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| Autore: |
PIZZIGONI Attilio |
| Titolo: |
Maschere bergamasche. |
| Pagine: |
9-12 |
| Illustrazioni: |
p. 9: Alberto Vitali, Il palo della cuccagna in Piazza Vecchia, 1950, olio su tela, Bergamo, collezione privata.
p. 10-11: Sandro Angelini, Proposta di collocazione di un monumento multiplo ad Arlecchino nella Piazza della Funicolare in Bergamo Alta; a destra: Particolare (Foto Archivio Angelini).
p. 12: Benedetto Ravasio con Gioppino e Arlecchino. Ravasio (1915-1990) è stato uno dei principi del teatro di animazione italiano: Burattinaio e attore completo, ha rivoluzionato la sua arte, fronteggoando la crisi degli anni ’50, e formulando il progetto di un museo e di un centro studi che la Fondazione che porta il suo nome ha ripreso. |
| Autore: |
MELLONI Remo |
| Titolo: |
Le ragioni della mostra. |
| Pagine: |
15-16 |
| Illustrazioni: |
p. 15: Varie formazioni si esibiscono in Piazza San Marco, incisione della seconda metà del 16. secolo.
p. 16: L’esibizione dei comici in un’incisione della fine del 17. secolo. |
| Note: |
p. 16: Omaggio a Bagliani. |
| Autore: |
MELLONI Remo |
| Titolo: |
La nascita del teatro moderno : attori, burattini e marionette. |
| Pagine: |
19-26 |
| Illustrazioni: |
p. 19: Frontespizio de La piazza universale di tutte le professioni del mondo di Tommaso Garzoni del 1585.
p. 20-21: A sinistra e nella pagina seguente: Arlecchino, il Dottore e Pantalone nei loro costumi di inizio 17. secolo, incisioni tratte da Luigi Riccoboni, Histoire du théâtre italien, Paris, 1728.
p. 22: In alto: Franz Eltinger, Les Avantures des Champs Elisées, incisione su rame, mm 133x73.
p. 22: A destra: Arlecchino di fine 17. secolo, in cui e già evidente il processo di stilizzazione in atto, incisione tratta da Luigi Riccoboni, Histoire du théâtre italien, Paris, 1728.
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| Note: |
Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera. |
| Autore: |
DOGLIO Federico |
| Titolo: |
Le origini medioevali di Arlecchino. |
| Pagine: |
23-26 |
| Illustrazioni: |
p. 23: Frontespizio della Commentatio de Personis vulgo Larvis, 1723.
p. 24: Maschere antiche, incisioni tratte da Ficoroni, Le maschere sceniche e le figure comiche.
p. 25: Procuratie vecchie con commedianti, particolare, stampa della prima metà del 18. secolo.
p. 26: In alto: Nicolas Bonnart, Arlequin gentihomme marchand de Pierreries, stampa in coloritura d’epoca, 17. secolo.
p. 26: Amleto Sartori, Studio per costumi dei personaggi della commedia dell’arte, particolare, carboncino su carta da scene, 1956. |
| Note: |
Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera. |
| Autore: |
CARANDINI Silvia |
| Titolo: |
Gli spazi urbani della commedia dell’arte : Spazi chiusi e spazi aperti. |
| Pagine: |
27-34 |
| Illustrazioni: |
p. 27: Bartolomeo Soliani, Le opere di Zan Muzzino, Modena, 1655, frontespizio. Le case sullo sfondo riportano la commedia dell’arte alle sue origini di piazza.
p. 34: In basso: a sinistra,
p. 28: Du Plaissis, Les Duex Arlequin, incisione su rame, (Franz Ertinger inc.), mm 133x75.
p. 29: Frontespizio del 5. tomo delle commedie raccolte in Evaristo Gherardi, Le Théâtre Italien, Paris, Cusson e Witte, 1700, 6 volumi, Parigi, Bibliothèque Nationale.
p. 30: Piazza del mercato con scena di teatro, incisione, particolare, Amsterdam, 1661.
