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| Titolo: |
Casa Abitationis nostre. Archeologia dell’edilizia medioevale nelle province di Bergamo e Brescia. |
| Pagine: |
[3]-5 |
| Illustrazioni: |
P. 5: [Programma del seminario]. |
| Note: |
Atti del Seminario di studi, Brescia, 8 giugno 2009, a cura di Marco Sannazaro e Dario Gallina. |
| Autore: |
SANNAZARO Marco |
| Titolo: |
Casa abitationis nostre: un’introduzione. |
| Pagine: |
9-12 |
| Autore: |
BIANCHI Paolo |
| Titolo: |
Il Sebino e il Bresciano occidentale. Assetti politici e riflessi insediativi di un territorio di confine (sec. 12.-13.) |
| Pagine: |
13-45 |
| Autore: |
GALLINA Dario |
| Titolo: |
Tecniche costruttive e tipologie dell’architettura bassomedioevale nei paesi del Sebino bresciano e bergamasco. |
| Pagine: |
47-137 |
| Illustrazioni: |
p. 53: Fig. 1: Ome (BS), fraz. Martignago. A causa di ristrutturazioni recenti ma assai poco rispettose, il pilastro del portico tardomedioevale rimane oggi isolato e senza significato (foto A. Breda).
p. 55: Fig. 2: A) Cologno al Serio (BG), apparentemnte moderno sul fronte stradale l’edificio è l’esito della ristrutturazione di un complesso presumibilmente bassomedioevale; B) Ome (BS), fraz. Martignago, anche se la muratura e la porta sono conservate, la rimozione delle finiture antiche e l’applicazione di cemento industriale hanno stravolto l’aspetto dell’edificio (foto A. Breda); C) Zone (BS), un curioso esitodella divisione di un antico loggiato tra diversi proprietari: c’è chi conserva e chi restaura; D) Zandobbio (BG), in spregio del suo originario aspetto, l’edificio è stato prima scorticato degli intonaci storici, e poi artisticamente rimodulato con applicazioni dai bordi irregolari di cemento industriale. Il risultato è un edificio che non è mai esistito in questa forma.
p. 56: Fig. 3: Gaetano Panazza alla pieve di Pisogne (BS): uno storico dell’arte attivo non solo in bibliteca e in archivio.
p. 57: Fig. 4: Porte medioevali e quattrocentesche bergamasche secondo Luigi Angelini (da ANGELINI 1956).
p. 58: Fig. 5: Tipi di finestre dal 14. al 16. sec. nel territorio bergamasco secondo Luigi Angelini (da ANGELINI 1956).
p. 59: Fig. 6: Tipi di finestre dal 15. al 17. sec. nel territorio bergamasco secondo Luigi Angelini (da ANGELINI 1956).
p. 60: Fig. 7: Edolo (BS). Un edificio rurale durante la sua trasformazione in abitazione confortevole. Si noti la predisposizione di pietre aggettanti, qui e là, per trasmettere un (falso) aspetto antico, dopo che saà steso l’intonaco. Poichè rispettano le volumetrie dell’edificio antico, questi interventi distruttivi sono assai spesso autorizzati.
p. 61: Fig. 8: Disegno e rilievo schematico di due edifici rurali (Zone e Sulzano) secondo il metodo di studio della geografia antropica (da NANGERONI 1958).
p. 62: Fig. 9: La mancata contestualizzazione storica della cultura materiale ha condotto gli studiosi di geografia antropica ad esiti talvolta paradossali: qui un muro di ciottoli di fiume disposti a spina di pesce, come nella città di Troia (da NANGERONI 1958).
p. 63: Fig. 10: In alto: Brescia, chiesa di San Barnaba (fine 13. secolo). Fotoraddrizzamento di parte del perimetrale nord; in basso: Brescia, abside della chiesa di San Francesco (seconda metà del 13. secolo). Si nota in entrambi i casi una tessitura con grandi conci in pietra di modulo rettangolare poco allungato.
