loci de Zonio, in quo corpore est una hostiaria apothece", al canone annuo di £ 164.
notaio: Manzonibus (de) Alessandro di Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 965x207; latino
Conservazione: buona

1.027
Instrumentum retrodati et venditionis

1523 novembre 6. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, "in sala domus iuris et habitationis mei notarii"
A tergo due regesti, uno di mano del sec. XVI ed uno di mano del sec. XVIII (la stessa della segnatura vecchia).
Retrovendita fatta da Pecino fu maestro Giovanni de Rivellis di Bergamo, procuratore di Bernardino de Scotis di Milano, a maestro Girolamo fu maestro Giovanni de Maffeis di Bergamo, di 4 pertiche di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Scanzo, in contrada Terzago, in località "in Circa"(1), di pert. 9, al prezzo di 22 ducati d'oro, quota residua di un debito di 40 ducati d'oro che Bernardino aveva verso Girolamo.
notaio: Peterbellis (de) Girolamo di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1344x191; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LVI num. 13
Note:
1. A margine del testo, aggiunta da una mano di qualche decennio posteriore, è la postilla: "Archa", da intendersi come una correzione del toponimo.

1.028
Instrumentum dati in solutum

1504 gennaio 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Fori per cucitura al margine inf.; a tergo breve regesto di mano coeva, e il numero "20", di mano del sec. XVI.
Cessione della proprietà della terza parte in indiviso di una bottega posta in Bergamo nella vicinia di San Michele all'Arco, nella propria casa di abitazione, e nella quale esercita l'arte di aromataro, fatta da Francesco fu Giovanni de Nigrinis a Pietro fu Balsarino de Gratarolis, creditore verso di lui di £ 219 e in quanto cessionario dei crediti di Maffeo fu Venturino de Mutinonibus di Bracca, per 23 ducati, e di Domenico fu maestro Nicola de Licinibus, per 17 ducati, acquistati con atto rogato dal notaio Francesco de Terno, e in esecuzione di specifico mandato del Giudice della Ragione del Comune di Bergamo.
notaio: Valvassoris (de) Obertino di Fedele, di Carvico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 592x307; latino
Conservazione: discreta

1.029
[Instrumentum venditionis]

1568 agosto 27. (omessa la data topica)
Documento perduto. Riproduciamo il regesto contenuto nel Registro dell'Archivio Vecchio.
"Vendita fatta da Giovanni del magnifico cavalier Gabriele del fu Giovanni
notaio: Maiti Gioan Giacomo, di Gandino
Originale (?); atto singolo

1.030
Instrumentum venditionis

1503 gennaio 30. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce, "super lobia domus iuris et habitationis infrascr. dom. Gasparini (...) in burgo Pignoli"
A tergo regesto di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Vincenzo fu Baldassarre de Capitaneis de Muzo di Bergamo a Gasparino fu Giovanni de Grasenis di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio "de Lamagna Val de Filacho districtus Pergami, u. dic. ad Campum Ceresarum", di pert. 12, al prezzo di £ 164.
notaio: Benalis (de) Castello fu Guido, di Bergamo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1190x192; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 69

1.031
Arbitratum

1444 giugno 14. Bonate Sotto, nell'abitato, "in via publica iuxta taberna"
A tergo regesto di mano dell'inizio del sec. XVI e la nota di mano del sec. XVII: "Bonato".
Sentenza pronunciata da Viviano fu Bertramo d. "Tanus" de Vischardis di Stabello e da Fedele d. Fratello fu Benedetto de Agazis, arbitri eletti(1) nella causa vertente tra Aloisio fu Albertino de Cespedonibus, procuratore del Convento di S. Francesco di Bergamo, e Antonio d. "Gozius" fu Zambone de Ronzonibus: si condanna il Convento a pagare ad Antonio £ 2, e si stabilisce che questi possa in perpetuo attraversare a suo piacimento, con carri, bestie e persone, un cancello posto a chiusura di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Bonate Sotto in località "in Moyam", di pert. 2, di proprietà del Convento.
notaio: Madone (de) Armanino di Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1090x192; latino
Conservazione: discreta; danni: scrittura sbiadita nella parte sup. del 1° f.
Note:
1. Con il doc. n. 1032.

1.032
Instrumentum compromissi

1444 giugno 14. Bonate Sotto, nell'abitato, "in via publica iuxta taberna"
A tergo regesto di mano dell'inizio del sec. XVI e la nota di mano del sec. XVII: "Bonato".
Compromesso di Aloisio fu Albertino de Cespedonibus, cittadino di Bergamo, procuratore del Cnvento di S. Francesco, agente con licenza e consenso di fra Nicola da Bergamo, commissario del Padre Ministro dei Frati Minori, e di fra Giovanni de Buscho, frate guardiano del Convento, con Antonio d. "Gozius" fu Zambone de Ronzonibus di Sedrina per l'elezione di Viviano fu Bertramo d. "Tanus" de Vischardis di Stabello e Fedele fu Benedetto de Agazis quali arbitri nella lite tra essi vertente in merito a diritti di passaggio su una pezza di terra di proprietà del Convento, posta in territorio di Bonate Sotto.
notaio: Madone (de) Armanino di Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1325x186; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 29

1.033
Instrumentum venditionis

1531 maggio 6. Gandino, "in quadam domo iuris et habitationis (...) Gandini de Agogeriis de Gandino, in cenachulo, in contrata de Ferrariis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Pietro e Alberto figli del fu Venturino Bertolo de Traneis di Gazzaniga, ab. a Gandino, a Paolo fu Andrea de Vigano, ab. a Gandino, di una casa sita nell'abitato di Gandino, "in contrata de Ferariis", ovvero "de uno fundo domus vocate la Chaneva, cum soleriis tribus et suis lobiis ante et retro et cum coquina", al prezzo di £ 270.
notaio: Origiis (de) Giovanni fu Antonio, di Rigosa
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2680x187; latino
Conservazione: buona

1.034
Instrumentum compromissi

1494 giugno 23. Venezia, "in ducali palacio et officio magnificorum dominorum Auditorum Novorum Sententiarum"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; la segnatura vecchia, di mano del sec. XVII, è preceduta dalla dizione: "Processo B. Mazzo 2".
Compromesso tra il nobile Vincenzo de Brixianis, giurisperito e cittadino di Bergamo, e il Convento di S. Stefano(1) di Bergamo, nelle persone del priore Marino Giorgio e fra Alessandro da Alzano, sindico, per l'elezione di Marco Vitalba, giurisperito del Collegio dei Dottori di Bergamo, quale arbitro nella causa relativa ad un livello riscosso su una casa, ora pendente dinanzi al giudice Giovanni Antonio Barbaro ed al Collegio degli Auditori Novi alle Sentenze, per l'appello presentato dal de Brixianis contro la sentenza a lui contraria pronunciata dai Rettori di Bergamo, Pietro Contareno e Giovanni Mocenigo.
notaio: Fugaziis (de) Giovanni fu Bartolomeo, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x153; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n° 24
Note:
1. "Sancti Dominici seu Sancti Stefani".

1.035
Instrumentum obligationis

1473 giugno 17. Presezzo, "in quodam sedumine illorum Tonazii de Bernardis de Sudorno"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Zano fu Tonazio de Bernardis di Sudorno, ab. a Presezzo, verso Tommaso fu Zuchino Fedele d. Fratello de Agazis, ab. a Presezzo, per il pagamento entro un anno, a partire dal 1 agosto p. v., di £ 7 e sol. 3 dovuti a saldo della dote di Antonella, figlia di Zano e moglie di Tommaso.
notaio: Mafeis (de) Antonio Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 352x156; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo VI

1.036
Instrumentum renonciationis

1344 dicembre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Rinuncia di Giovanni fu Lanfranco de Antia, cittadino di Bergamo, verso il notaio rogante, che agisce a nome di Bonafede fu Zambello de Peterzanis, cittadino di Bergamo, a tutti i diritti vantati su una casa posta nella vicinia di Santo Stefano, "iuxta montem Sancti Stefani".
notaio: Raude (de) Mafeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x203; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e una lacerazione al margine dex.

1.037
Instrumentum renonciationis

1531 novembre 27. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in sala domus iuris et habitationis (...) dom. Salvarii de Curteregia"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Rinuncia di Alessandro de Rosenis verso il Convento di S. Francesco, nelle persone dei procuratori Daniele de Finardis, frate guardiano, e fra Bernardo da Pontirolo, a 4 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Longuelo, di pert. 19 complessive, possedute in locazione perpetua per successione ereditaria al cugino Alessandro, figlio del fu Stefano "beretarius", autore del contratto di locazione.
notaio: Zanchis (de) Giovan Girolamo Costanzio fu Belfante
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 985x187; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 25

1.038
Instrumentum venditionis

1457 marzo 19. Scanzo, "in quodam sedumine Tonini olim Guielmi Paganini de Capitaneis de Muzzo"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (ormai pressoché illeggibile) e nota di mano del sec. XVII (la stessa mano della segnatura vecchia).
Vendita fatta da Pasino figlio e procuratore di Lanfranco de Cararia di Serina, ab. ad Alzano Inferiore, a Mafeo fu Rogerio de Roxiate, di una pezza di terra "curizziva" con un albero di olivo sita "in terratorio de Scanzio sive de Roxiate", in località "ad Moscatellum de la Rocha", di pert. 2, al prezzo di £ 16.
notaio: Girardis de la Costa (de) Bertulio di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 977x185; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, erosioni lungo il margine sin. dei 2 ff
segnatura vecchia: N° 25

1.039
Instrumentum venditionis

1572 aprile 24. Scanzo, "in saleta domus iuris et habitationis mei notarii infrascr."
A tergo regesto di mano coeva.
Vendita fatta da Rocco e Stefanino figli del fu Francesco d. "Pecorus" de Bosellis di Scanzo a padre Agostino Maria, procuratore del Convento di S. Agostino in Bergamo, di pert. 2 e tav. 2,5 della parte settentrionale di una pezza di terra aratoria, partiva e vitata sita in territorio di Scanzo, in località Terzago, di pert. 6 e tav. 18, al prezzo di £ 220 e sol. 12.
notaio: Zanchis (de) Giovanni Giacomo fu Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 673x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LVII num. 19

1.040
Parabula

1418 ottobre 22. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Arigeti de Roganis de Faenzia vicarii magnif. dom. Potestatis"
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Mandato di Arigeto de Roganis di Faenza, vicario del Podestà e "subrogatus" dei Consoli di Giustizia del Comune di Bergamo, perché ogni servitore del Comuna possa procedere al pignoramento dei beni di Attino di Peterzolo de Ficienis, cittadino di Bergamo, in ragione di £ 400, vista l'obbligazione presentata da Lazarino fu Giovanni d. "Zampavolia" de Barillis di Bergamo, con la quale il detto Attino si impegnava a pagargli tale somma in soluzione del prezzo di 200 "centenaria" di guado "tritum et affinatum", entro un termine ormai scaduto.
notaio: Zampayla Betino di Maifredino, notaio del Vicario del Podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 380x173; latino
Conservazione: cattiva; danni: ampie lacerazioni lungo le piegature, restaurate

1.041
Instrumentum venditionis

1443 aprile 1. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, nel convento di S. Francesco, "in sacristia"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore (scrittura in gran parte ripassata da mano successiva) e brevi note di mano del sec. XVII, tra le quali: "Bonato", ricorrente anche in altri documenti (cfr. ad eS. i docc. n. 1031 e 1032).
Vendita fatta da Paolo fu Giovanni fu Paolo de Prezate, ab. a Bonate Sotto, agente a nome proprio, del fratello Bernardo e di altri familiari, a Nicola da Bergamo, frate guardiano del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Bonate Sotto, in località "ad Mureram", di pert. 5, al prezzo di £ 65.
notaio: Cerro (de) Antonio di Deffendino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1975x197; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 9

1.042.1
Instrumentum venditionis

1454 agosto 10. "Plizano" in Val di Sole(1), "sub portichu domus habitationis Gasparini f.q. Placii de Lulmo"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Vendita fatta da Giovannino d. "Parinus" di Ognibene del Cantono, del comune di Valnegra in Val Brembana, a Tonolo fu Amrbogio d."Garellus" de Gratarollis di Oneta, di due pezze di terra prativa e campiva site "in territorio del Cantono", in loc. "in Vendullo", di pert. 6 complessive, al prezzo di 31 ducati d'oro.
notaio: Calvis (de) Bergamino di Giovanni, di Moio, ab. Val di Sole
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 453x236; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazione dell'angolo sup. sin.
Note:
1. "in Plizano plebis Volsane Vallis Solis".

1.042.2
Instrumentum locationis

1454 agosto 10. "Plizano" in Val di Sole, "sub portichu domus habitationis Gasparini f.q. Placii de Lulmo"
(sullo stesso supporto di 1041.1).
Locazione annuale delle due pezze di terra appena comperate fatta Tonolo de Grataroliis di Oneta a Giovannino d. "Parinus" del Cantono di Valnegra, al canone di £ 5, sol. 15 e den. 6 da pagarsi a S. Martino.
notaio: Calvis (de) Bergamino di Giovanni, di Moio, ab. Val di Sole(2)
Originale
Note:
2. La sottoscrizione del notaio rogante è presente solo in chiusura del primo atto, ma è da intendersi come valida per entrambi, per questo mantenuti uniti su un unico supporto.

1.043
Instrumentum venditionis

1430 settembre 5. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "in domo habitationis infrascr. Petri de Rosenis not."
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Domenico fu Fachino de Companionibus di Treviglio a Benedetto d. Santo fu Zambone de Artonio, cittadino di Bergamo, di 3 pezze di terra site in territorio di Ciserano, delle quali due aratorie e vitate, in località "in Archa Vota" (confinante a N con la Strada Francesca), di pert. 10 in tutto, e la terza aratoria e "guastiva" in località "ad Pomarolum", di pert. 2, al prezzo complessivo di £ 50.
notaio: Rosenis (de) Pietro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 725x215; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 22

1.044
[Instrumentum compromissi]

1409 febbraio 23. (omessa la data topica)
Documento perduto. Riproduciamo il regesto contenuto nel Registro dell'Archivio Vecchio.
"Compromesso stabilito tra Giacomo Ficieni da un parte e Menino Arioli
notaio: Zucchi Gio. Giacomo, di Bergamo
Originale (?); atto singolo

1.045
Instrumentum venditionis

1458 maggio 2. Trescore, "in contrata u.dic.in Strata, videl. in quadam caminata existente in quodam sedumine habitationis Melchionis f.q. dom. Antonii de Lanzis civis Pergami"
A tergo regesto di mano del sec. XVII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia); altre note della stessa, tra le quali dei calcoli, al recto del 2° f., al margine sin.
Vendita fatta da maestro Stefano fu Venturino de Terno, "piliparius", cittadino ed abitante di Bergamo, a Ludovico fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, abitante a Montello, del dominio utile di una casa con corte, con 3 aperture per bottega sulla strada pubblica, sita a Bergamo nella vicinia di San Pancrazio, "in contrata u. dic. in Gombeto", soggetta al pagamento di un censo annuo di £ 15 a S. Michele a beneficio di Marziale fu Onofrio de Prezate, cittadino di Bergamo, al prezzo di £ 600.
notaio: Perinis (de) Venturino fu Bertolino, di Gazzaniga
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1362x187; latino
Conservazione: discreta; danni: leggermente sbiadita la scrittura del 1° foglio
segnatura vecchia: N° 37

1.046
Testamentum

1528 maggio 26. Bergamo
A tergo regesto di mano del sec. XVII.
Testamento di Antonio fu Alberto de Zambellis di Rota, cittadino di Bergamo, che nomina eredi universali i nipoti Francesco fu Giovanni e Alberto fu Angelo, figli di suoi defunti figli, e lega al Convento di S. Francesco una pezza di terra aratoria vitata e prativa sita in territorio di Caprino, una pezza di terra aratoria con casa in Lovere ed una sul monte Marenzio, con obbligo di una messa quotidiana in perpetuo per la propria anima, da celebrarsi nella chiesa di S. Francesco.
notaio: Facheris (de) Bernardo fu Bartolomeo
notaio autenticante: Domenico fu Bertulino de Robertis redige in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante defunto per delega del podestà Nicola Salomon
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; ff.2, membr.; 670x247; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 29
Note:
Segue autentica delle sottoscrizioni notarili del podestà Marco Mauroceno in data 16 febbraio 1531, sottoscritta da Giovan Battista de Colleonibus, cancelliere del Comune di Bergamo (tracce di sigillo).

1.047
Instrumentum venditionis

1462 giugno 19. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in stacione Croti de Lulmo"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Vendita fatta da Cristoforo fu Gromerio de la Crotta, procuratore di Giacomo fu Marchiondo de Colionibus, a Gabriele fu Giovanni de Lulmo (tutti cittadini di Bergamo), di 4 pezze di terra site in territorio di Mozzo Superiore, una con casa e brolo aratorio e vitato di pert. 9,5, sita nell'abitato, altre due aratorie e vitate nelle località "in Campo Retondo", di pert. 9, e "in Longuris", di pert. 16, ed una prativa il località "ad Pratum de la Palumbina", di pert. 12, al prezzo complessivo di £ 750.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2405x206; latino
Conservazione: discreta; danni: limitate lacerazioni nella parte sup. del 1° f.
segnatura vecchia: N° 38

1.048
"Testamentum"

1494 marzo 6. Bergamo, vicinia di Sant'Antonio de foris, borgo Sant'Andrea
A tergo nota di mano del notaio scrittore.
Testamento di Cristina fu Cavalero de Cavaleris di Treviolo, vedova di Zinino Soldato de Belintendis, con il quale costituisce erede universale la figlia Domengina, alla quale subentrerà, in caso di morte prima delle nozze, l'altra figlia Francesca, già sposata, e in caso di morte anche di questa, il figlio Cosma, professo dell'Ordine dei Canonici Regolari di S. Agostino della Congregazione Lateranense, ora residente nel Convento di S. Spirito di Bergamo; nel quale Convento chiede di essere sepolta, legando ad esso sol. 40 a beneficio della propria anima, e alla chiesa di S. Alessandro della Croce, per la fabbrica, £ 10 di un credito pendente e sol. 20.
notaio: Rubis (de) Guglielmino di Bertolaxio, di Zogno
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1067x166; latino
Conservazione: buona

1.049
"Testamentum"

1521 marzo 27. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano, "in loco ubi fiunt conscilia pro Consortio Sancti Alexandri in Columna"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII; di questa anche una precedente segnatura: "L 29", depennata.
Testamento del prete Giacomo fu Pietro de Locatello, cittadino ed abitante di Bergamo, in cui costituisce erede universale il Consorzio di S. Alessandro in Colonna di Bergamo, con obbligo di celebrare ogni mese, in perpetuo, sulla sua tomba nel Convento di S. Francesco, una messa alla quale partecipino tutti i frati del Convento stesso, al quale lascia anche un calice e paramenti di sua proprietà.
notaio: Cavazis (de) Vincenzo di Pietro
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1770x182; latino
Conservazione: discreta; danni: cadute di inchiostro nel 1° foglio.
segnatura vecchia: N° 29

1.050
Instrumentum venditionis

1466 novembre 6. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano, "in quadam statione (...) quam tenet infrascr. Zannus de Pisonibus de Spirano sertor"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Michele fu Cristoforo de Agazzis di Bergamo ad Antonio fu Pellegrino de Vitibus di Bergamo di una pezza di terra sita in territorio di Zanica, in località "in Corzano", di pert. 16, al prezzo di £ 20.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 682x174; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N°115

1.051
Instrumentum venditionis

1596 maggio 24. Borgo di Terzo, nell'abitato, "in ciltro terraneo domorum iuris et habitationis mei notarii"
A tergo regesto di mano del sec. XVII.
Vendita fatta da Bartolomeo fu Gian Pietro de Bonettis di Luzzana al rev. padre Bartolomeo da Tagliuno, procuratore del Convento di S. Francesco, e a fra Francesco de Tertio, di una pezza di terra aratoria vitata e con alberi da frutto sita in territorio di Luzzana in località "sotto la Costa da Lusana", di pert. 4, tav. 14 e once 8, soggetta a decima a favore della chiesa di S. Bernardino di Luzzana, al prezzo di £ 1334.
notaio: Cavali (de) Bartolomeo fu Pietro, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 763x174; latino
Conservazione: discreta

1.052
Instrumentum venditionis

1590 febbraio 3. Luzzana, "in loco de la Costa (...) ante domos iuris infrascripti Jo. Petri Augustini"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e altro regesto di mano del sec. XVIII, la stessa che ha apposto la segnatura vecchia, casssandone una precedente: "N°176".
Vendita fatta da Giovanni Pietro fu Agostino de Bonettis di Luzzana al rev. Marco Antonio de Balestris di Cividate, procuratore del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra aratoria, vitata e con alberi sita in territorio di Luzzana, "in contrata de la Costa, u. dic. al Brogario", di pert. 3, soggetta a decima a favore della chiesa di S. Bernardino di Luzzana, al prezzo di £ 435.
notaio: Tercio (de) Lorenzo fu Bernardino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x167; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 29

1.053
"Instrumentum renuntiationis"

1452 febbraio 14. Bergamo, vicinia di Sant'Agata, "in domo abitationis infrascr. dom. Firme de Siccis et in caminata ipsius domus"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVI, con integrazioni successive, e due note di due diverse mani del sec. XVI: "nullius valoris".
Rinuncia fatta da Firma fu Fermo de Siccis di Caravaggio, vedova di Gualtiero de Suardis di Bergamo, in Gaspare de Clivatis, preposito della Cattedrale di Bergamo e patrono della Misericordia di S. Maria Maggiore, in Giovanni de la Crotta di Bergamo, del Terz'Ordine di S. Francesco e ministro della Misericordia, e in tutti i credendari di questa, a tutti i diritti di usufrutto a lei spettanti sull'eredità del marito quali definiti nell'atto di divisione tra lei, la Misericordia e il Convento di S. Francesco.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 507x302; latino
Conservazione: discreta
Note:
Oltre alle sottoscrizioni dei notai rogante e scrittore, vi sono le sottoscrizioni di tre "secondi notai" e lo spazio per una quarta.

1.054
Instrumentum compromissi

1409 febbraio 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuridicalle (...) dom. Mafey de Mafeis de Lamaturre, vicarii (...) pergamensis potestatis"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI.
Compromesso tra Giacomo fu Giorgio de Ficienis, cittadino di Bergamo, e Menino fu Anselmino de Ciriolis, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e del genero Pasino fu Pecino de Albanis di Gorlago, per l'elezione di Altino fu Peterzolo de Ficienis, Fedrigino fu Reinaldo de Zoppo e Bernardino fu Pecino de Albertonibus di Vertova quali arbitri sopra tutte le controversie tra essi pendenti.
notaio: Brembilla (de) Antoniolo di Pacino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 667x194; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 6

1.055
"Testamentum"

1516 febbraio 15. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Testamento di Stefano fu Francesco Corbella, cittadino di Bergamo, redatto di proprio pugno alla vigilia della partenza per l'Ungheria, in cui costituisce eredi di tutti i propri beni i figli Francesco e Cristoforo, ed usufruttuaria la moglie Giulia; dispone un legato di £ 25 a beneficio della Fabbrica di S. Alessandro in Colonna, uno di 10 ducati d'oro alla Fabbrica di S. Rocco nella contrada di Broseta, uno di £ 10 al Consorzio di S. Alessandro in Colonna, uno di £ 4 al Monastero di S. Grata, ed uno di £100 a beneficio dei poveri. Precede un breve atto (in latino), datato 20 febbraio, in cui notaio certifica la consegna del testamento, scritto su carta, chiuso e sigillato, da parte del testatore a Francesco fu Vincenzo de Brixianis, depositario. Quindi, in data 8 ottobre, alla presenza del testatore e del depositario, il testamento (in volgare) viene aperto e trascritto (compreso un lungo attergato) ed autenticato dal notaio.
notaio autenticante: Stinario (de) Meiorino fu Nicola
Copia autentica; atto singolo; ff.3, membr.; 1554x174; volgare
Conservazione: buona

1.056
Instrumentum venditionis

1466 ottobre 13. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
tergo breve regesto di mano coeva ed altro regesto di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Michele fu Cristoforo de Agazzis di Zanica ad Antonio fu Pellegrino de Vitibus, di due pezze di terra incolta sita in territorio di Zanica, una in località "ad Ronchos", di pert. 11, e l'altra in località "in Comunibus de subtu", di pert. 15, al prezzo di £ 35.
notaio: Melioratis (de) Andrea di Manfredino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 724x182; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N.106

1.057
Instrumentum venditionis

1507 maggio 9. Bergamo, convento di S. Francesco
A tergo regesto di mano del sec. XVII, e di altra mano pressoché coeva la segnatura: "n° 86", depennata.
Vendita fatta da Cristoforo fu Antonio de Bisolis, ab. ad Urgnano, al rev. Giovan Pietro da Albino, frate guardiano del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra prativa sita in territorio di Urgnano, in località "ad Mascharonam", di pert. 9, al prezzo di £ 100: somma legata al Convento dalla nobile Lucrezia fu Mafeo de Suardis, moglie di Bono de Coregis, cittadino di Bergamo, perché fosse investita in una proprietà di pari valore con onere di celebrare ogni mese una messa per la sua anima nella chiesa del Convento.
notaio: Duxiis (de) Bernardino di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.6, membr.; 3135x157; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 11

1.058
Instrumentum compositionis

1429 novembre 13. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto coevo ed altro regesto di mano del principio del sec. XVI. Fori per cucitura al margine inf. dx.
Transazione tra Bertolino de Baniatis e Bergamino de Benaleis, procuratore della moglie Ursina fu Galeazzo de Forestis, per la cessione e l'investitura di una pezza di terra prativa sita parte in territorio di Montello e parte in territorio di Albano, in località "in Prato Grando", di pert. 100, e di un'altra pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Montello, in località "ad Sepellum", di pert. 20.
notaio: Bernardis (de) Pietro fu Tommaso
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1425x218; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie diffuse nella parte super. del 1° f.
segnatura vecchia: N° 26

1.059
Instrumentum venditionis

1531 settembre 27. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in studio domus habitationis mei notarii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta dal prete Francesco fu Giovan Pietro de Pesentibus, ab. in Borgo San Leonardo, a maestro Girolamo fu maestro Giovanni de Mora, agente a nome proprio e del fratello Giovan Battista, di una casa con bottega affacciata sulla strada pubblica, sita in Borgo San Leonardo, "in contrata de Oxio", al prezzo di £ 100.
notaio: Tertio (de) Giovan Giacomo fu Maffeo
notaio autenticante: Pietro fu Antonio de Bageris ha redatto l'originale per esteso in base all'imbreviatura del notaio rogante
Originale; atto singolo; ff.6, membr.; 3645x192; latino
Conservazione: discreta

1.060
Instrumentum locationis

1441 agosto 23. Casnigo, "sub lobia domus habitationis infrascr. Gualterii Cigeti"
Locazione decennale fatta dai fratelli Scipione e Mazzolo, figli del fu Gualtiero de Suardis, cittadino di Bergamo, in Pietro e Antonio figli del fu Zano de Cazzis di Casnigo, agenti a nome proprio e di altri coeredi della parentela de Cazzis, di 6 pezze di terra, parte prative e parte aratorie, site in territorio di Casnigo, per complessive pert. 6 e tav. 16, al canone annuo di £ 29 e sol. 10 a S. Martino.
notaio: Capitaneis de Cazanicho (de) Taddeo fu Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 674x196; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie diffuse nella parte sup.

1.061
Introytus possessionis

1429 febbraio 18. Asnenga, "in infrascriptis peciis terre"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Presa di possesso di varie pezze di terra di diversa qualità, per complessive pert. 1677, site in territorio di Asnenga, e del sedime dell'abitato stesso di Asnenga, circondato da un muro e da un fossato, con all'interno dei ruderi, compiuta dal nobile Giovanni fu Pietro de Lancis, in quanto erede del padre e del fratello Viscardino, figlio dello stesso Pietro de LanciS.
notaio: Caspis (de) Giovanni, di Buzzone(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 643x212; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. "de Bizono", probabilmente un errore di scrittura.

1.062
Praeceptum sententiae

1500 giugno 11. Bergamo, nel Palazzo del Comune, "ad banchum iuris spectabilis et sapientis legum doctoris dom. Branchini de Soltia iudicis rationis Communis Pergami"
A tergo due regesti, uno di mano coeva ed uno di mano di poco posteriore.
Sentenza del giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, Branchino de Soltia, che, su istanza del not. Pietro de Gratarolis, tutore degli eredi di Giacomo de Trinallis del Borghetto (di Palazzago), creditori verso Domenico fu Maffeo Scaramelus del Borghetto di £ 36 per la vendita di una certa quantità di biada fatta a Domenico dal padre, debito per il quale Domenico aveva già ricevuto intimazioni di pagamento, condanna ora gli eredi dello stesso Domenico a cedere a Francesco de Gromo, cambiavalute e cittadino di Bergamo, parte di una pezza di terra a prato e con alberi sita in territorio di Palazzago, "in contrata de Alborgeto, u. dic. in sedumine illorum Scaramelli", per la quale Francesco paga a Pietro, per conto degli eredi de Trinallis, £ 24 a titolo di soluzione di una parte ancora pendente del debito, e £ 19 e sol. 16 come rimborso delle spese da lui sostenute nella sua funzione di tutore degli eredi stessi.
notaio: Russis (de) Bernardo di Antonio d. Romano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 732x205; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole abrasioni nella parte sup.

1.063
Instrumentum consolti

1423 agosto 1. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in domo habitationis Donadini de Barzizis"
A tergo regesto di mano coeva, pressoché illeggibile.
Investitura fatta da Antonio fu Gabriele de Baulis, cittadino di Bergamo, in Lucia di Almerio de Almeris, sua sposa, di £ 120 a titolo di pegno per la di lei dote.
notaio: Fugatia Zinino fu Giacomo
notaio autenticante: Marino Fugatia, figlio del notaio rogante, redige l'atto in pubblica forma traendo dall'imbreviatura di questi, defunto.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 614x194; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse

1.064
Instrumentum locationis

1496 febbraio 6. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in domo habitationis infrascripti de Trinallis, iuris dominorum Ludovici, Petri et Galiazii de Suardis fratrum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, ed altro regesto di mano del sec. XVIII.
Locazione triennale fatta da Giacomo fu Antonio de Trinallis di Averara, ab. a Bergamo, in Bertramo fu Zambono de Previtalibus di Solza, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Solza, in località "in Matronali", di pert. 5,5 circa, al canone annuo di 10 sestari di frumento da consegnarsi a Bergamo il giorno di S. Lorenzo.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balsarino
notaio autenticante: Santino fu Gervaso de Cavanis redatto l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2194x172; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N. 91

1.065
Instrumentum venditionis

1501 aprile 3. Bergamo, vicinia di San Salvatore seu de Antescolis, "in domo habitationis infrascriptorum fratrum emptorum"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVIII.
Vendita fatta da Gasparino d. "Carabellus" fu Cristoforo de Mariano, ab. a Capriate, a Bernardo fu Domenico de Caversenio, cittadino di Bergamo, agente anche a nome del fratello, di una pezza di terra boschiva sita "de subtu Fossatu Pergamense u. dic. in Ronchala", di pert. 4, tav. 12, pd. 9 e on. 5, al prezzo di £ 22 e sol. 13.
notaio: Viscardis (de) Arigetto fu maestro Bartolomeo, di Stabello
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 665x160; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LI num. 3

1.066
Instrumentum locationis

1431 novembre 19. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo, di due diverse mani pressoché coeve al documento, un breve regesto e la nota "de Prezate".
Locazione decennale fatta dal "sapiens vir" Giacomo fu Marco de Avocatis giudice della Città di Bergamo, agente anche a nome dei fratelli Felice e Giovanni, in Giacomo fu Graziolo de Prezate, barbiere di Bergamo, e in suo figlio Graziolo, di una bottega sita in città nella vicinia di an Matteo, con un ingresso aperto sulla "Platea Nova Magna Communis Pergami", al canone annuo di 10 ducati d'oro o di £ 30 da pagarsi il giorno di S. Martino.
notaio: Ambivere (de) Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1211x214; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini, parzialmente restaurate
segnatura vecchia: N° 43

1.067
Instrumentum venditionis

1470 dicembre 11. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Donato fu Giovanni de Venturellis di Rosciate a Maffeo fu Rogerio de Rosciate, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra "montiva, lavorativa et in parte vidata ad mochatellum et partim ad vernatium", sita in territorio di Scanzo "seu de Rosciate", in contrada San Pantaleone, in località "in Valle Bona", di pert. 1,5, al prezzo di £ 25.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 592x180; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 31

1.068
Arbitratum

1533 febbraio 27. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo breve regesto in volgare di mano del sec. XVII.
Sentenza arbitrale pronunciata dal notaio Giovanni Battista di Antonio de Capitaneis de Mutio nella causa vertente tra Giovanni Andrea fu Marchettino, il conte Bartolomeo fu Ursino ed i fratelli Giovan Pietro e Giovanni Giacomo figli del fu Francesco, agenti anche a nome dei fratelli Marco e Alessandro, tutti della parentela de Rota di Bergamo.
notaio: Donasellis (de) Battista fu Lanfranco
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2725x172; latino
Conservazione: discreta; danni: consunto il 1° foglio
segnatura vecchia: n° 45

1.069
Instrumentum donationis

1413 febbraio 5. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in quadam domo habitationis infrascr. dom. Cusine de Fara scita prope Rocham"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI; di mano del sec. XVI avanzato, la segnatura: "128".
Donazione fatta da Cusina fu Venturino de Ubiallo, vedova di Federico de Fara, cittadino di Bergamo, al notaio rogante, che riceve a nome del Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore di Bergamo, ed a Tonolo fu Giovanni de Ulzinate e sua moglie Raineta fu Tonolo de Zuchis, di una casa con corte ed orto sita nella vicinia di Sant'Eufemia, "sub Rocha Pergami".
notaio: Capitaneis de Cazanicho (de) Taddeo fu Andriolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 967x213; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 32
Note:
In calce, di mano dello stesso notaio de Seminatis, una nota che ricorda la morte di Cusina in data 15 marzo 1414.

1.070
Instrumentum dationis in solutum

1521 ottobre 23. Averara, "in loco de Lulmo communis Averarie archiepiscopatus Mediolani, in camera cubicularii (!) mei infrascr. Antonii not."
A tergo due regesti, uno di mano coeva ed uno di mano del sec. XVIII.
Cessione fatta da Giovanni fu Augusto fu Giovanni de Maysis di Piazzatorre (in Val Brembana oltre la Goggia, Vescovado di Bergamo), a Simone fu Andrea de Camaratis "de Mugiascha predicti communis de Averaria", di una pezza di terra prativa e campiva, con una "tegia murata et plodata", sita in territorio di Piazzatorre, in località "in Coren", di pert. 6, a titolo di soluzione di un debito di £ 110 contratto con atto di obbligazione rogato dal not. Pietro de Carale.
notaio: Mascheronibus (de) Antonio fu Bono, di Olmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 542x190; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 58

1.071
Instrumentum venditionis

1404 maggio 7. Scalve, "in contrada de Vicomaiori (...), in domo habitacionis infrascriptorum domini Iohannis et Francisci venditorum"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di poco posteriore.
Vendita fatta da Giovanni fu Lanfranco de Capitaneis de Scalve e da suo nipote Francesco fu Pellegrino fu Lanfranco a Scalvino d. "Rossus" fu Pietro de Carizonibus "de suprascripta contrada de Vicomaiori", dei due terzi in indiviso di una pezza di bosco d'abeti sita in territorio della contrada Vilmaggiore, in località "in Pagera desuper Vicominori, et est in sponda pendente versus mane parte" (confinante a N con il "mons Vendecle"), al prezzo di £ 15.
notaio: Capitaneis de Scalve (de) Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 164x223; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi corrosioni e macchie lungo le piegature
segnatura vecchia: rotolo III

1.072
Instrumentum locationis

1462 marzo 5. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del principio del sec. XVI, con aggiunte di mano settecentesca (la segnatura vecchia parzialmente abrasa).
Locazione quinquennale fatta da Detesalvo fu Stefano de Avocatis, cittadino di Bergamo, in Giovannino, Pietro e Martino figli del fu Boneto "Seyta" de Moschenis di Valdimania, ab. a Sotto il Monte, di una pezza di terra "silvata partim vidata et castenata" sita in territorio di Mapello in località "ad Planam", di pert. 28, al canone annuo di £ 4 a S. Martino.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1225x196; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 50

1.073
Instrumentum cessionis

1456 novembre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Documento mutilo: recisa la parte inferiore; a tergo regesto di mano coeva, pressoché illeggibile.
Cessione fatta da Giovanni fu Alessandro de Sumzonio, giurisperito e cittadino di Bergamo, ad Alessandrino fu Franceschino de Muzzo, cittadino di Bergamo, di tutti i diritti e i crediti vantati nei confronti di Tonolo fu Ambrosino de Gratarolis di ***, per un valore di £ 55, e di un altro credito di £ 135 vantato in qualità di curatore dei propri fratelli Lorenzo e Pietro, verso lo stesso Tonolo.
notaio: [...]
Originale (?); atto singolo; f.1, membr.; 332x193; latino
Conservazione: discreta; danni: foro naturale e taglio cucito prima della scrittura

1.074
Instrumentum venditionis

1383 marzo 24. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in stacione spiziarie Antonii qui dic. Lisinollus q. Fachin de Briolo spiciarii civitatis Pergami"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Giovanni fu Acursio d. "Occha" de Loare, cittadino di Bergamo, ad Andriolo fu Bonomo de Artonio, cittadino di Bergamo residente nella vicinia di Santo Stefano, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Ciserano, in località "in Bruzicha seu in Ronchula" (lambita ad W dal Fosso Bergamasco), di pert. 6, al prezzo di £ 50.
notaio: Blottis (de) [...]
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 610x183; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse, pergamena scurita
segnatura vecchia: N° 9

1.075
Instrumentum procurae

1459 gennaio 15. Venezia, "super rippem remeriorum"
A tergo breve regesto di mano del sec. XVIII.
Procura generale conferita da Antonio fu Bono fu Pedruzzo de Gariboldis di Zogno, ora residente a Cividale del Friuli, ad Alberto fu Zano "Tabarinus" de Rapis di Cornalta, cittadino di Bergamo, e alla propria moglie (non presente all'atto) Bona fu Bonomo Constanzo de Russis di Endenna, cittadino di Bergamo, per la riscossione di tutti i propri crediti e con facoltà di agire in giudizio a proprio nome.
notaio: Nigronibus de Lapiancha (de) Marchisio di maestro Antonio, di Bergamo(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x132; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo IV
Note:
1. Abitante a Venezia, "in confinio Sancti Caxiani".

1.076
Instrumentum consolti

1441 novembre 26. Urgnano, "in burgo de -, in domo habitationis infrascr. Laurencii"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Investitura fatta da Lorenzo fu Bonomo d. "Lanzia" de Grumeriis (?) di Pradalunga, con il figlio Betino, in Rosa di Zano d. "Cassa" de Pesonis, sposa di Betino, del possesso di tutti i propri beni a titolo di pegno per la di lei dote, di £ 33.
notaio: Plizolis (de) Fachino fu Betino, di Urgnano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 577x132; latino
Conservazione: discreta; danni: tracce di umidità
segnatura vecchia: rotolo III

1.077
Instrumentum compromissi et commutationis

1456 novembre 19. Bergamo, nel Palazzo Vescovile, "in camera cubiculari reverendissimi dom. dom. episcopi pergamensis"
A tergo, ampio regesto di mano del principio del sec. XVI, preceduto dall'intestazione "Polaresco", in corpo maggiore.
Transazione nella lite vertente tra fra Antonio de Claris, frate guardiano del Convento di S. Francesco, e don Salvo da Padova, rettore beneficiale della chiesa di S. Agata e S. Giovanni Evangelista di Bergamo, che esigeva il pagamento della quarta parrochiale sulla possessione del Polaresco, donata al Convento dai nobili Scipiole e Mazolo figli del fu Gualtiero de Suardis e da Ferma loro madre; in seguito alla mediazione di fra Giovanni Antonio de Fagnano da Crema, maestro di teologia, a ciò delegato da padre Giovanni, maestro generale dell'Ordine dei Frati Minori di S. Francesco(1), e visti i "privilegia apostolica cum bulla plumbea" presentati dal Convento, don Salvo rinuncia ad ogni pretesa sulla quarta sui beni presenti e futuri del Convento, e riceve in cambio un vigneto di pert. 2,5 sito "in territorio de Longulo Superiori" e 3 pezze di terra di varia qualità, di complessive pert. 60, poste "in teritorio de Polarescho seu de Curnasco"(2).
notaio: Salvetis (de) Giovanni Francesco fu Giorgio, di Cenate
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1484x212; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie nella parte iniziale
segnatura vecchia: N° 14
Note:
1. Con lettera, datata Milano 1° novembre 1456, trascritta per esteso in chiusura del documento.
2. Sul margine sin. sono 6 postille, di mano di poco successiva, che accennano a contestazioni dei patti così stipulati.

1.078
Instantia

1408 agosto 29. Bergamo, nel Palazzo Vescovile
A tergo regesto di mano del principio del sec. XVI.
Istanza presentata dinnanzi al vicario vescovile fra Pietro da San Pellegrino da don Antonio de Clivate, canonico della Cattedrale di Bergamo, in qualità di procuratore del canonico Giovanni de Clivate, eletto ad un chiericato della chiesa di S. Salvatore di Monasterolo, vacante in seguito alla morte di don Maffiolo de Poma, dall'arciprete Federico de Pelabrochis (con atto rogato dal not. Bartolomeo de Vianova in data 24 luglio u. S. ), contro la richiesta di approvazione dell'elezione allo stesso chiericato di don Abbeono fu Zinino de Suardis, canonico della Cattedrale, compiuta dal rettore della stessa chiesa, don Glisente de Capitaneis de Suare (con atto rogato dal not. Pietro de Petergrassis in data 27 luglio u. S. ), richiesta già avanzata allo stesso vicario vescovile da don Tonolo di Betuzino de Amanio, canonico della Cattedrale, procuratore dello stesso don Glisente.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni, cancelliere della Curia Vescovile
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 673x256; latino
Conservazione: discreta

1.079
Instrumentum venditionis

1443 gennaio 8. Locate, nell'abitato, "in quodam sedumine habitationis heredum q. Francisci de Zeresollis de Lemine"
A tergo brevissimo regesto di mano del notaio scrittore ed altro regesto di mano del sec. XVI.
Vendita fatta da Giacomo fu Bertramo fu Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo in Val Brembilla, agente a nome proprio e del fratello Francesco, a Venturallo figlio dello stesso Bombeno, ab. a Caversegno, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Presezzo, in località "ad Clausum", di pert. 15, al prezzo di £ 150.
notaio: Calionibus (de) Giacomo fu Uldino, di Brembate
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 624x203; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 22

1.080
"Carta" confessionis

1442 gennaio 18. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Antonio fu Giacomo de Ficienis, cittadino di Bergamo, ai propri fratelli Giorgio e Aluisio, per il pagamento di £ 48 e sol. 8, canone per l'anno 1441 per l'affitto di 4 pezze di terra, delle quali 3 site in territorio di Montello (una a bosco e con un rustico, in località "ad Pergollam", e due aratorie e vitate, per complessive pert. 95, in località "in Breda" e "in Foppella") ed una in territorio di Albano, in località "in Prato de Lumbardis", di pert. 100.
notaio: Tercio (de) Cristoforo di Donato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 273x197; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazione con perdita di scrittura

1.081
Instrumentum locationis

1491 novembre 11. Bergamo, convento di S. Francesco, "in refectorio"
A tergo, brevissimo regesto di mano del notaio scrittore ed altro regesto di mano del principio del sec. XVI.
Locazione per la durata di 6 anni fatta da fra Giorgio de Serguarneriis e da fra Lazzarino de Mazolenis, rispettivamente frate guardiano e lettore del Convento di S. Francesco, insieme agli altri componenti del Capitolo (singolarmente nominati), in Zano fu Ester de Sirigellis di Bonate Sotto, "de tota possessione et petiis terre" del Convento in territorio di Bonate Sotto e nei comuni circostanti, che sinora Zano ha posseduto in qualità di colono del Convento, e di un sedime con stalla e brolo posto nell'abitato di Bonate Sotto, al canone annuo di 12,5 some di frumento, da consegnare a Bergamo, al Convento, nel giorno di S. Lorenzo, e della metà del vino prodotto, da depositare al tempo della vendemmia nel detto sedime di Bonate.
notaio: Sumzonio (de) Giacomo fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1535x192; latino
Conservazione: discreta

1.082
Capitula testamenti

1509 agosto 6. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in camera cubiculari (...) dom. Francisci de Agazis"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno, in volgare, di mano del sec. XVII, con postilla del sec. XVIII; precedente segnatura: "n°165", depennata.
Estratto del testamento di Francesco fu Antonio de Agazis, cittadino di Bergamo, relativo alla costituzione di un legato £ 100 a favore del Convento di S. Francesco, per far celebrare una messa settimanale in perpetuo, e per la concessione di essere sepolto nel cimitero del Convento.
notaio: Mersis (de) Pietro fu Bergamino
notaio autenticante: Bergamino fu Pietro de Mersis
Copia per estratto; atto singolo; ff.2, membr.; 557x142; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 17

1.083.1
Instrumentum cessionis

1577 maggio 31. Luzzana, nell'abitato, "in quoquina iuris Reverendorum Fratrum S. ti Francisci Bergomi"
A tergo la nota "Lusana", di mano coeva, e regesto entrambi gli atti, di mano del sec. XVII.
Cessione fatta da Giovanni Pietro fu Agostino Bonetti di Luzzana a fra Marco de Tercio, frate guardiano del Convento di S. Francesco, di tutti i diritti vantati su una pezza di prato sita in territorio di Luzzana, "in contrata de la Muracha seu de la Fontana del Guarner"(1), al prezzo di £ 13.
notaio: Tercio (de) Lorenzo fu Bernardino
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 653x166; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, abrasioni
segnatura vecchia: N° 3
Note:
1. La descrizione delle coerenze che segue è in volgare.