p. 31: Principali circuiti e piazze teatrali italiane all’inizio del Seicento (da Magini, 1608, e da Cantelli, 1695)(Da S. Ferrone, Attori, mercanti, Corsari La commedia dell’arte in Europa tra Cinque e Seicento, Einaudi, 1993).
p. 32-33: illustrazione.
p. 34: In basso: a sinistra, Franz Ertinger, La Fille Scavante, incisione su rame, mm 134x75; a destra, Franz Ertinger, La Coquette ou l’Académie des Dames, incisione su rame, mm 132x71. |
| Note: |
Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera. |
| Titolo: |
La commedia dell’arte tra potere e censura. Conversazione con Roberto Tessali. |
| Pagine: |
35-44 |
| Illustrazioni: |
p. 35: Frontespizio del trattato Sentimenti di S. Carlo Borromeo attorno agli spettacoli del 1759.
p. 36-41: In queste pagine sono riprodotte quattro acqueforti di fine ’700, a soggetto satirico e politico, in cui compaiono Arlecchino e Pantalone. Esse documentano come le maschere si siano fissate, a quell’epoca, nell’immaginario collettivo, al punto che Arlecchino è raffigurato come rappresentante dei Bergamaschi e Pantalone come simbolo del dominio veneziano.
p. 36-37: A destra: Chi non risica non rosica, acquaforte satirica dell’epoca della Repubblica Bergamasca che celebra l’esultanza suscitata nell’opinione pubblica delle vittorie di Napoleone e del concetto nuovo di libertà che le truppe francesi recavano in Italia. Arlecchino rappresenta l’indipendenza dalla Repubblica Veneziana e mette in vendita onoreficenze di ordini cavallereschi e religiosi davanti agli occhi incuriositi di Pantalone; al centro della piazza compare l’albero della libertà con il berretto frigio.
p. 38-39: Vissi finor sperando, or mi tocca morir, acquaforte caricaturale d’epoca che rappresenta la proclemazione della Repubblica Bergamasca. Compare anche qui la maschera di Arlecchino, simbolo della città, unico a brindare al cappello frigio, che incorona l’albero della libertà. L’abate al centro del gruppo dovrebbe rappresentare satericamente la posizione della Chiesa, in perenne tentativo di mantenere l’equilibrio politico, qualunque siano le circostanze storiche. La scritta stessa L’ultima a morir è la speranza è difatti un’espressione sibillina che si presta a coprire entrambe le situazioni, a favore o contro la proclamazione della Repubblica Bergamasca.
p. 40-41: A sinistra: Arlecchino e Brighella, portatori della nuova di Bergamo ai Pantaloni Veneziani. La stampa si riferisce alla proclamazione della Repubblica Bergamasca, con conseguente liberazione della Podestà della Repubblica Veneziana, 15 marzo 1797, acquaforte satirica in colori coevi. In alto: L’albero della libertà viene innalzato in Piazza Vecchia nel marzo 1797, mentre Arlecchino scaccia a pedate il veneziano Pantalone, acquaforte.
p. 42-43: G. Berlendis, Piazza de Baroni in tempo di fiera, 1840ca., acquaforte ed acquatinta. Piazza de Baroni sostituita oggi da Piazza della Libertà, offre qui una veduta del grande complesso dell’ospedale, fondato nel 1448 e demolito nel 1937. Nel centro della piazza varie baracche di legno, che venivano montate in occasione della fiera e che rappresentavano punti di attrazione e di divertimento per i visitatori.
p. 44: A sinistra e al centro: Zani e Arlecchino, incisioni della raccolta Fossard. A destra Tristano Martinelli nei panni di Arlecchino, incisione, frontespizio della Compositions de Rhetorique, 1601. |
| Note: |
1. Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera.
