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Testata: NOTIZIE ARCHEOLOGICHE BERGOMENSI
 
NOTIZIE ARCHEOLOGICHE BERGOMENSI : [PERIODICO DI ARCHEOLOGIA DEL CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI BERGAMO].
 | Numero: 21  | Data: 2013
 
 
Autore: ZANON Marco
Titolo: Primi dati sulla storia della vegetazione in alta Val Brembana durante l’Olocene. Indagini palinilogiche presso la Moia Armentarga (Carona, Bergamo).
Pagine: 5-22
Illustrazioni: p. 7: Fig. 1: Area di studio. A) Inquadramento generale; B) localizzazione della Moia Armentarga (linea tratteggiata) su CTR 1:10.000; C) Moia Armentarga vista da est. Il punto di carotaggio ARMA 4d è indicato dalla freccia (foto M. Zanon). p. 9: Fig. 2: Colonnina sintetica del carotaggio ARMA 4d con quote di prelievo dei campioni (sinistra). Risultati delle analisi di perdita al fuoco (centro) e valori di suscettività magnetica (destra). p. 11: Fig. 3: Selezione fotografica di taxa pollinici, non pollinici ed altri oggetti identificati durante l’analisi della carota ARMA 4d: A) Abies alba; B) Picea abies; C) Pinus tipo cembra; D) Sanguisorba dodecandra; E)Castanea; F) Alnus viridis; G) Corylus; H) Pediastrum; I) stoma; J) Sporormiella; K) frammento di microcarbone. p. 13: Fig. 4: Diagramma pollinico a curve percentuali selezionate. Alberi, arbusti, curva sommativa alberi+arbusti+erbacce terrestri locali (escluse Poacee). p. 14: Fig. 5: Diagramma pollinico a curve percentuali selezionate. Taxa erbacei e terrestri e funghi coprofili (Sordariaceae, Sporomiella). p. 15: Fig. 6: Diagramma pollinico a curve selezionate. Curve percentuali: Erbacce acquatiche/palustri, flora algale, granuli non identificati. Curve di concentrazione (oggetti/cm3): concentrazione pollinica e concentrazione di microcarbone. p. 16: Fig. 7: Intervalli principali, zone polliniche provvisorie e relativi dati pollinici caratterizzanti identificati nella successione ARMA 4d. Fig. 8: Datazioni 14C con AMS Eseguite sulla carota Arma 4d. p. 17: Fig. 9: Semplice diagramma età/profondità per l’archivio sedimentario ARMA 4d. p. 18: Fig. 10: Zone polliniche provvisorie e relativi limiti cronostratigrafici. p. 19: Confronto tra dati LOI, SM; valori percentuali pollinici e algali della carota ARMA 4d.


