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Testata: LA RIVISTA DI BERGAMO
 
LA RIVISTA DI BERGAMO. RIVISTA TRIMESTRALE D’ARTE, DI CULTURA E D’IMMAGINE.
 | Numero: 66  | Serie: N. S.  | Data: apr.-giu. 2011
 
 
Autore: NORIS Fernando
Titolo: Fra’ Galgario e il segreto della lacca.
Pagine: 9-10
Illustrazioni: p. 9: Fra’ Galgario, particolare del ritratto del conte Giovan Battista Vailetti, 1720 ca., olio su tela, cm 226x137, Venezia, Gallerie dell’Accademia.


Autore: COMINELLI Claudio
Titolo: Arte, impresa e erritorio: un connubio possibile?
Pagine: 14-15


Autore: MAZZOLENI Barbara
Titolo: Arte, scienza, moda, musica e didattica: le ragioni di una mostra aperta.
Pagine: 16-18


Titolo: Profilo biografico di Fra’ Galgario.
Pagine: 19


Autore: BENSI Paolo
Titolo: Un certo impasto de’ colori attivo: le lacche rosse nella tecnica di Frà Galgario.
Pagine: 20-24
Illustrazioni: p. 20: Fig. 1 - Sebastiano Ricci, Papa Gregorio Magno, con San Gerolamo, intercede presso la Vergine col Bambino per le anime del Purgatorio, olio su tela, cm 295x238, Bergamo, chiesa di Sant’Alessandro della Croce. p. 21: Fig. 2 - Gianbattista Tiopolo, San Giuseppe col Bambino, olio su tela, cm 143x126, Bergamo, chiesa di San Salvatore (Archivio Fotografico della Diocesi di Bergamo). p. 22: Insegna dell’Arte e di Tintori, Venezia, Museo Correr, 1730 (Da Il colore dei pittori veneziani tra il 1480 e il 1580, di L. Lazzarini, in Studi veneziani, supplemento n. 5 al Bollettino d’arte, 1983).


Autore: LALLI Carlo Galliano, CAGNINI Andrea, ANDRASH Darya, INNOCENTI Federica
Titolo: Le lacche di Fra’ Galgario alla luce delle indagini scientifiche.
Pagine: 25-31
Illustrazioni: p. 26: Fig. 1 - Ritratto dell’imperatore Vitellio: blu del nastro che serra le foglie di alloro, immagine al microscopio ottico, luce visibile e UV, 20x. Mestica brunastra e base di Terre, Ocre e Nero di Carbone in Bianco di Piombo. Stesura pittorica blu a base di Oltremare ed Indaco. p. 27: Fig. 2 - Ritratto dell’imperatore Vitellio: verde dalla corona di alloro, immagine al microscopio ottico, luce visibile e Uv 20x. Mestica brunastra e base di terre, Ocre e poco Nero di Carbone e poco Bianco di Piombo. Stesura pittorica verde-brunastra a base di Terra Verde, Vermiglione e poco Bianco di Piombo. Stesura pittorica verde a base di terra Verde, poco Giallo di Stagno e Piombo, rare scagliette di vetro ed una lacca gialla presumibilmente Arzica. p. 28: Ritratto di gentiluomo di casa Marenzi: Fig. 3 - Giallo dalla decorazione della manica destra, immagine a spettro SEM-EDS in cui si evidenzia la presenza del Giallo di Napoli e del Giallo di Stagno e Piombo. Fig. 4 - Giallo dalla decorazione della manica destra, immagine a spettro SEM-EDS in cui si evidenzia la presenza del mordente della lacca gialla, provabile Arzica. p. 29: Fig. 5 - Ritratto di gentiluomo di casa