1.083.2
Instrumentum venditionis

1582 maggio 10. Luzzana, nell'abitato, "in domo iuris ecclesie parochialis dom. S. ti Bernardini dicti loci"
Sullo stesso supporto del doc. n. 1083.1.
Vendita fatta da Giovanni Pietro fu Agostino Bonetti di Luzzana a fra Marco fu Cristoforo de Tercio, frate guardiano del Convento di S. Francesco, di una pezza di terra prativa con alberi e "guastiva" sita in territorio di Luzzana, in loc. "sub strata Bergomi sub Campo Torto iuris ipsorum Reverendorum dominorum Fratrum", al prezzo di £ 7.
notaio: Tercio (de) Lorenzo fu Bernardino
Originale
segnatura vecchia: N° 3

1.084
Instrumentum dati in solutum

1554 gennaio 5. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in apotheca draparie sita prope plateam magnam Bergomi quam exercet dom. Baptista f. dom. Ioannis Birondi de Acerbis"
Documento mutilo, privo del 2° foglio; a tergo due brevi regesti in volgare, uno di mano coeva all'atto ed uno di mano del sec. XVIII, con riportato il nome del notaio rogante.
Cessione di una casa sita nella vicinia di Santo Stefano, [di una pezza di terra in Grassobbio](1) e di vari beni mobili fatta da maestro Stefano de Urio, sarto in Bergamo, curatore dell'eredità giacente di Corradino de Urio, per disposizione di Costantino Priolus podestà di Bergamo(2), su richiesta di Alessandrino, unico figlio maschio di Corradino e di Sofia de Rota, a titolo di soluzione di debiti per un ammontare di £ 1815 [...].
notaio: Zanchi Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 564x176; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini, restaurate
segnatura vecchia: N. 66
Note:
1. Dato ricavabile dal regesto settecentesco a tergo.
2. Con decreto podestarile sottoscritto dal notaio Paolo de Zanchis in data 2 giugno u.S. , già trascritto per esteso nella parte perduta del documento.

1.085
Instrumentum locationis

1502 agosto 16. Casnigo, nell'abitato, "in domo mey notarii sita ad Grumellum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore e la nota "Lusana", di mano del sec. XVII.
Locazione di diverse pezze di terra di varia qualità, in territorio di Casnigo, Cazzano, Gandino e Leffe, fatta da Malatesta fu Armachide de Suardis, cittadino di Bergamo, in Giacomo fu Antonio de Iannucis de Razano, cittadino di Bergamo, e in varie altre persone, singolarmente, fino a S. Martino p. v. e per 4 anni seguenti, dietro corresponsione di canoni in denaro.
notaio: Imbertis (de) Pietro di Cristoforo, di Casnigo
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; ff.4, membr.; 1965x182; latino
Conservazione: buona
Note:
In calce, autentica della sottoscrizione notarile da parte del capitano di Bergamo Francesco Venerio, in data 3 gennaio 1509, a firma di Giovanni Antonio Asolarius, vicecancelliere.

1.086
Instrumentum liberationis

1452 maggio 19. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea, "in domo habitationis (...) Bartolomei de Borelis consulis iustitie"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Florina fu Pantaleone de Cavazis di Bonate Sotto, agente con il consenso del marito Bartolomeo d. "Dominode" fu Fachino de Boldis di Seriate, a Giacomo fu Teutaldo de Suardis, cittadino di Bergamo, procuratore del Convento di S. Francesco, per la consegna della dote di £ 25 donata al Convento da Margherita fu Andriolo de Biffis in esecuzione del legato disposto dal defunto marito, Giacomo d. "Caponus" de Camisano, nel suo testamento rogato dal not. Peterzolo di Simone de Casariis in data 21 dicembre 1427.
notaio: Moiolis (de) Bonzanino di Giovanni, di Lorentino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x187; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 5

1.087
Instrumentum assignationis

1540 maggio 31. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, "sub lobia domus habitationis mei notarii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, altro regesto in italiano di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia).
Assegnazione di una pezza di terra "brugiva" di pert. 2,5, sita in territorio di Pedrengo in località "in Brugalibus", fatta da Cristoforo fu Bartolomeo de Marchesis di Bergamo al Convento di S. Agostino di Bergamo, in cambio della liberazione in perpetuo dall'obbligo della consegna di metà di una brenta di vino, legata al Convento dal padre defunto, Bartolomeo fu Giacomo, nel suo testamento "rogatum per quendam notarium venetum".
notaio: Donadonibus (de) Gabriele fu Pietro, di Olera
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x176; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LVII num. 1

1.088
Instrumentum obligationis

1456 dicembre 20. Bonate Sotto, "in domo mei notarii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Stefanino fu Tonolo Giusto de Zuchis, mugnaio, verso Antonio fu Costanzo de Ceresolis per la restituzione, entro il 14 febbraio p. v., di sol. 5o avuti in prestito.
notaio: Viscardis (de) Bartolomeo fu Arigeto, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x198; latino
Conservazione: cattiva; danni: pergamena scurita, lacerazioni sul margine dx.

1.089
Instrumentum transactionis

1453 aprile 9. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in infrascr. pecia terre seu incessu"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Patti stipulati tra Filippino fu Bonadino de Solcia, speziale e cittadino di Bergamo, e Alberto fu Peterzolo de Scarponibus di Prezzate, notaio e cittadino di Bergamo, entrambi enfiteuti del Consorzio della Misericordia Maggiore, riguardo la scala di pietre a secco che funge da accesso alle due pezze di terra con casa e orto che essi detengono in enfiteusi, situate nella vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Muzzo (de) Bernardo di Gisalberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 531x232; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.090
Instrumentum obligationis

1423 gennaio 4. Lemine Inferiore, "in burgo de -, in contrata de Puteo, u.dic. in Platea, ad domum habitationis Andriolli f.q. Paganini Zurie de Zotto de Lemine Inferiore"
Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare l'atto. A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Mombeno (!) d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo, cittadino di Bergamo, verso Tonolo d. "Covazius" fu Marinello de Cavanis di Villa d'Almé, cittadino di Bergamo, per il versamento entro un mese di £ 118, prezzo di 6 pezze di panno basso.
notaio: Lunellis (de) Bertramo di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 597x132; latino
Conservazione: buona

1.091
Instrumentum liberationis

1405 novembre 9. "Carssano" (?), "in via publica ipsius loci iuxta ortum heredum magistri Stefani de Moyollis"
Fori per cucitura al margine inf.; a tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Margherita fu Giovanni de Gislandis di Calolzio, moglie di Domenico fu Rogerio de Salvettis, solitamente ab. a Sala in Val San Martino ma ora ab. a Treviso, ai fratelli Martino, Petrino e Gislando, agenti anche per un altro fratello, Giacomo, per la consegna di £ 32 a lei assegnate in dote, rinunciando così ad ogni altra pretesa sull'eredità paterna e materna.
notaio: Curte (de) Giovanni fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 532x156; latino
Conservazione: cattiva; danni: pergamena scurita, lacerazioni al margine infer.
Note:
Redatto in pubblica forma da Angelo de Curte, figlio del notaio rogante defunto, a ciò autorizzato da Leonardo de Preposulo, commissario della Val San Martino, con atto rogato dal not. Tonino fu Fachino de Benallis in data 17 ottobre 1457.

1.092
Instrumentum commutationis

1507 dicembre 21. Luzzana, nell'abitato, "in certa caminata seu coquina seduminis infrascr. magnifici dom. Antonii Balbi"
A tergo, di mano coeva, un breve regesto e la segnatura "n°29", depennata; di mano del sec. XVII, la nota "Lusana" e una postilla al regesto.
Permuta tra Antonio di Pietro Balbus, "ex nobiliorum Venetorum", e i fratelli Clemente, Rainerio e Bernardino de Terzio, ab. a Luzzana, figli di Giovanni fu Antonio, cittadino di Bergamo, che cedono l'uno una pezza di terra aratoria, vitata e "murachiva", sita in territorio di Terzo e di Luzzana, in località "in Cassanicho", di pert. 3, tavv. 16 e pd. 4; l'altro un brolo a prato di pert. 2, tav. 22 e onze 8, sito in territorio di Luzzana, in località "in Vernacio".
notaio: Terzio (de) Giovanni di Comino
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; ff.4, membr.; 2105x155; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 28
Note:
In calce, autentica della sottoscrizione notarile da parte del Capitano di Bergamo Francesco Veniero, in data 4 gennaio 1509, sottoscritta dal vicecancelliere Giovanni Antonio Asolarius.

1.093
Instrumentum liberationis

1496 aprile 19. Brembate Sopra
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, pressoché illeggibile.
Quietanza rilasciata da Agostino fu Martino "Nigrus" de Callionibus, ab. a Tresolzio Inferiore, al fratello Giovanni, con dichiarazione di non aver più nulla da esigere da lui, e liberandolo da ogni obbligo.
notaio: Gaziis (de) Lorenzo di Enea, di Nembro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 634x195; latino
Conservazione: pessima; danni: lacerazioni e lacune diffuse (restaurate)

1.094
Instrumentum procurae

1549 dicembre 1. Parre Inferiore, "in domo habitationis heredum Ioannis Fachini Zanni de Cosaliis"
A tergo la nota: "Procura", di mano del notaio scrittore.
Procura per agire in ogni tribunale per tutte le liti pendenti, conferita a Bernardo fu Antonio fu Giovanni Fachino de Cosalis da Giovanni Antonio fu Bartolomeo fu Giovanni Fachino e da numerosi altri membri della parentela de Cosalis, discendenti dello stesso Giovanni Fachino.
notaio: Piscatoris (de) Lorenzo fu Salvo, di Villa d'Ogna
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 577x155; latino
Conservazione: discreta

1.095
Instrumentum donationis

1483 ottobre 28. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce in borgo Pignolo, "in domo habitationis Zanini et Bernardi infrascriptorum fratrum"
Donazione "inter vivos" fatta da Bernardino fu Acusino de Petengis, tessitore ab. in Borgo Pignolo, ad Angelino figlio di suo fratello Zano, di tutti i propri beni e di tutti i propri diritti patrimoniali.
notaio: Atronpho (ex) Bartolomeo fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1405x132; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, un taglio cucito prima della scrittura
segnatura vecchia: N° 4

1.096
"Professiones"

1523 febbraio 1. Bergamo, convento di S. Agostino, "in sacrestia veteri"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, soprascritto da altra mano della seconda metà del sec. XVI.
Professione solenne dei voti pronunciata davanti a fra Placido da Gorlago, vicario del Capitolo del Convento dell'Ordine degli Eremitani Osservanti di S. Agostino di Bergamo, e di padre Gabriele da Venezia, priore generale dell'Ordine, da fra Giovanni Pietro da Ciserano, al secolo Giovanni Francesco fu Giovanni de Corazia, da Giovanni Antonio da Vailate, al secolo Lorenzo fu Giovanni Antonio de Russis, chierico, e da Marco da Lovere, al secolo Francesco fu Antonio de Ochis, converso.
notaio: Colonio (de) Giovanni Francesco fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 313x122; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXI num. 9

1.097
Instrumentum consolti

1588 novembre 7. Grumello de' Zanchi, "in domibus et saletta [...]"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Investitura fatta da Francesco fu Martino de Martinellis di Alzano Inferiore nella moglie Maria figlia di Antonio de Zanchis del Grumello, delle £ 500 ricevute in dote all'atto del matrimonio.
notaio: Zanchis (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 542x173; latino
Conservazione: pessima; danni: numerose e vaste lacerazioni (restaurate)
segnatura vecchia: rotolo IX

1.098
Praeceptum sententiae reformationis

1477 aprile 28. Bergamo, nel Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Sentenza d'appello del Collegio dei Giudici di Bergamo, a riforma di quella pronunciata dai Consoli di giustizia Domenico de Benintendis e Giovanni Carlo de Tercio, nella causa vertente tra Lazzaro de Curteregia, procuratore del Convento di S. Francesco di Bergamo, e Giacomo de Sonzonio con la moglie Elisabetta ed il figlio Giovanni Andrea, che vengono condannati al pagamento di un censo disposto per testamento di £ 8 sol. 10.
notaio: Lavidalba (de) Nicola fu Nicola
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 714x168; latino
Conservazione: cattiva; danni: mutilo dell'angolo sup. sin.

1.099
Instrumentum venditionis

1400 febbraio 8. Bonate Sopra, "in quodam sedimine Bertoli de Canova"
Vendita fatta da Bartolomeo fu Tommaso de Bernardis di Clusone a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 7 sita in territorio di Bonate Sopra in località "ad Oplum", al prezzo di £ 30.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Marinello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 424x223; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse
segnatura vecchia: N° 8

1.100
Instrumentum locationis perpetuae

1557 gennaio 3. Bergamo, convento di S. Francesco
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione perpetua fatta da don Giovanni de Terzio, lettore di teologia, e dal Capitolo del Convento di S. Francesco in Guerino fu Giacomo e Bartolomeo fu Martino de Gislandis del Tovo in Val San Martino di un mulino ed altre case poste in territorio di Rossino "seu de Calolzio", in località "ad molendinum de Tovo", di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 4 posta in territorio di Somasca e di altre tre pezze di terra, per complessive pert. 10, site in territorio di Calolzio, al canone annuo di £ 13 e sol. 9 e di un paio di capponi e 12 galline a S. Martino; in prosecuzione della locazione perpetua fatta nella famiglia de Gislandis dagli eredi di Benaglio de Benaliis con atto rogato dal notaio Filippo de Moiolis di Lorentino in data 4 luglio 1412.
notaio: Curteregia (de) Salvario fu Lazzaro
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2875x176; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 26

1.101.1
Instrumentum venditionis

1544 maggio 7. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in sala domus iuris et habitationis dom. Ludovici de Rota"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Francesco fu Giovanni de Capitaneis de la Bereta, medico cittadino di Bergamo, e dal figlio Aloisio a Cristoforo fu Pietro Ceranellus di Gandino, agente a nome proprio e dei fratelli Daniele e Bernardino, di unapezza di terra aratoria di pert. 26, sita in territorio di Azzano, "ad Sanctum Sestum", al prezzo di 5 scudi d'oro la pertica.
notaio: Mercantis (de) Marco Antonio fu Giovanni Francesco
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; ff.3, membr.; 1887x218; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue sullo stesso supporto doc. n.1101.2.

1.101.2
Instrumentum liberationis

1546 dicembre 11. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in quadam camera posita in domibus iuris infrascr. dom. Augustine"
Quietanza rilasciata da Agostina figlia ed erede del fu Francesco de Capitaneis de la Bereta, con il consenso di Alberto fu Pietro de Soltia, a Bernardino fu Pietro de Ciranellis, agente a nome proprio e dei fratelli Cristoforo e Daniele, per la somma di 90 scudi, a completa soluzione del prezzo del pezzo di terra venduto dal detto Francesco in data 7 maggio 1544.
notaio: Mercantis (de) Marco Antonio fu Giovanni Francesco
Originale
Note:
Sullo stesso supporto del doc. n.1101.1, a partire dal secondo foglio.

1.102
Instrumentum venditionis

1499 marzo 14. Monza, "in contrata Carobioli et in sedumine habitationis mei notarii"
Vendita fatta da Girardo fu Martino de Caprotis di Monza a Dionisio de Soyzo di Monza di una quota parte del fitto livellario di £ 14 che lo stesso Dionisio è tenuto a pagare annualmente a Girardo in forza dell'investitura di un sedime sito nell'abitato di Monza, "in contrata Arene prope porta de Laude", rogata nello stesso giorno dallo stesso notaio, per la somma totale di £ 80, a titolo di detrazione della stessa somma dall'ammontare del fitto stesso.
notaio: Vegiis (de) Gaspare fu Salvino, di Monza, "contrate Carobioli"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 642x237; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: N° 22

1.103
Instrumentum venditionis

1323 marzo 22. Bergamo, sotto la volta delle scale del Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Zoanina fu Alberto d. "Petoytus" de Macono di Casnigo, vedova di Alberto Ronchonum di Casnigo, e dal figlio Cazanico a Teutaldo fu Gualtiero de Suardis, di una pezza di terra aratoria di pert. 1,5 sita in territorio di Casnigo "in via de Molendino", e del relativo diritto di decima, al prezzo di £ 10.
notaio: Vertoa (de) Moresco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 338x297; latino
Conservazione: discreta; danni: piccola lacerazione al margine sin.

1.104.1
Instrumentum liberationis

1421 marzo 22. Trescore, località Aminella(1), "in domo habitationis infrascr. dom. Iohannis de Lanzis"
La segnatura ottocentesca è nella forma: "1104 e 1104 1/2".
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Pietro de Lanzis a Pietro fu Martino de Cavernacho, agente anche a nome del fratello Tonino, per il pagamento di £ 32 e 4 capponi, canone dovuto per l'affitto della Possessione di Asnenga, in forza del contratto rogato dal not. Cristoforode Grono, abitante a Entratico.
notaio: Soyaris (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 348x197; latino
Conservazione: cattiva; danni: inchiostro assorbito dalla pergamena
Note:
1. "in loco de la Menala Vallis Triscuri" (lettura incerta per il cattivo stato di conservazione del pezzo).

1.104.2
Instrumentum liberationis

1426 novembre 10 (?). Trescore, "in loco de la Menala, in salla dicti loci"
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Pietro de Lanzis ai fratelli Pietro e Tonino figli del fu Martino de Cavernacho per il pagamento di £ 32 e 4 capponi, canone dovuto per l'affitto della Possessione di Asnenga nell'ultimo anno di durata del contratto di investitura.
notaio: Soyaris (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale
Note:
Sullo stesso supporto del doc. n. 1104.1.

1.105
Instrumentum procurae

1564 ottobre 18. Venezia, convento dei Frati Minori, "in camera rev. fratris dom. Mathei [de] Durello regentis Magne Domus Venetiarum"
Procura fatta da fra Andrea fu Gian Giacomo de Marcis da Colombaro(1), dell'ordine dei Conventuali Minori di S. Francesco, agente in qualità di usufruttuario dei beni del fu dom. Cosma de Marcis di Colombaro (come da atto rogato a Bergamo dal notaio Giovanni Pusius), in fra Pietro Rota di Bergamo, dello stesso ordine e residente a Bergamo, per la visura dei conti e il pagamento dei debiti relativi ai benidel detto Cosma defunto.
notaio: Parthus Girolamo fu Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 234x162; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Frazione del comune di Corte Franca (BS).

1.106
Introytus possessionis

1352 luglio 31. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Immissione di Viviana di Barone d. "Zoyenus" de Panizollis di Villa d'Almè, vedova di Fachino fu Galicio de Artiffonibus di Lemine, nel possesso di tutti i beni già appartenuti al detto Fachino: per il valore di £ 21, a titolo di restitituzione della di lei dote e consolto (come dall'atto di investitura del consolto rogato dal notaio de Payerollis in data 1 settembre 1308), per il resto in quanto erede in solido del detto Fachino, costituita con atto rogato dallo stesso notaio in data 20 giugno 1342.
notaio: Payerollis (de) Bertramo di Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 294x160; latino
Conservazione: buona; danni: foro naturale

1.107
Instrumentum venditionis

1472 febbraio 26. Onore, "in domo habitationis Antonii f.q. infrascr. dom. Arigini"
A tergo quattro regesti di quattro diverse mani dei secc.XV e XVI.
Vendita fatta da Francesco fu Arigino de Albricis di Scalve, ab. ad Onore, al fratello Bartolomeo, medico, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Castione in località "in Prata Longa", di pert. 9 e tav. 6, al prezzo di £ 145, sol. 13 e den. 9.
notaio: Cazamalis (de) Giuliano "Cazamalus" fu Valente
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 626x164; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXXII num. 1

1.108
Instrumentum venditionis

1574 maggio 11. Bergamo, convento di S. Francesco, nel refetorio
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII; di altra mano del sec. XVII (la stessa che ha apposto la segnatura vecchia) la nota: "Rastaia"; precente segnatura "83" depennata.
Vendita fatta da Antonio d. Tonolo fu Giovanni Nazario de Belugimis di Urgnano a Bonifacio da Palosco, frate guardiano, e al Capitolo del Convento dei Frati Minori di S. Francesco di Bergamo(1), di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Urgnano in località "ad Rastaiam sive ad ***" di pert. 9, al prezzo di £ 52 la pertica, pari a £ 468 totali, tratte dalla somma di 240 scudi d'oro che il Convento ha ricevuto da Degoldino de Brembate per una vendita a lui fatta; e riservandosi il venditore il diritto di raccogliere il frumento presente nell'appezzamento all'atto della vendita.
notaio: Cavacis (de) Giovanni Antonio fu Giovanni Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x154; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 10
Note:
1. Sono riportati i nomi di tutti i 18 frati componenti la comunità.

1.109
Instrumentum obligationis

1404 maggio 4. Bonate Sotto, nell'abitato, "in quodam sedimine heredum Paxini de Adelaxis, sub porticu ipsius sediminis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione fatta dai fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Paolo de Prezate verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo per il pagamento entro la prossima festa di S. Lorenzo di £ 32 dovute per la vendita di due pezze di panno beretino bergamasco.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Minello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 313x159; latino
Conservazione: buona

1.110
Parabula

1477 agosto 2. Bergamo
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI.
Mandato del giudice della Ragione di Bergamo, "legum doctor" Giovanni Agostino de Valibus, a tutti i servitori del Comune di Bergamo, ad istanza di Luigi de Serguarneriis, procuratore del padre Alessandro, di pignorare i beni dei debitori di questi, per il valore indicato per ciascuno di essi; segue l'elenco nominale dei debitori, suddivisi in quattro gruppi, in ragione della residenza: A) in Città(1); B) in Trescore e Zandobbio; C) in Cenate, San Paolo, Montello, Costa Mezzate e Bolgare; D) in Chiuduno e Cicola.
notaio: Ficienis (de) Giovanni Antonio
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1193x141; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo VI
Note:
1. Interpretazione del primo gruppo di nomi, per il quale, a differenza dei seguenti, non è specificato il luogo di residenza.

1.111
Instrumentum procurae

1543 giugno 28. Bergamo, convento di S. Francesco, "in cella se[...20...] infrascr. fratris Andree [...]"
A tergo regesto di mano coeva quasi interamente cancellato, e altro regesto più breve, di mano del sec. XVII, che consente di integrare la data, parzialmente perduta nel documento.
Procura fatta da Giovanni Agostino da Nembro, padre guardiano del Convento di S. Francesco di Bergamo, e dal Capitolo tutto(1) in fra Bernardino da Pontoglio, dello stesso Convento, per la riscossione dei beni e dei crediti spettanti al Convento in quanto erede di fra Giovan Giacomo de Marcis da Columbario (?).
notaio: Gromo (de) Giovani Paxio fu Santo, di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x215; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni al marg. dx. e macchie di umidità
Note:
Segue autentica del podestà di Bergamo Tommaso Lippomano, datata 15 luglio 1543, di mano del cancelliere del Comune Giovan Maria Rota (sig. cer. dep.).
1. Sono singolarmente nominati 27 frati, più dei 2/3 dei componenti il Capitolo medesimo.

1.112
Instrumentum procurae

1533 maggio 27. Pesaro, nella Cancelleria del Comune, "sita in quarterio Sancti Archangeli iuxta plateam magnam"
Procura fatta da Martino fu Michele de Gaggis di Mapello, abitante a Pesaro, in Defendo de Bravis di Mapello per presentarsi dinanzi ad ogni giudice secolare o ecclesiastico e produrre copie o nuovi documenti a tutela dei beni di Martino.
notaio: Factoribus (de) Bernardino di ser Gaspare, di Pesaro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x322; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue autentica dei Consoli del Comune di Pesaro, richiesta dalla distanza dei luoghi, in data 27 maggio 1533, sottoscritta da "Franciscus vice cancellarius", con sigillo in cera e carta.

1.113
Instrumentum liberationis

1366 gennaio 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo, di mano del notaio scrittore, breve regesto e disegno di uno stemma partito.
Quietanza rilasciata da Bertramo fu Gromerio de Zoppo di Bergamo a Giacomo fu Pietro de Uriolis di Ubiale, conciatore in Bergamo, per il pagamento di £ 9,5 e di una libretta di pepe, canone annuo per l'affitto di una casa con solaio sita in Bergamo, nella vicinia di San Pancrazio.
notaio: Pinis (de) Guglielmo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 179x167; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni lungo il marg. dx e la piega mediana
segnatura vecchia: N 66

1.114
Instrumentum venditionis

1471 agosto 19. Urgnano, nell'abitato, "sub porta de Credario"
A tergo segnatura di mano del sec. XVII: "N° 230".
Vendita fatta da Antonio fu maestro Ruggero de Imbertis di Casnigo, ab. ad Urgnano, a fra Giovanni da Gandino, vicario del Convento di S. Maria della Basella dell'Ordine dei Frati Predicatori, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Urgnano, in località "ad Bellam", di pert. 14, al prezzo di £ 18.
notaio: Cirambellis (de) Alessandro fu Andrea, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 587x181; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 16 n° 5

1.115
Instrumentum investiturae in emphiteosim

1450 gennaio 16. Bergamo, convento di S. Stefano, "in capitullo magno scito prope claustrum"
A tergo note sull'uso legale del documento, di mano di poco posteriore.
Investitura enfiteutica fatta dal Capitolo del Convento di S. Stefano, in Benedetto fu Alessandro de Tarussis, del Collegio dei Procuratori di Bergamo, di una casa con orto sita nella vicinia e borgo di Santo Stefano, in località "ad Zapellum Sancti Stefani", al censo annuo di £ 10 il giorno 1 febbraio, con particolari clausole relative a diritti di passaggio.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.7, membr.; 4565x205; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni, lacerazioni (1° e 2° ff.)
segnatura vecchia: filza 3a n°66

1.116
Instrumentum locationis

1415 febbraio 23. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve nota di mano coeva con definizione della natura dell'atto.
Locazione annuale fatta da Guido de Cararia, maestro in teologia del Convento di S. Stefano di Bergamo, procuratore del Convento, in Betuzzio fu Zanno Betonis di Lallio, ab. a Campagnola "contratarum Pergami", di una pezza di terra aratoria sita "in territorio de Bodrio contratarum Pergami, u. dic. in Bodrio", di pert. 20, e della relativa decima, versando come canone la metà di tutti i grani grossi e minuti e di tutti gli altri frutti e della stessa decima, da consegnarsi a Campagnola il giorno di S. Martino p. v.
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr. 764x202; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie di umidità
segnatura vecchia: filza 11 n°17

1.117
Instrumentum locationis

1416 aprile 28. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori
A tergo breve regesto di mano coeva, e nota di mano del sec. XVI: "Duo instrumenta simul", preceduta dalla data del documento.
Locazione "ad medietatem" per la durata di due anni fatta da fra Guido de Cararia di Serina e fra Cominzolo de Machariis(1), vicario del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, in Tonolo fu Pasino de Campaniola, ed ivi abitante, di 4 pezze di terra aratoria e vitata per complessive pert. 88, site due "in contrata de Bodrio contratarum Pergami" e due "in contrata de Sancto Petro de Palazzo", versando come canone il primo anno la metà del vino o del mosto, 1/3 dei cereali e la metà dei legumi, e il secondo anno la metà del vino o del mosto e 1/3 dei cereali e dei legumi, da consegnarsi a Campagnola "tempore mesium".
notaio: Zampayla Betino di Maifredino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 752x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 11 n°18
Note:
1. Erroneamente riportato come "Marchariis".

1.118
Instrumentum locationis

1420 aprile 23. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super solarium scitum supra canepam magnam Consorcii Misericordie Sancte Marie Maioris"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e nota di mano del sec. XVI: "S. ti Petri Palazii".
Locazione per la durata di 6 anni fatta da fra Guido de Cararia di Serina, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Venturino fu Pietro Moronum di Albino, ab. nella vicinia di Sant'Antonio, di due pezze di terra aratoria e vitata site "in contrata Sancti Petri de Palazo", una in località "ad Sanctum Petrum", di pert. 25, al canone annuo di sol. 4 per pertica, l'altra in località "ad Pongionum", di pert. 14, con l'obbligo - in luogo del pagamento del canone- di piantarvi nuove viti.
notaio: Seminatis (de) Venturino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 713x206; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: filza 11 n°22

1.119
Capitulum testamenti

1455 marzo 20. Bergamo, vicinia di San Matteo, "in domo habitationis (...) dom. Firme testatricis, in camera cubiculari ipsius dom. Firme"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Estratto del testamento di Ferma de Sichis di Caravaggio, relativo al legato di una pezza di panno bianco ogni anno, in perpetuo, disposto a favore del Convento di S. Stefano dei Frati Predicatori di Bergamo, perché celebrino il suo anniversario.
notaio: Albino (de) Stefanino fu Giacomo
notaio autenticante: Giacomo di Stefanino de Albino
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 685x206; latino
Conservazione: cattiva; danni: abrasioni, macchie, lacerazioni (restaurate)
segnatura vecchia: filza 10 n°27

1.120
Introytus possessionis

1414 maggio 20. Bergamo, contrada Calve, "in infrascripta petia terre"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore. Fori per cucitura al margine super.
Presa di possesso di una pezza di terra aratoria e vitata sita "in territorio de Calve contratarum Pergami, u. dic. in Via Binde", di pert. 18, da parte di fra Guido de Cararia, procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, in forza della vendita fatta al Convento dalla nobile Luchina fu Isnardo de Marchionibus de Malaspina de Varzio, vedova del nobile Enrico Suardi, in qualità di tutrice testamentaria degli eredi di questo, con atto rogato dal not. Bartolomeo di Giovanni de Vianova in data 11 febbraio 1413.
notaio: Bruna (de) Salomone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 461x202; latino
Conservazione: buona

1.121
Instrumentum venditionis

1326 gennaio 7. Bergamo, borgo Sant'Alessandro in Colonna, "in quadam domo infrascr. Guillielmi notarii"
Vendita fatta da Alberto fu Martino Barianus di borgo Sant'Alessandro in Colonna a Bartolomeo fu Giovanni de Spezaballis dello stesso borgo, della metà orientale di una casa a più piani sita nel detto borgo, nella vicinia di San Leonardo, in località "in Strata de Puteo", al prezzo di £ 15.
notaio: Bergonzius Guglielmo di Bonomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 542x248; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
Originale redatto per esteso sulla base delle imbreviature del notaio rogante defunto, da Alessandro, figlio di questo, a ciò delegato dal nob. Terabotto de Terabottis di Ancona, vicario regio in Bergamo.

1.122
Instrumentum venditionis et liberationis

1472 maggio 11. Bergamo, convento di S. Stefano, "in claustro interiori (...) sub quadam portichu scita in dicto monasterio"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII; segnatura cinquecentesca (?): "L. N° 30".
Vendita fatta da Alessandro fu Ottolino de Clauso di Alzano, cittadino di Bergamo, ab. in vicinia di San Giacomo della Porta, a fra Bartolomeo da Bonate del Convento di S. Stefano, di 10 tavole di terra prativa e vitata sita in vicinia e Borgo Santo Stefano, "in contrada u. dic. in Prato Bertelli", con il consenso di Bartolomeo fu Maffiolo de Grumello, cittadino di Bergamo, ab. in "contrata Prati Bertelli", locatario della terra dall'anno precedente, e liberando questo dall'onere di consegna del canone per i 20 anni futuri; al prezzo di £ 25, e ricevendo dal convento anche £ 1 sol. 1, canone dovuto per l'anno 1472 con scadenza il 1 febbraio.
notaio: Suardis (de) Giacomo di Stefanino
Originale; atto singolo; ff.7, membr.; 4172x193; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 11 n°36

1.123
Instrumentum locationis

1405 novembre 27. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "super hostio stacionis Tonoli dicti Terccanzi"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVI; di mano del sec. XVII la nota: "Croseta, vicino a Prato Grasso" (leparole "vicino a" successivamente depennate).
Locazione per la durata di 5 anni fatta da fra Cominzolo de Macaris, sindico del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Mersino fu Belforte de la Tegete Sancti Alexandri, fabbro, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Calve, in località"ad Crosetam", di pert. 23, al canone annuo di £ 16 a San Martino.
notaio: Vavasoribus (de) Antonio di Giovanni, di Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 461x219; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 3a n°25

1.124
Praeceptum sententiae

1453 aprile 9. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris (...) dom. Iacobi Petronia vicarii"
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XVII; di mano del principio del sec. XVI la nota: "PAR. G 1453".
Sentenza del vicario del Podestà Giacomo Petronia per la definizione delle scadenze dei pagamenti stabiliti nella sentenza arbitrale di Maffeo fu Davide de Brembate, giurisperito e conte palatino, Stefano fu Marco de Vianova, giudice del Collegio di Bergamo, e maestro Bartolomeo fu Alessandro de Lazaris di Albano, medico e cittadino di Bergamo, nella lite vertente tra il notaio Antonio fu Deffendino de Cerro, procuratore del Convento di S. Stefano(1), e Andrea Francesco d. Carlo fu Corrado de Tirabuschis, cittadino di Bergamo, procuratore del Monastero di S. Marta, di suor Lucia fu Bertulino de Garganis, novizia dello stesso monastero, di Ursina de Tarussis, tutrice di questa e dei suoi fratelli minori, e di altri membri della famiglia de Garganis; sentenza che condannava questi ultimi a pagare £ 2. 000 al Convento di S. Stefano, e £ 550 al Monastero di S. Marta.
notaio: Lallio (de) Erasmo di Lanfranco
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 945x323; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 6 n°24
Note:
1. "ordinis Fratrum predicatorum regullatorum seu de Observantia Sancti Dominici".

1.125
Instrumentum cessionis

1326 gennaio 9. Mariano, "in domo habitationis dom. Grecini de Grecis civis Pergami"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione fatta dagli eredi di Giovanni fu Tebaldino de Grecis (i fratelli Giacomo e Grecino e i nipoti Giacomo e Andrea, figli del fu Giorgio suo fratello) al notaio rogante, che agisce a nome di Maffeo fu Giovanni de Urio di borgo Santo Stefano di Bergamo, di tutti i diritti vantati verso gli eredi di Alberto fu Maifredo e di Maifredo fu Saianisio de Acerbis e contro Giovanni fu Alberto Gattus e Alberto fu Lanfranco de Avinatris, tutti di Bergamo, in ragione di £ 35, dovute a Bartolomeo fu Prudenzio de Caversenio, notaio di Bergamo, quale prezzo per l'acquisto di 24 fiorini d'oro.
notaio: Mariano (de) Lorenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 377x236; latino
Conservazione: discreta

1.126
Instrumentum locationis perpetuae

1358 settembre 5. Bergamo, "in platea de Anteschollis, sub ulmo ipsius platee"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e nota di mano del sec. XVI: "S. ta Grata inter Vites".
Investitura a titolo di locazione perpetua fatta da "egregius miles" Alberto fu nob. Menino de Suardis, cittadino di Bergamo, in Giovanni d. "Tamborus" fu Ventura Ruscha di Ranica, cuoiaio in Bergamo, di una casa a più piani con corte ed orto con alberi sita nella vicinia di Santa Grata Inter Vites, in località "in Vitedoga", al canone annuo di sol. 10 a S. Martino.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 641x201; latino
Conservazione: discreta

1.127
Instrumentum venditionis

1327 marzo 5. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitacionis Guillielmi q. dom. Girardi de Crotto civis Pergami"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Zenoyna fu Girardo de Crotto, vedova di Bertramo fu Pietro fu Bertramo de Urniano, cittadino di Bergamo, in qualità di tutrice testamentaria del figlio Peterzino, a Bonaventura fu Leonardo de Ponio di Bergamo, agente anche a nome del fratello Tutebono, una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Urgnano in località"ad Pontesellum", di pert. 40, al prezzo di £ 280.
notaio: Cavallis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 872x224; latino
Conservazione: cattiva; danni: estese lacerazioni
Note:
Originale redatto per esteso, sulla base delle imbreviature del notaio rogante defunto, dal not. Tommaso de Cavallis, dietro mandato del Podestà di Bergamo, Francesco de Burris di Milano, del 16 dicembre 1348.

1.128
Instrumentum venditionis

1431 luglio 27. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo S. Stefano, "in domo habitacionis Andrioli de Vertova caligarii, in quadam camera cubicularii infrascr. Zamboni de Vertova"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, ripassato da mano del sec. XVII.
Vendita fatta da Zambone fu Oberto de Fidellis di Vertova a Betino fu Gian Giacomo de Galinazzis di Vertova, agente anche a nome del fratello Filippo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Vertova in località "in Isla", di tav. 14, al prezzo di £ 23.
notaio: Rosenis (de) Pietro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 584x205; latino
Conservazione: buona

1.129
Instrumentum commutationis

1350 maggio 30. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in capitulo"
A tergo breve regesto di mano coeva, ormai quasi illeggibile; altro breve regesto e la nota "Contra vicinos" di due diverse mani del sec. XVI; di mano del sec. XVII la segnatura "N° 40" seguita da ampio regesto in volgare. La segnatura settecentesca è annotata sul 2° foglio.
Permuta stipulata "causa edificandi ecclesiam novam et cimiterium novum ipsius ecclesie dom. sancti Stephani" tra fra Giovanni de Aliprandis di Colognola (?), procuratore del Convento, e Tommaso fu Lanfranco de Scano calzolaio di borgo Santo Stefano, il quale cede una casa con orto sita nel borgo, ad ovest della nuova chiesa dei Frati, in cambio di 11 pezze di terra aratoria site in territorio di Spirano (delle quali 7 "ad Sanctum Petrum de Virdorio"), per complessive pert. 50 circa.
notaio: Rode (de) Gisalberto fu fra Maffeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1018x261; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: filza 2a n°47

1.130
Instrumentum venditionis

1324 aprile 23. Bergamo, "super montem dom. Sancti Stephani prope scolas Fratrum Predicatorum"
Vendita fatta da Caracosa fu Giovanni Adamo de Tresolzo di borgo Santo Stefano, agente a nome proprio e come procuratore del marito Martino fu Pietro Gerossa dello stesso borgo, insieme al figlio Pezino, a Pietro fu Lanfranco de Baronibus di Endine, cittadino di Bergamo, di un orto di tav. 4 sito sul monte di Santo Stefano, al prezzo di £ 5.
notaio: Foro (de) Ottobono di Montebello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 315x265; latino
Conservazione: buona

1.131
Instrumentum locationis

1409 marzo 9 2a. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano coeva.
Locazione per la durata di 4 anni fatta da fra Guido de [Cararia], maestro di teologia, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Donato fu [...] de Berlendis detto "de Vegiis" di Alzano Superiore, di una casa con brolo ed orto posta in Bergamo, nella vicinia di San Matteo, al canone annuo di £ 18 a S. Martino.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 652x202; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie estese
segnatura vecchia: filza 11 n°14

1.132
"Testamentum"

1279 settembre 4. Bergamo, vicinia di San Cassiano, "in quadam domo heredum dom. Guillielmi de Rivola"
A tergo breve annotazione di mano del notaio scrittore.
Testamento di dom. Anselmo fu dom. Berardo de Rivola di Bergamo, che costituisce erede il figlio ancora nel ventre della moglie Alberta, se sarà maschio e se vivrà, o il nipote Bernardo fu Alessandro de Rivola se quello morirà prima dei 14 anni di età; e tra gli altri legati, ne dispone uno a favore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, di un vezzolo di mosto all'anno, per 3 anni dopo la propria morte, istituendo come fidecommissari nell'esecuzione dei legati fra Ardengo da Clusone, il Priore e il Frate Guardiano dello stesso Convento.
notaio: Adobbus Bartolomeo fu Maifredo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 283x164; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1a n°16

1.133
Instrumentum locationis

1434 novembre 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione per la durata di 3 anni fatta da fra Giovanni da Sorisole, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Corradino fu Zinino de Solcia di Bergamo, di una torre sita in città, sopra la chiesa di S. Giacomo de la Porta, al canone annuo di £ 3 a S. Martino.
notaio: Albino (de) [...](1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 285x292; latino
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: filza 3 n°46
Note:
1. E' stata recisa la parte inferiore del documento, con le sottoscrizioni notarili; si legge solo parte del nome del notaio scrittore.

1.134
Instrumentum venditionis

1518 dicembre 1. Bergamo, "sub logia nova Communis Bergomi"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da maestro Filippo fu Zinino de Martinengo, barbiere ab. in Calvisano nel contado di Brescia, a Cristina fu Giacomo dela Valle, di 10 pertiche di un appezzamento di prato con molti alberi di pioppo sito in territorio di Martinengo, in località "ad Stratam de Rumano", di pert. 30 complessive, al prezzo di £ 210, computate le £ 180 già versate dalla stessa Cristina e da suo fratello Bartolomeo, dei Frati Predicatori di Bergamo, con il consenso dei Giudici deputati dal Comune di Bergamo perle autorizzazioni alle donne.
notaio: Marcheriis (de) Giovanni Andrea fu Antonio
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1161x185; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.135
Instrumentum procurae

1377 ottobre 24. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori, "in capitulo"
Procura fatta dal Capitolo del Convento di S. Stefano di Bergamo, a nome anche della chiesa di S. Giacomo della Porta e delle altre chiese aggregate, in fra Oprando da Cene e fra Zanetto Flaschonum, entrambi del Convento, per comparire in giudizio e sottoporsi a qualsiasi giuramento, in qualsiasi tribunale secolare o ecclesiastico.
notaio: Crema (de) Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 435x201; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni
segnatura vecchia: filza 7 n° 8

1.136
Capitulum testamenti

1435 agosto 29. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitationis (...) dom. Luce testatoris"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Estratto del testamento di Luca fu Leonino de Brembate, cittadino di Bergamo, relativo all'onere imposto ai figli Pietro e Leonino, costituiti eredi universali, di far celebrare per tutto il tempo della loro vita presso la chiesa di S. Stefano dei Frati Predicatori di Bergamo le tre messe settimanali che il padre Leonino, nel proprio testamento, aveva disposto fossero celebrate nella chiesa di S. Maria Maggiore(1).
notaio: Albino (de) Stefanino fu Giacomo
notaio autenticante: Giacomo di Stefanino de Albino
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 393x214; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: filza 10 n°21
Note:
1. "in ipsa ecclesia dom. sancte Marie et in dicta capella": probabilmente passo trascritto direttamente dall'originale, senza però che né la chiesa né la cappella siano citate nella parte precedente del documento.

