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LA FORTUNA DI BACH IN ITALIA
mostra documentaria
(a cura della Sezione Musiche della Biblioteca Civica "A. Mai" di Bergamo)
Bergamo, Biblioteca Civica "A. Mai", sabato 25 novembre 2000


Questa piccola esposizione di libri e di documenti ha l’intento di rendere omaggio al grande musicista Johann Sebastian Bach (1685-1750) nel 250° anniversario dalla morte. I pezzi esposti vogliono essere testimonianze rappresentative della fortuna di Bach in Italia, sia dal punto di vista della diffusione della sua musica attraverso le esecuzioni, le trascrizioni e le edizioni, sia per quanto riguarda la bibliografia sul musicista con monografie, saggi critici, segnalazioni ecc.

La città di Bergamo, grazie anche alla vita plurisecolare di alcune sue istituzioni (Biblioteca Civica, Istituto Musicale "Donizetti" ecc.), è stata in varia misura coinvolta in quel movimento, nato al principio dell’Ottocento, che va sotto il nome di "Bach-renaissance". Giovanni Simone Mayr (1763-1845) e Alfredo Piatti (1822-1901), due musicisti di levatura internazionale particolarmente legati alla nostra città, hanno, durante la loro vita, raccolto importanti edizioni straniere di musiche di Bach, annotato di proprio pugno acute osservazioni sulle novità editoriali o esecutive riguardanti il musicista sassone, rielaborato o parafrasato brani, in conformità alla nuova sensibilità ottocentesca.

E’ proprio grazie a questi due musicisti che la nostra città conserva oggi importanti edizioni straniere della prima metà dell’Ottocento, soprattutto di Lipsia, che i due musicisti si procurarono per la propria biblioteca privata. Nel caso di Mayr, attivo a Bergamo come maestro di cappella nella Basilica di S. Maria Maggiore, si trattò soprattutto della produzione di Bach su testo latino (messe, mottetti) della quale intravedeva un immediato utilizzo per la liturgia. Ciò non gli impedì di essere aggiornato anche sulle nuove edizioni di musica strumentale di Bach, specialmente per tastiera, di cui già era parsa chiara, ai musicisti più attenti, l’efficacia nell’ambito della didattica in un periodo, il primo ventennio dell’Ottocento, in cui i conservatori di musica in Italia venivano fondati (o rifondati) su basi più moderne.

Per il violoncellista e compositore Alfredo Piatti, vissuto ormai in un’epoca in cui l’opera di Bach era già largamente diffusa, si trattò di studiare a fondo le suite per violoncello solo proponendone una versione per violoncello e pianoforte e di procurarsi importanti edizioni di opere strumentali di primissimo piano.

Fu solo a partire dagli anni ’40 dell’Ottocento che le opere di Bach furono stampate in Italia. La presente mostra fornisce alcuni esempi relativi alla casa editrice Ricordi, con musiche bachiane spesso proposte all’interno di collane dedicate ai grandi compositori.

Il Novecento ha visto crescere ulteriormente, e enormemente anche in Italia, l’interesse per Bach e la diffusione delle sue opere attraverso studi, saggi critici, esecuzioni, edizioni aggiornate e l’inserimento o l’adattamento di brani bachiani ad uso liturgico da parte della Chiesa Cattolica, soprattutto in seguito agli orientamenti espressi in seno al Concilio Vaticano II: a Bergamo, da questo ultimo punto di vista, è stata particolarmente la casa editrice Carrara, nata nel 1912, a farsene veicolo.

Dal punto di vista bibliografico la mostra propone una scelta di pubblicazioni in lingua italiana e straniera sotto forma di saggi critici, monografie, dizionari dalla prima monografia su Bach in tedesco di Johann Nikolaus Forkel del 1802, alla monumentale opera in due volumi di Alberto Basso (ed. 1979-1983). Emblematico, in questo breve excursus, un saggio del grande musicologo Alfred Einstein, uscito nel 1935, con il titolo Johann Sebastian Bach e l’Italia.