Marenzi: giallo dalla decorazione della manica destra, immagine al microscopio ottico, luce visibile e UV, 20x. Sottile strato pittorico di tonalità giallastra a base di Bianco di Piombo, Ocra gialla, qualche raro grano di Lacca Carminio e poche lacche bruciate. Spesso strato pittorico a base di Bianco di Piombo, Giallo di Stagno e Piombo, Giallo di Napoli, rarissimi grani di una lacca gialla (probabile Arzica) e qualche raro grano di lacca bruciata, spessore 100-300 nanom. Sottile velatura a base di Terre, Ocre e poco Bianco di Piombo, spessore 5 nanom. Fig.6 - Ritratto del conte Secco Suardo col servo: Rosso dal bordo inferiore della veste del conte, immagine al microscopio ottico, luce visibile e UV, 20x. Mestica a base di Terre, Ocre e poco Nero di Carbone. Spessa stesura pittorica rosso violacea a base di Lacca Carminio, Minio, poco Bianco di Piombo, pochissimo nero di Carbone, qualche raro grano di Litargirio e rarissime scagliette di vetro, stesa in tre stesure successive cariando i rapporti tra i pigmenti, spessore totale 160-240 nanom. Sottilisima velatura a base di Azzurrite presente solo su parte del frammento. p. 30: Fig. 8 - Ritratto dell’avvocato Giacomo Bettami de’Bazini: lacca rosso-violacea della tovaglia, immagine al microscopio ottico, luce visibile e UV, 20x. Residuo di adesivo di natura proteica. Mestica bruno verdastra a base di Terre, Ocre, rari grani di Giallo di Napoli e qualche rarissimo grano di Vermiglione in abbondante legante di natura oleosa, circa 120 nanom di spessore. Campitura cromatica su base giallastra costituita da Terre, Ocre e Dolomite circa 25 nanom di spessore. Stesura pittorica rossa, a base di Lacca Carminio e rari Grani di Bianco di Piombo circa 5 nanom di spessore. Stesura pittorica rossa finale a base di Lacca Carminio e rari grani di Bianco di Piombo, circa 20nanom di spessore, vernice finale. Fig. 9 - Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti: blu dallo scialle, immagine e spettro SEM-EDS in cui si evidenzia la presenza del mordente della lacca blu, probabile Guado o Campeggio. p. 31: Fig. 10 - Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti: blu dallo scialle, immagine al microscopio ottico, luce visibile e UV, 20x. Adesivo di natura proteica. Mestica brunastra, a base di Terre, Ocre, Nero d’ossa e poco Bianco di Piombo in Gesso, spessore 20-100 nanom. Sottile campitura cromatica brunastra, a base di Terre e Ocre in Nero d’ossa, spessore di 10 nanom circa. Stesura pittorica blu, a base di una lacca blu (Guado o Campeggio) in abbondante Bianco di Piombo e Nero d’ossa, spessore 20-80 nanom circa. Nuova stesura pittorica blu, del tutto identica alla precedente per quanto concerne la composizione, spessore 20-50 nanom circa. Sottilissima stesura azzurra, a base di Oltremare naturale, spessore 5 nanom circa. Seguono almeno 2 stesura di vernice.


