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Testata: LA RIVISTA DI BERGAMO
 
LA RIVISTA DI BERGAMO. RIVISTA TRIMESTRALE D’ARTE, DI CULTURA E D’IMMAGINE.
 | Numero: 53  | Serie: N. S.  | Data: gen.-mar. 2008
 
 
Titolo: Per filo e per segni : Innovazione e creatività nell’industria tessile a Bergamo tra 19. e 21. secolo.
Pagine: [9]-124
Note: Monografia. Numero speciale, Guida alla mostra Per filo e per segni.


Autore: NORIS Fernando
Titolo: Il filo conduttore della storia.
Pagine: 11-12
Illustrazioni: p. 11: Operaie al lavoro in uno stabilimento della Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler).


Autore: GELFI Mauro
Titolo: Gli esordi dell’industria cotoniera a Bergamo.
Pagine: 16-24
Illustrazioni: p. 16: illustrazione [Diagrammi della distribuzione sul territorio dei fusi per la filatura e dei telai meccanici nel 1896]. p. [17]: A destra: Un operaio al lavoro negli stabilimenti Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. [18-19]: A sinistra: La ferrovia Bergamo-Como e la strada d’ingresso alla ditta Legler, 1905 circa (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini); sotto: un’operaia della Legler al lavoro (Archivio fotografico Famiglia Legler). In basso: La ditta Honegger ad Albino nel secondo dopoguerra (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini). p. 20: Distribuzione di polenta ai poveri in città, fine 19. secolo (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini). p. 21: Una cartolina raffigurante la ditta Zopfi, 1902 (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini). p. 22-23: In queste pagine: Stabilimenti della Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler).


Autore: PIRASTU Alessandro
Titolo: Per una periodizzazione del declino dell’industria serica nella provincia di Bergamo.
Pagine: 26-32
Illustrazioni: p. 26-27: A sinistra: Filanda di Brignano d’Adda della società Boutet Frères & C. (Foto Domenico Lucchetti). A destra: In primo piano un gelseto costeggiato da una roggia. sullo sfondo è riconoscibile il quartiere di Loreto, nella zona dove oggi sorge il complesso Triangolo (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini). p. 28-29: Foto tessera collettiva eseguita da Battista Mazzoleni. Le giovani donne ritratte erano operaie di una filanda di S. Omobono (Museo Storico di Bergamo - Archivio fotografico Sestini). p. 29: Tab 1 - Commercio mondiale di seta (quantità in quintali) Fonte: rielaborazione dati tratti da G. Federico, Il filo d’oro, Venezia 1994, pp. 446-447. p. 29: Tab. 2 - Produzione bozzoli: prime dieci province, medie degli anni 1900-1904. Fonte: rielaborazione dati da Statistiche dell’Associazione dell’Industria e del Commercio delle sete in Italia. p. 30-31: In alto, da sinistra: giovani operaie intente nel lavoro della trattatura della seta in una foto scattata nel padiglione della seta all’Esposizione Internazionale di Milano del 1906; il salone delle Seterie di Como; la filatura nel Novecento (Foto Domenico Lucchetti). p. 31: Tab. 3 Filande chiuse tra l’inizio della guerra e la fine del 1919. Fonte: Rielaborazione dati dalla Relazione sull’andamento delle industrie e dei commerci della Provincia di Bergamo, 1915-1919. p. 32: L’industria serica a Bergamo. Fonte: Rielaborazione dati tratti da M. Vasta, Un secolo di Industria (1881-1981), Appendice statistica.


