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Testata: NOTIZIE ARCHEOLOGICHE BERGOMENSI
 
NOTIZIE ARCHEOLOGICHE BERGOMENSI : [PERIODICO DI ARCHEOLOGIA DEL CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI BERGAMO].
 | Numero: 19  | Data: 2011
 
 
Titolo: Il filo del tempo. Studi di preistoria e protostoria in onore di Raffaele Carlo de Marinis
Pagine: [3]-469
Note: A cura di Stefania Casini.


Autore: CASINI STefania, FOSSATI Angelo Eugenio, RAPI Marta, Arca Andrea, SIDOLI Candida, RONCORONI Francesca
Titolo: Prefazione.
Pagine: [5-6]


Titolo: Raffaele Carlo de Marinis.
Pagine: 11-28
Illustrazioni: p. 13: Il Prof. de Marinis nel settore A del Lavagnone durante la campagna di scavo del 1996. p. 15: Il Prof. de Marinis con Henry de Lummley nella Valle delle Meraviglie del Monte Bego nel 2000. p. 17: Il Prof. de Marinis davanti alla cascina del Lavagnine nrll’agosto 2011.
Note: 1. A cura di Stefania Casini e Angelo E. Fossati. 2. Elenco delle pubblicazioni di Raffaele C. de Marinis.


Autore: BORRELLO Maria Angelica
Titolo: Matières premières, biens de prestige et céramiques: marqueurs de contacts néolitique dans les Alpes occidentales.
Pagine: 29-39
Illustrazioni: p. 30: Fig. 1: Sites de localités mentionées dans le texte.[segue elenco località]. p. 31: Fig. 2: matériaux travallées en matières premières d’origine méditerranéenne. [Segue elenco degli oggetti e luogo di ritrovamento]. p. 33: Fig. 3: Attributs diagnostiques du Chasséen en sites de Suisse Occidentale, de la Lombardie et du Piemont (differentes échelles). [segue elenco]. p. 35: Certains matérieauxcéramiques de Suisse e d’Italie septentrionale trouvent des équilents de deux cotés des Alpes. [segue elenco oggetti e luogo di ritrovamento] (differentes échelles).


Autore: HAFNER Albert
Titolo: Neolithic and Bronze Age pile- dwelling sites of the Lake of Biel. Twenty years of rescue excavations at Sutz- Lattrigen (Canton of Bern/Switzerland).
Pagine: 41-48
Illustrazioni: p. 42: Fig. 1: View of Bernese geologist Adolphe Morlot (under water) and his friends, the Lausanne based archaeologists Frédéric Troyon and François- Alphonse Forel (in nthe boet) on Lake Geneva. The first archaeological dive in Switzerland took place on 22 May 1854 near Morges, a small town in the vicinity of Lausanne (Photo Historiaches Museun Bern). p. 43: Fig. 2: Diver at work on the sites of Sutz- Lattrigen, Lake of Biel (photo Archaeological Service Berne). p. 44: Fig. 3: Sutz-Lattrigen, Lake Biel western view. Exavation areas, settlement structures and dating of prehistoric pile-dwellings settlements. The rescue excavations started in 1988 and are scheduled till 2015. Uo to now research areas cover more then 43.000 m2 of the lake bottom. The oldest structures go back to 4300-4000 BC, dated by C14, whwreas the earliest dendrocronological date is 3863 BC. the sites cover the whole time spam from Neolithic to Early Broze Age. The youngest dendriological date is 1659 BC. Fig. 4: Sutz-Lattrigen, Lake Biel western view. p. 5: Fig. 5: Sutz-Lattrigen, Riedstation. Year by year evolution of the buildings of the late Neolithic settlement between 3393 und 3389 BC. Buinding dates are indicated by colours. ..... p. 46: Fig. 6: Sutz-Lattrigen. Excavation in the Neolithic site of Rütte started in 2011 and his scheduled till 2015. The new diving base of the Archaeological Service of the canton of Berne is also a visitor centre giving basic information about pile- dwelling archaeology to the people. p. 47: Fig. 7: Distribution of Prehistoric Pile-dwellings around the Alps. In the framework of the UNESCO world heritage candidature Prehistoric Pile-dwellings around the Alps for the first time since the 1930ies a completely new andinternational inventory of all sites has been undertaken. As a resulet the mapping of nearly 1000 sites for the whole alpine region in now possible. Arrow: lake Biel.


Autore: TECCHIATI Umberto
Titolo: Sepolture e resti umani sparsi in abitati della preistoria e della protostoria dell’Italia settentrionale con particolare riferimento al Trentino Alto Adige.
Pagine: 49-63


Autore: COCCHI GENICK Daniela
Titolo: L’età del rame in Italia: nuovi dati e problematiche aperte.
Pagine: 65-76


Autore: FEDELE Francesco
Titolo: Origini dell’ideologia cerimoniale centralpina dell’età del Rame: una fase zero di 4. millenio?
Pagine: 77-100
Illustrazioni: p. 78: Fig. 1: Contenuti dell’idealogia cerimoniale centroalpina dell’età del Rame nella sua espressione matura (Rame 2-3, 3. millenio a. C.), e alcune proposizioni attinenti alla sua genesi. p. 79: Fig. 2: Distrubuzione dell’idealogia cerimoniale della provincia centroalpina. C, Valcamonica; T, Valtellina; V. Val Venosta; Località indicate: [segue elenco]. p. 85: Fig. 3: Masso Borno-1: ipotesi di giacitura originaria corrispondente alla prima fase di istoriazione, iconica topografica a macilae, faccia B orizzontale (dis. F. Fedele; iconica desunta da FRONTINI 1994, fig. 125). p. 89: Fig. 4. Ossimo Anvòia, sito OS4 (scavi 1988-2004). A) cartina semplificata atta a mostrare la cd. fascia est, corrispondente alle zone G-H di scavo. 1. Rialzo roccioso F2A; 2. Ciglio della cresta di Anvòia; 3. monoliti del terzo millenio in posto. B) fascia est e orizzonte basale VEM: pianta di scavo parziale, con dettaglio del vaso V649 e sezione schematica N-S (dis. F. Fedele). p. 93: Fig. 5: Ossimo Anvòia, reperti ceramici dell’orizzonte VEM dalla cd. fascia est del sito: vaso V649 e frammenti affini; Vasi grigi micacei V464 e464.1; possibile frammento di vasetto a bocca quadrata 649.18. Dalla base dello strato preistorico poco a ovest: vaso V21 (dis. F. Fedele). p. 94: Fig. 6: Ossimo Anvòia: vaso V649, porzione di parete 649.8 in situ nel quadrato H32 NE (foto F. Fedele, 2002). P. 95: fIG. 7: Evoluzione e cronologia del ciclo ideologico centralpino, ca. 3500-2000 a.C. L’ideologia è posta in correlazione con la iconostratigrafia, che fornisce la base di riferimento, e con la sequenza culturale applicabile alle Alpi centrali (dati da: DE MARINIS 1994-a; DE MARINIS PEDROTTI 1997; CASINI-DE MARINIS-FOSSATI 1995; FEDELE 1995-a , fig 01; Castllo di Breno 1.,fig. 20; ARCà 2007-b). Non si vigliono implicare affiliazioni culturali, poichè la cultura o le culture camuno-telline dell’età del Rame attendono definizione. Le unità A1-A3 sono fasi stilistico cronologiche (FEDELE 2006-a; FEDELE-FOSSATI c.s.) il cui schema, a parte la siglatura, riproduce la sequenza stabilita per il cosidetto stile 3. A da r. de martinis e collaboratori. Le figure a sinistra sono esemplificative e non esauriscono il repertorio delle iconiche in questione.


