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Testata: ATTI DELL´ATENEO DI SCIENZE LETTERE ED ARTI DI BERGAMO
 
ATTI DELL´ATENEO DI SCIENZE LETTERE ED ARTI IN BERGAMO.
 | Volume: 79  | Data: 2015-2016
 
 
Autore: MENCARONI ZOPPETTI Maria
Titolo: IL Confine.
Pagine: 11 - 15
Note: Ateneo - 13 novembre 2015, inaugurazione del 374° anno accademico.


Autore: MENCARONI ZOPPETTI Maria
Titolo: Una premessa, lontano dal centro.
Pagine: 17 - 18


Autore: PERETTI Maria Claudia
Titolo: Le fragilità dei contesti - Centro-periferia.
Pagine: 19 - 26
Note: Ateneo - 2 marzo 2016.


Autore: COLLEONI Matteo
Titolo: Dinamica storica della relazione centro-periferia e nuova morfologia della città contemporanea.
Pagine: 27 - 37
Illustrazioni: p. 28: Fig. 1: L’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti (1337-1339), Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena. Una delle prime opere di carattere laico che troviamo nell’arte del tempo., il dipinto testimonia la convinzione che solo se l’amministrazione della cosa pubblica avviene su principi di giustizia sociale il popolo trae beneficio dal governo pubblico. p. 30: Fig. 2: Rissa in Galleria di Umberto Boccioni (1882-1916), Pinacoteca di Brera, Milano. Nel dipinto vengono celebrati la nascita della società della mobilità (delle ”grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere e dalla sommossa” declamate da Marinetti nel Manifesto del Futurismo), Milano, la città dell’Esposizione Universale del 1906 dedicata ai trasporti e all’apertura della galleria del Sempione e la Galleria Vittorio Emanuele II, inaugurata nel 1867, il luogo in cui la nuova borghesia cittadina si incontrava e metteva in mostra. p. 32: Fig. 3: Circa la metà della popolazione italiana vive oggi in estese aree urbane e metropolitane (in diverse tonalità nella figura). Concentrate soprattutto nel centro-nord, queste aree presentano un tessuto urbano più diffuso e una popolazione mediamente più giovane, istruita, occupata, impiegata nel terziario avanzato e soprattutto più mobile. (Fonte: Colleoni e Boffi 2016). p. 33: Fig. 4: Durante una giornata feriale media la popolazione della città di Bergamo cresce da circa 119.000 a oltre 156.000 abitanti, il valore più elevato raggiunto alle nove del mattino (Fonte: nostra elaborazione su dati Regione Lombardia - Indagine origine-destinazione 2014). p. 35: Fig. 5: La destinazione territoriale della popolazione residente a Bergamo per livello di status sociale è molto tradizionale, elevata in Città alta, sui colli e nei quartieri del centro storico e bassa nei quartieri semi-centrali e periferici. Le periferie non sono tuttavia tra loro omogenee, presentando livelli di status sociale più elevato lungo i confini nord-occidentali e nord-orientali della città (Fonte: nostra elaborazione su dato Istat 2011).
Note: Ateneo - 2 marzo 2016.


