Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 4 201
Incunabolo 4 201
Gellius, Aulus,
Noctes Atticae, Venezia, 1489, Bernardino de' Cori e Simone da Lovere, 1489, 328x205x38mm
segnatura
Inc. 4 201 (già O 4 6)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 542, p. 153.
Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia
Marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Tre fasci di filetti concentrici. La cornice a piastrella raffigura crocette con dischetti negli spazi contigui. Specchio caratterizzato da una coppia di filetti incrociati, centrati da un filetto verticale e orizzontale. Tracce di quattro fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e contrograffe di foggia a trapezio, oltre a cinque borchie a base circolare. Cuoio parzialmente scomparso in testa. Dorso a tre nervi rilevati in pelle allumata, rivestito da un lembo di cuoio nocciola. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche. Contropiatti privi di rivestimento. Rimbocchi rifilati con discreta cura; linguette vuote e giustapposta negli angoli.
Il decoro della cornice
1 non informa sul luogo di realizzazione della legatura. Malgrado la presenza di borchie
2, il fiore parzialmente scomparso del cuoio sembra riconducibile ad un suo processo di naturale senescenza. Secondo tradizione, le bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio
3 e le contrograffe di foggia a trapezio
4. Caratteristiche le linguette
5 nelle legature italiane coeve, dai contropiatti qui non rivestiti.
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Segnatura Inc. 4 201, dettaglio
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