2. Intervista a Roberto Tessali realizzata da Pier Giorgio Nosari,critico teatrale. |
| Titolo: |
Il volto cortigiano della commedia dell’arte : due anedotti su Scaramuccia. |
| Pagine: |
45-47 |
| Illustrazioni: |
p. 45: Scaramuccia riceve la laurea Honoris causa, Incisione, particolare. Sotto l’immagine una lunga tirata satirica in latino maccheronico e linguaggio dotto.
p. 46: A sinistra: Bernard Picart, Ange Costantin dit Mezetin, incisione su rame (Jean Marianne inc., ed), mm 102x67, Milano, Museo Teatrale della Scala, Biblioteca Livia Simoni.
p. 46: In alto: Anonimo, Scaramouche, incisione su rame (Antoine Trouvain inc., ed), mm 280x200, Parigi, Bibliothéque Nationale, Département des Estampes.
p. 47: Nicolas Bonnart, Scaramouche entrant au Théâtre, incisione su rame (Nicolas Bonnart inc., ed., mm 231x176, Roma, Biblioteca e Raccolta Teatrale del Baccardo). |
| Note: |
Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera.
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| Titolo: |
I balli di Sfessania di Jacques Callot : note critiche. |
| Pagine: |
48-[52] |
| Illustrazioni: |
p. 48: L. Vorsterman, Ritratto di Jacques Callot, incisione, da un dipinto di A. von Dyck.
p. 49: Jacques Callot, La fiera dell’Impruneta, particolare, acquaforte, prima metà del 17. sec., mm 430x662.
p. [50]-[53]: illustrazioni [Venti vignette raffiguranti i balli di Sfessania]. |
| Note: |
1. Nella Sezione 1.: La nascita della Maschera.
2. Testi tratti dalla nota introduttiva di Balli di Sfessania di Ginevra Mariani e da I due linguaggi di Jacques Callot di Daniel Ternois.
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| Autore: |
MAROTTI Ferruccio |
| Titolo: |
Dal secondo Zanni ad Arlecchino : nascita di un personaggio. |
| Pagine: |
55-58 |
| Illustrazioni: |
p. 55: Ritratto di autore.
p. 56-57: A sinistra: Jacques Callot, Pantalone, acquaforte ritoccata a Bulino, mm 270x147. In basso: Jacques Callot Donna con maschera, acquaforte, mm 144x94. |
| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino. |
| Autore: |
GUARDENTI Renzo |
| Titolo: |
Verso il théâtre della Foire : gli anni degli italiani a Parigi. |
| Pagine: |
59-65 |
| Illustrazioni: |
p. 59:Anonimo, Arlequin Phaeton, incisione su rame, cm 128x72.
p. 60-61: Nella pagina precedente: Anonimo, Le Retour de la Foire de Bezons, incisione su rame, cm 138x70. In basso: La Foire St.-Germaine, incisione su rame, cm 130x70; a destra, De B.(?), Lées, incisione su rame (Franz Ertinger inc.), cm 135x75.
p. 62: Franz Ertinger, Les Promemades des Paris, incisione su rame, cm 132x72.
p. 63: La Princesse obtient le perdon d’Arlequin auprez du Grand Seigneur, mm 208x258.
p. 64: A sinistra: Bernard Picart, Ange Costantin dit Mezetin, incisione su rame (Jean Marsiette inc.,ed.), mm 265x186, Parigi, Bibliothéque Nationale, Département des Estampes; a destra: Bernard Picart, Evariste Gherardi faisant le personage d’Arlequin, incisione su rame, (Jean Mariette inc.,ed.), mm 273x192, Parigi, Bibliothéque Nationale, Département des Estampes.
p. 65: A sinistra: Bernard Picart, Angelique Toscano ditte Marinette, incisione su rame, (Jean Mariette inc.,ed.), mm 270x190, Parigi, Bibliothéque Nationale, Département des Estampes; a destra: Bernard Picart, Joseph Tortoriti faisant le personage de Scaramouche, incisione su rame, (Jean Mariette inc.,ed.), mm 277x195, Parigi, Bibliothéque Nationale, Département des Estampes.