Autore: ARCÁ ANDREA
Titolo: Sovrapposizioni e associazioni nello studio e negli studi di arte rupestre della Valcamonica e dell’arco alpino.
Pagine: 101-116
Illustrazioni: p. 103: Fig. 1: Cemmo, Valcamonica, confronto fra i rilievi di Graziosi del 1930 (da TARANTINI-POGGIANI-KELLER 2009), Anati (da ANATI 1972) e di Casini-Fossati-De Marinis-Arcà (1994). p. 105: Fig. 2: Dos Costa Peta, Valcamonica, ripresa ravvicinata della frapposizione della figura di orante tra punte di lancia dell’età del Bronzo (foto A. Arcà). p. 109: Fig. 3: Parco di Alta, Norvegia, le superfici rocciose incise mostrano caratteristiche petrografie identiche a quelle delle arenarie permiane della Valcamonica (foto A. Arcà). p. 110: Fig. 4: Valle delle Meraviglie, Monte Bego, rilievo e ripresa fotografica della roccia 7 del gruppo 3 della zona 3. (rilievo e foto A. Arcà). p. 111: Fig. 5: Valle di Susa, SUS-SPP2, la restituzione vettoriale del rilievo e la fotografia a luce radente evidenziano la sequenza incisoria testimoniata dalle sovrapposizioni (rilievo e foto Orme dell’Uomo-Soprintendenza per i Beni Archeol. del Piemonte). p. 112: Cemmo 1, Valcamonica, dettaglio della sovrapposizione delle figure di quadrupede sulle figure di pugnale (foto A. Arcà). p. 113: Fig. 7: Paspardo in Valle roccia, Valcamonica, sovrapposizione problematica tra palette e oranti (foto A. Arcà).


Autore: TANDA Giuseppe
Titolo: Manifestazioni di arte rupestre in Sardegna.
Pagine: 117-123
Illustrazioni: p. 119: Fig. 1: Carta della diffusione dei siti. p. 120: Fig. 2: Alghero, scen di caccia. p. 121: Fig. 3: Motivi incisi su uno scoglio granitico della spiaggia di Orrì-Tortolì Motivi. Fig. 4: Raffigurazioni della Grotta del Bue Marino-Dorgali.


Autore: PRIMAS Margarita
Titolo: Valuables and Ornaments.
Pagine: 125-134
Illustrazioni: p. 127: Fig. 1: The bronze spirals and a selection of amber beads in the hoard of Ingolstadt (after BANKUS-RIEDER 1996; bronze, 1:2; amber 2:3). p. 129: Fig. 2: The set of a small bronze ring in the Late Bronze Age of Trtenov (after KYTLICOVÁ 2007, 1:3). p. 131: Fig. 3: The Middle Bronze Age gold disc of Sedlec-Hurca (after CUJANOVÁ-JÍLKOVÁ 1975; 2:3).


Autore: DAVID-ELBIALI Mireille
Titolo: Du genre et des classes d’âge: analyse croisée de trois nécropoles de l’âge du Bronze (Gemeinlebarn F, Nogara-Olmo, Neckarsulm) et réflexion sur l’organisation sociale.
Pagine: 135-150
Illustrazioni: p. 136: Fig. 1: Carte dell’Europe avec position géographique des nécropoles: G) Traismauer-Gemeinlebarn F (district de Sankt Pölten, Autriche); O) Nogara- Olmo (province de Verona, Italie); N) Neckarsulm-Trndpark Süd (LandKreis Heilbronn, Allemagne). p. 139: Fig. 2: Répartition par classes d’âge des sujets non adultes. Fig. 3: Répartition par classes d’âge des sujets adultes. p. 140: Fig. 4: Mobilier distinctif du genre. p. 141: Fig. 5: Gemeinlebarn F. Tableau récapitulatif des sépultures féminines avec mobilier, FT: anneau de chevalure ; Cér: céramique (d’après les données de NEUGEBAUR et Al. 1991). p. 142: Fig. 6: Nogara-Olmo. Tableau récapitulatif des sépultures féminines avec mobilier (FP: fermoir en ambre, FT: anneau de chevelure; Tasse C: carénée)(d’apres les données de SALZANI 2005). p. 143: Fig. 7: Gemeinlebarn F. Tableau récapitulatif des sépultures masculines avec mobilier (FT: anneau de chevelure; Cér céramique)(d’apres les données de NEUGEBAUER et Al. 1991). p. 144: Fig. 8: Nogara-Olmo (Verona). Tableau récapitulatif des sépultures masculines avec mobilier (Tasses, ARC: à anse cornue, C: carénée, H: haute)(d’apres les données de SALZANI 2005). p. 145: Fig. 9: Neckarsulm. Tableau récapitulatif des sépultures avec mobilier (divers comprend: manettes, serre-joints, tubes enroulés rivets, annelets, fragments de tiges, pierre à aiguiser, poinçon, perle d’ambre) (d’apres les données de KNÖPKE 2009). p. 146: Fig. 10: Neckarsulm. Plan de la nécropole avec indication puor cheque tombe du genre, de la classe d’âge et du mobilier (complété d’apres KNÖPKE 2009). p. 147: Fig. 11: Gemeinlebarn F. Plan de la zone 1 située au nord de la nécropole avec indication puor cheque tombe du genre, de la classe d’âge et du mobilier (complété d’apres NEUGEBAUER 2009). p. 148: Fig. 12: Tableau synoptique des sujets non adultes. p. 14: Fig. 13: Tableau synoptique des mobilier des adultes.