Autore: TECCHIATI Umberto
Titolo: I resti faunistici della tarda età del Rame di Verona, loc. Bongiovanna.
Pagine: 23-34
Illustrazioni: p. 25: fig. 1: Tabella 1. NR, G, relative percentuali, e IF dei resti faunistici (tolta la malacofauna) distinti per US di provenienza. Le US non riportate in ordine di successione, per enfatizzare quelle interessate da quantità maggiori di resti. p. 26: Fig. 2: Diagramma 1. Distribuzione percentuale dei resti faunistici per US (% NR). p. 27: Fig. 3: Diagramma2. Distribuzione percentuale del peso dei reperti distinto per US (%G). p. 28: Fig. 4: Diagramma 3. Peso medio dei reperti distinti per US. La maggior parte dei resti ha un IF inferiore a 5 g. Fanno eccezione US 49-zona pozzetto 54 e US 84, il cui IF denuncia processi di interramento rapidi e assenza di calpestio. p. 29: Fig. 5: Tabella 2. composizione della fauna per NR, G, NMI, e occorrenza delle singole parti scheletriche distinte per specie. p. 30: Fig. 6: Diagramma 4. distribuzione delle regioni scheletriche nel bue (% NR). p. 31: Fig. 7: Diagramma 5. Confronto della DLpe della Phal. 1 del bue in vari siti dell’Italia settentrionale, ordinati da sinistra verso destra dal più antico al più recente. Cologna Veneta: fine del Neolitico antico (TECCHIATI in prep.); Maserà e Monselice: neolitico recente (TECCHIATI 2009); Isera la Torretta: Rame 1 (RIEDEL-RIZZI 2002); Colombare di Negrar, età del Rame (RIEDEL, 1976-a); Bongiovanna, Rame 3, questo articolo; Il Cristo di Gazzo Veronese, Rame 3 questo articolo; Il Cristo di Gazzo Veronese, Rame 3 (RIEDEL-RIZZI 2005); Bernardine di Coriano, Rame 3 (GILLI-PETRUCCI-SALZANI 2000); Lasino, Rame 3/Bronzo antico 1 (RIEDEL-TECCHIATI 1992); Ledro, Bronzo antico e medio (RIEDEL 1976); Barche di Solferino, , (tardo) Bronzo antico (RIEDEL 1976); Sotciastel, Bronzo medio e recente iniziale (SALVAGNO-TECCHIATI 2011); Albanbühel, Bronzo antico (RIEDEL-RIZZI); Isolone della Prevaldesca, Bronzo recente (RIEDEL 1975); Vadena, Bronzo finale, prima e media età del Ferro (RIEDEL 2002). Fig. 8: Diagramma 6. Distrbuzione delle regioni scheletriche nei caprini domestici (%NR). p. 32: Fig. 9: Diagramma 7. Maiale. Distribuzione delle regioni scheletriche.


Autore: FEDELE Francesco
Titolo: Due reperti isolati attinenti all’età del Rame: val Belviso (Orobie) ed Edolo (alta Valcamonica).
Pagine: 35-55
Illustrazioni: p. 37: Fig. 1: Carta delle Alpi Orobie orientali e delle adiacenti parti della Valtellina e della Valcamonica. Il quadrato di 50 km di lato è centrato sulla val Paisco, il maggiore ramo occidentale della media Valcamonica. Sono indicati i siti preistorici e i principali elementi geografici di cui si parla nell’articolo (dis. F. Fedele). p. 38: Fig. 2: Val Belviso, accettina rinvenuta nel 1998 (dis. F. Fedele). p. 39: Fif. 3: Lago Belviso e area circostante, con il punto di rinvenimento dell’accettina (piana del lago artificiale, m 1485-1490; dis. F. Fedele, desunto dalla Carta Tecnica Regionale della Lombardia 1:10.000, sezioni D3A3-A4 e D3B3-B4). p. 40: Fig. 4: Posizione dell’accettina di Belviso in un diagramma di dispersione delle dimensioni di lame di pietra levigata del Bresciano, riferibili all’età del Rame (rid. da diagramma-base in BARFIELD, 2007, fig. 156). p. 41: Fig 5: Edolo, località Tisè: frammento di lama silicea ritoccata rinvenuto nel 1983(dis. F. Fedele). p. 45: Fig. 6: Cartina di Edolo comprendente la località Tisè, con indicazione approssimativa del punto di rinvenimento della lama silicea del 1983 (m 680-682; dis. F. Fedele, desunto dalla Carta Tecnica Regionale della Lombardia 1:10.000, sezioni D3C1-D3C2).


