PIATTI-LOCHIS
(secc. XVI-XIX)

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Catalogo


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Giunto in dono alla 'Pia Scuola di Musica' di Bergamo nel 1916, il legato Piatti-Lochis è costituito dagli oltre 2.000 volumi della biblioteca personale del violoncellista Alfredo Piatti (Bergamo, 1822-1901), poi integrata dai volumi appartenuti alla figlia, contessa Rosa Piatti Lochis. E' un fondo da tempo ben conosciuto e consultato dagli studiosi di tutto il mondo per la presenza di antichi manoscritti, cinquecentine e seicentine musicali; oltre a ciò, rare edizioni francesi, inglesi e olandesi settecentesche delle opere dei più importanti autori della scuola violinistica italiana del XVIII secolo, un'intera raccolta di composizioni e trattati dedicati al violoncello, strumento d'elezione di Piatti, contribuiscono a rendere questo fondo la “punta di diamante” della Biblioteca. Il lascito è altresì testimonianza del fine gusto e della passione di collezionista di Alfredo Piatti, grazie all'esistenza di rarità e unicum musicali a lui donati, oppure da lui stesso acquistati presso librerie antiquarie di tutta Europa: sono infatti presenti manoscritti autografi di compositori del calibro di Mozart, Haydn, Beethoven, Schumann. Altro elemento peculiare è la pressoché intera raccolta delle composizioni dello stesso Piatti: manoscritti autografi, copie orchestrali da autografo, edizioni a stampa, queste ultime spesso corrette e/o chiosate dal compositore.


Catalogo
Completamente catalogato con procedura SBN, le notizie pertinenti al fondo sono accessibili in rete tramite interrogazione OPAC-Musica.
Presso la sede è presente il vecchio catalogo a schede cartacee manoscritte, portato a termine nel 1930, che prevede il doppio ordinamento alfabetico per autori e per categorie (organico vocale/strumentale). E' possibile consultare anche il registro topografico manoscritto, rilegato in due volumi.
Dal 2020, grazie al progetto Biblioteca Digitale Lombarda della Regione Lombardia, i manoscritti del Legato sono consultabili in copia digitale

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