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| Autore: |
CHIODI Luigi |
| Titolo: |
Di tre manoscritti della biblioteca di Bergamo riguardanti il Concilio di Trento. |
| Pagine: |
61-79 |
| Autore: |
GALIZZI G. Pietro |
| Titolo: |
Un decreto di smembramento parrocchiale del 1482. |
| Pagine: |
81-88 |
| Autore: |
ZANELLA Antonio |
| Titolo: |
Umberto Decembrio e un codice bergamasco. |
| Pagine: |
89-124 |
| Autore: |
GALIZZI G. Pietro |
| Titolo: |
Il Cardinale Guglielmo de Longis de Adraria in Bergamo - Studio storico di Giuseppe Marchetti-Longhi della Università di Roma - Accademico di S. Luca - Staderini Editore, Roma. |
| Pagine: |
125-127 |
| Note: |
Recensione al volume. |
| Autore: |
GALIZZI G. Pietro |
| Titolo: |
Luigi Angelini - L’architetto bergamasco Pietro Isabello e sue opere in Bergamo (Roma, Tipografia Regionale, 1961). |
| Pagine: |
128-129 |
| Note: |
Recensione al volume. |
| Autore: |
GALIZZI G. Pietro |
| Titolo: |
Luigi Angelini - Bartolomeo Bono e Guglielmo d’Alzano, Architetti Bergamaschi in Venezia (a cura della Banca Popolare di Bergamo - Poligrafiche Bolis, 1961). |
| Pagine: |
130-131 |
| Note: |
Recensione al volume. |
| Autore: |
Il Bibliofilo |
| Titolo: |
Vittorio Moschini - Pietro Longhi (Aldo Martello, Editore, Milano, 1956). Rodolfo Pallucchini - La pittura veneziana nel Settecento (Istituto per la collaborazione culturale, Venezia-Roma 1960). |
| Pagine: |
132-133 |
| Note: |
Recensione ai volumi. |
| Autore: |
C.L. |
| Titolo: |
In memoria di D. Giovanni Cremaschi. |
| Pagine: |
135-140. |
| Note: |
Necrologio. |
| Autore: |
GALIZZI G. Pietro |
| Titolo: |
In memoria dell’Avv. Tiraboschi. |
| Pagine: |
141-143 |
| Note: |
Necrologio. |
| Autore: |
MELI Angelo |
| Titolo: |
Storia degli arazzi di S. Maria Maggiore in Bergamo. |
| Pagine: |
1-60 |
| Illustrazioni: |
p. 60: Tav. 1. - Primo dei cinque arazzi del trionfo romano tessuti a Bruxelles verso la metà del ’500: m. 1,75 x m. 4. Rappresenta l’inizio del corteo trionfale: descrizione a p. 13. Purtroppo l’arazzo in parte è ravvolto, sicchè in loco non si vede la figura dell’alfiere che apre il corteo.
p. 60: Tav. 2. - Serie del trionfo romano. Il carro trionfale, la Vittori8a e il Trionfatore: m. 1,70 x m. 6,65. Descrizionee a pag. 13.
p. 60: Tav. 3. - Serie del trionfo romano. Seguito del Trionfatore: m. 1,70 x m. 6,60. Descrizione a pag. 13.
p. 60: Tav. 4. Serie del trionfo romano. Fine del corteo: m. 1,70 x m. 4. Descrizione a pag. 213: Anche uesto arazzo non ha spazio sufficiente sulla cantoria, sicchè l’ultima figura resta nascosta.
p. 60: Tav. 5. - Serie del trionfo romano. Ritaglio: m. 1,62 x m. 1,03. Descrizione a p. 13-14.
p. 60: Tav. 6. - Arazzo isolato. Scena di caccia: m. 1,70 x m. 2,75.
p. 60: Tav. 7. - Arazzo della serie fiamminga o italo-fiamminga di Daneo: cfr. p. 15-16: m. 1,80 x m. 3,74. Sul lato destro, nella regione boschiva, si intravvede un episodio di sanguee, in fuga, la ragazza che è al centro del dramma tratteggiato nei due pezzi che seguono.
p. 60: Tav. 8. - Arazzo con ripetuta e ben leggibile la scritta Daneus: m. 1,65 x m. 3,20. Dramma d’amore: cfr. p. 16.
p. 60: Tav. 9. - Terzo arazzo del gruppo di Daneo: m. 1,65 x m. 2,40: Cfr. p. 14 e p. 15-16.
p. 60: Tav. 10. - Arazzo di Perseo che uccide il mostro marino liberando Andromeda: m. 1,70 x m. 4. Cfr. p. 14-15. Per fattura è simile agli arazzi della seguente serie dei cigno: cfr. p. 16-17.
p. 60: Tav. 11. - Arazzo della serie fiamminga o italo-fiaminga detta del cigno: m. 1,70 x m. 5,90. Questo arazzo esiste in un duplicato perfetto. Vi si sviluppa il patetico mito di Frisso ed Elle: cfr. p. 17-18. Il paesaggio è caratteristicamente fiammingo, l’iconografia nostrale o italianeggiante.
p. 60: Tav. 12. - Arazzo minore della serie del cigno con l’epilogo del mito di Frisso ed Elle: cfr. p. 17-18: m. 1,70 x m. 4,45.
p. 60: Arazzi fiorentini, 1583-1586. Il Presepio: m. 4,90 x m. 5,30. E’ il primo della serie, come è confermato dal fatto che è l’unico che indichi, con abbreviazioni, quasi chiave d’interpretazione per gli altri, tre nomi di personaggi - tre categorie - raffigurati nelle medaglie agli angoli del fregio: DAN. PRO. (Daniele profeta: nel cartiglio C. II. = cap 2. col testo abscissus est lapis); S.a T.a (Sibilla Tiburtina); S. MA. C.I. (San Matteo cap. 1.: allusione evidente al v. 23). Nelle medaglie ai centri del fregio: in alto la colomba simbolo dello Spirito Santo a cui si deve la prodigiosa generazione del Verbo; in basso la caduta degli idoli simboli delle potenze pagane (profezia di Daniele); a sinistra simbolico salvataggio di un Bambino; a destra la Sibilla Tiburtina indica ad Augusto la Vergine Madre.
p. 60: Tav. 14. - Arazzi fiorentini. L’adorazione dei Magi. m. 4,90 x m. 5,30. Nelle medaglie centrali del fregio: in alto la stella, in basso i tre tesori. Ai lati scene di dubbio riferimento: navi in fiamme a sinistra; a destra parrebbe ritratta una sommersione in mare: forse del Faraone? Nel vangelo dello pseudo- Matteo , che l’autore dei cartoni ben conosceva (cfr. arazzo seguente) Affrodosio, governatore della città ove si vide il crollo degli idoli all’arrivo dei Santi Esuli, dice ai suoi: se non ci prostreremo ad adorare questo Bambino, potrà accedere [sic] a noi come a Faraone re d’Egitto, il quale non prestando fede a tanti prodigi fu sommerso con tutto il suo esercito (parte 1., cap. 24).
p. 60: Tav. 15. - Arazzi fiorentini. La fuga in Egitto: m. 4,90 x m. 5,30. La scena è ricca di elementi leggendari tratti dai vangeli apocrifi. Nelle medaglie: in alto, a quanto sembra, ovine; a sinistra episodio compendioso della strage degli Innocenti: in basso scena tratta dal vangelo dello pseudo-Matteo (parte 1., cap. 23): entrata che fu la beatissimaMaria con il Fanciullino nel tempio (di una città d’Egitto), tutti gli idoli furo |
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