Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MA 408
Chiudi la finestra


MA 408


Tibullus, Propertius, Catullus, Carmina
ms. membranaceo sec. XV, cc. 190, rubricate, 208x131x40 mm
segnatura MA 408 (già Sigma 2 33)

MA 408 piatto anteriore MA 408 piatto posteriore
Legatura del secolo XVIII, eseguita in Italia

Pergamena rigida con una piccola falda, decorata in oro. Cornice a motivi ondivaghi. Melograno e fiamma, rispettivamente, accantonati esterni ed interni. Dorso liscio. Nel secondo compartimento, un tassello in cuoio rosso recita "TIBULLVS/PROPERT./CATULLVS"; in quelli rimanenti, un melograno centrale. Capitelli azzurri. Taglio dorato. Carte di guardia membranacee. Rimbocchi rifilati con cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Lo scarno decoro limitato ad una cornice, a melograni1 ed a fiamme2, suggeriscono un'esecuzione settecentesca. Come di regola in legature con materiale di copertura in pergamena, la doratura, abilmente realizzata, è ad elevata caratura.


1
segnatura MA 408, dettaglio
Segnatura MA 408, dettaglio
Motivo in uso nel Rinascimento a Roma e a Bologna, impresso, di solito, isolato nello specchio, oppure accantonato. Si presenta con l'aspetto di frutto bilobato su un gambo sottile. Assume la foggia di frutto con due rametti fogliati nel XVII e nel XVIII secolo, in cui è molto impiegato, specie nella decorazione degli angoli e dei compartimenti del dorso.
Toptop

2
segnatura MA 407, dettaglio
Segnatura MA 408, dettaglio
Motivo decorativo a forma di fiamma stilizzata, diffuso nel secolo XVI. Compare frequentemente, disposta a corona ("radiating flames"), attorno a ovali o medaglioni centrali contenenti di solito motivi religiosi, ma la si trova anche con singoli elementi disposti in serie, negli angolari a quarto di cerchio o, nella stessa posizione, a forma di coppa a sette o più fiamme. A differenza del braciere ardente, che è simbolo d'amore (HOBSON A 1989, pp. 165-166), la fiamma non sembra avere alcun valore simbolico, ma solo una funzione decorativa; è comune nelle legature bolognesi (HOBSON A. - QUAQUARELLI L. 1998, p. 101, n. 49) e venete del XVI secolo. Compare inoltre in decorazioni a seminato francesi della prima metà del XVII secolo, sola o alternata con monogrammi, glifi, corone.
Toptop


Chiudi la finestra