Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MA 498
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MA 498


Albertus de Padua, Expositio Evangeliorum dominicalium
latino, scrittura semigotica libraria, a due colonne rubricata, ms. membranaceo sec. XV (1430), Italia settentrionale, cc. 202. Alcuni capitoli miniati con fregi in oro e a colori, 281x198x72 mm
segnatura MA 498 (già Gamma 4 31)
Provenienza: Crema, convento di S. Agostino, Eremitano Osservanti.

MA 498 piatto anteriore MA 498 piatto posteriore

Legatura del secolo XV, verosimilmente eseguita nell'Italia settentrionale

Cuoio di colore biancastro, con limitata perdita di sostanza e dal fiore scomparso, su assi. Tracce di tre fermagli costituite da bindelle in tessuto verde un tempo, e da contrograffe metalliche, zigrinate, con finestrella laterale di aggancio, evidenziano tre motivi a losanga e tre fori a trifogli stilizzati. Dorso a tre nervi rilevati, in pelle allumata, tagliati a metà e ricamati, rivestito da un lembo di pergamena. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia membranacee costituite da atti notarili duecentesca di provenienza lodigiana, in cui si legge “in broleto comunis Laude; in platea maiori Laude”. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; negli angoli del piatto anteriore, linguette vuote.

Le iniziali a bianchi girali sono tipici del manoscritto italiano di epoca umanistica. I motivi di fiori, frutti e bacche del bordo di f. 1 r, e soprattutto l'utilizzo di due atti notarili rogati a Lodi come fogli di guardia legittima una provenienza da tale centro culturale. Non è tuttavia possibile che nel 1430, data riportata nell'”explicit”, siano state eseguite decorazioni miniate talmente aggiornate a Lodi, centro che in quel periodo, si esprimeva con una figura decorativa fortemente tardo-gotica1. D'altronde anche a Milano e a Pavia, nei due centri più importanti del dominio Visconteo, non è possibile rintracciare bianchi girari prima del 1450-1460. È quindi verosimile che il manoscritto sia stato decorato venti-trent'anni dopo la data indicata nell'"explicit"2.
Mentre il pellame di colore biancastro, i supporti lignei, in nervi in pelle allumata, l'assenza di unghiatura evidenzi??tano le caratteristiche medievali della legatura, le contrograffe rettangolari, zigrinate e con finestrella laterale di aggancio3 ne pongono in risalto l'aspetto rinascimentale.


1
CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 112, p. 268.
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2
TESORI MINIATI 1995, n. 88, pp. 211-212.
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3
segnatura MA 498, dettaglio
Segnatura MA 498, dettaglio
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