Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MM 622
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MM 622


Messale copto
ms. membranaceo di secolo ignoto, cc. nn., 264x202x85 mm
segnatura MM 622 (già Psi 2 sopra 10)
Provenienza: "ex libris" sac. Doct. Jeremiae Pacchiani Bergomensis".

MM 622 piatto anteriore MM 622 piatto posteriore

Legatura del secolo XVIII/XIX(?), eseguita in Etiopia

Cuoio marrone rossiccio con minime tracce di spellatura, su assi (8 mm di spessore), decorato a secco. Serie di filetti concentrici. Tre cornici decorate a piastrella, raffigurano rispettivamente: 1) un seminato di losanghe con puntini; 2) una serie di losanghe; 3) nastri incrociati. Capitelli in cuoio ritorto, di colore blu e rosso. Taglio grezzo. Rimbocchi rifilati senza cura, ad angoli giustapposti. La porzione centrale dei contropiatti, è rivestita da un tessuto in policromia; su quello posteriore, l'ex libris "SAC. DOCT. JEREMIAE PACCHIANI BERGOMENSIS".

Le più antiche legature etiopiche risalgono al XV secolo (British Library, segnatura OR. 719), se non a secoli più remoti (Bibliothèque Nationale di Parigi e Biblioteca Apostolica Vaticana della Città del Vaticano). In genere sono comprese tra il XVI e il XIX secolo. Dal V secolo fino a oggi, in Etiopia i metodi di legatura sono rimasti sostanzialmente immutati. Il corpo del libro è costituito da spessi fogli di pergamena cuciti a catenella e i piatti sono in legno senza alcuna copertura in cuoio, oppure ricoperti di pelle di capra o di pecora, di colore rossiccio, con rimbocchi vistosi giustapposti negli angoli: tessuti sgargianti ricoprono i contropiatti. La pelle della coperta e i rimbocchi sono decorati con filetti a secco oppure con punzoni dai motivi semplici, cerchielli, oppure con una o più cornici a motivi geometrici, e una croce al centro (gli Etiopi sono cristiani dal 330 ca.). La maggior parte dei codici etiopici è tradizionalmente custodita in camicie di tessuto e riposta in custodie in pelle con bindelle, dette "madhar", descritte da A. d'Abbadie1, da B. Van Regemorter2 e da J. A. Szirmai3. Queste custodie sono contenitori a incastro, costituiti da due astucci rettangolari in pelle: quello di minori dimensioni, che protegge il libro vero e proprio, è spinto nell'altro, che, di dimensioni maggiori, termina sul lato aperto con lembi mobili, il che consente che venga richiuso completamente. Una tracolla in pelle, applicata ai lati dell'astuccio, collega i due contenitori. Legature etiopiche con involucri protettivi originali si trovano nella biblioteca comunale di Berna e in biblioteche private italiane, retaggio delle relazioni storiche fra Italia ed Etiopia nella prima metà del Novecento. Una delle loro caratteristiche è l'apertura a piatto (a 180°), elemento particolarmente evidente nei dorsi non ricoperti, che comporta tuttavia due aspetti negativi: 1) il dorso piatto tende a diventare concavo spingendo i fogli al di fuori del bordo dei piatti e causandone la distorsione; 2) l'attacco delle assi a mezzo di catenelle non è sufficiente ad assorbire le tensioni presenti nelle cerniere: ne consegue che, mentre le cuciture dei fascicoli sono intatte, spesso lo spago in corrispondenza della cerniera si spezza.
L'irregolare andamento delle cornici presenti sul piatto posteriore, evidenzia l'utilizzo di piastrelle per la realizzazione del decoro, impresse troppo calde sul cuoio4, circostanza individuabile in diversi punti della legatura. L'esecuzione è riferibile a mano non adeguatamemente esperta nella tecnica del decoro a secco, come evidenziano le numerose bruciature del cuoio. Unghiatura assente, come nelle antiche legature medievali. B. Juel-Jensen5, propone un paio di analoghi esempi esempi del secolo XVIII e XX, il cui impianto ornamentale, analogo a quello proposto, non mostra sensibili mutamenti con il trascorrere del tempo. Caratteristici i decori delle cornici e la presenza di capitelli in cuoio6 e di un rettangolo in tessuto colorato7 sui contropiatti.


1
D'ABBADIE 1859.
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2
VAN REGEMORTER 1962.
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3
SZIRMAI 1999, pp. 45-50.
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4
segnatura MM 622, dettaglio
Segnatura MM 622, dettaglio
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5
JUEL-JENSEN 1994, Fig. 2, Miracles of the Virgin Mary, Ethiopia, c. 1725; Fig. 3, The Book of Enoch, Ethiopia, 1450.

segnatura MM 622, dettaglio
Segnatura MM 622, dettaglio

segnatura MM 622, dettaglio
Segnatura MM 622, dettaglio

segnatura MM 622, dettaglio
Segnatura MM 622, dettaglio
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segnatura MM 622, dettaglio
Segnatura MM 622, dettaglio
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segnatura MM 622, dettaglio
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