Autore: FEDELE Francesco, FOSSATI Angelo E.
Titolo: Il monolito M1 di Plasagróp (Ossimo 6).
Pagine: 51-63
Illustrazioni: p. 53: Fig. 1: Ossimo, ripiano di Plasagróp: pianta del sito OS5 e delimitazione dello scavo 1988, indicante la posizione di rinvenimento del monolito Ossimo 6 (M1) rispetto agli altri del sito: in scavo Ossimo 9 (M2) e dislocato sotto il ciglio del ripiano Ossimo 5 (M3) (da FEDELE 1995-a, fig. 16, ridisegnata). Fig. 2: Ossimo 6 come rinvenuto nello scavo nel settembre 1988 a Plasagróp, Ossimo, con dettaglio (in basso a sinistra) da fotografia del marzo 1988 in occasione della prima ispezione scientifica (foto F. Fedele). p. 57: Fig. 3: Ossimo 6 fotografato durante i lavori di rilievo nella sede provvisoria di conservazione sita nella scuola elementare di Ossimo Inferiore (foto A. Fossati, 1992). Fig.4: Particolare di Ossimo 6 che evidenzia la parte incisa col motivo di cinturone a fascio di linee. Si noti il trattamento neutro applicato dal Centro Camuno di Studi Preistorici a tutta la superficie del masso (foto A. Fossati, 1992). p. 58: Fig. 5: Ossimo 6: morfologia di insieme e rilievo morfologico-tecnico delle caratteristiche di superficie (dis. F: Fedele). p. 59: Fig. 6: Ossimo 6, rilievo iconografico: particolare di motivo di cinturone a fascio di linee e del circolo picchiettato (rilievo M. Simões de Abreu e A. Fossati, Le Orme dell’Uomo, 1992). p. 86: Fig. 5: Localizzazione delle principali fonti minerarie citate nel testo: 1) Orco Feglino; 2) Noli; 3) Quiliano; 4) Monte Ramazzo; 5) Borzonasca; 6) Libiola; 7) Monte Loreto; 8) S. Stefano d’Aveto; 9) Bonassola; 10) Levanto; 11) Monterosso. p. 87: Fig. 6: Ferriere Val Nure (Piacenza), miniere (foto Marco Tizzoni). p. 88: Fig.7-8: Rio S.


Autore: RONCORONI Francesca
Titolo: La Galleria Tadini di Lovere e il Gabinetto Archeologico.
Pagine: 65-79
Illustrazioni: p. 66: Fig. 1: Gabinetto Archeologico. 1) Mobile grande; 2) mobile dei bronzetti. Al di sopra gli affreschi di Luigi dell’Era ispirati a quelli di Ercolano, classificabili nel quarto stile pompeiano (foto Galleria Tadini, M. Albertario). p. 67: Fig. 2: Gabinetto Archeologico. 1) Mobile della metà del 20. secolo; 2) mobile aleggio. Al di sopra gli affreschi di Luigi dell’Era ispirati a quelli di Ercolano, classificabili nel quarto stile pompeiano (foto Galleria Tadini, M. Albertario). p. 69: Fig. 3: 1) Fibula a navicella romboidale; 2) fibula a navicella; 3) fibula a sanguisuga con zone laterali incise; 4) fibula a sanguisuga con arco decorato; 5) fibula di tipo Lodigiano (scala 2:3). p. 73: Fig. 6: 1) Fibula ad occhiali; 2) fibula a navicella romboidale e bottoni laterali; 3-4) frammenti di armille aspirale con capi a pigna; 6) armilla a spirale a capi ingrossati. p. 75: Fig: 7: 1) punta di lancia; 2) ascia ad alette terminali; 3) ascia ad occhio (scala 1:2). p. 77: Fig. 8: 1) Ascia ad alette terminali; 2) punta di lancia; 3) ascia ad occhio; 4) cilindro cuspidato.