Le varie donazioni private di materiali musicali alla Biblioteca Civica e ad altri istituti cittadini, avvenute soprattutto in questo ultimo secolo e mezzo e che si sono aggiunte a quelle fondamentali del Fondo Mayr alla Biblioteca Civica Angelo Mai e del Legato Piatti-Lochis alla Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti, hanno ulteriormente arricchito le testimonianze sull’attenzione per Johann Sebastian Bach, testimonianze che costituiscono quindi a tutt’oggi un significativo punto di riferimento della fortuna di Bach in Italia.

Per la Sezione Musiche
Annalisa Bonazzi e Marcello Eynard





PEZZI ESPOSTI
(Biblioteca Civica Angelo Mai, Sala Periodici, sabato 25 novembre 2000)


Legenda:
0 – Facsimile di manoscritto autografo di Bach
1 - La biblioteca di Mayr
2 - La biblioteca di Piatti
3 - Le edizioni italiane nell’Ottocento
4 - La casa editrice Carrara
5 - La bibliografia su Bach e la fortuna cinematografica



5
Op II 7204
Due immagini della versione cinematografica della Passione secondo Matteo di Bach (regia di Ernst Marischka, direttore Herbert von Karajan, Coro e Orchestra di Santa Cecilia) tratte da I quadri più celebri del film sonoro La Passione secondo San Matteo di Giovanni Sebastiano Bach. La realizzazione cinematografica è del 1949 Cranach e Carlo Dolci
0
Sala 34 G 2 33/14-15
Riproduzione in facsimile del manoscritto autografo di un’aria per basso e oboe obbligato tratta dalla Kreuzstab-Kantate di Bach, (Monaco, Drei Masken).
Originale presso la Staatsbibliothek di Berlino
ripr. ms. Bach
5
G 2 13339
Opera monografica di Michael Radulescu Le opere organistiche di J. S. Bach. Orgel-Büchlein, a cura di Arnaldo Bassini, Cremona, Turris, ©1991 copertina
4
Sala 30 1162
Johann Sebastian Bach, Aria tratta dalla Terza Suite per Orchestra BWV 1068 composta fra il 1729 e il 1731, nota come Aria sulla quarta corda.
Riduzione per organo di Luigi Picchi, tratta da "L’Organista Liturgico", anno 1, numero 1, gennaio 1932, Bergamo, Carrara.
Si tratta di uno dei primi brani di Bach pubblicati dalla Casa Editrice Carrara
pp. 4-5
3
Bonandrini ed. 2215
Brani per tastiera di Bach pubblicati dalla Casa Editrice Ricordi in quattro volumi nel 1873.
Esemplare appartenuto alla famiglia Bonandrini
front.
3
Bonandrini ed. 812
Celebre Pastorale in fa maggiore di Bach per organo (BWV 590, composta nel 1710 ca) tratta da Raccolta di pezzi per pianoforte tratti dalle opere di maestri d’ogni tempo e paese e liberamente ridotti ad uso della gioventù da Alessandro Longo con cenni biografici, in un’edizione Ricordi del 1907 per la collana "Biblioteca d’oro".
Esemplare appartenuto alla famiglia Bonandrini
pp. 36-37
Bonandrini ed. 655 Breve biografia e primo Preludio del primo volume del Clavicembalo ben temperato (BWV 846-893, composto negli anni 1718-1722 ca), tratto da Scelta di composizioni per pianoforte, volume II, edito da Ricordi nel 1877 nella collana "L’arte antica e moderna".
Esemplare appartenuto alla famiglia Bonandrini
pp. 6-7
4
Carrara 3337 – Sala 23 649
I corali di Bach per coro popolare all’unisono ed organo eseguibili anche per coro a 4 voci ineguali su testi in italiano di Francesco Filisetti, nell’edizione Carrara sia per la rivista "Celebriamo" (anno III, numero 8, settembre 1973) sia per un numero, uscito nello stesso anno, della "Collana classica" curata da Giuseppe Pedemonti, maestro di cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore dal 1950 al 1993 copertina di Carrara 3337 + front e piatto ant. di Sala 23 649.