Autore: CATTANI Maurizio
Titolo: Forme di abitato e strategie insediative: per una definizione di una tipologia dei siti dell’età del Bronzo in Italia settentronale.
Pagine: 151-160
Illustrazioni: p. 153: Fig. 1: Definizione delle categorie attualmente applicate nella ricerca insediamentale. p. 157: Fig. 2: Tipologia dei rinvenimenti dell’età del Bronzo in Italia Settentrionele.


Autore: PEREGO Renata, BADINO Federica, DEADDIS Massimiliano, RAVAZZI Cesare, VALLÈ Francesca, ZANON Marco
Titolo: L’origine del paesaggio agro-pastorale in nord Italia: espansione di Orlaya grandiflora (L.) Hoffm. nella civiltà palafitticola dell’età del Bronzo della regione del Garda.
Pagine: 161-173
Illustrazioni: p. 162: Fig. 1: Infiorescenza di Orlaya grandiflora, esemplare fotografato sul Monte Nuovo presso le Crosere di Lonato, BS (foto C. Ravazzi). p. 163: Fig. 2: Esempio di prato arido con Orlaya grandiflora, uno degli habitat tipici per questa specie nell’area gardesana, Le Crosere di Lonato(BS) (foto C. Ravazzi). p. 164: Fig. 3: Granuli pollinici di Orlaya grandiflora in visione equatoriale. a) e b) due diversi piani focali del granulo pollinico al microscopio ottico (foto E. Arpenti); c) visione del granulo al SEM, Scanning Electron Microscope (foto A. Rizzi, CNR IDPA Milano). p. 165: Fig. 4: Acheni freschi di Orlaya grandiflora: a) mericarpo in visione dorsale privato delle spine presenti sulle coste secondarie; b) lato dorsale, c) lato ventrale (foto C. Ravazzi). p. 166: Fig. 5: Localizzazione dei siti nell’Italia settentrionale dai quali provengono reperti di Orlaya grandiflora. 1) Lavagnone (ARPERTI et Al. 2002 e questo lavoro); 2) Lucone di Polpenazze (questo lavore e BADINO et Al. 2011 e in prep.); 3) S. Rosa di Poviglio (RAVAZZI et Al. 2004); 4) Noceto (ACETI et. Al. 2009); 5) Monte Leoni (AMMERMANN et Al. 1976). p. 167: Fig. 6: Record fossile di Orlaya grandiflora nei siti del Lucone e del Lavagnone, secondo la cronologia ottenuta tramite il modello età-profondità Oxcal 4.0. A) curve polliniche di Orlaya grandiflora type e Cerealia type per il sito del Lucone D (Trincea 2; analisi F. Badino); curve polliniche di Orlaya grandiflora type e Cerealia type e Alberti per il sito del Lavagnone carota LAV1; analisi: E. Arperti, M. Deaddis, R. Banino, M. Zanon, F. Vallè); C) istogramma che illustra la posizione stratigrafica dei frutti fossili di cfr. Orlaya grandiflora rinvenuti nel deposito del Lavagnone (LAV37, identificazione R. Perego). p. 168: Fig. 7: Esempio di massula plurispecifica formata da granuli pollinici di Orlaya grandiflora e da un tipo pollinico di Fabaceae. Queste massule sono state rinvenute nei campioni a partire dalla profondità di 92 cm nella carota LAV1 del Lavagnone (foto F. Valle). p. 169: Fig. 8: Mericarpi fossili di cfr. Orlaya grandiflora rinvenuti nel deposito del Lavagnone (LAV37), lato dorsale (l.d.) e lato ventrale (l.v.)(identificazione e foto R. Perego). p. 171: Fig. 9: Due esempi della dinamica della vegetazione che porta alla formazione di habitat a substrato subaffiorante, favorevoli all’insediamento di Orlaya grandiflora e di altre entità floristiche xerofitiche quali Helianthemun spp. abbondante nelle indagini polliniche delle fasi di abitato del Lavagnone, Cytisus spp., Verbascum sp. ... [segue spiegazione degli schemi A e B].


Autore: RAPI Marta
Titolo: Sugli spilloni in bronzo con capocchia a clessidra alla luce delle ricerche al Lavagnone di Desenzano del Garda (Brescia).
Pagine: 175-189
Illustrazioni: p. 176: Fig. 1: Il Lavagnone. Rilievo del bacino con indicazione dei vari settori e saggi di scavo (con la stella si indica il punto di rinvenimento dello spillone con capocchia a clessidra). p. 177: Fig. 2: Spillone con capocchia a clessidra dal Lavagnone, rinvenimento di superficie del 31 gennaio 2009 (foto Museo G. Rambotti, Desnzano). Fig. 3: Spillone con capocchia a clessidra dal Lavagnone, rinvenimento di superficie del 31 gennaio 2009 (gr. nat. rilievo e lucido dell’A.). p. 178: Fig. 4: Spilloni con capocchia a clessidra tipo Porto di Pacengo dal territorio benacense e padano. 1-2) Pacengo; 3) Cavaion; 4-5) dal mantovano; 6) Cisano; 7) Lavagnone; 8) Monte Venera; 9) S. Ambrogio (rid 1:3; 1-2, 6, 8 da CARANCINI 1975, 3 da FASSINI 1980, 9 da SÄFLUND 1939, 4-5, (rilievo e lucido dell’A.). p. 179: Fig. 5: Spilloni con capocchia a clessidra dal Mantovano presso Palazzo Ducale di Mantova (gr. nat., rilievo e lucido dell’A.). p. 180: Fig. 6: Spillone con capocchia a clessidra dal Mantovano presso Palazzo Ducale di Mantova (foto dell’A.). p. 181: Fig. 7: Spillone con capocchia a clessidra dal Mantovano presso Palazzo Ducale di Mantova (foto dell’A.). p. 172: Fig.8: Lavagnone, settore B, spillone tipo Cella Dati da us 907-es 839 (foto dell’A.). Fig.9: Lavagnone, settore B, spillone tipo Cella Dati da us 907-es 839 (gr. nat., rilievo e lucido dell’A.). dell’A.). p. 183: Fig. 10: Lavagnone, settore B, campagna di scavi 2003, veduta di es 839 (foto C. Sidoli e C. Fredella). Fig.11: Lavagnone, settore B, sezione cumulativa 40 (rilievo di C. Sidoli e C. Fredella e A.,lucido dell’A.). p. 185: Fig. 12: Lavagnone, settore B: nn. 1-18 materiali da es 839 (1-5: us 940;6: 941; 7-8: us 876); nn. 9-12: selezione di reperti tipo Barche di Solferino dai livelli di Bronzo Antico 2. (9: us 680, 10: us 650, 11-13: us 537, nn. 6, 10, 12, rilievo e lucido di F. Cazzanelli, restanti dell’A.). p. 186: Fig. 13: Spilloni con capocchia a clessidra. Tipo del Bronzo Antico 2. (1: Cella Dati), del Bronzo Medio (2: Porto di Pacengo, 3: Cisano, 4: Lavagnone), del Bronzo Medio 2. C-3. (5: Povegliano, del Bronzo Recente (6: Monte Venera).