Autore: PIRASTU Alessandro
Titolo: Giovanni Ambiveri.
Pagine: 33-38
Illustrazioni: p. 33-34: Nella pagina precedente: Luigi Brignoli, Ritratto di Giovanni Ambiveri, olio su tela, cm 108x133, collezione privata. Nel ritratto della famiglia Ambiveri eseguito da Giovanni Pezzotta nel 1903, sono rappresentati, partendo da sinistra: Rina Ambiveri, Elisabetta Radici, Chiara Radici, Elia Radici, Gianroberto, Enrichetta, Clotilde, Betty, Marta e Giovanni Ambiveri, olio su tela, cm 106x256, Seriate (Bergamo), collezione privata (Foto Eugenio Bucherato). p. 36-37: Mappa del catasto con evidenziate in rosso le propietà della famiglia Ambiveri. A destra: Sono frequenti nel corso dell’Ottocento le pubblicazioni di divulgazione scientifica inerenti la bachicoltura e l’industria serica, utile mezzo per diffondere tra i contadini metodi più razionali di lavoro. Anche Giovanni Ambiveri pubblicò nel 1902 un piccolo manuale dal titolo Istruzioni per i bigattini addetti agli stabilimenti bacologici.


Autore: MARCHETTI Roberta
Titolo: Bergamaschi alla ricerca di nuovi mercati : le Esposizioni.
Pagine: 39-45
Illustrazioni: p. 39: Biglietto d’ingresso all’Esposizione Internazionale del Sempione del 1906, Civica Biblioteca Angelo Mai di Bergamo (Foto Damiano Lucchetti). p. 40-[41]: Leopoldo Merlicovitz, manifesto per l’Esposizione Internazionale del Sempione del 1906. (Da L’Italia Manifesta. Il volo dell’Italia attraverso i manifesti, Raccolta Alessandro Bellenda, Grafica & Arte). In basso: manifesto per l’Esposizione Nazionale di Milano del 1861 (Civico Archivio Fotografico, Milano). Nella pagina seguente: Milano, Esposizione industriale italiana del 1881, i giardini e il parco (in alto); un padiglione vuoto in basso (Civico Archivio Fotografico, Milano). p. 42-43: Milano, Esposizione industriale italiana del 1881, Il lavoro della seta, Le brianzoline nella galleria del lavoro, (Civico Archivio Fotografico, Milano). In alto: Scuola bergamasca dell’Ottocento, Ritratto del Commendator Enrico Luigi Fuzier, olio su tela, cm 65x53, Bergamo, Camera di Commercio (Archivio Bolis Edizioni). A destra: all’Esposizione Internazionale del Sempione del 1906, Galleria dei tessuti (Civico Archivio Fotografico, Milano). p. 44-45: Milano, Esposizione industriale italiana del 1881: la Galleria del lavoro e della seta e accanto uno dei padigloni (a destra) (Civico Archivio Fotografico, Milano). p. 45: Milano, Esposizione industriale italiana del 1881: la Galleria delle macchine(Civico Archivio Fotografico, Milano).


Autore: BORTOLOTTI Adriana
Titolo: Un italiano in Cina.
Pagine: 46-50
Illustrazioni: p. 46-47: Shanghai, Nanjing road nella concessione inglese. A destra: Giovan Battista Franzini e la figlia. p. 48: Il negozio di prodotti italiani aperto da Franzini a Shanghai (1895-1900). p. 49: Sopra: dirigenti lombardi di una filanda di Shanghai con i famigliari; sotto: un dirigente milanese nel locale per l’ammasso dei bozzoli all’interno di una filanda di Shanghai. p. 50: Una giovane donna dai piccoli piedi.