Autore: CAVADINI Giovanni
Titolo: Immagini e visioni del XIX e XX secolo. La fotografia documenta.
Pagine: 39 - 60
Illustrazioni: p. 42: Fig. 1. Stazione ferroviaria: costruita nel 1857, fino a pochi anni fa ha conservato inalterato il suo aspetto primitivo, per poi subire modifiche discutibili (r.f. 1910). p. 43: Fig. 2. Piazzale della stazione: inizialmente provvisto di cancellate, fu abbellito con una fontana nel 1912; è il palcoscenico che si apre per il visitatore sulle due città, Bergamo Bassa e Bergamo Alta (r.f. 1880). p. 43: Fig. 3. Foro Boario era una vasta area , posta a destra per chi usciva dalla stazione, che ospitava la fiera del bestiame, trasferita in seguito (1915) alla Malpensata (r.f. 1880). p. 44. Fig. 4. Porta Nuova tra i caratteristici propilei (edificati nel 1837 su progetto dell’ing. Giuseppe Cusi) erano ancora posizionati i robusti cancelli della cinta daziaria chiamata ”le Muraine”, che si decise di demolire nel 1900. p. 44: Fig. 5. Fiera di Bergamo, antico e pregevole centro commerciale, ogni anno attivo dal 22 agosto all’8 settembre; ebbe le sue prime strutture in muratura solo nel Settecento (1734-1740). p. 45: Fig. 6. Interno: su un’area di 150x150 m. sorgevano circa 500 piccoli edifici (le bradèle) a due piani; l’inferiore era utilizzato come bottega, il superiore come alloggio. p. 45: Fig. 7. Porte: aveva ben dodici porte d’ingresso, perché l’attività commerciale si svolgeva all’interno; solo a fine secolo furono aperti verso il Sentierone quattro Caffè. p. 46: Fig. 8. Fontana: era abbellita da una fontana (realizzata nel 1740 dal Caniana), che gli è sopravvissuta (attuale fontana di piazza Dante). p.47: Fig. 9. Demolizione: ebbe inizio nel 1910 per poter realizzare il Centro Piacentiniano (1921-1928). p. 47: Fig. 10. Parte mobile: posteriormente la fiera possedeva anche una parte mobile, costituita da tende e tendoni per ospitare spettacoli di ogni genere. p. 48: Fig. 11. Politeama Givoli prospiciente l’antica piazza Baroni, fu demolito nel 1897; sulla stessa piazza si affacciava l’antico Ospedale di S. Marco, operativo sino al 1930. p. 48: Fig. 12. Il Sentierone: sito alle spalle di di Porta Nuova trovasi il Sentierone, il luogo più frequentato dai Bergamaschi; all’estremità est è posta la chiesa di S. Bartolomeo (nella foto d’epoca) con l’antica facciata, restaurata nel 1897. p. 49: Fig. 13. Il Teatro Riccardi prospiciente il Sentierone, costruito nel 1786 dall’impresario teatrale Bortolo Riccardi, andò incontro a notevoli rimaneggiamenti, per essere poi dedicato nel 1897 a Gaetano Donizetti. p. 49: Fig. 14. Il Teatro Donizetti è il più importante e l’unico teatro di Città Bassa, superstite dopo le passate stragi edilizie (T. Duse, T. Nuovo, T. Rubini). p. 50: Fig. 15. Via Torquato Tasso nota via cittadina (un tempo appellata Contrada S. Bartolomeo) per la presenza di importanti edifici pubblici (Prefettura e Pretura, per 60 anni Comune di Bergamo), nell’immagine fine ottocento è ben visibile lo studio fotografico di Andrea Taramelli. p. 50: Fig. 16. Piazzetta Santo Spirito conclude via Torquato Tasso e incrocia via Pignolo Basso; questa zona era chiamata un tempo Contrada S. Antonio. p. 51: Fig. 17. Porta S. Antonio porta daziaria dell’omonima contrada, ne segnava la separazione da Borgo Palazzo. p. 52: Fig. 18. Borgo Palazzo: nella parte iniziale si trovava un monastero ed una antichissima chiesa (chiesa di S. Antonio in foris); unica superstite una lunetta con immagine votiva. p. 52: Fig. 19. Torre del Galgario unico torrione sopravvissuto delle ”Muraine”, cinta prima difensiva e poi daziaria costruita nel 1430-1450; fu demolita nel 1901. p. 53: Fig. 20. Borgo S. Caterina antico borgo fuori le mura, possedeva anch’esso una porta daziaria prospiciente un ponte sul Morla, fiume oggi quasi completamente ricoperto. p. 53: Fig. 21.Il borgo, assai spoglio, come appariva nell’Ottocento. p. 54: Fig. 22. L’edificio dell’antico Maglio, che posto all’inizio del Borgo, fu demolito nel 1895 per esigenze di viabilità. p. 54: Fig. 23. Via XX Settembre: il Sentierone (ad ovest) si continua con via XX Settembre, la via più centrale della città e la più ricca di negozi; un tempo la parte iniziale apparteneva alla Contrada di Prato (Prato di S. Alessandro). p. 55: Fig. 24. Borgo S. Leonardo: un tempo via XX Settembre costituiva gra parte del Borgo S. Leonardo, connotato dalla chiesa omonima e da una simpatica fontana ”la Fiascona”; costruita nel Cinquecento, fu demolita nel 1890. p. 55: Fig. 25. Piazza Pontida era il centro commerciale di Bergamo Bassa; dotata di portici costruiti nel 1454-1460, quelli di sinistra erano chiamati ”dei gentiluomini”, quelli di destra ”della Gallinazza”. p. 56: Fig. 26. La Gallinazza: da Piazza Pontida si accede ad uno slargo, in via Zelasco, dove si trovava ”la gallinazza”, caratteristica struttura per la vendita di pollame e pesce. p. 56: Fig. 27. Le Cinque vie: da Piazza Pontida si diramavano ben cinque vie: v. Broseta, v. S. Lazzaro, v. Moroni, v. Palazzolo, v. Zelasco; strategico slargo vero importanti capoluoghi lombardi. p. 57: Fig. 28. Via S. Lazzaro, tra le cinque vie è la più corta, ma assai caratteristica perché la fiancheggiava una roggia (Roggia del Serio Grande) attraversata da graziosi ponticelli. p. 58: Fig. 29. Porta Osio: un tempo l’entrata e uscita dalla città avveniva attraverso porte daziarie, porta Osio (>) regolava il transito dell’odierna via Moroni; nelle sue vicinanze era attivo il primo fotografo della città: Ottone Feldmann (Giornale della Provincia di Bergamo - 1844 -). p. 58: Fig. 30. Porta Colognola: luoghi di riunione, talora le porte daziarie prendevano il nome dalle contrade dove erano locate, Contrada Colognola oggi via S. Bernardino; anche in via Quarenghi vi era una porta daziaria: Porta Cologno. p. 59: Fig. 31. Via Paleocapa: il peggior sfregio urbanistico subito da Bergamo nell’ultimo secolo, fu la demolizione dei graziosi villini liberty edificati nel 1920 in questa via. p. 59: Fig. 32. La Funicolare: per agevolare la salita a Città Alta nel 1887 fu realizzata la funicolare, perforando le mura venete; aspetto originario della stazione bassa. p. 60: Fig.33. Piazza Vecchia: l’unico cambiamento significativo fu il ritorno nella piazza della fontana del Contarini, che era stata rimossa nel 1885; il monumento di Garibaldi trovò nel 1922 la sua collocazione definitiva alla Rotonda dei Mille. p. 60: Fig. 34. Battistero: riposizionamento (800) del Battistero che, edificato nel trecento all’interno di S. Maria Maggiore, era rimasto per secoli nel cortiletto dei Canonici. p. 60: Fig. 35. Fontana del Lantro o del Later: annesso vi era un caratteristico lavatoio pubblico, utilizzato dalle massaie di Città Alta.
Note: Ateneo - 27 gennaio 2016.