4
Carrara 3125
Componimenti di Bach in un’edizione Carrara del 1969 per la collana "Antologie classiche per organo" copertina
5
Sala 23 701
Articolo sull’Offerta musicale di Bach (BWV 1079 composta nel 1747) comparso su"L’Osservatore Romano" del 18 dicembre 1963 p.5
5
Sala 30 873
Saggio di Alfred Einstein su Johann Sebastian Bach e l’Italia tratto dalla rivista "Pan. Rassegna di lettere arti e musica", anno III, numero 4, 1 aprile 1935, edita da Rizzoli p. 574-575
5
Sala 23 416
Saggio di Carlo Marinelli su Le cantate profane di J. S. Bach tratto dalla rivista "Terzo programma. Quaderni trimestrali" numero 4, 1966, edita dalla ERI edizione della RAI Radiotelevisione italiana p. 321
4
Sala 23 104
Brano di Bach pubblicato in "Schola e assemblea. Rivista di musica vocale sacra" diretta da Luciano Migliavacca, anno III, numero 5 del maggio-giugno 1968, Bergamo, edizioni Carrara p. 92 (nascondere piatto posteriore)
4
Sala 23 649
Componimento vocale polifonico di Bach tratto dalla rivista "Celebriamo. Rivista bimestrale di musica per la liturgia", anno X, numero 2, marzo-aprile 1980, Bergamo, edizioni Carrara pp. 36-37
5
Mayr 977
Prima edizione in lingua originale e prima monografia sul musicista Johann Sebastian Bach scritta dal grande musicologo tedesco Johann Nicolaus Forkel nell’edizione di Lipsia del 1802, presente presso la Civica Biblioteca già nell’Ottocento front.
5
Sala 32 D 6.3
Voce dedicata a Bach nel Dizionario universale dei musicisti di Carlo Schmidl, edito da Ricordi nel 1890 p. 30
2
Piatti Lochis 9592
Corale All darkness flies presente nella riduzione per canto e pianoforte su testo inglese dell’Oratorio di Natale di Bach (BWV 248, composto nel 1734) edito a Londra da Novello nel 1874. Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Alfredo Piatti.
Proprietà: Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo
p. 122 (n. 46)
2
Piatti Lochis 9124
Suite n. 4 per violoncello solo di Bach (BWV 1010, composta negli anni fra il 1718 e il 1723) nell’elaborazione autografa di Alfredo Piatti per violoncello e pianoforte.
Sul margine superiore compare anche il nome della figlia Rosa, coniugata Lochis, che ha donato la biblioteca paterna all’Istituto Musicale Donizetti di Bergamo negli anni dieci del ventesimo secolo.
Proprietà: Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo
p.1, suite 4 (con Rosa Lochis)
2
Piatti Lochis 8440
Grande Messa in Si minore di Bach (BWV 232, composta nel 1733) in un’edizione in partitura del 1833.
Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Alfredo Piatti.
Proprietà: Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo
Front.
2
Piatti Lochis 8443
Passione secondo Giovanni di Bach (BWV 245, composta nel 1724) in partitura in un’edizione berlinese del 1831.
Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Alfredo Piatti.
Proprietà: Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo
Front. (girare la coperta)
2
Piatti Lochis 8442
Esercizi per clavicembalo di Bach in un’edizione di Lipsia del 1815.
Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Alfredo Piatti.
Proprietà: Biblioteca dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo
Front. lastra 307 (segnalato con foglietto)
1
Sala 32 C 8.30