1.137
Instrumentum locationis

1433 novembre 14. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "in domo ubi exercitur officium daciorum Pergami ad Portam de Brosita"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione per la durata di 4 anni fatta da fra Giovanni da Sorisole, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Tonolo fu Fachino d. "Canutus" de Stephanonibus di Albino, cittadino di Bergamo ed ab. a Colognola, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Colognola, in località "ad Sanctum Sixtum", di pert. 2,5, al canone annuo di sol. 16 a S. Martino.
notaio: Fugacia Zinino fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 479x185; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni ai margini
segnatura vecchia: filza 3a n°43

1.138
Instrumentum locationis

1377 febbraio 8. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum de Pergamo, in claustro"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, completato da breve nota di mano del sec. XVI.
Locazione per la durata di 7 anni fatta da fra Todeschino da Paladina, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, in Alessandro d. "Serus" fu Bartolomeo d. "Belonus" Caravesina, fabbro di borgo Santo Stefano, di una casa con rustici, corte ed aia sita nella vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, al canone annuo di sol. 29 a metà febbraio.
notaio: Raude (de) Stefanino fu Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 482x237; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: filza 3a n°18

1.139
Instrumentum liberationis

1411 marzo 29. Lemine Inferiore, "in castro (...), in quodam penore (?) heredum Venturini de Zeresolis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Bombeno d. "Sigecius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus di Clanezzo a Bertramo fu Salvino d. "Baniolus" della Corna per il pagamento di £ 100, dovute per la vendita di 8 pezze di panno-lana.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 147x251; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni lungo le piegature

1.140
Instrumentum liberationis

1463 dicembre 9. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco "iuxta Plateam Novam Communis Pergami"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Quietanza rilasciata dal conte Bartolomeo fu Giovanni de Brembate a Francesco fu Cristoforo de Cenate per il pagamento di £ 8, pari ad una annualità di un fitto perpetuo già dovuto dal defunto Cristoforo ai conti de Brembate per il possesso di una casa in Bergamo, nella vicinia di Sant'Andrea, "post Portam Pinctam".
notaio: Redona (de) Antonio di Lorenzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 292x200; latino
Conservazione: buona

1.141
Instrumentum venditionis

1261 settembre 6. Trezzo, nel castello
A tergo, di mano trecentesca, breve regesto e segnatura:.xj., cerchiata.
Vendita fatta da Guglielmo figlio emancipato di ser Alberico Baddi diTrezzo a ser Maffeo "Ruzius" di Trezzo, cittadino di Milano, di una pezza di terra sita in territorio di Trezzo in località"ad Rocham", di pert. 4, al prezzo di £ 16 in terzoli.
notaio: Secundus Giacomo fu Temporido, di Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 167x289; latino
Conservazione: buona

1.142
Instrumentum venditionis

1248 novembre 3. Palosco, nell'abitato, "ad domum infrascr. Iacobi not."
Vendita fatta da dom. Alberto fu dom. Algisio de Bonate, ab. a Palosco, a dom. Girardo fu dom. Persio Bunvinonum, notaio di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Palosco in località"in Maregnano", di pert. 5 e tav. 3, al prezzo di sol. 35 e den. 4.
notaio: Palusco (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 204x242; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni lungo le piegature

1.143
Instrumentum liberationis

1386 dicembre 8. Bergamo, vicinia di San Giovanni dell'Ospedale, borgo Sant'Andrea, "in via publica, iuxta domum habitationis Iacobi f.q. Petri dicti Carucii de Lemine caligarii"
Quietanza rilasciata da Ventura d. Tommaso de Comicalis di Valperga, priore dell'ordine di S. Giovanni Gerosolimitano della Lombardia, procuratore delle chiese di S. Giovanni dell'Ospedale e di S. a C[......] de Ruraxio (?) di Bergamo, a Zenolo fu Pietro de Filippis di Baradello, cittadino di Bergamo, agente anche a nome di Caterina fu Merano Cremascus di Treviglio, vedova di suo fratello Filippo, per il pagamento di [...], canone annuo per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Verdello.
notaio: Lauda (de) Bertramo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x189; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie

1.144
Instrumentum liberationis

1384 febbraio 28. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in claustro conventus Fratrum Predicatorum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, con postilla di poco successiva: "nunc domus ista est destructa propter guerram et brenium remanet conventui".
Quietanza rilasciata da fra Todeschino da Paladina, procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, a Leonardo fu Salomone de Bruna di Bergamo, per il pagamento di sol. 5 e den. 5, pari a cinque annualità del canone dovuto per l'affitto in perpetuo di una casa con corte sita in Bergamo, nel borgo e vicinia di Santo Stefano, in località "ad Lapachanum".
notaio: Plaza (de la) Agnello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 184x205; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: filza 9 n°21

1.145
Testamentum

1398 ottobre 5. Brescia, "in domo habitationis (...) testatoris, posita in contrata Sancti Georgii"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Testamento di Giovanni fu Bartolomeo d. "Suardelus" de Suardis, ab. a Brescia, che istituisce eredi la moglie Bongina ed il fratello Andrea, disponendo altresì che dopo la loro morte tutti i beni che possiede in Cologno divengano di proprietà del Convento di S. Stefano di Bergamo, con obbligo di celebrare una messa quotidiana nella chiesa del Convento, all'altare di S. Maria; seguono altre disposizioni relative ai beni posseduti in Chiuduno e in Bottanuco.
notaio: Posacarenibus (de) Andriolo fu Bartolomeo, di Brescia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x183; latino
Conservazione: discreta; danni: leggere abrasioni
segnatura vecchia: filza 1a n°58

1.146
Instrumentum solutionis

1339 febbraio 14. Bergamo, "in clostro Fratrum Predicatorum"
A tergo breve nota di mano del notaio scrittore: "carta solucionis etc."
Quietanza rilasciata da fra Pietro de Blancho, procuratore del Convento di S. Stefano di Bergamo, a Guglielmo fu Martino fu Bonfado de Villa, per il pagamento di tutti i debiti pendenti verso il Convento in esecuzione dei legati disposti dallo zio Guglielmo.
notaio: Cenate (de) Giovanni di Zambono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 130x197; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni e macchie
segnatura vecchia: filza 9 n° 9

1.147
Consensus

1327 marzo 15. Bergamo, "in capitulo ecclesie [...]"
A tergo nota di mano coeva e due regesti, uno di mano del sec. XVI ed uno di mano del sec. XVIII (la stessa che ha apposto la segnatura antica).
Licenza di Bonaventura de Longis di Bergamo, in qualità di erede del cardinale Guglielmo, a che i fittavoli dei beni di questi in Campagnola paghino i canoni d'affitto per l'anno successivo a fra Pietro de Blancho, priore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, in esecuzione del legato testamentario del Cardinale per la decorazione della cappella di S. Pietro nella chiesa del Convento.
notaio: Navegiis (de) Martino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 209x205; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni sul margine dx. ed estese abrasioni
segnatura vecchia: filza 1a n°34

1.148
Instrumentum dati in solutum

1212 ottobre 14. Milano
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura di mano trecentesca:.viiij., cerchiata.
Vendita fatta da Rainerio fu Calvenzano de Melate di Milano ad Anselmo d. "Peluccus" di Milano di una casa con orto e corte(1), a titolo di soluzione di un debito di £ 35 in terzoli verso Alberto Pinctus Sanctus, di cui Anselmo è fideiussore.
notaio: Summovico (de) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 227x445; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Non è indicata l'ubicazione dell'immobile.

1.149
Instrumentum liberationis

1357 dicembre 15. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Pellegrino fu Gisalberto de Ficienis di Bergamo a Galeazzo fu Suardo de Suardis di Bergamo, agente a nome proprio e degli eredi di prete Giovanni fu Zenone de Marinonibus di Cerete, già rettore della chiesa di S. Martino di Carvico, per il pagamento di £ 12 dovute per la vendita di 4 some di frumento.
notaio: Bacileris (de) Giorgio di Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 111x197; latino
Conservazione: buona

1.150
Instrumentum venditionis

1272 giugno 2. Trezzo ("in burgo Trizio")
A tergo segnatura di mano trecentesca:.xvij., cerchiata.
Vendita fatta da Giacomo Mazallis di Trezzo a dom. Crescimbene Brochinus di Trezzo di una casa sita nel castello di Trezzo, al prezzo di £ 9 in terzoli.
notaio: Mazuchellus Simone fu Aliprando, di Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 172x394; latino
Conservazione: buona

1.151
Instrumentum consolti

1269 febbraio 17. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in quadam domo habitationis de suptuscripta dom. Caracosa"
Investitura fatta da Martino fu ser Teutaldo Bonomonum di Gerosa, ab. a Bergamo nella vicinia di Santo Stefano", in Caracosa di ser Giacomo Crottus di Pontida, sua sposa, di due pezze di terra site in territorio di Mariano, di complessive pert. 7,5, e del possesso di una casa con corte ed orto, detenuta "ad hereditatem", sita in Bergamo, sotto il monte Santo Stefano, a titolo di pegno per la dote di £ 14. Segue la donazione(1) di Martino a Caracosa di un quarto dei propri beni, a titolo di "morgincap", secondo la Legge dei Longobardi.
notaio: Lemen (de) Bonaventura di Saderbono
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 546x297; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, abrasioni
Note:
1. Registrato come atto distinto, ma sostanziale completamento del primo atto.

1.152
"Breve" investiturae per feudum

1122 giugno 16 xv. Cremona, "in burgo (...) qui dic. de Sancta Lucia, in casa Ribaldi qui dic. de Dovaria"
Investitura a titolo feudale fatta da Manfredo fu Gisalberto "comes de Comitatu Bergami", in Ottone fu Alberto Vitalis di Camisano, "de condicione et de districto" detenuti nei suoi confronti, con obbligo per lui e per i suoi discendenti maschi di prestare giuramento di fedeltà al conte.
notaio: Lanfranco (not.S. p.)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 202x165; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole abrasioni

1.153
"Cartula iudicati"

1142 agosto 5. Bergamo, "apud ecclesia Sancti Stephani"
A tergo breve regesto di mano del sec. XIV. Fori per cucitura al margine infer.
Donazione di Giovanni Sticca, chierico della chiesa di S. Vincenzo di Bergamo, alla chiesa di S. Stefano "scita non longe a civitate Pergami" di metà di una pezza di terra vitata sita non lontano dalla stessa chiesa, a beneficio dell'anima propria e della moglie defunta.
notaio: Alberto, causidico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 165x197; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Il testo è chiuso da una sottoscrizione incompleta: "+ Ego Iohannes", che nella forma parrebbe autografa, ma è certamente di mano del notaio scrittore; il che suggerisce che l'atto possa essere in realtà una copia.

1.154
Cartula venditionis

1199 aprile 9. Bergamo, "in claustro Sancti Mafei"
A tergo nota di mano del notaio scrittore: "car. de terra de Urio", e regesto di mano del sec. XIV.
Vendita fatta dai fratelli Teutaldo, Alberto, Martino e Calvo figli del fu Zambone de Saltu di Bergamo ad Alberto fu Giovanni Pocapalea di Poltriniano di 5 pezze di terra poste in territorio di Orio in varie località, al prezzo di £ 5 meno 12 denari.
notaio: Primolo (de) Andrea (not.S. p.)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 175x267; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori

1.155
Testamentum

1263 agosto 20 6. Trezzo, "in predicta domo"
A tergo breve regesto di mano pressoché coeva, ed altro regesto più ampio di mano del principio del sec. XV.
Testamento di fra Maifredo Vicencius di Trezzo, che costituisce erede universale la figlia Agnese e lega, dopo la morte di questa, la propria casa in Trezzo "prope plateam de Mediarochis" ai Frati Predicatori di S. Eustorgio di Milano e ai Frati Predicatori abitanti presso S. Stefano di Bergamo(1); e dispone un lascito di £ 24 per Galicieta, serva di casa, che Agnese dovrà mantenere presso di sè per tutta la vita.
notaio: Seriosepi (?) Ambrogio fu Martino, di Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 173x288; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori
Note:
1. "morantibus aput Sanctum Stefanum".

1.156
"Breve" confessionis

1204 maggio 29. Spirano, nell'abitato, "in curia sancti Iervassi et Protassi"
A tergo, di mano del notaio scrittore: "Breve communis de Bringano (!) de muello aque sancti Petri de Vithore de Spirano"; e segnatura di mano trecentesca:.xxxiiij.
Dichiarazione di Alberto Diani, console del Comune di Brignano, e di Pietro Zenesta e Benzo de Castanea di Brignano, gastaldi dei Conti di Crema, da una parte, e di Dalfino chierico della chiesa di S. Pietro de Vithore, dall'altra, di approvare quanto stabilito da Giovanni Bariani di Spirano e da Giovanni Ricardi di Brignano, arbitri eletti dalle due parti per giudicare nella controversia circa la posa di un "muellum" nell'acqua del rivolo di San Pietro; a lato del testo è il disegno del "muellum", un cerchio di circa 10 cm di diametro.
notaio: Spirano (de) Giacomino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 178x350; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori e abrasioni

1.157
Carta venditionis

1118 maggio(1). Clusone
A tergo regesto di mano del sec. XIV, di questo e di un altro documento già allegato (fori per cucitura al margine infer.).
Vendita fatta da Pietro fu Adamo di Bergamo a Giovanni fabbro di Nembro, ab. a Bergamo, di una pezza di terra vitata sita fuori città, "subtus Sanctum Stefanum", di tav. 50, al prezzo di £ 8. Segue, dopo la sottoscrizione del notaio, la formula di conferma dell'atto da parte di Elena, moglie di Pietro, e di Donella, loro nuora.
notaio: Lanfranco (not. e causidico)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 132x197; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
segnatura vecchia: filza 2a n° 2
Note:
1. Stile dell'Incarnazione (indiz. XI).

1.158
Carta venditionis

1153 novembre(1). Bergamo
A tergo regesto di mano del sec. XIV (la stessa del regesto sul doc. n. 1157). Fori per cucitura ai margini super. e infer.
Vendita fatta da Lanfranco d. "de Curtiniano" e dalla moglie Gisla ad Andrea, prete della chiesa di S. Stefano di Bergamo, di una pezza di terra con una casa sopra sita "in monte Sancti Stephani", al prezzo di sol. 10 in denari vecchi milanesi.
notaio: Giordano (not.S. p.)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 151x166; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n° 4
Note:
1. Stile dell'Incarnazione (indiz. I).

1.159
Carta dati in solutum

1212 agosto 22(1). Milano
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura di mano trecentesca:.v., cerchiata.
Vendita di una pezza di terra campiva e prativa di pert. 24, sita non lontano da Milano, "in Prato Ducis sive in Cavezali", fatta da Rainerio fu Calvenzano d. "de Melate" di Milano alla moglie Aqua (!), a titolo di soluzione della di lei dote (come da atto rogato dal not. Ruggero Paliarius in data 11 giugno 1207), del suo corredo nuziale, di un prato sito "ad Sanctum Leonardum in Prato Isano", venduto a Onrico Cagatosicus, e della sua quota-parte di una casa sita "in Burgo Porte Cumacine", venduta a Domenico de Cambiago, per un valore complessivo di £ 70, sol. 8 e den. 4.
notaio: Summovico (qui dicor de -) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x349; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Stile dell'Incarnazione (indiz. XV).

1.160
Carta venditionis

1260 dicembre 17(1). [Milano], "in domo dom. Napoleonis de la Turre"(2)
A tergo regesto di mano del sec. XIV, e segnatura di altra mano trecentesca:.Y. con "o" soprascritto e racchiusa in un cerchio.
Vendita fatta da Giacomo d. "Grossa" fu Martino de Corte di Cuvio a dom. Napoleone dela Tore (!) di Milano, di tutti i beni immobili e i diritti di esazione e di giurisdizione che possiede in territorio di Grantola, al prezzo di £ 140.
notaio: Polla (de) Uberto, di Milano Porta Nuova
notaio autenticante: Giacomo, figlio del notaio rogante defunto, redige in pubblica forma sulla base delle imbreviature di questi, dietro mandato di dom. Mainardino de Divitiolis, giudice ed assessore di Federido de Ponzonibus podestà Milano, con atto rogato dal not. Urigino fu Bonfado de Savere in data 4 dicembre 1304.)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 444x446; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. Stile dell'incarnazione (indiz. X).
2. Manca l'indicazione della città ma è suggerita dalla provenienza dei testimoni.

1.161
Carta venditionis

1270 dicembre 7(1). [Milano], "in domo dom. Napoleonis de la Turre"(2)
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura di mano trecentesca:.xliij., cerchiata.
Vendita fatta da dom. Rizardo fu *** "comes de Camixano" a dom. Pagano Rava di Porta Orientale (?) di Milano, di due pezze di terra aratoria site in territorio del borgo di Brignano, una in località "ad pratos", di pert. 8, ed una in località "ad Livieram in Porta de Anzano" (confinante ad E con il fossato del detto borgo), di pert. 12, al prezzo di £ 12.
notaio: Lomagria (de) Guarino di Alberto, di borgo di Porta Orientale di Milano(3)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 255x331; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. Stile della Natività (indiz. XIV).
2. La data topica è stata aggiunta in un secondo tempo, con inchiostro più chiaro, in uno spazio lasciato in bianco (altri spazi bianchi nei nomi dei testi). Per l'identificazione della città cfr. doc. n. 1160.
3. E' il notaio scrittore: manca la sottoscrizione del notaio rogante, a cui fa riferimento questo nella propria.

1.162
Instrumentum venditionis ad libellum

1270 dicembre 18. [Milano?], "in broleto prope hostium marascale"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura di mano trecentesca:.lxxviiij., cerchiata.
Vendita fatta da Uberto fu Mainfredo e Paolo fu Gisalberto, entrambi dei Conti di Camisano ed ivi abitanti, a Leone de Laude, di 1/16 della "decima de comitibus" riscossa sul territorio di Brignano, e di ogni diritto d'acqua e di pascolo ("honor malgarum"), al prezzo di £ 80 in terzoli.
notaio: Flama (de) Parvus di ser Giordano, di Milano "de contrata Verzarii"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 347x290; latino
Conservazione: cattiva; danni: vasta lacerazione (restaurata) della metà inf.

1.163
Instrumentum venditionis

1271 novembre 22. Bergamo, borgo Sant'Andrea, "in quadam domo in qua tunc habitat dom. Fina uxor q. Alberti fer(arii) de Grasobio"
A tergo segnatura trecentesca:.lxxxxi., cerchiata.
Vendita fatta da Ottebono fu dom. Omodeo de Rantariis di borgo Sant'Andrea a Venturino fu ser Lanfranco de Gariverti dello stesso borgo, di un sedime con case, portico e muro di cinta, sito nel borgo di Brignano, in località"in Zello", di tav. 23, al prezzo di £ 5.
notaio: Drubecorum Giovanni di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 353x293; latino
Conservazione: buona

1.164
Instrumentum venditionis ad libellum

1272 maggio 30. [Trezzo], "ad domum Simonis Mazuchelli not."
A tergo segnatura trecentesca:.xxv., cerchiata.
Vendita fatta da Antonio Yssaschi di borgo Trezzo a dom. Perogia Luponis di Milano di un sedime diroccato sito nel castello di Trezzo, e in generale di ogni altro bene che possiede nello stesso castello, al prezzo di £ 5 in terzoli.
notaio: Mazuchellus Simone fu Aliprando, di borgo Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 322x237; latino
Conservazione: buona

1.165
Instrumentum venditionis

1272 gennaio 20. Brignano
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.xxviii., cerchiata.
Vendita fatta da Martino fu Giovanni de Robata a dom. Alberto de Via Levata, cittadino di Milano di Porta Comasina, di una pezza di terra sita in territorio di borgo Brignano in località"ad Pratos", di pert. 3, al prezzo di sol. 30.
notaio: Pancous Stefano fu Zambone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 311x279; latino
Conservazione: buona

1.166
Instrumentum venditionis

1272 gennaio 9(1). Brignano
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.xxviiij., cerchiata.
Vendita fatta da Ambrogio fu Giovanni Panicus di borgo Brignano a dom. Alberto de Via Levata, cittadino di Milano, di una pezza di terra sita in territorio di borgo Brignano in località "ad Pratos", di pert. 3, al prezzo di sol. 30.
notaio: Pancous Stefano fu Zambone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x241; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori ed abrasioni
Note:
1. Nella data è stata omessa la parola "ducentesimo".

1.167
Instrumentum venditionis ad libellum

1272 aprile 11. Trezzo, "ad domum mei not."
A tergo segnatura trecentesca:.vii., cerchiata.
Vendita fatta da dom. Lantelma vedova di dom. Alessandro de Muzo, con l'autorità di Delaido Florentinus di borgo Trezzo "missus regis", a dom. Crescimbene Brochinus di borgo Trezzo, di alcuni sedimi, con o senza edifici, e di una casa siti nel castello di Trezzo, al prezzo di £ 10.
notaio: Mazuchellus Simone fu Aliprando, di borgo Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 199x423; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori

1.168
Instrumentum transactionis (?)

1272 aprile 11. Trezzo, "ad domum mei not."
Frammento di pergamena contenente solo le clausole terminali dell'atto. Fori per cucitura al magine inf.
Frammento di transazione relativa ad una fornitura di legname e a lavori edilizi al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, in cui agivano fra Enrico da Solto ed altri "inquisitores".
notaio: Fara (de) Tommaso
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 371x176; latino
Conservazione: cattiva; danni: margine sup. lacero, macchie, strappo restaurato

1.169
"Instrumentum liberationis"

1517 novembre 10. (Bergamo), "in camera audientie magnifici dom. Potestatis suprascripti"(1)
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata dal nobile Alessandro Coleonus a fra Tomasino da Bergamo, priore, e fra Girolamo da Solza, del Convento dei Predicatori di S. Domenico di Bergamo, per la completa restituzione di tutte le somme di denaro loro affidate in deposito, e cioè: 283 mani di testoni (a 4 per mano), 45 mocenighi e 16 marchetti posti nel primo sacco; 386,5 mani di mocenighi, 31 ducati d'oro e 85 marchetti posti nel secondo sacco; 375 mani di ducati d'oro (a 4 per mano), 244 mani di troni, 3 marcelli, 6 ducati "a navisella"(2); tutte comprese nei 3000 ducati prestati da Alessandro al Dominio Ducale Veneziano, nella persona dei Rettori di Bergamo.
notaio: Moiolis (de) Bernardo fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 468x196; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 9 n.60
Note:
1. Probabilmente è stata recisa la parte superiore del rotolo di pergamena, contenente un altro atto, di premessa a questo, con l'indicazione completa della data topica.
2. Pari a un totale di ducati 2.181 e sol. 15, ovvero £ 13.525 e sol. 9.

1.170.1
Instrumentum venditionis ad libellum

1272 aprile 29. Milano, "in broleto novo Communis Mediolani"
A tergo, doppia nota "licya", cerchiata, di mano del notaio scrittore (?).
Vendita fatta da Algisio d. "Acinus" fu Pietro Manegarius di Brignano, da Corrado fu Obizone Peluchus, agente a nome proprio e del fratello Giovanni, e da Guglielmo fu Giovanni Bonfilius, agente a nome proprio e dei fratelli Anrico e Giovanni, a dom. Pagano Rava, di un sedime e 9 pezze di terra per complessive pert. 66,5, siti in territorio di Brignano, al prezzo totale di £ 34.
notaio: Flama (de) Parvo di Giordano, di Verzerio
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 782x613; latino
Conservazione: discreta; danni: fori naturali, tagli cuciti in antico

1.170.2
Instrumentum investiturae nomine libelli

1271 aprile 29. Milano, "in broleto novo Communis Mediolani"
Al margine infer., sotto le sottoscrizioni notarili, vi è un altro "signum notarii" tracciato con inchiostro diverso, probabilmente di mano del sec. XIV.
Investitura fatta da dom. Pagano Rava in Guglielmo fu Giovanni Bonfilius, agente a nome proprio e dei fratelli, di tutte le pezze di terra ed il sedime acquistati con l'atto precedente, al fitto annuo di £ 9 in terzoli a S. Martino, con patto che l'investito decada immediatamente dal possesso se tarderà il pagamento del fitto oltre il 1 gennaio successivo al termine convenuto (non si fa alcun cenno alla durata dell'investitura, che dunque è da considerarsi in perpetuo).
notaio: Flama (de) Parvo di Giordano, di Verzerio
Originale
Note:
Sullo stesso supporto del doc. n. 1170.1.

1.171
Instrumentum venditionis ad libellum

1268 novembre 19. Trezzo, ("in burgo Tricio"), "ad domum venditoris"
A tergo segnatura di mano trecentesca:.xij., e abbozzo di un "signum notarii", di mano più tarda.
Vendita fatta da dom. Fantebello fu Rainerio Fantebellus di borgo Trezzo a dom. Leone fu ser Giovanni de Cernuscho, cittadino di Milano, di una pezza di terra di pert. 13 sita in territorio del borgoTrezzo, in località "subtus Bernate", al prezzo totale di £ 104 in terzoli.
notaio: Sanctus Alberto fu Giacomo, di borgo Trezzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 228x328; latino
Conservazione: discreta

1.172.1
Instrumentum venditionis

1268 maggio 16(1). Grantola (VA), nell'abitato
A tergo, di mano del notaio scrittore o di altra mano coeva: "iste cartule sunt dom. / Rausce de la Ture"; di mano del sec. XIV: "vigesima octava et nona car(ta)", e due segnature costituite da "B" e "C" maiuscole, con "o" soprascritto, cerchiate.
Vendita fatta da Giacomo fu Guglielmo e Formencino fu Lanfranco de Borcio di Montegarino, agenti a nome proprio e dei rispettivi fratelli, a Girardo de Voldomine canonico di Travalia, agente a nome dei fratelli dom. Napoleone e Francesco dela Ture di Milano, di due campi siti in territorio di Grancolla, di pert. 2 complessive, al prezzo di £ 4,5 in terzoli.
notaio: Zemmaniaga (de) Antonio fu Zerado, di Cassano
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 433x268; latino
Conservazione: buona
Note:
Segue sullo stesso supporto il doc. n. 1172.2.
1. E' segnata l'indizione X, corrispondente all'anno 1268.

1.172.2
Instrumentum venditionis

1268 maggio 17(1). Grancolla (in loco de -)
Vendita fatta dai fratelli Ardizzone e Lanfranco figli del fu Lanfranco de Biviliono di Grancolla a Girardo de Voldomine, canonico di Travalia, agente a nome dei fratelli dom. Napoleone e Francesco dela Ture di Milano, di 3 campi ed una pezza di bosco e prato, per complessive pert. 10, siti in territorio di Grancolla, al prezzo di £ 7,5.
notaio: Zemmaniaga (de) Antonio fu Zerado, di Cassano
Originale
Note:
Sullo stesso supporto del doc. n.1172.1.
1. E' indicata l'indizione X, corrispondente all'anno 1266.

1.173
Instrumentum rtrovenditionis ad libellum

1268 ottobre 9. (Milano?), "prope cohopertum de Sancto Paullo"
A tergo breve regesto di mano del sec. XIV, e segnatura pressoché coeva:.lxxxxiiJ., cerchiata.
Retrovendita fatta da Giacomo de Brivio, cittadino di Milano di Porta Hor(... ), a Stefano Panchous di borgo Brignano, di una casa sita nel detto borgo "in Porta de Amezano", al prezzo di £ 26 in terzoli, come descritta nell'atto di vendita rogato il 6 ottobre 1261 dallo stesso notaio Stefano Panchous (!), e che viene ora restituito all'acquirente.
notaio: Lomagria (de) Guarino di Alberto, di Milano di Porta Hor(...)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 288-291; latino
Conservazione: buona

1.174
Instrumentum venditionis

1266 ottobre 21. Brignano, nel castello ("in castro burgi Bregnani")
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.lxxxviiij., cerchiata.
Vendita fatta da dom. Otto fu Bergogone dei Conti di Camisano, ab. in borgo Brignano, a Corradino Pelluchus cittadino di Milano, agente a nome proprio e del fratello Giovanni, di una pezza di terra sita in territorio di borgo Brignano in località "Pizeblaxo", di pert. 12, al prezzo di £ 4. Segue una nota di mano dello stesso notaio, ma con inchiostro diverso, che ricorda la costituzione a fideiussore da parte dello stesso Lanfranco de Triscurio.
notaio: Triscurio (de) Lanfranco fu ser Aliprando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 212x231; latino
Conservazione: discreta; danni: piccola lacerazione restaurata

1.175
Instrumentum venditionis

1266 giugno 7. Brignano, "in platea castri"
A tergo breve regesto di mano del sec. XIV, e segnatura pressoché coeva:.lxxxviii., cerchiata.
Vendita fatta da dom. Otto d. "Tigaca" fu Bergone dei Conti di Camisano a Corradino Pelluchus, cittadino di Milano ab. in borgo Brignano, agente a nome proprio e del fratello Giovanni, di una pezza di terra sita in territorio di Brignano "ad viam de Lurano sive in Pizeblaxio"(1), di pert. 12, al prezzo di £ 4.
notaio: Triscurio (de) Lanfranco fu ser Aliprando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 207x222; latino
Conservazione: buona
Note:
1. L'appezzamento è identificato dagli stessi confini di quello descritto nel doc. n. 1174, uguale anche per dimensioni e prezzo; potrebbe trattarsi di due originali di uno stesso atto, redatti in data e con testi diversi.

1.176
Instrumentum venditionis

1266 maggio 8. Brignano
A tergo due brevi regesti, uno di mano del notaio scrittore ed uno di mano del sec. XIV; segnatura trecentesca:.lxxxxiiij.
Vendita fatta da dom. Otto fu Bregogone dei Conti di Camisano a Guglielmo Fallia di borgo Brignano, di un sedime senza edifici sito in borgo Brignano "in Porta de Cornillo", di una pertica, al prezzo di sol. 28.
notaio: Pancous Stefano fu Zambone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 248x236; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole abrasioni

1.177
Instrumentum venditionis

1266 maggio 1. Brignano
A tergo segnatura trecentesca:.lxxxxv.
Vendita fatta da Zambono fu Ambrogio Zanfonius e dom. Anesia vedova di Lanfranco Zanfonius di borgo Brignano ad Albertone de Gresobio, cittadino di Bergamo, ab. in borgo Brignano, di un sedime con edifici sito in borgo Brignano "in Porta de Cello", a titolo di soluzione del debito che Zambone e il defunto Lanfranco avevano verso Albertone, come da atto rogato in data 18 agosto 1259 dal notaio Lanfranco fu ser Aliprando de Triscurio.
notaio: Ravicia Vassallo fu Giustino, di borgo Brignano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 234x194; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.178
Instrumentum venditionis

1273 agosto 25(1)(1). Brignano, nel castello ("in castro burgi de Bregnano")
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.lxxij., cerchiata.
Vendita fatta da fra Zambono de Arnoldis e Zanino fu Guglielmo de Arnoldis, entrambi di borgo Brignano, a dom. Pietro de Brexano, cittadino di Milano di Porta Rossa, di una pezza di terra sita in territorio di Brignano in località"ad stratam de Ronchis", di pert. 3 e tav. 5, al prezzo di sol. 32 e den. 1.
notaio: Triscurio (de) Lanfranco fu ser Aliprando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 189x294; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. L'anno indicato nel testo è 1263, ma l'indizione è la I, corrispondente al 1273.

1.179
Bulla

1291 luglio 3 anno IV del pontificato. Orvieto
A tergo numerose annotazioni di diverse mani, dal XIII al XVIII secolo.
Indulgenza di un anno e 40 giorni concessa da papa Nicola IV al Convento dei Frati Minori di Bergamo per coloro che visiteranno la chiesa ed il convento nei giorni delle feste della Natività, della Purificazione, dell'Annunciazione e dell'Assunzione della Vergine, di San Francesco - titolare della chiesa - e di Sant'Antonio Confessore, o negli otto giorni successivi alle dette feste.
Originale(1); atto singolo; f.1, membr.; 376x436; latino
Conservazione: cattiva; danni: due ampie lacerazioni restaurate
Note:
1. Il documento è privo di qualsiasi sottoscrizione e traccia di sigillo, ma la scrittura appare affidabile; probabilmente è stata recisa la parte inferiore, contenente i detti elementi di autenticazione.

1.180
Instrumentum confessionis

1365 dicembre 13. Bergamo, chiesa di S. Vincenzo
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da don Giovanni de Bernardis, abate del Monastero del S. Sepolcro di Astino, a Marchetto fu Bonacorso d. Oca de Loare, ab. a Ciserano, agente a nome proprio e di Guglielmo d. Mino di Giacomo fu Lanfranco de Capitaneis de la Breta, ab. ad Arcene, per il pagamento di £ 21 dovute quale canone per l'anno corrente per l'affitto di varie pezze di terra site in territorio di Arcene.
notaio: Amor Giovanni di Pietro, di Spirano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x171; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni

1.181
Instrumentum procurae

1399 agosto 1. Brescia, "in capella Sanctorum Gotardi, Firmi et Alexii posita in domibus ecclesie Sancti Dominici"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore; ampio regesto in volgare di mano del sec. XVII, preceduto da segnatura: "N° 90".
Procura generale fatta da fra Vincenzo fu Pietro de Crema di Bergamo, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Brescia e sindico del Convento di S. Stefano di Bergamo, in fra Cristoforo fu Giacomo de Adelaxiis e fra Sozzo de Capitaneis de Ludritis (?), entrambi del Convento di S. Stefano di Bergamo, e in particolare per prendere formale possesso della metà indivisa di tutti i beni esistenti in territorio di Chiuduno appartenuti al fu Giovanni fu Bartolomeo d. Suardello de Suardis, che questi nel proprio testamento (rogato in data 5 ottobre 1398 dal notaio bresciano Domenico de Perticis di Onzato) ha concesso in usufrutto vitalizio al detto fra Vincenzo, disponendo altresì che alla di lui morte vengano in possesso del venerabile maestro Guidone de Cararia, dello stesso Convento, e quindi del Convento medesimo.
notaio: Gotenengo (de) Matteo, di Brescia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 496x174; latino
Conservazione: discreta; danni: inchistro sbiadito, abrasioni a tergo
segnatura vecchia: filza 12 n. 2

1.182
Instrumentum confessionis

1347 novembre 30. Bergamo, "ad banchum cambii dom. Girardi de Clixione civitatis Pergami"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Quietanza rilasciata da Leonardo fu Guidotto de Bongis di Bergamo a Pietro fu Lanfranco d. Bianco de Conterolis di Bonate Sotto, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e del figlio Stefano, per il pagamento di £ 27 e 3 capponi, dovuti quale canone per l'anno corrente per l'affitto di una pezza di terra aratoria e vitata sita in Bergamo, nella vicinia di Santo Stefano, in località "ad Credacium".
notaio: Conterolis (de) Lanfranco, di Bonate Sotto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 136x164; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole abrasioni

1.183
[Reliquie]

1361 marzo 28. (Bergamo)
In scrittura gotica libraria, in parte su due colonne.
Elenco delle reliquie deposte nell'Altar maggiore della chiesa dei Frati Minori di Bergamo all'atto della sua consacrazione per mano del vescovo locale frate Lanfranco, concluso dall'invocazione "Oramus te Domine per merita sanctorum tuorum quorum reliquie hic sunt et cetera. " Segue, aggiunta da altra mano coeva, con grafia incerta, l'elenco dei presenti alla cerimonia.
Carta semplice; atto singolo; f.1, membr.; 220x116; latino
Conservazione: discreta; danni: piccolo foro, lievi cadute di inchiostro

1.184
Carta donationis

[1160-1167](1) ottobre. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo breve regesto di mano del sec. XIV avanzato, cui segue la nota, pressoché coeva: "posita in libro"; fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Donazione fatta dal vescovo Girardo ad Andrea, prete della chiesa di S. Stefano di Bergamo, di una pezza di terra di proprietà del Vescovado, sita a Bergamo "extra Portam Sancti Stephani", di tav. ***.
notaio: Alberto causidico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 161x264; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Mancano anno e indizione, che dovevano comparire nella prima riga del documento; forse questa è stata recisa, per celare il riferimento all'epoca dello scisma del vescovo Girardo, come rilevato in altre carte coeve.

1.185
Carta venditionis

1112 gennaio. Bergamo, "prope ecclesiam Sancti Stephani"
A tergo nota di mano del notaio scrittore: "cartula Iohannis Campanay"; inoltre regesto di mano del sec. XIV avanzato, e lunga nota(1) di altra mano pressochè coeva. Fori per cucitura al margine inf.
Vendita fatta dai coniugi Matteo fu Andrea e Berlenda, da Pietro fu Martino e da sua madre Alberga, e da Berlenda vedova di Giovanni e dalla figlia Benedetta, "de loco Riolo", ad Alberto Peregrinus di Bergamo, rappresentato da Giovanni fu Giovanni d. Campana, di una pezza di terra vitata sita a Bergamo "foris u. dic. subtus Sanctum Stephanum", al prezzo di sol. 9.
notaio: Lanfranco causidico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 158x221; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. "Omnes carte huius mazzi sunt de monte vineis vel domibus ecclesie circa montem / et de una domo que comprehentur in inter illas illorum de Villa que fuerunt illorum de Luliveto / et domum dom. Bonvalenti de Bonate".

1.186
"Paina iudicati"

1116 maggio. Bergamo
A tergo diverse brevi note di mani dei secc.XII, XIII e XIV.
Donazione fatta da Alberga Caverina di Lallio a favore della chiesa di S. Stefano "que est posita foris et prope civitatis Pergami", di un campo sito in territorio di Lallio in località "Campo de Cereto", di pert. 3,5, che rimarrà in possesso di suo fratello Giovanni, finché pagherà alla chiesa un censo annuo di den. 4 a S. Martino.
notaio: Lanfranco causidico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 121x193; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n° 1

1.187
Carta venditionis

1157 agosto. Bergamo
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore, l'altro di mano del sec. XIV, seguito dall'annotazione: "notata in libro".
Vendita fatta da Giovanni Buono fu Girardo "qui dic. de Masallia" e dalla moglie Gisla, abitanti nel castello di Crema, a Giovanni Buono de Cervo "qui dic. de Lemine" di Bergamo, di due pezze di vigna site fuori Bergamo "in montem Sancti Stefani", al prezzo di £ 8 e den. 1.
notaio: Pescoctus
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 201x302; latino
Conservazione: discreta; danni: lieve lacerazione restaurata, piccole macchie
segnatura vecchia: filza 2a n° 7

1.188
Carta vuadiae

1191 febbraio 17. Bergamo, "in stacione Lanfranci Malastreve"
Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare l'atto.
Obbligazione di Bertramo Malastreve, di suo figlio Lanfranco e di Ottobono figlio emancipato di Panevino Plizabusia verso Veneciano de Cattanio di restituirgli entro un anno dopo la prossima festa della Cattedra di San Pietro (22 febbraio) £ 20 che egli ha prestato loro; si costituisce fideiussore lo stesso Lanfranco.
notaio: Bellotto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 102x176; latino
Conservazione: cattiva; danni: abrasioni e piccoli fori

1.189
Carta venditionis

1173 maggio. Bergamo
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore, l'altro di mano del sec. XIII, seguito dall'annotazione di mano del sec. XIV: "posita in libro novo". Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Vendita fatta da Talentino di Giovanni Buono de Cervo di Bergamo a don Achille, prete della chiesa di S. Stefano, di una pezza di vigna sita "in monte Sancti Stefani", al prezzo di £ 33. Segue promessa di Maurisco de Rivola di far rispettare la vendita al padre di Talentino; si costituisce fideiussore Alberto AlbertoniS.
notaio: Giovanni dom.Federici imp. not.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 302x304; latino
Conservazione: buona

1.190
Constitutio

1341 febbraio 28. Bergamo, "super regio novo Communis Pergami, in publico et generali arengo Communis Pergami"
Fori per cucitura al magine sup.
Decreto di nomina di Recuperato de Terzenis, notaio pubblico di Bergamo, a completare gli atti dalle imbreviature rogate dal defunto notaio Bertramino de Laccentis, pronunciato dal nobile Tommaso de Lampogniano di Milano, podestà e capitano di Bergamo, a nome degli eccelsi Giovanni, vescovo di Novara e conte, e Luchino de Vicecomittibus "civitatum Mediolani et Pergami etc. dominis generalibus", con il consenso di Guidotto de Curteregia, Giovanni de Valmora e Bonomino de Briniano, consoli del Collegio dei Notai di Bergamo.
notaio: Lecascho (de) Lanfranco, notaio del Podestà di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x152; latino
Conservazione: buona

1.191
Constitutio

1337 marzo 20. Bergamo, "super regio novo Communis Pergami, in publica et generali concione"
Fori per cucitura al magine inf.
Decreto di nomina di Plevano fu Pietro de Brolo di Albano, notaio di Bergamo, a completare gli atti dalle imbreviature rogate dai defunti notai Bartolomeo fu Lanfranco Scalpedria, Guglielmo Belforti di Cremona e Alberto Belforti di Cremona, pronunciato dal nobile Bronzino Lanyus, podestà di Bergamo, per volontà di Alessandro de Grassis e Giovanni de Valmora, consoli del Collegio dei Notai di Bergamo.
notaio: Albenio (de) Pietro di maestro Salvo, notaio del Podestà e del Comune di Bergamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 202x217; latino
Conservazione: discreta; danni: leggere abrasioni

1.192
Instrumentum dacionis in dotem

1265 gennaio 10. (Milano?), "in domo ser Guilielmi de Pusterla"(1)
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e grande "B" forse della stessa; segnatura trecentesca:.xxxvii., cerchiata.
Consegna in dote della metà indivisa di tutti i beni immobili e i connessi diritti pubblici, d'uso e d'acque posseduti in territorio di Cornaliano(2) fatta da dom. Allegranzia fu dom. Guido de Raude al marito Corrado de la Torre, con il consenso degli agnati di questo, Guidone e Giovanni de la Torre.
notaio: Pagnianus Bonacorso fu ser Giordano, di Milano "contrate Verzarii"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 264x231; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
Note:
1. E' uno dei testimoni.
2. Corneliano Bertario, in comune di Truccazzano (MI).

1.193
"Testamentum"

1239 maggio 15. Ghisalba, "in domo Petri f.c. dom. Tadi de Redona, hab. Gisalbe"
Fori per cucitura ai margini super. ed infer.
Testamento di Pietro fu dom. Tado de Redona, che costituisce erede universale il figlio Teutaldo, fatti salvi i lasciti disposti per le figlie Benvenuta, Meliorata e Guglielmina, di £ 10 ciascuna per la dote, ed altri legati in denaro ed in granaglie a favore delle nipoti, dei poveri e degli "homines de Sancto Stevano"(1), e per la salvezza dell'anima propria e del fratello Guglielmo, dei quali nomina esecutore lo zio prete Manfredo; e dispone che sia restituita ai fratelli Alberto e Lanfranco figli del fu Giovanni Pizenus di Ghisalba l'atto con cui il detto Guglielmo aveva acquisito i diritti sul loro sedime, posto "in burgo novo", da Cassetto Guan[...].
notaio: Alberti Alberico, di Cenate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 217x217; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori e lacerazioni al margine sin.
Note:
1. Probabilmente una delle prime attestazioni della comunità di Frati Predicatori presso la chiesa di S. Stefano a Bergamo.

1.194
Instrumentum cessionis

1238 maggio 10. Bergamo, "ad stacionem Algisii Iohannis Ambrosonis not."
Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare il valore dell'atto.< BR> Cessione dei diritti vantati verso la chiesa di S. Stefano di Bergamo, in ragione di £ 12 di capitale e £ 8 e den. 5 di interesse, da parte di Pietro fu Perolo de Barolo de Arena notaio di Bergamo a maestro Alberto de Colonio, chierico della stessa chiesa, agente a titolo privato, che anticipa a Pietro la somma dovuta dalla chiesa.
notaio: Bonate (de) Adamo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x195; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori e macchie

1.195
Instrumentum obligationis

1297 marzo 28. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in domo habitationis dom. Roberti iudicis"
A tergo breve regesto di mano pressochè coeva.
Obbligazione del giudice Roberto fu Bergamino de Mascaris e di Maffeo d. "Spaniolus" fu Rogerio de Puteo di Bergamo verso fra Graziadeo de Picallis dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, agente a nome del Vescovo di Bergamo, di restituire tutto ciò che è stato malamente sottratto dal defunto Antonio, fratello del giudice Roberto, sia per usura che con richieste di pegni, secondo le disposizioni del Pontefice; si costituisce fideiussore Bonaventura fu maestro Adamo de Ra[...].
notaio: Rode (de) Bergamino di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x195; latino
Conservazione: cattiva; danni: ampie macchie

1.196.1
Instrumentum confessionis

1294 giugno 22. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, nella chiesa di S. Stefano
Segue sullo stesso supporto il doc. n. 1196.2.
Quietanza rilasciata da Pietro fu Bugo Bugonum di Lemine e da sua figlia Crescimbena, che un tempo viveva con Anesia fu Alberto Persius, a fra Bartolomeo de Covazzis, del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, per la consegna di £ 8 e di lenzuola, coperte, vari indumenti, arredi e stoviglie, lasciate a Crescimbena dalla detta Anesia nel proprio testamento, rogato dal not. Bonpetro de Guidottis il 3 maggio scorso.
notaio: Rode (de) Bergamino di Alberto
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 408x138; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi abrasioni

1.196.2
Instrumentum confessionis

1294 giugno 22. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, nella chiesa di S. Stefano
Sullo stesso supporto del doc. n. 1196.1.
Quietanza rilasciata da Blisinola fu Bonfado de Levate di Bergamo a fra Bartolomeo de Covazzis, del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, per la consegna di sol. 20 legatile dalla detta Anesia con atto rogato dal not. Yroldo de Cumis in data 22 luglio 1290.
notaio: Rode (de) Bergamino di Alberto
Originale

1.197
Instrumentum procurae

1464 ottobre 6. Cremona, "in domo habitationis (...) Gasperis de Benalis (...) constituta foris vicinia di Sancti Maffei dicte civitatis"
A tergo nota di mano del notaio scrittore o di altra mano coeva: "Iohannis de Pergamo".
Procura generale fatta da Gaspare d. "del Gallo" fu Ambrogio de Benalis di Cremona in Giovanni de Nona di Bergamo, professo dell'Ordine dei Frati Predicatori di Cremona, e in Luchino de Piliciis di Cremona, per riscuotere denaro e merci a lui dovuti da chiunque, ed in particolare da Betino fu Giacomino de Nona di Bergamo, oggi abitante a Mantova. Alle sottoscrizioni del notaio rogante e del secondo notaio segue una autentica di Benedetto de Zabolis, giurisperito, podestà e capitano della Città e del Distretto di Cremona, datata 27 ottobre, e sottoscritta da Berteno de Brunellis, notaio ufficiale del banco del Podestà di Cremona.
notaio: Richardis (de) Jacopino, di Cremona
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 394x274; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie ed abrasioni

1.198
Praeceptum episcopi

1273 gennaio 19. (Bergamo)
Privo di sottoscrizioni, il documento presenta nella parte inferiore 4 taglietti, destinati probabilmente ad accogliere la tenia di un sigillo plumbeo pendente. A tergo ampio regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Ordine di Guiscardo vescovo di Bergamo a tutti i sacerdoti ed i fedeli della diocesi, perché i Frati Predicatori, nelle congregazioni da essi istituite in lode di Dio e della Vergine Maria, e dove non solo predicano ma anche raccolgono elemosine per i poveri, possano concedere ogni mese un'indulgenza di 40 giorni a quei peccatori che, sinceramente pentiti e confessi, sceglieranno di entrare, anche solo temporaneamente, nelle dette congregazioni o le beneficheranno per opere di misericordia.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 148x177; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole abrasioni
segnatura vecchia: filza 8 n° 2

1.199
Instrumentum confessionis

1283 novembre 27. Bergamo (?), "sub pergula seu in brolo sediminis (...) dom. Lanfranci iudicis"
Fori per cucitura al margine super.
Quietanza rilasciata dal giudice Lanfranco de Azuellis di Bergamo in qualità di tutore testamentario del nipote Lanfranco (costituito dal fratello Gisalberto nel testamento rogato dal not. Federico de Azuellis in data 6 giugno 1272), a Bonafede fu Lanfranco de Sancto di Tagliuno, agente a nome dei fratelli Trussardo e Bartolomeo de Bergonzis di Bergamo, figli del fu Oberto fu Pietro, per il pagamento degli interessi degli ultimi tre anni su un prestito di £ 80 fatto al detto Oberto e ad altri de Bergonzis, in data 2 dicembre 1258, da Federico de Curte di Bergamo, e da questi ceduto al fu Gisalberto de Azuellis in data 28 maggio 1264.
notaio: Caversenio (de) Zoanno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 127x263; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni restaurate e macchie

1.200
"Pagina confirmationis"

1267 marzo 6. Civate (CO), monastero di S. Pietro
Documento privo di sottoscrizioni, è stata strappata la parte della pergamena che probabilmente recava un sigillo. A tergo, di mano del notaio scrittore o di altra mano coeva, la nota: "G. de Parma duplicavit", e ampio regesto di mano del sec. XVIII.
Privilegio concesso da Visdomino arcivescovo di Aqui, legato della Sede Apostolica, a fra Guido de Raude dell'Ospedale di S. Maria dell'Ordine dei Crociferi, sito a Milano fuori Porta Ticinese, di conferma del suo accoglimento nel Monastero benedettino di S. Pietro di Civate, da parte dell'abate Tommaso e del priore Anrico de la Bretta (espressa in apposito atto del 12 febbraio dello stesso anno)(1), con la facoltà di vivervi pur seguendo la regola dell'Ordine di Sant'Agostino, poiché quella dell'Ordine benedettino, così come quella dell'Ordine dei Frati Minori, impone una vita troppo dura per la debolezza del corpo dello stesso Guido, appartenente alla migliore nobiltà della città di Milano.
Originale (?); sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 334x363; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori, lacerazione al margine inf.
segnatura vecchia: filza 1 n°45
Note:
1. L'atto, rogato dal not. Boxano fu ser Nazaro Livionus di Milano-Porta Orientale, è riportato per esteso nel documento di conferma.