Autore: MORESCHI Emilio
Titolo: Fotografia e reportage fotografico a Bergamo nella seconda metà del 1900.
Pagine: 61 - 80
Illustrazioni: p. 64: Fig. 1. Porta Nuova e Torre dei caduti. p. 65: Fig. 2. Il profilo di Bergamo. p. 65: Fig. 3. Bergamo Alta nella nebbia. p. 66: Fig. 4. Giochi di bambini. p. 66: Fig. 5. Spalti delle mura. p. 66: Fig. 6. Gioco del pallone a porta S. Giacomo. p. 67: Fig. 7. Porta S. Giacomo - Inverno. p. 67: Fig. 8. Palazzo della Ragione e scala d’ingresso. p. 68: Fig. 9. Giochi di ragazzi alla fontana del Contarini. p. 69: Fig. 10. Stemmi sul Palazzo della Ragione. p. 69: Fig. 11. Stemmi nei cortili di Città Alta. p. 70: Fig. 12. Ingresso alla Curia. p. 70: Fig. 13. Tomba del Colleoni. p. 70: Fig. 14. Sculture sulla porta nord di Santa Maria Maggiore. p. 71: Fig. 15. Sant’Alessandro in Santa Maria maggiore. p. 71: Fig. 16. Croce astile di Andreolo dei Bianchi. p. 71: Fig. 17. Santa Maria Maggiore in inverno. p. 72: Fig. 18. Macchina per innalzare carichi in Santa Maria Maggiore. p. 72: Fig. 19. Cittadella, passaggio. p. 73: Fig. 20. La Fara e la Rocca. p. 73: Fig. 21. La Corsarola. p. 73: Fig. 22. La Corsarola. p. 74: Fig. 23.Donne all’uscita della messa. p. 24: Fig. 24. Suora in Corsarola. p. 25: Fig. 25. Via Arena con Don Amadei. p. 75: Fig. 26. Via S. Salvatore. p. 75: Fig. 27. Via Osmano in Città Alta. p. 75: Fig. 28. Andito dei Canonici. p. 76: Fig. 29. Palazzo Moroni. p. 76: Fig. 30. Balcone in Piazza del Fieno. p. 77: Fig. 31. Finestra a San Pancrazio. p. 77: Fig. 32. Mascherone. p. 78: Fig. 33. Stemma in Città Alta. p. 78: Fig. 34. Cortile in Via Pignolo. p. 78: Fig. 35. Chiostro di San Fermo. p. 79: Fig. 36. San Michele al Pozzo Bianco. p. 79: Fig. 37. Monumento a Garibaldi. p. 80: Fig. 38. Torre del Galgario. p. 80: Fig. 39. Piscine Italcementi.
Note: Ateneo - 27 gennaio 2016


Autore: AZZINI Andrea e PAVESI Filippo Carlo
Titolo: I satelliti inseguono i droni - L’occhio tecnologico del XXI secolo.
Pagine: 81 - 100
Illustrazioni: p. 83: Fig. 1. Fotografia di ricognizione della RAF (Royal Air Force) a seguito dei bombardamenti effettuati sull’area dello smistamento ferroviario di Milano. Dal fotogramma è desumibile la data del sorvolo che risale al 4 novembre 1944. Fonte: Nacional Collection of Aerial Photography http://ncap.org.uk/frame/1-1-104-1-15. p. 86: Fig. 2. Una recente fotografia scattata dall’astronauta Tim Peake dalla ISS (Stazione Spaziale Internazionale) in data 29 gennaio 2016. Per la nitidezza dello scatto lo stesso astronauta ha così denominato la fotografia: ”Beautiful night pass over Italy, Alps and Mediterranean”. Fonte: Agenzia Spaziale Europea http://www.esa.int/spaceinimages/Images/2016/01/Italy_Alps_Mediterranean. p. 89: Fig. 3. Immagine di un drone ad ala fissa ripreso presso l’APR Expert Meeting di Ferrara. Fonte: http://www.quadricottero.com/2014/06/un-successo-lapr-expert-meeting-di.html. p. 89: Fig. 4. Immagine di uno dei modelli di drone professionale multirotore con videocamera e kit di funzionamento più diffusi sul mercato. Fonte: www.amazon.it. p. 92: Fig. 5. Immagine del nanosatellite e-st@r, modello CubSat, progettato e costruito dal Politecnico di Torino, lanciato in orbita nel 2012. Fonte: http//www.cubesatteam-polito.com/ p. 94: Fig. 6. La rappresentazione della terra, così come appare oggigiorno nell’applicativo geospaziale Google Earth (immagine in alto a sinistra), nella fotografia scattata il 7 dicembre 1972 dall’equipaggio dell’Apollo 17 (immagine in alto a destra) e attraverso i globi di Vincenzo Maria Coronelli di fine XVII secolo, conservati presso la biblioteca Angelo Mai di Bergamo (immagine in basso). p. 96: Fig. 7. Frame tratti dal video ”Data for decision” del 1967, prodotto dal Dipartimento per lo sviluppo fosretale e agricolo del Canada. Le scene estrapolate ritraggono il lavoro presso l’archivio cartografico cartaceo e il dott. Roger Tomlinson, ideatore di quello che è considerato il primo Sistema Informativo Geografico. p. 97: Fig. 8. Frame tratti dal video ”Power of ten” del 1977, prodotto dal Silicon Graphics per dimostrare la propria nuova tecnologia nel campo della computer grafica, attraverso immagini dallo spiccato contenuto geografico.
Note: Ateneo - 3 febbraio 2016.