p. 65: Fig. 11: Gargnano (BS), A) San Francesco (fine 13. sec.). Parte della facciata, composta in conci regolarissimi di modulo quasi quadrato; B) chiostro di San Francesco. La malta dei giunti è stesa abbondantemente e poi stilata per mascherare l’irregolarità della lavorazione degli elementi in pietra; C) Rezzato (BS), campanile della Chiesa di San Giovanni Battista (1310). La malta è ormai quasi coprente quanto un intonaco, ma viene ancora incisa con le stilature secondo una pratica di cantiere ereditata dai secoli precedenti.
p. 66: FIg. 12: Malegno (BS), via Gallerie 1. Portale con data 1321 (da BERTOLINI-PANAZZA 1980).
p. 67: Fig. 13: Cividate Camuno (BS). Portale con data 1390. Fig. 14: Cividate Camuno (BS). Portale con data 1390 (particolare).
p. 68: Figg. 15-16: Brescia, cappella Taycini de Carsina (1299) presso la chiesa di San Giorgio.
p. 69: Fig. 17: Sirmione (BS), San Pietro in Mavinas. Laterizio iscritto con data 1320 presso la porta d’ingresso.
p. 70: Fig. 18: Erbusco (BS), fraz. Pedergnano, vicolo Chiuso. Successione di aperture: porta e finestra (b, d) sono state costruite dopo aver smontato quasi del tutto la ghiera (c) dell’arco del portone più antico (a). Fig. 19: Costa di Mezzate (BG), torre. La finestra superiore è in fase con la muratura (13. sec.), mentre quella inferiore (15. scc.) è realizzata in rottura.
p. 71: Fig. 20: Trescore Balneario (BG), fraz. Torre. Il profilo irregolare dell’edificio a sinistra, più antico, è pratica costruttiva comune: le pietre sporgenti (dette chiamate) dimostrano l’intenzione di realizzare edifici o lotti che si potessero agganciare all’edificio preesistente.
p. 72: Fig. 21: Bianzano (BG), una torre del 13. sec., della quale rimane buona parte dello spigolo (a) sopravvissuto alla demolizionee poi trasformata in abitazione (b) del 15. sec. sulla scorta della finestra (c) quadrangolare e strombata. Fig. 22: Gussago (BS), fraz. Sale, casa Caprioli. L’edificio del 13. secolo (a), quando gli fu addossato nel 15. secolo il corpo di fabbrica (b) fu aggiornato con l’inserimento delle finestre (d) ed (e).
p. 73: Fig. 23: Tavole cronotipologiche: A) elaborata per l’edilizia medioevale di Trescore Balneario (BG) (da ZONCA 1986); B) elaborata per l’edilizia medioevale di Brescia città (rielab. Da CORTELLETTI-CERVIGNI 2000).
p. 74: Fig. 24: La tavola cronotipologica edeta in Castra Bergomensia si limita a sintetizzare così le caratteristiche costruttive: A) sec. 10.-12.; B) sec. 13.-15.; C) sec. 13.-15 in pianura (da VINCENTI 2004).
p. 76: Fig. 25: Trescore Balneario (BG), fraz. Torre. La torre medioevale presenta aperture di diversa tipologia benchè apartenenti alla medesima fase costruttiva e ciò indica come sia sbagliato ritenere che le diverse forme di porte e finestre si avvicendino una dopo l’altra.
p. 77: Fig. 26: Trescore Balneario (BG), fraz. Torre. La torre medioevale presenta aperture di diversa tipèologia benchè appartenenti alla medesima fase costruttiva e ciò indica come sia sbagliato ritenere che le diverse forme di porte e finestre si avvicendino una dopo l’altra.
p. 79: Fig. 27: Erbusco (BS), schema ricostruttivo degli edifici medioevali del castrum. Si ipotizzano due diversi perimetri dell’area difesa dal fossato.
p. 80: Fig. 28: Erbusco (BS) nel catasto napoleonico.
p. 81: Fig. 29: Erbusco (BS). Vista sud dell’esterno del castrum, con indicazione delle sequenze costruttive degli edifici medioevali.