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| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino. |
| Autore: |
JOANNES Claudette |
| Titolo: |
L’evoluzione del costume di Arlecchino dal 16. secolo in Francia. |
| Pagine: |
[66]-70 |
| Illustrazioni: |
p. [66]: In alto, da sinistra: Pulcinella, Cassandro, Capitan Spaventa, Pantalone.
p. 67: Harlequino.
p. 68-69: Arlecchino (a sinistra) e Arlecchina (a destra).
p. 70: Corallina, Colombina e Isabella. |
| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino. |
| Autore: |
ERULI Brunella |
| Titolo: |
Arlecchino, Polichinelle e Pulcinella. |
| Pagine: |
71-72 |
| Illustrazioni: |
p. 71: Polichinelle e Pulcinella. |
| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino.
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| Autore: |
ZORZI Ludovico |
| Titolo: |
Intorno alla commedia dell’arte. |
| Pagine: |
73-79 |
| Illustrazioni: |
P. 73: Jaques Callot, Zanni, acquaforte ritoccata a bulino, mm 224x155.
p. [74-75]: G. Gallina, Maschere italiane, incisione all’acquatinta in coloritura d’epoca, 19. secolo.
p. 77: Schema di canovaccio tipo.
p. 79: Franz Ertinger, Attendez-moi sous l’orme, incisione su rame, mm 132x68. |
| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino.
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| Titolo: |
Il fumetto di Arlecchino. |
| Pagine: |
[80]-89 |
| Illustrazioni: |
p. [80]: In alto da sinistra: Dottor Baloardo, Trivellino, Brighella, Gianduja.
p. 82: Nella pagina precedente: 1. Frontespizio. Nei versi scritti alla base è esposto l’argomento del canovaccio.
p. 82: 2. Arlecchino accusa attacchi di nausea, sintomo di una malattia. Pierrot lo assiste.
p. 82: 3. Il Dottore visita un Arlecchino sofferente, naturalmente senza capirci molto.
p. 83: 4. Pur brancolando nel buio circa la natura e le cause della malattia, il Dottore porge una medicina a Pierrot.
p. 83: 5. Quindi, per non sbagliare, il Dottore decide di somministrare un clistere ad Arlecchino.
p. 84: 6. Ma la malattia altro non era che l’inusitata gravidanza di Arlecchino, che cova un Arlecchinino.
p. 84: 7. E’ fatta, il bambino è nato, Arlecchino lo lava mentre Pierrot scalda l’acqua e prepara le fasce.
p. 85: 8. Poi Arlecchino da bravo mammo, allatta il pargoletto, mentre Mezzetino lo dileggia.
p. 85: 9. Pierrot è ben rispettoso dell’amico e del futuro re degli Zanni: lava i panni mentre Arlecchino culla il figlio.
p. 86: 10. Anche Scaramuccia viene a trovare il bimbo che continuerà la stirpe arlecchinesca, e lo trova nel seggiolone.
p. 86: 11. Pierrot, ben compreso nei panni della balia, fa compiere i primi passi ad Arlecchinino. Il padre guarda compiaciuto.
p. 87: 12. Ma c’è qualche problema: Arlecchinino fa le bizze e il Dottore prontamente convocato, non sa cosa fare.
p. 87: 13: Arlecchino, che prima aveva spogliato il figlio, ora lo pettina , o meglio, lo spidocchia. Colombina lo prende in giro.
p. 88: 14. Arlecchino riveste Arlecchinino, mentre il fedele Pierrot l’assiste e gli porge gli abiti.
p. 15. Ora basta: Arlecchino ha una sua cura per il figlio. Lo fustiga sotto gli occhi stupiti di Colombina.
p. 89: 16. All’azione seguono le parole: Arlecchino minaccia Arlrcchinino, mentre Pierrot fa segno di stare attento.
p. 98: 17. Il pargoletto è ora tranquillo, e Arlecchino può attendere alla sua educazione, insegnandoli a leggere e a scrivere. |
| Note: |
Nella sezione 2.: Da Zanni ad Arlecchino.
