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Storia della Biblioteca

card. Alessandro Giuseppe Furietti 1756
Giuseppe Alessandro Furietti, Monsignore bergamasco, letterato e studioso delle antichità classiche, propone la realizzazione a Bergamo di un edificio atto ad ospitare un museo di epigrafi e una pubblica biblioteca.

1760
Nel testamento, rogato a Roma il 28 febbraio 1760, il cardinale Furietti dispone il lascito della propria libreria alla Città di Bergamo, alla condizione che venga messa al servizio dei cittadini entro cinque anni dal suo trasferimento da Roma.

1764
Il cardinale muore a Roma il 14 gennaio. Nella seduta del 14 maggio, il Consiglio della Città delibera l'accettazione del lascito e nomina una commissione di tre deputati per il trasporto e per la collocazione dei libri.

1765
Il 15 maggio il 'cavalcante' Andrea Ventura consegna 36 casse di libri al "Pallasio della Città": la libreria viene collocata in una sala del quarto piano del Palazzo Nuovo, allora sede del Comune.

1771
Il Consiglio della Città delibera il regolamento di gestione della biblioteca per l'apertura regolare al pubblico.

1773
Don Giovanni Ceroni è nominato bibliotecario. La biblioteca è aperta al pubblico dalle 9 alle 12 del martedì e del venerdì.

1786
La municipalità stabilisce l’apertura anche di giovedì; tuttavia, fino al 1797, la biblioteca funziona con fatica e tra non poche difficoltà: il locale è troppo angusto, l'orario di apertura è limitato e il Comune non dispone di risorse finanziarie sufficienti.

1797
Con la caduta della Repubblica Veneta e l'avvento della Repubblica Cisalpina molti conventi e monasteri della città vengono soppressi. Mentre i beni passano all'Ospedale e ad altre iniziative assistenziali, le librerie sono assegnate alla biblioteca comunale, che in tal modo si arricchisce di parecchi fondi librari e manoscritti di grande valore. Anche la biblioteca del Capitolo della cattedrale passa alla Biblioteca Civica. Nello stesso tempo tutto il patrimonio librario è trasportato in un vasto locale della canonica del Duomo, a formare, insieme alla biblioteca Capitolare, una sola biblioteca pubblica cittadina, comprendente circa 40.000 volumi.

1843
Dai locali della canonica la biblioteca viene trasferita nel Palazzo della Ragione. La dotazione libraria raggiunge 60.000 volumi. Tale incremento è dovuto all'acquisizione dei libri più pregevoli provenienti dalle corporazioni religiose soppresse all'inizio dell'Ottocento, a donazioni e legati di privati cittadini, all'acquisto ordinario. In occasione della nuova collocazione della biblioteca, il bibliotecario Agostino Salvioni distribuisce i libri sugli scaffali ordinandoli per materia; inoltre dà avvio alla compilazione di un duplice catalogo su registro, delle materie e degli autori. I codici manoscritti vengono classificati a parte e collocati in una apposita sala. Viene pure decisa l'apertura al pubblico per tutti i giorni della settimana, dalle ore 10 alle 14.

1896
La biblioteca viene chiusa al pubblico per due anni, per permettere al nuovo bibliotecario Angelo Mazzi e ai suoi collaboratori di predisporre un riordinamento completo di tutta la biblioteca. In questi anni viene approntato un nuovo catalogo a schede, ordinate alfabeticamente per autore e distribuite nelle rispettive cassette di legno, ancora oggi in funzione. Inoltre si passa ad un nuovo e più funzionale sistema di segnatura dei libri, si introduce il "registro d'entrata" e un catalogo topografico di tutto il patrimonio bibliografico conservato in biblioteca. Con il lavoro del Mazzi furono predisposte quelle strutture portanti ed essenziali della biblioteca, che ancora oggi ne garantiscono la funzionalità.

1907
Viene fondata la rivista Bollettino della Biblioteca Civica di Bergamo con lo scopo di illustrare il patrimonio della biblioteca, di dare notizie sul suo progressivo ordinamento e incremento, di pubblicare significativi studi di storia, arte e letteratura.