Autore: CHIESA Sergio e SIGNORI Grazia
Titolo: Coltivare la vena cavare le pietre.
Pagine: 101 - 105
Illustrazioni: p. 103: Fig. 1. Situazione a circa 4 milioni di anni. p. 103: Fig. 2. Situazione a circa 5 milioni di anni.
Note: Ateneo - 10 febbraio 2016.


Autore: CAPRONI Riccardo
Titolo: San Michele e il colle Belfante negli antichi documenti.
Pagine: 107 - 110
Note: Ateneo - 30 marzo 2016.


Autore: MAZZARIOL Paolo
Titolo: ”Oltre l’arco: tra fare, disfare e...”.
Pagine: 111 - 128
Illustrazioni: p. 119: Fig 1. S. Scolari, Pianta della città di Bergamo, sec. XVII. p. 119: Fig. 2. Veduta della città di Bergamo antecedente alla costruzione delle mura. p. 120: Fig. 3. Disegno dei Borghi e della città di Bergamo, 1626 (da AA.VV., Le Mura di Bergamo, Bergamo 1977). p. 120: Fig. 4. G. Carsana, ex voto (chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco). p. 121: Fig. 5. Incisioni a graffito e targa ”A.D. MCMII” sulla volta dell’andito di accesso alla sagrestia della Confraternita del Corpus Domini. p. 121: Fig. 6. Incisioni a graffito che riprendono i decori più antichi. p. 122: Fig. 7. C. Galizzi, Tavola di progetto della facciata principale, pianta, s.d. ((1913-1915). Curia Vescovile Bg (CVBg), Archivio Arte Sacra. p. 122: Fig. 8. C. Galizzi, Tavola di progetto della facciata principale, prospetto, s.d. (1913-1915). CVBg, Archivio Arte Sacra. p. 122: Fig. 9. Fronte principale. p. 123: Fig. 10. Pietra in arenaria con incisa la data ”MCMXV”. p. 122: Fig. 12. Fronte nord occidentale con visibile la sequenza delle loggette. p. 124: Fig. 12. Dettaglio sull’apertura ascrivibile al XIV secolo. p. 124: Fig. 13. C. Galizzi, Tavola di progetto della facciata nord occidentale, rilievo (1920). (BCBg, Licenze Edilizie, 1920, I, 5). p. 125: Fig. 14. Tavola di progetto della facciata nord occidentale, progetto (1920). (BCBg, Licenze Edilizie, 1920, I, 5). p. 125: Fig. 15. Interno della chiesa pubblicata nel 1927. Sono evidenti, a sinistra, la cantoria dell’organo che sporge nella campata centrale e gli ornati stilistici degli arconi e del frontone soprastante l’arco della cappella maggiore. p. 126: Fig. 16. Abside di S. Gerolamo nella cripta. Dettaglio del fianco laterale coperto dalle strutture quattrocentesche in cui si denotano due fasi decorative antecedenti. p. 126: Fig. 17. Colonna situata nella cripta. p. 126: Fig. 18. Elaborazione di rilievi esistenti su cui sono inserite le proiezioni delle volte e delle arcatelle delle loggette del fronte nord occidentale. Con linea tratto-punto è segnata l’ipotesi dell’impianto con torre campanaria posta al centro della facciata. p. 127: Fig. 19. Veduta dell’impianto triabsidato. p. 128: Fig. 20. La Cappella della Beata Vergine in cui si nota come la partitura rinascimentale si sovrappone al vicino affresco tardogotico. p. 128: Fig. 21. Veduta della controfacciata in cui oggi è leggibile la complessità della conformazione dell’apparecchio murario. I vuoti negli antichi affreschi sono testimonianze delle aperture tardo ottocentesche.
Note: Ateneo - 20 aprile 2016.


Autore: DE MARCHI Paola Marina
Titolo: Una città centro di potere e il suo territorio.
Pagine: 129 - 158
Illustrazioni: p. 147: Fig. 1. Siti e ritrovamenti di età altomedievale: villaggi, castelli, palazzetti, attività artigianali (da Brogiolo 2007). p. 148: Fig. 2. La rete viaria romana in territorio bergamasco (da Gastaldi Fois 1971). Sono evidenti le fasce più fitte di testimonianze: lungo il Brembo e Bergamo, la fascia di pianura, l’asse Marinengo, Carrobbio degli Angeli. p. 148: Fig. 3. Il pinte di Olginate sul Brembo (da Fortunati 1992). p. 149: Fig. 4. Garlate, S. Stefano. L’epigrafe di Pierius (da Sannazzaro 2007). p. 149: Fig. 5. Bergamo. Cappella di Santa Croce. Edificio altomedievale (da Fortunati 2012). p. 149: Fig. 6. Bergamo. Cattedrale di S. Alessandro (da Fortunati 2012). p. 150: Fig. 7. Bergamo. Cattedrale di S. Alessandro. Mosaici Paleocristiani (da Fortunati 2012). p. 150: Fig. 8. Bergamo: a) l’area di via Osmano, b) Via Osmano. Tomba con alzato ligneo (da Fortunati 2012 e 2014). p. 151: Fig. 9. Bergamo. Via Solata. Ceramica longobarda (da Vitali 2007). p. 151: Fig. 10. Bergamo. Biblioteca A. May (sic). Edifici in legno (da Brogiolo 2007). p. 152: Fig. 11. Monte Barro. Abitato entro le mura, a destra l’edificio palaziale (da Brogiolo-Castelletti 1991). p. 152: Fig. 12. Madonna della Rocchetta. Rilievo della fortificazione (da Brogiolo 2004). p. 153: Fig. 13. Monte Brianza. Ingresso al Castello (da De Marchi-Pilato 2013). p. 153: Fig. 14. Lecco. Il Castello di S. Stefano (da Marcora 2013). 154: Fig. 15. Isola Comacina. S. Eufemia la Crypta (da Caporusso 1998). p. 154: Fig. 16. Garlate. S. Stefano. La stratigrafia visibile in fase di scavo (da Broglio, Villosi, Vigo Doratiotto 2002). p. 154: Fig. 17. Terno d’Isola. Chiesa di S. Vittore, epigrafe di Giseltru (da Sannazzaro 2006). p. 155: Fig. 18. Carvico S. Tomè. La chiesa in pietra (da Vitali 2013). p. 155: Fig. 19. Fara Gera d’Adda. La chiesa di S. Felicita nella fase altomedievale (da Brogiolo 2007). p. 155: Fig. 20. Trezzo sull’Adda. Necropoli di Via delle Racche. Anello sigilare della t. 2 (Archivio Civico Museo Archeologico di Milano). p. 156: Fig. 21. Trezzo sull’Adda. Vicus Sallianenses (da Lusuardi-Giostra 2012). p. 156: Fig. 22. Fornovo S. Giovanni. Umbone di scudo da parata (De Marchi 2007). p. 157: Fig. 23. Bariano. Ex convento dei Neveri. Sepolture con croce in oro (da Fortunati 2014). p. 157: Fig. 24. Martinengo. San Giorgio in Platea (da Gheroldi 2007). p. 158: Fig. 25. Bolgare. La necropoli di S. Quirico (da Fortunati 2007). A sinistra in primo piano la t. 200. p. 158: Fig. 26. Castelli Calepio. Necropoli longobarda. Agemine (da De Marchi 2006). p. 158: Fig. 27. carta di distribuzione delle proprietà di Stabile (830) (da De Marchi 2006).
Note: Ateneo - 24 febbraio 2016.