Autore: SIDOLI Candida
Titolo: Il Lavagnone di Desenzamo del Garda (BS): la bonifica del settore B. Cenni preliminari sullo studio del complesso ceramico.
Pagine: 191-204
Illustrazioni: p. 193: Fig. 1: Asne soprelevate suddivise per tipo e per contesto di provenienza (settori A, B, C). p. 194: Fig. 2: Frequenza percentuale delle anse sopraelevate suddivise per tipo e per contesto di provenienza (settori A, B, C). p. 195: Capeduncole (rid. 1:3). p. 197: Fig. 4: 13-19) capeduncole; 20-21, 24-25) cepeduncole/scodelle; 22-26) ciotole (rid. 1:3). p. 198: Fig.5: 26-31, 34) scodelle; 32-33, 36) Capeduncole/scodelle; 35) scodellone (rid. 1:3). p. 199: Fig. 6: Scodelloni (rid. 1:3). p. 201: Fig. 7: 47-50) Vasi a corpo troncoconico; 51) vaso a corpo ovoide (rid. 1:3). p. 203: Fig. 8: Vasi a corpo biconico (rid. 1:3).


Autore: RUBAT BOREL Francesco
Titolo: Gli ornamenti del Bronzo Medio dall’abitato nel lavo di Viverone: il costume femminile tra Italia nordoccidentale e cerchia nord alpina.
Pagine: 205-219
Illustrazioni: p. 206: Fig. 1: 1-48) Pendagli ad anello; 49) pendaglio a tre anelli prossimo al tipo Gambolò; 50) pendaglio tipo Petit-Chasseur, var. Drôme (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 207: Fig. 2: 1-5) pendagli a disco tipo Ràksi, var.3.; 6-9) pendagli a disco tipo Ràksi, var. 4.; 10-11) frammenti di pendaglio a disco (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 208: Fig. 3: 1-24) spirali (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 209. Fig. 4: 1-2) spilloni tipo Hecholxhausen, var. 2.; 3-6) tipo Viverone; 7-13) tipo Guado di Guagnano- Oberbimbach, var. A (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 210: Fig. 5: 1-3) spilloni del tipo Guado di Guagnano- Oberbimbach, var. A; 4-5) Guado di Guagnano- Oberbimbach, var. b; 6) a collo ingrossato perforato con la capocchia a gradini; 7-8) tipo Haguenau; 9-10) tipo castellaro del Vhò, varietà B; 11) a testa arrotolata e gambo a sezione circolare; 12) probabile custodia per spilloni (scala 1:2, dis. SBAPMAE; n. 8 da CATALANO 1996). p. 211: Fig. 6: 1-10) verghe ritorte; 11-12) Ganci a spirali (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 212: Fig. 7: 1) anello in verga di bronzo; 2-4) anelli in verga d’oro; 5) Anello in lamina (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 213: Fig. 8) 1) oggetto sferico cavo; 2-3) dischetti forati; 4-5) lamine semilunate, forse ganci di cintura (scala 1:2, dis. SBAPMAE). p. 214: Fig 9: 1-2) pettini in legno (da CATALANO 1996). p. 215: Fig. 10: Il villaggio Vi1-Emissario. 1) distribuzione dei bronzi dai dati di G. Giolitto; in sfumato l’area dell’abitato e il sentiero centrale (da CATALANO 1996, fig. 14, integrata e modificata); planimetria con in grigio le proposte di ricostruzione della capanne e del sentiero centrale e proposta di riconoscimento delle associazioni (base planimetrica modificata da La civiltà del Viverone). p. 216: Fig. 11: Elementi di parure femminile nei gruppi della Cultura dei Tumuli della Germania centromeridionale (modificata da WELS WEYRAUCH 1989). p. 217: Fig. 12: Ricostruzione di parure femminili del Bronzo Medio nella Schwäbische Alb. 1) Hundersingen, Herrenbreite, tumulo 2, tomba 4; 2) Hundersingen, Platte, tumulo 1, tomba 8; 3) Großenstingen, Weiler Haid (da WELS WEYRAUCH 1978). Fig. 13: La facies ceramica di Viverone (a tratteggio) e i gruppi della Germania centromeridionale dalle sepoltura a inumazione (in grigio).


Autore: SALZANI Luciano
Titolo: La necropoli dell’età del bronzo di Castello del Tartaro (Cerea-Verona).Notizie preliminari.
Pagine: 221-228
Illustrazioni: p. 222: Fig. 1: Planimetria degli scavi 1989-2008. Nel riquadro in alto: localizzazione della metropoli rispetto all’abitato. p. 223: Fig. 2: Urne di tombe a cremazionme. 1) tb. 53; 2) tb. 243; 3) tb. 296; 4)tb 354 (rid. 1:4). p. 225: Fig. 3: Corredi di tombe ad inumazione. A) tb. 71; B) tb. 166; C) tb. 114 (rid 1:2). p. 226: Fig. 4: Corredi di tombe ad inumazione. A) tb. 146; B) tb. 225; C) tb. 396 (rid 1:2). p. 227: Fig. 5: Corredi di tombe ad inumazione. A) tb. 300; B) tb. 350 (A: rid 1:2, B: rid 1:3).


Autore: BARTOLONI Gilda
Titolo: Il popolamento nell’Etruria settentrionale tra l’età del Bronzo finale e la prima età del Ferro: una proposta di lettura.
Pagine: 229-246
Illustrazioni: p. 230: Fig. 1: Carta dell’Italia. In grigio chiaro l’Etruria centro settentrionale, dove il fenomeno urbano non avrebbe connotazioni di alta antichità, rispetto all’Etruria meridionale, il Lazio e la Campania, zona in grigio più scuro (da TORELLI 2002). p. 231: Fig. 2: carta del sistema idrografico dell’Appennino tosco-emiliano (da SALVINI 2007). p. 233: Fig. 3: Vetulonia: planimetria generale della necropoli (da CYGIELMANN 2002). p. 235: Fig. 4: Populonia: carta dei rinvenimenti (da ROMUALDI 2008). p. 237: Fig. 5: Populonia, Poggio del Telegrafo: pianta della prima fase della Casa del re. p. 238: Fig. 6: Territorio volterrano tra la fine dell’8. e l’inizio del 9. secolo a. C. p. 239: Fig. 7: Firenze, tombe tardo-villanoviane (cerchielli) (da SALVINI 2007). p. 241: Fig. 8: Populonia, Poggio del Telegrafo: frammento tardo geometrico.