1.201
Instrumentum confessionis

284 maggio 14. Bergamo, "sub pergula seu birlo dom. Lanfranci de Azuellis iudicis civitatis Pergami"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore ed altro regesto di mano coeva.
Quietanza rilasciata dal giudice Lanfranco de Azuellis, in qualità di tutore testamentario del nipote minore Lanfranchino (del quale fece l'inventario dei beni con atto rogato dal not. Alberto di Geroa de Poltriniano in data 6 agosto 1272), a Bonasia vedova di Mazza de Concorezzo, ab. nella vicinia di Santo Stefano, per sol. 14 versati quale fitto per un anno della parte inferiore della casa dello stesso Lanfranchino sita sotto il monte Santo Stefano.
notaio: Caversenio (de) Zoanino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 121x154; latino
Conservazione: discreta; danni: inchiostro sbiadito

1.202
Instrumentum venditionis

1211 luglio 30. Mornico
Vendita fatta da dom. Marchisio e dom. Ugo, figli del fu dom. Maldoto di Mornico, agenti a nome proprio e del nipote Maldotino, figlio del fu dom. Corrado loro fratello, al chierico Oberto fu dom. Lanfranco Gramondus di Santo Stefano, di una pezza di terra aratoria e vitata sita "in curte Paluschi, u. dic. in Casallo", di pert. 7,5, al prezzo di L. 4, sol. 13 e den. 9.
notaio: Alleri Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 218x260; latino
Conservazione: cattiva; danni: estese macchie

1.203
"Instrumentum" investiturae per feudum

1190 ottobre 9. (omessa la data topica)
Sul recto della pergamena, a matita, di mano tardo-gotica: "mcccccxxii". A tergo nota di mano del sec. XVI avanzato: "serve propter venerandam antiquitatem".
Investitura "per feudum paternum cum fidelitate" fatta da Redolfo de Sursina e da Martino fu Olrico, agente a nome proprio e del fratello, in Giovanni e Bertramo de Lurano, del diritto di decima in territorio di Grassobbio, già acquistata dal loro padre Ottobono da Giacomo ZuccadoliuS.
notaio: Preytus
notaio autenticante: Maifredo Plizabusii redige l'atto in pubblica forma traendo dalle imbreviature del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x350; latino
Conservazione: buona

1.204
Instrumentum investiturae ad hereditatem

1199 aprile 9. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo alcune annotazione di mano coeva, non leggibili. Fori per cucitura al margine inf.
Investitura "ad hereditatem" fatta da Bertramo Gisilmerii, dom. Gisla Pocapalee e dom. Semperbella sua nuora, madre di Albertino fu Giovanni Pocapalee, in qualità di tutori dello stesso Albertino, in Andrea fu Pietro de Prato di Orio, alla presenza e col consenso di Lanfranco vescovo di Bergamo, delle pezze di terra poste in territorio di Orio, per complessive pert. 30, loro vendute nello stesso giorno, con altro atto rogato dallo stesso notaio, da Teutaldo d. "de Solto" chierico di S. Matteo, al canone annuo di sest. 6 di segale a S. Lorenzo e sest. 7 di miglio ed un cappone a S. Martino.
notaio: Primolo (de) Andrea
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 198x208; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole macchie

1.205
Instrumentum investiturae ad hereditatem

1207 gennaio 18. (Bergamo), "in monte Sancti Stephani, in curte suprascripti Anselmi"
A tergo breve annotazione di mano coeva.
Investitura "nomine hereditatis" fatta da Anselmo fu Lanfranco Ottonis di Bonate, in ragione di una metà, e da Lanfranco del fu Alessio fratello di Anselmo, agente a nome proprio e dei propri fratelli, in ragione dell'altra metà, in Pietro de Nova di Ciserano, ab. in borgo Santo Stefano, di una pezza di terra sita nel detto borgo di tav. 4 e pd. 8,5, al canone annuo di sol. 8 a S. Martino.
notaio: Osio (de) Barello
notaio autenticante: Giovanni di Enrico de Alze (coevo).
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 312x302; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.206
Instrumentum confessionis

1290 dicembre 15. Bergamo, "aput daschum (?) Venture de Mapello prope Mercatum Blave"
Quietanza rilasciata da Zoanino fu Bonaventura de Zenate di Bergamo ad Ardezono fu Guglielmo de Sursina per la consegna di £ 5,5 dovute in forza dell'atto rogato in data 3 maggio 1289 dal not. Martino di Giacomo Bernardi di Bonate Sopra.
notaio: Ginammis (de) Graziolo fu Degoldo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 100x215; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.207
Preconatio

1244 febbraio 1. Bergamo, "sub quadam volta Palacii Communis Pergami"
Bando pubblico letto da Ventura de Muzzo, servitore del Comune di Bergamo, contro Alberico fu dom. Plevano Regolatus e ser Ochino fu dom. Giovanni de Bonate di Bergamo che, su istanza di Rogerio fu dom. Guglielmo Garganus, agente a nome proprio e dei fratelli, dovranno presentarsi dinnanzi al Podestà del Comune o ad un suo giudice e non dovranno lasciare la città.
notaio: Coso (de) Giuseppe di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 125x142; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e abrasioni, piccola laceraz. restaurata

1.208
Praeceptum

1243 ottobre 19. Milano, "in Porta Nova, in contrata Nuxigie, in cassa infrascr. consulis"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.xiiii., cerchiata.
Mandato conferito al notaio Everardo de Castro Seprio di Milano da dom. Cappa Pinctor, console di giustizia del Comune di Milano "qui tenet causas civitatis", su istanza di Pagano Pelluchus, agente a nome proprio e dei fratelli, perché completi e stenda in pubblica forma l'atto relativo alla vendita di una pezza di terra sita "u. dic. in Prato Duce sive in Cavezallis" fatta allo stesso Pagano, per £ 80, da dom. Aigua vedova di Rainiero de Merce, contenuto nelle imbreviature del defunto notaio Guidone Cagapiscus di Milano.
notaio: Bucinigo (de) Lamberto di Obizone, "de contrata Sancti Martini ad Nuxiagiam"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 134x302; latino
Conservazione: buona

1.209
Praeceptum sententiae

1234 marzo 24. Bergamo, nel Palazzo del Comune
Sentenza pronunciata da dom. Alberico Suardorum, giudice e "cognitor causarum tenutarum et intromissor" del Comune di Bergamo insieme a dom. Oberto de Fara, nella lite vertente tra Rodolfo di dom. Lanfranco Azuellus, agente a nome del padre, da una parte, e dom. Mayfredo Ronie, dom. Urigo e Teutaldo Marm(... ), agenti anche a nome delle mogli e delle nipoti, figlie del fu Verdello de Vilano, e dom. Riccadonna moglie di Girardo Covazzi e cugina del detto Verdello, dall'altra parte, in cui si riconosce al primo il giusto possesso di una casa sita in borgo Santo Stefano, "aput Portam Sancti Iacobi, extra illam portam", già appartenuta ad Arnoldo de Azano ed ottenuta a titolo di risarcimento del credito vantato dal detto Lanfranco.
notaio: Guerris (de) Girardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 324x310; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, piccoli fori

1.210
Instrumentum venditionis

1233 luglio 24. Palosco, nell'abitato, "in sedimine dom. Arnulfi Clerici"
A tergo regesto di mano del sec. XIII avanzato.
Vendita fatta da Pizena vedova di Alberto Raiolus di Bianzano e figlia del fu Giovanni de Polsceno di Berzo, ab. di Palosco, ad Alberico fu dom. Giovan Pietro de Paluscho, cittadino di Bergamo, di una pezza di prato sita in territorio di Palosco, in località "in Prata Deserta", di pert. 12 e tav. 9, a titolo di soluzione di un debito di sol. 44, più sol. 4 di interesse, contratto dal marito defunto con Alberico, con atto rogato in data 22 marzo 1226 dal notaio Jacopino de Paluscho.
notaio: Roba Alberico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 193x215; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori, strappi marginali

1.211
Instrumentum venditionis

1233 gennaio 18. Bergamo, "ad stacionem mag. Alberti de Colonio que est aput Sanctum Cassianum"
A tergo varie annotazioni di diverse mani dal sec. XIII al sec. XVI, una delle quali riferibile a più documenti, che dovevano essere conservati piegati insieme.
Cessione fatta da Bergamino fu Arderico Zapellus di Colognola a maestro Oberto de Colonio e Sertezano, chierici della chiesa di S. Stefano sita a Bergamo in borgo Santo Stefano, di fitti in frumento per complessivi sest. 11 ed un terziario, versati annualmente dagli eredi di Giovanni Girardi di Colognola per due pezze di vigna e due case site nell'abitato di Colognola, "u. dic. ad Portam de Supra", e da Guidotto di Giovanni Bertaronis di Colognola per una pezza di terra aratoria e due di castagneto, al prezzo di £ 10.
notaio: Bulterio (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x326; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni marginali, macchie
segnatura vecchia: filza 2a n.20

1.212
Instrumentum venditionis

1226 dicembre 3. Palosco, nell'abitato, "sub ulmo quod est in platea communis"
A tergo regesto di mano del sec. XIII avanzato.
Vendita fatta da Savoldeo Vezalie di Mornico al notaio Girardo di Persio de Bovinonibus di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Palosco, in località "ad Malacum", di pert. 3, tav. 3 e pd. 8,5, al prezzo di sol. 53 e den. 7,5.
notaio: Geytus Detesalvo di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 201x258; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni, estese abrasiomi

1.213
Praeceptum

1230 novembre 18. Bergamo, "in molendinis Communis Pergami qui sunt prope brinium molendinarum de Brosceta"
A tergo nota di mano del sec. XVI: "Non apartiene al convento".
Immissione di Giovanni Gualcosii, giudice, e Girardo di Persio de Bovinonibus, notaio, agenti a nome proprio e di dom. Guglielmo Matenazzi di Bergamo, in possesso di una casa con due mulini sita fuori la città di Bergamo, "non multum longe prope Broscetam", compiuta da Rezanno servitore del Comune di Bergamo dietro mandato dei Consoli di Giustizia, a titolo di risarcimento dei beni già appartenuti al mugnaio Maifredo fu Pietro Ombonus di Mornico.
notaio: Guar(...) Bonomino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 129x167; latino
Conservazione: buona

1.214
Instrumentum confessionis

1255 settembre 29. Bergamo, "in claustro ecclesie Sancti Vincentii"
Quietanza rilasciata da Guiscardo Suardorum, arcidiacono della Chiesa di Bergamo, a dom. Girardo di Persio, chierico della chiesa di S. Martino di Nembro, agente a nome proprio e dei suoi confratelli, per la consegna di £ 5 e sol. 8 dovute come taglia imposta alla detta chiesa in occasione dei denari versati a dom. Oberto de Cochenaco di Aste "pro precepto Domini Pape".
notaio: Verdello (de) Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 98x143; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.215
Instrumentum procurae

1254 febbraio 11. Rancio Valcuvia (VA)
A tergo segnatura trecentesca:.xxi., cerchiata.
Procura fatta da 32 uomini di Marchirolo, tre dei quali "morantur ad castrum novum", in dom. Gabardo e Lanfranco, fratelli detti "de Carvixio", in Enrico de Pollario di Rancio (?) e in Corrado di ser Martino di Cuvio, per rappresentarli in tutte le cause che si apriranno davanti ad arbitri eletti tra il Comune Milano e il Comune di Como o davanti al Podestà di Milano o ai suoi giudici; si costituiscono fideiussori Menedoldo d. "Maya" di Rancio e Guidobello Berertus di Orino.
notaio: Brincio (de) Soldano di Anrico giudice(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 272x287; latino
Conservazione: buona
Note:
1. "Soldanus de loco Ranci not. f. ser Anrici iudicis qui dic. de Brincio".

1.216
Instrumentum cessionis

1224 novembre 4. Palosco(1), "in mercato"
Cessione fatta da Giovanni Zuchi di Palazzolo ad Alberto fu Guglielmo de Plorezano, ab. in borgo Sant'Andrea di Bergamo, agente a nome del figlio Guglielmo, di tutti i diritti vantati nei confronti del notaio Alberico Roba di Palosco in ragione di sol. 42 di capitale e sol. [...] di interesse, somma a lui dovuta in forza di un atto di obbligazione del 24 ottobre 1217, diritti ceduti a tutela di una pezza di terra e di un tratto di roggia di 6 pertiche lineari (?).
notaio: Clauduno (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 189x192; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazione di tutto il margine destro
Note:
1. Del nome del luogo rimane solo l'iniziale, ma è facilmente integrabile in base alla provenienza di uno degli attori e dei testimoni (Telgate).

1.217.1
Instrumentum locationis

1222 novembre 20. Grassobbio, "in platea ipsius loci"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Locazione per la durata di 11 anni fatta da Raimondo, prete, e maestro Alberto da Cologno chierico della chiesa di S. Stefano di Bergamo, in Giovanni Bragerii di Grassobbio, di 5 pezze di terra ***(1) site in territorio di Grassobbio, al canone annuo di some 3,5 di miglio a S. Martino, con patto che non sia tenuto a consegnarlo in caso di guerra.
notaio: Gromulo (de) Oberto
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 525x295; latino
Conservazione: discreta; danni: estese cadute di inchiostro
segnatura vecchia: filza 3a n. 6
Note:
1. Oltre a mancare l'indicazione della qualità della terra, nella descrizione analitica degli appezzamenti viene omessa quella del quarto.

1.217.2
Instrumentum locationis

1222 novembre 20. Grassobbio, "in platea ipsius loci"
Locazione per la durata di 11 anni fatta da Raimondo, prete, e maestro Alberto da Cologno chierico della chiesa di S. Stefano di Bergamo, in Lanfranco di Martino Bragerii di Grassobio, di 3 pezze di terra *** site in territorio di Grassobio, al canone annuo di sest.17 di miglio a S. Martino.
notaio: Gromulo (de) Oberto
Originale

1.218
Instrumentum procurae

1535 giugno 16. Innsbruck, "in domo apothecaria validi et providi viri Luce Vestfals civis ibidem"
A tergo ampio regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Costituzione di sostituti procuratori, nelle persone dei nobili Francesco de Sayanis di Brescia, Giovanni de Molinis capitano del Duca di Ferrara e Giovan Battista Sayroli di Ferrara, fatta dal nobile Giovanni de Cazano, medico del Re dei Romani, di Boemia e Ungheria(1), in qualità di procuratore (costituito con atto rogato dal not. Alessandro de Sancto Gallo) del cugino Giovanni Bartolomeo de Caversenio, monaco dell'Ordine di S. Agostino(2), erede dei propri defunti fratelli germani Bernardo e Domengino, per la riscossione dei debiti che verso questi hanno gli eredi di Borso Gattamela di Melara "in agro ferrariensi"(3); atto questo motivato dalla distanza delle persone dei creditori e dagli impegni de de Cazano per la salute del Re; ai sostituti procuratori vengono trasmesse le scritture (cirografi) relative ai detti debiti(4).
notaio: Bötll Michele, "senior exsirats clericus sacris apostolica et imperiali auctoritate notarius"(5)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 432x199; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LII Num.7
Note:
1. Ferdinando I d'Asburgo.
2. Il nome del da Caversegno e quello del notaio de Sancto Gallo sono aggiunti in un secondo tempo, da mano diversa, in spazi lasciati in bianco.
3. Melara, ora in provincia di Rovigo.
4. Cfr. docc. nn. 1218.1 e 1218.2.
5. Il "signum" è costituito da un timbro, con l'immagine di un sole dal volto umano, e con iscritto a mano il nome del notaio.

1.218.1
Obbligazione

1512 agosto 13. Albino
Bifolio cartaceo allegato al doc. 1218; il testo occupa la c.1r-v. A c.2v, di mano coeva la nota: "Mellara", e appunto sul costo della scrittura.
Dichiarazione di Borso de Gatamela "abitator a Mellara" che si riconosce debitore di Domenico di Martino "da Cavergea" di 192 ducati d'oro, quale prezzo per 8 panni bianchi alti da lui ricevuti nella bottega di maestro Tommasino di Bernardino de Bussino, follatore in Albino, impegnandosi a pagarglieli entro un anno; seguono sottoscrizioni autografe di Borso e di due testimoni. A c.1v altro scritto di mano diversa, datato 27 aprile 1512, in cui il detto Domenico dichiara di aver ricevuto dal detto Borso 9 centenarie, 1 peso e 2 "limi" di lana fina, al prezzo di ducati 14 per centenario, per totali ducati 130, sol. 16 e den. 6.
Carta semplice; 2 atti singoli sullo stesso supporto; ff.2, cart.; 274x187; volgare
Conservazione: discreta; danni: grossa macchia

1.218.2
Obbligazione

1512 aprile 30. Bergamo
Bifolio cartaceo allegato al doc. 1218; il testo (della stessa mano che ha redatto il doc. n. 1218.1) occupa la c.1r-v. A c.2v, di mano coeva le note: "Mellara" e "Duc.205".
Dichiarazione di Borso de Gatamela "da Ferara" che si riconosce debitore di Domenico "Caverzegno" di Bergamo di 205 ducati d'oro, prezzo di 9 panni acquistati in Albino, da pagarsi entro il giorno di S. Giovanni del 1513; seguono sottoscrizioni autografe del detto Borso e di quattro testimoni.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, cart.; 323x228; volgare
Conservazione: discreta; danni: grossa macchia

1.219
Confirmatio

1518 settembre 25. Bergamo
A tergo regesto di mano diversa da quella del notaio scrittore, forse quella del cancelliere che sottoscrive. Raccolto insieme ad altri due documenti (1219.1 e 1219.2) in una camicia, che reca, di seguito alla segnatura vecchia, della stessa mano settecentesca, la nota: "Conferme del possesso de' prati sulle mura attorno al convento. 1482. 1518. 1613. 1715. quella del 1518, in cui si fa memoria di quella del 1482, appartiene alle mura antiche della Città, le altre due alle presenti".
Conferma rilasciata da Nicola Turisanus podestà e Giovan Francesco Gnei capitano di Bergamo al Convento di S. Agostino di Bergamo, su istanza del priore fra Agostino da Bergamo, del vicario fra Albino de Ballis e di fra Giacomo Filippo de Forestis, del giusto possesso dell'area compresa tra il convento e le mura della città verso Valtesse, sempre goduto sino all'inizio della guerra presente a partire dalla concessione fattane al Convento nel 1482 dai Rettori e dalla Città di Bergamo, su istanza dello stesso fra Giacomo de Forestis, con atto andato distrutto, insieme a molti altri, nell'incendio causato dalla stessa guerra.
notaio: Mazuchis (de) Aloisio, di Giustinopoli, cancelliere dei Rettori
notaio autenticante:(1)
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 290x437; latino
Conservazione: buona; danni: macchie, abrasioni
segnatura vecchia: rotolo XL Num. 9
Note:
1. La sottoscrizione del cancelliere reca la formula: "exemplari fecit et subscripsit", alludendo probabilmente ad una "copiatura" del documento del 1482, andato perduto, dal registro della Cancelleria, ma sul piano formale si tratta di un nuovo documento, redatto per la prima volta in originale. Sopra questa è traccia della sottoscrizione del notaio scrittore, abrasa intenzionalmente.

1.219.1
Licentia

1715 febbraio 25. (Bergamo)
Bifolio cartaceo contenuto nella stessa camicia con il doc. 1219 (cfr. scheda relativa). A c.1r l'annotazione di mano pressochè coeva: "Copia".
Licenza concessa da Giovan Francesco Luerini, capitano di Bergamo, al Priore del Convento di S. Agostino, di chiudere gli ingressi e fare un fossato attorno al pezzo di prato compreso tra il convento e le mura della città, appartenente al Convento medesimo (in forza del privilegio del 1518(1) confermato con decreto del Capitano di Bergamo nel 1613) ma danneggiato dall'indebito accesso di veicoli privati, "salvo sempre l'uso che se ne doverà fare per condotta di cannoni o per altro publico servitio". Segue sottoscrizione autografa del Capitano.
notaio: Agnellus Giovan Maria, cancelliere del Capitano
Originale; atto singolo; ff.2, cart.; 300x205; volgare
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XL N. 9
Note:
1. E' il doc. 1219.

1.219.2
Lettera

1715(1). (Bergamo)
Bifolio cartaceo inserito nel doc.1219.1 e contenuto nella stessa camicia con il doc. 1219 (cfr. scheda relativa); testo tronco alla c.1v.
Frammento (copia o minuta) della lettera con cui il priore del Convento di S. Agostino chiede al Capitano di Bergamo quanto verrà poi concesso con la licenza di cui al doc.1219.1, con riferimento ad una ducale del 30 maggio 1629 di conferma ad una delibera in materia del Consiglio dei Quaranta al Criminal.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, cart.; 285x193; volgare
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XL N. 9
Note:
1. La data manca, ma il documento non deve essere di molto anteriore al doc. n. 1219.1.

1.220.1
"Mandatum"

1512 marzo 24. Bergamo
Segue sullo stesso supporto il doc.1220.2. A tergo regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura: "N° 204".
Ordine di Tommaso Bohier (funzionario regio?) al "generale administratore" di consegnare ogni anno ai gabellieri di Bergamo un moggio di sale, al prezzo consueto, da distribuire ad alcuni frati e monache che non figurano tra quelli che già beneficiano delle elemosine di sale. Sottoscrizione dell'autore.
notaio autenticante: Pietro Martire de Monte, "rationator Regii Traffigi Salis" ha trascritto e autenticato dall'originale "in filzia reposita"
Copia autentica; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 281x161; volgare
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 15 n°10

1.220.2
Lettera

1512(1). (Bergamo)
Sullo stesso supporto del doc. n. 1220.1 (cfr. scheda relativa), ma scritto da mano diversa.
Lettera di Tommaso Bohier al "thex(oriero)", con cui comunica l'ordine dato al "generale administratore" perchè faccia consegnare a lui dai gabellieri un moggio di sale all'anno, da distribuire tra i frati di S. Domenico, le monache di S. Marta e le monache di S. Lucia di Bergamo, dell'Ordine di S. Benedetto. Sottoscrizione dell'autore.
notaio: Zambellus Giovanni, "notarius et regius rationator in Bergamo"
Carta semplice
segnatura vecchia: filza 15 n.10
Note:
1. Manca la data, ma la lettera è evidentemente di poco successiva al "mandatum" di cui al doc.1220.1, richiamato anche nel testo.

1.221
Instrumentum consolti

1483 febbraio 10. Cologno, nell'abitato, "in domo infrascr. Iohannini de Fileris"
A tergo piccole annotazioni di diverse mani del XV-XVI secolo.
Investitura di tutti i propri beni fatta da Giovannino fu Aimone de Fileris in Tonola di Bartolomeo de Savoldeis sua moglie, a titolo di pegno per la sua dote di £ 160, che dichiara di aver ricevuto dal padre di lei.
notaio: Mora (de) Andriolo di Pandino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1036x185; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N°184

1.222
Instrumentum cessionis

1431 giugno 3. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel capitolo del convento di S. Stefano
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e nota di mano del sec. XVI: "Vigdoga" (!).
Cessione di una casa con una porzione di corte, posta in vicinia e borgo di Santo Stefano, fuori le mura della città (confinante a N con la via che conduce "ad Portam Vitedoge"), fatta da Guglielmo fu Giorgio de Brembate, cittadino di Bergamo, a fra Matteo da Monza, priore del Convento di S. Stefano, a titolo di soluzione di £ 10, pari alla metà della somma lasciata per testamento al Convento da Gromerio fu Giovanni de Rivolla, e che avrebbe dovute essere versata da Francesco fu Ubaldino de Rivolla, erede del detto Gromerio, e dal quale il detto Guglielmo ha acquisito tale obbligo in forza di una vendita rogata dal not. Betino de Seminatis il giorno precedente.
notaio: Seminatis (de) Betino di Pasino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1209x208; latino
Conservazione: buona; danni: strappi e cuciture precedenti alla scrittura

1.223
Instrumentum liberationis

1449 novembre 11. Bergamo, vicinia e borgo di Santo Stefano, "sub quadam porta scita ante et prope ecclesiam dom. sancte Marie Magdalene"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, e altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura: "N° 73".
Quietanza rilasciata da fra Giovanni da Sorisole, sindico del Convento di S. Stefano di Bergamo (costituito con atto rogato dal not. Guglielmo de Grecis in data 16 novembre 1430), a Betino fu Giovanni de Locate, ab. a Campagnola "contratarum Pergami", per il pagamento di £ 34, canone per l'anno corrente per l'affitto di due pezze di terra aratoria e vitata, di complessive pert. 40, site "in contrata Sancti Petri de Palatio (... ) u. dic. in Bodrio", come da atto di locazione rogato dal not. Giacomo fu Antonio de Lallio in data *** 1437.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 416x187; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni al margine sin.
segnatura vecchia: filza 9 n° 46

1.224.1
Instrumentum refutationis

1176 marzo. Bergamo, "in camera episcopali"
Segue sullo stesso supporto il doc.1224.2. A tergo nota di mano del notaio scrittore: "hec sunt instrumenta Sancti Stefani"; e di mano del sec. XIV: "Car(tule) decime de Lalio et Giusanica". Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Remissione fatta da Regolato fu Teutaldo Olricus nelle mani di Guala vescovo di Bergamo di tutta la decima che teneva in feudo dal Vescovado in territorio di Lallio, Grumello, Treviolo e Guzzanica, per la quale ha ricevuto £ 70 da dom. Achille prete e da Alberto chierico della chiesa di S. Stefano.
notaio: Giovanni (dom.Friderici imp. not.)
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 400x285; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2a n.12

1.224.2
Instrumentum donationis

1176 marzo. Bergamo, "in camera episcopali"
Sullo stesso supporto del doc.1224.1.
Donazione fatta da Guala vescovo di Bergamo alla chiesa di S. Stefano "constructa (...) extra prope civitate Pergami" di tutta la decima in territorio di Lallio, Grumello, Treviolo e Guzzanica restituita da Regolato OlricuS.
notaio: Giovanni (dom.Friderici imp. not.)
Originale
segnatura vecchia: filza 2a n.12

1.225
Codicilla

1275 ottobre 4. Bergamo, "in domo Fratrum Predicatorum de Pergamo, in ecclesia Sancti Stephani"
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Codicilli di dom. Bella fu Arnoldo de Azzano di borgo Santo Stefano di Bergamo al proprio testamento, contenuto in un'imbreviatura dello stesso notaio in data 9 ottobre 1259, con cui dispone diversi lasciti individuali in denaro e indumenti a beneficio di parenti e di religiosi, e dona il proprio salterio e il proprio omeliario a suor Franzia, priora del Monastero di S. Maria Matris Domini; sceglie inoltre quale luogo per la propria sepoltura il Convento dei Frati Predicatori, ai quali lega anche £ 10 per l'acquisto di un calice, e sol. 50 per una grande croce da porre sopra i cancelli della chiesa.
notaio: Guarinonibis (de) Crescimbene
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 392x268; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole macchie
segnatura vecchia: filza 1 n° 12

1.226
Instrumentum liberationis

1445 dicembre 8. Bergamo, vicinia e borgo di Santo Stefano, "in via publica sub quadam lobia domus habitacionis Bartholamei Partini de Brembilla"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, due note di due diverse mani del sec. XVI: "Vigdoga" e "nichil valet", e altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura: "N° 39".
Quietanza rilasciata da fra Giovanni da Sorisole, sindico del Convento di S. Stefano di Bergamo (costituito con atto rogato dallo stesso notaio in data 16 ottobre 1441), a maestro Bernabò fu maestro Zanino de Teutaldis di Bergamo, per il pagamento in più rate di £ 4 e sol. 10, canone per 9 anni (in ragione di sol. 10 l'anno a S. Martino) per l'affitto di una pezza d'orto sita nella vicinia di San Giacomo della Porta, "iuxta et prope muros civitatis Pergami", a lui data in locazione perpetua con atto rogato dallo stesso notaio in data 10 dicembre 1436; e di £ 26, canone per due anni per l'affitto di una casa con una porzione di corte sita in vicinia e borgo di Santo Stefano, anch'essa data in locazione perpetua con altro atto rogato dallo stesso notaio in data 20 dicembre 1436.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 605x220; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 9 n° 48

1.227
"Testamentum"

1496 novembre 3. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, convento di S. Stefano, "in quadam camera sita in infermaria"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore. Fori per cucitura al margine inf.
Testamento di fra Nicola fu Antonello de Angellis di Mantova, dell'Ordine dei Predicatori Conventuali, rettore della parrochia di S. Maria "de Morchote" (?) di Vimercate, diocesi di Como, di anni 63, che costituisce il Convento di S. Stefano in Bergamo erede di tutti i propri beni in territorio comasco e mantovano, tra i quali tiene a ricordare vi sono anche, nel Mantovano, una pezza di terra aratoria e vitata in territorio di Libiola, posseduta dal nobile Giacomo de Stugiis, ab. a Mantova, e varie pecore in territorio di Revere, affidate a Pietro de Pedratiis di Parma; dispone altresì che siano restituiti ai propri debitori i beni avuti in pegno se questi pagheranno il debito al Monastero di S. Anna in Como, presso il quale son conservati tali beni.
notaio: Adelaxiis (de) Giovan Martino di Bencino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 665x237; latino
Conservazione: buona

1.228.1
Praeceptum

1280 maggio 2. Guzzanica, "in infrascr. petia terre"
Segue sullo stesso supporto il doc. 1228.2. A tergo regesto di mano del notaio scrittore. Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Immissione di Rogerio di Alberto d. "Bonera" di borgo Sant'Alessandro in Colonna, procuratore della chiesa di S. Giacomo della Porta, nel possesso di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Guzzanica, di pert. 4, compiuta da Alberto Petrochi servitore del Comune di Bergamo, in forza della sentenza dei Consoli di Giustizia registrata in atto rogato dal not. Azuello de Azuellis il 3 aprile u.S.
notaio: Foro (de) Pietro di Lorenzo
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 464x212; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 4a n. 4

1.228.2
Instrumentum locationis

1280 maggio 2. Guzzanica, "in infrascr. petia terre"
Sullo stesso supporto del doc. 1228.2.
Locazione di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Guzzanica, di pert. 4, fatta da Rogerio di Alberto d. "Bonera" di borgo Sant'Alessandro in Colonna, procuratore della chiesa di S. Giacomo della Porta, in Guadanio d. "Juserrumus" di Stezzano, per la durata di un anno, al canone di sol. 4, e consegnando mezza libbra di pepe per l'investitura.
notaio: Foro (de) Pietro di Lorenzo
Originale
segnatura vecchia: filza 4a n. 4

1.229
Codicilla

1457 dicembre 19. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in domo et camera cubiculari (...) Gervaxii"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore, ed altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura: "N° 121".
Codicilli di Gervaso fu ser Giovanni de Vavasoribus di Medolago, cittadino di Bergamo, al proprio testamento, rogato dallo stesso notaio in data 7 dicembre u. S. , in cui costituiva eredi universali i figli Paolo, Zebedeo, Giovanni Spiciano ed il nascituro dal ventre della moglie Malaspina fu maestro Spiciano de Gudeniano, disponendo ora due legati che gli eredi dovranno versare entro 10 anni dalla sua morte: uno di £ 150 a favore del convento di S. Domenico (!) di Bergamo, ed uno di £ 50 a fra Giovanni Galetus, dell'Ordine di S. Domenico, per far fare un breviario.
notaio: Marchisis (de) Bertulino di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 532x237; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n° 69

1.230
"Instrumentum acordii et compositionis"
(1)
1513 gennaio 28. Bergamo, convento di S. Domenico, "in capitulo ecclesie"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; nota di mano tardo-cinquecentesca: "Concessione di Far Mulini a Grumello"; altro regesto di mano del sec. XVII, preceduto dalla segnatura: "N. 5".
Patti stipulati tra fra Massimo da Fino, priore dei Frati di S. Domenico, e Girolamo de Borellis giurisperito e Oliviero de Augustis, agenti a nome del consorzio dei cittadini aventi terra in territorio di Grumello "Vallis Triscurii", per affidare ai frati del Convento il compimento dell'opera, avviata dai cittadini ma interrotta a causa delle avversità del tempo, di scavare pozzi sui monti comunali per trarne acqua da condurre con canali all'abitato di Grumello e quindi alle loro possessioni nella pianura; concedendo al Convento facoltà di costruire sui tali canali uno o più mulini ed una mola per affilare gli strumenti di ferro, e di utilizzare l'acqua degli stessi anche per l'irrigazione delle terre della propria possessione "de Plaza Communa" site nello stesso territorio di Grumello. (Il documento si articola in una serie di capitoli che definiscono ogni aspetto dell'accordo, anche in merito all'estrazione del materiale lapideo, sia per le murature che per le mole).
notaio: Gerardellis (de) Francesco di Aloisio
Atto singolo; ff.5, membr.; 3255x244; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni al margine dx. del 4° e 5° foglio
segnatura vecchia: filza 18 n° 2
Note:
1. Formula contenuta nella sottoscrizione del secondo notaio.

1.231
Litterae ducales

1490 aprile 7. Venezia, "in nostro ducali palacio"
A tergo nota di cancelleria con i nomi dei destinatari dell'atto, seguita da monogramma. Al recto, sotto il testo, nota da riferirsi alla cancelleria dei Rettori: "Registrata in registro E a carta 200".
Ducale di Agostino Barbadicus ai Rettori di Bergamo, Bernardo Bembus podestà e Giovanni Marcellus capitano, perché provvedano a far cessare gli schiamazzi che avvengono ogni giorno nel cimitero del convento di S. Stefano e che, come riferito dal priore Tommaso Donatus, impediscono la celebrazione degli uffici divini e delle confessioni, riempiendo di contumelie il sagrato della chiesa del convento.
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 269x346; latino
Conservazione: discreta; danni: tagli marginali per il sigillo
segnatura vecchia: filza 2 n° 81

1.232
Instrumentum venditionis

1272 gennaio 19. (omessa la data topica)
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, e segnatura trecentesca:.lxxxi., cerchiata; di altra mano coeva, un "signum notarii" e tre "f" ripetute.
Vendita fatta da Giovanni di Guglielmo Larzeno di borgo Brignano a dom. Alberto de Via Levata di Porta Comasina di Milano, di una pezza di terra sita in territorio di borgo Brignano in località "ad Staca de Rescheris (?)", di pert. 1 e tav. 21, al prezzo di sol. 30.
notaio: Pancous (?) Stefano fu Zambono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 335x232; latino
Conservazione: buona

1.233.1
Instrumentum dati in solutum

1303 febbraio 10. Brignano, "in castro burgi"
Segue sullo stesso supporto il doc. 1233.2. A tergo due note di mano pressochè coeva: "quadragessima secunda carta" e "quadragessima tercia carta"; e due segnature di mano trecentesca:.li. e.lii., cerchiate, riferite ai due atti.
Cessione fatta da Gervaso fu Rogerio Garbaxius e da Ambrogio fu Giovanni Aracora, entrambi di borgo Brignano, a fra Bertramo de Vigoboldono, procuratore di dom. Mosca de la Turre in borgo Brignano, di una pezza di terra vitata sita in territorio di Brignano in loc. "ad Pratum de Cello", di pert. 6 e tav. 11, a soluzione del debito di £ 9 e sol. 6 contratto dal fu Rogerio per prestiti di denaro e di granaglie.
notaio: Vinetus Anrico fu Lantelmo, di borgo Brignano
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 813x380; latino
Conservazione: discreta; danni: piccole lacerazioni ai margini

1.233.2
Instrumentum dati in solutum

1303 gennaio 20. Brignano, "in castro burgi"
Sullo stesso supporto del doc. 1233.1.
Cessione di Gasparino fu Rogerio Garbaxius di borgo Brignano a fra Bertramo de Vigoboldono, procuratore di dom. Mosca de la Turre in borgo Brignano, di un sedime vuoto sito nel detto borgo "in Porta de Cello, in contrata de Rapizis" (confinante ad W con il fossato del borgo), di tav. 10,5, a soluzione del debito di £ 7 contratto dal fu Rogerio per prestiti di denaro e di granaglie.
notaio: Vinetus Anrico fu Lantelmo, di borgo Brignano
Originale

1.234.1
Instrumentum dati in solutum

1303 gennaio 19. Brignano, "in castro burgi"
Segue sullo stesso supporto il doc. 1234.2. A tergo due note di mano pressochè coeva: "quadragessima.vi. carta" e "quadragessima.vii. carta"; e due segnature di mano trecentesca:.lv. e.lvi., cerchiate, riferite ai due atti.
Cessione fatta dai fratelli Giacomo e Guglielmo figli del fu Zambone Zanfog(us) di borgo Brignano a fra Bertramo de Vigoboldono, procuratore di dom. Mosca de la Turre in borgo Brignano, di due pezze di bosco site in territorio di Brignano, in loc. "in Collarco" e "in Frarascha", per complessive pert. 6 e tav. 18, a soluzione del debito di £ 3,5 contratto con prestiti di denaro e di granaglie "scripti super librum suprascr. fratris Bertrami pluribus annis".
notaio: Vinetus Anrico fu Lantelmo, di borgo Brignano
Originale; 2 atti singoli sullo stesso supporto; f.1, membr.; 821x395; latino
Conservazione: discreta; danni: largo strappo ricucito prima della scrittura

1.234.2
Instrumentum dati in solutum

1303 gennaio 19. Brignano, "in castro burgi"
Sullo stesso supporto del doc. 1234.1.
Cessione di Brignano fu Giovanni Sozinus di borgo Brignano a fra Bertramo de Vigoboldono, procuratore di dom. Mosca de la Turre in borgo Brignano, di due pezze di terra site in territorio di Brignano, una aratoria in loc. "ad Pratos", di pert. 7 e tav. 16, l'altra a bosco "in Lunera", di pert. 8, a soluzione del debito di £ 16 e den. 8 contratto con prestiti di denaro e di granaglie "scripti in quaterno vetero suprascr. fratris Bertrami".
notaio: Vinetus Anrico fu Lantelmo, di borgo Brignano
Originale

1.235
Arbitratum

1357 settembre 24. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Sentenza arbitrale sulla lite vertente tra Detesalvo fu Andrea de Capriate, cittadino di Bergamo, e Maffeo de Scano di borgo Santo Stefano, pronunciata da Giovanni de Prezate, Leonetto de Mascheronibus e Alberto de Meda, che stabilisce che Maffeo sia tenuto a restituire a Detesalvo una "gonella" di panno bianco con 44 pomelli d'argento, un "guarnazonum" dello stesso panno foderato di pelli d'agnello e due "panni a capite", che egli stesso riconosce di aver preso dai beni di Detesalvo senza pagare nulla.
notaio: Ciriollis (de) Giovanni di Taddeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 287x206; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.236
Instrumentum cessionis

1347 marzo 31. Bergamo, "super hostio stacionis quam tenent Bonus et Andrea fratres et f.c. Benedicti de Molonio cartolarii"
Fori per cucitura al margine sup.
Cessione di tutti i diritti vantati contro Simone fu Pietro d. "Bariochus" Pelacinum di Bonate e suo figlio Pecino in ragione di £ 16, somma da loro dovuta insieme a Guiscardo fu Guglielmo de Acerbis di Bergamo quale prezzo per 18 some di frumento ed il relativo interesse (come da atto di obbligazione rogato dal not. Giovanni di Zambone de Cenate in data 21 gennaio 1342), fatta da Francesco fu Lorenzo de Pellacoris di Bergamo a Vincenzo fu Detesalvo d. "Sayguinus" de Suardis di Bergamo, il quale versa la detta somma a Francesco.
notaio: Ambivore (de) Martino di Enrico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 231x195; latino
Conservazione: buona

1.237.1
Praeceptum citationis

1437 gennaio 14. (Cusio)
Seguono sullo stesso supporto i docc. 1237.2-5. A tergo, di mano del sec. XVI: "Ad fratres non pertinet". Fori per cucitura al margine inf.
Bando di comparizione dinnanzi a Giovanni de Mascharonibus di Olmo, vicario del Comune di Averara per la Serenissima Dominazione delle Venezie, letto da Girardo fu Barone de Guarinonibus, servitore del Comune di Averara, per Pietro fu Ambrogio di Pietro Vitale de Rovelis di Cusio, su istanza del fratello di questi, maestro Zanino, per render ragione di diversi debiti maturati verso di lui, comprendenti £ 28 dovute in forza di una precedente sentenza arbitrale tra i due, e metà delle spese sostenute da Zanino per la costruzione di tre braccia di muro di un rustico in loc. "ad Vendullum" e per il rifacimento di un tetto di "plode", in forza di patti di divisione stipulati tra loro; e che altrimenti Pietro sia bandito e contro di lui si proceda secondo le norme degli Statuti del Comune di Averara.
notaio: Botegixiis (de) Luchino, di Averara, in qualità di scriba del Vicario
Originale; 5 atti sullo stesso supporto; f.1, membr.; 549x271; latino
Conservazione: discreta; danni: taglio al margine inf., restaurato

1.237.2
Confessio

1437 gennaio 14. (Averara)
Dichiarazione resa al notaio da Girardo fu Barone de Guarinonibus, servitore del Comune di Averara, di aver letto il bando di comparizione a Cusio, a casa di Pietro fu Ambrogio di Pietro Vitale de Rovelis, ma di non avervelo trovato di persona, e di aver perciò lasciato copia del bando stesso.
notaio: Botegixiis (de) Luchino, di Averara, in qualità di scriba del Vicario
Originale

1.237.3
Praeceptum "banni simplicis"

1437 gennaio 19. (Averara)
Immissione di Pietro fu Ambrogio di Pietro Vitale de Rovelis di Cusio "in banno simplici", su istanza del fratello Zanino, per non essersi presentato oggi dinanzi al Vicario del Comune di Averara, come gli era stato intimato il giorno 14 dello stesso mese.
notaio: Botegixiis (de) Luchino, di Averara, in qualità di scriba del Vicario(1)
Originale
Note:
1. La sottoscrizione è completata dalla nota "et in actis dicti communis est".

1.237.4
Praeceptum sententiae

1437 gennaio 26. (Averara), "super (...) solito iuridicho bancho sito ad pontem Aquenigre"
Sentenza del Vicario del Comune di Averara Giovanni de Mascharonibus che dispone Zanino fu Ambrogio di Pietro Vitale de Rovelis di Cusio sia posto in possesso dei beni del fratello Pietro, debitore bandito, sino a completa soluzione del credito vantato nei suoi confronti.
notaio: Botegixiis (de) Luchino, di Averara, in qualità di scriba del Vicario(1)
Originale
Note:
1. La sottoscrizione è completata dalla nota: "et in actis dicti communis est".