1908
L'archivio storico del Comune di Bergamo viene dato in consegna alla biblioteca, perchè venga riordinato e messo alla pubblica consultazione: in esso è raccolta una cospicua e ricca documentazione della storia politica ed economica di Bergamo dal XV al XVIII secolo.

1880/1928
In questo periodo si registra il più copioso incremento delle raccolte librarie e manoscritte. Entrano ad arricchire la biblioteca i manoscritti e le pubblicazioni di Antonio Tiraboschi, la preziosa collezione di manoscritti di Giandomenico Romagnosi, la raccolta di Giuseppe Beltramelli, la libreria di Giovanni Morelli, le composizioni manoscritte di Simone Mayr e di Gaetano Donizetti, l'archivio di Silvio Spaventa e la libreria del fratello Bertrando, la copiosa raccolta Ravelli, la raccolta di manoscritti autografi di Lorenzo Mascheroni, l'archivio Archetti, la libreria di Luigi Cossa.

1928
La biblioteca, per i bisogni sempre più crescenti e per l'ormai insufficiente capienza del Palazzo della Ragione, viene trasferita nel Palazzo Nuovo. Al momento del trasferimento la dotazione libraria ammonta a poco più di 200.000 volumi. La biblioteca è frequentata da una media di 10 persone al giorno.

1966
Viene pubblicato il catalogo degli incunaboli conservati in biblioteca, che ammontano a 1273 edizioni, una delle raccolte più interessanti fra le biblioteche italiane.

1974
E' pubblicato il catalogo delle cinquecentine.

1977
L'Amministrazione comunale delibera la creazione di una Sezione per l'inventariazione e l'ordinamento degli archivi storici, a cominciare dall'archivio storico del Comune, giacenti presso la Biblioteca Civica, delegandovi personale specializzato in Paleografia ed Archivistica. Viene approvato, con delibera del Consiglio Comunale, il Regolamento del SISTEMA BIBLlOTECARlO E DEL CENTRO BIBLIOTECONOMICO PER IL COMPRENSORIO.

1986
La dotazione della Biblioteca, frequentata quotidianamente da una media di 200 persone, ha raggiunto il mezzo milione di volumi.

1987
Nell'ambito del Progetto Archidata prende avvio l'inventariazione dell'Archivio Storico del Comune di Bergamo - Sezione di Antico Regime.

1989
Viene pubblicato, con il sostegno finanziario del Credito Bergamasco, il catalogo Codici e incunaboli miniati della Biblioteca Civica di Bergamo.

1994
Viene inaugurato il nuovo deposito ricavato dalla ristrutturazione della cosiddetta "Palazzina" situata a nord del Palazzo Nuovo. Nel nuovo deposito trovano, tra l'altro, definitiva collocazione le diverse sezioni dell'Archivio Storico del Comune di Bergamo e alcune collezioni librarie antiche.

1995
Nel dicembre viene presentato alla Regione Lombardia il progetto di una rete informatizzata d'istituto. Si accentua il ruolo di biblioteca di conservazione e di ricerca.

1996
Nel maggio la Biblioteca viene chiusa al pubblico onde consentire l'inventariazione generale del patrimonio. I lavori si protrarranno sino a gran parte dell'anno seguente.

1997
Nel dicembre iniziano i lavori di adeguamento normativo degli impianti tecnologici: elettrico, antincendio, antintrusione. L'edificio viene cablato.

1998
La Biblioteca viene staccata dal Sistema Bibliotecario Urbano e resa Servizio autonomo all'interno del nuovo Settore Istituti e Attività Culturali istituito dall'Amministrazione Comunale.