Autore: MARZATICO Franco
Titolo: Corrispondenze a largo raggio: l’oggetto miniaturistico della tomba dei bronzetti sardi di Cavalupo di Vulci.
Pagine: 247-255
Illustrazioni: p. 248: Fig. 1: Oggetto cultuale in bronzo da Haschndorf in Austria (da ZIPT 2004; Soproni Muzeum). p. 249: Fig. 2: Oggetto cultuale in bronzo da Balkakra in Svezia (da KNAPE-NORDSTROM 1994). p. 250: Fig. 3: Cavalupo de Vulci, corredo della tomba dei bronzetti sardi della fine del 9. sec. a.C. (da PACCIARELLI 2000, con esclusione del cinturone di tipo villoniano non pertinente secondo ARANCIO et Al, 2010). p. 251: Fig. 4: Oggetto miniaturistico in bronzo della stessa tomba (ridisegnato da FALCONI AMORELLI 1966). Fig. 5. Il deposito culturale della fine dell’Antica età del bronzo di Ried nell’alta Valle dell’Inn (da SOLDER 2002). p. 252: Fig. 6: A) Peso in trachite con incisioni da Padova, Piazza Insurrezione, ex birreria Pilsen ( livello del 2.-3. sec. d.C., da MARINETTI-PROSDOCIMI 2005); B) ciottolo inciso dai Montesei di Serso presso Pergine Valsugana (5.-6. sec. a.C., da PERINI 1978); C) ciottolo inciso dall’insediamento del Bronzo Tardo di Moselund in Danimarca (ricavato da KAUL 2004).


Autore: CASINI Stefania
Titolo: Le fibule a coste rinvenute a Bologna. Nuovi spunti di riflessione.
Pagine: 257-270
Illustrazioni: p. 258: Fig. 1: Fibule a coste dell’area bolognese: 1) fibula del tipo Mörigen car. classica dal ripostiglio di San Francesco; 2) fibula a piccole coste, var. con catenelle dal ripostiglio di San Francesco; 3) fibula a piccole coste, var. senza catenelle dalla tomba San Vitale 66; 4) fibula a piccole coste con catenelle dalla tomba di San Vitale 778; 5-6) fibule di tipo Morigen, var. classica dalla tomba San Vitale 777; 7) fibula di tipo Mörigen, var. classica dalla tomba Le Roveri 27 (bronzo, rid 1:2; nn. 1-6 dis. S. Casini; n. 7 ridisegnato da GAMBARI 1979). p. 259: Fig. 2: Fibule a coste dal territorio bergamasco e dalla Valtellina: 1) fibula del tipo a dischi da Ponte San Pietro (BG); 2) fibula di tipo Mörigen, var. classica da Ponte San Pietro (BG); 3) fibula di tipo Mörigen, var. classica da Valfontana (SO); 4) fibula di tipo Castelletto Ticino, var. 1 da Rogno (BG)(bronzo, rid. 1:2; nn. 1-2 DE MARINIS 1971-72; nn. 3-4 dis. S. Casini). p. 261: Fig. 3: Schema dei tipi di fibule a coste e loro cronologia (riel. da DE MARINIS 2001. Fibule rid. 1:4, riprese dalla bibliografia citata). p. 263: Fig. 4: distribuzione delle fibule a piccole coste e a dischi (A=area dell’abitato protostorico di Como; B=Ponte San Pietro; i numeri si riferiscono all’Elenco delle fibule a coste rinvenute fuori dal territorio della cultura di Golasecca). p. 265: Fig. 5: Distribuzione delle fibule di tipo Möringen, Castelletto Ticino e Ca’ Morta (A=area dell’abitato di Castelletto Ticino: B=area dell’abitato protostorico di Como; C=Castello di Tremona; D=Arbedo, Castione; i numeri si riferiscono all’Elenco delle fibule a coste rinvenute fuori dal territorio della cultura di Golasecca).


Autore: RONCORONI Francesca
Titolo: Studio preliminare dei dischi ferma-pieghe nella cultura di Golasecca.
Pagine: 271-276
Illustrazioni: p. 273: Fig. 1: Tabella cronologica dei dischi ferma-pieghe.


Autore: MACELLARI Roberto
Titolo: Memorie ricucite. Il sepolcreto preromano di San Martino di Correggio (RE) alla luce di alcune nuove acquisizioni.
Pagine: 277-301
Illustrazioni: p. 278: Fig. 1: Stratigrafia rilevata da G. Chierici nella cava della Madonna delle Quattro Vie (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 1). Fig. 2: Planimetria rilevata da G. Chierici nella cava della Madonna delle Quattro Vie. Vi è ubicata la tomba n. 1 (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 2). p. 279: Fig. 3: Sezione rilevata da G. Chierici nella cava della Madonna delle Quattro Vie (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 2). Fig. 4: Stratigrafia rilevata da G. Chierici nella cava della Madonna delle Quattro Vie (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 3). p. 280: Fig. 5: Descrizione delle tombe 1 e 2 e della strada alla Madonna delle Quattro Vie (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, cc. 3-4). Fig. 6: Descrizione delle tombe 1 e 2 e della strada alla Madonna delle Quattro Vie (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, cc. 3-4). p. 281: Fig. 7: L’urna della tomba 1 e la fibula tipo Certosa raccolta sul piano del sepolcro (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 5). Fig. 8: Due segnacoli funerari del sepolcreto: il primo era pertinente alla tomba 1 (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 5). p. 282: Fig. 9: Annotazioni e schizzo di un balsamario in vetro del sepolcreto di età romana (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino, c. 6). p. 283: Fig. 10: La fibula di tipo Certosa raccolta sul piano del sepolcreto (Reggio Emilia, Musei Civici, Museo di Preistoria e Protostoria). p. 285: Fig. 11: Schizzo del sepolcreto a fregio della strada, di pugno di A. Crespellani (da MACELLARI 1991). p. 286: Fig. 12: L’urna della tomba 1, fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991). Fig. 13: L’urna della tomba 4, fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991). p. 287: Fig. 14: Corredo della tomba 5. 1) Urna, fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991); 2) pendaglio a ruota raggiata; 3) fibula tipo Certosa (Reggio Emilia, Musei Civici, Museo di Preistoria e Protostoria); 4) perle in vetro (da MACELLARI 1991);(1e5 non in scala; 2-4 rid. 1:2). p. 289: Fig. 15: Corredo della tomba 6. 1) Urna, fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991); 2-3) due fermagli di cintura; 4-5) due fuseruole (Reggio Emilia, Musei Civici, Museo di Preistoria e Protostoria; 1 non in scala; 2-5 rid. 1:2). p. 290: Fig. 16: Corredo della tomba 7. 1) Urna, fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991); 2) fibula ad arco ribassato e ingrossato a staffa lunga; anello chiuso (Reggio Emilia, Musei Civici, Museo di Preistoria e Protostoria; 1 non in scala; 2-3 rid. 1:2). p. 291: Fig. 17: Corredo della tomba 7. 1) Fibula ad arco ribassato e ingrossato a staffa lunga; 2) frammento di fibula; 3) pendaglio a verghetta; 4) nettaunghie. Dal corredo della tomba 10. 5) Armilla; 6) fuseruola (Reggio Emilia, Musei Civici, Museo di Preistoria e Protostoria; rid. 1:2). p. 292: Fig. 18: Oggetti dal corredo del sepolcro preromano, in una fotografia conservata fra le carte Crespellani (da MACELLARI 1991). p. 293: Fig. 19: Schizzi di G. Chierici realizzati in occasione di un sopralluogo al fondo Rocchi di Bibbiano (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino c. 60). p. 295: Fig. 19: Schizzied osservazioni di G. Chierici realizzati in occasione di un sopralluogo al fondo Rocchi di Bibbiano (Archivio Musei Civici di Reggio Emilia, taccuino c. 60-61).