Autore: PACHA Amalia
Titolo: Tre dipinti di Fra’Galgario (e bottega) e un enigma svelato.
Pagine: 32-37
Illustrazioni: p. 32: Fig. 1 - Fra’Galgario Bergamo(1655-1743), Ritratto di musicista con allievo (Allegoria dell’udito), 1720-1725 circa, olio su tela, cm 66x125, Bergamo, Ospedali Riuniti. p. 33: Fig. 2 – Il dipinto prima del restauro. p. 35: Fig. 3 - Fra’Galgario e ignoto collaboratore (Paolo Maria Borromino?), Ritratto di sacerdote e ragazzi con mele (Allegoria del gusto), 1720-1725 circa, olio su tela, cm 66x125, Bergamo, Ospedali Riuniti. p. 35: Fig. 4 – Il dipinto prima del restauro. p. 36: fig. 5: Fra’Galgario e bottega, Ritratto di domestica con due fanciulle (Allegoria del tatto e dell’olfatto), 1720-1725 circa, olio su tela, cm 66x125, Bergamo, Ospedali Riuniti.


Autore: POLDI Gianluca
Titolo: Per la tavolozza di Fra’ Galgario. Il contributo delle analisi scientifiche non invasive.
Pagine: 38-49
Illustrazioni: p. 38: Fig. 1 - Fra’ Galgario, Ritratto di Giovanni Francesco Albani, olio su tela, cm 114x93 (inv. 1546), Milano, Museo Poldi Pezzoli, dettaglio. p. 39: Fig. 2 - Dettaglio della figura precedente in infrarosso falso colore. p. 40: Fig. 3 - Fra’ Galgario, Ritratto di giovane (L’Allegrezza) olio su tela, cm 112x89 (inv. 3532), Milano, Museo Poldi Pezzoli. p. [41]: A sinistra: Fig. 4 e 5 - Fra’ Galgario, Ritratto di giovane (L’Allegrezza) Milano, Museo Poldi Pezzoli, dettagli in infrarosso falso colore (sopra) e in riflettografia in infrarosso (sotto). A destra, in alto: Fig. 6 - Fra’ Galgario, Ritratto di giovane, olio su tela, cm 100x80 (inv. d.t. 718), Milano, Museo Poldi Pezzoli; in basso: Fig. 7 - Il dipinto precedente in riflettologia infrarossa. p. 42: Fig. 8 - Fra’ Galgario, Ritratto di gentiluomo, olio su tela, cm 100x90 (inv. 1545), Milano, Museo Poldi Pezzoli. p. 43. In alto: Fig.9 - Spettri di riflettanza di alcune cromie azzurre del dipinto in figura precedente. Si riconoscono il lapislazzuli (curva 47) e l’indaco (curva 49), così come le loro mescolanze (curve a tratteggio); in basso: Fig. 10 - Spettri di riflettanza di alcune cromie rosse e rosa dei dipinti descritti, identificabili come lacca carminio. Nella curva 98 si nota l’effetto combinato di lacca carminio e indaco. p. 45: Fig. 11 - Fra’ Galgario, Ritratto di cavaliere dell’ordine constantiniano, olio su tela, cm 109x87, (inv. 1547), Milano, Museo Poldi Pezzoli. p. 44: Figg. 12 e 13 - Dettaglio del dipinto di fig. 11 in luce diffusa e in infrarosso falso colore. p. 46-47: Figg. 14 e 15 - Fra’ Galgario, Ritratto di musicista con allievo, olio su tela, cm 66x125, Bergamo, Ospedali Riuniti, dettaglio e rifflettologia in infrarosso. p. 48-49: Figg. 16 e 17 - Fra’ Galgario e bottega, Ritratto di domestica con due fanciulle, olio su tela, cm 66x125, Bergamo, Ospedali Riuniti, riflettologia in infrarosso e dettaglio.


Titolo: Le opere in mostra.
Pagine: [50]-59
Illustrazioni: p. 51: Fra’ Galgario, Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti, 1725 circa, olio su tela, cm 146x110, Accademia Carrara, Deposito Ospedali Riuniti di Bergamo. p. 52: Fra’ Galgario, Ritratto del conte Giovanni Secco Suardo col servo, 1720-22, olio su tela, cm 125x111, Bergamo, Accademia Carrara. p. 53: Fra’ Galgario, Ritratto del conte Filippo Marenzi, 1730 ca., olio su tela, cm 117x91, Bergamo, Accademia Carrara. p. 54: Fra’ Galgario, Autoritratto, 1732, olio su tela, cm 73x58, Bergamo, Accademia Carrara. p. [55]: Fra’ Galgario, Ritratto del conte Giovan Battista Vailetti, 1720 ca., olio su tela, cm 226x137, Venezia, Gallerie dell’Accademia. p. 56: Fra’ Galgario, Ritratto di giovane, olio su tela, cm 59x46, Raccolta privata. Il dipinto rappresenta per la mostra una significativa riscoperta. L’opera, infatti, è del tutto sconosciuta in Italia ed è apparsa l’ultima volta ad Amburgo nel 1928. L’impostazione del dipinto è fortemente allusiva ed è curioso notare come il fanciullo tenga nell mano destra un frutto che si può identificare con un cedro ancora acerbo, probabilmente in riferimento alla giovane età dell’effigiato. Senza dimenticare che l’albero di cedro è un simbolo di immortalità e incorruttibilità e che il frutto nel Medioevo veniva utilizzato nelle formule magiche. p. [57]: Fra’ Galgario, Ritratto di musicista con allievo (Allegoria dell’udito); Fra’ Galgario e ignoto collaboratore (Paolo Maria Bonomino?), Ritratto di sacerdote e ragazzi con mele (Allegoria del gusto); Fra’ Galgario e bottega, Ritratto di domestica con due fanciulle (Allegoria del tatto e dell’olfatto), 1720-25 circa, olio su tela, cm 66x125, tre dipinti in pandant, Bergamo, Ospedali Riuniti. p. [58]: Fra’ Galgario, Ritratto di Claudia Erba Odescalchi Visconti, 1730-35, olio su tela, cm 223x137, Robilant+Voena, London -Milano. p. 59: Ignoto pittore bergamasco, Ritratto di nobildonna, 1730 ca.,olio su tela, cm 96x71,5, Clusone, MAT - Museo Arte Tempo. Ignoto pittore bergamasco, Ritratto di giovane nobildonna, 1730 ca., olio su tela, cm 96x71,5, Clusone, MAT - Museo Arte Tempo.