Autore: PIZZORNI J.Geoffrey
Titolo: Il credito al servizio delle imprese.
Pagine: 52-61
Illustrazioni: p. 52-[53]: A sinistra: Nicolò Rezzara, relatore del progetto di istituzione del Piccolo Credito Bergamasco (Credito Bergamasco). A destra: Cesare Tallone, Ritratto di Ercole Piccinelli, olio su tela, cm 135x90, Bergamo, Camera di Commercio (Archivio Edizioni Bolis). Piccinelli fu presidente della Camera di Commercio di Bergamo dal 1865 al 1884. p. 54: A sinistra: Stanislao Medolago Albani, Presidente dell’Unione delle Società Operaie Cattoliche Bergamasche, promotrice del Piccolo Credito Bergamasco (Credito Bergamasco). A destra: Giuseppe Terni, Predidente del Piccolo Credito Bergamasco dal 1891 al 1893 (Credito Bergamasco). p. [55]: A sinistra: Cesare Ginuolliac, Presidente della Banca Mutua Popolare di Bergamo dal 1869 al 1879. A destra, dall’alto: Cesare Tallone, Ritratto del Cavalier Stefano Berizzi, olio su tela, cm 85x70, Bergamo, Camera di Commercio. Fu presidente dal 1850 al 1892 e fondatore della scuola Esperia; Luigi Brignoli, Ritratto di Giovanni Albini, olio su tela, cm 85x70, Bergamo, Camera di Commercio. fu presidente dal 1893 al 1900 (Archivio Edizioni Bolis). p. [56-57]: Sopra: Macchina calcolatrice Comptometer per calcolo meccanico manuale, Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Foto Eugenio Bucherato). Sotto, da sinistra: bilancia per pesare l’oro, Credito Bergamasco; macchina da scrivere Remington 10 e bilancia di precisione in uso presso il magazzino sete e bozzoli, 1880, Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Foto Eugenio Bucherato). p. 58-59: Due progetti per il Piccolo Credito Bergamasco di Romano di Lombardia e, a destra, la facciata della sede in una foto d’epoca (Credito Bergamasco - Foto E. Bucherato). p. [60]-61: Sopra, da sinistra: statuto della Banca Mutua Popolare di Bergamo, 1869 e norme per la sottoscrizione alle azioni della Banca Mutua Popolare di Bergamo , 9 marzo 1869 (Bergamo, Camera di Commercio). Sotto da sinistra: atto costititivo del Piccolo Credito Bergamasco, Bergamo, 9 giugno 1891 e atto costititivo della Banca Bergamasca di Depositi e Conti Correnti, Bergamo, 6 gennaio 1873. A destra: statuto della Banca Bergamasca di Depositi e Conti Correnti in Bergamo, costituita con atto 6 gennaio 1873(Bergamo, Camera di Commercio).


Autore: BASSANI Tania
Titolo: La rete infrastrutturale in provincia di Bergamo tra Otto e Novecento : dal primato ferroviario a quello stradale.
Pagine: 62-70
Illustrazioni: p. 62-63: Bergamo, interno della stazione ferroviaria di Valla Brembana. A destra: manifesto realizzato per l’apertura della ferrovia elettrica della Valle Brembana, Civica Bibliteca Angelo Mai di Bergamo (Foto Eugenio Bucherato). p. 64-65: Azionariato di riferimento della Società Anonima Ferrovia Valle Seriana, 12 gennaio 1918. A destra: manifesto realizzato per l’inaugurazione della Ferrovia della Valle Seriana. p. 66-67: A sinistra: i tracciati delle Ferrovie della Valle Seriana e della Valle Brembana nel 1926. A destra: tracciati ferro-tramviari nella provincia di Bergamo negli anni Venti del Novecento. p. 68-69: A sinistra: ponte ferroviario e stradale sul fiume Adda fra Calusco e Paderno. A destra: La grande arteria autostradale per l’alta Italia Torino-Venezia pedemontana e la Milano-Ventimiglia. Sotto: manifesto di Nizzoli per l’autostrada Bergamo-Milano, fine anni Venti, Treviso, Raccolta Salce, Museo Bailo (Su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza P.S.A.E. per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso).


Autore: MARCHETTI Roberta
Titolo: Iconografia della donna nella collezione di disegni di Antonio Salemme.
Pagine: 71-84
Illustrazioni: p. 71-[73]: Nella pagina precedente: Vacanze paesaggio lacustre, 1926-1932. In queste pagine: All’opera e Il gioco del tennis, 1926-1932. p. 74-[75]: In alto: Marcello Dudovich, Convegno turistico di ciclismo e automobilismo, Bologna, 1899, Treviso, Raccolta Salce, Museo Bailo. A sinistra: Marcello Dudovich, Automobil Club Milano - Corse di Brescia, Coppa Florio, 1907, Treviso, Raccolta Salce, Museo Bailo. A destra: bozzetto realizzato per La Tessile, Milano anni Venti. p. 76-[77]: Due bozzetti realizzati per La Tessile, Milano anni Venti. p. 78-79: Bozzetti realizzati per la Collezione Piatti e Piatti Pijamas, Milano anni Venti. p. 80-81: Vecchi Collezione Autunno-Inverno 1929-1930, Milano 1930. Vecchi Primavera-Estate 1931, Milano 1931. p. [82]-83: Progetti per la Guzzi cinture flessibili, Milano 1927-1928. p. 84: Le Grandi Firme, settimanale di novelle dei massimi scrittori diretto da Pitigrilli, Milano, 1937. Nella prima pagina del giornale la Signorina Grandi Firme di Gino Baccalise (Biblioteca Fondo Paolo Moretti).