Fig. 30: Erbusco (BS) canonica. Particolare delle finiture della malta accuratamente stilata e accompagnata lungo i ciottoli, ad imitazione delle murature in pietra squadrata.
p. 82: Fig. 31: Erbusco (BS), canonica. Particolare delle finiture della malta accuratamente stilata e accompagnata lungo i ciottoli, ad imitazione delle murature in pietra squadrata.
p. 83: Fig. 32: Erbusco (BS). L’edificio 3, databile al 12.sec. per le caratteristiche della tessitura a conci rettangolari allungati e dell’apertura a pieno centro con ghiera realizzata in tre pezzi con facciate spianate e piedritti ben ammorsati con la muratura.
p. 84: Fig. 33: Erbusco (BS), edificio 4 del 15. secolo, erroneamente scrostato nel corso del restauro.
p. 85: Fig. 34: Tavola di confronto di finestre tipologicamente simili del 15. sec. A) Erbusco (BS), edificio 4; B) Gussago (BS), fraz. Sale, casa Caprioli; C) Gavardo (BS), casa Alberghini; D) Pertica Bassa (BS), fraz. Ono Degno.
p. 87: Fig. 35: Erbusco (BS). Vista di parte degli edifici del castrum e immagini dell’interno dell’edificio 8, dove si accerta l’addossamento degli edifici medesimi alla preesistente cortina muraria medioevale.
p. 88: Fig. 36: Erbusco (BS), edificio 14. Vista generale.
p. 89: Fig. 37: Erbusco (BS), edificio 14. Particolare della finestra medioevale.
Fig. 38: Erbusco (BS), edificio 15. La recente e incongrua ristrutturazione-sopraelevazione non ha del tutto cancellato le strutture medioevali in ciottoli stilati e cantonali in laterizi a denti di sega.
p. 90: Fig. 39: Ponti sul Mincio (MN). Particolare del cantonale di una delle torri del castello scaligero (fine 13. sec.).
p. 91: Fig. 40: Erbusco (BS), edificio 13. Nonostante le trasformazioni, è ancora evidente la base della torre medioevale mozzata.
p. 92: Fig. 41: Erbusco (BS), edificio 13. Una parte del fusto della torre abbattuta giace seminterrata nel giardino.
p. 93: Fig. 42: Ome (BS), fraz. Martignago. Anche edifici di aspetto rurale possono essere costruiti con materiale di grande pregio come la cosiddetta maiolica di Ome (foto A. Breda).
p. 94: Fig. 43: Iseo (BS), pieve di Sant’Andrea, particolare del campanile.
p. 95: Fig. 44: Rodengo Saiano (BS), fraz. Saiano, chiesa di S. Salvatore. Fotoraddrizzamento della muratura altomedievale rinvenuta nello scavo archeologico, con legante di malta povera e tessitura irregolare (da GALLINA 2002).
p. 96: Fig. 45: Erbusco (BS), fraz. Pedergnano, chiesa di S. Clemente. Particolare della muratura lungo il perimetrale nord.
p. 97: Fig. 46: Marone (BS), fraz. Vello, chiesa di Sant’Eufemia. Particolare del campanile.
Fig. 47: Credaro (BG), chiesa di San Giorgio. Particolare della muratura dell’abside (11. secolo).
p. 98: Fig. 48: Passirano (BS), fraz. Valenzano, chiesa di Sant’Alessandro. Particolare del campanile (12. secolo).
p. 99: Fig. 49: Cellatica (BS), edificio del 12. secolo in piazza San Giorgio.
p. 100: Fig. 50: Trescore Balneario (BG), fraz. Piazza. Si nota la grande regolarità della tessitura muraria, tipica dell’edilizia medioevale bergamasca.
p. 101: Fig. 51: Villongo (BG). Particolare dell’accurata lavorazione a nastrino degli spigoli delle torri.