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| Autore: |
LEYDI Roberto |
| Titolo: |
Che cosa sarebbe successo se il professor D’Ancona avesse guardato i burattini? |
| Pagine: |
93-97 |
| Illustrazioni: |
p. 93: Teatrino giocattolo con marionette, Italia, fine ’800 (Foto di Paolo Da Re).
p. 94: Marionette della Collezione della Scuola d’Arte Drammatica di Milano. In alto: Pulcinella, marionetta del 1930; Capitan Spaventa, burattino con naso mobile; Arlecchino, marionetta del 1860; in basso: Pantalone, marionetta del 1870; Dottore, marionetta degli inizi dell’800, Brighella, marionetta del 1840.
p. 95: Burudda, marionetta della tradizione genovese degli inizi dell’Ottocento, appartenente a Niemen.
p. 96: In alto: Burattini giocattolo di fine ’800: Capitano, Arlecchino, Brighella, Pantalone.
p. 97: A destra: Dottore, marionetta italiana della seconda metà dell’800 (Foto di Paolo Da Re).
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| Note: |
Nella sezione 3.: La commedia salvata dai burattini. |
| Autore: |
MELLONI Remo |
| Titolo: |
La crisi della commedia dell’arte e la sua continuità nel teatro dei burattini e delle marionette. |
| Pagine: |
[98]-104 |
| Illustrazioni: |
p. [98]-99: A sinistra: Teatrino per burattini-giocattolo, Francia, primi ’900 (Foto Paolo Da Re). In alto: Meneghino, burattino appartenuto a Carlo Preti, Modena, seconda metà dell’800, h. cm 50 (Foto Giorgio Tacchilei).
p. 100: Zanni e Famiola, marionette italiane, prima metà dell’800 (Foto Paolo Da Re).
p. [101]: Teatrini di carta, Austria, metà ’700 (Foto Paolo Da Re).
p. [102]: dall’alto a sinistra: Sandrone, burattino appartenuto a Ciro Bertoni, Bologna, 1928 circa, h. cm 50; Fiagiolino, primi anni del ’900, area bolognese, h. cm 50; Sganapino, primi anni del ’900, area bolognese, h. cm 50; Gioppino, marionetta appartenuta alla compagnia Mazzatorta, seconda metà dell’800, h. cm 80; Arlecchino, marionetta appartenuta a Giorgio Untervegher, Trento, seconda metà dell’800, h. cm 80; Barudda, fine ’800, area ligure, h. cm 80; Capitano, burattino appartenuto a Giorgio Untervegher, Trento, seconda metà dell’800, h. cm 50; Facanapa, burattino appartenuto a Giorgio Untervegher, Trento, seconda metà dell’800, h. cm 50; Sandrone, appartenuto al burattinaio Leopoldo Amaduzzi, Lesignano Bagni (Parma), seconda metà dell’800, h. cm 50 (Foto Giorgio Tacchilei).
p. 103: In alto : Arlecchino (a sinistra e al centro) e Pantalone (a destra), marionette con lingua mobile, Italia, seconda metà dell’800 (Foto Paolo Da Re).
p. 104: Sandrone, Poloniah e Sgorghiguelo formano la famiglia Parvironica. Burattini appartenenti a Carlo e Ermenegildo Preti, Modena-Salsomaggiore, seconda metà dell’800 (Foto Giorgio Tacchilei).
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| Note: |
Nella sezione 3.: La commedia salvata dai burattini. |
| Autore: |
CAPRIOLO Ettore |
| Titolo: |
Arlecchino, la maschera e il burattino : la riscoperta delle avanguardie. |
| Pagine: |
107-110 |
| Illustrazioni: |
p. 107: Arlecchino nella famosa scena della lettera, nell’edizione del 1977 dell’Arlecchino servitore di due padroni di Strehler (Foto di Luigi Ciminaghi).
p. [109]-110: A destra e nella pagina seguente: La celebre spaccata di Arlecchino e la scena del pranzo nell’edizione del 1977 dell’Arlecchino servitore di due padroni di Strehler (Foto di Luigi Ciminaghi).