Autore: TEŽAN Biba
Titolo: Horses and cauldrons: Some remarks on horse and chariot races in situla art.
Pagine: 303-325
Illustrazioni: p. 304: Fig. 1: Distribution maps of situla art: chariot-races, Horse-races, two-wheeld carts, other sites whis depiction in situla art, (after LUCKE-FREY 1992; GLEIRSCHER 1998). p. 305: Fig. 2: Kuffarn, a) figural frieze on the situla, b) detail from the figural frieze (after NEBEHAY 1993, Beilage 1). p. 306: Fig. 3: Moritzing, detail from an upper figural frieze on the cista (after LUCKE-FREY 1962). p. 307: Fig. 4: Bologna, detail from an upper figural frieze on the Arnoaldi Situla (after LUCKE-FREY 1962). p. 308: Fig. 5: The François vase, datail from volute krater (after BOARDMAN et Al. 1992). p. 309: Fig. 6: a) Vače and b) Dolenjeske Toplice, detail from the upper figural on the situlas (after LUCKE-FREY 1962 and EGG-EIBNER 2005). Fig. 7: Este, detail from the upper figural on theBenvenuti situla (after CAPUIS-CHIECO BIANCHI 2006). p. 313: Fig. 10: Magdalenska Gora, tumulus 5., grave 29, view of the horse burials with bronze cauldrons (after HENCKEN 1978). p. 319: Fig. 11: Distribution map of bronze cauldrons with double cross attachment elements of type C according to G. von Merhart (after EGG 1985 and 1996).


Autore: GLEIRSCHER Paul
Titolo: Un flabello decorato nell’arte delle situle di Waisenberg (Carinzia).
Pagine: 327-343
Illustrazioni: p. 329: Fig. 1: Waisenberg, tumulo 1. Frammenti di lamine di bronzo, decorate nello stile dell’arte delle situle (scala 1:1, dis. M. Mödlinger). p. 331: Fig. 2: Waisenberg, tumulo 1. Frammenti di lamine di bronzo, decorate nello stile dell’arte delle situle (scala 1:1, dis. M. Mödlinger). p. 333: Fig. 3: Waisenberg, tumulo 1. Flabello ricostruito sulla base di diverse lamine di bronzo, decorate nello stile dell’arte delle situle (scala 1:3, dis. M. Mödlinger). p. 335: Fig. 4. Populonia, Poggio della Porcareccia, Tomba dei Flabelli. 1) flabello n. 2; 2) flabello n. 1 (rid. 1:6; 1 da MINTO 1943; 2 da SPINDLER 1980). p. 337: Fig. 5: Flabelli della zona a nord dell’Etruria: 1) Este, Casa di Ricovero, tomba 23; 2) Verrucchio, sotto la Rocca malatestiana, Tomba del trono; 3) Nesactium, zona 1., tomba 12; 4) situla di Providence (Rhode Island), probabilmente da Bologna (1-3, rid. 1:3, 4, senza scala; 1 da CHIECO BIANCHI 1987; 2 da VON ELES 2002; 3 da MIHOVILIC 1988; 4 da LUKE-FREY 1962). p. 338: Fig. 6: Padova, loc. Creola (Bacchiglione). Lamina di bronzo decorata nello stile dell’arte delle situle. Frammento di flabello? (rid. 1:2; a: da BIANCHIN, CITTON-MALNATI 2001; b: da CHIECO BIANCHI 1984). p. 339.: Fig. 7: Distribuzione dei flabelli a nord dell’Etruria.


Autore: EGG Markus
Titolo: Situle di tipo renano-ticinese nell’area alpina sud-orientale.
Pagine: 345-356
Illustrazioni: p. 347: Fig.1: Situle renano-ticinesi dalla Slovenia e dalla Croazia. 1) Novo mesto, Kandija, tomba 3, tumulo 4. (da KNEZ 1986); 2) Novo mesto, Kandija, tomba 22, tumulo 4. (da KNEZ 1986); 3) Magdalenska gora-Preloge, tomba a, tumulo 2. (da TECCO HVALA-DULAR-KOCUVAN 2003); 4) Nesactium, tomba scavata nel 1981 (da MIHOVILIC 1996)(tutto scala 1:4). p. 348: Fig. 2: Situle renano-ticinesi dall’Italia nord-orientale. 1) Spina, tomba 185A (da HOSTETTER 2001); 2) Dernazzacco, tomba 30, ricostruzione della situla (da PETTARIN 2006; tutto scala 1:4). p. 349: Fig. 3: Situle renano-ticinesi dall’Italia nord-orientale. 1-2) S. Polo, Servirolo (da MIARI 2000); 3) Breonio Veronese Campo Paraiso (da SULZANI 1979; tutto scala 1:4). p. 351: Fig. 4: carta di distribuzione delle situle in bronzo renano-ticinesi (da KIMMIG 1962-63; SCHAAF 1993, NORTMANN 1998 e DE MARINIS 2000, integrata. [Segue elenco nomim dei siti]. p. 352: Fig. 5: tabella riassuntiva delle caratteristiche tecniche delle situle renano-ticinesi dalla Slovenia e dalla Croazia. p. 353: Fig. 6: tabella riassuntiva delle caratteristiche tecniche delle situle dalla Renania e dal territorio della cultura di Golasecca (da NORTMANN 1999).