1.237.5
Mandatum

1437 maggio 20. (Averara)
Mandato del Vicario del Comune di Averara Luchino de Guarinonibus della Fontana a Girardo fu Barone de Guarinonibus, servitore del Comune, su istanza di Zanino fu Ambrogio di Pietro Vitale de Rovelis di Cusio, perchè accompagni il detto Zanino in ogni luogo del comune di Averara sia necessario per porlo in possesso dei beni del fratello Pietro, debitore bandito.
notaio: Botegixiis (de) Luchino, di Averara, in qualità di scriba del Vicario
Originale

1.238
Instrumentum locationis

1222 novembre 20. Grassobbio, "in platea ipsius loci"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Locazione per la durata di 11 anni fatta da Raimondo, prete, e maestro Alberto da Cologno chierico della chiesa di S. Stefano di Bergamo, nei fratelli Pietro e Alberto de Scavizzo di Grassobbio, di 6 pezze di terra (delle quali non sono indicate né qualità né dimensioni) site in territorio di Grassobbio in diverse località, al canone annuo di sest. 15 di miglio a S. Martino.
notaio: Gromulo (de) Oberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 257x332; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini, estese abrasioni e macchie
segnatura vecchia: filza 3a n° 5

1.239
Instrumentum locationis

1222 novembre 20. Grassobbio, "in platea ipsius loci"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Locazione per la durata di 11 anni fatta da Raimondo, prete, e da maestro Alberto da Cologno chierico della chiesa di S. Stefano di Bergamo, in Pietro de Vasallo di Grassobbio, di una pezza di terra aratoria sita interritorio di Grassobbio in località "in Colareto", al canone annuo di una soma di frumento a S. Lorenzo e due some di miglio a S. Martino.
notaio: Gromulo (de) Oberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 242x250; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi cadute di inchiostro
segnatura vecchia: filza 3a n. 4

1.240
Instrumentum locationis

1222 novembre 20. Grassobbio, "in platea ipsius loci"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Locazione per la durata di 11 anni fatta da Raimondo, prete, e da maestro Alberto da Cologno chierico della chiesa di S. Stefano di Bergamo, in Petercino fu Andrea Gazza di Grassobio, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Grassobbio in località"in Via Asinorum", al canone annuo di sest. 6 di frumento e sest. 14 di miglio a S. Martino.
notaio: Gromulo (de) Oberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 244x258; latino
Conservazione: discreta; danni: cadute di inchiostro, macchie
segnatura vecchia: filza 3a n. 3

1.241
Instrumentum venditionis

1222 febbraio 2. Palosco, nell'abitato, "ad domum infrascr. notarii"
Vendita fatta da Ventura fu Giovanni Garuinus di Berzo, ab. di Palosco, ad Alberto di Persio Bovinonum, notaio di Bergamo, di due pezze di terra aratoria site in territorio di Palosco, una in località "in Gremora" ed una in località "ad Merizanas", per la quale passa una seriola che va dal fiume Cherio "usque in Rovrasco" (!), per complessive pert. 4, tav. 9 e pd. 3, al prezzo di sol. 42 e den. 4; si costituisce fideiussore Pietro fu Rampino de Vigano, ab. di Cividate.
notaio: Roba Alberico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 256x214; latino
Conservazione: cattiva; danni: grosso foro al cantro della pergamena

1.242
Instrumentum dati in solutum

1221 dicembre 4. (omessa la data topica)
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione dei fratelli Bertramino, Aventore e Graziano, figli del fu Baffa di Palosco, a dom. Maifredo fu ser Lanfranco di Oberto de Foro di Bergamo, di 3 pezze di terra site in territorio di Palosco, una aratoria e prativa in località "in Roverasco et dicitur ibi in Gombito", di pert. 3 e tav. 4, e due aratorie in località "in Calcarolla", per complessive pert. 6, tav. 16 e pd. 4, con diritto su una pertica d'acqua della seriola che, derivata dal fiume Cherio, corre per quelle parti del territorio di Palosco; a titolo di soluzione del debito di sol. 55 contratto con l'acquisto di un bue, come consta dall'atto rogato dal notaio Giovanni de Puteo in data 29 gennaio 1209.
notaio: Alleri Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 183x248; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi lacerazioni (restaurate) lungo le piegature

1.243
Instrumentum dati in solutum

1221 dicembre 4. Palosco, nell'abitato, "sub porticu case Alberti Merli"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita fatta da Martino d. "Leverattus" fu Giovanni Attone Girardi di Palosco a dom. Maifredo fu ser Lanfranco di Oberto de Foro di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Palosco in località "in Gromora", di pert. 2, con diritto su due pertiche d'acqua ogni martedì, della seriola che, derivata dal fiume Cherio, corre per quelle parti del territorio di Palosco; a titolo di soluzione del debito di sol. 32, residuo del prezzo di sol. 57 dovuto per l'acquisto di un bue, come consta dall'atto rogato dal notaio Guglielmo de Almine in data 18 febbraio 1212.
notaio: Alleri Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 175x296; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerazioni lungo i margini e le piegature

1.244
Breve recordacionis

1220-1221. (omessa la data topica)
Testo principale scritto sul tergo (faccia più scura) della pergamena, poi proseguito anche sull'altra faccia del foglio.
Elenco delle spese sostenute insieme da Guglielmo Grisettus e da Persio de Bonvinonibus nell'anno 1220 in qualità di tutori di Carina e Guglielmina, eredi del notaio Girardo Ambrosoni. Al recto prosegue l'elenco delle spese relative all'anno 1221.
Carta semplice; atto singolo; f.1, membr.; 267x176; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.245
Instrumentum investiturae per feudum

1235 [...] 25(1). [Soresina], "in suprascripto burgo"
Investitura "per legalem feudum" fatta dai dom. Redolfo, Maginfredo, Oterico e Guglielmo "qui omnes dicuntur de Surrexine" in Guglielmo e Anrico "similiter fratres de loco Lurano" di tutti i diritti di decima che possiedono in territorio "et curte Corentii et Maxani"(2), esclusa la parte dovuta alla Pieve di Fornovo, quale già la possedevano in antico e perché continuino a possederla in perpetuo essi ed i loro discendenti maschi.
notaio: Zurca (?) Martino fu Detesalvo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 119x150; latino
Conservazione: cattiva; danni: piccoli fori e estese abrasioni
Note:
1. Mancano per lacuna fisica il mese e le ultime due cifre dell'anno; que- ste si ricostruiscono, in via d'ipotesi, in base all'indizione (VIII), ad un'attestazione di Redolfo già nel 1190 (doc.1203) e alla scrittura.
2. Correntio: loc. non identificata, documentata nel 1044 come "castrum" appartenente ai Conti Gisalbertini; Masano: piccolo nucleo abitato oggi incluso nel territorio comunale di Caravaggio.

1.246
Instrumentum obligationis

1298 agosto 9. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in domo habitacionis Petri qui dic. Perosla f.q. Oprandi qui dic. Plattus de Ubiallo"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Pietro fu Oprando de Ubiallo verso il notaio rogante, agente a nome del Vescovo di Bergamo e del prete della Parrochia della vicinia di Santo Stefano, con cui si impegna a restituire a coloro ai quali li ha presi tutti gli interessi, le usure e ciò che portato via malamente; si costituisce fideiussore Lanfranco fu dom. Bonifacio de Lesina.
notaio: Rizzus Maifredo di ser Guglielmo, di Locate
Originale; atto singolo; f.1, cart.; 108x227; latino
Conservazione: cattiva; danni: piccoli fori e abrasioni

1.247
"Littere" praecepti

1297 luglio 1. Lallio, nell'abitato, "in sedumine dom. Suardi de Suardis"
A tergo due brevi note, una di mano del notaio scrittore ed una di altra mano di poco posteriore. Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Intimazione di Giovanni vescovo di Bergamo di cessare entro tre giorni, sotto pena di scomunica, l'usurpazione della metà dei frutti soggetti a decima raccolti in territorio di Lallio, quale ripetutamente denunciata dal priore del convento dei Frati Predicatori, rivolta a Suardo fu Lanfranco Suardorum de Martinonibus, a Giovanni de Uria di Bergamo, notaio e curatore dei negozi dello stesso Suardo, ed agli altri aventi da essi diritto su quelle decime, e consegnata allo stesso Giovanni de Uria da Graziadeo d. "Sadeus" ab. in borgo Santo Stefano, nunzio giurato del Vescovado.
notaio: Zannis (de) Algisio di ser Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 215x257; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°40

1.248
Instrumentum venditionis

1204 febbraio 22 (?). Bergamo, "in casa Albertini q. Iohannis Poccapalie"
A tergo tracce di regesto, quasi illeggibile, e una breve nota di visura del documento in un processo, a firma del not. Martino di Tetavaza Ulciporci, datata 23 marzo 1226. Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Vendita fatta da Bertramo Giselmeri, procuratore di Albertino fu Giovanni Poccapalea, in presenza della madre di questi, dom. Semperbella, e della nonna, dom. Gisla, a Saimbene prete e Giovanni Cornellus chierico della chiesa di S. Giacomo della Porta di Bergamo, di un fitto di sest. 7 di miglio, sest. 6 di segale ed un cappone all'anno pagato da Andrea fu Pietro de Prato di Orio per 4 pezze di terra aratoria site in territorio di Orio, in località "ad Buscum Sariole", per complessive pert. 30 e tav. 7, al prezzo di £ 6,5. Seguono la conferma dell'atto da parte di Lanfranco vescovo di Bergamo, con promessa di far confermare la vendita ad Albertino quando raggiungerà la maggiore età, e clausole sulla provenienza del denaro usato nel negozio.
notaio: Curte (de) Anselmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 205x405; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°15

1.249
Instrumentum venditionis

1213 aprile 25. Trescore, nell'abitato, "in orto quodam filiorum Lambrusce"
Vendita fatta da Alberto fu Colla di Palosco ai fratelli dom. Enrico e Azzone figli del fu Martino de Tercio, agenti a nome proprio e degli altri fratelli, di 5 pezze di terra site in territorio di Palosco in varie località, una vitata, una prativa e tre aratorie, per complessive pert. 38 e tav. 4, con il diritto d'irrigazione di 8 pertiche di terra con l'acqua di una seriola derivata dal fiume Cherio, secondo quanto concessogli dai consoli della Società della stessa seriola, al prezzo di £ 32 e sol. 6.
notaio: Roba Alberico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 396x237; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni lungo le piegature, macchie e abrasioni

1.250
Instrumentum venditionis

1216 febbraio 23. Palosco, nell'abitato, "in domo Martini et Iohannis de Methellis"
Vendita fatta dai fratelli Martino e Giovanni de Methellis di Palosco a Garefa de Palate, agente a nome proprio e del fratello Giovanni, di un sedime con casa, vite ed albero sito nell'abitato ("villa") di Palosco "u. dic. ad Cantonum", confinante ad W con il fossato del castello, al prezzo di £ 5.
notaio: Roba Alberico(1)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 178x204; latino
Conservazione: cattiva; danni: estese cadute di inchiostro, macchie
Note:
1. In questo documento il notaio si sottoscrive solo come "Albericus", ma è facilmente riconoscibile la stessa mano del doc. n.1249.

1.251
Instrumentum solutionis
(1)
1217 marzo 11. Bergamo, nel palazzo vescovile
Soluzione di un debito di £ 10 contratto verso il fu Algisio de Zurla di San Vigilio da Pietro de Cazanico di Bergamo, da Alberto di Cazzano ab. a Gandino, da Marino e Domenico figli del fu Paolo de Luzasco e da Anderbono fu Mano, fatta dal detto Alberto di Cazzano, alla presenza del vescovo Giovanni Torniel, ad Alberto de Zurla, in qualità di tutore dei nipoti Algisino e Girardino, figli del fu Algisio suo fratello.
notaio: Lesna (de) Girardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 178x213; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. Benché il senso dell'atto sia quello di una quietanza, il formulario è affatto diverso da quello usuale per gli "instrumenta confessionis", poichè figura come attore chi paga il debito.

1.252
Instrumentum compositionis

1251 luglio 29. (Bergamo), nel palazzo vescovile
A tergo due regesti, uno di mano coeva ed uno di poco posteriore (fine sec. XIII); di questa stessa, pare, è anche una postilla sul recto, nella parte inf. del documento, con precisazione sul possesso di una delle pezze di terra descritte. Fori per cucitura al margine inf.
Transazione tra fra Algisio, vescovo di Bergamo, e maestro Alberto, chierico della chiesa di S. Stefano, sulle liti pendenti in merito a ciò che dei redditi della detta chiesa Alberto aveva ricevuto in più rispetto a quanto gli spettava in beneficio, e a quanto egli si dice essere stato costretto a pagare a titolo di fodro per la stessa chiesa, raggiunta in considerazione del rescritto del legato apostolico Guifredo del 19 maggio 1229(1) e della bolla di conferma dello stesso di papa Gregorio IX del 24 aprile 1230(2): i redditi della detta chiesa vengono divisi tra le due parti elencando dettagliatamente i singoli fitti o censi, in denaro o in natura, riscossi su terre poste in borgo Santo Stefano e nei territori di Plorzano, Redona, Orio, Colognola, Azzano, Grassobbio, Spirano, e le decime di Lallio (divisa in 2/3 al vescovo e 1/3 ad Alberto).
notaio: Colonio (de) Tebaldo
Originale; atto singolo; f.1, cart.; 754x304; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, leggere abrasioni
segnatura vecchia: filza 5a n°28
Note:
1. Corrispondente al doc. n.1257; manca l'indicazione dell'anno, ma può essere ricostruito in base al riferimento alla successiva bolla di conferma (cfr. nota seg.).
2. "Grigorius episcopus servus servorum Dei habuisset rattum (...) in quodam alio rescripto seu (...) privilegio cum bullis dato Laterano, VIII kal. maii pontificatus nostri (!) anno quarto" (Gregorio IX: 1227-41).

1.253
Epistula

1173(1). (Milano)
A tergo nota di mano dello scriba: "Divisio parochie Sancti Ste(fani) et Sancti Iac(obi)"; di mano del sec.XV: "Quomodo ecclesia Sancti Iacobi tam- quam capella constructa fuit intra parochiam Sancti Stefani et inde facta divisione erecta est in parochialem ecclesiam"; segnatura sec. XVII:"N° 210"
Lettera di Galdino arcivescovo di Milano, legato apostolico, a Guala vescovo di Bergamo con mandato di procedere alla costituzione di una nuova parrochia dipendente dalla chiesa di S. Giacomo, da poco fondata, separandola dalla parrochia di S. Stefano ed includendovi quei fedeli che hanno fondato la chiesa e l'hanno dotata dei propri beni, senza con ciò far mancare ilnecessario all'antica parrochia.
Carta semplice; atto singolo; f.1, membr.; 191x136; latino
Conservazione: discreta; danni: pergamena consunta dalle molte piegature
segnatura vecchia: filza 2a n°23
Note:
1. Non è indicata la data, ma il documento è certamente di poco anteriore al doc. n.1267 (novembre 1173), in cui viene realizzato quanto consigliato nella lettera.

1.254
Bulla

1281 gennaio 18 anno II del pontificato. Orvieto
A tergo nota di cancelleria con la data e il nome dello scriba; due regesti, uno di mano del sec. XIV, ormai pressoché illegibile, ed uno di mano del sec. XVI; altre note d'archivio più recenti, tra cui: "die 4 junii 1788. Bulla est adhuc autentica, licet incipiant fila serica disrumpi".
Bolla di papa Martino IV a tutti i custodi e ministri generali e provinciali dell'Ordine dei Frati Minori sul rispetto delle norme stabilite nella Regola e delle disposizioni contenute nei testamenti e negli atti di donazione in merito all'amministrazione dei beni temporali.
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 514x608; latino
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori e macchie

1.255
Praeceptum sententiae

1510 maggio 1. Bologna, convento di S. Domenico, "in loco Diffinitorii Capituli Congregationis Lombardie"
Tracce di due sigilli cerei impressi, perduti. A tergo breve regesto di mano dello scriba della cancelleria e regesto più ampio di mano del sec. XVII.
Sentenza emanata da fra Giovanni de Tabia, fra Giorgio da Casale e fra Girolamo da Vigevano, tutti maestri di teologia, su commissione di padre Silvestro de Prierio, inquisitore di Brescia e vicario generale della Congregazione di Lombardia dell'Ordine dei Frati Predicatori, nella lite vertente tra il Convento di S. Stefano di Bergamo e il Convento di S. Maria della Basella: la corte convalida la vendita di parte dei beni del Convento di S. Stefano siti "in loco Sancte Marie de Basella", fatta dal priore Agostino da Brescia ad Alessandro Colleoni (che ha poi donato gli stessi beni al Convento della Basella), per la somma di 1000 ducati d'oro; somma che quindi, agendo anche in qualità di procuratore del Convento della Basella, fra Agostino ha investito nel diretto dominio livellario di una casa in Brescia. Seguono le sottoscrizioni autografe dei tre giudici e quella di padre Silvestro de Priario.
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 327x461; latino
Conservazione: discreta; danni: pergamena consunta lungo le pieghe, piccoli fori
segnatura vecchia: filza 16 n°17

1.256
Inventarium

1407 dicembre. (Bergamo)
Fori per cucitura al margine inf.
Inventario delle reliquie assegnate a fra Ludovico de Ducibus di Scalve dell'Ordine dei Frati Minori da Armario fu Martino de FerabobuS. Segue nella parte inferiore della pergamena, di mano della metà del sec. XVI, un altro inventario di reliquie poste "in tabernaculo Scole Conceptionis", che prosegue anche sul tergo, ove è pure quello delle reliquie "in tabernaculo Sancti Francisci".
Carta semplice; atto singolo; f.1, membr.; 458x104; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini, buchi

1.257
Rescriptum seu privilegium seu littere sigilate vel bullate
(1)
1229 maggio 19. Lodi
A tergo regesto di mano del sec. XIV.
Rescritto di Guifredo cardinale prete di S. Marco, legato apostolico, al Convento di S. Stefano di Bergamo, in cui si dispone che i chierici della chiesa si accontentino dei benefici che già detengono, senza mai subentrare nel possesso del beneficio ai chierici che muiono o se ne vanno; e che, allontanati così il figlio del fu Uberto de Mapello e Delacorra fu Attone Paganus, che si dice ricevano annualmente una quantità di denaro dalla detta chiesa, tali benefici siano destinati, secondo quanto disposto da *** vescovo di Bergamo, alla fabbrica della chiesa e del convento, ai paramenti e ai libri o alle elemosine ai poveri.
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 117x190; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2a n°21
Note:
1. Così è definito l'atto nel doc. n.1252, in base al quale è possibile fissare l'anno -non espresso- non oltre il 1229.

1.258
Instrumentum procurae

1391 maggio 25. Bergamo, "in episcopali hospicio, in quadam sala pincta"
A tergo nota di mano del sec. XV: "Abatia Valis Alte", e ampio regesto di mano del sec. XVIII, con rimando alle "Efemeridi" di D.Calvi per l'ubicazione della chiesa di S. Matteo "ove ora è il seminario".
Procura fatta alla presenza di Branchino de Besutio vescovo di Bergamo da don Giovanni de Capitaneis de Arcene, abate del Monastero di S. Benedetto in Vall'Alta, che si dichiara incapace di governare il monastero perché ormai anziano e a causa delle guerre, degli oneri incombenti e dei grandi debiti accumulati, in don Giovanni di Simone de Villaribus, della diocesi di Milano, preposito della chiesa di S. Matteo di Bergamo, e in Amizino de Monte di Milano, perché si presentino dinanzi a Papa Bonifacio IX o ad un suo legato per recare la propria rinuncia al titolo abbaziale con tutte le prerogative temporali e spirituali connesse, e chiedano gli sia concesso, finché vivrà, il godimento di quanto dei beni del Monastero sarà sufficente per il sostentamento suo e di due servi, ovunque nella diocesi di Bergamo.
notaio: Marinonibus (de) Guglielmo, "scriba Episcopalis Curie pergamensis"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 383x216; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.259
Privilegium indulgentiae

1395 agosto 16. Bergamo, convento di S. Francesco
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Indulgenza di 40 giorni concessa da fra Giovanni vescovo Laziense (?), dietro mandato di Branchino vescovo di Bergamo, assente, a quanti visiteranno i quattro altari di S. Maria, S. Caterina, S. Bartolomeo e S. Luigi da lui stesso consacrati nella Chiesa del convento di S. Francesco di Bergamo, nei giorni delle feste degli stessi santi titolari o nella ricorrenza della loro consacrazione.
notaio: Crappis (de) Amacristo
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 302x238; latino
Conservazione: discreta; danni: piccolo strappo

1.260
Litterae

1484 luglio 22. Roma
Lettera di fra Bartolomeo da Bologna, professore di teologia e vicario generale dell'Ordine dei Predicatori, di convocazione di tutti i frati e le monache dell'Ordine al Capitolo Generale che si terrà a Roma la seconda domenica di Ottobre 1484 per l'elezione del nuovo Maestro generale.
notaio: (nessuna sottoscrizione; sigillo cereo pendente parzialmente conservato)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x255; latino
Conservazione: buona; danni: (cfr. sopra sigillo)
segnatura vecchia: filza 8 n° 6

1.261
Privilegium licentiae

1438 maggio 31. Ferrara
A tergo due note di cancelleria, scritte con inchiostro diverso, e regesto di mano coeva.
Licenza concessa al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo da fra Bartolomeo Texerii (?), professore di teologia e maestro generale dell'Ordine, con l'assenso del venerabile maestro Giovanni de Montenegro, provinciale di Lombardia, di alienare parte delle possessioni del Convento, sino ad un valore di 500 ducati, per far fronte alle spese richieste dalla fabbrica della chiesa.
notaio: (nessuna sottoscrizione; sigillo cereo pendente ben conservato)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 207x310; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 14 n° 3

1.262
[Bulla]

1567 luglio 29. (Roma)
Documento perduto, riportiamo la descrizione datane nel Registro dell'Archivio Vecchio.
"Bolla stampata di Pio V Pontefice per i privilegi dei Mendicanti".

1.263
Litterae

1474 luglio 7. Roma
Bifolio cartaceo, tenuto chiuso dal sigillo cereo impresso sotto carta; ripiegato, recava all'esterno, su un lato un regesto di mano coeva, sull'altro un regesto più ampio in italiano di mano del sec. XVIII, ma non la segnatura vecchia secondo lo schema proprio delle carte di S. Stefano.
Lettera di fra Leonardo de Mansuetis da Perugia, "sacre teologie professor" e generale dell'Ordine dei Frati Predicatori, a fra Tommaso Donatus da Venezia, priore del Convento di S. Stefano in Bergamo, con l'esortazione a sorvegliare che i frati che si allontanano dal Convento per predicare e raccogliere elemosine non cerchino alloggio nelle case dei propri parenti, come lamentato in numerose lettere provenienti dalla diocesi di Bergamo. In calce, di mano dello scriba, la nota: "R. folio. 182".
Originale; sig.cer.ader.; atto singolo; ff.2, cart.; 152x250; latino
Conservazione: discreta; danni: consunto il margine infer.

1.264
Privilegium licentiae

1474 giugno 7. Roma
Bifolio cartaceo, il testo occupa solo la c.1r; in fondo al testo, della stessa mano, nota di cancelleria: "R. folio 182". A c.2v regesto di altra mano coeva.
Licenza concessa da fra Leonardo de Mansuetis da Perugia, professore di teologia e maestro generale dell'Ordine dei Predicatori, a fra Tommaso Donatus da Venezia, priore del Convento di S. Stefano di Bergamo, di imporre a quei lestofanti che, facendosi scudo delle lettere dello stesso maestro generale o dei suoi predecessori, vanno predicando per le città e le campagne, questuando e turbando le coscienze -se ve ne sono anche nella diocesi di Bergamo-, di presentarsi entro un giorno al cospetto dello stesso priore per essere giudicati e condannati; con facoltà, se necessario per il loro arresto, di ricorre al braccio secolare; revocando con ciò ogni autorizzazione individuale precedentemente concessa di predicare, confessare, questuare e stare nelle case dei familiari, in città e nella diocesi, in ogni chiesa o cappella.
notaio: (nessuna sottoscrizione, due sigilli cerei impressi sotto carta)
Originale; sig.cer.ader.; atto singolo; ff.2, cart.; 220x299; latino
Conservazione: cattiva; danni: lacerazioni ai margini (restaurate), macchie

1.265
Litterae ducales

1493 luglio 11. Venezia, "in nostro ducali palatio"
A tergo nota di cancelleria con i destinatari del documento, e regesto di altra mano coeva (quasi cancellato). Al recto, sotto il testo, nota della Cancelleria dei Rettori:"presentatam per fratres dicti loci sancti Dominici (...) et registratam in Registro publico ad cart.37", datata 1 maggio 1494.
Ducale di Agostino Barbadicus ai Rettori di Bergamo, Francesco Mocenigus podestà e Matteo Lauredanus capitano, perché intervengano, comminando le pene che parranno loro opportune, per far cessare le molestie e gli insulti contro i Frati Predicatori di S. Stefano di Bergamo causati dai giochi di alcuni cittadini nel cimitero del convento, nonostante quanto scritto dallo stesso doge ai loro predecessori(1).
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 255x357; latino
Conservazione: discreta; danni: tagli, pergamena consunta lungo le pieghe
segnatura vecchia: filza 2 n° 82
Note:
1. Il riferimanto è alla ducale del 1490 (doc. n.1231).

1.266
Protestatio

1498 ottobre 16, anno V del pontificato di Innocenzo VIII. Bergamo, "in monasterio sancte Marie Gratiarum ordinis sancti Francisci extra burgia"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Dichiarazione di fra Leone Garchotonus dell'Ordine dei Frati Minori, vescovo "sitiensis", su licenza del vescovo di Bergamo Lorenzo Gabriel, di aver consacrato il giorno 11 ottobre u. S. , sotto il titolo di S. Stefano protomartire e S. Domenico "extra portam S. ti Iacobi Apostoli", la chiesa sinora chiamata di S. Domenico, benedicendo con acqua santa le pareti della chiesa, dentro e fuori, e compiendo le processioni e tutte le cerimonie previste per tali solennità.
notaio: Vianova (de) Marco di Lanfranco
Originale; sig.plumb.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 328x417; latino
Conservazione: discreta; danni: lacerata per asportare il sigillo pendente
segnatura vecchia: filza 2 n° 79

1.267
Constitutio

1173 novembre. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo, di mano del notaio scrittore (ma scritto con inchiostro più scuro, lo stesso usato anche per la sottoscrizione): "Cartula ecclesie Sancti Jacobi dela porta". Fori per cucitura ai margini sup. e inf. Il documento è edito in LUPI, Codex, II, 1277.
Ordinazione della chiesa di S. Giacomo Apostolo a parrochia(1) con un prete che celebri di continuo gli uffici divini, al pari delle altre parrochie della città, e con solo obbligo di obbedienza verso il Vescovado e verso la Chiesa Matrice, compiuta dal vescovo di Bergamo Guala, mosso da misericordia verso le necessità di molti vicini di Porta Santo Stefano.
notaio: Giovanni (dom.Friderici imp.not.)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 259x328; latino
Conservazione: buona
Note:
1. "libera et absoluta capella civitatis Pergami".

1.268
Litterae ducales

1665 giugno 27. Venezia, "in ducali palatio"
A tergo nota di cancelleria con li destinatario del documento. Al recto nota di consegna del documento da parte dello stesso padre Vincenzo, datata 19 novembre 1665, e nota di registrazione della cancelleria ricevente, con sottoscrizione di Girolamo Giavarina "segretario".
Ducale di Domenico Contarini a Michele Foscarino, podestà e capitano di Corfù, in cui comunica l'elezione di padre Vincenzo da Bergamo dell'Ordine dei Frati Minori a vicario Provinciale di Romania, come dalla patente da lui stesso recata, e chiede quindi di accoglierlo al suo arrivo e di assisterlo per consentirgli un conveniente svolgimento delle sue funzioni.
notaio: (nessuna sottoscrizione della cancelleria né traccia di sigillo)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 334x468; volgare
Conservazione: discreta; danni: piccoli fori
segnatura vecchia: filza 2 n° 82

1.269
Instrumentum venditionis

1587 aprile 17. Bergamo, "in studio domus iuri et habitacionis mei notarii scite in vicinia di Sancti Laurentii prope Plateam Suardorum"
Bifolio pergamenaceo, scritto su tutte e quattro le pagine, inserito in una camicia, anch'essa in pergamena, di pochi mm più grande, con annotazioni diverse dei secc. XVII e XVIII.
Vendita di una casa nella vicinia di San Lorenzo, con bottega affacciata sulla strada che porta al borgo San Lorenzo, al prezzo di 200 scudi d'oro, del valore di £ 7 ciascuno, fatta da Pietro fu Giovanni de Rota di Bergamo, mercante in borgo San Leonardo, a Tommaso fu Giacomo de Bursis di Piazza oltre La Goggia, ab. in vicinia di San Lorenzo, con patto di rispettare fino alla scadenza naturale il contratto d'affitto ora vigente con Agostino Sandrattus "farinarius" e con Brigida vedova di Pietro Salvaneus, per il canone annuo di 13 scudi, e riservando al venditore la facoltà di riacquistarla allo stesso prezzo dopo tre anni.
notaio: Tertio (de) Daniele fu Mafiolo
notaio autenticante: Gabriele di Pietro Donadonus, notaio sostituto, redige l'atto in pubblica forma traendo dall'imbreviatura del notaio rogante, defunto.
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 294x201; latino
Conservazione: buona

1.270
"Breve"
(1)
1521 gennaio 10. Roma, "apud Sanctum Petrum"
A tergo regesto di mano del sec. XVII, in volgare.
Bolla di papa Leone X che, per appianare le controversie sorte tra i Frati Minori dell'Osservanza, ai quali ha conferito il governo dell'intero Ordine dei Minori nel relativo Capitolo Generale(2), ed i Frati Eremitani di S. Agostino, sia Conventuali che dell'Osservanza (ma non con gli altri Ordini Mendicanti), circa la posizione reciproca che devono tenere nelle processioni, nei funerali e nelle altre cerimonie pubbliche, dispone che in ogni luogo e in ogni città i Minori dell'Osservanza godano delle stesse prerogative sino allora godute dai Minori Conventuali, e tra essi, gli Eremitani e gli altri Ordini Mendicanti sia mantenuto lo stesso ordine che si seguiva prima del conferimento ai Minori dell'Osservanza del governo dell'intero Ordine dei Minori. Copia autenticata da Paolo Zane vescovo di Brescia, in Brescia, 28 maggio 1521.
notaio: Sadolettus Ja(cobus?)
notaio autenticante: Girolamo Savallus, cancelliere della Curia Vescovile di Brescia
Copia autentica; atto singolo; f.1, membr.; 359x412; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie e abrasioni
Note:
1. Termine usato nella formula di autenticazione del vescovo di Brescia.
2. Non c'è riferimento ad un documento, solo: "tempore Generalis Concilii Lateranensis".

1.271
Instrumentum venditionis

1477 aprile 21. (Urgnano), "in loco dela Basela", nel convento di S. Maria
A tergo regesto di mano del sec. XV.
Vendita di una pezza di terra aratoria di pert. 10 e tav. 14 sita in territorio di Urgnano, alla Basella, con diritti d'acque sulla seriola di Urgnano, derivata dal fiume Serio, al prezzo di £ 60, fatta da Antonio fu maestro Ruggero de Imbertis di Casnigo, ab. ad Urgnano, a fra Bartolomeo da Bonate, vicario e sindico del Convento di S. Stefano di Bergamo.
notaio: Fondra (de) Bartolomeo fu maestro Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1024x231; latino
Conservazione: discreta; danni: leggere abrasioni sul 2° f.
segnatura vecchia: filza 16 n° 6

1.272
Instrumentum investiturae de beneficio et prebenda

1261 aprile 12. Bergamo, "in camino episcopalis palacii"
A tergo, di mano di fine sec. XIV, un regesto e la nota: "d. Helboldus assumptus de ordine Predicatorum". Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Investitura della chiesa di S. Giacomo "de la Porta sita apud Portam sancti Stefani civitatis Pergami" e del relativo beneficio, fatta da fra Erbordo vescovo di Bergamo in fra Enrico priore dei Frati Predicatori di Bergamo; segue il mandato del vescovo a don Enrico de Solto, primicerio della Chiesa di Bergamo, di immettere il frate priore in corporale possesso del detto beneficio.
notaio: Ramentariis (de) Lanfranco, "episcopalis pallacii pergamensis notarius"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 112x148; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni
segnatura vecchia: filza 2 n° 32

1.273
Instrumentum confessionis

1420 giugno 13. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo habitacionis infrascriptorum dom. Malgarite et Christofori iugallium"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Dichiarazione di Margherita fu Giovanni di Facino d. "Garbasinus" de Marinonibus di Desenzano, moglie di Cristoforo di Giovanni de Cenate, di accettare, con il consenso del marito, del suocero e di Giovanni fu Donato de Ayardis console del Collegio dei Procuratori e dei Notai di Bergamo, l'eredità lasciatale dalla nonna Bona fu Zano de Avestonibus di Zogno, vedova del detto Facino, con testamento rogato dal not. Betino de Seminatis di Albano, in ragione di una metà di tutti i suoi beni.
notaio: Vavasoribus (de) Antonio di Giovanni, di Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 439x197; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie e abrasioni

1.274
Instrumentum cessionis

1429 maggio 7. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione di tutti i diritti vantati contro gli eredi di Bartolomeo fu Pietro de Bondo e di suo figlio Peterzolo in ragione di £ 200, somma da loro dovuta a titolo di pegno per la dote alla defunta Margherita, figlia del fu Bonozolo de Soyariis giudice di Bergamo, e sposa del detto Peterzolo (comeda atto di "consoltum" rogato in data 3 giugno 1390 dal not. Patriciolo de Lavezolis), fatta da Bertrama, figlia dei detti coniugi ed erede in solido della madre, insieme con il marito Bartolomeo fu Andriolo de Chiniolo d. "de Carniaticha"(1) e con il consenso di Pietro de Agazzis console di Giustizia del Comune di Bergamo, al fratello Giovanni Andrea, che le anticipa la detta somma.
notaio: Lalio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 554x202; latino
Conservazione: discreta; danni: abrasioni, piccoli fori
Note:
1. Toponimo già indicante un piccolo nucleo abitato, corrispondente all'attuale Cascina Carlinga, nel territorio comunale di Curno.

1.275
Parabula

1377 gennaio 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris dom. iudicis rationis"
A tergo tracce di regesto, forse di mano del notaio scrittore, abraso.
Licenza concessa da Sozzo de Bernardis di Rova, in veste di giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, a tutti i servitori del Comune, su richiesta di Giovanni fu Bonomo dela Tegete, di procedere al sequestro dei beni mobili e immobili del defunto Facheto fu Facheto dela Tegete, visti ed esaminati un atto di obbligazione dello stesso Facheto verso Rodolfo d. Fino fu Zambone de Bernardis di Sudorno, per la soluzione di £ 87 e sol. 3 dovuti in pagamento di 14 some di frumento, rogato dal not. Guglielmo de Pinis di Trescore in data 27 dicembre 1375(1), e due atti di cessione attraverso cui il detto Giovanni è divenuto titolare di tale credito.
notaio: Piligrinis (de) Antoniolo, di Brembate, "notarius ad Officium Rationis"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 309x166; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie
Note:
1. L'anno è indicato come 1376 nel testo, ma può essere corretto in base al confronto con il primo dei due atti di cessione del credito citati di seguito, identificabile con il doc. n.1292, del 16 settembre 1376.

1.276
Instrumentum obligationis

1391 agosto 1. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in domo Consorzii Misericordie sancte Marie Maioris"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Giacomo fu Zanetto de Stephanonis di Albegno verso Giovanni fu Bono de Lalio, calzolaio di borgo Santo Stefano, di restituire entro la festa di S. Pietro dell'anno successivo 12 some di frumento da lui avute in prestito; si costituisce fideiussore Bergamino fu Urigino de Filosiis di Albegno.
notaio: Fanconus Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 348x202; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie, abrasioni

1.277
Instrumentum consolti

1361 dicembre 3. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Giacomo della Porta, "in domo habitacionis infrascr. Iohannis not."
A tergo breve nota di mano del notaio scrittore. Fori per cucitura al margine sup.
Investitura fatta da Lanfranco fu Alberto de Predis di Ambivere d. "de Locate" in Riccadonna fu Alberto Zettus di Verdello, sua moglie, di tutti i propri beni a titolo di pegno per £ 35 della di lei dote e per altre £ 35 avute in donazione.
notaio: Bonatheris (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 796x217; latino
Conservazione: buona

1.278
Instrumentum locationis

1328 settembre 16. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore.
Locazione per la durata di 5 anni fatta da fra Alberto da Tagliuno, sindico dei Frati Predicatori di Bergamo, in Martino fu Paolo de Mariano, ab. nella vicinia di Santo Stefano, di una casa sita nella stessa vicinia, "prope fontem superiorem dicte vicinie et prope monte sancti Stephani", al canone annuo di £ 3 e sol. 5, da pagarsi il 15 luglio, e consegnando una libbra di pepe per l'investitura.
notaio: Terrenis (de) Ottobono
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 383x225; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, abrasioni, lacerazioni restaurate
segnatura vecchia: filza 3a n°13

1.279
Instrumentum obligationis

1436 settembre 23. Medolago, nell'abitato, "in sedumine habitacionis Georgii de Vavasoribus"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore. Pergamena tagliata intenzionalmente per annullare l'atto.
Obbligazione di Giovanni fu Maffeo di Giacomo de Cerro verso Giovannino fu Antonio d. "Gerraxinus" de Vavasoribus di Medolago, di pagare entro un mese £ 40, prezzo dovuto per la vendita di due pezze di panno, "de sedat(is) quatuor pro qualibet pecia".
notaio: Colionibus (de) Marco di Alessandro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 313x192; latino
Conservazione: discreta

1.280
Instrumentum obligationis

1423 marzo 12. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in domo in qua redditur ius per dominos consulles Paratici Mercatorum Pergami, ad banchum iuris prefatorum dom. consullum"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione di Peterzolo fu Bartolomeo de Bondo, notaio di Bergamo, verso Tonolo fu maestro Zano de Ponzinalibus, mercante e cittadino di Bergamo, di pagare entro il 1 settebre p. v. £ 103, prezzo dovuto per la vendita di una certa quantità di panno alto di lana, parte di colore scarlatto, parte di colore verde, e di seta e lavorato d'oro, riconoscendo ai servitori del Comune di Bergamo facoltà di sequestro dei propri beni se non pagherà entro il termine fissato.
notaio: Barienis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 418x207; latino
Conservazione: discreta; danni: leggere abrasioni

1.281
Instrumentum obligationis

1484 marzo 2. Albino, nell'abitato, "in contrata Strate, in quodam stacione magistri Tomaxii de Bursetis"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Obbligazione fatta in solido da Francesco figlio e pubblico negoziatore di Giovanni de Daniziis di Fiorano e da Pietro fu Tonolo d. "Mongetus" de Gicilis di Gazzaniga verso Giovanni d. "Borlandus" fu Barone d. "Rissa" de Grigis di Rigosa, ab. ad Azzano, di pagare entro un anno £ 120, somma residua del prezzo dovuto per la vendita di 5 pezze di panno basso di lana.
notaio: Assolaris (de) Giovanni di Lazzaro, di Desenzano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 337x159; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.282
Instrumentum venditionis

1352 dicembre 19. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo, "ante et prope stationem Iacobi de Barellis et Iacobi de Anellis suprascr. burgi"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore, seguito da nota di poco posteriore: "Ista carta pertinet ad certas pecias terre de Stezano"; ampio regesto di mano del sec. XVI-XVII di seguito alla segnatura vecchia.
Vendita di un fitto perpetuo di sol. 6 annui a S. Martino, gravante su un sedime con casa, rustici, corte ed alberi sito nell'abitato di Stezzano, "u. dic. ad Taliunum" (confinante a N con il fossato dell'abitato), e su una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 4 sita in territorio di Stezzano, in località "ad Roveretum", con la relativa decima, al prezzo di £ 25, fatta da Giovanni fu Betone de Vavasoribus di Albegno, cittadino di Bergamo, a Guidotto fu Bergamino de Villa, "fornarus" di borgo Santo Stefano e della vicinia di Sant'Alessandro in Colonna.
notaio: Ang(er)is (de) Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 667x238; latino
Conservazione: discreta; danni: piccola lacuna nell'angolo sup. dx.
segnatura vecchia: N° 85

1.283
Instrumentum venditionis

1484 dicembre 8. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo habitacionis infrascr. Francisci de Canestris emptoris"
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; altro regesto più ampio di mano del sec. XVI-XVII di seguito alla segnatura vecchia.
Vendita di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 5 e tav. 18 sita in territorio di Campagnola, in località "ad Peciam del Orto seu de salicibus", con diritto di irrigazione con l'acqua della Morla, al prezzo di £ 250, fatta da Cristoforo fu Pecino d. "Azanellus" de Azanellis di Campagnola, a maestro Francesco fu Nicola de Canestris, cittadino di Bergamo.
notaio: Zinetis (de) Francesco fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1842x212; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 26

1.284
"Testamentum"

1384 settembre 27. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, "in quadam domo [......] in qua reditur ius per dominos consules Mercatorum Pergami"
Testamento di Bonomita fu maestro Lorenzo de Clixione vedova di Maifredino de Petrigallis di Bergamo, che cassando ogni precedente disposizione costituisce eredi universali in solido i propri tre figli Suardino, Giovanni e Balandino, salvo un lascito di £ 22 alla figlia Licia ed un legato di £ 82 al Convento dei Frati Predicatori per due messe alla settimana.
notaio: Tana Fachino di Nantelmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 304x227; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
segnatura vecchia: filza 1a n°51

1.285
Instrumentum venditionis

1478 dicembre 26. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in domo infrascr. Consorcii (...) in camera in qua fiunt conscilia pro negotiiS. ..
A tergo regesto di mano del notaio scrittore; altro regesto più ampio, in volgare, di mano del sec. XVI-XVII di seguito alla segnatura vecchia.
Vendita di una pezza di orto e brolo di tav. 13 sita in borgo e vicinia di Santo Stefano di Bergamo, "in contrata de Boefuro" (confinante a S con la "strata de Boefuro"), al prezzo di £ 60 e sol. 10, fatta da Andriolo de Tercio ministro, Simone de Lapesina canevaro generale, maestro Donadino de Albertuchis di Nembro, maestro Marino Fugatia, terziario francescano, Franceschino de Vegiis, fra Bartolomeo de Ganuzis di Pradalunga, terziario francescano, Leonardo de Mariano, Bonafede de Ceresolis e maestro Tommaso di Passanino dela Fornace, tutti presidenti del Consorzio di S. Alessandro in Colonna, a Francesco fu Nicola de Canestris, ab. nel detto borgo e nella vicinia di Sant'Alessandro in Colonna "in contrata de Prato"(1).
notaio: Zinetis (de) Francesco fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1001x214; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: N° 8
Note:
1. Corrispondente probabilmente al "Pratum sancti Alexandri", sede dell'antica Fiera cittadina.