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| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca. |
| Autore: |
RONFANI Ugo |
| Titolo: |
L’Arlecchino servitore secondo Strehler. |
| Pagine: |
111-114 |
| Illustrazioni: |
p. 111: Marcello Moretti in una scena di Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, regia di Giorgio Strehler, stagione 1947 (Foto Archivio Piccolo Teatro di Milano).
p. 113: Un’altra scena dell’Arlecchino servitore di due padroni con la regia di Giorgio Strehler, le scene di Gianni Ratto e i costumi di Ebe Colciaghi al Piccolo Teatro di Milano (Foto Archivio Piccolo Teatro di Milano).
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| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca. |
| Autore: |
MOLODZOVA Maja |
| Titolo: |
Arlecchino, Stanislavskij, Mejerchold : le comunanze e le diversità dell’interpretazione russa. |
| Pagine: |
115-118 |
| Illustrazioni: |
p. 115: Turandot di C. Gozzi, regia di E.B. Vachtangor, scene e costumi di I.I. Nivinskij, Mosca, 1921. Tutte le fotografie di questo articolo sono tratte dal volume Russia 1900-1930.
L’arte dela scena, edito da Electa, 1990.
p. 116: A.Ja. Golovin, Bozzetto di costume per Il ballo in maschera: Smeraldina (in alto) e bozzeto di sipario per il ballo in maschera (a destra), Mosca, Museo Teatrale A.A. Bachrushin.
p. 117: K.A. Somov, Bozzetto del sipario del Teatro Libero, 1913, Mosca, Museo Teatrale A.A. Bachrushin.
p. 118: K.A. Golejzovskij, bozzetto di costume per La tragedia delle maschere: Arlecchino, Mosca, Museo Teatrale A.A. Bachrushin.
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| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca.
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| Autore: |
SARTORI Donato |
| Titolo: |
L’evoluzione del volto di Arlecchino. |
| Pagine: |
119-122 |
| Illustrazioni: |
p. 119: Giovanni di Grevenmbroch, Sembianze trasformate, da Gli abiti de’ Venetiani, raffigurazione del laboratorio di un mascarero, 18. secolo, Venezia, Museo Correr.
p. 120: Dimostrazione mimica di Dario Fo con la maschera dell’Arlecchino-gatto.
p. 121: Ferruccio Soleri nell’Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, regia di Giorgio Strehler, 1977/78 (Foto Luigi Ciminaghi).
p. 122: Arlecchino Arcaico. La particolare caratteristica della maschera è la fronte fortemente aggettante che, appoggiandosi al volto dell’attore, ne deforma i tratti conferendo alla figura un’inclinazione verso le fiaccole di scena situate sulla base del palcoscenico. Roma, Museo teatrale del Burcardo, cuoio, secolo 18..
p. 122: Zani primitivo realizzato per Isabella comica gelosa di Giuseppe Dessì e Augusto Frassinetti, regia di Vito Pandolfi, cuoio, 1959. |
| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca.
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| Autore: |
COMUZIO Ermanno |
| Titolo: |
Ombre sullo schermo? Non noi. Maschere, burattini, pupazzi e cinema. |
| Pagine: |
123-131 |
| Illustrazioni: |
p. 123: Esempio di pantomine lumineuse di Emyle Réynaud e il suo théâtre optique. La scena mostrata prende spunto dalle pantomine di Pierrot ed Arlecchino, rese celebri nell’800 da Jean-Baptiste Deburrau.
p. 124: A sinistra: Un esemplare di paraxiscope Réynaud, usato per il suo théâtre optique.
p. 125: In alto, Ruka, La mano, film di animazione a pupazzi di Jiri Trnka; in basso, Tim Burton, Nightmare before Christmas.
p. 127: Una scena dal film di Pier Paolo Pasolini, Che cosa sono le nuvole? raffigurante la muta delle marionette. Si riconoscono, da sinistra, Ciccio Ingrassia, Totò, Ninetto Davoli, Franco Franchi.
p. 128-[129]: In basso e a destra: Una scena dal film di Marcel Carné Les enfants du paradis e la locandina.
p. 130: Un’altra scena di Les enfants du paradis. |
| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca.