Autore: CASTELLUCCI Andrea - GUATTERINI Renato
Titolo: Breve nota su palazzo Calepio.
Pagine: 159 - 162
Illustrazioni: p. 160: Fig. 1. Palazzo Calepio, facciata sud. p. 160: Fig. 2. Giardini pensili a sud del palazzo. p. 161: Fig. 3. Palazzo Calepio: scavi archeologici. p. 162: Fig. 4. Buca delle denunce segrete. p. 162: Fig. 5. Palazzo Calepio: prospetto nord.
Note: Ateneo - 9 marzo 2016.


Autore: POGGIANI KELLER Raffaella
Titolo: La scelta del sito della prima città.
Pagine: 163 - 173
Illustrazioni: p. 165: Fig. 1. Areali di pertinenza delle popolazioni insediate in Italia settentrionale nella media età del Ferro. La posizione intermedia del centro protourbano di Bergamo è indicata dal cerchio (Cartina rielaborata da Franco Marzatico, La prima età del Ferro, in Storia del Trentino, I La Preistoria e Protostoria, Bologna 2001). p. 166: Fig. 2. Cartina di Bergamo alta con posizionamento di tutti gli scavi archeologici che hanno portato in evidenza i livelli dell’abitato protostorico (situazione aggiornata al 2014). p. 167: Fig. 3. La posizione di Bergamo nel contesto geografico della pianura del Po e dell’arco alpino (da Lelio Pagani, Appunti sulla posizione e sul sito di Bergamo antica, in Bergamo dalle origini all’altomedioevo, a cura di Raffaella Poggiani Keller, Modena 19866). p. 168: Fig. 4. Cartina con dislocazione di abitati strategici sorti su rilievi collinari a controllo della via pedemontana Est-Ovest tra il IV e III millennio a.C. e sviluppatisi nel corso della tarda età del Bronzo (ultimi secoli del II millennio a.C), con riprese nella media età del Ferro in contemporanea con lo sviluppo dell’abitato protourbano dei Celti golasecchiani sul complesso collinare di Bergamo. p. 169: Fig. 5. L’area di via Osmano dove si estendono le ultime propaggini dell’abitato protostorico dei Celti golasecchiani insediato sull’intero complesso collinare di Bergamo alta p. 170: Fig. 6. Bergamo - Via Osmano. Scavo archeologico 2013: nn. 1-3, 5-6 reperti ceramici golasecchiani; 4 frammento di boccale tipo Breno, foggia caratteristica del mondo centro-alpino; 7 resti pasto ; 8 scoria metallica. A fianco di alcuni frammenti tipologicamente significativi sono illustrate graficamente le forme di riferimento.
Note: Ateneo - 24 febbraio 2016.


Autore: FORTUNATI Maria - MELLA PARIANI Roberto - VITALI Mariagrazia
Titolo: Bergamo via Osmano. Un’area pluristratificata: dallo scavo alla valorizzazione.
Pagine: 175 - 196
Illustrazioni: p. 177: Fig. 1. Posizionamento aree scavi. p. 173: Fig. 2. Vano trapezoidale con pavimentazione in cotto. p. 173: Fig. 3. Rilievo del vano trapezoidale. p. 179: Fig. 4. Rilievo dei vani di età tardo-medievale rinascimentale. p. 180: Fig. 5. Pavimentazione in pietra della corte aperta. p. 181: Fig. 6. Accesso alla latrina. p. 181: Fig. 7. Scorcio della volta delle cantine. p. 181. Fig. 8. Scorcio di un vano delle cantine. p. 184: Fig. 9. Muro perimetrale con tamponamento delle finestre. p. 184: Fig. 10. Rilievo del muro perimetrale con evidenziati i tamponamenti delle aperture. p. 185: Fig. 11. Fronte della scala monumentale. p. 185: Fig. 12. Scorcio della scala. p. 187: Figg. 13-14. Particolari del drenaggio con anfore. p. 190: Fig. 15. Tomba longobarda con i fori dei pali lignei. p. 191: Fig. 16. Particolare della crocetta aurea al momento del ritrovamento. p. 191: Fig. 17. Tomba in cassa litica. p. 191: Fig. 18. Tomba di infante in anfora. p. 194: Fig. 19. Edificio di fase tardo altomedievale con pavimentazione in malta e terra battuta. p. 194: Fig. 20. Cisterna circolare. P. 195: Fig. 21. Struttura muraria di fase medievale. p. 196: Fig. 22. Resti del lastricato del vicolo di fase medievale. p. 196: Fig. 23. La scala di età romana dopo il restauro. p. 196: Fig. 24. Il muro di età romana dopo il restauro.
Note: Ateneo - 9 marzo 2016.