Autore: LUCCHINI Silvia
Titolo: Viaggio alla ricerca dei legami tra moda e imprese tessili bergamasche tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta.
Pagine: 86-102
Illustrazioni: p. 86-[87]: In basso: Linee proposte da Cristian Dior nei dieci anni di attività (In C. Seeling, Moda, Il secolo degli stilisti, 1900-1999, Foto Archivio Dior). A destra: Audrey Hepburn indossa un abito confezionato con i vestiti della Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 88-89: Abiti confezionati con i tessuti della Legler alla fine degli anni Cinquanta. A destra: Hubert de Givenchy al lavoro negli stabilimenti di Brembate: con lui Vichy, la modella sosia di Audrey Hepburn, che assisteva lo stilista nei fitting (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 90-91: Servizio fotografico in Città Alta: le modelle indossano creazioni realizzatre con tessuti della Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 92: I Beatles (In C. Seeling, Moda, Il secolo degli stilisti, 1900-1999 - Interfoto). p. 93: In questa pagina: Un miniabito di Louis Féraud (In C. Seeling, Moda, Il secolo degli stilisti, 1900-1999 - Foto Gamma/Studio X) e una pubblicità degli anni Settanta dell’ azienda bergamasca Cassera, produttrice di camicie, (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 94-95: A sinistra: Una collezione Autunno-Inverno di Guy Laroche degli anni Settanta; sotto: fantasie psichedeliche per gli abiti di Emilio Pucci (In C. Seeling, Moda, Il secolo degli stilisti, 1900-1999, Foto Corbis/Picture Press e Marion Schweitzer Bildarchiw). p. 96-97: A sinistra, un capo in velluto Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). Guy Laroche: anche la moda convenzionale prende ispirazione dagli Hippies (In C. Seeling, Moda, Il secolo degli stilisti, 1900-1999,Foto Willy Rizzo/Marie Claire/Studio X). p. 98-99: In queste pagine, creazioni realizzate con tessuti della Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 100-[101]: In queste pagine: anni Settanta: pubblicità della Lee Cooper; catalogo della Rifle e una locandina pubblicitaria per i jeans Carrera (Archivio fotografico Famiglia Legler).


Autore: PACCANELLI Alberto
Titolo: Tessere il futuro.
Pagine: 104-108
Illustrazioni: p. 104-105: La filatura di oggi, a sinistra, e di ieri, in questa pagina , con la foto deli stabilimenti Legler (Archivio fotografico Famiglia Legler). p. 106-108: In queste pagine: filo tessuti e tecnologie del tessile made in Bergamo.


Autore: FONTANESI Pierluigi
Titolo: Video-installazioni e video-ambienti nella storia.
Pagine: 110-112
Illustrazioni: p. 110-[111]: A sinistra: tappeto sensibile, mostra Incanto di tessuti, Bergamo 2005. A destra: Memoria ed emozioni, BergamoScienza 2007. p. 112: A sinistra: tappeto interattivo Garibaldi in gioco, Bergamo 2007. In basso: Ricostruzione 3D della Fiera di Bergamo, mostra Incanto di tessuti, 2005.