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| Autore: |
CAVALLOTTI Pietro |
| Titolo: |
Alcune riflessioni sul rapporto tra musica e commedia dell’arte nel primo Novecento. |
| Pagine: |
132-137 |
| Illustrazioni: |
p. 132-[133]: In alto: Pablo Picasso, Ritratto di un vecchio Arlecchino, 1971, inchiostro di china e matite colorate su cartone ocra scuro, Parigi, Galerie Louise Leiris. A destra: Pablo Picasso, Arlecchino musicista, 1924, olio su tela, cm 113,8x97,2, Washington, National Gallery of Art.
p. 134: In alto: Pablo Picasso, I tre musicisti, 1921, olio su tela, cm 201x233, New York, The Museum of Modern Art; in basso, Joan Mirò, Il Carnevale di Arlecchino, 1924-25, olio su tela, cm 66x93, Buffalo, Albright-Knox Art Gallery.
p. 135: A destra: Pablo Picasso, 1918, olio su tela, cm 92,7x73, New York, The Museum of Modern Art.
p. 136-137: Pablo Picasso, Sipario per il balletto Parade, 1917, pittura a colonna su tela, cm 1050x1640, Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou. |
| Note: |
1. Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca.
2. p. 135: Discografia selezionata.
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| Autore: |
CRESCI Mario |
| Titolo: |
Il fantasma di Arlecchino : Arlecchino nelle arti visive del Novecento. |
| Pagine: |
138-145 |
| Illustrazioni: |
p. 138: Gino Severini, Arlecchino, 1965, tempera su cartone, cm 50x35, collezione Famiglia Severini.
p. [139]: A destra: Pablo Picasso, Paulo vestito da Arlecchino, 1924, olio su tela, cm 130x97,5, Parigi, Musée Picasso.
p. 140: Da sinistra: Gino Severigni, Arlecchino con violino, 1939, tempera su carta, cm 55,5x35,5, collezione privata. Paul Cézanne, Arlecchino, 1888-90, tela, cm 92x65, collezione privata.
p. 141: Pablo Picasso, Arlecchino Barcellona, 1917, olio su tela, cm 116x90, Barcellona, Museu Picasso. Pablo Picasso, Arlecchino, 1923, olio su tela, cm 130x97, Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou.
p. 142-143: Nella pagina precedente: Pablo Picasso, Studio per la morte di Arlecchino, 1905-06, penna e inchiostro nero con acquerello su carta, cm 10,5x17,5, Washington, National Gallery of Art. In alto: Acrobati e arlecchini, 1917, penna e inchiostro di china, cm 15,7x24,2, Parigi, Musée Picasso. Cmposizione con Arlecchino e Pierrot, 1916, mina di piombo, cm 31,5x24, Parigi, Musée Picasso. In Basso: da sinistra, Pablo Picasso, Arlecchino con il bastone e con la maschera, 1916, mina di piombo e matita nera, cm 49x31, Parigi, Musée Picasso.
Testa di Arlecchino, 1916, mina di piombo, cm 22,5x15, Parigi, Musée Picasso. La famiglia dei saltimbanchi, 1905, mina di piombo, matita nera e lumeggiature di matita bruna, cm 37,2x26,7, Parigi, Musée Picasso.
p. 144: Gino Severini, Les joueur de cartes, 1924, olio su tavola, cm 75x100, collezione privata.
p. 145: Gino Severini, Projet puor Montegufoni, 1921, matita su carta, cm 33x48, collezione Gina Severini Franchina.
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| Note: |
Nella sezione 4.: La rinascita novecentesca.
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| Titolo: |
Ferruccio Soleri in Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni al Piccolo teatro di Milano (Foto di Luigi Ciminaghi). |
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