Fig. 52: Bolgare (BG). Particolare dell’accurata lavorazione a nastrino degli spigoli delle torri.
Fig. 53: Adrara San Martino (BG), complesso di Sant’Alessandro in Canzanica. Porta lungo il lato nord della cosiddetta canonica (12. secolo).
Fig. 54: Brescia, edifici canonicali (12. secolo) presso San Giorgio.
p. 102: Fig. 55: Brescia, chiesa di San Giorgio (metà 12. secolo). Gli archi di parete mostrano alcuni accenni di bicromia ottenuta con diverse qualità di medolo.
p. 103: Fig. 56: Predore (BG), palazzo Mezzatorre. Qui la bicromia è realizzata lungo gli spigoli della torre. Fig. 57: Brescia, via Gabriele Rosa. La datazione al 13. sec. è data, oltre che dai portali con ghiera laterizia, dalla tipica lavorazione scabra delle superfici delle pietre.
p. 104: Fig. 58: Erbusco (BS), pieve di Santa Maria (fine 13. secolo). Particolare dell’abside, in cui risalta la grande perizia nella lavorazione e messa in opera degli elementi di pietra.
Fig. 59: Sale Marasino (BS), canonica. Particolare delle stilature della fase medioevale del 13. secolo.
p. 105: Fig. 60: Credaro (BG), edificio con ghiera del portale bicroma e decorata (13. secolo). Fig. 61: Credaro (BG), edificio con ghiera del portale bicroma e decorata (13. secolo), particolare. Fig. 62: Costa di Mezzate (BG), finestra della torre, i conci pentagoni, l’ampio nastrino e il bugnato così rifinito orientano la datazione al 13. secolo. Fig. 63: trescore Balneario (BG), fraz. Piazza. Portali nobili con leggero bugnato perfettamente lavorato, caratterizzano gli edifici che si affacciano sulla piazza centrale (fine 13.-inizio 14. secolo).
p. 106: Fig. 64: Trescore Balneario (BG), fraz. Piazza. Particolare del bugnato del portale di un edificio nella piazza.
p. 107: Fig. 65: Viadanica (BG), fraz. Giogo. Part. dell’apertura alla base della torre scarpata alla sommità del paese (13. secolo).
Fig. 66: Adro (BS), via Castello. Particolare della finitura di un edificio tardomedioevale (14. secolo), dove la malta conserva le stilature ma è ormai quasi trasformata in intonaco coprente.
p. 108: Fig. 67: Iseo (BS), Palazzo dell’Arsenale. Finestra a profilo ribassato, con ampio nastrino, e connessione irregolare tra ghiera e piedritti (fine 13.-14. secolo).
p. 109: Fig. 68: Paderno Franciacorta (BS), castello. L’uso dei laterizi di serie per comporre ghiera e bardellone sembra risalire al 14. sec., continuando nel secolo seguente. Fig. 69: Credaro (BG), fraz. Trebecco. Il profilo fortemente ribassato, l’uso dei laterizi normali e le ampie schiacciature della malta dei giunti concorrono a datare questi portali al 14. sec.
p. 110: Fig. 70: Lovere (BG), torre Alghisi. Finestra lungo il lato sud. La doppia ghiera laterizia con bardellone e la malta rifluente con stilature corsive datano l’apertura al 14. sec.
Fig. 71: Lovere (BG), portale archiacuto con ampio nastrino (14. secolo).
p. 111: Fig. 72: Gargnano (BS), chiostro di San Francesco (fine 13. secolo).