1.286
Instrumentum venditionis

1373 settembre 13. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "in domo Consorcii Misericordie sancte Marie Maioris pergamensis in qua congregatur ipsum consorcium"
Fori per cucitura ai margini sup. e inf.
Vendita di una casa con corte, orto e brolo con diversi alberi e con un "maungenum" (?) sita a Bergamo in borgo e vicinia di Santo Stefano (confinante a S con il "Pratum sancti Alexandri"), al prezzo di £ 50, fatta da Guglielmo fu Betino de Arimondis di Albino, ab. in borgo Sant'Andrea, al notaio rogante, agente a nome del Consorzio della Misericordia di S. Maria Maggiore.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 461x237; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.287
Instrumentum venditionis

1410 novembre 28. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita di una casa con loggia, corte ed una cisterna sita in borgo e vicinia di Sant'Andrea di Bergamo (confinante a S con la "via de Posculo"), al prezzo di £ 100, fatta da Rainaldo fu Giovanni de Augustis di Grumello, cittadino di Bergamo ab. a Grumello, diciottenne emancipato, con il consenso di Teutaldo fu Zoanello de Tercio di Bergamo (che riceve a sua volta £ 5), a Bartolomeo fu Pietro de Bondo, notaio e cittadino di Bergamo.
notaio: Plazza (de la) Giovanni fu Angelo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 641x215; latino
Conservazione: discreta; danni: macchie

1.288
Instrumentum venditionis

1426 maggio 18. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, "in infrascripta petia terre"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Vendita di un sedime con casa, corte, orto, aia ed un portico sito in borgo Santo Stefano, vici. di Sant'Alessandro in Colonna, "extra portam fossati super stratam de Colonio" (confinante a N con la "strata publica"), al prezzo di £ 70, fatta dai fratelli Giorgio e Fermo figli del fu Venzino de Facheris di Caversegno insieme al cugino Venzino fu Martino de Facheris di Caversegno a Nicolino d. Nicolo fu Bonino de Lanteriis di Bonate.
notaio: Asenis (de) (?) Pietro fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 798x206; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, margini rosicchiati

1.289
Capitulum testamenti

1308 aprile 28. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in quadam domo conventus Fratrum Predicatorum de Pergamo"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Estratto del testamento di Miravallo fu Greco de Robalottis de Grecis (rogato dallo stesso notaio), di cui ricorda la costituzione del fratello Motto ad erede universale ed un lascito di £ 4 "pro remedio anime sue" al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo.
notaio: Casteneta (de) Giovanni du Lanfranco
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 798x206; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie, margini rosicchiati
segnatura vecchia: filza 1 n° 26

1.290
"Testamentum"

1305 giugno 16. Montello, nel castello, "in quadam camera (...) dom. Arpinelli"
A tergo breve regesto di mano coeva.
Testamento di Arpinello fu Ardizzone de Ficienis, cittadino di Bergamo, che costituisce erede universale il figlio Franceschino, salvo un lascito di £ 5 a fra Maffeo de Beroa dell'Ordine dei Frati Predicatori "pro remedio anime sue".
notaio: Uria (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 186x188; latino
Conservazione: discreta; danni: lievi abrasioni
segnatura vecchia: filza 1 n° 29

1.291
Instrumentum confessionis

1391 agosto 1. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in claustro Fratrum Predicatorum de Pergamo"
A tergo due regesti, una di mano del notaio scrittore ed uno di mano di poco posteriore; della prima anche la postilla marginale: "hoc fictum venditum fuit pro fabrica eclexie nove".
Quietanza rilasciata da fra Nadino da Levate, procuratore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo (costituito con atto rogato dal not. Giorgio de Salvis in data 27 ottobre 1380) al notaio rogante, agente a nome degli eredi di Giovanni fu Guglielmo de Careno, della vicinia di Borgo Canale, per il pagamento di £ 20, pari a 4 annualità del fitto perpetuo gravante su una pezza di terra aratoria, vitata e boschiva di pert. 31, sita nella vicinia di Borgo Canale in località "ad Grumellam", donata al Convento da Simone fu Guglielmo de Suardis di Bergamo con testamento rogato dal not. Todeschino de Pilis in data 5 ottobre 1367.
notaio: Pilis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 221x264; latino
Conservazione: buona

1.292
Instrumentum cessionis

1376 settembre 16. Bergamo, vicinia Borgo Canale, "u.dic. in Sudurno, in domo et habitatione infrascr. Redulfi dicti Fini"
A tergo breve regesto di mano del notaio scrittore.
Cessione di tutti i diritti vantati contro Facheto fu Facheto de Sozzis di Ambivere, fabbro di borgo Santo Stefano di Bergamo, detto Facheto de la Tegete, in ragione di £ 87 e sol. 3, dovuti in pagamento di 14 some di frumento (come da obbligazione rogata dallo stesso notaio in data 27 dicembre 1375), fatta da Redolfo d. Fino fu Zambone de Berardis di Sudorno, cittadino di Bergamo, a Ottonello fu Pantaleone de Mascaronibus cuoiaio di Bergamo, che anticipa la detta somma.
notaio: Pinis (de) Guglielmo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 358x195; latino
Conservazione: buona

1.293
Instrumentum obligationis

1409 gennaio 29. Zogno, nell'abitato, "super quadam lobia Marchisini Melanei de Mussinonibus de Zonio"
A tergo note di mano posteriore, pressoché illeggibile.
Obbligazione di Zoanotto fu Alessandro d. "Bondeus" de Zanchis di Poscante, ab. a Brusaporto, verso Marchisino fu Bertramo d. "Bertramaxus" de Zanchis di Poscante, di pagargli entro un mese £ 50, prezzo per la vendita di due pezze di panno "bretinus aparegiatus".
notaio: Mafeis (de) Giacomo, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 280x192; latino
Conservazione: discreta; danni: leggere abrasioni

1.294
Instrumentum procurae

1362 ottobre 11. Albegno, nell'abitato, "in via publica versus portam sediminis in quo habitat Fachinus de Augustinis de Albenio"
Procura fatta da don Pietro de Anenis di Bonate Sopra, prete della chiesa di S. Giorgio di Treviolo, in Giovanni fu Betone de Vavasoribus di Albegno, cittadino di Bergamo, per agire in qualsiasi causa e foro secolare o ecclesiastico.
notaio: Marchisi Giacomo, di Albegno (?)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 336x214; latino
Conservazione: buona

1.295
Instrumentum venditionis

1478 luglio 29. Vertova, nell'abitato, "in quodam sedumine infrascripti mei notarii"
A tergo due regesti, uno di mano del notaio scrittore, ed uno di mano del sec. XVI avanzato.
Vendita di 1/5 indiviso di una casa con corte sita a Bergamo in borgo San Leonardo, al prezzo di £ 34, fatta da Daniele fu Daniele di Pietro "Gualdinus" a Filippo fu Giovanni di Pietro "Gualdinus", agente a nome di prete Angelino fu Pietro "Gualdinus", tutti de Gualdinis di Vertova.
notaio: Malvestitis (de) Bertulino fu Martino "Zuchellus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 428x208; latino
Conservazione: discreta

1.296
Instrumentum liberationis

1528 aprile 4. Bergamo, vicinia di San Salvatore
Quietanza rilasciata da Tomaso de Carminatis, sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, al conte Ludovico fu Marco de Suardis, per il pagamento di £ 862,5(1).
notaio: Fondra (de) de Bordonia Giovanni Battista fu Simone
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1290x220; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse
segnatura vecchia: filza 9 c.61
Note:
1. Macchia in corrispondenza della causale del pagamento.

1.297
Instrumentum procurae

1431 gennaio 2. Bergamo, convento di S. Stefano
Procura fatta dai Frati del Convento di S. Stefano, riuniti nel capitolo alla presenza del priore Matteo de Zuchis, in fra Zambono de ZombonardiS.
notaio: Grecijs (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 538x205; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n°20

1.298
Testamentum

1255 maggio 28. Bergamo, borgo Santo Stefano, alla Casa dei Frati Predicatori
Testamento nuncupativo di Ottonello fu Foladesco de Villa di Riva di Serio che lega £ 4 all'Ospedale di S. Lazzaro, £ 5 ai Frati Minori di Bergamo, £ 48 ai Frati Predicatori, sol. 20 all'Ospedale di S. Grata, sol. 20 all'Ospedale di S. Lorenzo, sol. 20 alla Casa di S. Giorgio di Redona e £ 3 alla Casa di S. Giorgio di Spino.
notaio: Fara (de) Martino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x235; latino
Conservazione: buona

1.299
Testamentum

1209 luglio 13. Bergamo, vicinia di Arena
Testamento nuncupativo del sac. Pasio fu Guglielmo Mironus che lega una pezza di terra aratoria e vitata sita a Presezzo alla chiesa di S. Fermo di Presezzo per la celebrazione di una messa settimanale, e qualora non fosse celebrata, detta terra passi al Convento dei Frati Predicatori di Bergamo.
notaio: Cavesenio (de) Bartolomeo di Prudenzio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x183; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi al supporto
segnatura vecchia: filza 1 n°19

1.300
Capitula testamenti

1258 febbraio 13. Bergamo, borgo Sant'Alessandro in Colonna
Estratto del testamento di Alberto fu Martino de la Curte, canonico della Chiesa di Bergamo, che dispone di lasciare una pezza di terra di pert. 4, sita in territorio di Guzzanica, alla chiesa di S. Giacomo della Porta, di Bergamo.
notaio autenticante: Giovanni Garivertus
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 130x135; latino
Conservazione: discreta

1.301
Instrumentum liberationis

1394 novembre 26. Bergamo, vicinia di San Giovanni Ospitaliere, borgo Sant'Andrea
Quietanza rilasciata da Valerio, Rogerio e Alessandro fu Girardo dela Sale di Bergamo a fra Gidino da Romano, dell'Ordine dei Frati Predicatori, sindico e procuratore del convento di S. Stefano, per il pagamento di £ 2, sol. 7 e den. 6, canone dell'anno corrente per l'affitto di una casa con corte ed orto sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro della Croce.
notaio: Panigonibus (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 368x318; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 9 n°24

1.302
Instrumentum donationis

1421 marzo 10. Bergamo, convento di S. Stefano
A tergo breve regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Donazione fatta da Giacomo de Urio, frate del Convento di S. Stefano, a favore di Bonino fu Gasparino de Urio, di Bergamo, di una casa sita nel castro di Orio Inferiore, con la clausola di versargli annualmente £ 3, sol. 4 e un paio di capponi.
notaio: Ambivere (de) Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 708x204; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 6 n°15

1.303
Instrumentum procurae

1506 maggio 20. Bergamo, nel capitolo della chiesa di S. Domenico
Procura fatta da Mattia de Ponte Cereno, priore del Convento di S. Domenico e dai frati riuniti nel capitolo, in fra Giovanni de Villa.
notaio: Negronibus (de) Giovanni Antonio, di Rota
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 660x165; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7 n°316

1.304
Instrumentum venditionis

1420 marzo 12. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Vendita fatta da Assandrino de Berardis de Rivola, rettore beneficiale della chiesa di S. Maria di Rosciate, a Giovanni fu Petrino de Cenate, cittadino di Bergamo, calzolaio, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Aste, di pert. 7, tav. 18, pd. 2 onze 11, al prezzo di £ 80.
notaio: Seminatis (de) Betino de Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 730x235; latino
Conservazione: buona

1.305
Instrumentum liberationis

1458 giugno 14. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo S. Stefano
Quietanza rilasciata da Giovanni de Butanucho, ministro del Consorzio di S. Alessandro in Colonna e di S. Leonardo di borgo Santo Stefano, a Gandino fu Pasino Bompagij di Leffe e ad Antonio fu Marchetto de Marentio, per il versamento di £ 55 e sol. 12, come da volontà testamentaria di Redono fu *** de Marentio.
notaio: Grono (de) Giovanni di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 516x185; latino
Conservazione: buona

1.306
Testamentum

1361 agosto 22
Testamento nuncupativo di Bertoletto fu Domenico de Habiaticis che costituisce erede universale il fratello Antonio e lega £ 5 al Convento dei Frati Predicatori, per la celabrazione di messe.
Copia semplice; atto singolo; f.1, membr.; 755x206; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 1 n°42

1.307
Instrumentum donationis

1388 maggio 16. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandri in Colonna
Donazione fatta da Santa fu Bartolomeo de Rasoris, moglie di Giovanni fu Bonomo de Marzanicha, a favore del Convento di S. Stefano, di una casa in Bergamo, borgo Santo Stefano.
notaio: Costis (de) Antoniolo di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1080x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n°53

1.308
Instrumentum liberationis

1432 novembre 16. Bergamo, borgo Santo Stefano
Quietanza rilasciata da Giovanni de Sorisole, sindico del Convento di S. Stefano, a Pietro de Alzano, per il pagamento di £ 14, canone di un anno per l'affitto di una pezza di terra in territorio "de Bordero,contratarum Pergami"
notaio: Bernardis (de) Pietro fu Tomasino
Atto singolo; f.1, membr.; 175x195; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie

1.309
Testamentum

1394 settembre 19. Terzo, nel castello
Testamento nuncupativo di Enrico fu Alberto de Tertio, cittadino di Bergamo, che lega al Consorzio dei Poveri dei Frati Predicatori di S. Stefano una pezza di terra vitata e ronchica, sita a Terzo, in località "in Molia".
notaio: Gidinus Mirano, di Borgo di Terzo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 515x202; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2n°56

1.310
Instrumentum liberationis

1429 febbraio 26. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Nicolò fu Pietro de Moleto di Firenze, procuratore di Domenico de Florencia, ab. a Venezia, a Benito fu Giovanni de Galinazijs, di Vertova, per il pagamento di ducati d'oro 46, prezzo dovuto per la vendita di lana.
notaio: Lallio (de) Lanfranco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 215x195; latino
Conservazione: discreta

1.311
Testamentum

1348 novembre 18. Lodi
estamento di Giacomo de Redona che costituisce erede universale il figlio Giacomo e dispone dei lasciti in denaro per alti parenti.
notaio: Bergamo (da) Venturino, frate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x240; latino
Conservazione: buona

1.312
Instrumentum liberationis

1384 dicembre 15. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo
Quietanza rilasciata da Pietro fu Andriollo de Dardamonibus, di Albino, a Fachino fu Giovanni Mombrini de Pedrengo, conciatore di pelli, per il pagamento di sol. 8 e den. 3, canone di 3 anni per l'affitto di una casa sita in Bergamo, borgo Santo Stefano.
notaio: Costis (de) Antoniolo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 198x225; latino
Conservazione: buona

1.313
Instrumentum liberationis

1432 novembre 12. Bergamo, borgo Santo Stefano
Quietanza rilasciata da fra Giovanni da Sorisole dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo a Bartolomeo fu Pedino d. Piccoletto de Amanio, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 2 e sol. 10, canone di un anno per l'affitto di una pezza di terra coerenziata in un atto d'investitura rogato dal notaio Guglielmo de UlciporciS.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x220; latino
Conservazione: discreta

1.314
Testamentum

1282 gennaio 15. Bergamo
Testamento di Venturina di Amanzurino de Urio che dispone di donare un mantello e una veste ai poveri e lega sol. 26 al Convento dei Frati Predicatori per la celebrazione di messe.
notaio: Muzio (de) Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 190x210; latino
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: filza 1 n°17

1.315
Testamento

1305 gennaio 7. Bergamo, "in hospitio de Compostis in quo tunc jacebat ipse dominus Stenenus"
Testamento nuncupativo di Steneno fu Bertramo de Tercio, che, fatta salva la costituzione ad eredi universali del figlio Liobardo e del fratello Bertramino, lega £ 25 al Convento dei Frati Predicatori.
notaio: Gattis (de) Giovanni di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 302x260; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 1 n°28

1.316
Instrumentum procurae

1400 settembre 30. Bergamo, convento di S. Stefano
Procura rilasciata dai Frati del Convento di S. Stefano, riuniti nel capitolo generale, in fra Giacomo de Urio, maestro di teologia, per il recupero dei beni di frate Giacomo fu Simone de Boyanis de Urio, per farne un'investitura perpetua.
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 597x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 7 n°12

1.317
Instrumentum procurae

1403 novembre 28
Procura fatta dai frati del Convento di S. Stefano, riuniti in capitolo alla presenza Giovanni di San Pietro d'Orzio, priore, in frate Cominzolo de MacharijS.
notaio: Blottis (de) bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 607x208; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 7 n°13

1.318
Instrumentum locationis

1406 maggio 22
Locazione perpetua fatta da fra Cominzolo de Macharijs, sindico e procuratore de Convento di S. Stefano, in Lanfranco e Giacomo di Zinardo de [...] di una casa in Bergamo, vicinia di San Matteo, al canone annuo, a San Lorenzo p. v., di sestari 4 di frumento.
notaio: Ulciporcis 8de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 22 n°22

1.319
Testamentum

1277 aprile 14. Bergamo, chiesa di S. Michele all'Arco
Testamento nuncupativo di [...] fu Martino de Solario che costituisce eredi alcuni suoi parenti e lega sol. 40. al Convento dei Frati Predicatori.
notaio: Bonomo Bonafidei
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x328; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n°14

1.320
Instrumentum obligationis

1397 febbraio 9. Bergamo, vicinia de Antescolis
Obbligazione fatta dal nobile Poncino fu Baldino de Suardis, di Bergamo, verso Guidotto de Averaria, priore del Convento dei Frati Predicatori, per il pagamento di £ 400 avuti in prestito.
notaio: Muzzo (de) Giovanni fu Bartolomeo d. "Tochus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 530x245; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 6 n°12

1.321
Instrumentum consolti

1478 gennaio 8. Bergamo, vicinia di San Giovanni Evangelista
Investitura dei propri beni fatta da Antonello fu Federico de Comitibus de Camisano, ab. nella Cittadella di Bergamo, in Giovannina fu Nicola de Canestris, sua moglie, a titolo di pegno della di lei dote di £ 100.
notaio: Bonate (de) Giovanni Leonardo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 873x191; latino
Conservazione: buona

1.322
Instrumentum locationis

1430 gennaio 5. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
Locazione per la durata di anni 8 fatta da Tomasino de Stabulo, procuratore del Convento dei Frati Predicatori, in presenza di Pietro da Caravaggio, priore, in Giovannolo fu Benaglio de Benalijs, di una casa con corte ed orto in Bergamo, vicinia di San Matteo, al canone annuo, alla calende di gennaio p. v., di £ 18.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 565x208; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 13 n°9
Note:
1. Manca il II foglio dell'atto.

1.323
Instrumentum locationis

1273 gennaio 16. Bergamo, borgo Santo Stefano, "in domo scolarum conventus Predicatorum"
Locazione perpetua fatta dal notaio Azuello de Azuellis, sindico e procuratore della chiesa di S. Stefano, in Martino fu Giovanni Ottobono Ariprando de Colloniola, di una pezza di terra aratoria sita in luogo di Colognola, "ad portam de Pergamo", di tav. 28, e di un sedime, lì vicino, al canone annuo, a S. Martino p. v., di sestari 4 di miglio.
notaio: Azuellis (de) Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 628x320; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 4 n°3

1.324
Instrumentum divisionis

1226 novembre 3. Bergamo, sotto il portico della chiesa di S. Cassiano
Divisione fra i chierici e frati della chiesa di S. Stefano dei redditi e affitti dei prossimi 3 anni, pertinenti alla chiesa e ai suoi ufficiali, dei beni locati. (non è indicata l'ubicazione dei beni)
notaio: Grumulo (de) Ventura di Guidone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 280x290; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2 n°19

1.325
Instrumentum locationis

1360 ottobre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Locazione per la durata di 9 anni fatta da Leopoldo fu Giacomo dela Crota a diversi utenti, del diritto d'uso, in giorni e orari stabiliti, della acque irrigue della seriola Brembilla, derivata dal fiume Brembo e defluente da Bergano a Ciserano, riservandosi il diritto di usare a piacere di detta acqua per i propri mulini siti in territorio di Ciserano.
notaio: Plaza (dela) Mandrolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x201; latino
Conservazione: discreta

1.326
Testamentum

1496 novembre 3. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, nel convento di S. Stefano
Testamento nuncupativo di fra Nicola fu Antonello de Augellis da Mantova, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, rettore della chiesa di S. Maria di Vimercate, dimorante al presente nel Convento di S. Stefano di Bergamo, il quale dichiara di avere dei beni nella città di Como, "in Forestaccia", in custodia delle monache del Monastero di S. Anna dell'Ordine dei Predicatori e altri beni in territorio di Mantova e Revere.
notaio: Adelaxijs (de) Giovanni Martino di Bencino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x250; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 1 n°203

1.327
Instrumentum locationis

1405 marzo 10. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in hospicio fratrum S. Stephani"
Loczione per la durata di mesi 6 fatta da fra Cominzolo de Macharijs, dell'Ordine dei Frati Predicatori, sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, in Bartolomeo d. Bertolazzo fu [...] de Viscardis di Stabello, mercante di Bergamo, della rendita della decima di Lallio Grumello e Treviolo.
notaio: Blottis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 980x250; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 2 n°62

1.328
Instrumentum locationis

1504 maggio 13. Bergamo, convento di S. Domenico
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Locazione per la durata di anni 4 fatta da fra Marco da Verona, priore del Monastero di S. Stefano, in Guglielmo e Giovanni fu Antonio de Grasobio d. di Santa Marta, di una pezza di terra aratoria, vitata e broliva sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, località "in Credario", di pert. 10, al canone annuo di £ 30, a San Martino.
notaio: Adelaxijs (de) Giovanni Martino di Bencino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1162x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 11n°40

1.329
Instrumentum locationis

1481 maggio 9. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna
Locazione fatta da maestro Cristoforo fu Girardo de Arnulfis di Clusone, cittadino di Bergamo, in Francesco Nicola fu Nicola de Canestris, di Mapello, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, fuori le mura dei borghi, e di un'altra sita in territorio di Poltriniano e San Giorgio di Spino, di pert. 10, al canone, per 6 anni, di £ 75.
notaio: Crota (de la) Fedelino di Alessandrino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1230x180; latino
Conservazione: discreta

1.330
Testamentum

1402 maggio 30. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea
Testamento di maestro Perino fu Alberto de Nova, di Bergamo, che, fatta salva la costituzione ad eredi universali dei figli maschi Betino, Giacomo e Tomasino, dispone £ 160 ed una veste per la figlia Marchesina, l'usufrutto dei beni per la moglie Gisla, e lega £ 10 alla chiesa di S. Maria di Milano.
notaio: Bondo (de) Peterzollo di Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 867x222; latino
Conservazione: discreta

1.331
Instrumentum locationis

1506 agosto 7. Bergamo, vicinia di Sant'Antonio de Foris, borgo Sant'Andrea, contrada di borgo Palazzo
Locazione per la durata di anni 6 fatta da Francesco fu Cristoforo de Cenate, di Bergamo, in Pasino d. "Sozzus" e Betino d. "Baldochus" fu Andriolo de Sarasonibus, di Seriate, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Aste, "contratarum Pergami", in contrada detta "al Blach", di pert. 16, al canone annuo, a S. Pietro p. v., di sest. 20 di frumento e una mina di frumento "corigiolus" e, a S. Michele p. v., di 8 brente di vino, un sestario di legumi, un paio di polli, una soma "palorum" e una soma "fermente".
notaio: Maffeis (de) Giovanni Antonio fu maestro Maffeo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 813x177; latino
Conservazione: buona

1.332
Instrumentum venditionis

1457 ottobre 26. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta
Vendita fatta da Martino fu Lombardo de Benallis, di Bergamo, procuratore di Galeazzo suo fratello, a Giovanni e Giorgio fu Giacomo de Musita, di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Stezzano, in località "ad Roveredam", di pert. 30, al prezzo di £ 247 e sol. 10.
notaio: Albino (de) Stafanino di Giacomo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1180x200; latino
Conservazione: buona

1.333
Instrumentum venditionis

1486 settembre 22. Bergamo, vicinia e borgo di San Leonardo, nel monastero di S. Leonardo, nel refettorio nuovo
Vendita fatta da Angelo fu Pietro Gualdino de Gualdinis di Vertova, rettore beneficiale della chiesa di S. Bartolomeo di Olera, a Francesco fu Nicola de Canestris di Mapello, di una casa con corte sita in Bergamo, vicinia e borgo di San Leonardo, libera da ogni servitù e decima, al prezzo di £ 255.
notaio: Crota (dela) Fidelino di Alessandrino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2122x185; latino
Conservazione: buona

1.334
Frammento in cui si tratta dell'imposizione di fare un estimo nuovo fra 7 comuni della Valle, in occasione di taglie ed oneri imposti nel comune di Foppolo, in riferimento ad un fitto perpetuo alias donato da certi Baroncio e Donato alla chiesa di S. Pietro di Valleve.

metà sec. XV(1). [...]
notaio: Redrizatus Giuseppe
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x160; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.335
Frammento gravemente mutilo, forse si tratta della permuta di un canone.

II metà sec. XV(1). [...]
notaio: Calvis (de) Andrea fu Francesco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 285x195; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.336
Instrumentum venditionis

I metà sec. XIV(1). [...]
Frammento della vendita di un canone d'affitto di sol. 20 fatta da certo Bennato.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 295x240; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.337
Frammento gravemente mutilo; indefinibile la tipologia dell'atto.

inizio sec. XV(1). [...]
Atto singolo; f.1, membr.; 182x235; latino
Conservazione: pessima; danni: macchie estese
Note:
1. Frammento gravemente mutilo.

1.338
Instrumentum venditionis

fine sec. XIV(1). Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
Vendita fatta da Rogerio fu Corrado de Artegio a Zonia fu Zenone de Suardis di Bergamo, vedova de Grossis, di una pezza di terra prativa, in Bergamo, in territorio di Broseta "de Foris", di pert. 44 e di un'altra pezza in territorio di Calve.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 168x225; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
Note:
1. Frammento mancante del procollo e dell'escatocollo.

1.339
Arbitratum

1302 febbraio 21. Bergamo, borgo Sant'Andrea
Arbitrato fra diversi sui beni che furono di certa Alchenda, vedova di Rogerio [...].
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 218x333; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie estese
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

1.340
Instrumentum retrodati

I metà sec. XVI(1)
Retrovendita di terre e fienili tra certo Manzino e certo Giovanni.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 240x156; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.341
Instrumentum obligationis

I metà sec. XV(1). [...]
Frammento di un'obbligazione fatta verso certa Comina, creditrice di £ 150 e certo Anlus di Zenino de MazochiS.
notaio: Marochis (de) [...] di Zenino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x150; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.342
Instrumentum venditionis

metà sec. XIV(1). [...]
Frammento di una vendita di terra fatta da certo Santino
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 315x250; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.343
Instrumentum venditionis

I metà sec. XIV. [...]
Frammento molto mutilo: si evince solo la tipologia di una locazione.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 220x275; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.344
Instrumentum venditionis

1240 0(1). [...]
Frammento molto guasto: si ricostruisce la tipologia di una vendita fatta da certo Guizardo, al prezzo di £ 85.
notaio: Prezate (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 155x330; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.345
Instrumentum cessionis

II metà sec. XIV(1). [...]
Frammento di una cessione (iure hereditatis?) di canoni d'affitto fattada Guglielma e maestro Guiscardo, suo marito, a certo Pasio.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 280x245; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.346
Frammento molto mutilo: si tratta probabilmente di una obbligazione reciproca.

metà sec. XV(1). [...]
notaio: Gregis (de) Bartolino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x270; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.347
Instrumentum venditionis

II metà sec. XIV. [...]
Frammento molto guasto di una vendita fatta a certo Giacomo de ZuchiS.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 420x210; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.348
Instrumentum venditionis

II metà sec. XIV(1). [...]
Frammento molto mutilo di una vendita di terra fatta da certo Giovanni a certa Giovannina.
notaio:(1)
Atto singolo; membr.; 245x190; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.349
Praeceptum

1379 dicembre 29. Bergamo, "in caminata episcopalis curie Pergami in qua fiunt provisiones et refformationes Communis Pergami et sita iuxta turrem communis"
Valutazione fatta dai controllori dei danni subiti dai conduttori del dazio di Bergamo in occasione del passaggio delle truppe del Conte de Sabaudia attraverso il territorio di Bergamo.
notaio: Barienis (de) Bertolino, cancelliere dei podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x190; latino
Conservazione: buona

1.350
Instrumentum venditionis

I metà sec. XV(1). [...]
Frammento di una vendita fatta a certo Giovanni di una pezza di terra vitata e prativa con una casa e portico, di pert. 40, sita in località Valtesse, vicinia di San Lorenzo.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 245x240; latino
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.351
Instrumentum locationis

II metà sec. XIV(1)
Locazione fatta da certo Stefano in certo Antonio di alcune terre e dello "ius torculandi".
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 340x195; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.352
Instrumentum obligationis

II metà sec. XV(1). [...]
Frammento molto mutilo di cui si evince soltanto la tipologia
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 160x220; latino
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.353
Instrumentum locationis

metà sec. XV(1). [...]
Frammento molto mutilo di una locazione di certo Giacomo in certo Tomaso.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 165x220; latino
Conservazione: pessima
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.354
Codicillum

II metà sec. XIV(1). [...]
Frammento di un codicillo testamentario di certo Ginetto che dispone di lasciare denari a biade a certi privati e sol. 40 al Consorzio della Misericordia di Bergamo.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 160x210; latino
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.355
Instrumentum locationis

II metà sec. XV(1). [...]
Frammento molto mutilo di una locazione fatta da certo Bertramo in certo Bergamino di alcune pezze di terra.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 390x180; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.356
Instrumentum locationis

II metà sec. XIV(1)
Locazione fatta da Stefano Pagano de Gardellis, di Bergamo, calzolaio, in Tomaso fu [...], di Ponte San Pietro, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Ponte San Pietro e di una pezza aratoria e vitata sita a Tresolzio, di pert. 5 e della relativa decima.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 165x210; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.357
Instrumentum locationis

1327. [...]
Frammento molto mutilo di una locazione di cui non si evicono i dati descrittivi.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 175x230; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi al margine destro
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.358
Frammento di cui rimane solo la sottoscrizione notarile
(2).
sec. XVI(1). [...]
notaio: Gogo (de) Francesco
notaio autenticante: Cazulonus, di Cremona sottoscrive l'instrumento tratto dalle imbreviature di Francesco de Gogo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo. Autentica di Giovanni Paolo Gradonus, doge di Venezia.

1.359
Instrumentum mutui

1508 luglio 8. Crema
Giovanni Sabatinus di Crema concede un prestito di ducati 25 a Giorgio fu Albertino Ceresoli.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 220x185; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

1.360
Instrumentum venditionis

II metà sec. XV. [...]
Frammento molto mutilo di una vendita fatta da certo Francesco a certo Giuseppe.
notaio: Rovarijs (de( Giovanni di Andriolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 320x172; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.361
Praeceptum

II metà sec. XIV
Sentenza emessa dai deputati alle entrate e spese del Comune di Bergamo, "pro tribunali sedentes", nel contenzioso tra Giovanni de Valmora, conduttore del dazio del sale morto e il Comune, in cui si condanna quest'ultimo ad un risarcimento, in virtù delle disposizioni di Regina della Scala e Rodolfo Visconti, del 23 luglio 1373, circa le compensazioni ai conduttori del dazio del sale morto danneggiati dalla guerra.
notaio:(1)
Atto singolo; ff.2, membr.; 485x20; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Frammento mancante dell'escatocollo.

1.362
Instrumentum venditionis

I metà sec. XV. [...]
Frammento di una vendita fatta da certo Francesco a Giuseppe fu Andriolo de Crema, di Bergamo, di una pezza di terra sita in territorio di Grignano, contrada San Fermo di pert. ***
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 470x170; latino
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.363
Documento disperso. Non è regestato neppure nel Registro dell'Archivio Vecchio, che raduna gli atti dal n. 1334 al n. 1363 con la definizione: "Numero 30 frammenti. Stato di queste sovradescritte supplito in febbraio 1861 alla qual epoca vennero consegnate le seguenti".

1.364
Instrumentum obligationis

1496 novembre 5. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Francesco fu Giovanni d. "Baruchus" de Rota, ab. a Rota di Valle Imagna, verso Giacomo de Trinallis, per il pagamento di £ 14, prezzo dovuto per la vendita di lana e fustagno.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balserino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 500x170; latino
Conservazione: discreta

1.365
Instrumentum obligationis

1208 giugno 1. Bergamo, chiesa di S. Salvatore
Obbligazione fatta da Teutaldo e Rogerio fu Giovanni de Brembate verso Attone de Grumolo per il pagamento di 4 some di biada, a San Martino p. v., canone arretrato per una locazione.
notaio: Fosena (de) Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 90x135; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

1.366
Frammento con solo l'attergato: "testamentum domini Anselmi de Rivola", di mano del sec. XV.
140x130

1.367
Instrumentum liberationis

1451 ottobre 8. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "super hostio stacionis Andriolo de Carate"
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Azagino de Capitaneis de Muzo, cittadino di Bergamo, ad Anselmo fu Perino de Berlendis, ab. a Treviglio, agente anche a nome di Bartolomeo fu Martinono de Rozonibus e Marco fu Antonio de Bulis, per il pagamento di 360 ducati d'oro veneti, quota residua del prezzo di una vendita di 300 centenari di guado trito.
notaio: Prezate (de) Albertino fu Peterzolo
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1805x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°22

1.368
Instrumentum locationis

1550 aprile 4. Bergamo, convento di S. Francesco
A tergo regesto in italiano del sec. XVIII. nota tergale di mano ottocentesca: "ultimi tempi del titolo semplice di Minori".
Locazione fatta da fra Bernardo da Sorisole, dell'Ordine dei Frati Minori di S. Francesco, in Zanino suo fratello, di una pezza di terra prativa sita in territorio di Sorisole ed Azzonica, in località "in Prato de Rigola", di pert. 2, al canone annuo, a San Martino p. v., di £ 5.
notaio: Franzonum (de) Giacomo di Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1010x193; latino
Conservazione: buona

1.369
Instrumentum cessionis

1542 dicembre 15. Bergamo, vicinia di San Salvatore, "in studio infrascripti domini Albani"
Sullo stesso supporto del doc. n. 1370, recante una doppia segnatura.
Cessione di un credito di 500 scudi d'oro italici, con autorizzazione di Ludovico a Turre, console di Giustizia del Comune di Bergamo, fatta da Giovanni Gerolamo Albanus, tutore di Giovanni Gerolamo d. Ludovico fu Ludovico de Rota, vantato nei confronti dei fratelli Daniele e Bernardino de Ciranellis, ab. a Gandino.
notaio: Rota (de) Maria di Andrea
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 910x270; latino
Conservazione: buona

1.370
Instrumentum liberationis

1543 luglio 3. Bergamo, "in apotheca Johannis Andree de Aregazolis sita secus plateam magnam"
Sullo stesso supporto del doc. n. 1369 (v. scheda relativa).
Quietanza rilasciata da Gerolamo chiamato Ludovico fu Ludovico de Rota ai fratelli Daniele e Bernardino de Ciranellis, ab. a Gandino, per il pagamento di 500 scudi d'oro, prezzo dovuto per la vendita di un portico.
notaio: Rota (de) Maria di Andrea
Originale

1.371
Instrumentum venditionis

1378 febbraio 15. Lemine
Vendita fatta da Antonio fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, a Bombeno, suo fratello, di una pezza di terra aratoria sita nel borgo di Lemine, di pert. 7, al prezzo di £ 65.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 495x210; latino
Conservazione: buona

1.372
Instrumentum venditionis

1386 marzo 5. Lemine, contrada "de Puteo"
Vendita fatta da Giovanni fu Teutaldo d. "Dayna" dela Corna di Valle Imagna a Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Val Breno, in località "in Campo Monacharum", di pert. 11 e tav. 18, al prezzo di £ 95.
notaio: Solario (de) Giovanni fu Pasio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x230; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°50

1.373
Instrumentum locationis

1429 febbraio 27. Bergamo, "in sagrestia Monasterij Sancti Francisci"
Locazione in perpetuo fatta da Salvino fu Giovanni fu Salvino de Laqua, di San Gallo, insieme con i Frati Minori di S. Francesco, in Bertolino fu Salvetto de Bergamonibus, di Ponteranica, di 2 pezze di terra di pert. 60 e pert. 4, site in contrada Valtesse, vicinia di San Lorenzo, in località "ad Plodizam", con l'onere di pagare ogni anno ai Frati un fitto di £ 9 in sostituzione di un carro di vino legato per 500 anni dal proprio avo Salvino a detti Frati.
notaio: Seminatis (de) Bettino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1190x210; latino
Conservazione: discreta

1.374
Instrumentum venditionis

1480 aprile 10. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris legumdoctoris Jeronimi de Feramoschis iudicis datiorum"
Conferma fatta da Girolamo de Feramoschis, giudice ai Dazi del Comune di Bergamo, di una precedente licenza di vendita all'incanto concessa a favore di Stefanino fu Antonio de Osnago e ai danni di Bertramo fu ****, di Bonate Inferiore, di 2 pert. di una pezza di terra aratoria e vitata di pert. 7,5, in totale, sita a Bonate Inferiore, sino alla concorrenza di un debito di £ 10 e sol. 9.
Copia semplice; atto singolo; ff.3, membr.; 1305x160; latino
Conservazione: buona

1.375
Instrumentum venditionis

1379 ottobre 26. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Vendita fatta da Bertramo fu Zano Mussinonum de Zonio, di Bergamo, vicinia di San Cassiano, a Betino d. "Benacha" fu Alberto de Russis, di Endenna, di una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 27, tav. 3 e pd. 2, e di una casa "breniata", site a Grassobbio, "post castellum", con diritto d'uso dell'acqua della seriola, al prezzo di £ 221 e sol. 4.
notaio: Panizolis (de) Pietro, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 770x210; latino
Conservazione: discreta

1.376
Frammento molto mutilo da cui non si evicono la natura e gli attori dell'atto.

I metà sec. XV(1). [...]
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 185x195; latino
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.377
Parabula

1479 giugno 14. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum legumdoctoris Andree de Martinengio de Crema iudicis rationis communis pergami"
Conferma di Andrea de Martinengio di Crema, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, della licenza concessa, su istanza di Alberto fu Pezolo de Prezate, di pignoramento dei beni del nob. Nicolino fu Guglielmo dela Crota, cittadino di Bergamo, come da atto di obbligazione per il pagamento di 18 ducati veneti.
notaio: Fe[...] (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 230x160; latino
Conservazione: discreta

1.378
Instrumentum consolti

1446 giugno 13. Treviolo
Investitura di tutti i suoi beni fatta da Venturino fu Venturallo fu Ognibene de Masonibus, di Bergamo, in Tomasina, sua moglie, del fu Tonolo de Prandellis, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 50.
notaio: Cornalibus (de) Bartolomeo Antonio, di Nembro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 465x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al supporto

1.379
Testamentum

1413 luglio 26. Mozzo
A tergo regesto di mano del sec. XVI
Testamento nuncupativo di Giovanni fu Petrino de [...], di Lecco, che lascia in usufrutto alla moglie Carina una casa con 2 torchi, corte, terreno aratorio e una vite annessi, sita in Bergamo, vicinia di borgo Canale, in località"ad Foppam de Gabonibus", e una pezza di terra castegniva e brughiva, nella stessa vicinia, in località "ad Viam Fontanarum", e dispone che queste terre possano essere vendute dall'usufruttuaria stessa o dai suoi eredi e che il ricavo della vendita venga consegnato al Convento dei Frati Minori o che, se non di effettuasse alcuna vendita, ad essi spettino i relativi frutti e redditi.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 620x210; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°1

1.380
Instrumentum liberationis

1442 settembre 23. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Quietanza rilasciata da Poncino fu Zanno de Poncinalibus, cittadino di Bergamo, a Donadino fu Giovanni de Salandis di Nembro, agente a nome suo e di Bertolino fu Martino de Ruinis e Giovanni fu Bertolino de Gavazzis, per il pagamento di £ 352, obbligate dai suddetti per liberare dal carcere Brunolo de Lolio.
notaio: Vitalba (dela) Pezolo di Bernardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 500x160; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°28

1.381
Instrumentum liberationis

1456 giugno 8. Gorlago
Quietanza rilasciata da Giovanni fu Pasino de Crotellis di Gorlago, ab. a Brescia, a Ludovico fu Giacomo de Ficienis di Montello, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 80, quota parte di £ 575 a lui spettanti "pro mercato [...]"(1), come da "instrumentum conventionis" rogato dal notaio Paolo de Seminatis di Albano.
notaio: Perinus Venturino fu Bartolomeo, di Gazzaniga
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x150; latino
Conservazione: buona
Note:
1. La riga che doveva descrivere la natura del debito è lasciata in bianco.

1.382.1
Parabula

1446 giugno 1. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris legumdoctoris Daniele de Salla, vicarij potestatis sedens pro tribunali"
Sullo stesso supporto del doc. n. 1382.2.
Licenza concessa da Daniele de Salla, vicario del Podestà, ad istanza di Giovanni de Lanzis, al servitore del Comune, per il pignoramento dei beni di Zambonetto fu Zano de Moronibus, per canoni insoluti di più pezze di terre a lui locate, site in territorio "de Litegitibus", distretto di Bergamo, sino al valore di £ 150.
notaio: Tirabuschis (de) Simone, notaio del Vicario del Podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x150; latino
Conservazione: discreta

1.382.2
Sullo stesso supporto del doc. n. 1382.1; stessa data e tenore di questo.
1446 giugno 1. Bergamo
Atto dello stesso tenore di perg 1382.1
notaio: Tirabuschis (de) Simone, notaio del vicario
Originale

1.383
Testamentum

1457 ottobre 20. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea
Testamento di Caterina de Bucelenis, vedova del conte Trussardo fu Nicolino dei conti di Calepio, la quale, fatta salva la costituzione ad erede universale del figlio Nicolino, dispone un lascito di £ 50 della sua dote al Convento dei SS. Giacomo e Filippo, di Bergamo, dell'Ordine di S. Agostino.
notaio: Seminatis (de) Paolo di Betino, di Albino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 500x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XLV n°2

1.384
Instrumentum liberationis

1445 novembre 15. Solto
Quietanza rilasciata da Giovannello fu Galeazzo de Forestis a Pietro fu Pasio de Cornellis di Gorlago, per il pagamento di £ 27, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di frumento.
notaio: Forestis (de) Bernardo fu Mazolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 335x165; latino
Conservazione: discreta

1.385
Instrumentum venditionis

1536 febbraio 5. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco "in domo habitationis domini Zinini de Borellis"
Vendita fatta Zinino fu il nob. Pietro de Borellis, c. p., a Giovanni Antonio fu Giacomo de Alexandris di una pezza di terra aratoria di pert. 5 e tav. 21, in territorio di Mornico, contrada Campagna, al prezzo di £ 127.
notaio: Tertio (de) Giovanni Giacomo fu Mafeo
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2825x165; latino
Conservazione: discreta

1.386
Instrumentum liberationis

Quietanza rilasciata da Morello fu Bartolomeo de Lucha, connestabile della cittadella di Bergamo, ad Albertino fu petrzolo de Scarponibus de Prezate per il pagamento di £ 30, prezzo dovuto per la vendita di some 6 di miglio.
notaio: Redona (de) Lorenzo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 420x140; latino
Conservazione: discreta

1.387
Frammento illeggibile per sbiadimento in atti di Lorenzo di Giovanni de Redona

fine sec. XIV. [...]
notaio: Redona (de) Lorenzo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 70x160; latino
Conservazione: pessima

1.388
Instrumentum obligationis

1477 dicembre 30. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Giuliano fu Andrea de Taliuno, di Bergamo, verso Mafeo fu Rogerio de Roxiate, per il pagamento, entro la Pasqua p. v., di 10 ducati d'oro veneti e 8 fiorini d'oro ungari avuti in prestito.
notaio: Bugella (de) Baldassarre di Aristotele
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 485x175; latino
Conservazione: discreta

1.389
Instrumentum obligationis

1455 luglio 12. Bergamo
Obbligazione fatta da Albertino fu Peterzolo de Prezate e Albertino fu Bartolomeo de Zanettis verso Zano fu Alberto de Grigis di Endenna, per il pagamento di £ 200, prezzo dovuto per la vendita di 8 pezze di panno basso aparegiatum.
notaio: Mafeis (de) Tomasino di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x200; latino
Conservazione: discreta

1.390
Parabula

II metà sec. XV(1). [...]
Frammento di pergamena in cui si tratta di una licenza di pignoramento.
notaio: Ulciporcis (de) Stefano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x235; latino
Conservazione: pessima; danni: strappi estesi
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.391
Instrumentum liberationis

1424 novembre 23. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia, "super solarium magnum scitum supra canepam consortij Misericordie S. Marie Mayoris"
Quietanza rialasciata da Davide fu Giovanni de Bembate, cittadino di Bergamo, giurisperito, ministro del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, a Giovanni fu Peterzolo de Prezate, calzolaio di Bergamo, per il pagamento di £ 42, canone dell'anno corrente per l'affitto di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 145x310; latino
Conservazione: discreta

1.392
Instrumentum venditionis

1458 maggio 13. Entratico
Vendita fatta da Giovanni fu Venturino de Boneris di Foresto, ab. ad Entratico, a Cristoforo fu Lorenzo de Mutis di Grono, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria ad Entratico, in località "ad Rivatas de cornu", di pert. 1,5, al prezzo di £ 6.
notaio: Cornalibus (de) Bartolomeo Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x190; latino
Conservazione: discreta

1.393
Instrumentum liberationis

1421 gennaio 4. Bergamo, vicinia di san Michele all'Arco
Quietanza reciproca e generale tra Lanfranco fu Passaguerra de Sichis di Caravaggio e Bombeno Dalmassonum.
notaio: Lallio (de) Giacomo fu Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 395x175; latino
Conservazione: discreta

1.394
Frammento non riconducibile ad alcun negozio giuridico

sec. XVI(1). [...]
Atto singolo; f.1, membr.; 370x180
Conservazione: pessima; danni: strappi estesi
Note:
1. Frammento mancante del protocollo.