Autore: FOSSATI E. Angelo
Titolo: Possiamo riconoscere l’autore delle incisioni rupestri della Valcamonica? Il maestro di Paspardo ed altri artisti tra 6. e 5. sec. a.C.
Pagine: 357-373
Illustrazioni: p. 359: Fig. 1: Scansione cronologica delle figure di armati dello stile 4. di Valcamonica (età del Ferro) secondo De Marinis-Fossati. p. 363: Fig. 2: A) duellanti in stile Maestro di Paspardo sulla roccia 1 del Dos Sulif (foto A. Arcà); B) duellanti e figura incompleta in stile Maestro di Paspardo sulla roccia 15 di Vite, Paspardo (foto A.E. Fossati); C) duellanti schematici da Seradina (foto A.E. Fossati); D) scena di insegnamento o iniziazione, con piccoli duellanti e adulti (foto A.E. Fossati); E) disegno del bronzetto raffigurante un guerriero delle prime fasi dell’età del Ferro (da STARY 1981); F) guerriero in stile Maestro di Paspardo obliterato da picchettature (ril. A.E. Fossati, Le Orme dell’Uomo). p. 365: Fig. 5: A) bassorilievo di Cemmo (da POGGIANI KELLER 2009) e disegno del bassorilievo di Cemmo (ridis. da A. Fossati da foto in POGGIANI KELLER 2009); B) proposta di integrazione del disegno A. p. 367: Fig. 4: A) La figura solare della stele Cemmo 3 con gonnellino tradizionale. Stile 3. A3-inizi Bronzo Antico (ril. A. Fossati-R.C. De Marinis); B) figura di guerriero schematico con gonnellino tradizionale. Bronzo Finale (foto G. Marro, da Gravado No Tempo, per gentile concessione di M. Simões de Abreu); C) il rilievo di Bormio (SO) (foto Credito Italiano); D) la stele di Lerici (SP) (da GERVASINI-MAGGIANI 1996). p. 369: Fig. 5: A) lastra di Cividate (per gentile concessione di F. Porteri); B-C) rilievo della lastra di Cividate e possibile ricostruzione (a cura di A.E. Fossati); d) rilievo del cavallino di Bedolina (ril. di A.E. Fossati).


Autore: FREY Otto Hermann
Titolo: Betrachtungen über einigen späthallstattzeitliche Fibeln. [Osservazioni intorno ad alcune fibule tardo-hallstattiane].
Pagine: 375-377
Note: Trad. M. David Elbiali.


Autore: QUIRINO Tommaso
Titolo: Le case F1. e F2. di Forcello di Bagnolo San Vito (MN); analisi preliminare di due abitazioni etrusche di fine 4. secolo a. C..
Pagine: 379-390
Illustrazioni: p. 380: Fig. 1: Planimetria semplificata delle case F1. ed F2. (da rilievi di Casini, Cazzanelli, Degasperi, Longhi, Mangani, Quirino; rilievo digitale: Quirino). p. 381: Fig. 2: Panoramica in direzione est della metà settentrionale della casa F1., messa in luce dal 2003 al 2010. p. 382: Fig. 3: panoramica degli ambienti maggiori 11 e 12 e degli ambienti minori 10 e 13 della casa F1.; in primo piano il focolare dell’ambiente 12 ancora parzialmente coperto da mattoni di argilla. p. 383: Fig. 4: Panoramica dell’ambiente 13 della casa F1.; in basso a destra, le due file perpendicolari di buche di palo pertinenti a un probabile arredo. p. 384: Fig. 5: Travi lignee carbonizzate (ES 2394) rinvenute lungo il canale che delimita la casa F1. sul lato nord-occidentale, esternamente agli ambienti 14 e 7. p. 385: Fig. 6: Panoramica del limite nord-occidentale della casa F1.; sono visibili, sulla destra, il piano pavimentale dell’ambiente 12 e, sulla sinistra, l’esterno dell’abitazione. p. 387: Fig. 7: Panoramica della casa F2.. p. 388: Fig. 8: Rametti di corallo provenienti dal pavimento 3 della casa F2.. p. 389: Fig. 9: Coppa paleoveneta su alto piede, rinvenuta nell’ambiente 3 della casa F2..


Autore: WIEL MARIN Federica
Titolo: Ceramica attica: novità dal Forcello.
Pagine: 391-399
Illustrazioni: p. 392: Fig. 1: Cup-skyphos (inv. 163340-163342-164046), lato A. p. 393: Fig. 2: Cup-skyphos (inv. 163340-163342-164046), lato B. p. 394: Fig. 3: Cratere a colonette (inv. 163756), lato A e B. Fig. 4: Cratere a colonette (inv. 163756), lato A. p. 395: Fig. 5: Cratere a colonette (inv. 163756), lato A, dettaglio di Achille. Fig. 6: Cratere a colonette (inv. 163756), lato A, dettaglio di Troilo e due cavalli. p. 396: Fig. 7: Cratere a colonette (inv. 163756), lato A, dettaglio di Polissena. p. 397: Fig. 8: Cratere a colonette (inv. 163756), lato B. p. 398: Fig. 9: Cratere a colonette (inv. 163756), lato B, satiro e menade. Fig. 10: Cratere a colonette (inv. 163756), lato B, dettaglio di satiro. p. 399: Fig. 11: Cratere a colonette (inv. 163756), lato B, dettaglio di Dionisio.


Autore: DEL RI Lorenzo
Titolo: Una brocca metallica da Vadena in Alto Adige.
Pagine: 401-410
Illustrazioni: p. 402: Fig. 1: la brocca di Vadena. p. 403: Fig. 2: la brocca di Vadena, veduta posteriore. Fig. 3: la brocca di Vadena, veduta frontale. p. 404: Fig. 4: la brocca di Vadena, particolare del bordo. Fig. 5: la brocca di Vadena, particolare del fondo applicato a incastro. p. 405: Fig. 6: la brocca di Vadena (rid. 1:3; dis. Giovanna Fusi).