Fig. 73: Erbusco Brescia, fraz. Pedergnano, casa Tiberi-Mingotti (15. secolo).
p. 112: Fig. 74: Credaro (BG), fraz. Trebecco. Finestra polilobata di inoltrato 15. secolo.
p. 113: Fig. 75: Rodengo Saiano (BS), fraz. Delma, via S. Antonio, casa Ripamonti-Tocchini. La ghiera laterizia ribassata e il profilo irregolare dei piedritti datano la porta al 15. sec. Fig. 76: Iseo (BS), portale scaligero di ingresso al castello.
p. 114: Fig. 77: Darfo Boario Terme (BS), fraz. Montecchio, via Mazzini. Portale a stampella datato 1449.
p. 115: Fig. 78: Darfo Boario Terme (BS), fraz. Montecchio, via Mazzini. Portale a stampella datato 1449, particolare.
p. 116: Fig. 79: Darfo Boario Terme (BS), fraz. Erbanno, via San Gottardo. Portale a stampella datato 1406.
p. 117: Fig. 80: Darfo Boario Terme (BS), fraz. Erbanno, via San Gottardo. Portale a stampella datato 1406, particolare.
p. 118: Fig. 81: Cividate Camuno (BS), portale a stampella datato 1463.
FIg. 82: Cividate Camuno (BS), portale a stampella datato 1463, particolare.
p. 119: Fig. 83: Credaro (BG), chiesa di San Giorgio. Portale datato 1452.
Fig. 84: Credaro (BG), chiesa di San Giorgio. Portale datato 1452.
p. 120: Fig. 85: Capriolo (BS), via Vittorio Emanuele 2. Portale datato 1461.
p. 121: Fig. 86: Capriolo (BS), via Vittorio Emanuele 2. Portale datato 1461, particolare.
p. 122: Fig. 87: Solto Collina (BG), fraz. Castello. Portale datato 1430.
Fig. 88: Solto Collina (BG), fraz. Castello. Portale datato 1430, particolare.
p. 123: Fig. 89: Provaglio d’Iseo (BS), fraz. Gresine. Apertura di carico al primo piano di un probabile fienile, databile al 15. sec.
Fig. 90: Paderno Franciacorta (BS), via Mazzini. Finestra del 15. secolo. Fig. 91: Paderno Franciacorta (BS), fraz. Pedergnano, via Marconi. Finestra rettangolare strombata del tardo 15. sec.
p. 124: Fig. 92: Adrara San Martino (BG), complesso di Sant’Alessandro in Canzanica. Apertura del 12. secolo con architrave triangolare lungo il lato sud della cosiddetta canonica.
Fig. 93: Gorlago (BG). Portale ibrido tra architrave monolitica e arco. E’ possibile interpretarlo come una fase di transizione del gusto tra i due tipi, o come il mantenimento della soluzione tradizionale
del pezzo unico, non essendo ancora sicuri di potersi affidare alle proprietà statiche di un arco.
Fig. 94: Bergamo, Torre di Adalberto. Il concio in chiave è sì pentagonale, ma la geometria complessiva dell’arco ricorda quella delle architravi triangolari.
Fig. 95: Gorlago (BG). Finestrina con architrave triangolare nella fase presumibilmente del 15. di un edificio più antico.
p. 125: Fig. 96: Trescore Balneario (BG), fraz. Novale. Finestrina con architrave triangolare in una torre del 12.-13. secolo.
Fig. 97: Brescia, vicolo San Clemente. Edificio dell’11. secolo con architrave triangolare.
Fig. 98: Capodiponte (BS), chiesa di San Salvatore. Uno strano caso di iperprotezione dell’architrave triangolare grazie ad un sovrastante arco di scarico (foto A. Breda).
Fig. 99: Brescia, San Zenone de Arcu.
p. 126: Fig. 100: Cividate Camuno (BS), finestrella della fase del 13. secolo lungo il prospetto sud della torre.
Fig. 101: Brescia, vicolo delle Galline. Finestra con architrave trapezoidale.
Fig. 102: Grumello del Monte (BG). Apertura rettangolare e strombata tipica del medioevo bergamasco e apparentemente assente nel Bresciano.
Fig. 103: Trescore Balneario (BG), fraz. Torre. Apertura lungo lato nord della torre (12. secolo).
p. 127: Brembate (BG), fraz. Grignano, chiesa dei Santi Fermo e Rustico. Particolari degli archetti dell’abside.