Autore: INVERNIZZI ACERBIS Nazzarina - BRUNI COLOMBI Laura
Titolo: La vicinia: un luogo sociale organizzato.
Pagine: 197 - 225
Illustrazioni: p. 208: Fig. 1. Biblioteca civica e archivi storici Angelo Mai di Bergamo, Estimi, 1.2.16-177 (1525-1526). ”Sanctis Michaellis putei”, Registro cartaceo, c. 10v..
Note: Ateneo - 30 marzo 2016.


Autore: PETRO’ Gianmario
Titolo: Dentro il Rezzetto di S. Andrea e intorno al Belfante: luoghi, spazi, famiglie.
Pagine: 227 - 272
Note: Ateneo - 16 marzo 2016.


Autore: BROLIS Maria Teresa
Titolo: Dal quartiere alla città. Esperienze di donne e mentalità femminili intorno alla chiesa di San Michele al Pozzo Bianco (secoli XIII - XIV).
Pagine: 273 - 280
Illustrazioni: p. 280: Fig. 1.Matricola Femminile della Mia (1265-1339), Incipit della lista di S. Michele al Pozzo Bianco Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai, Archivio MIA, ms. 938, f. 14v.
Note: Ateneo - 13 aprile 2016.


Autore: TACCHINI Ettore
Titolo: Il diritto di famiglia fra il XV e il XVI secolo.
Pagine: 281 - 286
Note: Ateneo - 13 aprile 2016.


Autore: BRAVI Giulio Orazio
Titolo: Il diario di padre Donato Calvi.
Pagine: 287 - 291
Note: Ateneo - 6 aprile 2016.


Autore: BERNUZZI Marco
Titolo: Prospero Alessandro della vicinia di San Michele, ovvero padre Donato Calvi e il suo diario.
Pagine: 293 - 312
Illustrazioni: p. 295: Fig. 1. I due volumi del Diario di Donato Calvi. (Biblioteca del Seminario Vescovile di Bergamo). p. 298: Fig. 2. Censure alla c. 15r del Diarium di Calvi.(Biblioteca del Seminario Vescovile di Bergamo). p. 301: Fig. 3. Atto di Battesimo di Prospero Alessandro Calvi. (Bergamo, Archivio Parrocchiale di S. Andrea. Anagrafe di S. Michele al Pozzo Bianco). p. 302: Fig. 4. La porta sub foppis alla fara di S. Agostino. p. 303: Fig. 5. Registrazioni di Prospero Zerbini ”botiger da zocholi” e di Martino Calvi, ”botigaro da zocholanti”, nell’estimo della mercatura della vicinia di S. Michele al Pozzo Bianco (1613). (bergamo Biblioteca civica ”A. Mai”. Archivi storici. p. 307: Fig. 7. Le case Zerbini-Quarenghi, a destra dell’imbocco di via Porta Dipinta.
Note: Ateneo - 6 aprile 2016.


Autore: CARZANIGA Gianni
Titolo: Segni e santi nella tradizione dei luoghi.
Pagine: 313 - 318
Note: Ateneo - 30 marzo 2016.


Autore: TREZZI SCHIAVINI Juanita
Titolo: Proprietà, società, viabilità lungo la via Porta Dipinta nel XIX secolo.
Pagine: 319 - 329
Illustrazioni: p. 321: Fig. 1. Evidenziata dal tratteggio, l’area interessata dalle demolizioni del 1837 (chiesa di S. Andrea e fabbricati contigui) Archivio di Stato di Milano, Catasto Napoleonico, particolare. Elaborazione grafica di Filippo Carlo Pavesi. p. 325: Fig. 2. Il tracciato di via Porta Dipinta alla metà del XIX secolo. Sono evidenziati con il tratteggio i nuclei di fabbricati demoliti nel 1870 (case Marenzi al centro) e nel 1890-1891 (alle estremità opposte della strada, nei pressi del Mercato delle Scarpe e del Pozzo Bianco). Archivio di Stato di Bergamo. Catasto Lombardo Veneto (Autorizzazione n. 196/2017. Elaborazione grafica di Filippo Carlo Pavesi).
Note: Ateneo - 27 aprile 2016.


Autore: LABAA Gianmaria
Titolo: A cavaliere delle mura riconquistare terreno.
Pagine: 331 - 338
Note: Ateneo - 4 maggio 2016.


