Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 3 164
Incunabolo 3 164
Campanus, Johannes Antonius,
Opera. [Con:] Michael Fernus,
Vita Campani; Epitaphium P. I-VII, Roma, Eucharius Silber, 1495, 312x208x63 mm
segnatura
Inc. 3 164 (già A 5 44)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 326, p. 98.
Riutilizzo di una legatura del secolo XVIII, eseguita in Francia o in Italia (Roma?)
Legatura su cui sono stati applicati i piatti di una legatura del secolo XVIII, in cuoio marrone dal fiore parzialmente scomparso, decorato in oro. La cornice a rotella raffigura un motivo a pizzo. Lungo il margine interno dello specchio, palmette alternate a gigli. Dorso a quattro nervi rilevati. Nel secondo e quarto compartimento, campeggiano le scritte dorate "CAMPANO G. A" e "ROMA/1495". Capitelli rossi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, rifatte. Provenienza: Achille Varisco, Via Pignolo 80, Bergamo.
La cornice di gigli alternati a palmette
1 ed i pizzi
2 lungo il margine interno delle specchio, evidenziano un gusto seicentesco francese, ripreso nel secolo successivo, riferibile non solo ad un manufatto eseguito in Francia
3 ma anche a Roma
4, capoluogo in cui il decoro transalpino si manifesta nelle legature eseguite da Niccolò Franzese
5 sin dalla metà del secolo XVI.
1

Segnatura Inc. 3 164, dettaglio
Cfr.
VANIN –ELEUTERI 2007, p. 226, n. 82.1, Compagnia dei quindici sacerdoti secolari in San Giovanni del Tempio.
2

Segnatura Inc. 3 164, dettaglio
Cfr.
VANIN –ELEUTERI 2007, p. 226, n. 91.2, Scuola di san Vittore in Santa Maria Nova.
3
BIBLIOTECA CASANATENSE 1995, I, n. 933, Loret, Jean,
La muse historique: ou Recueil des lettres en vers, escrites a Son Altesse Mademoiselle de Longueville….Paris, Chez Charles Chenault, Au bout du Pont S. Michel, à l'entrée de la ruë de la Huchette, 1656; II, fig. 379-380 (pizzi).
4
BIBLIOTECA CASANATENSE 1995, I, n. 1179, Basilj, Francesco,
Messa a quattro voci, con violini, viole, flauti, oboe, trombe, corni, fagotti, e bassi composta per ordine di Sua Eccellenza il Signor Duca di Guiche dal suo Maestro di Cappella…., Opera VI, ms. cartaceo sec. XVIII, exeunte (1790) ; II, fig. 470 (gigli alternati a palmette).
5
Legatore originario di Reims (Francia), nel 1526-1527 figura nel censimento effettuato a Roma, dove il Maestro lavorò per più di trent'anni. Fu legatore vaticano dal 1556 al 1570-1571, epoca del decesso; la sua produzione passa attraverso tre successive fasi di evoluzione stilistica. All'inizio dell'attività, Niccolò eseguì per Giovan Battista Grimaldi una quarantina di legature di tipo Canevari, caratterizzate da cornici con moresche e tipici ferri: foglie di arum, cresta d'onda. Successivamente, negli anni tra 1547 e 1555, si fece predominante l'ispirazione francese, con legature caratterizzate da cornici con intrecci e targhe quadrilobate nello specchio. Dal 1556, nell'ultima fase che si protrasse sino alla morte, il Maestro produsse fastose legature in pelli di colore rosso acceso, con lussuose decorazioni dorate. Eseguì pure legature in pelle bianca e in marocchino. Si conoscono circa 150 sue legature. Alcuni suoi manufatti sono custoditi presso biblioteche italiane e straniere quali la
Biblioteca Nazionale Braidense (Milano: 1), la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele III (Roma: 1), la Biblioteca Riccardiana (Firenze: 3), la Pierpont Morgan Library (New York: 3), la Bodleian Library (Oxford: 3), la Biblioteca Vaticana (Roma: 28), la Bibliotheca Wittockiana (Bruxelles: 2).