Autore: BORTOLOTTI Adriana
Titolo: Immagini dall’Archivio fotografico Sestini.
Pagine: 113-118
Illustrazioni: p. 113: Panni esposti tra le botteghe della Fiera di Bergamo. p. [114]: Sopra: operaie addette alla cernita dei bozzoli; sotto: tempio Kurotani a Kyoto, Giappone. Sopra: un treno merci attraversa la valle Brembana; sotto: tempio di Buddha a Nikko, Giappone. p. 116-117: Nella pagina precedente, in alto: operaie presso un filatoio; in basso: donna al lavoro presso un telaio domestico in Valle Seriana. In questa pagina, a destra: interno di un bottonificio a Chiuduno (Bergamo); i lavatoi interni al convitto della manifattura Festi Rasini a Villa d’Ogna (Bergamo). p. 118: Ingresso delle operaie nello stabilimento Honegger di Albino.


Autore: AGAZZI Silvana
Titolo: I possibili percorsi.
Pagine: 119-124
Illustrazioni: p. 119: Documento 1 - Stabilimento Zopfi, sede di Ranica. Fotografia del Fondo Cittadini, Museo storico di Bergamo, anni ’50-60. Commento: nell’immagine è ben visibile la ciminiera del cotonificio, elemento distintivo di tutti gli insediamenti industriali tessili. La fotografia, unitamente ad altre che mostrano panorami o particolari di Ranica, è stata scattata per realizzare una serie di cartoline del paese. Evidentemente la Zopfi, al pari della chiesetta di S. Rocco o del Monumento ai caduti, era tra gli elementi più riconoscibili, soprattutto neli anni del boom economico. p. 120: Documento 2 - Filande presenti in Provincia di Bergamo. Rielaborazione dati tratti da A. Cova, Le tendenze generali dell’economia, in Storia economica e sociale di Bergamo. Dalla fine del Settecento all’avvio dello stato unitario, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, 1994, p. 46. Commento: La tabella evidenzia la maggior produttività nelle filande che utilizzano il vapore per riscaldare l’acqua; diminuisce il numero delle bacinelle in cui i bozzoli vengono stufati, ma in proporzione aumenta il numero dei lavorati. p. 120: Documento 3 - Rielaborazione al computer del catasto storico della città di Bergamo 1901 (consultabile presso il Museo storico di Bergamo, a breve anche on line). Commento: i differenti colori denotano la diversa destinazione d’uso dei terreni e le differenti tipologie di fabbricati. A sinistra, con un tratto nero, è evidenziato il perimetro sagomato delle mura di Città Alta; a destra, in alto, si segnala in rosso la Ditta Garbagnati, situata in Borgo S. Caterina lungo la Roggia Serio superiore (attuale via Berlese). p. 121: Documento 4 - Prospetto delle retribuzioni, Archivio storico della Camera di Commercio di Bergamo, in Archivio di Stato di Bergamo, 1878. Commento: Le donne percepiscono un salario inferiore rispetto a quello degli uomini (il settore della lavorazione della lana è quello con le mercedi più basse), sono escluse dai settori pesanti (ferriere e fonderie) ma non da quello della lavorazione delle pietre coti, di lunga tradizione a Pradalunga. I salari dei fanciulli sono circa un terzo di quello degli uomini. p. 122: Documento 5 - Minuta di verbale, Archivio storico della Camera di Commercio di Bergamo, in Archivio di Stato di Bergamo, 1893. Commento: le differenti posizioni assunte dagli imprenditori di fronte alle concessioni da fare agli operai sono dovute anche alla provenienza geografica. L’affermazione di Legler è la conseguenza per l’approvazione, nel Cantone natale della famiglia, Glarona, del lavoro notturno e di quello dei ragazzi già dal 1872. p. 123: Documento 6 - Lettera. Archivio storico della Camera di Commercio di Bergamo, in Archivio di Stato di Bergamo, 1893. Commento: La Lega operaia socialista bergamasca, nata il 18 dicembre 1892, attesta il consolidamento degli orientamenti ideologici e programmatici dei redattori de Il Popolo, testata dall’Associazione democratico-radicale che pone al centro del dibattito la questione sociale. p. 124: illustrazione [Diagrammi sulla distribuzione degli occupati nel settore tessile nel 1923 e 1937-1940].


Titolo: Una creazione di moda realizzata con tessuti della Legler negli anni Settanta (Archivio fotografico Famiglia Legler).
Pagine: copertina