Autore: CUCINI Costanza
Titolo: La lavorazione dei metalli a Genova dal 5. al 1. secolo a. C.
Pagine: 81-117
Illustrazioni: p. 82: Fig. 1: Planimetria schematica dell’approdo naturale di Genova (riel. da MILANESE 1987, fig. 2). 1) Collina di Castello e oppidum preromanico; 2) porto. p. 83: Fig. 2: Planimetria schematica della Collina di Castello a Genova con l’indicazione dei contesti di scavo e di provenienza degli scarti metallurgici: 1) Santa Maria in Passione, vani 24. e 25.; 2) San Silvestro area Z; 3) San Silvestro area Q (riel. da MILANESE 1987, fig. 5, p33 e da MELLI 2004-a, fig. 4, p. 209). p. 84: Fig. 3: Diagrammi ternari di fase SiO2-Al2O3-FeO. A) Scorie di ferro di San Silvestro; B) Scorie di Santa Maria in Passione. p. 85: Fig. 4: Minerali e scorie dal POrtofranco, diagramma ternario di fase SiO2-Al2O3-FeO. p. 86: Fig. 5: Localizzazione delle principali aree minerarie citate nel testo: 1) Orco Feglino; 2) Noli; 3) Quiliano; 4) Monte Ramazzo; 5) Borzonasca; 6) Libiola; 7) onte Loreto; 8) S. Stefano d’Aveto; 9) Bonassola; 10) Levanto; 11) Monterosso. p. 87: Fig. 6: Ferriere Val Nure (Piacenza), miniere (foto Marco Tizzoni). p. 88: Figg. 7-8: Rio S. Antonio, Noli (Savona), miniera antica (foto Marco Tizzoni). p. 89: Fig. 9) Libiola (Genova), miniere antiche (foto Marco Tizzoni). p. 90: Fig. 10) Libiola (Genova), miniere antiche (foto Marco Tizzoni). p. 91: Figg. 11-12: Libiola (Genova), Scoria di rame al microscopio metallografico (x200). p. 92: Fig. 13: Rialto (Savona), miniera antica (foto Marco Tizzoni). p. 93: Fig. 14: Rialto (Savona), miniera antica (foto Marco Tizzoni). p. 15: Orco Feglino miniera antica (foto Marco Tizzoni). p. 95: Fig. 16: 1) San Silvestro Z 15 5., inv. 4700, campione n. 1, scoria a calotta; 2) San Silvestro Z 15 6., inv. 4702, campione n. 2, scoria a calotta; 3-4) San Silvestro Z 15 6., inv. 4702, campione n. 3, scoria a calotta al microscopio metallografico rispettivamente x200 e x500. p. 96: Fig. 17: San Silvestro. 1-3) inv. 4706, campione n. 4, scoria a calotta, disegno e al microscopio metallografico rispettivamente x200 e x500. 4) inv. 4706, campione n. 6, lamina di ferro al microscopio metallografico (x200). p. 97: Fig. 18: San Silvestro Z 21 5., inv. 4713, campione n. 7, scoria di rame al microscopio metallografico: A) x200; B) x500. p. 99: Fig. 19: S. Maria in Passione, scorie a calotta. 1-3) 24., US 2132 (campione n. 8), disegno, macro e al microscopio metallografico (x200); 4-8) 25., US 2135 (campione n. 9), disegno, macro e al microscopio metallografico rispettivamente x200 e x500. p. 101: Fig. 20: S. Maria in Passione. 1-4) 25., US 2139 (campione n. 10), scarto metallurgico, macro e al microscopio metallografico rispettivamente x200, x200, x500. 5-7) 24., US 2135 (campione n. 11), scoria a calotta, disegno e macro. p. 103: Fig. 21: S. Maria in Passione, 25., US 2161 (camp. 12), scoria a calotta: 1) macro; 2) al microscopio metallografico (x200). p. 105: Fig. 22: Santa Maria in Passione, 25., US 2164 (campione n. 13), scoria a calotta al microscopio metallografico (x200). p. 107: Fig. 22: Portofranco , US 5017, 1-3) scoria colata, rispettivamente macro e al microscopio metallografico (x200); 4-5) scoria interna, rispettivamente al microscopio metallografico (x200) e macro; 6) Campione di minerale grezzo, ematite, macro. p. 109: Fif. 24: Portofranco, US 5017, minerale di ferro (ematite) al microscopio metallografico (x50).