Autore: RESMINI Monica
Titolo: Quando sotto il Belfante c’era un rifugio antiaereo.
Pagine: 339 - 347
Illustrazioni: p. 341: Fig. 1. Colle del Belfante (www.bing.com/maps). p. 342: Fig. 2 . Planimetria e sezioni delle gallerie rifugio di S. Agostino e del Pozzo Bianco, 1944 (BCB, Militari, fald. 444). p. 343: Fig. 3. Il Ministro Angelo Tarchi (http://socializzazione.blogspot.it/). p. 343: Fig. 4. Progetto del rifugio del Ministro Tarchi (ASBg, Genio civile XX secolo, fald. 460). p. 344: Fig. 5. Planimetria del rifugio, variante (ASBg, Genio Civile XX secolo, fald. 460). p. 344: Fig. 6. Sezioni trasversali del rifugio (ASBg, Genio Civile XX secolo, fald. 460). p. 345: Fig. 7. Portale dell’ingresso dal Viale dell’Impero (ASBg, Genio Civile XX secolo, fald. 460). p. 345: Fig. 8. Rilievo del crollo del muro degli orti dell’Istituto del Buon Pastore (BCBg, Archivio storico comunale, Sezione Post Unitaria, Strade, cart. 839). p. 346: Fig. 9. Fotografia del muro crollato (BCBg, Archivio storico comunale, Sezione Post Unitaria, Strade, cart. 839). p. 346: Fig. 10. Progetto di ricostruzione del muro (BCBg, Archivio storico comunale, Sezione Post Unitaria, Strade, cart. 839).
Note: Ateneo - 10 febbraio 2016.


Autore: PINI Roberta - CASTELLANO Lorenzo - PEREGO Renata - RAVAZZI Cesare - CHIESA Sergio - DE AMICIS Mattia
Titolo: Nuovi dati sulla storia ambientale del centro abitato di Bergamo Alta tra la fase arcaica dell’età del Bronzo e il Medioevo. Stratigrafia, paleoecologia, e archeobotanica dei depositi del Palazzo del Podestà (Piazza Vecchia).
Pagine: 349 - 371
Illustrazioni: p. 351: Fig. 1. Analisi morfologica della sequenza collinare dei Colli di Bergamo in una visione 3D con punto di vista da Est, realizzata mediante l’elaborazione delle curve di livello (equidistanza 2 metri) presenti nel Data Base Topografico. p. 352: Fig. 2. Dettaglio della figura 1 con curve di livello intermedie (equidistanza 2 m.) per evidenziare la posizione del Duomo (1) all’imbocco dell’avvallamento di San Lorenzo e delle sue diramazioni, ora sepolto sotto i depositi della Piazza Vecchia e del Palazzo del Podestà (2) alla base del Colle di San Salvatore, ma discosto dall’asse presunto della paleovalle. p. 354: Fig. 3. a) posizionamento dei saggi di scavo archeologico eseguiti nel Palazzo del Podestà; b) stratigrafia delle sezioni 6 e 12, ambiente 14 del saggio C (estratto da Tav. 2, allegata alla Relazione tecnica di scavo - Soc. Coop. AR/S Archeosistemi. p. 359: Fig. 4. Confronto tra dati pollinici e antracologici ottenuti per i depositi del saggio C, ambiente 14 (Domus Bragagnoli). p. 359: Fig. 5. Confronto tra dati pollinici e carpologici ottenuti per i depositi del saggio C, ambiente 14 (Domus Bragagnoli). p. 361: Fig. 6. Fotografie al microscopio ottico episcopico dei principali taxa antracologici identificati: A, Carpinus betulus; B Castanea sativa; C, Corylus avellana; D, Fagus sylvatica; F, Quercus spp. p. 364: Fig. 7. Frutti e semi fossili rinvenuti nel campione saggio A US489c6.
Note: Ateneo - 11 maggio 2016. Tabelle p. 356: Tab. 1. p. 360: Tab. 2 . p. 363: Tab. 2.