1.395
Instrumentum soccidae

1413 febbraio 15. Trescore, "in contrata et super monte Menale"
Contratto di soccida per la durata di anni 3 per alcune mucche ed un manzolo tra Giovanni fu Pietro de Lanzis, cittadino di Bergamo, e Pecino fu Giovanni de RussiS.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x165; latino
Conservazione: buona

1.396
Instrumentum venditionis

1422 febbraio 22. Calcinate, "in via publica"
Vendita fatta da Bartolamina fu Girardo de Casteniollis, moglie di Cristoforo fu Giacomo de Verona, di legge longobarda, a Giacomo fu Pietro de Lanzis, di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita a Calcinate, in località "ad Circham", di pert. 1, al prezzo di £ 3.
notaio: Soyaris (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x195; latino
Conservazione: discreta

1.397
Instrumentum locationis

1445 maggio 18. Capriate
Locazione per la durata di anni 8 anni fatta da Lanfranco fu Tonolo de Caversenio in Giovanni e Bertramo de Rende di varie pezze di terra aratoria e vitata, con casa, sita a Capriate, in località "ad Viam de Ponte", "ad Rivum", "ad Gazzaniam", "insuper Cornam", al canone annuo di sest. 10 di segale e altrettanti di miglio.
notaio: Calionibus (de) Giacomo fu Uldino, di Brembate
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1255x180; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi ai margini
segnatura vecchia: rotolo XLVII

1.398
Arbitratum

1469 ottobre 19. Vilminore di Scalve
Compromesso raggiunto tra Gaitaldo fu Bartolomeo de Albricis, agente a nome del fratello Bartolomeo, e la Comunità di Scalve, rappresentata da Mafeo fu Mafeo de Capitaneis, Melchionne di Albrogino de Albricis e Salvetto d. "Piga" di Schilpario, consoli della Val di Scalve, alla presenza degli arbitri eletti, in materia della mercede spettante per le trasferte a Venezia fatte a nome della detta Comunità.
notaio: Catenellis (de) Antonio fu Raimondo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 395x205; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro
segnatura vecchia: rotolo XXVIII

1.399
Instrumentum obligationis

1475 luglio 6
Obbligazione fatta da Sandrino fu Mafiolo de Passaroto di Verdello Minore verso Antonio fu Petrino de Carate, per il pagamento di 5 ducati d'oro, prezzo dovuto per la vendita di un bue.
notaio: Vegijs (de) Melchionne fu Salvino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 140x125; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo

1.400
Instrumentum cessionis

1396 aprile 12. Bergamo
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Ratifica da parte di Giovanni de Maffeis di Zogno, cittadino di Bergamo, di cessione del dazio del teloneo e del vino, di cui è conduttore, a Giacomo fu Giorgio de Ficienis, al prezzo di £ 64 e sol. 3.
notaio: Lallio (de) Giovanni di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x240; latino
Conservazione: discreta

1.401
Instrumentum donationis

1339 giugno 27. "in brollo castri Montebelli"
Donazione fatta da Giacomo, Francesco e Giovanni fu Mafeo de Lottis a favore di Giovanni fu Granerio de Pillis di Bergamo, della quarta parte di £ 40 una volta ricevute per pratica d'usura.
notaio: Brembate (de) Tomaso di Bertramo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x180; latino
Conservazione: buona

1.402
Divisione tra Tonolo fu lanfranco de Caversenio e il fratello Bernardo di beni immobili posti nei territori di Verdello Minore: pezze di terra artorie e vitate in località "ad Viam de Levate", "ad Columbarium", "ad Bredam", "in Petia", "ad Pomgionum", !ad Murgulam", e un casa sita nel castro.

1426 agosto 30. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
notaio: Berardis (de) Pietro fu Tomaso
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1770x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo LX

1.403
Instrumentum obligationis

1457 gennaio 4. Bergamo, vicinia di Arena
A tergo breve regesto della stessa mano dello scriba.
Obbligazione fatta da Antoniolo fu Giovannino de Prezate verso Albertino fu Peterzolo de Prezate, per la vendita di some 6 di miglio, al prezzo dello stesso fissato al mese di maggio p. v. dai Consoli del Paratico dei Mercanti.
notaio: Bugella (de) Baldassarre
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x150; latino
Conservazione: discreta

1.404
Instrumentum venditionis

1388 gennaio 20. bergamo, vicinia di San Pancrazio, "super caminataque appelatur caminata de Astrego"
Vendita fatta da Pietro fu Giovanni de Viscardelis di Trecore al nobile Scipione fu l'imperial milite Romelio d. "Mazolus" de Suardis, di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita a Trescore, in località"ad Stratam", di pert. 4, al prezzo di £ 26.
notaio: Plaza (dela) Agnolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 610x190; latino
Conservazione: buona

1.405
Instrumentum liberationis

1520 febbraio 16. Bergamo, "in clustro monasterij et ecclesia dominorum Fratrum Sancti Augustini Ordinis Heremitorum civitatis Pergami"
Quietanza rilasciata da Ventura de Spino ai Frati del Convento di S. Agostino, per il pagamento di £ 100, a differenza del valore di una permuta.
notaio: Zanchis (de) Giovanni Antonio di Pietro Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x170; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi
segnatura vecchia: rotolo XXII n7

1.406
Instrumentum venditionis

1568 agosto 27. Bergamo, vicinia di San Salvatore
Vendita fatta dal rev. Giovanni fu cavalier Gabriele de Albano, cittadino di Bergamo, a Gabriele fu Bernardino de Ciranellis, di Gandino, di una pezza di terra aratoria e prativa sita ad Orio, in località "ad Pratum de Tapineris", con la metà del fieno e frutti della parte dominical, di pert. 15, tav. 6 e pd. 8, al prezzo di scudi d'oro 178,5, del corrispondente valore di £ 1622 e sol. 8.
notaio: Maytis (de) Ettore fu Giovanni Giacomo, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x330; latino
Conservazione: discreta

1.407
Litterae ducales

1471 novembre 7. Venezia
Dichiarazione di Cristoforo Manzo, doge di Venezia, di autentica della firma del notaio Giovanni Domenico fu Ludovico de Guastalignamine.
notaio: sigla del segretario della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x260; latino
Conservazione: discreta

1.408
Praeceptum

1410 giugno 4. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
A tergo "introitus factus per Peterzolum".
Immissione di Peterzolo fu Simone de Casarijs, sindico del Convento dei Frati Minori di Bergamo, in possesso di una casa con prato, sita in Bergamo, vicinia di San Pancrazio, in via Solata, fatta dal servitore del Comune di Bergamo, dietro mandato di Mafeo de Mafeyis de Leonatrice, vicario del Podestà.
notaio: Muzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 345x200; latino
Conservazione: discreta

1.409
Instrumentum locationis

1353 ottobre 22. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, sotto il portico dei Crociferi
Locazione per la durata di anni 5 fatta da Guglielmo e Bartolomeo fu Simone de Madone in Alberto fu Zambono de Saytanis, di Ponte, di una sedime con casa solerata e portico, in Bergamo, borgo Sant'Andrea, vicinia di Sant'Antonio de Foris, al canone annuo di sol. 8 alla pertica e 8 capponi.
notaio: Vavasoribus (de) Guglielmo, di Redona
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 605x210; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

1.410
Instrumentum commutationis

1379 gennaio 9. Gorlago
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Permuta tra Zanola de Aspertis e il fratello Stefano fu Alberto di case con terra aratoria e vitata site in territorio di San Paolo d'Argon, Buzzone e Gorlago, e di buoi e un carro.
notaio: Lazerijs (de) Alessandro fu Giovanni
Atto singolo; ff.3, membr.; 1865x195; latino
Conservazione: discreta

1.411
Instrumentum procurae

1464 luglio 16. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea
A tergo regesto in volgare di mano del sec. XVIII.
Procura fatta dal rev. Giovanni da Novara, "sacre pagine professor", frate del Convento di S. Agostino, e da Silvestro da Leffe, priore, in fra Giovenale fu Nicolino de Resis, da Galliano, diocesi di Vercelli, per la riscossione di 100 fiorini legati al Convento, con testamento del 3 maggio 1464, da fra Aurelio, al secolo Antonio fu Andrea de Molettis, di Torino.
notaio: Marchisis (de) Vailetto di Cristoforo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 810x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XXII n2

1.412
Instrumentum obligationis

1393 gennaio 31. Treviolo
A tergo breve regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Marchesino fu Betino de Calionibus di Treviolo verso Martino fu Lanfranco Benti per il pagamento, entro San Michele p. v., di 24 centenari di guado in balle, buono, secco, macerato, in ragione di £ 40 per ogni centenario.
notaio: Bentus Betino fu Zinino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 95x200; latino
Conservazione: cattiva

1.413
Instrumentum liberationis

1504 settembre 15. Valdimania
Quietanza rilasciata da Gabriele fu Pietro de Locatellis a Giovanni fu Tonolo de Manzonibus, di Brumano, procuratore di Pietro fu Vitale de Locatellis, di Fuipiano, per il pagamento di £ 145, come da precedente atto di obbligazione.
notaio: Moschenis (de) Giovanni di Zanichino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 655x165; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse

1.414
Instrumentum renonciationis

1479 luglio 3. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo breve regesto coevo.
Rinuncia fatta da Zambono fu Venturino de Ronzonibus, di Sedrina, a nome anche del fratello Giovanni, in Valente fu Zambono de Ronzonibus di ogni diritto sull'eredità di Fadino di Zambono e fratello del suddetto Valente.
notaio: Mafeis (de) Bertamo di Giovanni, di Stabello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 360x175; latino
Conservazione: cattiva

1.415
Inventarium

I metà sec. XVI
Inventario dei beni mobili trovati nella casa di [...] fu Mafeo de Roxiate, in Bergamo, vicinia di San Pancrazio, in via Solata, descritti da Antonio de Covatis, cancelliere del Giudice al Maleficio, per divisione ereditaria. Segue una intimazione di Pietro Bembo, capitano e vicario del Podestà, di non molestare Maddalena de Bongis nei beni di detto inventario. Sottoscrive Antonio de Covatis, cancelliere.
Carta semplice; atto singolo; ff.2, membr.; 615x190; latino
Conservazione: pessima

1.416
Instrumentum locationis

1384 febbraio 14. Trescore
Locazione per la dutata di anni 4 fatta dai figli di [...] fu Martino de P[...] di Trescore, di legge longobarda, in Antonio fu Moro de Girardis de Vigano, di un sedime con casa e terra aratoria e vitata sito in Trescore, contrada "ad Muenellum", di pert. 5, e di un'altra pezza, lì vicino, e di alcuni "panarius" e "verollus", di diverse capacità, misurate in sestari e brente, al canone annuo, a S. Martino, di £ 4 e sol. 16.
notaio: Zuchis (de) Viscardo di Giovanni, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 490x195; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al lato sinistro

1.417
Instrumentum venditionis

1421 novembre 8. Bergamo
A tergo regesto del sec. XVIII.
Vendita fatta da fra Giacomo de Brugerio, comitatus di Milano, preposito del Convento di S. Maria di Tutti i Santi del Galgario, di Bergamo, dell'Ordine dei Padri Umiliati, a fra Gilberto de Zambellis di Endenna, priore e rettore del Convento di S. Agostino, di una pezza di terra aratoria e vitata, in Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, in località "in Tovis et post ecclesiam Fratrum Heremitarum", di pert. 2 e tav. 20, al prezzo di £ 39 e sol. 10.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 960x195; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XL n°1

1.418
Instrumentum obligationis

1415 maggio 16. Villa d'Almè
Obbligazione rilasciata da Giacomo fu Paolo de Prezate, ab. a Bonate Inferiore, verso Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus di Clanezzo, per il pagamento di £ 20, prezzo dovuto per la vendita di una pezza di panno bretino basso.
notaio: Panizolis (de) Antonio di Pietro, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 390x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XL n°1

1.419
Instrumentum liberationis

1530 agosto 14. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Quietanza rilasciata dal nobile Zinino fu Pietro de Borellis, cittadino e ab. di Bergamo, al nobile Giovanni Antonio fu Giacomo Filippo de Alexandris per il pagamento di £ 127, prezzo di una vendita.
notaio: Tertio (de) Giovanni Giacomo fu Mafeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 560x165; latino
Conservazione: buona

1.420
Arbitratum

1521 giugno 23. Fino
A tergo, breve regesto coevo.
Sentenza arbitrale "more veneto" emessa nel contenzioso fra Giovanni Maria fu Pecino olim Badassare de Albricis e Francesco fu Bono de Fine, procuratore della moglie Caterina, e di Maddalena, Giovannina e Maria, del fu Alberto olim Baldassare de Albricis, in cui Giovanni Maria è condannato a pagare £ 300 per residuo della dote.
notaio: Covellis (de) Pezolo fu Guglielmino, di Songavazzo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1905x170; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo XXXII

1.421
Instrumentum locationis

1499 ottobre 28. Bergamo, vicinia e borgo di San Lorenzo.
Locazione per un anno fatta da Pietro fu Balsarino de Gratarolis, notaio di Bergamo, in Faustino di Zanino de Plazolis, di Bruntino, di una pezza di terra prativa e castegniva, sita in contrada Bruntino, comune di Villa d'Almè, località "ad collum Arigini", di pert. 5, al canone annuo di 4 some di legna da ardere.
notaio: Rende (de) Marco fu Gabriele
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x190; latino
Conservazione: discreta

1.422
Instrumentum locationis

1396 gennaio 25. Bergamo, borgo e vicinia di Sant'Andrea
A tergo breve regesto coevo.
Locazione per la durata di anni 5 fatta da Simone dela Plaza, rettore e beneficiale della chiesa di S. Eufemia, in Paolo fu Bombello dela Grasa, di Oneta, ab. in città, nella vicinia di San Michele al Pozzo Bianco.
notaio: Ficienis (de) Antonio fu Stefano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 610x240; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°22

1.423
Frammento mplto mutilo in atti del notaio Bartolomeo de Bondo

fine sec. XIV. [...]
notaio: Bondo (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x235
Conservazione: cattiva

1.424
Instrumentum liberationis

1443 agosto 31. Bergamo, vicinia di sant'Eufemia "super fonte mercati veteris"
A tergo, breve regesto coevo.
Quietanza rilasciata da Arighino fu Francesco de Solcia a Giovanni fu Pietro de Lanzis di Bergamo, per il pagamento di ducati d'oro 100, prezzo dovuto per l'acquisto di 3 pezze di panno alto di lana.
notaio: Baniatis (de) Bennato fu Marchesino d. "Pillus"
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°62

1.425
Instrumentum liberationis

1451 novembre 27. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Quietanza rilasciata da Albertino fu Peterzolo de Scarponibus, di Prezzate, cittadino di Bergamo, a Giovanni fu Zinino de Schuris, di Martinengo, "civis et hospitis civitatis Pergami", per il pagamento di £ 56, canone di 2 anni per l'affitto di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Ficienis (de) Betino di Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 278x180; latino
Conservazione: discreta

1.426
Instrumentum obligationis

1377 maggio 4. Bergamo, vicinia di San Pancrazio, "in stacione spiciarie Bertolami de Albano
Obbligazione fatta da Giovanni d. "Campana" fu Bonifacio de Dalmasonibus, di Clanezzo, verso Simone d. "Zaburinus" fu Pietro de Zeresollis, per il pagamento di £ 150 avute in prestito.
notaio: Terno (de) Giovanni fu Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 192x220; latino
Conservazione: discreta

1.427
Arbitratum

1493 ottobre 13. Seriate
Sentenza arbitrale pronunciata dagli arbitri Tomasino fu Giovanni de Plevanis, di Adrara, Lorenzo de Selvino e Simone da San Giovanni Bianco, in cui si condanna Cristoforo del Monte di Nese al pagamento di £ 30 a Matteo fu Giovanni del Monte di Nese.
notaio: Zanchis (de) Donato fu Almidano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 575x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

1.428
Capitula testamenti

1486 gennaio 31. Bergamo, vicinia de Antescolis, "in hospitio hospitalis magni Pergami"
Estratto del testamento di Bertolasio fu Giovanni de Federicis, di San Gervasio, che lega al Convento di S. Francesco una soma di frumento annuo per 16 anni.
notaio: [...] de Antonio di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 355x95; latino
Conservazione: cattiva

1.429
Testamentum

1259 ottobre 9. Bergamo, borgo Santo Stefano, alla Casa dei Frati Predicatori
Testamento di Betta fu Arnaldo de Azano, di borgo Santo Stefano, di legge longobarda, che istituisce eredi dei suoi beni mobili e immobili i Frati Predicatori di Bergamo, al patto che suo fratello Arnaldino possa comperare un vigna tenuta dai Frati, al prezzo di £ 10. Sono fra gli altri testimoni all'atto fra Federico da Fara del Convento di Pavia, fra Viscardo da Bergamo, del Convento di Ferrara e fra Giovanni de Anderbonis del Convento veneto.
notaio: Guarinonibus (de) Crescimbene
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 245x260; latino
Conservazione: buona

1.430
Praeceptum

1535 febbraio 4. Bergamo, nel Palazzo del Comune "ad banchum consulum iustitie Pergami"
Sentenza pronunciata da Antonio de Bertoldis, console di Giustizia del Comune di Bergamo, nella causa vertente tra Cristoforo fu Defendo de Mangilis, di Carvico, e Ascanio fu Giacomo de Poma, in forza di un atto di una vendita una volta fatta da Cristoforo ad Ascanio; si condanna detto Ascanio al pagamento di £ 1768 e sol. 12,5, e pertanto viene ceduto a Cristoforo l'utile dominio di una pezza di terra aratoria e vitata in territorio di Suisio, località "Breda", e una casa con corte e torchio da olio, in località San Giuliano.
notaio: Zuchis (de) Giovanni Alvise di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 600x265; latino
Conservazione: discreta

1.431
Instrumentum tutelae

1405 ottobre 17. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Nomina da parte di Giorgio fu Simone de Casazijs, cittadino di Bergamo, console del Collegio dei Procuratori e notaio di Bergamo, di Bartolomeo fu Cassiano de Suardis tutore del minore Pietro fu Giovanni del fu predetto Cassiano.
notaio: Casarijs (de) Peterzolo di Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 470x240; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

1.432
Instrumentum liberationis

1493 ottobre 13. Bergamo, nel palazzo vescovile
Quietanza generale rilasciata da Bernardo fu Pazino de Grigis, di Ranica, tutore di Alvise suo fratello, a fra Cristoforo de Rigosa, dell'Ordine dei Frati di Santo Stefano di Bergamo, alla presenza e autorizzazione di Guglielmo de Tolentino, giudice alla Ragione.
notaio: Zanchis (de) Pietro di Cristoforo fu Marino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 497x180; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 9 n°516

1.433
Testamentum

1339 maggio 12. Bergamo, borgo Santo Stefano, vicinia di San Leonardo "in domo predicti Viviani"
Testamento di Viviano fu Guido di Brembate Superiore, ab. a Bergamo, in cui, fatta salva la costituzione ad eredi dei figli, dispone un lascito della metà dei propri beni e redditi al Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, di sol. 10 al Consorzio di S. Leonardo e di sol. 40 alla chiesa di S. Leonardo.
notaio: Mostacijs (de) Marchiondo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1003x250; latino
Conservazione: discreta

1.434
Testamentum

1291 settembre 13
Testamento di Mazoco fu Guglielmo de Rivola, che, fatta salva la costituzione ad erede universale del figlio Goizino, dispone un lascito di £ 7 ai Frati Predicatori di Bergamo, di cui sol. 40 a fra Bertramo di Ardesio e sol. 20 a fra Pagano da Lemine, e concede autorizzazione ai Frati Predicatori di edificare sul Monte Santo Stefano della città, purché quell'edificio non sia concesso ad alcuna "secolare persona".
notaio: Rodinus Alberto di Giovanni, di Capriate
notaio autenticante: Lorenzo de Albano, notaio, finisce l'instrumento traendolo dalle imbreviature del rogatario defunto.
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 310x200; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro
segnatura vecchia: filza i n°20

1.435
Instrumentum procurae

1527 maggio 31. Murano, "in logia communis"
Procura fatta da fra Bertolamino dell'Ordine dei Frati Predicatori, procuratore del Convento di S. Pietro Martire di Murano, in fra Tomaso da Bergamo, dello stesso Convento, per la riscossione di ducati 80 da Bonetto fu Giuseppe de Asonica, ab. a Bergamo, e da Bernardino suo figlio.
notaio: Manzonus Francesco, di Venezia
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x125; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza n°43

1.436
Capitula testamenti

1381 gennaio 4. Brembate
A tergo, breve regesto in volgare di mano del sec. XVII.
Estratto del testamento di Vincenzo fu Stegino de Suardis di Bergamo, in cui costituisce erede universale il fratello Merino e lega al Convento di S. Stefano sol. 50 annui.
notaio: Zonio (de) Pietro detto Codello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x235; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 1 n°50

1.437
Instrumentum liberationis

1294 giugno 27. Bergamo, convento di S. Stefano, alla casa dei Frati Predicatori
Quietanza rilasciata da maestro Bertramo Resonetto de Azano a fra Bartolomeo de Cavazijs, dell'Ordine dei Frati Predicatori, fidecommissario di Anesia fu Alberto Bonomum.
notaio: Bonate (de) Benedetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 9 n°1

1.438
Testamentum

1409 gennaio 30. Bergamo
A tergo regesto in volgare del sec. XVIII.
Testamento di Pasino fu Pasino dela Tegete, cittadino di Bergamo, che costituisce eredi universali la moglie e i figli nascituri; nel caso non avesse figli lega tutti i suoi beni al Convento di S. Stefano, con obbligo di messe.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 620x220; latino
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: filza 1n°602

1.439
Testamentum

1276 luglio 8. Bergamo, nella chiesa di S. Stefano
Testamento di Chiara fu Benzetto de Redona, vedova di Ottobono fu Paolo de Gavazio di borgo Sant'Andrea, che dispone un lascito di £ 10 a fra Martino da Fara, dell'Ordine dei Frati Predicatori.
notaio: [...] Grazio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x165; latino
Conservazione: discreta

1.440
"Carta dotis"

1403 giugno 16. "in Bucleto Laudensi"
A tergo breve regesto coevo.
Dichiarazione di Giovanni d. "Benacha", di Locatello di Valdimania, fu Antonio di Boffalora, episcopato di Lodi, di ricevimento da Martino fu Teutaldo de Mussita, di Boffalora, di £ 55 della dote di Antoniola sua moglie, figlia di detto Martino.
notaio: Vilanis (de) Alvise
notaio autenticante: Cristoforo de Vailate di Lodi finisce l'atto traendolo dalle imbreviature del notaio rogante defunto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x215; latino
Conservazione: buona

1.441
Testamentum

1401 giugno 12. Colognola
Testamento di Garbasino fu Pietro Marinoni, di Desenzano, che divide i beni mobili e immobili fra i propri familiari.
notaio: Seminatis (de) Betino di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 550x215; latino
Conservazione: discreta

1.442
"Carta donacionis"

1296 marzo 22. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum"
A tergo breve regesto coevo.
Donazione "inter vivos" fatta da Giacomo fu Manfredo de Crotto di Stezzano, prete, a favore del Convento di S. Stefano, di alcune pezze di terra site in territorio di Stezzano, località "ad Buschum", "in Glera", e"ad Quadram".
notaio: Cumis (de) Iroldo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x310; latino
Conservazione: pessima; danni: strappo esteso a tutto il margine destro
segnatura vecchia: filza n°71

1.443
Dichiarazione di riconoscimento del cadavere di certo fra Nicolò da parte dei Frati del Convento di S. Domenico e S. Stefano.

sec. XVI(1)
notaio: Adelaxijs (de) Giovanni Martino di Bencino
Originale; sig.cer.dep.; atto singolo; f.1, membr.; 420x180; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. "die quarto suprascripti mensis et hora decima octava".

1.444
Instrumentum liberationis

1365 novembre 22. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, "in domo Fratrum Predicatorum conventus de Pergamo
Quietanza rilasciata da fra Rodeschino de Paladina, procuratore dell'Ordine e Convento dei Frati Predicatori, in Fachino fu Guglielmo de Greppis e Bonetto e Bonomo fu Bonadio de Greppis, per il pagamento di tutto il canone dovuto per l'affito di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Orio, località "ad Roverium longum", e di una pezza aratoria e vitata, sita nello stesso territorio, località "ad Seriolam de Azano sive ad castrum Boschum".
notaio: Raude (de) Stefanino di Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x290; latino
Conservazione: buona

1.445
Instrumentum procurae

1514 marzo 8. Bergamo, vicinia di Santo Stefano
Procura fatta dai Frati del Convento di S. Domenico, alla presenza del priore Paolo da Pavia, in fra Raffaele da Firenze, dell'Ordine dei Frati Predicatori.
notaio: Marchesijs (de) Giovanni Andrea fu Antonio, di Ponte
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 780x185; latino
Conservazione: buona

1.446
Praeceptum sententiae

1232 settembre 16. Milano, nel consolato
Sentenza pronunciata dal Console di Milano nella causa vertente fra Martino Scottum, e Giovanni Muxante de Merate, di non accoglimento della richiesta di questi di certa quantità di frutti, segale e lupini, una volta subentrato a Rainero de Merate nel possesso di una pezza di terra in località "in Cavezzalli", data in pagamento ad Aigue, moglie di Rainero, a titolo di dote, e della quale un tempo il suddetto Martino era stato massaro.
notaio: Stephanardus Ambrogio fu Rogerio, notaio della Camera dei Consoli di Milano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 150x205; latino
Conservazione: buona

1.447
Parabula

1345 dicembre 10. Bergamo, "in pallatio Communis ad banchum ubi redditur ius per dominum Raymondum de Cagavethellis de Cremona iudicis et assessoris potestatis Pergami"
A tergo breve regesto coevo.
Licenza concessa da Raimondo de Cagavethelis, di Cremona, assessore del Podestà di Bergamo, al servitore del comune, per il pignoramento dei beni mobili e immobili di Loterio e Betino fu Bellebono de Marne, sino al saldo di un debito di £ 42 verso Mafiolo fu Benedetto de Bono.
notaio: Garganis (de) Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x270; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza n°40

1.448
Praeceptum sententiae

1371 gennaio 13. Bergamo, "sub pallatio Communis ad banchum iuridicalle infrascripti domini Peterzolli iudicis"
A tergo breve regeso coevo.
Sentenza pronunciata da Peterzollo de Cerris di Cremona, giudice alla Ragione, nella causa vertente tra Ulcino fu Giacomo Archuri, cittadino di Bergamo, e Donatino fu Giacomo de Bondo, cittadino di Bergamo, conduttore "dacij baratarie" di Bergamo, in cui si condanna il primo al pagamento di fiorini d'oro 9,5, avuti in prestito "in loco baratarie civitatis Pergami".
notaio: Sarto (de) Bertolamino di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 475x210; latino
Conservazione: buona

1.449
Praeceptum

1445 giugno 23. Vertova
Immissione di Benito, Martino e Filippo fu Giacomo de Galinazijs di Vertova nel possesso di una pezza di terra aratoria e vitata di Giovanni fu Martino Graziolo de Vertova, sita in territorio di Vertova, località "ad Zapellum Fope", fatta da Fachino fu Betino de Noris, servitore "comitatis Gandini et pertinentiarum", dietro mandato di Gabriele de Plantandis di Milano, vicario della Val Gandino.
notaio: Rudellis (de) Bertolino fu Francesco, di Gandino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 430x165; latino
Conservazione: buona

1.450
Instrumentum donationis

1395 gennaio 5. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
Donazione fatta da Betina fu Betino de Stezano e vedova di Giovanni de Bozijs di Palazzo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, a favore del priore del Convento dei Frati Predicatori di Bergamo, Bondiolo de Cumis, dell'usufrutto di una casa, sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna di borgo Santo Stefano. Nello tesso giorno detto priore e Todeschino de Paladina, procuratore generale, investono Betina dell'usufrutto vitalizio di detta terra.
notaio: Franconus Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 815x250; latino
Conservazione: discreta

1.451
"Carta solucionis"

1437 maggio 27. Bergamo, vicinia e borgo Santo Stefano, nel convento di S. Stefano, "in capitullo magno facto in claustro dicti monasterij"
Quietanza rilasciata da Zinino de Buzzis di Brembilla, sottopriore del Convento di S. Stefano, a Guidone de Buzono, calzolaio, di Bergamo, per il pagamento di £ 16, sol. 13 e den. 4, dovute quale canone per 25 anni, in ragione di sol. 13 all'anno, per l'affitto di 3 pezze di terra con casa "solerata e coppata", site in Bergamo, vicinia e borgo di Santo Stefano, confinante con la strada pubblica e il rizolo. Spetta al locatario il diritto di alienare dette terre, con l'impegno del versamento in perpetuo del canone al Convento.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1495x190; latino
Conservazione: buona

1.452
Instrumentum procurae

1284 agosto 13. Bergamo
Procura fatta da Bergamo fu Ogerio de Triviolo, notaio e giudice, in Azuello de Azuellis e Giovanni de Caversenio, per attendere agli interessi di Lanfranchino fu Giselberto de Azuellis e ad ogni sua questione legale ed amministrativa.
notaio: Azuellis (de) Federico
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 260x195; latino
Conservazione: discreta

1.453
Capitula testamenti

1257 settembre 3. Bergamo, contrada di Sant'Eufemia
Estratto del testamento di di Gisla fu Teutaldo de Verdello, vedova di Domenico de Verdello, relativo al lascito di 3 sestari di frumento alla chiesa di S. Stefano e alla Casa degli Umiliati.
notaio: Canzanico (de) Adamo
notaio autenticante: Bonaventura de Ulciporcis
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 270x175; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: filza 2°n°4

1.454
Parabula

1429 gennaio 18. Bergamo, borgo Sant'Andrea
Licenza concessa da Davide de Brembate, giudice del Collegio di Bergamo e da Pietro de Agazzis, procuratore e console di Giustizia, al servitore del Comune, "vigore instrumenti dotis et consolti", per l'immissione di Bertramina fu Peterzolo de Bondo, moglie di Bartolomeo de Chiniolo, nel possesso di una casa sita in Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, e di una pezza di terra vitata e prativa, sita in contrada Boccaleone, sino al valore di £ 200.
notaio: Ficienis (de) Betino di Pasino, di Albano
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 980x215; latino
Conservazione: discreta

1.455
Capitula testamenti

1406 novembre 25. Bergamo, convento di S. Stefano, nel refettorio
Estratto del testamento di Bertramo fu Ottobono de Spelencijs, nel quale costituisce usufruttuaria la moglie Tomasina de Caversenio e dispone un lascito in denaro e 20 brente di vino al Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, sol. 60 annui al Convento dei Frati Predicatori per messe e cere, some 6 di frumento in pane cotto "de buzijs septem pro quolibet pane", alla chiesa di S. Stefano, £ 4 e sol. 10 annui al Convento dei Frati Predicatori, per le monache, e altri sol. 30 per la celebrazione di messe.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 790x195; latino
Conservazione: buona

1.456
Inventarium

1405 ottobre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Inventario fatto da Bertolamino fu Antonio de Suardis, tutore di Pietro fu Giovanni de Suardis, minore, di Bergamo, dei beni da questo ereditati, su istanza di Bertolino d. "Brunazzo" de Sancto Gallo, console del Collegio dei Notai di Bergamo. Si tratta di una pezza di terra sita in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, di una casa, di 13 pezze di terra site in territorio di Azzano, aratorie, vitate, casate, ortive, brolive e con bregno, alcune confinanti con la roggia Guidana, per un totale di pert. 368, e di alcuni proventi di affitti.
notaio: Muzzo (de) Gasparino fu Giovanni
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 650x305; latino
Conservazione: discreta

1.457
Instrumentum locationis

1402 febbraio 21. Bergamo, in borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori di Santo Stefano
A tertgo, breve regesto coevo.
Locazione per la durata di anni 4 fatta da fra Cristoforo de Adelaxijs, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, procuratore del Convento di S. Stefano, in Guglielmo e Giovanni fu Giacomo de Ulciporcis, di una pezza di terra sita in territorio di Osio, località "ad Pratos dela Fontana", confinante con la roggia Brembilla, di pert. 22, al canone annuo di £ 3 e sol. 14.
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x235; latino
Conservazione: discreta

1.458
Instrumentum cessionis

1402 ottobre 25. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco, "in stacione spiciarie quam tenet infrascriptus Pebonus"
Cessione fatta da Capriolo d. "Pebonus" fu Leonardo de Curteregia, conduttore del dazio e dell'imbottato del vino novello dei Comuni del distretto di Bergamo, a Mafeo fu Bertramo de Suardis, dal 1 novembre del corrente anno all'8 ottobre del 1403, del dazio per i Comuni di Endine, Ranzanico, Bianzano, Gaverina, Spinone, Colognola di Val Cavallina, Monasterolo, Prato Desio, Terzo e Borgo di Terzo, Vigano e Grono, al prezzo di £ 285.
notaio: Barenis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 690x225; latino
Conservazione: discreta

1.459
Parabula

1457 marzo 8. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Licenza concessa da Gilberto de Obertis, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, a Giovanna fu Pasino de Leffe e moglie del fu Redayo de Capitaneis de Marentio, di convocazione degli eredi testamentari, i figli Antonio e Redoyo e il fratello Alessandro, per concordare le disposizioni testamentarie che la costituiscono usufruttuaria dei beni del marito, con diritto per gli altri eredi di riscatto di tale usufrutto.
notaio: Marchisis (de) Vaileto di Cristoforo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 670x205; latino
Conservazione: buona

1.460
Testamentum

1298 novembre 18. [...](1)
Distribuzione da parte di fra Bartolomeo de Cavazis dell'Ordine dei Frati Predicatori, fidecommissario, delle £ 201 destinate nel testamento di Federico de Carminatis, rogato da Giovanni de Alze, rispettivamente al Convento dei Frati Predicatori, chiesa e Monastero di S. Maria Maggiore, Casa degli Umiliati di Bianzano, Ospedali di S. Lorenzo, di S. Leonardo di S. Grata, di S. Antonio, di Lemine.
notaio: [...] (de) Bonaventura
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 350x225; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie
Note:
1. Manca il protocollo.

1.461
Testamentum

1452 novembre 10. Bergamo, vicinia e borgo Santo Stefano, nel convento di S. Stefano, nella libreria
Testamento di fra Andrea fu Bertolino de Garganis, del Convento di S. Stefano, che costituisce eredi il Convento di S. Stefano, il Monastero di S. Marta, la sorella Lucia, e usufruttuaria di una quota la madre Orsina de Tarussis e lega una quota di denari ancora al Convento di S. Stefano per l'acquisto di libri e salteri.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 675x175; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza n°68

1.462
Instrumentum procurae

1512 novembre 17. Bergamo, "in capitulo monasterij domini Sancti Dominici ecclesie Sancti Stephani vite regularis Bergomi"
A tergo, "sindicatus conventus Sancti Stephani".
Procura fatta dai Frati del Convento di S. Domenico in fra Giovanni de Villa e Girolamo de Solza, nella vertenza tra il capitolo del Convento, il Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo e gli eredi di Caterina de Brembate, da una parte, e Giovanni Davide fu conte Bartolomeo de Brembate, dall'altra, avanti il giudice Giovanni Battista de Apiano, senatore del re.
notaio: Moiolis (de) Bernardino fu Pietro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 765x225; latino
Conservazione: buona

1.463
Praeceptum

1376 marzo 13. Bergamo, contrada Valtesse
tergo breve regesto coevo.
Immissione di Mafiolo fu Simone de Boyanis de Urio, procuratore della moglie Armellina fu Andrea de Leucho, erede della sorella Bona, nel possesso di una casa "solerata", sita in Bergamo, vicinia di San Lorenzo, dei fratelli di Armellina, per un credito di £ 110, prezzo dovuto per la vendita di 60 some di frumento.
notaio: Raude (de) Stefanino fu Leonardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x205; latino
Conservazione: discreta

1.464
Instrumentum liberationis

1463 novembre 17. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Quietanza rilasciata da Bartolomeo fu Giacomo de Advocatis, beneficiale e rettore della chiesa di S. Andrea, a Caterina, moglie di Cristoforo de Cenate, per il pagamento di £ 2, canone di una anno per l'affitto di una pezza di terra broliva e arativa, sita in Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, fuori Porta Dipinta, località "ad Vagonum", di pert. 1 e tav. 6.
notaio: Capitaneis de Villa (de)
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x187; latino
Conservazione: discreta

1.465
Testamentum

1364 luglio 25. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Testamento di Giovanni fu Alessandro, di San Giovanni Bianco, della vicinia di San Cassiano, in cui vengono costituiti eredi universali la moglie Giacomina e i figli nascituri e dispone il godimento di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Cassiano, per Enrico fu Ottello de Valdimania.
notaio: Lavezolis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 640x190; latino
Conservazione: buona

1.466
Inventarium

1405 maggio 4. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Inventario dei beni di Sibella fu Giovanni de Bonorenis di Ubiale, vedova di Detesalvo fu Gennaro de Carollis sive de Algarottis di Lemine, tutrice dei figli minori, su istanza del notaio Antonino de Panizolis e di Castello de Castellis, console del Collegio dei Notai di Bergamo. Si elencano 3 pezze di terra site in territorio di Lemine, località "ad Sanctum Georgium", vari instrumentidi obbligazione per forniture di panni, frumento e vino, ed un instrumento di soccida di una vacca.
notaio: Panizolis (de) Antonio di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1180x220; latino
Conservazione: cattiva

1.467
[...]

Frammento mancante della prima parte e strappato lungo il margine sinistro.

1.468
Instrumentum confessionis

II metà sec. XI(1)
Quietanza rilasciata da Nicolò dela Torre di Gorlago, fisico, ab. di Bergamo, a [...] fu Giorgio de Ficienis, per il pagamento di £ 60.
notaio: Zampayle Manfredino di Betino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 400x130; latino
Conservazione: pessima; danni: estesi strappi al margine destro
Note:
1. Supporto mancante della parte iniziale.

1.469
Instrumentum liberationis

1448 gennaio 24
Quietanza rilasciata da Crescimbene de Cuchis, arciprete, rettore e beneficiale della chiesa di S. Andrea, a Nicola de Teutaldis, per il pagamento di sol. 6, canone di un anno per l'affitto di una pezza di terra sita in territorio di Seriate.
notaio: Cuchis (de) Crescimbene
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 200x117; latino
Conservazione: discreta

1.470
Instrumentum liberationis

1458 agosto 21. Valnegra
Liberazione reciproca fra Giovannino fu Fidino de Balestris de Foppis di Valbrembana e Tonolo fu Ambrogio de Gratarolis di Oneta da ogni reciproca pretesa o richiesta di denaro.
notaio: Giovanni fu Domrnichino de Valnegra
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 340x240; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi al margine destro

1.471
Instrumentum renonciationis

1443 gennaio 20. Caversegno
Rinuncia di Blanzoja fu Pagano d. "Sigezius" de Dalmasonibus di Clanezzo, moglie di Giacomo fu Antonio de [...] verso il fratello Bombeno, della sua parte dei beni mobili e immobili e lei spettanti dall'eredità paterna.
notaio: Calionibus (de) Giacomo fu Uldino, di Brembate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 240x190
Conservazione: discreta

1.472
Instrumentum liberationis

1425 novembre 22. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia
Quietanza rilasciata dal Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo a Giovanni fu Peterzolo de Prezate, calzolaio di Bergamo, per il pagamento di £ 22, canone per un anno per l'affitto in perpetuo di una casa con corte ed orto sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Seminatis (de) Betino, di Albano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 160x230; latino
Conservazione: discreta

1.473
Litterae ducales

1644 maggio 25. Venezia, nel palazzo ducale
Autentica di firma e fede di notariato rilasciate da Francesco Erizio, doge di Venezia.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x245; latino
Conservazione: buona

1.474
Litterae ducales

1642 settembre 5. Venezia, nel palazzo ducale
Ducale di Domenico Contareno, doge di Venezia, di autentica di firma notarile.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; sig.plumb.pend.; atto singolo; f.1, membr.; 160x215; latino
Conservazione: buona

1.475
Litterae ducales

1643 marzo 28. Venezia, nel palazzo ducale
Ducale di Francesco Erizio di autentica notarile.
notaio: sottoscizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x245; latino
Conservazione: discreta

1.476
Ducale

1645 novembre 29. Venezia, nel palazzo ducale
Ducale di Francesco Erizio di autentica notarile.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x250; latino
Conservazione: discreta

1.477
Parabula

1409 agosto 7. Bergamo, "sub pallacio communis ad banchum Maffey dela Matrice vicarij potestatis"
Licenza concessa da Mafeo dela Matrice, vicario del Podestà, al servitore del comune, su istanza di Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pignoramento dei beni di Petercino de Finardis, in ragione di £ 90, prezzo dovuto per la vendita di 5 pezze di panno bretinello.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 195x185; latino
Conservazione: discreta

1.478
Instrumentum locationis

1431 dicembre 3. Bergamo, "sub pallatio communis"
Locazione per la durata di anni 5, con pagamento anticipato di £ 8 fatta tra Pecino di Giovanni de Lanzis e Tonollo fu Martino de Pontida, sellaio, di una pezza di terra boschiva sita Bergamo, vicinia di borgo Canale.
notaio: Albino (de) Stefanino di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x185; latino
Conservazione: discreta

1.479
Parabula

1389 giugno 5. Bergamo, "sub pallacio communis ad banchum iuris Bertulini de Canzis de Cremona vicarij potestatis e Zilioli de Regis iudicis et assessoris"
Licenza concessa da Bertolino de Canzis di Cremona, vicario del Podestà,al servitore del comune, su istanza di Bombeno fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pignoramento dei beni di Giacomo de Bronzonum de Capitaneis de Marentio, sino alla ragione di £ 60 avute in prestito.
notaio: Pilis (de) Martino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 215x245; latino
Conservazione: discreta

1.480
Capitula testamenti

1436 settembre 6. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Estratto del testamento di Domenica fu Pasino de Minalibus di Villa d'Almè, moglie di Franceschino de Cene, che costituisce erede universale il Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo e nomina Giovanni de Dibertis, abate del Monastero di Astino, esecutore amministrativo di tutte le sue possessioni per distribuirne il reddito ai poveri; al Convento di S. Francesco lega 6 brente di vino annue, in perpetuo.
notaio autenticante: Lallio (de) Lanfranco di Antonio
Copia per estratto; atto singolo; f.1, membr.; 635x210
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: n°341

1.481
Instrumentum obligationis

1438 gennaio 25. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, borgo Santo Stefano
Obbligazione fatta da Gasparino fu Giacomo de Zuchis e dalla moglie Caracosa verso Giovanna d. "Zenola" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pagamento di £ 80, prezzo dovuto per la vendita di 8 pezze di panno basso bergamasco.
notaio: Filipinis (de) Bartolomeo fu Zenolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 550x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°37

1.482
Instrumentum venditionis

1553 gennaio 6. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
Vendita fatta da Francesco fu Stefano de Fratelis, di Spirano, ab. Seriate, a Giovanni fu Mafeo de Tercio, notaio, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita a Spirano, in località "in Campino", di pert. 18, al prezzo di £ 500.
notaio: Facheris (de) Bartolomeo fu Bernardino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1475x205; latino
Conservazione: discreta

1.483
Instrumentum venditionis

1495 febbraio 13. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano
Vendita fatta da Gabriele, prete, Mafiolo e Bernardino fu Bartolomeo de Urio a Bernardino, Antonio e Francesco fu Michele Tascha, di Meda, di una pezza di terra aratoria sita a Ciserano, in località "ad Campum Molendini", di pert. 18.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 560x1951; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Supporto tagliato nelle parte finale.

1.484
Instrumentum venditionis

1490 febbraio 4. Bergamo, vicinia di Sant'Andrea
A tergo, "duplicato non autentico vedi il rotolo di Pradalunga".
Vendita compiuta da Tonino fu Migliorato de Armanonibus di Castione a Bartolomeo de Albricis di Venezia, dottore in medicina, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Castione, sopra l'agro, in località "Prata longa", di pert. 12 e tav. 6, al prezzo di £ 302 e sol. 10.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 175x180; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: rotolo LX
Note:
1. Tagliata la parte finale del supporto, ma si intravede il signum tabellionatus.