Autore: VITALI Daniele
Titolo: Danza e banchetto sulle stele funerarie felsinee.
Pagine: 119-145
Illustrazioni: p. 121:Fig. 1: Bologna etrusca: a retino è indicata l’area dell’abitato; con i numeri le aree di scoperta delle stele felsinee: 1) Certosa; 2) Battistini; 3) De Luca; 4) Arnoaldi; 5) Polisportivo/Littoriale; 6) Facoltà di veterinaria; 7) Giardini Margherita; 8) Tamburini; 9) Sa Michele in Bosco. p. 123: Fig. 2: Tabella di confronto tra le datazioni di P. Ducati e G. Sassatelli. p. 125: Fig. 3: Stele con scene di banchetto: 1) Ducati 19; 2) Ducati 37a; 3) Ducati 66; 4) Ducati 175. p. 127: Fig. 4: Stele Ducati 175 con tracce di pittura antiche (da ZANNONI 1876-1884, tav. 59.: 37). p. 129: Fig. 5: Stele con scene di danza: 5) Ducati 18; 6) Ducati 163. p. 131: Fig. 6: Stele con scene di danza: Ducati 187. p. 133: Fig. 7: 1a-1b) Stele di Casalecchio t. 26; 2) particolare della stele Ducati 163; 3) particolare della stele Ducati 18. p. 137: Fig. 8: 1) Stele di Monbasiglio, 2) stele di Peretola. p. 141: Fig. 9: Importanza del sistema e del codice sociale: la pietra funeraria, oggi marmo nero, perennizza la memoria del defunto. La morte sentita nell’aldilà con una voluta ambiguità semantica. In questa stele lo status del defunto è sottolineato dalla sua eleganza e dal veicolo a quattro ruote (un’auto BMW), mezzo anche per raggiungere l’oltretomba. il telefono cellulare, mezzo di commiato o di legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti? Allo stesso tempo anche segno di status. Il sintetizzatore, indizio della professione (musicista) o strumento musicale per accompagnare la cerimonia funebre? La posizione ideologica del defunto e quella di un seguace di Cristo. Il significato della formula epigrafica in lingua polacca: riposa in pace. indizi per l’identità: la targa dell’auto (fonte: http://vicclao.hu/pic/2060/).


Autore: CASINI Stefania, FOSSATI Angelo E.
Titolo: L’alfabeto latino inciso sul masso Camisana 1 di Carona (Bergamo).
Pagine: 147-155
Illustrazioni: p. 149: Fig. 1: Rilievo dell’alfabeto latino inciso sul masso CMS 1 (ril. S. Casini-A. Fossati; rid. 1:2). Fig. 2: Particolare dell’alfabeto latino inciso sul masso CMS 1 (foto S. Casini). p. 151: Fig. 3: Rilievo dell’alfabeto latino inciso sulla parete rocciosa a Redondo (Capo di Ponte) (ril. A. Casini-A. Fossati; rid. 1:2. Fig. 4: Particolare dell’alfabeto latino inciso sulla parete rocciosa di Redondo (Capo di Ponte) (foto A. Fossati). p. 152: Fig. 5: Piancogno, alfabeto della Roccia dell’alfabetario (non in scala; ridisegnato da ZAVARONI 2005). p. 153: Fig. 6: Piancogno, alfabeto della Roccia del labirinto (non in scala; ridisegnato da ZAVARONI 2005).


Autore: CASINI Stefania, FOSSATI Angelo E., MOTTA Filippo
Titolo: L’iscrizione in alfabeto di Lugano al Mur d’Hannibal (Liddes, Valais).
Pagine: 157-165
Illustrazioni: p. 158: Fig. 1: Planimetria del Mur d’Hannibal e delle strutture rinvenute attraverso lo scavo. La piccola costruzione che ingloba il masso è indicata con ST 45 (da ANDENMATTEN-PACCOLAT 2012, fig. 6). p. 159: Fig. 2: Il Mur d’Hannibal ripreso da nord-ovest (foto S. Casini). Fig. 3: Il tratto sud-orientale del Mur d’Hannibal (foto A.E. Fossati). p. 160: Fig. 4: La piccola costruzione di pietre a secco entro la quale si trova il masso con l’iscrizione (foto S. Casini). p. 161: Fig. 5: Il masso con l’iscrizione all’interno del piccolo riparo (foto S. Casini). p. 162: Fig. 6: Particolare dell’iscrizione (foto S. Casini). p. 163: Rilievo dell’iscrizione (ril. S. Casini-A.E. Fossati).


Autore: MALERBA Marco, MASCHERETTI Lorenzo, VAVASSORI Marina
Titolo: Nuove riflessioni su una lapide romana del Padergnone (Zanica, Bergamo).
Pagine: 167-170
Illustrazioni: p. 169: Fig. 1: Ricostruzione del testo epigrafico eseguita da M. Malerba e L. Mascheretti.