Autore: RINALDI Gabriele
Titolo: Anche il verde è città. Percezione delle dinamiche in atto a Bergamo.
Pagine: 373 - 396
Illustrazioni: p. 386: Fig. 1-2. Bergamo 1640, veduta aerea della città elaborata dall’incisore Pierre Mortier e la città fotografata dall’alto nel 2016 (Google Map). p. 387: Fig. 3. L’iconografia più popolare di Bergamo è il colle, lo conferma anche l’interrogazione per immagini del motore di ricerca Google. p. 387: Fig. 4. Il contesto di Astino è selezionato ai primi posti per immagini del web, pur essndo un’area che rappresenta a Bergamo più l’eccezione che la regola. p. 388: Fig. 5. Il Parco Agricolo Ecologico è uno spicchio agricolo della città verde, di cui non vi è ancora sufficiente consapevolezza in città (http://www.greenstyle.it/eventi/a-bergamo-trona-il-festival-dellambiente. p. 389: Fig. 7. Eco di Bergamo, l’allegato mensile del quotidiano l’Eco di Bergamo (da http://lightstorage. ecodibergamo.it). p. 389: Fig. 8. Piazza Vecchia in fase di allestimento della manifestazione ”I Maestri del Paesaggio”, progetto di Peter Fink (in http://www.bergamosera.com, articolo del 4 settembre 2014. p. 390: Fig. 9. Comune di Bergamo documento di PGT (2008, obsoleto). p. 390: Fig. 10. Immagine della pista ciclopedonale lungo il Morla che accompagna un articolo apparso on line domenica 24 novembre 2013 su l’Eco di Bergamo dal titolo ”Meno sprechi e parchi collegati. Sogno verde nel cuore di Bergamo.”. p. 391: Fig. 11. Il Quartoverde, una simulazione di come sarà il quartiere (http://www. bergamosera.com.19novembre 2011). p. 391: Figg. 12-13-14-15. Selezione di immagini proposte da Dimitrov Svetoslav, turista bulgaro, sul suo blog e riproposte da BergamoNews il 18 febbraio 2016. 392: Fig. 16. Poco dopo l’inaugurazione della sezione di Astino dell’Orto Botanico (Fonte: L’Eco di Bergamo on line di giovedì 14 maggio 2015, dal titolo ”Astino, ecco la Valle della Biodiversità”. p. 392: Fig. 17. Il Monastero di Astino dalla Valle della Biodiversità (fine giugno 2015, dal blog http://www. stellapederzoli.it/astino-a-bergamo/. p. 393: Fig. 8. Il più grandi parco municipale di Bergamo, alla Trucca (foto pubblicata da http://www.orobie.it/schedule/event/2404/, in occasione di un articolo dal titolo ”cibo, benessere e sport nei parchi di Bergamo”. p. 393: Fig. 19-20. Due aspetti della roggia colleonesca denominata Curna, ripresi dal ponticello sulla via Astino, rispettivamente verso Est e verso Ovest (foto dell’autore). p. 394: Fig. 21. Mappa preliminare sugli orti a Bergamo (esclusi gli individuali) presentata pubblicamente in occasione dell’incontro ”Orti di Città, nuovi orti urbani e nuove realtà sociali a Bergamo, un territorio in cambiamento” (Sede del Parco dei Colli, 9 aprile 2016, con Orto Botanico e Comune di Bergamo). p. 394: Figg. 22-23-24-25. Sequenza delle fasi realizzative del progetto ”Pensare il giardino, curare il giardino” realizzato da insegnanti e studenti nel 2007 al liceo linguistico Giovanni Falcone, con la partecipazione dell’Orto Botanico. p. 395: Fig. 26. Tiergarten, il bosco nel centro di Berlino (foto dell’autore). p. 395: Fig. 27. La piana di Astino nel 2016, in conversione da monocoltura a policoltura (foto dell’autore). p. 396: Fig. 28. Parcheggio delle biciclette gremito alla Cascina Mulino del Monastero di Astino nelle prime domeniche di apertura della Valle della Biodiversità e del Monastero nel 2015. Successivamente sono prevalsi gli spostamenti in auto, a piedi e con il bus e le rastrelliere sono rimaste poco utilizzate. p. 396: Fig. 29. Punto di arrivo del percorso in calcestre. La Valle della Biodiversità integra biodiversità spontanea e coltivata, elementi verdi storici e di recente inserimento, con finalità museali, quindi, educative (foto dell’autore, 2015).
Note: Ateneo - 11 maggio 2016.


Autore: GOBBI Attilio - MASTROLEO Gabriella
Titolo: Il Belfante di ’Ersilia’.
Pagine: 397 - 398
Note: Ateneo - 18 maggio 2016.


Titolo: IL PREMIO RESTAURABERGAMO. I progetti partecipanti.
Pagine: 399 - 410


Autore: CAVADINI Giovanni
Titolo: Quarant’anni di fotografia a Bergamo (1970-2010): Il fotolibro un importante testimone - Comunicazione scritta.
Pagine: 411 - 416


Autore: BIELLA Valter
Titolo: La chiesa di S. Agostino tra musica, matematica e architettura - Comunicazione scritta.
Pagine: 417 - 439
Illustrazioni: p. 426: Fig. 1. Il monocordo. p. 426: Fig. 2. Il dipinto ”La scuola di Atene” di Raffaello Sanzio, datato 1509/1511, con il particolare della tavoletta ai piedi di Pitagora. p. 426: Fig. 3. La sequenza degli armonici, con indicato in cents di quanto si discostano dal sistema temperato equabile. p. 427: Fig. 4. Flauto datato 35.000 - 40.000 anni, trovato nel sud della Germania, in osso di ala di grifone. p. 427: Fig. 5. Immagine tratta da Lettione seconda di Silvestro Ganassi, del 1543, nel capitolo Regola di mettere lo tasti del violone d’arco da tasti. p. 427: Fig. 6. Schema della pianta di S. Agostino, con delineato lo spazio del ”choro”, quello riservato ai fedeli ed il ”poggiolo”. p. 437: Fig. 7. Schema della costruzione della pianta di S. Agostino, secondo il metodo dei moduli. p. 438: Fig. 8. Periodi in cui è stata costruita la facciata della chiesa. p. 438: Fig. 9. Schema della facciata della chiesa. p. 439: Fig. 10. Particolare della statua e del profilo del tetto. p. 439: Fig. 11. ”La musica di S. Agostino”. p. 439: Fig. 12. Filastrocca ”Din don delelòn”.
Note: Dossena: Teresa Bonzi, nata nel 1912 ”Din don delelòn”.


Autore: GALBIATI Annalisa
Titolo: L’Ave Maria non di Dante, ma per Dante. Noterelle informative sul testo della preghiera mariana musicata da Donizetti. - Comunicazione scritta
Pagine: 441 - 448
Illustrazioni: p. 446: Fig. 1. L’Ave Maria di Dante nell’incunabolo veneziano del 1497 posseduto da Gaetano Donizetti. Bergamo, Biblioteca Musicale ”Gaetano Donizetti” (Fondo Museo Donizettiano).


Titolo: Relazione del segretario generale per l’anno accademico 2015-2016 - 374° dalla Fondazione.
Pagine: 449 - 458


Titolo: Organico degli accademici. Cariche sociali al 28 febbraio 2017.
Pagine: 459


Titolo: Organico degli accademici. Soci (con data di aggregazione all’Ateneo). Situazione organico al 28 febbraio 2017.
Pagine: 461 - 463


Titolo: Accademie e Istituti Culturali in rapporto di scambio di pubblicazioni con l’Ateneo.
Pagine: 465 - 467


Titolo: Pubblicazioni dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo.
Pagine: 469 - 475