Fig. 105: Filago (BG), fraz. Marne, chiesa di San Bartolomeo. Particolare degli archetti dell’abside.
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| Autore: |
VALSECCHI Angelo |
| Titolo: |
Archeologia urbana in Iseo. |
| Pagine: |
139-165 |
| Illustrazioni: |
p. 140: Fig. 1: Veduta di Iseo. Il centro storico, che si apre a ventaglio sul lago, appare ben distinto dalle moderne urbanizzazioni.
p. 141: Fig. 2: Muratura altomedievale nei pressi della chiesa della Madonna della Neve.
p. 142: Fig. 3: Immagine d’epoca del castello e della Madonna della Neve (Sorta nel 1665 sui resti della chiesa di Santo Stefano).
Fig. 4: Ritrovamento della necropoli altomedioevale in località Breda (1981).
p. 143: Fig. 5: Veduta del castello.
p. 144: Fig. 6: I lati M e E del castello prima della realizzazione del condominio su via Mirolte.
p. 145: Fig. 7: Il prospetto E.
p. 146: Fig. 8: La porta di ingresso al castello dal paese.
p. 147: Fig. 9: Cortile interno del castello, la struttura porticata e loggiata del convento dei frati cappuccini.
p. 148: Fig. 10: Le mura medioevali nei pressi del castello.
p. 149: Fig. 11: Cortina delle mura presso il campo sportivo dell’oratorio.
Fig. 12: La torre del Sambuco con l’inserimento della porta di età scaligera.
p. 150: Fig. 13: Il cuore di Iseo, piazza del Mercato, ora piazza Garibaldi, con l’ottocentesco Palazzo Vantini, sulla sinistra l’area dell’antico porto.
p. 151: Fig. 14: veduta dell’area sacra della pieve iseana di Sant’Andrea.
p. 152: Fig. 15: Planimetria dell’area sacra con riportati gli edifici medioevali, a tratteggio il perimetro attuale.
p. 153: Fig. 16: Fotopiano del paramento murario antistante la chiesa di S. Silvestro.
p. 154: Fig. 17: Chiesa di S. Silvestro: l’abside romanica e la sopraelevazione settecentesca.
p. 155: Fig. 18: Fotopiano del prospetto settentrionale di S. Silvestro.
p. 156: Fig. 19: Fotopiano del mausoleo di Giacomo Oldofredi (1325).
Fig. 20: Sant’Andrea, interno del campanile a livello del primo piano.
p. 157: Fig. 21: portale con architrave litico in vicolo della Malinconia.
Fig. 22: porta con architrave litico a estradosso triangolare in vicolo Millefiori.
p. 158: Fig. 23: Grandi aperture rettangolari in vicolo Rustico.
p. 159: Fig. 24: Frammento di portale con ghiera in cotto in vicolo Borni.
p. 160: fig. 25: Portale di Vicolo Giardino.
Fig. 26: Prospetto su via Sombrico del palazzo dell’Arsenale.
p. 161: Fig. 27: Tavola periodizzata dei portali medioevali di Iseo.
p. 162: Fig. 28: Tavola periodizzata dei portali medioevali di Iseo.
p. 163: Fig. 29: Tavola periodizzata dei portali medioevali di Iseo. |
| Autore: |
MATTEONI Federica |
| Titolo: |
Lo sviluppo urbanistico del borgo di Riva di Solto attraverso lo studio dell’edilizia medioevale. |
| Pagine: |
167-179 |
| Illustrazioni: |
p. 168: Fig. 1: Prospetto orientale della torre all’estremità orientale del borgo (foto F. Matteoni).
p. 169: Fig. 2: Via del porto 106, ultimo edificio medioevale conservato all’estremità occidentale del borgo: è una delle strutture di più difficile lettura dell’abitato, poicheè le modifiche apportate al paramento murario impediscono di contestualizzarlo cronologicamente (foto F. Matteoni). |
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