Autore: VAVASSORI Marina
Titolo: Catalogo delle lapidi di età romana del Civico Museo Archeologico di Bergamo: aggiornamento.
Pagine: 171-187
Illustrazioni: p. 174: 85 [Stele funeraria]. 110 [Stele funeraria, CMA inv. 912]. p. 175: 150 [Lastra funeraria mutila; Bergamo, Museo e Tesoro della Cattedrale]. p. 176: 151a-151b [Lastra funeraria mutila, Bergamo, Museo e Tesoro della Cattedrale]. p. 177: 152 [Lastra funeraria, rinvenuta in Bergamo, Passaggio Ca’ Longa]. p. 178: 154 [Stele funeraria, rinvenuta a Caravaggio, Masano]. 155 [ Lastra iconica funeraria, chiesa parrocchiale S. Maria Assunta di Filago]. p. 179: 156 [Frammento, Mapello santuario di Prada]. p. 180: 157 [Lastra funeraria, Oneta]. 158 [Frammento di lapide funeraria, Padergnone, Zanica]. p. 181: 159 [Frammento di lapide funeraria, Padergnone, Zanica]. 160 [Lastra funeraria, Padergnone, Zanica]. p. 182: 1 [Stele funeraria, Palazzolo sull’Oglio, Brescia]. p. 183: 2 [Lastra funeraria, Calvenzano]. 3 [Lastra funeraria, Carobbio degli Angeli, Cicola]. p. 184: 4 [Ara ossario con coperchio, Bergamo, Aula Picta]. p. 185: 5 [Ara funeraria, Crespi d’Adda].


Autore: VAVASSORI Marina
Titolo: Lapidi e sarcofaghi di età romana nella Basilica Alessandrina di Bergamo.
Pagine: 189-204
Illustrazioni: p. 191: Fig. 1: A) La lapide funeraria per gli ...anti allo stato attuale (Civico Museo Archeologico, Bergamo). B) Disegno della lapide funeraria ai tempi di G.G. Zanchi (da ZANCHI, ms, f.15v). p. 193: Fig. 2: Ara sepolcrale degli Atestii (Civico Lapidario di Ferrara). Fig. 3: Lastra funeraria per C. Statius Faustus e per la moglie (Civico Museo Archeologico, Bergamo). p. 195: Fig. 4: Stele funeraria di L. Blandius e della moglie (Civico Museo Archeologico, Bergamo). Fig. 5: Lapide onoraria per P. Marius Lupercianus (Civico Museo Archeologico, Bergamo). p. 196: Fig.6: Fronte del sarcofago di S. Alessandro (Chiesa di S. Alessandro della Croce). Fig. 7: Veduta frontale e laterale del sarcofago di S. Alessandro. p. 197: Fig. 8: L’iscrizione secentesca del sarcofago di S. Alessandro. p. 198: Fig. 9: Tipologia dei sarcofagi architettonici dell’Italia settentrionale (da REBECCHI 1978-a, p. 239), con aggiunta del tipo III6. p. 199: Fig. 10: Il sarcofago conservato a Parenzo, Heimatmuseum von Poreè-Umgebung (da GABELMANN 1973, tav. 11:3). p. 200: Fig. 11: Il sarcofago di P. Vettius Sabinus e della moglie a Modena, Museo Lapidario. p. 201: Fig: 12: Il presunto sarcofago di S. Narno (Chiesa di S. Alessandro della Croce).