1999
Il 12 aprile il Consiglio Comunale approva il nuovo Regolamento della Biblioteca.



Fonti
Per le fonti della storia della Mai si veda in primo luogo l'archivio della Biblioteca; le carte, ordinate cronologicamente, sono consultabili grazie ai registri di protocollo; l'archivio, frammentario per i primi decenni, è continuo nella documentazione a partire dagli anni Sessanta dell'Ottocento. Interessantissime sono le relazioni annuali sull'andamento della Biblioteca presentate dai direttori alla Commissione sorvegliatrice, usanza che cessa a partire dagli anni Sessanta del Novecento. In secondo luogo si vedano le sezioni Ottocento e Post-unitaria dell'archivio storico del Comune di Bergamo, precisamente: sezione Ottocento, Titolo 24: Proprietà comunali, Palazzo Vecchio, faldoni 280-281, anni 1826-1913 (sistemazione della Biblioteca nel Palazzo della Ragione); faldoni 275-277, anni 1801-1870 (lavori di manutenzione al Palazzo Nuovo, che sarà sede della Biblioteca a partire dal 1927). Sezione Post-unitaria: Categoria IV: Pubblica istruzione, cartelle 242-249, anni 1878-1949 (organizzazione, personale, acquisti, doni); Categoria XXII: Proprietà comunali, cartelle 977-980, anni 1871-1949 (interventi al Palazzo Nuovo, sede della Biblioteca).

Regolamenti
Regolamento per la Biblioteca Civica di Bergamo, approvato dal Civico Consiglio nelle tornate 25 aprile e 30 giugno 1872, Bergamo, Pagnoncelli, 1872.
Regolamento della Biblioteca Civica di Bergamo, approvato dal Consiglio Comunale il 29 dicembre 1880, Bergamo, Pagnoncelli, 1881.
Regolamento della Biblioteca Civica di Bergamo, approvato dal Consiglio Comunale il 23 settembre 1887, Bergamo, Pagnoncelli, 1887.
Regolamento della Civica Biblioteca, in "Bergomum. Bollettino della Civica Biblioteca", n. 3 (settembre 1946), parte speciale, pp. 9-23.

Bibliografia
La bibliografia sulla storia della Biblioteca è riportata secondo l'ordine cronologico di apparizione dei titoli. Sono esclusi gli studi specifici sulle singole collezioni.

BINI Giacomo, Sulla Biblioteca pubblica e circa il decretato traslocamento di essa, Bergamo, Sonzogni, 1839.
SALVIONI Agostino, Del modo di ordinare una pubblica biblioteca, Bergamo, Crescini, 1843.
BRAVI Carlo, Notizie concernenti la Pubblica Biblioteca, Bergamo, Crescini, 1856.
TIRABOSCHI Antonio, Notizie storiche intorno alla Biblioteca pubblica, Bergamo, Gaffuri e Gatti, 1880.
La Biblioteca Civica "A. Mai" in Bergamo, Bergamo, Tipografia editrice G. Secomandi, 1958.
BONICELLI Gaetano, Rivoluzione e restaurazione a Bergamo. Aspetti sociali e religiosi della vita bergamasca alle soglie della età contemporanea (1775-1825), Bergamo, Monumenta Bergomensia, 1961.
CHIODI Luigi, Il palazzo della Biblioteca Civica, in "Bergomum. Bollettino della Civica Biblioteca", n. 1 (marzo 1965), pp. 47-61.
MACCARANA Eugenia, I fondi librari ottocenteschi della Biblioteca Civica "A.Mai" di Bergamo, tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, anno acc. 1981-82.
MANCA Giovanna Maria, La costituzione del fondo manoscritti della Biblioteca Civica "Angelo Mai" di Bergamo. Genesi, formazione e incremento dal 1760 al 1880, tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, anno acc. 1984-85.
SALONE Carlo, La fabbrica di Palazzo Nuovo in Bergamo, in "Bergomum. Bollettino della Civica Biblioteca Angelo Mai di Bergamo", n. 4 (ottobre-dicembre 1987), pp. 3-25.
SONZOGNI Ivano, Una Biblioteca per i bergamaschi "di gran talento": il cardinale Furietti e la fondazione della Civica, in "Bergomum. Bollettino della Civica Biblioteca Angelo Mai di Bergamo", n. 2 (aprile-giugno 1994), pp. 5-46.
MELI Angelo, Documenti per la storia della Biblioteca Civica, testo dattiloscritto conservato nelle Carte Meli in Biblioteca Civica A.Mai, cartella 41.

Notizie storiche di carattere generale sulla Biblioteca si possono trovare nelle introduzioni ai Cataloghi tematici di opere conservate in Mai.