Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MAB 37
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MAB 37


Diurnale ecclesiae Sancti Alexandri Maioris Bergomi
latino, scrittura gotica "de forma", ms. membranaceo sec. XVI (1505), Bergamo, cc. 155, 375x252x61 mm
segnatura MAB 37 (già Delta 9 5)
Provenienza: Bergamo, cattedrale di Sant'Alessandro e famiglia Borghi.

MAB 37 piatto anteriore MAB 37 piatto posteriore

Legatura del XX secolo, verosimilmente eseguita a Bergamo, del genere "retrospettivo"

Cuoio marrone decorato a secco. Cornice a rotella, raffigura volute fogliate. Sul piatto anteriore, cinque borchie angolari lanceolate e centrali a rombo. Lamina metallica dal margine interno arcuato. Dorso a quattro nervi rilevati. Coppia di fermagli provvisti di un puntale decorato con una rosetta a cinque lati entro una base circolare. Capitelli bianchi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, rifatte e membranacee.

Il manoscritto proviene dalla chiesa di S. Alessandro Maggiore in Bergamo, redatto nel 1505 da Giovanni de Colpani di Brignano, su un precedente testo di Tonino Borghi, canonico della cattedrale di Bergamo, presenta delle iniziali miniate. La conoscenza della data di realizzazione e della sua origine bergamasca viene a collocare il codice nella produzione prossima ai modelli della bottega del Balsemo, di cui ripropone le caratteristiche secondo modalità standardizzate. Notevole la presenza, specie nelle iniziali minori, di caratteri marcatamente gotici1.
Legatura di tipo "retrospettivo"2, come suggerisce il decoro della cornice di gusto francese3. Il genere di borchie4 ricorda quelle in uso in area nordica, mentre di gusto italiano è da considerare la graffa5: entrambe testimoniano l'elevato livello conseguito dalla metallurgia in Italia in quel tempo. Caratteristica per il periodo, la lamina6 lungo il labbro.


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CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 95, pp. 225-226.
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2
Stile di decorazione eseguita in Francia a partire dal 1830, ebbe successo anche negli altri paesi europei. Conobbe il suo apogeo negli anni 1860-1870 e fu in voga fino al 1915 circa. Furono i grandi bibliofili francesi che, in alternativa allo stile romantico, imposero la copia di decorazioni antiche. Il termine copia è tuttavia da intendersi con le necessarie riserve, poiché fregi e decorazioni subiscono elaborazioni, e vengono rivissute dal legatore ottocentesco secondo il proprio bagaglio culturale e alla luce della propria visione del periodo storico imitato. Anche se vi manca l'apporto creativo, le legature retrospettive, eseguite con grande abilità tecnica e con magnifici cuoi, talvolta con fodere in marocchino decorato, sono molto spesso splendidi manufatti.
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segnatura MAB 37, dettaglio
Segnatura MAB 37, dettaglio
Cfr. GID 1984 II, Pl. 42-43.
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segnatura MAB 37, dettaglio
Segnatura MAB 37, dettaglio

segnatura MAB 37, dettaglio
Segnatura MAB 37, dettaglio
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segnatura MAB 37, dettaglio
Segnatura MAB 37, dettaglio
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segnatura MAB 37, dettaglio
Segnatura MAB 37, dettaglio
Sottile lamina fissata con chiodi a protezione del libro lungo i lati delle assi di legno delle legature medievali, e più tardi, nei secoli XVI-XVIII, sotto forma di cornici in argento in libri di pietà, offizi, messali e breviari di uso quotidiano.
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