Autore: FORTUNATI Maria, FICINI Chiara, GHIROLDI Angelo, MACARIOFrancesco, ROSSI Cecilia
Titolo: Lo scavo di via Sudorno 1 a Bergamo. Un contesto pluristratificato dell’età romana a quella rinascimentale.
Pagine: 205-253
Illustrazioni: p. 206: Fig. 1: Vista aerea della zona con delimitazione dell’area interessata dall’indagine. p. 207: Fig. 2: Via Sudorno 1, le strutture di età romana. p. 208: Fig: 3: Via Sudorno 1, le strutture di età altomedioevale e medioevale (fasi M1 e M2). p. 209: Fig. 4: Via Sudorno 1, le strutture di età medioevale (12. secolo). p. 210: Fig. 5: Età romana: il muro US e le pavimentazioni. p. 211: Fig. 6: Età romana: il muro US 17, lato est. Fig. 7: Età romana: la pavimentazione US 57 e il muro US 17, lato ovest. p. 212: Fig. 8: Età romana: la pavimentazione US 57 e il muro US 17, lato ovest. p. 213: Fig. 9: Età medioevale: le strutture murarie e pavimentali nel lato ovest del cortile. Fig. 10: Età medioevale: la pavimentazione US 11 e i muri US 8 e US 12. p. 214: Fig. 11: Età medioevale: il muro US 39. p. 215: Fig. 12: Età medioevale: tratto delle mura medioevali, 12. secolo (US 26). p. 216: Età medioevale: tratto delle mura medioevali, 12. secolo (US 26): faccia sud. p. 217: Fig. 14: Età rinascimentale: la cisterna US 6. Fig. 15: Età romana: il muro US 17, il plinto US 61 e la cisterna US 73. Età altomedioevale: la tomba US 64. p. 218: Fig. 16: Età altomedioevale: la tomba US 64. p. 219: Fig. 17: Età altomedioevale: l’interno della tomba US 64 con gli scheletri US 69A (in alto) e US 69B (in basso). p. 221: Fig. 18: Olle in ceramica grezza (dis. C. Ficini; rid. 1:4). p. 223: Fig. 19: Tegami e terrine peduncolate in ceramica comune grezza (dis. C. Ficini; rid. 1:4). p. 225: Fig. 20: Ciotole-coperchio in ceramica comune grezzo (dis. C. Ficini; rid. 1:4). p. 226: Fig. 21: Ceramica comune depurata (dis. C. Ficini; rid. 1:4). p. 227: Fig. 22: Terra sigillata, vetro, lucerne, anfore (dis. C. Ficini; rid. 1:4). p. 231: Fig. 23: Il lato occidentale della città e la zona della Basilica Alessandrina secondo due diverse ipotesi di Elia Fornoni. In alto quella ridisegnata da ANGELINI 1885 (da AA. VV.1977). p. 235: Fig. 24: Alvise Cima, La Città e i Borghi di Bergamo prima delle mura venete (1693). Particolare (Biblioteca Civica di Bergamo). p. 247: Fig. 25: Bergamo Alta. Zona nord-ovest. Carta dei ritrovamenti. 1) via Sudorno; 2) possibile ubicazione della Basilica Alessandrina; 3) serbatoio d’acqua di età romana; 4) cisterna di età romana di Colle Aperto; 5) tombe a cremazione di età romana; 6) deposito stratigrafico di età romana, via Borgo Canale 23; 7) opere di sistemazione di età medioevale; 8) tratto murario di età medioevale; 9) cisterna medioevale di via Borgo Canale 31; 10) tratto murario medioevale. Fig. 26: Bergamo, via Degli Orti. Il corredo della tomba di età romana (foto L. Caldera, L. Monopoli, AFS). p. 248: Fig. 27: Bergamo, via Borgo Canale 27-29. Tratto delle mura medioevali. p. 249: Fig. 28: Bergamo, via Degli Orti. Tratto delle mura medioevali. p. 250: Fig. 29: Bergamo, via Borgo Canale 31. La muratura della cisterna medioevale. p. 251: Bergamo, via Tre Armi. Tratto delle mura medioevali.


Autore: CAPRONI Riccardo
Titolo: La Strada Francesca: i due percorsi alternativi della pianura bergamasca.
Pagine: 255-264
Illustrazioni: p. 257: Fig. 1: linea continua: percorso della via romana. Linea tratteggiata: i due percorsi della strada Francesca. Linea grigia: il terzo percorso. p. 261: Fig. 2: A) percorso della via Francesca settentrionale; B) percorso della via Francesca meridionale.