Autore: CIVAI Alessandra
Titolo: Cremisi, scarlatto, morello, celeste. Seduzioni cromatiche in alcuni tessuti fra Sei e Settecento.
Pagine: [60]-65
Illustrazioni: p. [60]: Anonimo scultore di età neoclassica, Manichino per la Scuola di Belle Arti, legno di tiglio e noce con parziale policromia e con inserti sucessivi, 1800-10 ca., Bergamo, Accademia Carrara. p. 62: Fig. 1 - Venezia o Lione, ultimo quarto secolo 17., Pianeta, damasco di Tour broccato in oro filato e in oro riccio, cm 113x75. Gandino, Museo della Basilica (inv. n. 2503). p. 63: Fig. 2 - Italia, fine sec. 17 - inizio sec. 18., Pianeta, damasco broccato, cm 104x70, Gandino, Basilica di S. Maria Assunta (inv. n. 1126). Fig. 3 - Lione, 1705-10, Pianeta, damasco broccato, cm 106x70, Gandino, Basilica di S. Maria Assunta (inv. n. 1130). p. 64: Fig. 4 - Italia o Francia (?), primo quarto sec. 18., frammento tessile, raso liseré broccato, Gandino, Basilica di S. Maria Assunta (inv. n. 1218). p. 65: Fig. 5 - Italia, 1690-1700, Tunicella, damasco broccato in seta, oro e argento filato e riccio, Gandino, Basilica di S. Maria Assunta (inv. n. 5774).
Note: Fotografie dell’Archivio fotografico della Diocesi di Bergamo.


Autore: D’ATTOMA Barbara
Titolo: Insomma io vi adornerò di tutte quelle stravaganze che per sè stesse sono ridicole, ma che paiono belle, perchè sono alla moda. (Carlo Goldoni, Rosaura nella Donna di garbo, 1750, atto 1., scena 4.). I principi ed i nobili italiani non sono convinti di vestir bene se non hanno ordinato le loro stoffe a Parigi, a Lione o a Tours (J. Savary Des Bruslons, Dictionaire du commerce, 18. secolo).
Pagine: 66-74
Illustrazioni: p. 66: Fig 1 - J.A. Watteau, L’insegna di Gersaint, particolare, 1720 ca., Berlino, Charlottenburg Palace. p. 67: Fig. 2 - Le Clerc, Robe de chambre, gravé par Patas, da Galerie des Modes et des Costumes, 1780. (Da R. Orsi Landini, L’abito per il corpo e il corpo per l’abito. Islam e Occidente a confronto, Catalogo della mostra di Firenze, Artificio, Firenze, 1998, f. 22, p. 37). p. 68: Fig. 3 - Tessuto bizarre, Francia o Italia, 1700-05, Riggisberg, Abegg-Stiftung. p. 69: Fig. 4 - Pianeta confezionata con tessuto bizarre, Italia, 1708-10, Castiglione delle Stiviere, Santuario di S. Luigi Gonzaga. (Da H.C. Ackermann, Seidengewebe des 18 Jahrhunderts I. Bizarre Seiden,Catalogo della mostra, Riggisberg, Abegg-Stiftung, Riggisberg 2003, n. 60 p. 131 e n. 64 p. 138). p. [70]: Fig. 5 - Pierre Gobert, Ritratto presunto di Madamoiselle de Nantes in costume da ballo, 1705 ca., Parigi, Museé Carnevalet. p. 71: Fig. 6 - Alexis Simon Belle, Ritratto di Madamoiselle de Béthsy e suo fratello, 1710 ca., Versailler, Chateaux de Versailles. (Da Seta, potere e glamour. Tessuti e abiti dal Rinascimento al 20. secolo, a cura di L. Orsi Landini, catalogo della mostra a Caraglio, s.p. e p. 72, Silvana Editoriale, Milano 2006)). p. [72]: Fig. 7 - Artista tedesco, Giannizzero, disegno acquerellato, seconda metà del 16. sec.. p. 73: Fig. 8 - I.D.de St Jean, Officier du Roy, incisione, 1685 ca. (Da R. Orsi Landini, L’abito per il corpo e il corpo per l’abito. Islam e Occidente a confronto, Catalogo della mostra, Firenze, f. 5, p. 17 e f. 11, p. 24, Artificio, Firenze, 1998).


Titolo: Fra’ Galgario: Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti, particolare, 1725 ca., olio su tela, cm 146x110, Accademia Carrara, Deposito Ospedali Riuniti di Bergamo.
Pagine: copertina