Autore: DILIBERTO Manuela, LEIARS Thierry
Titolo: Mobilità celtica. A proposito di una pedina da gioco centro italica trovata in Gallia.
Pagine: 411-425
Illustrazioni: p. 412: Fig. 1: Gettoni in vetro blu con decoro a spirale, Vieux-Poitiers (Nantré). p. 413: Fig. 2: Carta dei principali siti menzionati. 1) Mozé-sur-Louet, Chaloignes; 2) Naintré, Vieux-Poitiers; 3) Aulnat, La Grande Borne; 4)La Tène; 5) Dühren; 6) Adria; 7) Spina; 8) Arcevia, Montefortino; 9)Osimo, San Filippo; 10) Filottrano, Santa Paolina; 11) Moscano di fabriano; 12) Perugia; 13) Todi; 14) Asciano, Poggio Pinci; 15) Populonia, San Cerbone, 16) Aléria. p. 414: Fig. 3: Gettone in vetro blu con decoro a spirale, Chaloignes (Mozé-sur-Louet)(d’apr. LEVILLAYER 2006). p. 415: Fig. 4: Gettoni in vetro blu con decoro a spirale. p. 419: Fig. 5: Giochi da tavolo, gettoni e dadi di marmo, La Tène (cantone di Neuchâtel).


Autore: VITALI Daniele
Titolo: Arte lateniana e Celti d’Italia.
Pagine: 427-446
Illustrazioni: p. 429: Fig. 1: 1) Monte Bibele, tomba 126, il fodero decorato (da VITALI 2003, tav. 213); 2) Varenna, il fodero decorato e dettaglio (da RAPI 2010, p. 69, fig. 5:a-b). p. 431: Fig. 2: 1) Filottrano tomna 22., il fodero decorato (da RAPIN 2008, fig.3:D); 2) Casalecchio di Reno, tomba 53, il fodero (da ORTALLI 2008, fig. 10) e un dettaglio (da KRUTA-MANFREDI 1999, fig. 37); 2a) ricomposizione di massima del decoro (VITALI); A2a) tipo di rinceau à triscèles (da VERGER 1987, fig. 1); 3) Moscano di Fabriano, il fodero decorato (da RAPIN 2008, fig. 3:B); 4) Sanzeno, parte superiore di lamina di fodero decorata (da NOTHDURFTER 1979, p. 154, 1266); A1, B) tipi di rinceaux à triscèles (da VERGER 1987, fig. 1). p. 433: Fig. 3: Particolari della decorazione con motivi vegetali, antropomorfi e ornitomorfi sbalzati su lamine bronzee applicate alle calotte di elmi di ferro: 1) Monte Bibele t. 14 (VITALUI 2003, tav. 12:1); 2-3, 19) Monte Bibele t. 116 (VITALI 2003, tav. 191:36); 4) Monte Bibele t. 120 (VITALI 2003, tav. 199:1, 6); 5) Monterenzio, Vecchi, t. 1 (inedita); 6) Canova di Valbruna (KRUTA 1988, fig. 222); 7) aus Umbrien (Antke Helme, 1988, p. 515, Abb. k 103f); 8) Monte Bibele t. 120 (VITALI 2003, TAV. 199:1, 6); 11) Gottolengo, Cascina Lumaghina (RAMPINELLI 1966). p.435: Fig.4: Veduta laterale dell’elmo di Canova di Valbruna e dettaglio dell’applique temporale sinistra (da KRUTA 1988, fig. 222): Testa antropomorfa, mento, ampia bocca ricurva, naso triangolare, occhi globosi e sopracciglie enfatizzate, fronte triangolare, volute a esse imbricate a destra e a sinistra - corna? -, motivo floreale al centro del disco. p. 437: Fig. 5: Appliques di paraguance confrontabili tra loro 1) aus Umbrier; 2) Gottolengo, Loc. Cascina Lumaghina; 3-4) Zàvist. Applique temporale di calotta; 5) Zàvist; 6, 2) Gottolengo, Loc. Cascina Lumaghina. p. 439: Fig. 6: 1) Elmo di tipo celtico orientale (tipo Novo Mesto) dalla Sava presso Stara Gradiska: le due estremità della decorazione applicata sull’asse della calotta, a testa umana sbalzata sopra una coppia di borchie con triscele (MIHALYEVIC-DIZDAR 2007, fig.5-7); 2) particolari delle falere di Manerbio (Brescia); 3) Povegliano veronese, necropoli dell’Ortaia, tomba 37, particolare di un pendaglio d’argento (inedito, foto N.B. Fràbry).


Autore: GUŠTIN Mitja
Titolo: Carnium, (Kranj, Slovenia): insediamento dei Carni.
Pagine: 447-458
Illustrazioni: p. 449: Fig. 1: Distribuzione delle tribù preromane nel retroterra dell’alto Adriatico orientale nel 1. secolo a.C. (da ŠAŠEL, 1974). p. 451: Fig. 2: Pianta della città di Kranj degli inizi del 20. secolo, con l’indicazione delle zone di rinvenimento del materiale lateniano. In fotografia gli oggetti risalenti al periodo augusteo provenienti da una fossa presso la Ljubljanska cesta, scavata nel maggio 2011 sotto la guida di Rafko Urankar, PJP d.o.o. (per il torquis vedi GUŠTIN 2009, fotografia di Aleksandra Privšec, elaborazione grafica di Andrej Preložnik). p. 453: Fig. 3: Fibule rappresentative del periodo lateniano e tardo repubblicano da Carnium/Kranj (rid. 1:2, da STARE 1980; VALIČ 1983; HORTVART 1983; SAGADIN 2003).


Autore: CASINI Stefania, MOTTA Filippo
Titolo: Alcune iscrizioni preromane inedite da Milano.
Pagine: 459-469
Illustrazioni: p. 461: Fig. 1: Fondi di bicchieri con iscrizione 1) se e 2) pu da Milano, via Moneta, scavo 1986-87, us 1074 (disegni e foto S. Casini, tutto 1:1). p. 462: Fig. 2: Ciotola con iscrizione tuit da Milano, via Moneta, scavo 1990-91, us 456 (foto iscrizione 1:1; dis. rid. 1:3. Foto e dis. S. Casini). p. 463: Fig.3: Ciotola con iscrizione arki da Milano, via Moneta, scavo 1990-91, us 456 (foto iscrizione 1:1; dis. rid. 1:3. Foto e dis. S. Casini). p. 465: Fig. 4: Mortaio con iscrizione akplu da Milano, via Moneta, scavo 1990-91, us 70 (foto iscrizione 1:1; dis. rid. 1:3. Foto e dis. S. Casini). p. 466: Fig. 5: Fondo di ciotola con iscrizione kiluaretos da Milano, via Gorani, scavo 2010, (foto iscrizione 1:1; dis. rid. 1:3. Foto e dis. S. Casini). p. 467: Fig. 6: Fondo di olla con iscrizione iei da Milano, via Gorani, scavo 2010, (foto iscrizione 1:2; dis. rid. 1:3. Foto e dis. S. Casini).