Partitura delle Messa breve in sol maggiore di Bach (Kyrie e Gloria, BWV 236 composta fra il 1735 e il 1744) nell’edizione Breitkopf e Härtel di Lipsia del 1805.
Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Giovanni Simone Mayr
pp. 18-19
3
Sala 32 C 6.6
Invenzioni a due voci per tastiera di Bach (BWV 772-786, composte nel 1720 ca) nella revisione di Beniamino Cesi in un’edizione Ricordi del 1897 p. 1
1
Mayr 938 a
Partitura del primo Mottetto su testo del Salmo 149 "Singet dem Herrn ein neues Lied" BWV 225 composto negli anni 1726-1727, nell’edizione Breitkopf e Härtel di Lipsia del 1802.
Esemplare appartenuto alla biblioteca privata di Giovanni Simone Mayr
p. 1
1
Mayr Salone N.9.8/10
"Anche né paesi protestanti usavansi i Passii a seconda degli Evangelisti, quegli a guisa di Oratorj – perché intermezzati con altri pezzi di Canti Corali, di Riflessioni morali etc. Nel 182[9] venne a Berlino riprodotto qual famosissimo di G Sebastiano Bach, composizione di prima classe e di vero altissimo pregio."
Tratto da: Giovanni Simone Mayr, Cenni storici intorno all’Oratorio in senso musicale ed ai misteri, manoscritto autografo.
Chiaro il riferimento all’esecuzione berlinese della Passione secondo Matteo di Bach, diretta da Felix Mendelssohn Bartholdy
c. 27 r
1
Mayr Salone N 9.8/7
"Del Clavecin bien temperée ou Preludes et Fugues, dans tous les tons et demi tons sur les Modes majeurs et mineurs pea Jean Sebastien Bach, comparisce con una nuova edizione corretta, e digitata, anche provveduta di note sopra l’esecuzione e sopra la misura giusta de’ tempi, ed accompagnata da una prefazione di Carlo Czerny in Lipsia al Burò di Musica ed. C. F. Peters. P I e II chascheduna 3. Talleri. E si può dire che in ogni riguardo per facilitare lo studio di sì difficili composizioni, per tenere le mani anche ne’ casi più complicati possibilmente in una posizione calma, e per eseguire ogni parte singula in modo indipendente dalle altre, ben legate e conseguenti, sono indicati i mezzi i più idonei, e per così dire infallibili, e sopramodo vantaggiosi."
Tratto da Giovanni Simone Mayr, Zibaldone, manoscritto autografo
c. 2v-3r
1
Mayr Salone N 9.6.1
Osservazione di Mayr sulle esecuzioni parigine di Field:
"Field deliziava pure chiunque lo sentiva, e ciò ch’è degno di rimarcarsi egli suonava alcune grandi fughe di Sebastiano Bach con tale precisione, e con tale inimitabile gusto, che gli Parigini gli tributarono sommi ed entusiastici applausi."
Tratto da Giovanni Simone Mayr, Almanacco musicale per l’anno 1826, manoscritto autografo.
c. 153v
1
Mayr Salone N 9.7.17
"La Scuola d’Organo del nostro Rink è tradotta in Inglese, molto nota e molto stimata, e pare, che da giovani organisti venga studiata con piacere. In questi ultimi tempi venne annunziata una raccolta delle opere pel organo del nostro Sebastiano Bach, e con mlto calore raccomandata ne’ Giornali."
tratto da Giovanni Simone Mayr, Biografie di musicisti e altri scritti, manoscritto autografo
c. 482v
5
Sala 32 D 3.29
Edizione in lingua francese del 1876 della monografia su Bach di Johann Nicolaus Forkel.
Il presente esemplare era in vendita a Milano presso la libreria Dumolard
frontespizio
5
Mayr 685(1)
Johann Sebastian Bach, Nebst einer kurzen Darstellung seines Lebens und seiner Manier (con una breve descrizione della sua vita e del suo stile) in una pubblicazione del 1801 frontespizio
5
Bibl. Tiraboschi
Alberto Basso, Frau musika, vol. 1-2, ed. del 1979