1.485
Instrumentum liberationis

1491 novembre 29. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Quietanza rilasciata da Giacomo fu Giovanni de Barillis, di Bergamo, a Pietro fu Balserino de Gratarolis, notaio, di pagamento di £ 18, canone di un anno per l'affitto di una casa sita in Bergamo, vicinia di San Lorenzo.
notaio: Sonzonio (de) Giacomo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 310x175; latino
Conservazione: discreta

1.486
Instrumentum cessionis

1360 febbraio 9. Bergamo, vicinia di Arena
Cessione fatta da Valerino fu Guidotto de Zuchis a Pietro fu Boltraco de Advocatis, di Bergamo, di vari crediti vantati da diversi per un totale di £ 607 e sol. 55.
notaio: Prezate (de) Domenico fu Vigano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 615x200; latino

1.487
Instrumentum venditionis

1524 ottobre 26. Bergamo, borgo San Leonardo alias Santo Stefano
A tergo breve regesto in volgare del sec. XVIII.
Vendita fatta da Giacomo fu Zinetto de Fuginellis, cittadino e ab. di Bergamo, a Bernardo fu Tomaso de Zenonibus di Campagnola, fabbroferraio, di una pezza di terra aratoria e vitata, di pert. 8, sita fuori le mura della città, in contrada "dela Crota", presso il tempio e Monastero di S. Maria delle Grazie, confinante a monte con la seriola Colleonesca di diritto della Pietà di Bergamo, al prezzo di £ 892,5.
notaio: Benalis (de) Castello fu Guidotto
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1695x166; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°27

1.488
Instrumentum obligationis

1497 aprile 12. Bergamo, "super pallatio Communis"
A tergo breve regesto in volgare del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Bortolo fu Tonino de Rotha verso Giacomo fu Antonio de Trinallis di Averara, ab. a Bergamo, per il pagamento di £ 25, sol. 16 e den. 6, prezzo dovuto per la vendita di certa quantità di biada.
notaio: Gratarolis (de) Pietro fu Balsarino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 500x150; latino
Conservazione: discreta

1.489
Instrumentum procurae

1407 settembre 19. Foppa de Cu, ("in terretoria de Fopa sive de Chu")
A tergo breve regesto coevo.
Procura fatta dal nobile Ludovico fu Michele de Lanzis in Bertolino fu Vittorino de Baniatis di Bergamo.
notaio: Ficienis (de) Antonio fu Stefano
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 185x290; latino
Conservazione: discreta

1.490
Parabula

1443 maggio 18. Bergamo, "sub pallatio Communis ad banchum iuris Guidonis de Alanio vicarij potestatis"
Licenza concessa da Guidone de Alanio, vicario del Podestà, ad istanza di Giovanni de Lanzis, per il pignoramento dei beni di Cominzolo de Barzizijs, sino al valore di £ 10, prezzo dovuto per la vendita di 4 carri di vino e "unum lectum fultum"
notaio: Tirabuschis (de) Simone
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 115x115; latino
Conservazione: buona

1.491
Litterae ducales

1516 settembre 14. Venezia
Autentica di firma notarile da parte del doge Marino Grimani.
notaio: sottoscrizione della cancelleria
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 180x280; latino
Conservazione: discreta

1.492
Instrumentum liberationis

1483 febbraio 10
A tergo regesto in italiano del sec. XVIII.
Quietanza rilasciata da Francesco e Bartolomeo fu Giovanni de Betossis, di Bergamo, a Giacomo suo fratello, per il pagamento di £ 50, quota dovuta per la divisione di una casa sita in Bergamo, contrada Broseta.
notaio: Fugacie Marino fu Zinino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 920x180; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: filza 4°

1.493
Instrumentum donationis

1476 agosto 8. Bergamo, vicinia di Santo Stefano, "super quadam lobia sita in monasterio Sancti Domenici supra ortos"
Donazione fatta da Francesco fu Cristoforo de Cenate a favore del Convento di S. Domenico de Foris, sito in città, in borgo Canale, di una casa sita in Bergamo, vicinia di Sant'Antonio di borgo Sant'Andrea "apud pontem Murgule"
notaio: Guarneris (de) Gaspare
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1590x195; latino
Conservazione: discreta

1.494
Instrumentum venditionis

1403 gennaio 11. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia
Vendita fatta da Giacomo de Biffis, cancelliere del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, a Giacomo fu Bertramo fu Girardo de Zochis de Puteo, di Trescore, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Trescore, in località "ad Muradellum", di pert. 22, di una pezza vitata e boschiva, di pert. 8, lì prossima, e di un'altra pezza aratoria e vitata, di pert. 2, sempre nello stesso territorio, al prezzo di £ 40.
notaio: Barzizijs (de) Antoniolo di Peterbono
Atto singolo; f.1, membr.; 675x235; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e sbiadimento del supporto
segnatura vecchia: n°7

1.495
Instrumentum obligationis

1412 ottobre 21. Sedrina
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, verso Pietro d. "Chuchetus" fu Zano de Pesentibus, di Brembilla, per il pagamento di £ 50, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno basso bretino.
notaio: Pisis (de) Zambono di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x200; latino
Conservazione: discreta

1.496
Instrumentum venditionis

1542 luglio 19. Bergamo, convento di S. Agostino
A tergo regesto analitico di cui la prima parte corrisponde all'atto, mentre la seconda parte non è verificabile, perchè non è più unita la carta cui si riferiva.
Vendita fatta da Pietro Buono fu Mainero de Imbertis da Castegnico al Convento di S. Agostino, della metà di un muro divisorio tra la sua proprietà e quella del Convento, della misura di 4 cavezzi. Divisione tra i fratelli Giorgio e Giovanni fu Guarisco de Zanettis, di Olera, detti "della Busa", di alcune terre e case confinanti a mattina col muro divisorio di detta pezza e del Convento. (3 gennaio 1510)
notaio: Donadonibus (de) Gabriele fu Pietro, di Olera
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1380x180; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo XL n°13

1.497
Instrumentum locationis

1428 dicembre 15. Clanezzo
Locazione per la durata di anni 4 fatta da Defendo fu Zinino de Dalmasonibus, di Clanezzo, in Venturallo suo zio, d. Bombeno de Dalmasonibus, della quarta parte indivisa di una pezza di terra prativa e vitata, con bosco, sita in territorio di Clanezzo, località "ad Venam", della superficie totale di pert. 12, al canone annuo di sol. 50.
notaio: Mafeis (de) Antonio fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x190; latino
Conservazione: buona

1.498
Instrumentum liberationis

1443 novembre 21. Bergamo, vicinia di sant'Eufemia, nella casa del Consorzio della Misericordia Maggiore
Quietanza rilasciata da Pezolo de Zanchis, patrono, e dai cosiglieri e prebendari del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo, ad Albertino fu Peterzolo de Prezate, di Bergamo, per il pagamento di £ 22, canone di un anno per l'affitto di una casa con orto, sita in Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco.
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Atto singolo; f.1, membr.; 420x175; latino
Conservazione: discreta

1.499
Inventarium

1464 maggio 5. Bergamo, "sub pallatio Communis ad banchum iuris Vicarij Potestatis"
Inventario dei beni del fu Bertramo d. Zambono de Prezate, ab. a Lemine, comparso il figlio minore Bertramo avanti Belforte de Spinellis di Padova, vicario del Podestà, che affida la cura e l'amministrazione dei beni alla madre Bonoya de ZuchiS. Si tratta di 7 pezze di terra aratoria e vitata, site in territorio di Lemine, e di 4 carri di vasi da vino.
notaio: Prezate (de) Albertino fu Peterzolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x190; latino
Conservazione: buona

1.500
Instrumentum obligationis

1486 aprile 5. Lovere
A tergo regesto di mano coeva.
Obbligazione fatta da Antonio fu Filippo Mirene, di Lovere, verso Agostino e Antonio fu Alberto de Zambellis, di Rota, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 75 e sol. 10, prezzo dovuto per la vendita di lana.
notaio: Bendorionis (de) Antonio fu Mafeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 510x195; latino
Conservazione: discreta

1.501
Instrumentum venditionis

1402 ottobre 3. Bonate Sopra
Vendita fatta da Venturino d. Moretto fu Giacomo de Canova a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in località "in Rubeo", di pert. 40.
notaio: Zuchis (de) Giovanni fu Minello
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 625x198; latino
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: n°14

1.502
Instrumentum venditionis

1480 febbraio 16. Scanzo
Vendita fatta da Paolo fu Giovanni dela Vitalba di Nembro a Pietro fu Mafiolo de Buro de Zanchis, di una pezza aratoria sita in territorio di Scanzo, in località "sub monte seu ad domum de Gratijs", di tav. 12 e pd. 4, al prezzo di £ 37.
notaio: Lallis (de) Filippino fu Simone Scarpe
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x155; latino
Conservazione: discreta

1.503
Instrumentum locationis

1490 gennaio 2. Lovere
Locazione per la durata di anni 15 anni fatta da Agostino ed Antonio fu Alberto de Zambellis de Rotha in Paolo e Francesco fu Filippo Mirene, ab. a Lovere, di una pezza di terra casata, arativa, vitata, olivata e prativa di pert. 12 e tav. 8, sita in territorio di Lovere, e della metà indivisa di una pezza di terra con casa "cilterata", giacente sullo stesso terreno, al canone annuo di £ 5 per ciascuno degli immobili.
notaio: Bendicionis (?) (de) Antonio fu Mafeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x130; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie diffuse

1.504
Parabula

1418 settembre 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, al banco dei Consoli di Giustizia
A tergo breve regesto coevo.
Licenza concessa dal Vicario "subrogatus sedens pro tribunali" di Bergamo al servitore del comune per il pignoramento dei beni di Fredo e Giacomo fu Ziliolo de Tercio, debitori in ragione di £ 48 verso Cristoforo fu Giacomo de Ficienis per la vendita di 4 pezze di panno bianco.
notaio: Zanchis (de) Giacomo di Bertoletto di Lemine
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 300x220; latino
Conservazione: discreta

1.505
Instrumentum obligationis

1464 settembre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Obbligazione fatta da Paolo fu [...] de Barzizis di Chiuduno verso Alberto de Prezate, notaio, per il pagamento di £ 22, prezzo dovuto per la vendita di vino e biade.
notaio: Suardis (de) Fioravante di Giacomo 1
Atto singolo; ff.2, membr.; 775x160; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro e macchie

1.506
Testamentum

1401 maggio 2. Bergamo, vicinia di San Giovanni Ospitaliere, borgo Sant'Andrea
Testamento di Andriolo d. "Russinus" fu Pietro dela Ronchalia, di Valdimania, mercante, abitante nella vicinia di San Giovanni Ospitaliere, in cui, fatta salva la costituzione ad eredi universali della moglie e dei nipoti, dispone un lascito di £ 300 ai Frati del Convento di S. Francesco.
notaio: Bondo (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 775x225; latino
Conservazione: discreta

1.507
Capitula testamenti

sec. XVI(1). [...]
Frammento dell'estratto del testamento di Antonello d. "Pergamus" dala Costa, riguardante lasciti e condizioni per i familiari.
notaio:(1)
Atto singolo; membr.; 350x200; latino
Conservazione: cattiva
Note:
1. Frammento mancante del protocollo e dell'escatocollo.

1.508
Testamentum

1455 ottobre 12. Scano di Valbrembo
Testamento di Guglielmo fu nobile Giacomo de Ulciporcis, notaio e cittadino di Bergamo, che dispone di legare £ 5 annue alla chiesa di S. Francesco.
notaio: Robertis (de) Tomasino Giuseppe Spole
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 635x190; latino
Conservazione: discreta

1.509
Instrumentum liberationis

1425 febbraio 17. Bergamo, "super quadam lobia hospicij habitationis domini Potestatis"
Quietanza rilasciata da Guglielmo fu Zanino de Cornalibus di Nembro a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, per il pagamento di £ 200, per l'acquisto di 10 pezze di panno bretino basso "aparegiatum".
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 565x185; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°19

1.510
Instrumentum venditionis

fine sec. XV(1)
Vendita fatta da Felice da Advocatis a Bartolomeo e Giovanni fu Giovanni de Mariano, di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Osio Sotto, "in via de Levate seu ad Mariam" di pert. 2 e tav. 18, al prezzo di £ 165, per un valore di £ 60 la pertica.
notaio: Barillis (de) Bernardino di Lleonardo
Atto singolo; ff.4, membr.; 2080x175; latino
Conservazione: buona
Note:
1. Totalmente rosa dai roditori la prima parte.

1.511
Instrumentum obligationis

1373 gennaio 13. Montello, nel castello
A tergo regesto di mano del sec. XVI.
Obbligazione fatta da Peterzolo, Pellegrino e Giacomo fu Giorgio de Ficienis verso Giovanni fu Giorgio de Brembate, di Bergamo, per il pagamento di £ 500 avute in prestito.
notaio: Beccho (de) Lanfranco di Gorlago
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 2245x170; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°10

1.512
Instrumentum venditionis

1509 agosto 9. Bergamo, vicinia di San Lorenzo
Vendita fatta da Stefano e Bartolomeo fu Felice de Fine e da prete Santino, loro nipote, ad Acino di Gozino de Columbario, delle migliorie portate ad una casa "solerata e coppata", sita in Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, sino al valore di £ 600, prezzo convenuto fra le parti per l'erezione di due muri.
notaio: Rogerijs (de) Marco di Pezino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 580x165; latino
Conservazione: discreta

1.513
Instrumentum locationis

1396 dicembre 4. Bergamo, borgo Sant'Andrea
Locazione per la durata di anni 7 fatta da Andriola fu Alberto de Beatis, moglie di Pellegrino de Ficienis, in Giovanni Domenico fu Delaido de Zagis, di 3 pezze di terra aratoria e vitata site in territorio di Ranica, di complessive pert. 65, tav. 14 e pd. 2, al canone annuo, di £ 48, a San Martino.
notaio: Lalio (de) Giovanni di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x190; latino
Conservazione: discreta

1.514
Instrumentum locationis

1362 settembre 19. Bergamo, borgo Santo Stefano
Locazione per la durata di anni 9 fatta da Giovanni fu Antonio de Prezate e Giovanni fu Benigetto de Zannis, di Trescore, sindici del Convento di S. Marta di Bergamo, chiamato Consorzio di S. Leonardo, in Pietro fu Giacomo de Baniathica, di una casa sita in Bergamo, in borgo di San Leonardo, al canone annuo di £ 3,5.
notaio: [...] Bartolomeo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x190; latino
danni: 1

1.515
Instrumentum consolti

1468 ottobre 10. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
Investitura fatta da Pietro, figlio e procuratore di Vincenzo de Rotha, dei beni di detto Vincenzo in Caterina, di lui moglie, fu Giacomo de Solto, cittadino di Brescia, a titolo di pegno per la di lei dote di £ 850.
notaio: Meda (de) Giacomo di Tomasino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1060x175; latino
Conservazione: cattiva

1.516
Instrumentum consolti

1525 marzo 8. Solto
Investitura fatta da Bertolino fu Martino de Codiferris di Riva (di Solto) in Agnola, sua moglie, di Giacomo de Forestis, di una sua proprietà sita in territorio di Solto sopra il monte di Fonteno, di altre "robe dotali"e di denari, in pegno per la di lei dote di £ 700.
notaio: Forestis (de) Giovanni fu Bartolomeo di Solto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x165; latino
Conservazione: discreta

1.517
Instrumentum venditionis

1561 settembre 5. Bergamo, "in saleta residentie domini potestatis Bergomi"
Vendita fatta da Caterina fu Bonetto de Moschenis di Mapello, vedova di Zilioletto de Monte Marenzio di Mapello, ad Agostino fu Francesco "Borella" de Manzonibus, di Mapello, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Mapello, in località "al Fedrigo", di pert. 3, tav. 7, e pd. 10, al prezzo di £ 300.
notaio: Federicis (de) Giulio fu Pezolo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 840x150; latino
Conservazione: discreta

1.518
Praeceptum

1403 gennaio 19. Bergamo, "in domo heredum Zanini de Locatellis in qua reditur ius per discretos viros consules Paratici et Societatis mercatorum Pergami"
Intimazione di Ballancia de Biyannis, Antonio de Bonellis, Onofrio de Clanezzo e Giovanni de Leuco, consoli del Paratico e Società dei Mercanti di Bergamo, a Giovanni fu Selmino de Laqua di San Gallo, per il pagamento di £ 499 e sol. 4 ad Antoniolo fu Finetto de Teutaldis, mercante pubblico, prezzo dovuto per fornitura di 12 pezze di panno.
notaio: Ventraria (de) Franceschino di Antoniolo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1025x175; latino
Conservazione: buona

1.519
Instrumentum locationis

fine sec. XV(1)
A tergo: "reductio missarum" 726.
Locazione fatta da certo Giovannino e Ludovico suo figlio in certo Ludovico, sotto l'autorità di Gerolamo de Gratarolis, console di Giustizia di Bergamo.
notaio: Cararia (de) Guido fu Martino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 570x175; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Supporto mutilo della prima parte.

1.520
Instrumentum liberationis

1456 ottobre 9. Bergamo
Quietanza rilasciata da Zanino fu Fachino de Zambellis a Petrino fu Alberto de Rota, per il pagamento di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di alcuni panni di lana.
notaio: Rota (de) Raffaele di Agostino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 365x165; latino
Conservazione: cattiva
segnatura vecchia: n°29

1.521
Instrumentum obligationis

1386 marzo 28. Lemine, "in contrata de Plaza
Obbligazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, verso Bernardo d. Bonomo de Ceresolis, per il pagamento di £ 32 avute in prestito.
notaio: Suardis (de) Giovanni fu Pasino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 135x220; latino
Conservazione: buona

1.522
Instrumentum obligationis

1454. Bergamo, vicinia di San Matteo, parrocchia di S. Michele all'Arco
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII-XIX.
Obbligazione fatta da Giovannino fu Luchino de Guarinonibus, di Averara, verso Giacomo di maestro Antonio de Trinalis, di Averara, per il pagamento di ducati d'oro 12.
notaio: Quarengis (de) Giacomo di Pellegrino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 550x205; latino
Conservazione: discreta

1.523
Instrumentum venditionis

1402 ottobre 19. Bergamo, vicinia di Sant'Eufemia
Vendita fatta da Lorenzo fu Manfredo d. "Sozzone" de Zuchis, di Bergamo, a Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Caversegno, località "ad Clusum strate", di pert. 40, al prezzo di £ 256. Detta terra era stata già acquistata da Lorenzo da Giorgio fu Filippo de Solario insieme ad un'altra pezza di pert. 34, sita in territorio di Presezzo, al prezzo globale di £ 319, di cui parte insolute, e recuperate da detta vendita.
notaio: Barzizzis (de) Antoniolo fu Peterbono
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1975x200; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°46

1.524
Instrumentum liberationis

1477 maggio 26. Bergamo, "in platea nova"
Quietanza rilasciata da Antonio e Zinino fu Cristoforo de Pisonibus a Giacomo fu Antonio de Pisonibus d. "de Bariano", per il pagamento di £ 230, sol. 14 e den. 4.
notaio: Moncho (de) Bartolomeo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, cart.; 420x160; latino
Conservazione: cattiva

1.525
Instrumentum liberationis

Bergamo, vicinia di San Lorenzo
A tergo breve regesto coevo.
Quietanza rilasciata da Pasino fu Lanfranco de Gromo, cittadino di Bergamo, a Pietro fu Balsarino de Gratarolis, per la restituzione di £ 600 depositate presso detto Pietro per riacquistare una pezza di terra già venduta a Giovanni Domenico e ad altri.
notaio: Acerbis (de) Alessandro fu Trussardo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 615x250; latino
Conservazione: buona

1.526
Instrumentum locationis

1403 luglio 3. Grignano, "in sedumine habitationis domini Petri de Zanchis"
Locazione fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, in Antonio d. "Moronus" fu Pietro de Zuchis, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Gradignano, località "in Caspana", di pert. 9,5, al canone annuo di £ 3.
notaio: Magistris (de) Mafiolo fu Guglielmo, detto de Capriate
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x185; latino
Conservazione: discreta

1.527
Instrumentum venditionis

1519 luglio 18. Bergamo, "sub lobia nova communis"
Vendita in pagamento concessa da Bernardo Marcello, podestà di Bergamo, al Convento di S. Francesco, rappresentato da Lazaro Cultregio, sindico e procuratore, "in contumacia ac loco" di Giorgio fu Antonio de Ficienis, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Monticelli, in località "Breda", di pert. 10 e tav. 19, messa all'incanto e rivendicata da detto Lazaro, in ragione un credito di £ 860 e sol. 10 vantato verso detto Giorgio e i suoi fratelli.
notaio: Carevagijs (de) Giovanni Antonio de Crema, cancelliere del Podestà
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 700x200; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°26

1.528
Instrumentum obligationis

1498 gennaio 30. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
A tergo regesto in italiano di mano del sec. XVIII.
Obbligazione fatta da Giovanni fu Alberto Sarcinelli, di Fopenico di Valle San Martino, verso Giacomo fu Antonio de Trinalis, per il pagamento di £ 24, prezzo dovuto per la vendita "unius granachori auri fulti argenti et unius bireti dupli coloris brune duarum tovaliarum".
notaio: Arnulfis (de) Gervasio di Solza
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 445x190; latino
Conservazione: discreta

1.529
Instrumentum venditionis

1531 novembre 6. Bergamo, vicinia di San Leonardo
Sullo stesso supporto dei docc. nn. 1530 e 1531, recante tre segnature.
Vendita compiuta da Domenico fu Bartolomeo de Morettis, di Bergamo, vicinia di Santo Stefano, a Bonomo fu Martino de Serignolis, di una casa sita in Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro in Colonna, al prezzo di £ 350.
notaio: Cavaneis (de) Vincenzo di Pietro
Originale; 3 atti singoli sullo stesso supporto; ff.2, membr.; 620x186; latino
Conservazione: discreta

1.530
Instrumentum venditionis

1536 marzo 29. Bergamo, vicinia di San Leonardo
Sullo stesso supporto del doc. n. 1529 (v. scheda relativa).
Vendita fatta da Bartolomeo fu Francesco de Brembilla, cittadino di Bergamo, a Bonomo fu Martino de Serignolis, di tav. 3 e pd. 9 di una pezza di terra prativa sita fuori i bastioni della contrada "de Casalino".
notaio: Cavaneis (de) Vincenzo di Pietro
Originale
Note:
1. Per il notaio e la descrizione vedi perg 1529.

1.531
Instrumentum conventionis

1582 marzo 8. Bergamo, vicinia di San Michele all'Arco
Sullo stesso supporto del doc. n. 1529 (v. scheda relativa).
Convenzione tra i tutori e curatori testamentari dei figli minori del fu Teutaldo de Lanzis e Bonomo fu Martino de Serinolis, per interventi al tetto di uno stalletto, alla presenza di Giovanni Battista de Botania, giudice del Collegio dei Giudici di Bergamo.
notaio: Cavaneis (de) Vincenzo di Pietro
Originale

1.532
Instrumentum obligationis

1454 aprile 4. Bergamo, sopra il Palazzo del Comune
A tergo breve regesto coevo.
Obbligazione rilasciata da Giovanni fu Bidine de Callendis ad Albertino fu Peterzolo de Prezate, per il pagamento di £ 16, prezzo dovuto per la vendita di biada.
notaio: Muzzo (de) Suardino fu Giselberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 645x175; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°12

1.533
Testamentum

1527 ottobre 3
Testamento di Bertramo de [...] di San Giovanni Bianco, che dispone un lascito di 2 pezze di terra aratorie e vitate site in territorio di Zogno, in località "in Doso", alla moglie Giovanna, e denaro alle figlie.
notaio: Maserolis (?) (de) Pietro di Guarisco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 660x175; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e sbiadimento dell'inchiostro

1.534
Instrumentum procurae

1526 aprile 18. Venezia
Procura fatta da Giacomo fu Giovanni de Guarneris, orefice di Bergamo, ab. a Venezia, nel proprio fratello Pietro Andrea, professore di teologia, dell'Ordine dei Minori, per la vendita di una casa sita in Bergamo, parrocchia di San Giacomo.
notaio: Canalis Gerolamo di Giorgio, notaio veneto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 170x145; latino
Conservazione: discreta

1.535
Instrumentum venditionis

1407 maggio 13. Bergamo, vicinia di San Michele al Pozzo Bianco, borgo Sant'Andrea, nel convento di S. Agostino, dell'Ordine degli Eremitani
A tergo, "Giovanni Enrico Albrici vende [.......] de Curizzone cioè pertiche [..], cum horis 18 aque seriole Catanee".
Vendita fatta da Giovanni Enrico fu [...] de Albricis, di Bergamo, al Convento di S. Agostino di Bergamo, di pert. 224 e tav. 16 di una pezza di terra prativa e boschiva, libera da decima, sita a [...](1), confinante con le terre del conte Trussardo de Comitibus de Calepio, col diritto d'uso di 18 ore d'acqua della seriola di Bagnatica e Mezate, al prezzo £ 289, sol. 5 e den. 6.
notaio: Marchisis (de) Antonio di Manfredo
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2225x; latino
Conservazione: pessima; danni: strappo per tutta lunghezza margini sinistri
Note:
1. Strappo in corrispondenza dell'ubicazione della terra.

1.536
Instrumentum locationis

1435 gennaio 12. Sedrina, "sub quadam lobia domus habitationis Bonomi de Damienis sartoris"
Locazione perpetua fatta da Bertolino d. "Moratus" fu Cominzollo de Zuchis di Ubiale in Venturallo fu Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus, di una pezza di terra aratoria, prativa, castagniva, sita in territorio di Calnezzo, comune di Ubiale, in località "ad Venam", di pert. 3, al canone annuo di £ 5, a S. Martino.
notaio: Damienis (de) Bartolomeo
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 590x145; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°31

1.537
Instrumentum venditionis

1382 marzo 20. Bergamo, vicinia di Antescolis, "in domo habitationis Jacobi de Lallio
Vendita fatta da Allegra, vedova di Bartolomeo de Caversenio e figlia di Peterbono de Cataneis, di legge longobarda, a Fachino fu maestro Lanfranco de Caversenio e Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni de Dalmasonibus, di ogni suo diritto sui beni del defunto marito, in ragione di £ 75 della dote, per la quale, a titolo di consolto, il marito la investì di tutti i suoi beni, al prezzo di £ 32.
notaio: Lallio (de) Giovanni Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x145; latino
Conservazione: buona

1.538
Instrumentum obligationis

1434 febbraio 6. Bergamo, vicinia di Antescolis
Obbligazione rilasciata da Venturino d. "Venturallus" fu Bombeno d. "Sigezius" de Dalmasonibus, di Clanezzo, cittadino di Bergamo, a Federico fu Rinaldo de Zoppo, di Bergamo, di £ 100, prezzo dovuto per la vendita di 4 pezze di panno basso "aparegiatum", di diversi colori.
notaio: Ulciporcis (de) Guglielmo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 590x220; latino
Conservazione: discreta

1.539
Instrumentum obligationis

1415 marzo 5. Villa d'Almè
Obbligazione fatta da Bertramo fu Salvino d. "Baniolus" dela Corna a Tonolo fu Martinello de Cavanijs, di Bergamo, per il pagamento di £ 31, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno bianco "aparegiatum"
notaio: Panizolis (de) Guarisco di Antonio, di Zogno
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 290x165; latino
Conservazione: discreta

1.540
Testamentum

1510 gennaio 18. Bergamo, vicinia di sant'Alessandro della Croce, "in camera cubiculari domus habitationis ipsius domine testatricis"
A tergo, di mano del sec. XIX, "duplicato vedi nel rotolo di Giovanni Camerata e sua moglie".
Testamento di Santina fu Bombeno de Olcellis di Clusone, vedova di Giovanni d. "del Camerata", che nomina erede di tutti i beni mobili e immobili il Convento di S. Agostino e usufruttuaria degli stessi Cristina di Bernardo de [...] di Poscante.
notaio: Ziliolis (de) Gerolamo di Gregorio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 525x265; volgare
Conservazione: buona
segnatura vecchia: rotolo LX

1.541
Instrumentum venditionis

1593 gennaio 9. Bergamo, nel refettorio del convento di S. Francesco
A tergo breve regesto coevo.
Vendita fatta da Giovanni Angelo fu maestro Giacomo de Nigronibus, di Bonate Inferiore, a Giovanni Francesco de Tertio, teologo e guardiano del Convento di S. Francesco, e a tutti i nominati confratelli, di un corpo di casa con solaio e aia, libera da servitù, salvo il diritto di transito per l'incesso, a piedi o a cavallo, sita a Bonate Inferiore, al prezzo di £ 877.
notaio: Carminatis (de) Bartolomeo di Benedetto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 330x260; latino
Conservazione: discreta

1.542
Instrumentum venditionis

1559 marzo 9. Mapello
Vendita fatta da Caterina fu Bonetto de Moschenis, di Mapello, moglie di Benedetto fu Giovanni Zilioletti, di Monte Marenzio, a Pompeo fu Francesco "Borelle" de Manzonibus, ab. di Mapello, di 4 pertiche di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Mapello, in località "ad Fedricum", al prezzo di scudi d'oro 50.
notaio: Maldura (dela) Gerolamo di Bernardino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 740x180; latino
Conservazione: buona

1.543
Instrumentum venditionis

1371 aprile 16. Santo Stefano
A tergo breve regesto coevo.
Vendita fatta da Antonio fu Fachino de Gressumondis, di Santo Stefano, ad Alberto fu Pasino de Albanis, di Gorlago, di un sedime, con bregno e corte, sito in territorio di Santo Stefano, in località "ad Faram", di pert. una e di un'altra pezza ronchiva e vitata, sita in territorio di Gorlago, località "sub Montibus", di pert. 12, al prezzo totale di £ 30.
notaio: Greppis (de) Tonolo, di Trescore
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 685x210; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°3

1.544
Instrumentum liberationis

1452 luglio 21. Bergamo, vicinia di San Leonardo, borgo Santo Stefano, "sub porta de Broseta"
Quietanza rilasciata da Peterzolo fu Venturino de Tertio a Venturale fu Sigezio de Dalmasonibus, per il pagamento di £ 60, prezzo dovuto per la vendita di 2 pezze di panno basso di lana.
notaio: Fugacie Zinino fu Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 210x195; latino
Conservazione: discreta

1.545
Instrumentum soccidae

1389 settembre 12. "in contrada de Plaza"
Soccida di una cavalla tra Pagano de Dalmasonibus e Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo.
notaio: Solarijs (de) Francino fu Franco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 250x200; latino
Conservazione: buona

1.546
Instrumentum declarationis

1338 maggio 15. Lemine
Dichiarazione fatta da Pasino fu Giovanni de Zuchis, cittadino di Bergamo, di dovere comparire avanti il Podestà di Bergamo per l'immissione in suo possesso di una pezza di terra campiva, sita in territorio di Lemine,in località "in Zunavaxo", di proprietà di Girardo de Tabernaris di Lemine.
notaio: Zeresollis (de) Venturino di Alberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: discreta

1.547
Instrumentum procurae

1425 giugno 30. Lemine Inferiore, "in contrata de Puteo"
Procura fatta da Bombeno d. "Sigezius" fu Giovanni d. "Campana" de Dalmasonibus, di Clanezzo, nei propri figli Bertramino, Venturallo e Paganino, nella gestione di un suo credito di £ 90 verso Antonio de Bolterio.
notaio: Mafeis (de) Antonio di Giacomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; latino
Conservazione: buona

1.548
Instrumentum locationis

1361 maggio 26. Bergamo, nel palazzo vescovile
A tergo breve regesto coevo.
Locazione per la durata di anni 8 fatta da Giacomo de Bontadibus, rettore della chiesa di S. Eufemia, e da Alberto de Capitaneis de Soare e da Bertramo da Milano, chierici beneficiari, in Giovanni fu Lanfranco Morlano, cittadino di Bergamo, di una pezza di terra aratoria, sita in territorio di Cologno, in località "Casale", di pert. 22, al canone annuo di £ 6, a San Martino.
notaio: Zenalia Francesco di Venturino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 410x215; latino
Conservazione: discreta

1.549
Instrumentum venditionis

1474 settembre 2. Bergamo, "super regio novo communis"
Vendita fatta da Tomaso fu Antulino de Agazis verso Albertino fu Peterzolo de Prezate, di una casa con portico, sita in territorio di Bonate Inferiore, in contrada "Mancasale", di pert. 2, al prezzo di ducati d'oro 17.
notaio: Muzzo (de) Suardino fu Gisalbertino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1140x185; latino
Conservazione: discreta

1.550
Instrumentum venditionis

1507 gennaio 7. Gandino
A tergo breve regesto coevo.
Vendita fatta da Giorgio fu Orsino de Tertio, di Prato Desio di Val Cavallina, verso Bartolo fu Paolo Castello de Rozonibus, di una pezza di terra prativa, con alberi di salice sopra, sita in territorio di Monasterolo, in località "in Pradellis Cerri", di pert. 5, e di un'altra pezza aratoria, nello stesso territorio, in contrada "de Pongiono", confinante con la terra della chiesa di S. Lorenzo della pieve di Molonio, di pert. una e tav. 8, al prezzo di £ 112.
notaio: Cirambellis (de) Francesco di Andrea Morando
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 730x160; latino
Conservazione: discreta

1.551
"Carta dotis"

1412 aprile 7. [...]
Cessione a titolo dotale fatta da Benedetto fu Giovanni de Preposulo alla sorella Regale, moglie di Rogerio de Roxiate, in pagamento di £ 500 a lei destinate dal padre, di una pezza di terra vitata a moscatello e olivata, sita in territorio di Scanzo Rosciate, località "in Gerola", di pert. 16, una pezza ugualamente vitata e boschiva, sita nello stesso territorio, località "in Cavazida", di pert. 3, una pezza vitata a moscatello e a vite nostrana, confinante a monte con le terre del comune, di pert. 10, una pezza vitata, nello stesso territorio, in località "ad Sanctum Alexandrum", di pert. 24 e una pezza aratoria, nello stesso territorio e località, di pert. 25.
notaio: Viscardis (de) Giovanni di Bonomo
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1000x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al supporto
segnatura vecchia: n°37

1.552
Instrumentum venditionis

1401 aprile 1. Bergamo, vicinia di San Giacomo alla Porta, "in domo habitationis Johannis de Gromullo"
Vendita fatta da Martino fu Antonio de Adelaxijs, di Bergamo, verso Giacomo fu Giorgio de Ficienis, di un sedime con casa solerata e coppata, portico, corte e aia, orto e brolo, sito in Bergamo, vicinia di Santa Grata Inter Vites, contrada Longuelo, confinante con il fosso del comune, di pert. 16, al prezzo di £ 620.
notaio: Zampayle Betino di Manfredino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; latino
Conservazione: buona
segnatura vecchia: n°37

1.553
Instrumentum venditionis

1435 agosto 27. Bergamo, "sub portichu militum Pergami"
Vendita fatta da Tonolo Alpe fu Bertramo de Predijs e da Matteo suo figlio, da Lanfranco fu Antonio de Lallio, notaio di Bergamo, e da Peterzolo fu Giovanni de Solario, a Tomaso fu Zano de Donadonibus, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Bonate superiore, in località "in Carnixijs", di pert. 15, al prezzo di £ 30, pagate a Lanfranco e di £ 40 e sol. 10 pagati a Peterzolo.
notaio: Redona (de) Antonio Lorenzo
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1705x200; latino
Conservazione: buona

1.554
Instrumentum obligationis

1396 aprile 21. [...]
Obbligazione fatta da Anderbono fu Lanfranco de Parinis verso Pietro fu Federico de Lanzis, cittadino di Bergamo, per il pagamento di £ 400, prezzo dovuto per la vendita di 4 buoi, una vacca con il vitello, 12 some di frumento, 3 some di segale e 5 carri di vino.
notaio: Soyaris (de) Guglielmo fu Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 535x195; latino
Conservazione: buona

1.555
Instrumentum venditionis

1525 ottobre 4. Clusone, "super pallatio Communis"
Vendita fatta da Diana fu Comino de Guarinonibus, moglie di Manfredo fu Pietro Guareschini dela Ranica, di Premolo, consenziente il marito, a Giovanni fu Marchetto de Merlonibus, per decisione di Zaccaria Aurio, podestà della Valle Seriana, di una pezza di terra corniva, sita in territorio di Gorno, in contrada "in Premoras e a la Schala"", di pert. 10, al prezzo di £ 200.
notaio: Bonicellis (de) Alessandro fu Giovanni, di Clusone
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 281x155; latino
Conservazione: buona

1.556
Instrumentum venditionis

1382 marzo 28. Bergamo, vicinia di San Matteo
Vendita fatta da Michele fu nobile milite Viscardo de Lancis, cittadino di Bergamo, di legge longobarda, a Giselberto fu Maffeo de Habiaticis, cittadino di Bergamo, delle 3 parti di una pezza di terra sita in territorio di Cologno, in località "al Dosso dell'asino", di pert. 6, al prezzo di £ 36.
notaio: Lallio (de) Giovanni di Lanfranco
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 430x290; latino
Conservazione: buona

1.557
Instrumentum venditionis

1382 aprile 26. Bergamo, vicinia di San Cassiano
Sullo stesso supporto del doc. n. 1556, e segnato con 1557 nel progressivo topografico; vedi quello per descrizione.
Vendita fatta da Pietro fu Federico de Lanzis di Bergamo a Giselberto d. "Gisonus" fu Mafeo de Habiaticis della quarta parte di una pezza di terra aratoria sita in territorio di Cologno, in località "ad Dossum de Lasino", di pert. 6, al prezzo di sol. 30.
notaio: Lallio (de) Giovanni di Lanfranco
Originale; atto singolo; membr.; latino
Conservazione: buona

1.558
Instrumentum donationis

1410 dicembre 4. Bergamo, vicinia di Arena, "in domo infrascripte domine Marie, videlicet in infrascripta pecia terre"
A tergo breve regesto coevo
Donazione fatta da Maria fu [...], ab. nella vicinia di Arena, verso Pezolo fu Pasino de Papis, di una casa con corte, sita in Bergamo, vicinia di Arena.
notaio: Vianova (de) Bartolomeo di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 720x200; latino
Conservazione: discreta

1.559
Instrumentum venditionis

1458 gennaio 5. Bergamo, "supter pallacio Communis"
Vendita fatta da Tonolo fu Bonomo Taddeo de Pisonibus a Giacomo fu Antonio de Pisonibus, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Villa d'Almè, in località "in Magono", confinante con una proprietà della chiesa di S. Alessandro Maggiore di Bergamo, di pert. 10, al prezzo di £ 9 la pertica.
notaio: Muzzo (de) Suardino fu Giselberto
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1170x185; latino
Conservazione: discreta
segnatura vecchia: n°48

1.560
Instrumentum venditionis

1571 dicembre 14. Bergamo, vicinia di Sant'Alessandro alla Croce, "in quodam ciltro domus infrascriptorum fratrum de Albano"
Vendita fatta da Giovanni Battista e Alvise fu Alvise de Albanis a Gabriele fu Bernardino de Cirinellis, di una pezza di terra prativa sita in territorio di Azzano, in località "ad Pratum Sancti Sixti", di pert. 22, al prezzo di 15 scudi d'oro la pertica.
notaio: Albano Bernardino di Giusto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 460x235; latino
Conservazione: buona

1.561
Instrumentum venditionis

1561 febbraio 26. Mapello
Vendita fatta da Caterina fu Bonetto de Moschenis, di Mapello, moglie di Benedetto fu Giovanni Zilioletti di Monte Marenzo, a Pompeo fu Francesco Borella de Manzonibus, ricevente a nome suo e del fratello Agostino, di una pezza di terra aratoria e vitata, sita in territorio di Mapello, località "ad Federicum", di pert. 6, al prezzo di 48 scudi d'oro.
notaio: Maldura (dela) Girolamo fu Bernardino
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 660x175; latino
Conservazione: buona

1.562
"Instrumentum dati in solutum"

1520 giugno 6. Bergamo, "ad banchum iuris Gabrielis de Aexandris et Johannis Andree a Valle consulum iusticie"
Vendita in pagamento disposta dai Consoli di Giustizia di Bergamo, Gabriele de Alexandris e Giovanni Andrea a Valle, ad istanza di Giovanni Antonio de Baniatis fu nobile Martino, vista l'obbligazione di £ 600 fatta da Giovanni Maria de Lupis, di una pezza di terra aratoria, vitata e prativa sita in Bergamo, contrada Colognola, in località "in Clauso cave", di pert. 4.
notaio:(1)
Atto singolo; f.1, membr.; 510x185; latino
Conservazione: discreta
Note:
1. Supporto mancante dell'escatocollo.

1.563
Instrumentum locationis

1429 settembre 14. Bergamo, convento di S. Stefano, "in locutorio"
A tergo breve regesto coevo.
Locazione per la durata di anni 7 fatta da Zinino de Buzzis e Tomasino de Stabello, sindici e procuratori del Convento di S. Stefano, in Ruggero fu Bertolino de Brembilla, di una casa con portico, corte ed aia, aratoria, vitata ed ortiva sita in Bergamo, vicinia di Santa Grata, contrada "de Nonclascha", di pert. 20, al prezzo di £ 13.
notaio: Ulciporcis (de) Stefanino fu Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 775x193; latino
Conservazione: discreta

1.564
Instrumentum compositionis

1436 ottobre 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune
Altro originale di perg n. 1567
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 955x188; latino
Conservazione: discreta

1.565
Instrumentum compositionis

1436 novembre 18. Treviolo
Compromesso tra i possidenti di Treviolo e Lallio e fra Giovanni da Sorisole, dell'Ordine dei Frati Predicatori, sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, avanti i giudici Mafeo de Brembate, Antonio dela Vitalba e Giovanni de Alzano, per comporre la vertenza sopra la decima di detti luoghi.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 1520x195; latino
Conservazione: buona

1.566.1
Praeceptum sententiae

1364 maggio 27. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum iuris Coppini de Burgo de Cremona iudicis ad officium rationis"
Sentenza pronunciata dal giudice alla Ragione Coppino de Burgo di Cremona nella causa vertente tra Alberto fu Castellino Carpinonum e Bono de Rocenis per spese legittimamente sostenute da Bono in occasione di una loro controversia.
notaio: Crema (de) Donato
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 730x215; latino
Conservazione: discreta

1.566.2
Parabula

1364 luglio 2. Bergamo, "sub pallatio Communis"
Licenza concessa da Coppino de Burgo di Cremona, giudice alla Ragione del Comune di Bergamo, al servitore del Comune, di pignoramento dei beni di Alberto Carpinonum, sino alla concorrenza di £ 9, come da "praeceptum sententiae" contenuto in perg n.1566.
notaio: Cremosanis (de) Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 730x215; latino
Conservazione: discreta

1.567
Instrumentum compositionis

1436 ottobre 19. Bergamo
Compromesso tra Grazio de Crema, priore del Convento di S. Francesco, delegato alla gestione della decima di Lallio da Ludovico de Lura di Piacenza, vicario generale dei Frati di detto Convento, e vari proprietari di Lallio, avanti Maffeo de Brembate, Antonio dela Vitalba e Giovanni de Alzano, giudici eletti dalle parti per comporre le vertenze su dette decime.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.5, membr.; 2795x175; latino
Conservazione: discreta

1.568
Instrumentum venditionis

1423 luglio 28. Bergamo, vicinia di San Giacomo della Porta
Vendita fatta da Davide fu Giovanni de Brembate "peritus iuris utriusque", cittadino di Bergamo, a Giovanni fu Pecino de Cenate, calzolaio, cittadino di Bergamo, di £ 10 e capponi 2, fitto di un anno dovuto da Giovanni de Cenate sopra una casa "cum duobus hostijs", sita in Bergamo, vicinia di Sant'Andrea, e dell'utile dominio e civile possessione della stessa, al prezzo di £ 260, comprensive di £ 60 una volta ricevute da detto Giovanni a soluzione dell'acquisto del canone del fitto di detta terra di cui era stato investito da Gisalbertino fu Alessio de Brembate
notaio: Cerro (de) Antonio de Defendino
Originale; atto singolo; ff.3, membr.; 1465x195; latino
Conservazione: discreta

1.569
Instrumentum procurae

1372 ottobre 9. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nella piazza
Procura fatta da alcuni credendari e vicini della vicinia di Santo Stefano in Giovanni d. "Bonchus" fu Pecino de Sorisole, conciatore di pelli, della stessa vicinia.
notaio: Salvinis (de) Alessandro
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 680x220; latino
Conservazione: cattiva; danni: strappi al margine sinistro

1.570
Instrumentum venditionis

1436 gennaio 4
Vendita fatta da Betino fu Giovanni d. "Ingronus" de [...] a Bartolomeo e Antonio fu Pezolo de Baniatis, di Gorlago, di una pezza di terra aratoria e vitata sita in territorio di Grassobbio, in località "super Seriolam", di pert. 16, al prezzo di £ 144.
notaio: Vavasoribus (de) [...] de Redona
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1290x190; latino
Conservazione: cattiva; danni: sbiadimento dell'inchiostro

1.571
Instrumentum locationis

1361 novembre 15. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano, nel convento dei Frati Predicatori
Locazione per la durata di anni 8 fatta da Guglielmo de Collionibus, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, "inquisitor pravitatis in superioribus Lombardie", sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, in Andriolo fu Bonetto de Amanio, di 4 pezze di terra aratorie e vitate, site nel territorio di Grassobbio, rispettivamente nelle località "in Campello", di pert. 20, "in Pezolo", di pert. 14. "ad Palum", di pert. 14, ed ancora "in Pezolo", di pert. 20, al fitto annuo dei 2/3 del vino e delle biade.
notaio: Grecis (de) Perotto
Originale; atto singolo; ff.2, membr.; 1065x220; latino
Conservazione: discreta

1.572
Praeceptum

1425 aprile 26. Bergamo, borgo e vicinia di Santo Stefano
A tergo breve regesto coevo.
Concessione del civile dominio e del naturale possesso a fra Guido de Cararia de Serina, maestro di teologia, dell'Ordine dei Frati Predicatori, sindico e procuratore del Convento di S. Stefano, di 2 pezze di terra con bregno e volta, site in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, in località "ad Zapellum".
notaio: Salvinis (de) Giorgio
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 372x210; latino
Conservazione: discreta

1.573
Praeceptum

1377 giugno 20. Bergamo, sotto il Palazzo del Comune, "ad banchum Peterzoli de Cervis civitatis Cremone iudicis Rationis"
Immissione del Convento di S. Stefano in possesso di due case site in Bergamo, vicinia di Santo Stefano, locate a Giacomo, Pietro e Giovanni de Navegis, per fitto arretrato di anni 5, in ragione di sol. 32 annui.
notaio: Terno (de) Giacomo fu Gilberto
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 370x240; latino
Conservazione: cattiva; danni: macchie e strappi al lato sinistro

1.574
Instrumentum compositionis

1574 novembre 21. Bergamo, vicinia di San Pancrazio
Compromesso tra Antonino fu Benaglio de Benallis, cittadino di Bergamo, agente a nome proprio e di altri de Benallis aventi proprietà in Lallio, e Grazio de Crema, priore del Convento di S. Stefano, avanti i giudici Mafeo de Brembate, Antonio dela Vitalba e Giovanni de Alzano, sulla riscossione della decima del territorio di Lallio e dei frutti della stessa.
notaio: Cerro (de) Antonio di Defendino
Originale; atto singolo; ff.4, membr.; 2090x190; latino
Conservazione: buona

1.575
Praeceptum

1396 settembre 11. Bergamo, nel palazzo vescovile
Immissione di fra Plavaniano de Ulciporcis, dell'Ordine dei Frati Predicatori di Bergamo, dietro mandato di Giacomo de Spinolis, podestà di Bergamo, in possesso di una casa, con corte, orto e brolo, sita in Bergamo, vicinia di San Matteo, locata ai fratelli Cherubino e Michele de Suardis, insolventi dell'affitto di un anno, in ragione di some 4 di frumento, e legata al Convento dei Frati Predicatori da Simone fu Guglielmo de SuardiS.
notaio: Ambivere (de) Alvise di Giovanni
Originale; atto singolo; f.1, membr.; 1280x210; latino
Conservazione: discreta; danni: strappi al margine sinistro
segnatura vecchia: n°15